La storia della tipografia

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1. INTERMEZZO TIPOGRAFICO: ovvero La storia della tipografia imparare a leggere i caratteri Anno Accademico 20014/2015 LABORATORIO DI DESIGN DELLA COMUNICAZIONE 2 1/62

Quel vituperabile xenofobo zelante assaggia il whisky ed esclama: alleluja! Quel vituperabile xenofobo zelante assaggia il whisky ed esclama: alleluja! Anno Accademico 20014/2015 LABORATORIO DI DESIGN DELLA COMUNICAZIONE 2 2/62

Quel vituperabile xenofobo zelante assaggia il whisky ed esclama: alleluja! Arial 55/66 Quel vituperabile xenofobo zelante assaggia il whisky ed esclama: alleluja! Helvetica 55/66 Anno Accademico 20014/2015 LABORATORIO DI DESIGN DELLA COMUNICAZIONE 2 3/62

Anno Accademico 20014/2015 LABORATORIO DI DESIGN DELLA COMUNICAZIONE 2 4/62

La forma dell alfabeto: dipende dallo strumento con cui è stata eseguita dal supporto su cui è riprodotta dal periodo storico in cui nasce Anno Accademico 20014/2015 LABORATORIO DI DESIGN DELLA COMUNICAZIONE 2 5/62

Le scritture antiche: testimoniano il passaggio da forme di scrittura illustrata all alfabeto sono spesso scolpite o incise. Anno Accademico 20014/2015 LABORATORIO DI DESIGN DELLA COMUNICAZIONE 2 6/62

L alfabeto romano e la colonna traiana Anno Accademico 20014/2015 LABORATORIO DI DESIGN DELLA COMUNICAZIONE 2 7/62

L alfabeto romano e la colonna traiana le forme delle lettere dipendono dalla modalità di esecuzione Anno Accademico 20014/2015 LABORATORIO DI DESIGN DELLA COMUNICAZIONE 2 8/62

L alfabeto romano le forme meno nobili sono riscontrabili sui muri: le sue forme derivano quindi dall uso del pennello altra evoluzione avviene nel passaggio dal rotolo al codex. Lo scriba può poggiare in modo differente il pennello. Effetto=cambio dell inclinazione nell asse Anno Accademico 20014/2015 LABORATORIO DI DESIGN DELLA COMUNICAZIONE 2 9/62

Nascita del minuscolo /1 Nel IX secolo Carlo Magno riunisce gran parte dell Europa (Sacro Romano Impero) nascita di università e centri di cultura: necessità di un unico stile di scrittura comune prima formalizzazione di due alfabeti gemelli, maiuscolo e minuscolo, da usare assieme la nuova forma di scrittura è chiara, pulita, dalle forme tonde e aperte Anno Accademico 20014/2015 LABORATORIO DI DESIGN DELLA COMUNICAZIONE 2 10/62

Nascita del minuscolo /2 La velocità di esecuzione è una delle spinte nell evoluzione del minuscolo. Con meno gesti si compone una lettera. Anno Accademico 20014/2015 LABORATORIO DI DESIGN DELLA COMUNICAZIONE 2 11/62

Il gotico (blackletter) Gli amanuensi sostituiscono il calamo con taglio orizzontale con la penna d oca con taglio obliquo. La pergamena è un materiale prezioso, bisogna risparmiare spazio. Anno Accademico 20014/2015 LABORATORIO DI DESIGN DELLA COMUNICAZIONE 2 12/62

Johannes Gutemberg perfeziona diverse tecniche già esistenti e definisce la tecnica della stampa a caratteri mobili. Per il carattere della sua prima opera, una Bibbia - diventata famosa come Bibbia delle 42 linee -, sceglie come modello la textura gotica. (1450 /1455 primo libro venduto a Magonza) Anno Accademico 20014/2015 LABORATORIO DI DESIGN DELLA COMUNICAZIONE 2 13/62

La scrittura umanistica /1 In Italia, grazie a Poggio Bracciolini (1380-1459), umanista fiorentino, ritorna in auge una forma di scrittura carolingia, detta Littera Antiqua. Questi la utilizzò nella composizione manuale di testi dei classici latini e greci, amati dagli umanisti. Anno Accademico 20014/2015 LABORATORIO DI DESIGN DELLA COMUNICAZIONE 2 14/62

