Lo Spiraglio. Direzione generale Federico Russo. Film Festival Della Salute Mentale seconda edizione 1 giugno 2012 Casa del Cinema Roma

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Lo Spiraglio 2 Filmfestival della salute mentale

Lo Spiraglio Direzione generale Federico Russo Direzione artistica Simone Emiliani Film Festival Della Salute Mentale seconda edizione 1 giugno 2012 Casa del Cinema Roma Web communication / vicedirezione artistica Sergio Sozzo Coordinamento artistico / organizzativo Federico Chiacchiari promotori Coordinamento tecnico Bruno Fruttini Grafica e segreteria Nicola Ferri Melissa Biasin Concorsi e segreteria Lucia Simonelli Giuseppe Tancorre Ufficio stampa, comunicazione e relazioni con l esterno: Fabiana Proietti comunicazione@sentieriselvaggi.eu Gioia Belardinelli (g.belardinelli@fondazioneromasolidale.it) partner sostenitori Edizione Centro Diurno Palestro - DSM ASL RM/A Via Palestro 39 00185 Roma

PRESENTAZIONE PRESENTAZIONE Il secondo di un festival, come di una rivista, un film o un figlio, e quello più insidioso. Si è persa l ingenuità dell inesperienza, la novità, eppure si è ancora alle prime armi e con pochi riferimenti alle spalle. Abbiamo iniziato a lavorare su questa seconda edizione con qualche paura, imponendoci di fare pochi cambiamenti rispetto alla prima, che abbiamo considerato, con poca umiltà, un grande successo. Sarà che per chi si occupa di salute mentale non cambiamento corrisponde a cronicità, e così abbiamo finito con il realizzare una piccola rivoluzione. La segreteria organizzativa del festival, che è la bottega artigianale dentro cui nasce e si sviluppano tutte le azioni di questa manifestazione, ha faticato ad accettare un nuovo modo di lavorare. Lo scorso anno tutti facevano tutto, questo anno ognuno ha dovuto adattarsi ad un compito specifico. Questa separazione di ruoli ha prodotto situazioni conflittuali che, seppure sopportabili, hanno determinato un clima di lavoro meno idilliaco rispetto a quello dello scorso anno. Di contro il gruppo di lavoro ha mostrato una maturazione e una consapevolezza che pongono le basi per la sua crescita futura. La caratteristica prevalente del gruppo di lavoro di questo festival è la sua eterogeneità e il rispetto per la singolarità. Vige la regola che utilizziamo nei gruppi di psicoanalisi multifamiliari: nessuno può pretendere di avere ragione e su questa base ognuno è tenuto ad articolare le proprie opinioni. Non è un principio democratico perché non si basa sulla maggioranza ma sulla possibilità di fare emergere un pensiero comune, attraverso le relazioni. Un gruppo terapeutico deve produrre benessere. Noi oltre a questo, produciamo questo festival. Con noi tutti gli autori, i partner istituzionali, i sovvenzionatori dei premi. Perché oltre al fine intrinseco, legato al gruppo di lavoro stesso, c è un fine più grande che ci dà la forza di sopportare la fatica. Sentiamo questo spiraglio quanto mai necessario in un campo che senza nutrimento, acqua e luce, immediatamente diventa arido. Questo campo è la Salute Mentale, funzione che in tutti noi richiede continua manutenzione. Il cinema, i video, le immagini possono aiutarci a mantenere aperti gli occhi e accese le menti per non perdere la capacità di ricercare e di sorprenderci, ogni giorno, nello scoprire che qualsiasi condizione umana anche la più disperata può trasformarsi, migliorare, risolversi. Federico Russo

PRESENTAZIONE PRESENTAZIONE Il presente e il futuro è partita l anno scorso come una bella sfida e già quest anno si ha l impressione di qualcosa che è cresciuto all improvviso. Il cinema s incrocia ancora con la salute mentale e dai lavori arrivati dei quali quelli che sono stati selezionati danno comunque una visione ampia ma che comunque non sarà mai esauriente si possono ancora evidenziare la molteplicità di sguardi, di storie, di prospettive. Oltre a una qualità tecnica spesso alta, dal documentario alla finzione si è visto come molti aspetti possano essere rappresentati sia oggettivamente, sia attraverso la ricostruzione di una storia nella quale comunque anche i personaggi nati in scrittura possono anche apparire veri, reali. Delle 16 opere in competizione quest anno, tra i corti e i lungometraggi, ci sono anche film che hanno circolato anche in altri importanti festival, segno che questo festival sta cominciando a diventare anche un punto di riferimento che, speriamo, possa in futuro ingrandirsi ancora di più, trasformarsi in un appuntamento fisso per tutti gli operatori sulla salute mentale a qualunque livello e per registi, attori, produttori, giornalisti cinematografici. Cercando anche di assottigliare sempre di più la separazione tra questi due universi che in realtà comunicano molto di più di quello che può inizialmente apparire. Il video quindi come elemento anche terapeutico. Il tema della salute mentale come tema in cui si può già vedere la capacità di un regista di saperla filmare e raccontare nei suoi molteplici aspetti. Un festival, un luogo. La Casa del Cinema di Roma, dopo la positiva collaborazione del 2011, può essere veramente il luogo di un appuntamento imprescindibile nel panorama delle iniziative romane. Ma anche il punto di partenza che ha l ambizione comunque di estendersi anche in due o tre giornate e non più una - di altre iniziative direttamente collegate con Lo Spiraglio che possono svolgersi anche in un altro periodo ben preciso dell anno, con un evento che prepara quell altro e che comunicano. Intanto gli orizzonti geografici (come già lo scorso anno) oltrepassano i confini nazionali. E Liberelun di Paula Kleiman e People in White di Tellervo Kalleinen e Oliver Kochta- Kalleinen sono due ottimi esempi. E, in questo senso, un altro obiettivo è quello di essere in grado di accogliere più opere provenienti da aree differenti per dare ancora di più un respiro internazionale. Intanto nel 2012 un importante passo è stato fatto. E questa 2 edizione di Lo Spiraglio appare già meno in fase sperimentale e un festival più consolidato. Simone Emiliani

