#egizio2015: l'inizio di una nuova era di ALESSIA BELLI e VALENTINA STIFFI foto ARCHIVIO MUSEO EGIZIO Un nuovo allestimento che rappresenta un punto di partenza. Spazi suggestivi nati dalla passione, dall'entusiasmo e dalla volontà di tutti coloro che, ogni giorno, 'vivono' il Museo. Un traguardo che ha portato l'egizio a essere uno dei dieci musei più visitati d'italia e uno dei primi cento al mondo Il primo forte impatto si ha già nel momento in cui, da via Bertola, si svolta in via Accademia delle Scienze e ci si trova davanti alla facciata pulita e originale del Museo Egizio. Nascosta per cinque anni dalle impalcature dei lavori d'ingrandimento, si iniziava a ricordarla con difficoltà. Superato il grande portone al numero 6, ci troviamo immersi nella pace di un incantevole cortile, perfetto per una breve pausa tra una commissione e l'altra. Uno spazio talmente magico che, quest'estate, è stato il co-protagonista dello spettacolo 'Akhenaton', portato in scena dagli attori neodiplomati della scuola del Teatro Stabile di Torino. Davanti a noi, l'ingresso del nuovo Museo Egizio. Raddoppiato nella superficie, completamente rinnovato e dotato di nuove tecnologie, l'egizio è in grado di catturare il visitatore grazie alla sua storia intrigante e alla sua elegante armonia, diventando così uno dei luoghi più interessanti e affascinanti non solo di Torino, ma di tutto il mondo. Il nostro obiettivo è quello di portarvi alla scoperta di un luogo in perfetto equilibro tra tradizione e modernità, tra magia e storia. Un percorso tra le nuove sale del Museo che inizia da un 'semplice' braccialetto azzurro, in cui è riportato graficamente il nuovo logo del Museo: ME. Sarà quello la vostra personale 'macchina del tempo', il vostro prezioso biglietto d'ingresso, munito inoltre della tecnologia Rfid (Radio-Frequency Identification, per il controllo in tempo reale dei flussi e della permanenza del pubblico nelle sue stanze). Allacciandolo al polso, inizierete il vostro viaggio contemporaneo tra le meraviglie d'egitto. Tutto ebbe inizio con... Non c'è futuro senza memoria. Ed è infatti ricordando le vicende storiche che hanno reso famoso in tutto il mondo il Museo Egizio di Torino che prende il via il nuovo percorso espositivo. Selezionando il primo contenuto dell'audioguida, la voce del direttore Christian Greco vi racconterà la storia di un piemontese che, spinto dalla passione per l'egittologia, costruì tra Torino e 'la terra del Nilo' un filo rosso, ancora oggi ben saldo. È stato fondato nel 1824 con l'arrivo in città degli oltre ottomila oggetti della collezione di Bernardino Drovetti, fortemente voluta e acquistata dal re Carlo Felice dietro consiglio di illustri nomi della nobiltà piemontese. La raccolta del Drovetti era la più ricca e importante, non solo per quantità, ma anche per rilevanza di pezzi. Ne facevano parte cento grandi
statue, centosettanta papiri, stele, sarcofagi, mummie, oggetti in bronzo, amuleti e una vasta presenza di oggetti appartenenti al quotidiano. Tutti catalogati e illustrati dal francese Jean-François Champollion, famoso per aver decifrato pochi anni prima la scrittura geroglifica. Mancavano però, alla grande collezione, reperti testimoni di epoche risalenti alla preistoria dell'antico e del Medio Regno. Fu così che il piemontese Ernesto Schiapparelli, direttore del museo dal 1894, partì alla ricerca di oggetti che potessero arricchire la celebre raccolta. Esplorò Eliopoli, Giza, la Valle delle Regine, Deir el-medina: luoghi che visitò e studiò, e dai quali proviene gran parte dei resti custoditi oggi nel museo. Non solo mummie Il progetto di ampliamento del museo ha la firma di nomi importantissimi nel mondo dell'architettura: quello che ha interessato l'edificio seicentesco del Collegio dei Nobili di Guarino Guarini è di