La scrittura umanistica /2 Oltre alla calligrafia umanista, nelle cancellerie papali, si diffonde un metodo più rapido di scrittura, che ha una forma più stretta e minur utilizzo di spazio. La scrittura cancelleresca corsiva, fonte di ispirazione per il prossimo corsivo, o italico. Anno Accademico 20014/2015 LABORATORIO DI DESIGN DELLA COMUNICAZIONE 2 15/62

La stampa in Italia Due stampatori tedeschi Conrad Sweynheym e Arnold Pannartz si trasferiscono in Italia (prima a Subiaco 1465, e poi a Roma). Inizialmente stampano con caratteri gotici, ma in Italia questi non vennero apprezzati. Per entusiasmare gli italiani dovettero scegliere di imitare la scrittura umanistica. Anno Accademico 20014/2015 LABORATORIO DI DESIGN DELLA COMUNICAZIONE 2 16/62

Venezia Dal 1470 al 1500 è il centro della stampa internazionale. Porto commerciale attivissimo permette ai libri stampati di raggiungere un pubblico numerosissimo. Fra i primi incisori di caratteri troviamo Nicolas Jenson, francese, accreditato come il primo incisore del carattere che verrà poi definito romano. Anno Accademico 20014/2015 LABORATORIO DI DESIGN DELLA COMUNICAZIONE 2 17/62

Le lettere classiche Costruzione geometrica delle maiuscole di Felice Feliciano (1460) Anno Accademico 20014/2015 LABORATORIO DI DESIGN DELLA COMUNICAZIONE 2 18/62

Francesco Griffo /1 Le lettere incise da Griffo per la stampa del De Aetna (1496) prima e del Hypnerotomachia Poliphilii (1499) poi segnano la prima affermazione di un carattere più consapevole. L autore conosce le teorie di Felice Feliciano che dimostra che le lettere possono essere costruite anche geometricamente e che esistono proporzioni ottimali fra le diverse parti della lettera. In questo modo, Griffo ottiene un disegno ben più armonioso e coerente fra maiuscolo e minuscolo. Gli spessori sono uniformi e le grazie morbide e con radici ancora evidentemente calligrafiche. Anno Accademico 20014/2015 LABORATORIO DI DESIGN DELLA COMUNICAZIONE 2 19/62

Francesco Griffo /2 L incisore Francesco Griffo lavora per lo stampatore Aldo Manuzio, che porta a termine incarichi da Pietro Bembo, famoso umanista. Anno Accademico 20014/2015 LABORATORIO DI DESIGN DELLA COMUNICAZIONE 2 20/62

Francesco Griffo /3 L editore di Griffo, Manuzio, possiede notevoli doti tecniche, intuizioni commerciali e intraprendenza culturale. I suoi volumi si allontanano definitivamente dai pesanti tomi miniati. Sono anche libri di poche pagine, in formati ridotti, dal costo contenuto e dalla tiratura impressionante per l epoca (da 100-150 copie al migliaio). Altra innovazione che insieme a Griffo porta avanti è l invenzione del corsivo, detto italic in inglese proprio per la sua provenienza. Partendo dalla cancelleresca, Griffo incide un carattere che viene riconosciuto come più informale, adatto alle veloci edizioni del Manuzio. nb. italic e roman non sono pensati per vivere assieme, ma sono alternative! Anno Accademico 20014/2015 LABORATORIO DI DESIGN DELLA COMUNICAZIONE 2 21/62

Claude Garamond (1480-1560) I referenti dei modelli del francese non sono più le lettere calligrafiche, ma gli altri caratteri tipografici ( Jenson e Griffo) È il primo a defiire le tipologie e le varianti del carattere (non solo tondo, corsivo, maiuscolo, maiuscoletto ma anche varianti nell occhio del carattere) È il primo a inventarsi come incisore di caratteri. La sua è la prima fonderia: vende i caratteri agli stampatori che li usano in libertà. Il suo disegno accentua i chiarioscuri, ha aste leggere, la e ha un occhio molto alto, la a una pancia bassa e schiacchiata... L allievo di Garamond Robert Grajon definisce il corsivo così come lo conosciamo oggi, con anche le maiuscole inclinate. Anno Accademico 20014/2015 LABORATORIO DI DESIGN DELLA COMUNICAZIONE 2 22/62

Romani Antichi Quel vituperabile xenofobo zelante assaggia il whisky ed esclama: alleluja! Quel vituperabile xenofobo zelante assaggia il whisky ed esclama: alleluja! Quel vituperabile xenofobo zelante assaggia il whisky ed esclama: alleluja! Anno Accademico 20014/2015 LABORATORIO DI DESIGN DELLA COMUNICAZIONE 2 23/62

