Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Bologna. Regolamento interno del Consiglio di Disciplina

Documenti analoghi
Città Metropolitana di Roma Capitale REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE CONSILIARE DI CONTROLLO E GARANZIA

Ordine degli Architetti PPC di Varese

COMUNE DI VILLANOVA MONDOVI

COMUNE DI BONASSOLA Provincia della Spezia Via Beverino 1 cap tel fax

REGOLAMENTO PROVVISORIO DI FUNZIONAMENTO

COMUNE DI CANCELLARA. (Provincia di POTENZA) REGOLAMENTO per il funzionamento del Comitato Unico Di Garanzia

LA COMMISSIONE NAZIONALE PER LE SOCIETÀ E LA BORSA. VISTA la legge 7 giugno 1974, n. 216, e successive modificazioni;

REGOLAMENTO DELLE COMMISSIONI CONSILIARI.

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEI PROFESSIONISTI. ARTICOLO 1 (Oggetto del Regolamento) ARTICOLO 2 (Finalità e compiti della Consulta)

Agenzia per i servizi pubblici locali del Comune di Torino. REGOLAMENTO INTERNO [approvato dalla Conferenza dei Capigruppo del 13 novembre 2007]

Regolamento per il funzionamento e l organizzazione della Conferenza Metropolitana di Bologna e dell'ufficio di Presidenza

COMUNICAZIONE DEL SINDACO METROPOLITANO IN ORDINE A MODALITÀ DI FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO METROPOLITANO DELLA CITTÀ METROPOLITANA DI MILANO

PROVINCIA DI COSENZA. REGOLAMENTO COMMISSIONE PROVINCIALE ESPROPRI (approvato con deliberazione di Consiglio Provinciale n. 12 del 12 MAGGIO 2015)

COMUNE DI SILEA (Provincia di Treviso)

REGOLAMENTO DEL COMITATO NOMINE DI POSTE ITALIANE S.p.A.

PIANO SOCIALE DI ZONA Ambito territoriale Modugno Bitetto Bitritto REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DEL COORDINAMENTO ISTITUZIONALE

Rinnovo degli AA.CC.NN. per la disciplina dei rapporti con il personale convenzionato con il S.S.N. medici e altre professionalità sanitarie

MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE

REGOLAMENTO DEL COMITATO DI PARTECIPAZIONE SDS PISANA (ALLEGATO A - VERBALE DEL ) TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELL UFFICIO COMPETENTE PER I PROCEDIMENTI DISCIPLINARI INDICE

Regolamento della Consulta delle Professioni della provincia di Agrigento.

5. Le riunioni dei Consigli di disciplina territoriali hanno luogo separatamente da quelle dei Consigli territoriali.

REGOLAMENTO SULL'ATTIVITÀ DEL CONSIGLIO DEI GIOVANI DELLA CITTÀ DI ROVINJ-ROVIGNO

Regolamento per la disciplina delle riprese audiovisive delle sedute degli Organi collegiali del Comune di Milano

REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E IL FUNZIONAMENTO DEL COLLEGIO DI DIREZIONE DELL A.S.L. TO3

COMUNE DI ACI CASTELLO REGOLAMENTO

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO

REGOLAMENTO DEL SETTORE TECNICO

Regolamento per la nomina e la disciplina dei compiti del Responsabile del Procedimento e per la composizione e il funzionamento della commissione di

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE DEL TERZO SETTORE

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONFERENZA DEI SERVIZI DISTRETTO DI ALGHERO Approvato dalla Conferenza dei servizi a Uri il 12 novembre 2013

Approvazione del regolamento contenente le norme di procedura per la trattazione dei ricorsi dinanzi al Consiglio nazionale degli attuari (2).