Presentazione Presentazione IL CENTRO DIURNO PALESTRO Opera da dieci anni accanto al Centro di Salute Mentale seguendo i percorsi riabilitativi di centinaia di persone affette da disturbi mentali. Ha sviluppato una vasta cultura in campo tecnologico e artistico. Federico Russo, psichiatra, che coordina questo centro, è ideatore del festival. FEDERICO RUSSO Psichiatra, ha iniziato i suoi studi su cinema e salute mentale alla Università di Roma La Sapienza. Con il suo gruppo di studio Psichiatria&Immagine è stato tra i pionieri dell uso del cinema di fiction come strumento di formazione e ricerca in campo psichiatrico e psicologico. Dirigente medico nella ASL Rm/A coordina il Centro Diurno Palestro e svolge funzioni di responsabile della Unità Operativa Semplice CSM-CD di via Palestro, nel distretto di Roma Centro. Sul filone comunicazione, cinema e uso degli audiovisivi in psichiatria ha pubblicato lavori su riviste e monografie specialistiche, ha realizzato e curato documentari scientifici, divulgativi e di finzione e partecipato come organizzatore e/o relatore a numerosi congressi, seminari, corsi di rilevanza nazionale e internazionale. ASSOCIAZIONE CULTURALE SENTIERI SELVAGGI Nata nel 1988 come rivista di critica cinematografica e casa editrice, è diventata nel 2000 una webzine quotidiana di informazione e critica cinematografica, con 300.000 visitatori mensili e una copertura dei più importanti festival europei, tra cui Cannes, Berlino e Venezia. La Scuola di Cinema Sentieri Selvaggi dal 2000 organizza corsi che, proposti ad allievi italiani e stranieri, coprono i grossi nuclei tematici del fare cinema : regia, sceneggiatura, recitazione, montaggio, fotografia e ripresa, produzione, documentario - ai quali si è aggiunta tutta una serie di workshop full immersion di approfondimento specifico e mirato, con occhio sempre attento alle nuove tecnologie. SIMONE EMILIANI Vicedirettore di www.sentieriselvaggi.it, collabora con Il Nuovo Corriere, Film Tv, Cineforum, Filmcritica, Film, Panoramiche e Nocturno. Ha curato il volume Kevin Costner. I mondi perfetti di un eroe per caso, e ha pubblicato i seguenti libri: Walter Hill (Falsopiano, 2001), Dustin Hoffman (Gremese, 2004) e Fughe da Hollywood (Le Mani, 2009) oltre ad aver scritto numerosi saggi. E docente della Scuola di Cinema Sentieri Selvaggi e responsabile dell Area Eventi dell Associazione Culturale.

Presentazione Presentazione FONDAZIONE ROMA SOLIDALE La Fondazione Roma Solidale modifica la sua denominazione nel 2011, implementando e riconfigurando l esperienza della Fondazione Handicap Dopodinoi Onlus fondata da Roma Capitale e BNL Bnp Paris Paribas nel 2005. Negli anni trascorsi quelli dell attività del Dopodinoi la Fondazione ha operato soprattutto nella direzione di sviluppare il potenziale delle persone fragili e di favorire processi di autonomia. Oggi il raggio di azione di Roma Solidale è esteso a tutti gli ambiti del welfare. In un contesto altamente complesso come quello metropolitano, la Fondazione promuove interventi innovativi nell ambito dell inclusione sociale di soggetti e gruppi sociali vulnerabili. A tal fine, sostiene e sperimenta progetti, costruisce reti, stimola risorse, sviluppa ricerca scientifica e persegue l obiettivo di sostenere le persone fragili in situazione di disagio, per il miglioramento della loro qualità di vita a partire dai servizi residenziali o comunque sostitutivi della famiglia rivolti a persone con disabilità fisica, psichica e sensoriale (art.3, Statuto della Fondazione). La Fondazione ha sede in Roma e opera prevalentemente nel contesto metropolitano e regionale, promovendo intensi collegamenti con organismi e reti sia nazionali che internazionali e ponendo in essere azioni innovative orientate alla valorizzazione delle risorse materiali e immateriali di persone e organizzazioni, ispirate a una visione sistemica ampia, non imprigionata nel binomio bisogno-prestazione. La Fondazione Roma Solidale intende operare come un prime mover strategico, motore di relazioni nel sistema e tra i sistemi. Per questo, l ambito di azione è multisettoriale e consapevolmente contaminato (contaminante). Lo stile è aperto, partecipato, multistakeholder. L interesse per la Fondazione di supportare il festival è legato alle particolari tematiche affrontate nelle opere audiovisive in concorso, riguardanti i diversi aspetti della salute mentale. Durante l evento sarà consegnato da parte di Folco Cimagalli, presidente della Fondazione, il premio Lo Spiraglio Fondazione Roma Solidale al regista Marco Bellocchio per aver affrontato in molteplici forme il tema della salute mentale, facendo emergere spesso fantasmi soggettivi non solo con una grande potenza visiva ma anche con immediato impatto emotivo.

Comitato Selezione Comitato Selezione Quando si è pensato di scrivere dei contributi per il catalogo che raccontassero alcuni dei passaggi dietro le quinte del nostro film festival, ci è sembrata subito un ottima idea. Nel periodo che precede la giornata finale alla Casa del Cinema, infatti, la segreteria organizzativa è come un camaleonte che cambia pelle più volte per rispondere a specifiche esigenze. Si comincia lavorando al bando, al sito e alla visibilità dell evento, si allacciano relazioni e si risponde alle richieste dei possibili partecipanti e dei partner. Poi si raccolgono e verificano le opere arrivate, per poter procedere alla loro selezione in vista della competizione finale. Infine il ruolo diventa più puramente organizzativo, cercando di prevedere al meglio lo svolgimento della giornata finale e i possibili problemi cui rispondere. In tutto ciò, però, la fase della selezione delle opere riveste particolare importanza. Oltretutto, in questa seconda edizione del festival la notevole quantità di materiali ricevuti ci ha posti di fronte ad un compito sicuramente impegnativo. Si è trattato infatti di selezionare e pescare tra un cospicuo numero di cortometraggi e decine di lungometraggi le opere a nostro giudizio più meritevoli di passare alla fase finale. Senza dubbio una bella responsabilità! In particolare la commissione dei cortometraggi, ha dovuto fare i conti sia con la quantità dei materiali che con la loro varietà. Ma la questione è più complessa, perché lavorare alla selezione significa di fatto anche lavorare ad un profilo, ad una idea di festival. E la nostra è una manifestazione ancora giovane, in un certo senso ancora alla ricerca di una sua piena identità e affermazione. Un progetto in cui crediamo ma che ha ancora bisogno di cure amorevoli. Da questo punto di vista la selezione dei lunghi è stata mirata a rappresentare proprio la sfaccettata eterogeneità che Lo Spiraglio intende raccontare con le sue visioni, spaziando da singolari biopic alla fiction più rigorosa e autoriale, da importanti documentari sportivomusicali a prodotti di respiro internazionale. In questo senso, pur avendo lasciato ampia libertà nel bando su contenuti e sulle forme della narrazione, ci è sembrato giusto tenere in debito conto entrambi gli aspetti dei lavori che ci venivano proposti, cercando il giusto equilibrio di linguaggi, contenuti ed emozioni. E non è stato certo un lavoro facile. Come spesso accade in queste situazioni, scegliere è difficile, ed escludere lascia a volte anche un certo amaro in bocca e il senso di perdere qualcosa, una possibilità, una storia interessante, un documento che avrebbe dovuto esserci. E si accendono le discussioni, si promuovono i lavori che ci colpiscono di più, anche se alla fine si deve arrivare ad una decisione. E quando infine la rosa prende forma ci si accorge di aver lavorato non solo sulle singole opere ma, per l appunto, ad una idea di festival, capace nel nostro caso di presentare opere di grande varietà, poetiche, documentaristiche e di fantasia. Ovviamente il merito non è tutto nostro, ma di chi ha creduto nella nostra manifestazione e ci ha accordato la sua fiducia. Sia che fossero produzioni, opere di professionisti o semi professionisti, storie vere od inventate, realtà virtuali o poesie in forma di immagini. Quel che è certo è che il compito della giuria non sarà certo semplice. Ma è quello che volevamo! Comitato di Selezione