Romani Antichi Quel vituperabile xenofobo zelante assaggia il whisky ed esclama: alleluja! Jenson Regular 50/60 Quel vituperabile xenofobo zelante assaggia il whisky ed esclama: alleluja! Bembo Regular 50/60 Quel vituperabile xenofobo zelante assaggia il whisky ed esclama: alleluja! Simoncini Garamond Regular 50/60 Anno Accademico 20014/2015 LABORATORIO DI DESIGN DELLA COMUNICAZIONE 2 24/62

Le lettere barocche Anno Accademico 20014/2015 LABORATORIO DI DESIGN DELLA COMUNICAZIONE 2 25/62

Le Roman du Roi (1694/1714) Le lettere devono essere progettate, costruite su griglie geometriche. Questo è parzialmente vero, perché il disegno del carattere che poi verrà inciso si discosta dal disegno geometrico, introducendo correzioni ottiche. Anno Accademico 20014/2015 LABORATORIO DI DESIGN DELLA COMUNICAZIONE 2 26/62

I caratteri Transizionali /1 sono caratteri che si stanno emancipando dalla tradizione rinascimentale/calligrafica, perdendo ad esempio l asse inclinato, le grazie sono regolari e quasi geometriche. Qui: William Caslon Anno Accademico 20014/2015 LABORATORIO DI DESIGN DELLA COMUNICAZIONE 2 27/62

I caratteri Transizionali /2 sono caratteri che si stanno emancipando dalla tradizione rinascimentale/calligrafica, perdendo ad esempio l asse inclinato, le grazie sono regolari e quasi geometriche. Qui: John Baskerville Dettagli: la forma delle grazie (base ortogonale rispetto all asta e raccordo curvilineo e armonioso), il disegno di alcune lettere (la Q) Anno Accademico 20014/2015 LABORATORIO DI DESIGN DELLA COMUNICAZIONE 2 28/62

I caratteri Transizionali Quel vituperabile xenofobo zelante assaggia il whisky ed esclama: alleluja! Quel vituperabile xenofobo zelante assaggia il whisky ed esclama: alleluja! Anno Accademico 20014/2015 LABORATORIO DI DESIGN DELLA COMUNICAZIONE 2 29/62

I caratteri Transizionali Quel vituperabile xenofobo zelante assaggia il whisky ed esclama: alleluja! Adobe Caslon Regular 50/60 Quel vituperabile xenofobo zelante assaggia il whisky ed esclama: alleluja! ITC New Baskerville Regular 50/60 Anno Accademico 20014/2015 LABORATORIO DI DESIGN DELLA COMUNICAZIONE 2 30/62

I caratteri Moderni /1 La naturale evoluzione dei caratteri transizionali sta nell aumento esasperato del contrasto fra le aste sottili e pesanti. Le lettere sono più geometriche e il loro asse è verticale. Qui: Didot (Firmin e Fran ois-ambroise) ha forme più precise e modellate, maggiore contrasto e lettere più larghe. Anno Accademico 20014/2015 LABORATORIO DI DESIGN DELLA COMUNICAZIONE 2 31/62

I caratteri Moderni /2 La naturale evoluzione dei caratteri transizionali sta nell aumento esasperato del contrasto fra le aste sottili e pesanti. Le lettere sono più geometriche e il loro asse è verticale. Qui: Giambattista Bodoni è estremamente attento alle proporzioni, ai raccordi, alle dimensioni delle parti della lettera. La sua arte si esprime poi nell arte della stampa, nella produzione di libri definitivamente liberi da decorazioni e con ampi spazi bianchi. Anno Accademico 20014/2015 LABORATORIO DI DESIGN DELLA COMUNICAZIONE 2 32/62

I caratteri Moderni Quel vituperabile xenofobo zelante assaggia il whisky ed esclama: alleluja! Quel vituperabile xenofobo zelante assaggia il whisky ed esclama: alleluja! Anno Accademico 20014/2015 LABORATORIO DI DESIGN DELLA COMUNICAZIONE 2 33/62

I caratteri Moderni Quel vituperabile xenofobo zelante assaggia il whisky ed esclama: alleluja! Didot HTF Medium42 50/60 Quel vituperabile xenofobo zelante assaggia il whisky ed esclama: alleluja! Bodoni Antiqua Regular 50/60 Anno Accademico 20014/2015 LABORATORIO DI DESIGN DELLA COMUNICAZIONE 2 34/62