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE D.LGS 81/08 PRESCRIZIONI IN MATERIA DI IGIENE E SICUREZZA IN AMBIENTE DI LAVORO ATTO DI INDIRIZZO

Burc n. 80 del 23 Novembre 2015 REGIONE CALABRIA. (Legge Regionale n. 14 dell 11 agosto 2014)

PREAMBOLO. Il Consiglio regionale

Commissione di garanzia dell attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLE COMMISSIONI COMUNALI

Legge regionale 9 ottobre 2009, n. 13 Istituzione del Consiglio delle autonomie locali *

Regolamento Consulta Provinciale del Volontariato di Protezione Civile

deontologia L art. 8 del DPR 7 agosto 2012, n Riforma delle professioni - è dedicato alla riforma del sistema disciplinare.

Art. 19, comma 2, d.lgs. n. 123/2011. Azienda ospedaliero universitaria S. Luigi di Orbassano - Costituzione del Collegio sindacale straordinario.

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO UNICO DI GARANZIA DELL ASL N. 8 CAGLIARI. Art. 1 Oggetto del Regolamento

COMUNE DI BAREGGIO. Decreto del Sindaco N. 9 del 14/04/2016

COMUNE DI CASALE SUL SILE

COMUNE DI MONTECCHIO EMILIA PROVINCIA DI REGGIO EMILIA Comune Capodistretto della Val d Enza

Piano triennale della Trasparenza e Integrità (P.T.T.I.)

STATUTO CAMERA ARBITRALE DEL PIEMONTE

Regolamento Commissioni consultive

Estratto del Regolamento per l organizzazione e il funzionamento del Consiglio della Città Metropolitana di Genova Titolo III Commissioni consiliari

CORTE SUPREMA di CASSAZIONE

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLE COMMISSIONI CONSILIARI

Regolamento della Consulta cittadina dell ambiente

Il presente documento è conforme all'originale contenuto negli archivi della Banca d'italia

PROVINCIA DI GORIZIA

Disposizione di tenore analogo è contenuta nell art. 3 ter del d. lgs. n. 502/1992 e s.m.i..

CONVENZIONE PER LA PROTEZIONE DELLE ALPI (CONVENZIONE DELLE ALPI)

COMUNE DI CAMPIONE D ITALIA REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA GIUNTA COMUNALE

REGOLAMENTO SULL ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE CONSILIARE DI CONTROLLO E GARANZIA

REGOLAMENTO COMUNALE PER L ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE LOCALE PER IL PAESAGGIO

COMUNE DI ALPIGNANO PROVINCIA DI TORINO REGOLAMENTO COMMISSIONE LOCALE PER IL PAESAGGIO

Il Ministro per i Rapporti con il Parlamento

Regolamento interno della Commissione federale delle case da gioco

Regolamento di istituzione, composizione e modalità di funzionamento della Commissione Provinciale per il lavoro e la formazione

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE

Regolamento del Consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI DEL MONDO PRODUTTIVO

Decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 90

COMUNE DI STRONCONE Provincia di Terni. REGOLAMENTO COMUNALE per il funzionamento della COMMISSIONE CONSILIARE DI CONTROLLO E GARANZIA

COMUNE DI ZIANO DI FIEMME TRENTO

Regolamento delle Commissioni Comunali

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELL UFFICIO PARLAMENTARE DI BILANCIO

UNIONE DEI COMUNI VALLE DEL SOSIO

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA SPORTIVA DI VIMERCATE

REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE COMMISSIONE COMUNALE DI VIGILANZA ED IL FUNZIONAMENTO DELLA SUI LOCALI DI PUBBLICO SPETTACOLO

REGOLAMENTO INTERNO DI FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE ITALO-SVIZZERA PER LA PESCA. Approvato a Pallanza nella seduta di Commissione del 5 giugno 1996

REGOLAMENTO DELLE STRUTTURE DIDATTICHE DEL DIPARTIMENTO DI SCIENZE BIOMOLECOLARI (DISB)

Città di Nichelino Provincia di Torino AREA TUTELA DEL CITTADINO, PROGR. FINANZ. E CONTROLLO DELLE ENTRATE. Polizia Locale.

