PROMOZIONE DELL OFFERTA FORMATIVA RIVOLTA AI TUTOR AZIENDALI DEGLI APPRENDISTI IN APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE



Documenti analoghi
1 AVVISO RIVOLTO AGLI OPERATORI ACCREDITATI PER LA PROMOZIONE DELL OFFERTA FORMATIVA RELATIVA ALLA DOTE FORMAZIONE E LAVORO SOGGETTI DEBOLI PER L ANNO

ALLEGATO 3 AVVISO PER L ACCESSO ALLA FORMAZIONE FINANZIATA RIVOLTA AI TUTOR AZIENDALI DEGLI APPRENDISTI IN APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE

CATALOGO PROVINCIALE DELL OFFERTA DEI SERVIZI INTEGRATI PER L APPRENDISTATO 2012/2013 AVVISO PER I DESTINATARI: AZIENDE E APPRENDISTI

ACCORDO. tra Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca. e Regione Lombardia

Provincia di Varese Assessorato alla Formazione Professionale e Istruzione AVVISO PER I DESTINATARI DOTE APPRENDISTATO

1. La disciplina di cui al presente regolamento si informa ai seguenti principi generali: - 1 -

1. Premessa. 2. Caratteristiche dei percorsi formativi

LEGGE REGIONALE N. 28 DEL REGIONE BASILICATA. Disciplina degli aspetti formativi del contratto di apprendistato.

PROCEDURE, STRUMENTI E MODALITÀ PER :

DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO

IL MINISTRO DELLA SALUTE

Indirizzi per la regolamentazione dell Apprendistato per la Qualifica e per il Diploma Professionale ai sensi del Regolamento 47/R del 2003 e s.m.i.

DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO

PIANO PROVINCIALE ASSE A TALENTI AL LAVORO CUP J42B

DOTE LAVORO SOSTEGNO ALL OCCUPAZIONE DI DISABILI PSICHICI IN COOPERATIVE SOCIALI DI TIPO B AVVISO PUBBLICO

Sperimentazione dell'apprendistato di ricerca Faq aggiornate al 27 febbraio 2015

ORDINE DEI CONSULENTI DEL LAVORO di BERGAMO. Avv. Patrizia Tiraboschi Foro di Bergamo.

Art. 1 Finalità. Art. 2 Apprendistato.

ACCORDO TRA LA REGIONE MARCHE L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE. Visti: - gli artt. 117 e 118 della Costituzione che assegnano alle Regioni competenze

CONSIGLIO REGIONALE DELLA PUGLIA 1 LEGGE REGIONALE. Disciplina in materia di apprendistato professionalizzante

art. 2 offerta formativa pubblica

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE LOMBARDIA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA

REGOLAMENTO PER IL RECLUTAMENTO DEL PERSONALE

Apprendistato formazione e studi professionali

PROTOCOLLO D INTESA IN MATERIA DI APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE O CONTRATTO DI MESTIERE di cui all art.4 del D.lgs 14 settembre 2011 n 167

Decreto lgs. 276/ 2003, art. 49 (Apprendistato Professionalizzante) Direttiva Anno per il finanziamento della formazione formale

ALLEGATO A TRA. la Regione Liguria UNIVERSITÀ DI GENOVA ASSOCIAZIONI SINDACALI ASSOCIAZIONI DATORIALI. di seguito denominate Parti.

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

Apprendistato professionalizzante

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BARI Regolamento di Ateneo per il riconoscimenti di crediti formativi universitari (CFU)

DECRETO N Del 19/03/2015

DECRETO N Del 12/03/2015

STANDARD FORMATIVO E STANDARD PROFESSIONALE DEL RESPONSABILE TECNICO DI TINTOLAVANDERIA

APPRENDISTATO IN LOMBARDIA. D.G. Occupazione e Politiche del Lavoro

REGIONE MOLISE. DIRETTIVA REGIONALE PER LE ATTIVITA FORMATIVE APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE EX D.lgs. 14 settembre 2011 n. 167 T.U.

/12/2008. Identificativo Atto n DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO

Adeguamento e integrazione ai sensi del D.lgs 81/2015 e DGR n. 4676/2015. di Regione Lombardia

/06/2014 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO. Identificativo Atto n. 537

REGIONE PIEMONTE BU26 02/07/2015

Novità sull Apprendistato

LEGGE REGIONALE N. 36 DEL REGIONE PIEMONTE. Autorizzazione ed accreditamento dei soggetti operanti nel mercato del lavoro regionale.

DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E CULTURA

L.R. 76/1982, art. 4, c. 1, lett. c) e art. 53 B.U.R. 23/5/2012, n. 21 L.R. 18/2005, art. 61

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE AUTONOMA VALLE D AOSTA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA

Il Ministro della Difesa

REGIONE SICILIANA MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA'

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.