La rivoluzione industriale /1 Nasce la pubblicità, nascono i giornali, la stampa d appendice e d intrattenimento si sviluppa enormemente. Incremento nell uso dei caratteri in legno: questo materiale rende più semplice la formazione di lettere dalle forme più fantasiose. Anno Accademico 20014/2015 LABORATORIO DI DESIGN DELLA COMUNICAZIONE 2 35/62

La rivoluzione industriale /2 Nasce il carattere bold, e addirittura il fat face. Nascono i caratteri ornamentali Nascono i caratteri egiziani: cioè quei caratteri con grazie squadrate estremamente scure Nascono i caratteri senza grazie. Anno Accademico 20014/2015 LABORATORIO DI DESIGN DELLA COMUNICAZIONE 2 36/62

I primi lineari: i grotteschi I caratteri senza grazie compaiono in molti stati più o meno contemporaneamente. Sono una delle deformazioni dei caratteri moderni: con questi caratteri hanno in comune proporzioni e scheletro, ma perdono le accentuate differenze di spessore e tutti gli altri elementi decorativi (come grazie, gocce, ecc.). Questi caratteri diventano una rappresentazione della funzionalità: spogli di ogni decoro, sono il rappresentante ideale dell industrializzazione. E così verranno visti per tutto il Novecento. Qui: Akzidenz Grotesk (1898 ca.) Anno Accademico 20014/2015 LABORATORIO DI DESIGN DELLA COMUNICAZIONE 2 37/62

I primi lineari: i gothics americani In America arriva l eco dei nuovi caratteri europei, e per restare al passo, le tipografie americane sviluppano i loro lineari. Questi sono caratterizzati da una maggiore vicinanza ai modelli con grazie: vengono mantenuti i contrasti (seppur meno accentuati) le curve sono più aperte la g con forma a cappio qui: Morris Fuller Benton: Franklin Gothic (1902), Atlantic Gothic (1903) News Gothic(1908) Anno Accademico 20014/2015 LABORATORIO DI DESIGN DELLA COMUNICAZIONE 2 38/62

I caratteri di inizio secolo Anno Accademico 20014/2015 LABORATORIO DI DESIGN DELLA COMUNICAZIONE 2 39/62

Geometrismi inglesi /1 Nel 1916 viene progettato l Underground (poi Johnston, dal nome dell autore), un carattere senza grazie disegnato esclusivamente per la metropolitana inglese, nasce da una profonda consapevolezza delle forme calligrafiche. Anno Accademico 20014/2015 LABORATORIO DI DESIGN DELLA COMUNICAZIONE 2 40/62

Geometrismi inglesi /2 Gill, celebre incisore e scultore inglese, progetta il Gill Sans (1928) basandosi sull Underground, consapevole delle ricerche stilistiche contemporanee della Bauhaus. Le forme sono più geometriche e regolari del suo antenato inglese, e la larghezza delle lettere più uniforme che ad esempio nel Futura. Alcune lettere però sono più vicine ai caratteri romani classici. Anno Accademico 20014/2015 LABORATORIO DI DESIGN DELLA COMUNICAZIONE 2 41/62

Bauhaus e la geometria In risposta ai movimenti di inizio secolo, la celebre scuola tedesca sviluppa un linguaggio razionale, geometrico, semplificato, pone l industrializzazione e la riproducibilità al centro della sua ricerca. Anche alla grafica e alla tipografia sono coinvolte. Sarà la base della Neue Typographie di Jan Tschichold. Oltre alla valorizzazione e all uso dei tutt altro che razionali grotteschi di fine Ottocento, nascono vari esempi di alfabeti geometrici: l alfabeto di Theo Van Doesburg (1919) e l Alfabeto Universale di Bayer (1925) ne sono un esempio. Anno Accademico 20014/2015 LABORATORIO DI DESIGN DELLA COMUNICAZIONE 2 42/62

Il Futura Il carattere meglio riuscito di questo filone è il Futura (Paul Renner 1928). Il segreto del Futura, rispetto ai caratteri Bahuaus sta nella sapienza di Renner, che ben conosceva le regole della percezione e della costruzione di lettere. Anno Accademico 20014/2015 LABORATORIO DI DESIGN DELLA COMUNICAZIONE 2 43/62

I caratteri Lineari Geometrici Quel vituperabile xenofobo zelante assaggia il whisky ed esclama: alleluja! Quel vituperabile xenofobo zelante assaggia il whisky ed esclama: alleluja! Anno Accademico 20014/2015 LABORATORIO DI DESIGN DELLA COMUNICAZIONE 2 44/62