Comitato Selezione Comitato Selezione COMITATO DI SELEZIONE PREMIO FONDAZIONE PAOLO PANCHERI AL MIGLIOR LUNGOMETRAGGIO (OLTRE I 30 ) Sergio Sozzo E giornalista pubblicista, caporedattore del webmagazine Sentieri Selvaggi e docente di critica cinematografica e storie del cinema alla Scuola di Cinema Sentieri Selvaggi, dove cura anche la selezione e l organizzazione delle rassegne e delle proiezioni. Collabora con Radio Popolare Roma e Popolare Network, scrive anche su Close Up, Cinema & Generi e Panoramiche. Ha pubblicato per Castelvecchi, Aracne, Profondo Rosso, Editoria & Spettacolo, e per cataloghi di Festival. Il suo cortometraggio L unico cineasta felice, dedicato a Corso Salani, è stato presentato all interno del 28esimo Torino Film Festival. Lucia Simonelli Tecnico della riabilitazione psichiatrica, svolge un ruolo chiave nel Cd Palestro, coadiuvando gran parte delle funzioni di coordinamento. Ha partecipato a tutte le fasi di costruzione del progetto de Lo Spiraglio. Presso il Cd coordina il gruppo Cinema e il gruppo Maxxi. Nicola Ferri del Festival. Artista autodidatta, ha svolto un ruolo centrale nell organizzazione della prima edizione portando avanti la comunicazione grafica e collaborando alla sezione tecnica audiovisiva e alle selezione delle opere. E sua l idea del logo e il nome Melissa Biasin Pittrice, grafica, art director, frequentatice del C.D di via Palestro, contribuisce al progetto de Lo Spiraglio 2012. E sua la cura e la realizzazione della seconda edizione del catalogo.

Comitato Selezione Comitato Selezione COMITATO DI SELEZIONE - PREMIO FAUSTO ANTONUCCI AL MIGLIOR CORTOMETRAGGIO (ENTRO I 30 ) Bruno Fruttini Oltre all attività didattica per la Scuola di Sentieri Selvaggi, presso cui è tutor dei corsi di Montaggio e Fotografia e ripresa, collabora anche a produzioni di video clip, documentari e video istituzionali nella veste di operatore, montatore e regista. Ha collaborato alla realizzazione di documentari industriali per Roma Metropolitane e di video istituzionali per il Comune di Roma. Ha realizzato video di campagne di sensibilizzazione sociale, e dell evento Codemotion (ex Javaday). E stato operatore e montatore del documentario La verifica instabile di Guido Morandini, presentato al Festival Torino Cinemambiente 2011. Giuseppe Tancorre Diplomato come regista teatrale ha ottime competenze tecniche nel campo audiovisivo ed una vasta cultura cinematografica. Stefano Martinez E da molti anni il tecnico audiovideo di questo e altri Centri Diurni romani, porta avanti progetti che hanno sempre avuto al centro il coinvolgimento di utenti in riabilitazione. Gioia Belardinelli Dopo aver conseguito la laurea in Comunicazione presso la facoltà di Lettere e Filosofia di Roma Tre diventa giornalista pubblicista e inizia a collaborare con varie testate giornalistiche e siti internet. Durante questi anni lavora anche nell ambito della comunicazione e dell ufficio stampa collaborando alla realizzazione e alla diffusione di alcuni progetti legati al campo della formazione. Da gennaio 2012 collabora con la Fondazione Roma Solidale, una fondazione nata con lo scopo di promuovere l inclusione sociale di persone e gruppi vulnerabili, come addetta alla comunicazione e all ufficio stampa.

La Giuria La Giuria ENRICO MAGRELLI (Presidente di Giuria) Giornalista e critico cinematografico. Conservatore della Cineteca Nazionale Sede del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Ha fatto parte della Commissione di selezione della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia. Inoltre dal 2007 fa parte della Commissione del Ministero dei Beni Culturali per il finanziamento dei film riconosciuti di interesse culturale, scrive per la "Rivista del Cinematografo", collabora con La Casa del Cinema di Roma ed è autore e conduttore del programma quotidiano di Radiotre Rai Hollywood Party. Ha scritto monografie su Robert Altman, Roman Polanski e Nanni Moretti e numerosi saggi sul cinema pubblicati in libri e riviste specializzate. Inoltre ha curato i volumi: "Con Pier Paolo Pasolini", "Hollywood party" (L'industria cinematografica statunitense), "Marilyn Monroe", "Nick's Film" (Analisi del Film di Wim Wenders); "Tutti i film di Fassbinder", "Gli anni Ottanta del cinema", "Il cinema di Kenji Mizoguchi", "Il cinema delle Repubbliche asiatiche sovietiche", "Il contrasto, Il ritmo, l'armonia. Il cinema di Satyajit Ray", "Il rito, la rivolta: Il cinema di Nagisa Oshima", "Vienna-Berlino-Hollywood". MONICA RAMETTA Regista, sceneggiatrice e scrittrice, Monica Rametta fin dagli esordi si trova a contatto con personalità quali Giuseppe De Santis, Annie Girardot e Nikita Michalkov, mentre collabora come attrice e sceneggiatrice con i registi Corso Salani, Laura Muscardin, Marco Puccioni, Ivan Cotroneo e Pappi Corsicato. Come coronamento di una carriera brillante ha ricevuto nel 1997 il Premio Solinas. Il suo nome, inoltre, è legato anche ad importanti prodotti televisivi. Ha scritto, infatti, diverse fiction come Medicina Generale e La principessa Sissi, entrambe per Rai Uno, mentre è editor e sceneggiatrice delle tre le serie di Tutti pazzi per amore. Non solo cinema e televisione però, ma anche teatro visto che per esso ha adattato la novella La volpe di D.H. Lawrence, andata in scena nella stagione teatrale 1994-95 al Teatro Garage di Genova e al Teatro Colosseo di Roma.