CITTÀ DI AGROPOLI. Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente

Athenay Formazione: Formazione professionalizzante in azienda (72 h)

DIREZIONE GENERALE OCCUPAZIONE E POLITICHE DEL LAVORO

REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI

DELIBERAZIONE N. DEL

MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI

Azienda Pubblica di Servizi alla Persona Opere Sociali di N.S. di Misericordia Savona

PIANO PROVINCIALE DISABILI DOTI DISABILI IN RETE AVVISO N.4/2014: AZIONI DI SISTEMA PER LO SVILUPPO DI IMPRESA SOCIALE E NUOVI RAMI DI IMPRESA

DISPOSITIVO N. 1 INCONTRO DOMANDA/OFFERTA DI LAVORO

L OFFERTA DEI SERVIZI FORMATIVI IN PROVINCIA DI MILANO

REGIONE LAZIO. Assessorato Formazione, Ricerca, Scuola e Università

ATTO DI GIUNTA PROVINCIALE N. 194 DEL 30/04/2010 DIPARTIMENTO II - GOVERNANCE PROGETTI E FINANZA SETTORE III ISTRUZIONE FORMAZIONE LAVORO

DIREZIONE GENERALE AMBIENTE, ENERGIA E SVILUPPO SOSTENIBILE

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 30 marzo 2015, n. 622

Deliberazione del Direttore Generale. n. 161 del registro

- di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione

D E T E R M I N A Z I O N E D E L D I R I G E N T E

Chi può richiedere il Voucher Formativo?

Erice è. con i diversamente abili: un percorso che continua PROGETTO DI INCLUSIONE SOCIO-LAVORATIVA PER I SOGGETTI DIVERSAMENTE ABILI

Firenze 19 aprile 2012 FEDERLEGNOARREDO FENAL UIL FILCA CISL FILLEA CGIL

ALLEGATO A al Decreto n.2176 del 5 marzo Requisiti per l ammissibilità dei Progetti per la Ristrutturazione degli Enti di Formazione

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE, MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

AZIENDA SPECIALE CONSORTILE PER I SERVIZI ALLA PERSONA PROGRAMMA PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA

Avviso per il finanziamento di interventi finalizzati all inserimento socio lavorativo di minori. stranieri non accompagnati e di giovani migranti

DECRETI PRESIDENZIALI

DELIBERAZIONE N. 321/2015 ADOTTATA IN DATA 05/03/2015 IL DIRETTORE GENERALE

IL NUOVO APPRENDISTATO

La Regione Molise. L Ufficio scolastico Regionale per il Molise

REGOLAMENTO PER IL RECLUTAMENTO DEL PERSONALE E PER IL CONFERIMENTO DEGLI INCARICHI

REGIONE SICILIANA. Assessorato Regionale della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro

VISTO l articolo 38 della legge regionale 18/2005;

DELIBERA. Art. 1. Requisiti di Accreditamento

Dispositivo Forma.Temp di adeguamento all Accordo Stato Regioni per la formazione sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro

PREMIO STOR-AGE. Concorso di idee innovative per lo storage energetico REGOLAMENTO

IL CONTRATTO DI LAVORO IN APPRENSISTATO

CONVENZIONE DI TIROCINIO DI FORMAZIONE ED ORIENTAMENTO CURRICULARI TRA

/05/2013 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO. Identificativo Atto n. 305

Apprendistato di alta formazione e ricerca


PRESTITI FIDUCIARI A STUDENTI CAPACI E MERITEVOLI ISCRITTI ALLE UNIVERSITÀ LOMBARDE. APPROVAZIONE DELLO SCHEMA DI BANDO REGIONALE

PROPOSTA DI PROGETTO DI LEGGE. Qualità, innovazione ed internazionalizzazione nei sistemi di istruzione, formazione e lavoro in Regione Lombardia

CITTA DI CATANZARO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE SETTORE GABINETTO SINDACO IL DIRIGENTE DI SETTORE

Il nuovo apprendistato nel Testo Unico 2011

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE

Articolo 1 Finalità generali Articolo 2 Risorse finanziarie disponibili ,00 Articolo 3 Destinatari

Allegato A PROVINCIA DI COMO SETTORE FORMAZIONE PROFESSIONALE E POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO

Prot. N Con delibera del Consiglio di Amministrazione del 15 Ottobre 2010, nel rispetto dei principi di

RISOLUZIONE N. 308/E QUESITO

IL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

Dote Lavoro Tirocini per i giovani d.d.u.o. 19 novembre 2012, n Milano, 4 luglio 2013

VERBALE DI ACCORDO. Il 2005, in Roma. premesso che:

ALL ACQUISIZIONE DI COMPETENZE PROFESSIONALI SPECIALISTICHE

ACCORDO GOVERNO-REGIONI-PROVINCE AUTONOME REGOLAMENTAZIONE PROFILI FORMATIVI APPRENDISTATO QUALIFICA DIPLOMA PROFESSIONALE