COMUNE DI MONTEMARCIANO PROVINCIA DI ANCONA

Regolamento delle Assemblee degli Azionisti dell'eni S.p.A.

INDICE REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE. CAPITOLO 1 NORME PER IL FUNZIONAMENTO Pag. 3. Art. 1 Riunione del Consiglio Pag.

ORGANISMO DI MEDIAZIONE FORENSE DI TERNI

Articolo 1 Oggetto. Articolo 2 Nomina e composizione del comitato

Città di Seregno. Regolamento delle Consulte

CITTÀ DI TORREMAGGIORE Provincia di Foggia NUOVO REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E IL FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO TRIBUTARIO

AGENZIA PER LA GESTIONE DELL ALBO DEI SEGRETARI COMUNALI E PROVINCIALI DELLA REGIONE PUGLIA CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

LEGGE CONSIGLIO REGIONALE N. 113

Regolamento dei servizi di protezione e sicurezza della Presidenza della Repubblica

NORME REGOLAMENTARI PER L ESERCIZIO DELLE FUNZIONI AMMINISTRATIVE DELEGATE IN MATERIA DI IMPIANTI AUTOSTRADALI DI DISTRIBUZIONE AUTOMATICA DI

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE DEI GIOVANI. Art. 1 Costituzione e finalità

Pagina 1. BOZZA del 22/05/2014

IL PRESIDENTE. Trasporti e spedizioni. Credito e Assicurazioni. 25(venticinque)

Regolamento del Comitato per la Promozione dell Imprenditoria Femminile

REGOLAMENTO DEL COMITATO RISCHI

REGOLAMENTO PARLAMENTARE PER I PROCEDIMENTI D'ACCUSA (1) Art. 1 Formazione dell'elenco

REGOLAMENTO PER LA ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO GEMELLAGGI

Ministero della Difesa

CONFERENZA ZONALE PER L ISTRUZIONE Comuni di Livorno, Collesalvetti e Capraia Isola REGOLAMENTO INTERNO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONFERENZA ZONALE

ASSESSORATO ALLE POLITICHE DELLA SALUTE

REGOLAMENTO CONCERNENTE I RAPPORTI DI COLLABORAZIONE E CONSULTAZIONE DELLE ASSOCIAZIONI AVENTI PER FINALITA L ESERCIZIO E LO

COMUNE DI PALAZZUOLO SUL SENIO Provincia di Firenze

Transcript:

Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Bologna Regolamento interno del Consiglio di Disciplina Approvato con deliberazione del Consiglio di Disciplina del 22/07/14-1. Oggetto del presente regolamento. Il presente regolamento disciplina il funzionamento del Consiglio di Disciplina dell'ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Bologna, ivi compresi i Collegi di Disciplina operanti nell'ambito del medesimo Consiglio, per quanto non già stabilito dalle superiori disposizioni vigenti. -2. Richiamo alla normativa disciplinare vigente. Il procedimento disciplinare a carico degli iscritti all Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili resta disciplinato dal D.Lgs. n. 139/2005, dal regolamento di cui all'articolo 29, comma 1, lettera c) del medesimo decreto legislativo, e per quanto non espressamente ivi previsto, dalle norme del codice di procedura civile, nonché dalle altre disposizioni di legge e regolamento applicabili. Il Consiglio di Disciplina, ovvero i Collegi di Disciplina, si sostituiscono nell'esercizio delle competenze disciplinari al Consiglio dell'ordine, ai sensi dell'art. 8 del D.P.R. n. 7 agosto 2012, n. 137, e del regolamento approvato dal Consiglio Nazionale, con delibera 8 novembre 2012, pubblicato sul Bollettino Ufficiale del Ministero di Grazia e Giustizia del 15 maggio 2013. -3. Il Presidente del Consiglio di disciplina. Il Presidente del Consiglio di disciplina: a) convoca, almeno ogni quattro mesi, il Consiglio di Disciplina; dirige e modera la discussione in seno al Consiglio, dà la parola e la toglie, mantiene l ordine nelle sedute, stabilisce l ordine della votazione, chiarisce il significato del voto e annunzia il risultato. b) redige, sentiti i Presidenti dei Collegi di Disciplina, una relazione annuale sull'attività disciplinare, che viene illustrata al Consiglio di disciplina nella prima seduta utile di ogni anno solare e successivamente pubblicata sul sito internet dell'ordine; 1