La Giuria PAOLO BOCCARA Dal 1981 lavora come psichiatra nelle istituzioni pubbliche di Roma, prima all Ospedale Psichiatrico S. Maria della Pietà, poi al Servizio di Diagnosi e Cura dell Ospedale Pertini, successivamente al Centro di Salute Mentale con la funzione di Responsabile e quindi, dal 2008 a tutt oggi, come Direttore del Dipartimento di Salute Mentale della A.S.L. Roma B. Membro Ordinario della Società Psicoanalitica Italiana. Membro del comitato di redazione della Rivista IN- TERAZIONI. Autore e coautore di numerose pubblicazioni in libri e riviste dell area psicoanalitica, psicoterapeutica e psichiatrica; relatore in Congressi della medesima area. Insieme con Giuseppe Riefolo ha condotto seminari, e partecipato come relatore a convegni e pubblicato articoli su riviste scientifiche, nazionali e internazionali, sul tema psicoanalisi e cinema e, dal 1995 a tutt oggi, ha girato alcuni documentari e cortometraggi su temi psichiatrici e psicoanalitici. ANNA MARIA PASETTI La Giuria Giornalista e critico cinematografico, collabora con Il Fatto Quotidiano, Alias, Ciak, Rolling Stone e Vivilcinema e Filmcronache. Dopo la laurea in lingue con specializzazione in Semiotica del cinema all Università Cattolica di Milano ha conseguito il Master Film and Television Studies alla University of London sotto la guida di Laura Mulvey. Ha partecipato a varie pubblicazioni universitarie, tra cui Il consumo di generi di intrattenimento e di cinema dagli anni 30 alla metà degli anni 60 in Italia in Spettatori Forme di consumo e pubblici del cinema in Italia (1930-1960) a cura di M.G. Fanchi ed E. Mosconi (ed Bianco & Nero, 2002) e L IMAX Virtual (cinema) Experience in Terre Incognite. Lo spettatore italiano e le nuove forme dell esperienza di visione del film a cura di Francesco Casetti e M.G. Fanchi (ed Carocci, 2006). Ha spaziato in vari ruoli nel mondo produttivo, finendo poi nel Programma MEDIA e alla rivista Box Office.

La Giuria La Giuria ADRIANO PALLOTTA In servizio presso l ospedale psichiatrico Santa Maria della Pietà di Roma, nel ruolo di infermiere dal 1959 al 1997. Promuove la deistituzionalizzazione al pad. 16 dell ospedale, allargando gli spazi di libertà, abolendo mezzi di contenzione, abbattendo le reti, eliminando barriere divisorie tra il reparto maschile quello femminile, contribuendo a creare il primo reparto misto dell ospedale psichiatrico. Inizia il complesso processo di superamento del ospedale psichiatrico, impegnandosi in attività riabilitative e risocializzanti. Scrive un libro di documentazione storica sugli anni vissuti come infermiere nel manicomio, intitolato Scene da un manicomio. Nel 2008 gli viene conferito il Premio Franco Basaglia. Ha partecipato come ospite a numerosi programmi televisivi nonché radiofonici sul tema della salute mentale e ha collaborato come consulente a varie produzioni teatrali e cinematografiche. Giurati della 1 Edizione SIMONA ARGENTIERI BONDI (presidente della giuria) Psicoanalista. ALESSANDRA DEVOTO Psicologa, Psicoterapeuta. LORENZO LEONE Critico cinematografico. MARCO MARTANI Sceneggiatore ROBERTO VARI Psichiatra, psicoanalista.

i premi i premi Fondazione Paolo Pancheri al miglior lungometraggio Premio di 1000 EURO (sopra i 30 ) Fuori la stanza di Paolo Pancheri c era un cartello, scritto a mano: regole di questa porta aperta: sto lavorando ma puoi entrare socchiusa: sto lavorando, ma se hai bisogno puoi entrare chiusa: sto lavorando, sono occupato. Letto come un epitaffio centra in pieno la vita di un uomo con una passione sfrenata per il suo lavoro, e che faceva del rapporto con i suoi allievi e collaboratori la sua arma vincente. Psichiatra noto per la sua vocazione alla biologia, alla psicofarmacologia e alle neuroscienze, coltivava una grande passione per il cinema. Tra i tanti congressi presieduti quello con cui aveva un affetto del tutto speciale era Immagini della Mente (Palazzo delle Esposizioni e Teatro Brancaccio, Roma 1992). Amava ridere sull idea che la vita è l intervallo tra un film e un altro. Per la grande spinta che ha dato alla diffusione della documentazione audiovisiva nella ricerca, nella didattica e nella divulgazione scientifica è dedicato alla sua memoria questo premio offerto dalla Fondazione Paolo Pancheri al vincitore della sezione lungometraggi de Lo Spiraglio Filmfestival. Fausto Antonucci al miglior cortometraggio Premio di 1000 EURO (entro i 30 ) Fausto Antonucci è stato un noto psichiatra romano che dalla metà degli anni 70 sino ai primi anni 90 ha profuso un grande impegno culturale, politico e sociale nel promuovere la Psichiatria di Territorio. Primario, Responsabile del Dipartimento di Salute Mentale della ASL RMB, Coordinatore delle Politiche Regionali per la Psichiatria, è stato Consigliere Comunale a Roma negli anni 80, e figura di riferimento nel processo di de-istituzionalizzazione del Manicomio di Santa Maria della Pietà. Nello stesso tempo ha sviluppato un organizzazione del funzionamento dei Servizi Psichiatrici territoriali che è stata presa ad esempio in numerosissime realtà europee. Al suo nome sono a tutt oggi legati concetti quali lavoro di rete, la circolarità degli interventi, percorsi di cura integrati con le famiglie dell utente, l organizzazione e la coesione d equipe e non ultimo, a ricordo della sua profonda formazione di neuropsichiatra infantile e del suo legame con la psicoanalisi, il legame tra lo psichiatra dell età adulta e la psichiatria dell età evolutiva. Alessandro Antonucci

I Premi I Premi PREMIO DEL PUBBLICO INDIE FRAME www.indieframe.tv Partner de Lo Spiraglio Filmfestival, Indie Frame è un progetto che finalmente si materializza in realtà, nel punto di incontro tra l immaginazione e l immagine, nella forma alta e creativa del cinema. Un viaggio meraviglioso, esplorazione a tutto tondo di storie e luoghi spesso altrimenti irraggiungibili, in uno spazio per tutti e soprattutto per coloro che credevano di non averne più uno, attraverso la visione di opere realizzate da autori già affermati o giovani dall indubbio talento. Indie Frame poggia le sue radici sulle nuove tecnologie: è l intrattenimento che fa dei contenuti sempre nuovi e originali la sua forza e che non dimentica nessuna tra le forme del cinema: film di finzione di ogni genere, documentari, cortometraggi, fino all intrattenimento della radio: è puro entertainment 24 ore su 24, ogni giorno, tutto l anno, sempre: il tutto alla velocità dirompente di un click. vendita in tutta Italia, indicati nella sezione Shop del sito. Indie Frame è la videoteca virtuale che integra la formula del VOD Video On Demad, pensata per qualsiasi tipo di software e supporto, dal computer al telefonino. Tutto attraverso il portale www.indieframe.tv. Nella giornata conclusiva de Lo Spiraglio Filmfestival il pubblico della Casa del Cinema, attraverso una scheda di valutazione che verrà consegnata all ingresso in sala, deciderà col proprio voto il film preferito del pubblico, un unico titolo tra le due sezioni dei corti e dei lungometraggi. L opera designata entrerà a far parte del catalogo distributivo di Indie Frame, affianco ad autori come Aleksandr Sokurov, Andrzej Wajda, Asghar Farhadi, Bertrand Bonello, Brillante Mendoza, Casey Affleck, Francois Ozon, Gus Van Sant, Hideo Nakata, Johnnie To, Katsuhiro Otomo, Luis Bunuel, Michel Gondry, Mika Kaurismaki, Patrice Chereau, Takashi Miike... Indie Frame offre la visione in esclusiva di opere cinematografiche, spesso di difficile reperibilità sul mercato italiano, in diverse modalità: streaming, download o acquisto del DVD. E anche nei punti