I caratteri Lineari Geometrici Quel vituperabile xenofobo zelante assaggia il whisky ed esclama: alleluja! Gill Sans Regular 50/60 Quel vituperabile xenofobo zelante assaggia il whisky ed esclama: alleluja! Futura Book 50/60 Anno Accademico 20014/2015 LABORATORIO DI DESIGN DELLA COMUNICAZIONE 2 45/62

I graziati: fra revival e funzionalità I graziati non sono spariti! Ne vengono disegnati molti in questi anni: dal Perpetua di Eric Gill, alle nuove versioni del Bembo, del Baskerville e del Bodoni (famosa quella di Giovanni Mardesteig). L esempio più importante (non per bellezza e qualità tipografica) è però il Times New Roman. Disegnato da Morison nel 1932 per il famoso giornale, è un carattere che mescola influenze diverse: l asse inclinato dei caratteri rinascimentali con contrasti più netti dei caratteri moderni. Vengono completamente ripensate le proporzioni: l occhio è grande, le aste corte. È un progetto che segue le necessità della tecnica di stampa. Anno Accademico 20014/2015 LABORATORIO DI DESIGN DELLA COMUNICAZIONE 2 46/62

Helvetica (1957) Max Miedinger fu incaricato da Edouard Hoffman della fonderia Haas di disegnare un lineare, basandosi sui modelli di fine ottocento (come il famoso Akzidenz Grotesk). Il carattere che emerge lima le irregolarità del suo antenato e verrà presentato e avrà successo come il carattere della modernità. Anno Accademico 20014/2015 LABORATORIO DI DESIGN DELLA COMUNICAZIONE 2 47/62

Univers (1955-57) In Francia più o meno la stessa cosa venne richiesta a Adrian Frutiger, che propone un carattere lineare ancora più asciutto e regolare dell Helvetica. La grande novità dell Univers sta nell essere stato ideato, fin da principio, come sistema di font con diverse larghezze e spessori. Anno Accademico 20014/2015 LABORATORIO DI DESIGN DELLA COMUNICAZIONE 2 48/62

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I caratteri Lineari Neogrotteschi Quel vituperabile xenofobo zelante assaggia il whisky ed esclama: alleluja! Quel vituperabile xenofobo zelante assaggia il whisky ed esclama: alleluja! Anno Accademico 20014/2015 LABORATORIO DI DESIGN DELLA COMUNICAZIONE 2 50/62

I caratteri Lineari Neogrotteschi Quel vituperabile xenofobo zelante assaggia il whisky ed esclama: alleluja! Helvetica Regular 50/60 Quel vituperabile xenofobo zelante assaggia il whisky ed esclama: alleluja! Univers 55 Roman 50/60 Anno Accademico 20014/2015 LABORATORIO DI DESIGN DELLA COMUNICAZIONE 2 51/62

I lineari umanistici /1 L Optima di Herman Zapf (1958) è un bastone che grazie alla rastremazione delle aste e ai contrasti ben studiati suggerisce le forme delle grazie. Anno Accademico 20014/2015 LABORATORIO DI DESIGN DELLA COMUNICAZIONE 2 52/62

I lineari umanistici /2 Il Syntax di Hans Eduard Meier (1955-68) riprende le forme umanistiche e i contrasti applicandoli agli stilemi dei lineari. Syntax Helvetica Anno Accademico 20014/2015 LABORATORIO DI DESIGN DELLA COMUNICAZIONE 2 53/62

La fotocomposizione A partire dagli anni 60, cambia la tecnologia per la stampa e inizia a suggerire nuove possibilità nell accostamento delle lettere (vedi l Avant Garde - Herb Lubalin, 1971) o addirittura nella forma stessa delle lettere (Neue Alphabet - Wim Crouwel, 1967). Anno Accademico 20014/2015 LABORATORIO DI DESIGN DELLA COMUNICAZIONE 2 54/62

Il carattere come elemento del progetto /1 Rispondere a necessità specifiche porta il disegnatore di caratteri a riflessioni approfondite sulle forme. Qui: il Frutiger Il carattere disegnato da Adrian Frutiger per l aeroporto Charles De Gaulle (il Frutiger, 1970-1976) sfrutta aperture ampie per migliorare la leggibilità. Helvetica Frutiger Anno Accademico 20014/2015 LABORATORIO DI DESIGN DELLA COMUNICAZIONE 2 55/62

