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Transcript:

1DIF - Dynamic Internal Fixator DIF

DIF DYNAMIC INTERNAL FIXATOR Il fissaggio a ponte con placche a stabilità angolare, è il metodo più utilizzato nel trattamento delle fratture metadiafisarie e periarticolari del femore. Ritardi di consolidazione, pseudoartrosi e rotture dei mezzi di sintesi, sono spesso causati dalla rigidità degli impianti che non consentono trasferimenti di carico sui monconi. Un ulteriore problema clinico riscontrabile è la formazione asimmetrica del callo osseo dovuta spesso alla totale rigidità nelle pareti dei segmenti ossei sottostanti la placca. Il fissatore interno dinamico DIF è progettato per offrire, oltre alla stabilità garantita dall accoppiamento conico delle viti autobloccanti, la possibilità di compressione dinamica in fase intra o post operatoria. Con il DIF, anche se il riassorbimento ed il ri-posizionamento avvengono al livello della rima di frattura, la compressione dinamica continua ad agire lungo l asse del femore, consentendo così una conseguente consolidazione fisiologica e riduzione del rischio di fallimenti. Distribuzione omogenea delle viti distali autobloccanti Fori di stabilizzazione per fili di K Vite per bloccaggio scorrimento e dinamizzazione Accoppiamento con profilo a coda di rondine Le viti diafisarie autobloccanti, posizionate su due piani differenti e tra loro convergenti, garantiscono un assoluta stabilità primaria all impianto 2

DIF UTILIZZAZIONE IMPIANTO Il DIF può essere utilizzato in due modi differenti: - Statico, con la possibilità di dinamizzazione secondaria - Dinamico, dinamizzazione immediata Per dinamizzare l impianto svitare la vite posta sull estremità del supporto DINAMIZZATO Dinamizzazione sull asse della diafisi INDICAZIONI Il DIF è indicato per la stabilizzazione delle fratture nel femore distale nei seguenti casi: - fratture della diafisi distale - fratture sovracondiliche - fratture intra-articolari - pseudo-artrosi - fallimenti di altri mezzi di sintesi VANTAGGI DIF - L utilizzo delle viti autobloccanti a testa conica O Nil evita la perdita della riduzione primaria e secondaria anche in ossa osteoporotiche. - Mantiene la vascolarizzazione dell osso - Mobilizzazione funzionale precoce grazie al trasferimento corretto delle forze sui monconi - Riduzione dei tempi di guarigione - Importante riduzione dei rischi di fallimento e di rottura dei mezzi di sintesi 3

4 Scaricare lo stress per evitare rottura mds e pseudoartrosi

DIF X RAY - CASO 1 frattura sovracondiloidea femore SX, donna 85 anni - Pre op Post op Post op Controllo 4 mesi dopo dinamizzazione effettuata a 60 gg dall intervento 5

X RAY - CASO 2 Pz. obeso maschio, 37 anni, con grave comminuzione Post op Post op Dinamizzato a 40 gg, controllo 2 mesi, carico sfiorante Controllo a 3 mesi, carico completo 6

DIF X RAY - CASO 3 Frattura sovracondilica Post op Dinamizzato a 30 gg e controllo a 60 gg Controllo a 120 gg 7

X RAY - CASO 4 frattura esposta ¼ distale femore dx 11/2008 - Sintesi con placca a stabilità angolare Controllo a 5 mesi Controllo a 10 Mesi 8

DIF 03/11/2009 - Rimozione placca LISS, innesto osseo e posizionamento placca O nil - DIF a scorrimento 23/12/2009 - Controllo a 50 giorni e dinamizzazione dell impianto 10/01/2010 - Controllo a 35 giorni dalla dinamizzazione. 15 mesi dalla frattura, 3 mesi dal re-intervento 28/04/2010 - Rimozione DIF 9

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11 DIF

tecnica di utilizzo 1 2 Posizionare il supporto sull osso e inserire il centrapunte (S51), unitamente alla cannula filo (S512), in un foro distale. Inserire il filo di K (S535) nella cannula Inserire il secondo centrapunte (S51) nel foro più distale e forare con la punta Ø3.9 (S52) 3 4 Inserire il misuratore serie 5 (S53) e rilevare la misura della vite Inserire la vite con il cacciavite (S540) 12

DIF 5 6 Allineare il supporto sulla diafisi. Utilizzando il centrapunte (S51) e la punta Ø 3,9 (S52) eseguire il primo foro della slitta Misurare la lunghezza della vite con il misuratore (S53) 7 8 Inserire la vite e terminare la procedura con le successive viti di slitta e supporto Quando necessario procedere con la dinamizzazione dell impianto svitando il grano posto sulla parte superiore della placca, utilizzando il cacciavite (S540) 13

ORDERING INFORMATION Rif. Impianti Lungh. 155.3107 DIF - Distale femore - Sx 180 mm 155.3108 DIF - Distale femore - Dx 180 mm 155.3109 DIF - Distale femore - Sx 250 mm 155.3110 DIF - Distale femore - Dx 250 mm 150.45xx Vite autobloccante Ø5 da 12 a 110 mm Rif. S500 S51 S52 S53 S55 S56 S512 S514 S535 S540 Strumenti Cassetta di sterilizzazione Centrapunte Ø 3,9 mm Punta elicoidale Ø 3,9 mm Misuratore di profondità Porta bussola/estrattore Asta cacciavite Ø 3 mm innesto AO Cannula guida per centrapunte Centrapunte graduato Ø 3,9 mm Filo guida Ø 2 mm lungh. 200 mm Cacciavite esagonale Ø 3 mm Supporti: Acciaio AISI 316 LVM - ISO 5832-1 Viti e bussole: Titanio Ti6AI4V - ISO 5832-3 14

DIF RINGRAZIAMENTI Si ringrazia per la collaborazione scientifica: Dott. Concetto Battiato - Azienda Ospedaliera Mazzoni ASUR 13 Ascoli Piceno Dott. Enrico Sartorello - Azienda ULSS 3 - Bassano del Grappa - VI 15

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