2016 ATTESTATO PRESTAZIONE ENERGETICA: LE NOVITA ED I COMPENSI Tecnici&Professione Associazione Nazionale Donne Geometra
Nuovo APE in vigore dal 29 giugno 2016: quali novità? Sono entrate in vigore il 29 giugno le nuove norme UNI/TS 11300 relative alle prestazioni energetiche degli edifici e UNI 10349 sui dati climatici relativi al riscaldamento e raffrescamento degli edifici. I nuovi contenuti della UNI 10349:2016 La norma UNI 10349:2016 nella prima parte 1 contiene, suddivisi per provincia, i dati climatici aggiornati sui quali basare i calcoli per le prestazioni energetiche e termoigrometriche degli edifici (determinazione dei fabbisogni energetici per il raffrescamento e per il riscaldamento). Sempre la parte 1 illustra il metodo per determinare la ripartizione dell irradianza solare oraria nella frazione diretta e diffusa e per calcolare l energia raggiante ricevuta da una superficie fissa comunque inclinata ed orientata. La parte 2 della UNI 10349 (versione 2016) contiene i dati climatici limite per il progetto, necessari per il corretto dimensionamento degli impianti di riscaldamento invernale e di raffrescamento estivo degli edifici. Anche in questo caso i valori sono ripartiti per tutte le provincie italiane. Infine la parte 3 della norma fornisce le differenze di temperatura cumulate (gradi giorno) ed altri indici sintetici: indice sintetico di severità climatica del territorio, differenze cumulate di umidità massima, radiazione solare cumulata sul piano orizzontale.. Sempre compresa in quest ultima parte, i progettisti troveranno anche la zonizzazione climatica estiva del territorio nazionale e per il calcolo della stima del fabbisogno energetico ai fini del riscaldamento e del raffrescamento degli edifici. I nuovi contenuti della UNI/TS 11300 (4-5-6) La specifica tecnica relativa alla UNI/TS 11300 parte 4 riguarda il calcolo del fabbisogno di energia per la climatizzazione invernale e la produzione di acqua calda sanitaria nel caso vi siano sottosistemi di generazione che forniscono energia termica utile da energie rinnovabili o con metodi di generazione diversi dalla combustione a fiamma di combustibili fossili trattata nella parte 2. E stata inoltre abrogata la formula 128 (paragrafo 11.4.2.6), che prevedeva la sottrazione dall energia in ingresso dell energia elettrica prodotta dai cogeneratori, anche nel caso fosse termica. La parte 5 invece fornisce metodi di calcolo per la valutazione dell energia elettrica prodotta da cogenerazione e per il 2
fabbisogno di energia primaria degli edifici sulla base del bilancio tra quota importata ed esportata di energia proveniente da fonti rinnovabili. Essa rappresenta il corrispettivo nazionale della UNI EN 15603 overarching standard EPBD e sostituisce la precedente Raccomandazione 14 del CTI. La norma specifica in particolare: I confini di valutazione dell edificio, esplicitando quali sono le fonti energetiche che possono essere considerate all interno o all esterno del medesimo. Le fonti di energia rinnovabili e non rinnovabili ed i vettori energetici interni o esterni al confine dell edificio. Le modalità di definizione degli indici di prestazione. I servizi inclusi nel calcolo dei fabbisogni di energia richiesti dall edificio: climatizzazione invernale ed estiva, produzione di acqua calda sanitaria, ventilazione, illuminazione e trasporto di cose e persone. Le formule per la conversione in energia primaria dei contributi di energia consegnata all edificio dai vettori energetici (il valore dei fattori di conversione è tuttavia fissato dal decreto requisiti minimi D.M. 26 giugno 2015). Le modalità di ripartizione dei contributi di energia sui singoli servizi. La modalità di valutazione delle quote di energia da fonte rinnovabile, in ottemperanza a quanto richiesto dal Decreto Legislativo 28 del 3 marzo 2011. La parte 6 della UNI 11300 riporta i metodi per determinare i fabbisogni di energia elettrica richiesti per il trasporto di cose o persone da ascensori, scale mobili, marciapiedi mobili, montacarichi, montauto, montascale e piattaforme elevatrici. Il calcolo di questo contributo, come già avviene per il fabbisogno di illuminazione, è richiesto esclusivamente per gli edifici non residenziali. Trattandosi di contributo elettrico, il valore dell energia consegnata dovrà essere convertito in fabbisogno di energia primaria rinnovabile e non rinnovabile mediante gli opportuni fattori di conversione. Tale quota si aggiunge ai fabbisogni per i servizi di climatizzazione invernale ed estiva, produzione di acqua calda sanitaria, ventilazione ed illuminazione. La presenza del servizio di trasporto è ewspliciatato dal 29 giugno anche in caso di certificazione energetica, riempiendo gli appositi campi già contenuti nel modello di APE. 3