Isola Architetti, che ha sostituito le vecchie teche con cristalli, permettendo al visitatore di ammirare i reperti a 360 gradi. Ecco che davanti ai nostri occhi sfilano mummie, sarcofagi, gioielli, statue, oggetti e iscrizioni che ci raccontano l'affascinante quotidianità egizia dal 400 a.c. al 700 d.c. Ma non solo. Perché vi trovate all'interno di un sito espositivo totalmente nuovo e suggestivo, realizzato secondo l'idea di Christian Greco e di otto curatori. Il 'percorso nilotico' che si ammira salendo le scale mobili porta inoltre il nome di Dante Ferretti, scenografo italiano vincitore di tre premi Oscar (nel 2005, 2008 e 2012), che già nel 2006 realizzò il riallestimento dello statuario. Ma allargare gli spazi ha significato anche occupare quelli che prima erano della Galleria Sabauda: qui, durante i lavori, sono stati ritrovati gli affreschi originali ottocenteschi, risalenti all epoca in cui questi erano gli spazi del Museo di Scienze Naturali. Risalendo il Nilo... su una scala mobile Quattro piani, una collezione che si divide in parti antiquarie e parti temporali, quattro diverse aree tematiche come si fa, come si dice, connessioni, storia del Museo e quindici diverse stanze. Un vero e proprio viaggio nel tempo che parte dall'ultimo piano e si conclude al piano terra, in quella che Champollion definì «una meravigliosa assemblea di re e divinità», l'ormai arcinoto statuario. Un gioco continuo tra reperti millenari e tecnologia super avanzata, tra ricostruzioni virtuali 137
torino magazine arte e protagonisti v La novità Arrivando al secondo piano ci affacciamo in una delle sale più affascinanti del nuovo Egizio: la Galleria dei Sarcofagi. Un'area tematica di grande impatto, al cui interno sono custoditi i più bei sarcofagi del Terzo Periodo Intermedio e dell'epoca Tarda (1100-600 a.c.). Perdetevi tra le storie, i simboli, i miti, gli dei degli Egizi, e scopritene gli oggetti, le abitudini, le usanze nei rituali funebri. Immaginando così la quotidianità degli uomini e delle donne che abitavano l'antico Egitto. Si aprono le porte del nuovo Museo Egizio Inaugurato il 31 marzo 2015 alla presenza dei ministri Franceschini e Giannini, della presidente Evelina Christillin e del sindaco Piero Fassino, e presentato a tutti gli italiani da Alberto Angela nello speciale tv 'Una notte al Museo', il nuovo Museo Egizio ha da poco festeggiato il visitatore numero 500mila. Un risultato importantissimo, giunto a soli sei mesi dall'inaugurazione; un record che contrassegna un incremento del 40% rispetto all'anno precedente, festeggiato con un Una collezione da osservare, comprendere e contestualizzare anche attraverso le videoguide che accompagnano il visitatore in tutto il percorso che coinvolgono sempre più il visitatore e contesti archeologici protetti da nuovissime teche. Documenti, scatti d'epoca, video 3D che riportano in vita grandi siti come la tomba di Kha, la tomba di Nefertari e la cappella di Maia. Un modo innovativo per far interagire reperti millenari con la storia del loro ritrovamento e con la ricostruzione dei contesti in cui sono stati trovati. Una collezione da osservare, comprendere e contestualizzare anche attraverso le videoguide che accompagnano il visitatore in tutto il percorso, dando la possibilità di approfondire la storia dietro gli oggetti esposti. Alcuni reperti sono frutto di prestigiosi prestiti provenienti dal Museum of Fine Arts di Boston, dal Neues Museum di Berlino e dalle Collezioni Egittologiche del Sistema Museale dell'università di Pisa. Inoltre, il percorso si avvale di importanti reperti concessi dalla Gam, dal Museo Civico e dalla Gipsoteca Leonardo Bistolfi di Casale Monferrato. 138