I Premi I Premi PREMIO LO SPIRAGLIO FONDAZIONE ROMA SOLIDALE A MARCO BELLOCCHIO per l insieme della sua carriera Marco Bellocchio, cineasta piacentino, classe 1939, nel corso della sua quasi cinquantennale carriera da regista rigoroso e controcorrente ha lavorato sul passato e sulla memoria costruendo uno stile unico e originale, basato su metafore e immagini oniriche e introspettive. Il film d esordio, autobiografico, I PUGNI IN TASCA (1965), girato a soli 25 anni, raccontava il suo rapporto conflittuale e oppressivo con la famiglia fortemente matriarcale e il luogo d origine, la provinciale e piccolo-borghese Bobbio. Con questa e molte opere successive, Bellocchio ha voluto esternare attraverso il cinema un disagio interiore e irrisolto: come in VACANZE IN VALTREBBIA (1980), dichiarazione allegorica di amore/odio per le sue radici, o in GLI OC- CHI, LA BOCCA (1982), che rivisita in maniera dolente il lutto familiare del suicidio del fratello gemello. Le tematiche di contestazione, dolore e rabbia dei suoi primi film hanno assunto con il tempo una valenza maggiormente letteraria e catartica, sulla base anche di una lunga esperienza psicanalitica. Un esempio è il recente L ORA DI RELIGIONE (2002), sincero ritorno sulle tematiche giovanili con uno sguardo nuovo e più maturo, accessibile e riflessivo. Il film è l occasione per riaffrontare inoltre le problematiche della fede e delle dottrine istituzionali, queste ultime già esplorate in film come NEL NOME DEL PADRE (1971), MATTI DA SLEGARE (1975), MARCIA TRIONFALE (1976). Bellocchio tiene anche da anni un laboratorio di cinema con giovani studenti, sempre nella sua Bobbio. Il risultato dei corsi dal 1999 al 2008 sono i sei episodi che compongono SORELLE MAI, esperimento di metacinema che torna ancora una volta sulle interazioni familiari e sociali di casa Bellocchio. Il suo ultimo film è VINCERE (2009). Il regista ha appena terminato le travagliate riprese del suo nuovo lavoro, LA BELLA ADDORMEN- TATA, ispirato alla controversa vicenda di Eluana Englaro. a cura del corso di critica cinematografica del centro diurno Pasquariello di Roma

I Premi I Premi L ORA DI RELIGIONE (Il sorriso di mia madre) 2002 scritto e diretto da Marco Bellocchio, interpretato da Sergio Castellitto Il Premio Lo Spiraglio viene assegnato a Marco Bellocchio per aver affrontato in molteplici forme il tema della salute mentale, facendo emergere spesso fantasmi soggettivi non solo con una grande potenza visiva ma anche con immediato impatto emotivo. In questo percorso ricchissimo, L ora di religione rappresenta un film che contiene insieme tutto il suo cinema passato e futuro, pieno di improvvise esplosioni, di scatti, di legami familiari che fanno vedere/immaginare il passato del protagonista esplorando il suo inconscio. Ma che dischiude anche uno squarcio in avanti, da quel sorriso che lo accomuna a Buongiorno notte e Il regista di matrimoni. Simone Emiliani L ora di religione, per chi si occupa di psichiatria, è tutto in un lampo, apparentemente fuori dalla narrazione centrale del film: l architetto che voleva abbattere il Vittoriano e poi, sopraffatto dalla impossibilità della sua missione, cade nella pazzia. Quanti sono i folli sopraffatti dalla impossibilità di un desiderio, quanti quelli che falliscono nel compito di realizzare i propri sogni, di diventare sé stessi, di svincolarsi da legami che intrappolano. L ora di religione è un racconto delicato che scorre intorno a questo tema, senza mai risolverlo del tutto. Un racconto che inquadra la follia tra passato e futuro, tra diverse generazioni, nel magma dei segreti familiari. Con una speranza: che più di una madre santificata, vittima della follia, possa fare un padre pieno di incubi, magari, ma sinceramente impegnato nel difficile compito di amare, ascoltare, accompagnare. Federico Russo

vincitori 1 edizione vincitori 1 edizione I PREMIATI DELLA PRIMA EDIZIONE DE LO SPIRAGLIO : Premio Fausto Antonucci al miglior cortometraggio EX-AEQUO EXTRA LETTORI, di Lucia Tarquini Premio fondazione Paolo Pancheri al miglior documentario VIA IPPOCRATE 45 di Alessandro Penta Un gruppo di alieni, provenienti da Antares, fanno la loro comparsa all interno di una biblioteca del Comune di Roma. Gli utenti e i vigilantes, spaventatissimi, sono convinti vogliano portare via tutti i libri e l intera nostra cultura. Gli alieni invece, dimostrando di essere pacifici e, soprattutto, civili, si attengono alle regole del servizio bibliotecario per poi sfrecciare nei cieli con la loro astronave. LA TINAIA, di Francesco Faralli Cortometraggio sul centro espressivo La Tinaia di Firenze che offre un percorso riabilitativo attraverso l espressione artistica. La Tinaia Milano nord, quartiere Comasina. Periferia della periferia. Lo sguardo rimbalza su palazzi e palazzoni, le macchine passano fitte, c è un muro. E un muro lungo e alto, svolge al meglio la sua funzione di barriera. E il muro che per lungo tempo ha protetto i cittadini dai pazzi, recintandoli al manicomio. Il muro in questione è infatti quello dell ex Ospedale Psichiatrico Paolo Pini. Il documentario VIA IPPOCRATE 45 ci fa guardare dietro al muro attraverso gli occhi di Gianni, Pietro, Maria ed Andrea, raccontando la storia della Cooperativa Sociale Olinda che da quindici anni lavora per trasformare quella che era un istituzione totale in un luogo di incontro, di abbattimento di barriere mentali, di libertà.