c) propone al Consiglio di Disciplina le modifiche del presente regolamento; d) dispone l'assegnazione delle pratiche ai Collegi di Disciplina, trasmettendola alla Segretaria dell Ordine e vigila sul loro funzionamento, ferma restando l'autonomia decisionale di questi ultimi; e) può disporre, in casi di particolare complessità, che una pratica sia trattata dal Consiglio di Disciplina nella sua collegialità, nominando in tal caso sé medesimo o altro membro quale relatore e comunicando l assegnazione alla Segreteria dell Ordine; f) qualora per un determinato procedimento disciplinare possa intervenire la prescrizione entro 6 mesi, può invitare il Collegio di disciplina interessato a provvedere entro un termine minimo di quarantacinque giorni, decorsi i quali, in caso di ulteriore inerzia, la pratica può essere assegnata ad altro Collegio di Disciplina; g) esercita le funzioni di Presidente di Collegio di Disciplina nei casi previsti dall art. 7 del presente regolamento, salva la facoltà ivi prevista di designare in sua vece altro Presidente di Collegio; h) svolge ogni altra funzione prevista dalla normativa vigente. -4.Il Consiglio di disciplina. Il Consiglio di Disciplina: a) tratta le pratiche disciplinari che gli vengono assegnate dal Presidente ai sensi dell'art. 3, lettera e) del precedente articolo; b) esamina l'andamento generale dell'attività disciplinare e può deliberare eventuali interventi utili a migliorarne la trasparenza, l'efficienza e la economicità, c) delibera sulla modifiche al presente regolamento; d) può deliberare, su proposta del Presidente, eventuali indirizzi e/o criteri predeterminati di assegnazione delle pratiche disciplinari. -5. I Collegi di Disciplina. Nell'ambito del Consiglio di Disciplina sono istituiti tre Collegi di Disciplina identificati come primo, secondo e terzo Collegio di disciplina. Ogni Collegio di Disciplina è composto da tre membri ordinari, nominati dal Presidente del Consiglio di Disciplina, assicurando che tutti i membri ordinari del Consiglio di Disciplina diversi dal Presidente facciano parte di un Collegio. Le funzioni di Presidente di ciascun Collegio di Disciplina sono svolte 2

dal membro ordinario avente i requisiti di cui all'art.6 del regolamento approvato dal Consiglio Nazionale, con delibera 8 novembre 2012. Il Presidente di ciascun Collegio di Disciplina, a seguito di ogni assegnazione, con atto trasmesso alla Segreteria dell'ordine, nomina un relatore, individuandolo in sé medesimo o in un altro membro del Collegio; inoltre dirige e modera la discussione in seno al Collegio, dà la parola e la toglie, mantiene l ordine nelle sedute, stabilisce l ordine della votazione, chiarisce il significato del voto e annunzia il risultato; infine cura, avvalendosi della Segreteria dell Ordine, la comunicazione delle decisioni disciplinari previste dall ordinamento e le pubblicazioni previste dalla legge. I due membri non aventi funzione di Presidente di ciascun Collegio di Disciplina svolgono anche le funzioni di membri aggiunti di altro Collegio di Disciplina così individuato: a) i membri del primo Collegio operano come membri aggiunti del secondo Collegio; b) i membri del secondo Collegio operano come membri aggiunti del terzo Collegio; b) i membri del terzo Collegio operano come membri aggiunti del primo Collegio. -6. La Segreteria dell Ordine. La Segreteria dell'ordine: provvede, ferme restando le competenze della Presidenza e del Consiglio dell Ordine, al funzionamento materiale del Consiglio di Disciplina e dei Collegi di Disciplina; comunica ai Presidenti dei Collegi di Disciplina le assegnazioni di competenza, e mette a loro disposizione la documentazione; comunica le nomine ai relatori, se non già comunicate verbalmente dal Presidente con atto verbalizzato, e annota in apposito registro le assegnazioni e le nomine di cui al presente regolamento; conserva le pratiche disciplinari presso la Segreteria dell'ordine, con le opportune garanzie di riservatezza. -7. Composizione dei Collegi di Disciplina in sede deliberante e competenze dei Presidenti. Ciascun Collegio di disciplina opera con la partecipazione di tre membri, di norma identificati nei suoi membri ordinari. Le convocazioni di ciascun Collegio sono disposte dal suo Presidente e comunicate a cura della Segreteria dell'ordine. 3