I nuovi contenuti della UNI 10349 (parti 1-2-3-5) La prima parte del pacchetto UNI 10349 fornisce i dati climatici per il calcolo dei fabbisogni annuali di energia per il riscaldamento ed il raffrescamento degli edifici. In particolare per tutte le 110 province italiane contiene: I dati di longitudine, latitudine e quota delle stazione di rilevamento considerate per ogni provincia; i valori medi mensili della temperatura media giornaliera dell aria esterna per il calcolo delle dispersioni dell edificio; i valori di irradiazione solare giornaliera media mensile sul piano orizzontale, suddivisa nelle componenti diretta e diffusa per il calcolo degli apporti solari su componenti opache e trasparenti; i valori medi mensili e annuali della velocità media giornaliera e della direzione prevalente del vento; i valori medi mensili della pressione parziale media giornaliera di vapore dell aria esterna per il calcolo degli scambi termici latenti e per le verifiche termoigrometriche; la procedura di calcolo dei dati climatici medi mensili per i comuni non capoluoghi di provincia; la procedura di calcolo per la ripartizione dell irradianza solare oraria nella frazione diretta e diffusa su di una superficie comunque inclinata ed orientata con modello di cielo isotropo (appendice A); la procedura di calcolo dell irradianza diffusa dalla volta celeste con il modello di cielo di Perez (appendice B); la procedura di calcolo dell irradiazione solare media mensile su di una superficie comunque inclinata ed orientata nello spazio (appendice C). Rispetto alla precedente versione della norma del 1994 è opportuno evidenziare che: le rilevazioni più recenti hanno dato luogo per alcune province a dati climatici piuttosto differenti rispetto ai dati ora in uso ed in via di dismissione della UNI 10349:1994, soprattutto per quanto riguarda le irradiazioni solari sul piano orizzontale; non è più fornita l irradiazione solare giornaliera media mensile per i principali orientamenti cardinali di superfici verticali. Viceversa è fornito un dettagliato processo di calcolo per superfici orientata nello spazio con qualunque orientamento ed inclinazione a partire dai dati sulle superfici orizzontali (corrispondente alla metodologia contenuta nella precedente UNI TR 11328 parte 1, in via di dismissione); è fornito metodo di calcolo dei valori orari di irradianza solare nel giorno medio per i diversi mesi, sempre a partire dai dati sulle superfici orizzontali. 4
Nella UNI 10349 parte 2 sono stati forniti i dati climatici per il calcolo dei carichi di progetto annuali per la progettazione delle prestazioni energetiche e termoigrometriche degli edifici sia per il periodo invernale che estivo. In particolare per tutte le 110 province italiane essa contiene: la temperatura esterna di progetto per gli impianti di climatizzazione invernale; la temperatura esterna massima di progetto per gli impianti di climatizzazione estiva; i valori di irradianza solare estiva massima valori medi mensili della temperatura media giornaliera dell aria esterna per il calcolo delle dispersioni dell edificio; l escursione giornaliera della temperatura nel mese più caldo dell anno; l irradiazione solare massima estiva incidente su superfici verticali. La parte 2 della 10349 integra la UNI 12831 ed è utilizzata come riferimento tecnico per il calcolo dei carichi estivi ed invernale di progetto da Modulo Progettista ed Estivo di Termolog EpiX 7. La UNI 10349 parte 3 infine fornisce, sia per la stagione di raffrescamento che di riscaldamento degli edifici, la metodologia di calcolo per determinare i gradi giorno, le differenze cumulate di umidità massica, la radiazione solare cumulata sul piano orizzontale e l indice sintetico di severità climatica del territorio. La stessa norma fornisce inoltre la metodologia per la zonizzazione climatica estiva del territorio nazionale e per la stima del fabbisogno di energia per la climatizzazione degli edifici. Cosa accade in Regione Lombardia L allegato H al decreto regionale 6480 del 30 luglio 2015 contiene la procedura di calcolo per la valutazione dei fabbisogni energetici degli edifici per il progetto e la stesura dell APE. Nell allegato 1 riporta i dati climatici per i capoluoghi lombardi di provincia da utilizzarsi per il calcolo, tra cui le temperature medie mensili dell aria esterna, l escursione termica giornaliera media mensile, le irradiazioni giornaliere medie mensili diretta e diffusa sul piano orizzontale, la pressione parziale di vapore dell aria esterna, la velocità del vento e le temperature esterne di progetto. I valori inclusi nell allegato 1 insieme alle procedure riportate nel capitolo 3 dell allegato H sono già pienamente coerenti con i contenuti della nuova UNI 10349. Ugualmente la procedura di valutazione dei fabbisogni di energia primaria e delle quote rinnovabili riportata nell allegato H di Regione Lombardia è compatibile con quanto previsto dalla UNI TS 11300 parte 5 di nuova pubblicazione. Ne consegue che la pubblicazione della UNI 10349 e della UNI TS 11300 parte 5 non porterà di fatto alcuna novità per 5