Programma sala Deluxe Programma sala Deluxe PROGRAMMA FILM FESTIVAL LO SPIRAGLIO SECONDA EDIZIONE 1 GIUGNO 2012 Mattina 9.30-13.30 Pomeriggio 14.30-20.00 SALA DELUXE Ore 9.30. Apertura della 2 edizione Saluti delle autorità e Interventi introduttivi Ore 10.30: PREMIO FAUSTO ANTONUCCI/CORTOMETRAGGI L altra verità. Diario di una diversa di Antonio Andrisani (6 ) Le lune di Giove di Federico Scatola (17 ) PREMIO FOND.PAOLO PANCHERI/LUNGOMETRAGGI Liberelun di Paula Kleiman (70 ) Ore 12.15: PREMIO FAUSTO ANTONUCCI / CORTOMETRAGGI Pollicino di Cristiano Anania (8 ) Incontri ravvicinati. Storie di UFE di Francesco Lauber (25 ) PREMIO FOND.PAOLO PANCHERI/LUNGOMETRAGGI So che c è un uomo di Gianclaudio Cappai (31 ) Ore 13:30 14:30 INTERVALLO Ore 14.30: PREMIO FAUSTO ANTONUCCI / CORTOMETRAGGI Dietro le cose di Antonello Novellino (6 ) VRT di Luca Vullo (18 ) PREMIO FOND.PAOLO PANCHERI/LUNGOMETRAGGI Trieste racconta Basaglia di Erika Rossi (53 ) Ore 16.15: PREMIO FAUSTO ANTONUCCI / CORTOMETRAGGI Le storie che invento non le so raccontare di Francesco Lettieri (14 ) Scritto a voce di Elisabetta Angelillo (27 ) PREMIO FOND.PAOLO PANCHERI/LUNGOMETRAGGI ROCKMAN di Mattia Epifani (58 ) Ore 18.00: PREMIO FAUSTO ANTONUCCI / CORTOMETRAGGI Control di Marco Cucciniello (2 ) Tommasina di Margherita Spampinato (19 ) Love Drips di Giorgio Anastasio (15 ) PREMIO FOND.PAOLO PANCHERI/LUNGOMETRAGGI People In White di Tellervo Kalleinen and Oliver Kochta Kalleinen (64 ) Ore 21.00 CERIMONIA DI PREMIAZIONE Premio Fausto Antonucci al miglior cortometraggio Premio Fond.Paolo Pancheri al miglior lungometraggio Premio INDIE FRAME al miglior film scelto dal pubblico Premio Lo Spiraglio Fondazione Roma Solidale a Marco Bellocchio Ore 22.15 PROIEZIONE DEI FILM VINCITORI

Programma sala Kodak Programma sala Kodak SALA KODAK Ore 10:30 13:30 SIMPOSIO I GIOVANI E LE LORO IMMAGINI viaggio ai confini dell impossibile Moderano: Federico Russo e Rosa Maria Scalise Gli autori raccontano: Marco Cucciniello Control (cortometraggio) (1 30 ) di Marco Cucciniello, Avellino Davide Manghi (Milano) Navigare l arcipelago delle identità. Profili virtuali e immagine di sé nella psicoterapia degli adolescenti Vito Mirizio (Roma) Dalla fantascienza al fantasy: immagini dal viaggio alla ricerca del proprio futuro Gli autori raccontano: Teo Takahashi Vietato Morire (trailer dal lungometraggio) (67 ) di Teo Takahashi, Roma Maria Grazia Capulli (Roma) Rappresentazioni possibili e percorsi terapeutici Giuseppe Luoni (Roma) La promozione della salute nei giovani: il progetto esplosivamente onlus SI PUO FARE CON IL CINEMA? Fabio Candidi e Sergio Sozzo (Roma) Centro Diurno Pasquariello e Sentieri Selvaggi Parlare di cinema, parlare di sé: un corso di cinema per capirsi di più LO SGUARDO DEGLI ASPIE (25 40 ) di Giuseppe Cacace, Roma Ore 14.30: INCONTRO CON GLI AUTORI 14.30-15.30 L'altra verità.storie di una diversa; Le Lune di Giove; Liberelun; 15.35-16.35 Pollicino; Incontri ravvicinati: Storie di UFE; So che c'è un uomo 16,40-17.40 Dietro le cose; VRT; Trieste racconta Basaglia; 17.45-18.45 Le storie che invento non le so raccontare; Scritto a voce; Rockman; 18.50-20.00 Control; Tommasina; Love Drips; People in White.

Sezione Cortometraggi Sezione Cortometraggi Control Marco Cucciniello ha studiato allo IED di Roma. Ha diretto e prodotto due reportage per QOOB Italia, e ha lavorato per Sky come tecnico di post produzione e control quality, con mansioni di correzione e supervisione audio/video con certificazione di idoneità alla messa in onda. Il suo cortometraggio Control ha vinto il Premio della Giuria di Esperti ex-aequo all Enel Digital Contest 2009. Siamo sicuri di essere noi a controllare la tecnologia?

Sezione Cortometraggi Sezione Cortometraggi DIETRO LE COSE SINOSSI: Il vuoto bisogna riempirlo fino a sdoppiarsi... trasfigurarsi /trasversalmente...riempire buste di plastica,riempire una vita di plastica... cibo... colori di ortaggi,verdure e frutta...ritualità bulimica ossessiva compulsiva che solo uno scroscio d acqua può lavare via per poi ricominciare... dietro le cose... dietro le porte... Da vedere fino alla fine. I titoli sono ingannevoli. TITOLO: DIETRO LE COSE REGIA, FOTOGRAFIA, MONTAGGIO: Antonello Novellino SOG- GETTO: Antonello Novellino Viola Simonetti SCENEGGIA- TURA: Sara Novellino RIPRESE: Alfredo Porcaro MUSICA: Vincenzo Aino TITOLI: Luca Marrone SCENOGRAFIA: Sara Novellino Anna De Rosa INTERPRETI: Viola Simonetti Rosalia Torre FORMATO: mini-dv DURATA: 6

Sezione Cortometraggi Sezione Cortometraggi INCONTRI RAVVICINATI - STORIE DI UFE Francesco Lauber, autore e regista Francesco Lauber è nato a Milano nel 1979. Nel 2003 conclusi gli studi si diploma presso l accademia di Regia del Teatro alla Scala in collaborazione con Il Piccolo Teatro di Milano, Rai e Mediaset. Terminata l accademia, dove lavora ad alcune produzioni liriche scaligere, segue Liliana Cavani come assistente nel film: De Gasperi, l uomo della speranza. Nel 2004 inizia a lavorare come autore e regista televisivo collaborando con la casa di produzione Magnolia e lavorando per alcune delle principali reti nazionali. All attività di autore e regista televisivo affianca l attività di documentarista. Il documentario racconta l esperienza del Servizio di Salute Mentale di Trento degli UFE (utenti e familiari esperti), aiutando lo spettatore a conoscere queste persone da vicino, attraverso le loro testimonianze dirette, i loro volti, le loro motivazioni e le loro storie di vita (che li hanno portati a mettersi in gioco in modo diverso).