LA PRESIDENTE EVELINA CHRISTILLIN La presidente commenta così i primi mesi dall apertura: «Proprio ieri (9 settembre 2015, ndr) abbiamo raggiunto un importante traguardo: 500mila visitatori in poco più di cinque mesi, a conferma di quanto investire nella cultura, e credere in un progetto importante come è stato quello del Nuovo Egizio, sia una scelta vincente. Dall inaugurazione, il 1 aprile 2015, il Museo è diventato sempre più un punto di riferimento e un riconosciuto interlocutore nel panorama culturale nazionale e internazionale, basti pensare alle relazioni ormai consolidate con l Egitto suggellate dalla visita del primo ministro egiziano Ibrahim Mahlab. Il Museo ha avuto anche l onore di accogliere il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella, che in visita a Torino ha scelto di fare tappa nelle nostre sale da poco inaugurate, il presidente del consiglio Matteo Renzi e alcuni tra i ministri in carica». 140 141
warte e protagonisti torino magazine passato. In questo angolo di Torino si intrecciano vite di uomini e donne, culture e abitudini lontane, molteplici riti funerari, per un sito museale divenuto un punto di riferimento per torinesi e visitatori globali. Un luogo capace di offrire al pubblico, come sottolinea la presidente, «un allestimento museale in linea con i più moderni standard internazionali». wwi MUSEO EGIZIO Via Accademia delle Scienze, 6 Tel. 011.4406903 Orari: lunedì 9-14; da martedì a domenica 8.30-19.30 www.museoegizio.it Facebook: Museo Egizio di Torino IL DIRETTORE CHRISTIAN GRECO «L inaugurazione del Museo Egizio ha segnato non un punto di arrivo ma un punto di partenza. Lungi dall esaurirsi nei diecimila metri quadrati dell allestimento che coprono su quattro piani un arco cronologico che va dal 4000 a.c. al 700 d.c. il lavoro dello staff scientifico continua infatti senza sosta: il Museo Egizio ha scelto con convinzione di mettere al centro della sua attività la ricerca. Solo attraverso una seria attività scientifica la collezione può vivere, ricevere nuovi spunti per essere compresa al meglio, ottenere le adeguate cure conservative. Questo impegno ci ha condotto a siglare numerosi Memoranda of Understanding con università nazionali e internazionali e con i più importanti centri di ricerca; penso all accordo con il Cnr (Consiglio Nazionale delle Ricerche) che, tra le numerose attività di partnership, ha sviluppato i contenuti multimediali presenti nelle sale museali. Un Museo e centro di ricerca archeologico, come è l attuale Egizio, deve imprescindibilmente essere attivo sul campo, ragion per cui ho fortemente voluto riportare il Museo a scavare in Egitto dopo un assenza che durava da più di trent anni. Si tratta di una missione italo-olandese attiva nella necropoli di Saqqara, i cui primi risultati sono stati di grande soddisfazione con la scoperta di una rara stele funeraria in calcare scolpita su quattro lati e di una splendida statua di falco, anch essa in calcare, di epoca tolemaica». biglietto formato extralarge e con un Abbonamento Musei che darà l'opportunità al giovane vincitore, di soli 9 anni, di entrare gratuitamente all'egizio e in tutti i musei di Torino e del Piemonte per il resto del 2015. Dal 1 aprile sono tante le code che si formano all'entrata, così come sono tanti gli sguardi curiosi di adulti e bambini che, per la prima volta, ammirano una mummia o un papiro da vicino. Grandi e piccoli visitatori che si emozionano guardando la maestosità di una statua o di un sarcofago e che vengono catturati dal fascino di una scrittura antica e misteriosa. Tutto ciò fa di questo museo, incastonato nel cuore di Torino tra piazza Carignano e piazza San Carlo, un luogo vivo grazie alla storia che racconta e al presente che lo abita. Uno spazio incantato e magico che aspetta studenti, cittadini, turisti e studiosi provenienti da ogni parte del mondo, per narrare una storia che fa parte integrante del nostro 142