tutti i certificatori e progettisti lombardi perché il decreto regionale 6480/2005 ne ha di fatto anticipato l entrata in vigore da ottobre 2015. Il compenso per i certificatori dell Attestazione della Prestazione Energetica. Un documento da parte del Consiglio Nazionale degli Ingegneri Il mercato, si sa, è sempre più invaso da persone che redigono l Ape, l attestato di prestazione energetica, a cifre irrisorie e senza adeguate garanzie di professionalità. Un nuovo documento redatto dal Consiglio nazionale ingegneri ha l intento di porre fine a questa situazione irragionevole, con l obiettivo di fornire una procedura in cui vengono evidenziati i compiti e gli obblighi del professionista che redige l Ape, nell ottica soprattutto di elaborare il compenso adeguato per la prestazione resa. Ecco, di seguito, i contenuti del documento(1) Lo svolgimento del servizio di attestazione della prestazione energetica comprende le seguenti attività: 1. attività preliminari: informativa del soggetto certificatore, incarico del soggetto certificatore; 2. procedura di attestazione della prestazione energetica: -determinazione della prestazione energetica: esecuzione di un rilievo in situ e di una eventuale verifica di progetto, reperimento e scelta dei dati di ingresso, applicazione del corretto metodo di calcolo, espressione degli indici di prestazione energetica in termini di energia primaria, individuazione degli interventi di miglioramento dell efficienza energetica; -classificazione dell edificio; -redazione dell attestato di prestazione energetica; 3. registrazione e consegna dell attestato di prestazione energetica. Si distinguono i due seguenti casi: a) edifici nuovi o soggetti a ristrutturazione importante; b) edifici esistenti. Attività preliminari 6
Il soggetto certificatore presenta al richiedente, mediante apposita informativa, tutte le opzioni che sono consentite per accedere al servizio in termini di qualità e di costo, al fine di consentire al medesimo una scelta consapevole. Tra l altro deve specificare: l obbligo di sopralluogo; le eventuali prove supplementari (ad es. l esecuzione di prove in situ). Nei casi di nuova costruzione e di ristrutturazioni importanti di primo livello, la nomina del soggetto certificatore deve avvenire prima dell inizio dei lavori e deve essere dichiarata nella relazione tecnica ex art. 28 legge 10/91. Procedura di attestazione Edifici di nuova costruzione e ristrutturazioni importanti. Nei casi di edifici di nuova costruzione e di ristrutturazioni importanti, il servizio di attestazione della prestazione offerto dal soggetto certificatore deve comprendere almeno: la valutazione della prestazione energetica dell edificio a partire dai dati progettuali anche contenuti nell attestato di qualificazione energetica; controlli in cantiere nei momenti costruttivi più significativi; una verifica finale con l eventuale utilizzo delle più appropriate tecniche strumentali. Il direttore dei lavori deve segnalare al soggetto certificatore le varie fasi della costruzione dell edificio e degli impianti, quando rilevanti per le prestazioni energetiche dell edificio, al fine di consentire i previsti controlli in corso d opera. Il soggetto certificatore opera nell ambito delle proprie competenze e per l esecuzione delle attività di rilievo in sito, diagnosi, verifica o controllo, può procedere alle ispezioni ed al collaudo energetico delle opere, avvalendosi, ove necessario, delle necessarie competenze professionali. Sono previste le seguenti attività: raccolta della documentazione progettuale: disegni di progetto, permesso di costruire o altri titoli abilitativi, nominativi dei progettisti, direttore lavori, costruttore, installatori impianti, elaborati grafici impiantistici, documentazione progettuale energetica, ogni altra documentazione utile; 7