Sezione Cortometraggi Sezione Cortometraggi L altra verità - Diario di una diversa La videopoesia è stata interpretata da ospiti, operatori e responsabili della Comunità per le Dipendenze Psicopatologiche Fratello Sole sita nel Borgo di S. Maria d Irsi Irsina (MT). Grieco Roberto responsabile Comunità Antonio Andrisani Regista Attraverso le parole della grande poetessa italiana, ospiti, opeatori e respondsabili della nostra comunità lanciano un messaggio di speranza e di forza positiva contro lo stigma sociale e l emarginazione, definite metaforicamente come forza oscura in grado di ingabbiare tutto ma mai l anima. Avvicinandoci alla prosa di Alda Merini abbiamo voluto dar forza a tutti coloro che guardano il mondo restando dietro i cancelli, anche immaginari, senza perdere mai la fede in una vita migliore come quella che cercano i nostri ospiti tentando di abbattere i cancelli della dipendenza che li tengono ingabbiati in una vita di sofferenze e abbandoni. Antonio Andrisani Regista

Sezione Cortometraggi Sezione Cortometraggi Le Lune di Giove EMANUELE ARCIPRETE Nato a Napoli il 14/08/90, è iscritto al II anno della facoltà di Lettere Moderne presso l Università degli studi di Napoli Federico II. Scrittore e regista emergente, vanta la direzione di brevi documentari di stampo socio culturale e di un videoclip musicale. È attualmente in ultimazione il suo primo lungometraggio: la trasposizione del romanzo della scapigliatura italiana Fosca di Igino Ugo Tarchetti. STEFANO CRISPINO Nato a Napoli il 25/05/91, è iscritto al II anno della facoltà di Scienze della Comunicazione presso l Università degli studi Suor Orsola Benincasa. Grande appassionato di cinema, ricopre il ruolo di vocalist e frontman della band Gruppo Sanguigno, gruppo emergente della scena punk rock partenopea. FEDERICO SCATOLA Nato a Napoli il 03/11/92, è iscritto al I anno della facoltà di Filosofia presso l Università degli studi di Napoli Federico II. Attore dilettante, ha recitato sia in teatro che in produzioni cinematografiche indipendenti. Le Lune di Giove In un manicomio abbandonato e posto quasi al di fuori del Tempo, una coppia di pazzi non ha voluto andar via. Dei due, che nemmeno rammentano più il proprio nome attribuendosi a vicenda quello di Galileo, uno in particolare possiede alcuni occhiali a dir poco misteriosi. Attraverso le lenti, infatti, costui descrive realtà visionarie e bizzarre fantasmagorie; mentre l altro ascolta rapito. Man mano, tuttavia, nascerà una feroce contesa relativa al controllo degli occhiali.

Sezione Cortometraggi Sezione Cortometraggi Le storie che invento non le so raccontare Regia Francesco Lettieri Soggetto e Sceneggiatura Francesco Lettieri, Francesca Borrelli, Fabrizio Somma Fotografia Salvatore Landi, Giuseppe Maio, Giuseppe Truppi Montaggio Valeria Sapienza Musiche K-Conjog Interpreti - Francesco Lettieri, Francesca Borrelli,Vincenzo Rocco Durata 13:12 Anno 2011 Formato Originale: HD Sinossi: Una videoserie che scorre sulle note dell intero album di K-Conjog Le storie che invento non le so raccontare e dal quale prende il titolo; un giallo a puntate che mette in campo una serie di quesiti ai quali solo il videoclip finale dà risposta. Francesco Lettieri nasce a Napoli nel 1985, vive e lavora a Roma da 5 anni. E autore di diversi cortometraggi tra cui sa di orecchio, gina pari, S.G.R.A.L.L.. Ha successivamente realizzato videoclip per musicisti come Giovanni Truppi, Xenia Rubinos, Marco Buccelli e K-Conjog, è autore della video-serie Le Storie che Invento non le so Raccontare che ha vinto numerosi premi in festival di cortometraggi nazionali ed internazionali. Ultimamente è autore dei vide per il cineconcerto di K-Conjog Objects in Mirror are Closer then they appear.

Sezione Cortometraggi Sezione Cortometraggi LOVE DRIPS Giorgio Anastasio, nato a Formia (LT) il 22/12/1977, è diplomato in tecniche della narrazione presso la scuola Holden di Torino. Insegnante di cinema in scuole statali e circoli culturali, ha avviato dal 2003 una società di produzione e montaggio video, la ALAN SMITI ProD. SINOSSI Love drips è un impiegato catatonico. Casa/Ufficio. Nessun rapporto. Nessun contatto. Love drips è un amore scomparso. Un dolore sommerso. Una poesia che lei amava recitare. Love drips è un ossessione. Vecchie foto. Luoghi esplorati insieme. L amore stilla come sangue da una ferita mai rimarginata. E se lei non c è, l ossessione stessa diventa un paradossale progetto suicida...

Sezione Cortometraggi Sezione Cortometraggi Pollicino Cristiano Anania e` nato a Roma nel 1985. Dottore magistrale in Musica e Spettacolo, presso l Universita` di Roma Tor Vergata. Ha collaborato con affermati registi come Avati, Tognazzi, Cascella e Zangardi. Ha all attivo diversi cortometraggi. Da sottolineare Languore, presentato fuori concorso alla 61a Mostra d Arte Cinematografica di Venezia, ed il piu` recente N9VE, selezionato in oltre 40 festival nazionali e vincitore, tra gli altri, del Napoli in corto 2010. Un malato di Alzheimer e` addormentato sul divano. La casa e` in subbuglio. La luce del giorno filtra dalle imposte. La necessità di cibo porta l uomo ad uscire. Unica compagnia: un vecchio accappatoio ed una manciata di post-it per ritrovare la strada. Imbracciato il pane, l uomo si appresta sulla via del ritorno. Le vie si incrociano, i passi si moltiplicano, e nei pressi della meta nasce forse la consapevolezza di un nuovo mondo Foto Cristiano Anania regista

Sezione Cortometraggi Sezione Cortometraggi Scritto a voce Elisabetta Angelillo, nata a San Isidro, Perù, ha frequentato, nel 2010, il corso sul documentario creativo organizzato dalla casa editrice Minimum Fax di Roma. Nel 2010 ha partecipato (soggetto, interviste e aiuto regia) al documentario In zona mia, dedicato al tema della convivenza con gli immigrati nella borgata del Trullo a Roma; ha partecipato al Festival di cortometraggi RacCORTI Sociali (Firenze 2011) con il documentario dal titolo Il pugilato è del popolo, che racconta la storia della palestra popolare occupata Valerio Verbano nella borgata del Tufello a Roma. SINOSSI Una pratica di resistenza a certi processi di medicalizzazione, rivendicando il diritto ad essere abitati da una differenza, senza che questa venga ricondotta ad una patologia psichiatrica. Così, un professore di sociologia, racconta in un libro quel che accade nel CSM di Settimo Torinese da dieci anni: con il sostegno di una psicologa e di una infermiera, alcuni tra i frequentatori, quelli che sentono le voci, decidono di costituirsi in gruppo, alla ricerca di confronto, forse di risposte, sicuramente di un alternativa all annientamento delle voci ad opera di farmaci che poi, spesso, nemmeno funzionano Foto Elisabetta Angelillo