Il Presidente del Collegio di Disciplina dirige e modera la discussione in seno al Collegio, dà la parola e la toglie, mantiene l ordine nelle sedute, stabilisce l ordine della votazione, chiarisce il significato del voto e annunzia il risultato. In caso di assenza, ovvero di indisponibilità, anche a seguito di astensione e/o ricusazione, del Presidente di un Collegio, le sue funzioni sono svolte dal Presidente del Consiglio di Disciplina, salva la facoltà per quest ultimo di designare in sua vece il Presidente di altro Collegio di Disciplina. In caso di indisponibilità o assenza anche a seguito di astensione e/o ricusazione, di altri membri ordinari, il Presidente di ciascun Collegio, o chi ne fa le veci, assicura la partecipazione alle sedute del Collegio di tre membri convocando il membro aggiuntivo avente la maggiore anzianità di iscrizione all'albo, ovvero, qualora vi siano membri ordinari non iscritti all'albo, da quello con la maggiore anzianità anagrafica, e se necessario entrambi i membri aggiuntivi. Qualora per una pratica si renda impossibile la decisione ad opera di un Collegio di Disciplina, il Presidente di tale Collegio la rimette al Presidente del Consiglio di Disciplina per le determinazioni di competenza. -8. Astensione e ricusazione. Sull astensione o ricusazione di un membro di un Collegio di Disciplina, ivi compreso il Presidente, decide il medesimo Collegio, in assenza dell interessato e con la partecipazione del Presidente e/o dei membri aggiuntivi individuati ai sensi dell art. 7. Se non e' possibile assicurare la presenza di tre componenti, e non si tratta di impedimento temporaneo risolvibile con breve rinvio senza pregiudizio del procedimento, sull astensione e sulla ricusazione decide altro Collegio di Disciplina individuato da Presidente del Consiglio di Disciplina. Se l astensione o la ricusazione riguardano pratica assegnata al Consiglio di Disciplina nella sua collegialità, su di essa decide il medesimo Consiglio in assenza di chi sia interessato. 4

-9. Responsabile del procedimento. In relazione a ciascun procedimento disciplinare, il responsabile del procedimento ai sensi dell'art. 4 della L. 7 agosto 1990 n. 241, è il Presidente del Collegio di Disciplina al quale la pratica è affidata, ovvero è il Presidente del Consiglio di Disciplina, prima di tale assegnazione o nel caso di pratica assegnata al Consiglio. Sono fatte salve le competenze del relatore nominato per ciascuna pratica. -10. Disposizione transitoria. Il presente regolamento verrà pubblicato sul sito internet dell Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Bologna ed entrerà in vigore dal 15 giorno successivo alla sua pubblicazione che verrà attestata dalla Segreteria dell Ordine mediante annotazione sulla delibera di approvazione. Nella fase di prima applicazione del presente regolamento i Collegi di Disciplina primo, secondo e terzo ed i relativi Presidenti sono quelli indicati nel verbale della riunione del Consiglio di Disciplina n. 1 del 22 novembre 2013. 5