Il carattere come elemento del progetto /2 Rispondere a necessità specifiche porta il disegnatore di caratteri a riflessioni approfondite sulle forme. Qui: Bell Centennial Disegnato da Matthew Carter nel 1978, deve essere letto in dimensioni piccole negli elenchi del telefono. Sapendo che l inchiostro tende ad allargarsi su carta, la font ha vistosi rientri nelle giunture delle aste, studiate per evitare i problemi di lettura (inktrap). Anno Accademico 20014/2015 LABORATORIO DI DESIGN DELLA COMUNICAZIONE 2 56/62

Il computer /1 La grande rivoluzione digitale trasforma definitivamente il carattere. Dagli anni 80 in poi lo strumento per la creazione dei caratteri non ha potenzialmente più limiti. Se le forme iniziali sono, nello spirito, dei mostri simili ai caratteri della rivoluzione industriale, frutto cioè dell esplorazione ardita dei limiti del mezzo, sono anche il preludio a nuove forme e nuova consapevolezza. Pionieri come Zuzana Licko e Rudy Van Der Lans con Emigre, e successivamente Neville Brody con i lavori sulla rivista The Face prima e con gruppo Fuse poi, scardinano completamente la forma della lettera (in pixel i primi, con diversissime forme e effetti il secondo). Anno Accademico 20014/2015 LABORATORIO DI DESIGN DELLA COMUNICAZIONE 2 57/62

Il computer /2 Infine, i LettError (Erik Van Blokland e Just Van Rossum - 1990) con Beowulf trasformano il carattere in un programma: ogni volta la lettera viene renderizzata e stampata in modo differente, con l intento di simulare le imperfezioni della stampa a caratteri mobili. Anno Accademico 20014/2015 LABORATORIO DI DESIGN DELLA COMUNICAZIONE 2 58/62

Le famiglie Novità degli ultimi decenni è l invenzione delle famiglie di caratteri: costruire cioè font graziati e lineari che possano vivere insieme. Hanno lo stesso scheletro e le stesse proporzioni di base, ma contrasti e forme differenti. Fra i primi esempi la famiglia del Lucida (Charles Bigelow e Kris Holmes nel 1985) seguita dallo Stone (Sumner Stone nel 1987) e il Rotis (Oitl Aicher, 1989); fra i campioni di oggi, la famiglia Thesis (TheSans, TheSerif, TheMix) disegnata nel 1994 da Luc(as) de Groot Anno Accademico 20014/2015 LABORATORIO DI DESIGN DELLA COMUNICAZIONE 2 59/62

I caratteri oggi La facilità nel disegno dei caratteri ha permesso lo nascita di un numero incredibile di caratteri. Alcuni caratteri famosi degli ultimi anni: Meta (1991) di Erik Spiekermann; Mrs. Eaves (1996) e Mr. Eaves (2009) di Suzana Licko, Gotham (2000) Hoefler-Frere Jones. Quel vituperabile xenofobo zelante assaggia il whisky ed esclama: alleluja! Meta (1991) Quel vituperabile xenofobo zelante assaggia il whisky ed esclama: alleluja! Quel vituperabile xenofobo zelante assaggia il whisky ed esclama: alleluja! Mrs. & Mr.Eaves (1996 2009) Quel vituperabile xenofobo zelante assaggia il whisky ed esclama: alleluja! Gotham (2000) Anno Accademico 20014/2015 LABORATORIO DI DESIGN DELLA COMUNICAZIONE 2 60/62

Quel vituperabile xenofobo zelante assaggia il whisky ed esclama: alleluja! Arial (1982) Quel vituperabile xenofobo zelante assaggia il whisky ed esclama: alleluja! Helvetica (1957) Anno Accademico 20014/2015 LABORATORIO DI DESIGN DELLA COMUNICAZIONE 2 61/62

Alcuni riferimenti http://welovetypography.com http://tdc.org/ http://typographica.org/ http://www.swisslegacy.com/ http://typecache.com/ http://www.typewolf.com/ Fonderie http://myfonts.com/ http://www.fontshop.com/ http://www.emigre.com/ http://www.typography.com/ http://lineto.com/ http://www.houseind.com/ http://www.lucasfonts.com/ http://www.hvdfonts.com/ http://ourtype.be/... Anno Accademico 20014/2015 LABORATORIO DI DESIGN DELLA COMUNICAZIONE 2 62/62