Sezione Cortometraggi Sezione Cortometraggi Tommasina SINOSSI Io sono quello che ho dimenticato dice Tommasina, il personaggio principale del documentario, una donna di 93 anni che è convinta di essere ancora giovane e di avere tutta la vita davanti, vuole iscriversi all università e diventare professoressa. Tommasina tenta di ricordare la propria biografia senza riuscire a collocare i suoi ricordi nel tempo, mescola presente e passato, morti e vivi convivono in un tempo unico e immaginario. La sua giornata, quella descritta nel documentario, fa scoprire una dignità poco nota dell Alzheimer, l importanza dell accudimento familiare e una struttura pubblica dove gli anziani tornano bambini. Tommasina, infatti, frequenta un centro diurno Alzheimer tre volte a settimana il centro diurno alzheimer arcobaleno e sole-luna di via Ventura di Roma. La descrizione del personaggio ruota attorno alla tematica della memoria, la memoria come biografia, come identità, non si può vivere senza ricordi, dice Tommasina. È il ritratto di una donna anziana che oggi, nonostante la malattia, nonostante il disorientamento nel tempo e nello spazio, mantiene vivo il suo carattere, la sua personalità, la voglia di vivere. Il carattere resta. Tommasina conclude il documentario dicendo la mente esagera, tradisce, gli avveniment si sfumano, le persone si dimenticano. Non importa ricordare ciò che mi è accaduto, ho le mie cicatrici che mi distinguono e mi caratterizzano. Io sono quello che ho dimenticato.

Sezione Cortometraggi Sezione Cortometraggi VRT SINOSSI VRT FOTO Luca Vullo In un futuro non troppo lontano si sta svolgendo un gioco fuori dal comune durante il quale ogni partecipante deve dimostrare quanto è disposto a rischiare per raggiungere il premio finale. Realtà? Finzione? VRT! Luca Vullo è nato nel 1979 a Caltanissetta (Sicilia). Ha sviluppato la sua formazione cinematografica a Bologna presso il DAMS, frequentando anche diversi corsi e workshop. Ha lavorato anche come collaboratore in molti set cinematografici di corti e lungometraggi. Tornato in Sicilia ha fatto il suo primo documentario chiamato Cumu Veni si Cunta, racconto di una città e dell arte di arrangiarsi del suo popolo,la storia di alcune persone che scoprono un nuovo modo per sopravvivere. Tra reale e surreale, questi protagonisti del film spiegano con parole proprie il significato di fare della necessità una virtù. Cumu Veni si Cunta è stato presentato dal suo autore presso le comunità italiane di Rochester, Toronto, Sidney, Mendoza e Bruxelles.

Sezione Lungometraggi Sezione Lungometraggi LIBERELUN 30 anniversario della Legge 180 (meglio conosciuta come legge Basaglia) e condividere la loro esperienza con i loro omologhi argentini. La delegazione è stata accolta dalle autorità Argentine e ha partecipato a diversi momenti di dibattito sulla realtà italiana e argentina. Il film è stato girato in Italia e in Argentina negli anni 2008 e 2009, racconta parte delle esperienze di persone che vivono la sofferenza mentale nei due paesi e che si trovano a giocare un incontro amichevole di calcio che influenzerà la loro vita. Questo incontro era parte del progetto PATASSARIBA realizzatosi nel novembre del 2008, quando una delegazione di 230 italiani (composta da familiari, persone con sofferenza mentale, operatori e volontari) è andata in Argentina per commemorare il

Sezione Lungometraggi PEOPLE IN WHITE Sezione Lungometraggi Tellervo Kalleinen (Finlandia, 1975) e Oliver Kochta-Kalleinen (Germania, 1971) sono artisti e registi. Hanno iniziato a collaborare ne l 2003 con il progetto The First Summit of Micronations e hanno riscosso un successo a livello internazionale con il progetto del 2005 Complaints Choir. Il loro primo lavoro cinematografico, The Making of Utopia (2006), racconta le storie di quattro comunità utopistiche in Australia. In Dreamland (2009) hanno filmato 21 sogni di cittadini finlandesi sul loro presidente. La serie di cortometraggi I Love My Job (2010) mostra le fantasie che le persone sviluppano in seguito ai contrasti sui luoghi di lavoro. Si affacciano al mondo dei documentari con People in White. SINOSSI Che cosa succede quando una paziente, dopo due anni di elettroshock, perde gran parte dei suoi ricordi, e il suo psichiatra che la segue sin da ragazza diventa il vero detentore della sua memoria? Margreet, in cura per una grave depressione, si preoccupa che il suo medico possa morire prima di lei. Tellervo Kalleinen e Oliver Kochta Kalleinen ascoltano in silenzio dieci donne e uomini olandesi in terapia psichiatrica raccontare e rimettere in scena i loro medici, le loro esperienze positive e catastrofiche, il rapporto di potere talvolta schiacciante che viene a crearsi tra paziente e terapeuta. Ne vien fuori una confessione inquietante e liberatoria, amara e divertente, che mostra la psichiatria come non l ha mai raccontata nessuno (a meno che non siate anche voi sotto trattamento).

Sezione Lungometraggi Sezione Lungometraggi ROCK MAN Mattia Epifani nasce a Lecce il 15 Giugno 1985, attualmente è iscritto al corso di Laurea DAMS, Università degli studi di Roma Tre. Nel 2004 si avvicina al mondo dell audiovisivo come operatore e montatore (montaggio e produzione del documentario: La fabbrica dei Polli, miglior documentario al festival Obiettivi sul lavoro 2006) e con piccole esperienze di regia con cortometraggi come Underworld, vincitore del secondo premio Acaya film festival 2004. Nel 2006 lavora come assistente alla regia per il lungometraggio Fine Pena Mai di Davide Barletti e Lorenzo Conte. Dirige il documentario Sound Res girato tra New York e il Salento con la partecipazione del compositore Philip Glass e la band Bang On a Can All-stars (ancora in fase di lavorazione). Nel 2010 scrive e dirige il documentario Rockman, finanziato da Apulia film commission, vincitore dei premi: IFF awards 2011 e Miglior documentario Visioni Fuori Raccordo 2011. Tratto dal libro Dai Caraibi al Salento di Tommaso Manfredi, Rockman racconta la nascita del reggae in Puglia e vent anni di controcultura musicale italiana, attraverso la controversa vicenda artistica e umana di Militant P (Piero Longo), padre fondatore del Sud Sound System e del movimento reggae italiano. foto autore Mattia Epifani