produzione di documentazione fotografica, quando richiesta negli Attestati; verifiche in cantiere della rispondenza del costruito al progetto e segnalazione di eventuali difformità al direttore dei lavori e al committente; raccolta delle certificazioni dei prodotti utilizzati e degli impianti installati. Edifici esistenti. Al fine di ottimizzare la procedura, il richiedente può rendere disponibili a proprie spese i dati relativi alla prestazione energetica dell edificio o dell unità immobiliare. Lo stesso può anche richiedere il rilascio dell attestato di prestazione energetica sulla base di: un attestato di qualificazione energetica relativo all edificio o alla unità immobiliare oggetto di attestazione della prestazione, anche non in corso di validità, evidenziando eventuali interventi su edifici ed impianti eseguiti successivamente; le risultanze di una diagnosi energetica effettuata da tecnici abilitati con modalità coerenti con i metodi di valutazione della prestazione energetica attraverso cui si intende procedere. Il soggetto certificatore è tenuto ad utilizzare e valorizzare i documenti sopra indicati (ed i dati in essi contenuti), qualora esistenti e resi disponibili dal richiedente, unicamente previa verifica di completezza e congruità. Sono previste le seguenti attività: sopralluogo obbligatorio; raccolta di tutta la documentazione esistente: documenti catastali, anno di costruzione, nominativi del progettista, direttore lavori, costruttore (ove disponibili), elaborati grafici eventualmente disponibili; verifica della documentazione progettuale energetica e controllo della congruità con l esistente; produzione di documentazione fotografica, se richiesta negli attestati; raccolta delle informazioni stratigrafiche di tutte le strutture opache, quali pareti, pavimenti, solette, coperture, divisori, ecc.; raccolta informazioni su tutte le caratteristiche delle strutture trasparenti, quali dimensioni, tipo di vetri e di infissi; raccolta di tutte le informazioni reperibili sugli impianti esistenti (riscaldamento, climatizzazione, produzione ACS, ventilazione, illuminazione, trasporto): schede tecniche dei generatori, tipi di distribuzione e di regolazione centralizzata e localizzata, 8
tipologia degli utilizzatori, tipologia degli eventuali accumuli, presenza di fonti di energia rinnovabili, ogni altra documentazione utile; acquisizione del libretto di impianto e dei consumi storici. Criteri per l applicazione delle procedure di calcolo In caso di assenza anche parziale della documentazione, il reperimento dei dati di ingresso necessari è effettuato in occasione del rilievo in situ ed i risultati sono raccolti nel relativo rapporto. In tal caso il soggetto certificatore dovrà segnalare al committente la necessità di procedere agli ulteriori rilievi a titolo di prestazione aggiuntiva. I documenti sopra indicati (riportanti i dati di ingresso per l effettuazione della procedura di calcolo) e la procedura stessa costituiscono a tutti gli effetti parte integrante dell APE e devono essere debitamente conservati dal soggetto certificatore, per essere messi a disposizione in caso di successive verifiche. Esecuzione dei calcoli I calcoli energetici sono sviluppati secondo la normativa nazionale (UNI/TS 11300) e/o regionale. Sono simulati gli interventi di risparmio energetico con indicazione di massima del tempo di rientro dell investimento. Sono riportate le raccomandazioni per il miglioramento dell efficienza energetica dell edificio con le proposte degli interventi più significativi ed economicamente convenienti, separando la previsione di interventi di ristrutturazione importante da quelli di riqualificazione energetica. Registrazione e consegna dell Attestato di Prestazione Energetica La stesura integrale del documento A.P.E. da parte del tecnico abilitato, iscritto negli appositi elenchi regionali, dove presenti, deve basarsi sull utilizzo delle varie tipologie di Attestati regionali o nazionali. Entro i quindici giorni successivi alla trasmissione (in forma di dichiarazione sostitutiva di atto notorio) della copia del certificato alla Regione o Provincia autonoma competente per territorio, il soggetto certificatore procede alla consegna dell APE al richiedente, fatte salve le diverse richieste delle normative regionali. La sottoscrizione con firma digitale dell APE ha valenza di dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà. Nel caso di edifici di nuova costruzione o soggetti a ristrutturazione importante gli Attestati devono fare parte integrante della documentazione necessaria per il rilascio dell abitabilità. (1)Il documento esplicativo dei compensi è stato tratto dal sito http://www.ingegneri.info/ 9