Transcript:

ALLEGATO 2 PROMOZIONE DELL OFFERTA FORMATIVA RIVOLTA AI TUTOR AZIENDALI DEGLI APPRENDISTI IN APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE I. QUADRO DI RIFERIMENTO Il presente avviso è finalizzato alla promozione dell offerta formativa rivolta ai tutor aziendali degli apprendisti, in attuazione delle Linee di indirizzo regionali approvate con D.D.U.O. del 5 agosto 2008, n. 8747 e s.m.i. con D.D.U.O n. 14024 del 02/12/2008. Nell Avviso sono definiti gli elementi minimi dei moduli di base e di approfondimento operativo riferiti al percorso formativo, nonché le modalità di presentazione dell offerta formativa. II. SOGGETTI AMMESSI ALLA PRESENTAZIONE DELL OFFERTA FORMATIVA Possono presentare i percorsi formativi, oggetto del presente Avviso, gli Operatori del sistema educativo regionale di istruzione e formazione: accreditati per i servizi all istruzione e formazione professionale ai sensi della L.r. 19/07 e registrati presso l Albo regionale - sezioni A) o B). III. DESTINATARI DEI PERCORSI Lavoratori che esercitano, o che eserciteranno nell ambito di una programmazione aziendale, la funzione di tutor aziendali in affiancamento ad un apprendista assunto ai sensi dell art. 49 del dlgs 276/03 o dell art. 16 della legge 196/97. IV. CARATTERISTICHE DELL OFFERTA FORMATIVA I percorsi formativi proposti dovranno far riferimento esclusivamente alla figura del tutor aziendale per apprendisti. 1. Contenuti del percorso formativo Il percorso formativo per tutor aziendali si articola in: I. Modulo base : dedicato all acquisizione delle seguenti competenze trasversali ai sensi del DM 22/2000: a) conoscere il contesto normativo nazionale e regionale in materia di apprendistato; b) comprendere le funzioni del tutor e gli elementi di contrattualistica di settore e/o aziendale in materia di formazione in apprendistato; 1

c) gestire l'accoglienza e l'inserimento degli apprendisti in azienda; d) gestire le relazioni con i soggetti esterni all'azienda coinvolti nel percorso formativo dell'apprendista; e) pianificare e accompagnare i percorsi di apprendimento e socializzazione lavorativa; f) valutare i progressi e i risultati dell'apprendimento. II. Modulo di approfondimento operativo: dedicato alle sviluppo delle competenze tecnico-professionalizzanti per la gestione del processo di formazione dell apprendista (anche attraverso l utilizzo di metodologie e piattaforme informatiche di supporto), dalla progettazione del PFI annuale di dettaglio, alla pianificazione del percorso formativo ed alla valutazione dei risultati di apprendimento. Al fine di ricomprendere le specificità previste dagli accordi e dai contratti settoriali ad oggi sottoscritti, si prevede un terzo modulo di approfondimento settoriale. Ad oggi, tale modulo potrà essere attivato limitatamente per i tutor aziendali di apprendisti presso aziende che applicano il CCNL delle Attività Ferroviarie. Pertanto in questo caso il percorso formativo dovrà comprendere 3 moduli ed essere realizzato conformemente a quanto previsto dall Accordo 1 marzo 2006 per la disciplina dell'apprendistato professionalizzante e dei relativi profili formativi ai sensi dell'art. 49 del d.lgs. n. 276/2003 nel settore delle attivita' ferroviarie. Il corso, ed in particolare il modulo di approfondimento operativo, dovranno essere realizzati in osservanza degli obiettivi formativi e degli standard minimi qui indicati ed adattati alle specifiche esigenze dei tutor aziendali; gli operatori dovranno, infatti, mettere a disposizione dei tutor coinvolti gli strumenti metodologici ed operativi necessari per sostenere ed accompagnare il processo formativo (formale e non formale; interno ed esterno all impresa) dei propri apprendisti, in considerazione degli specifici profili e fabbisogni formativi. Qualora un destinatario abbia già frequentato corsi di formazione per tutor aziendali, realizzati ai sensi del DM 22/2000, potrà richiedere un credito formativo (relativo al modulo base) e partecipare esclusivamente alla parte restante del percorso. 2. Durata del percorso Il corso è articolato in: I. Modulo base (competenze trasversali ai sensi del DM 22/2000): 8 ore II. Modulo di approfondimento operativo: 4 ore III. Modulo di approfondimento settoriale: 12 ore Il corso standard (modulo I e II) ha una durata complessiva di 12 ore. Il corso riservato al settore delle attività ferroviarie (modulo I, II e III) ha una durata complessiva di 24 ore. 2

3. Sede di svolgimento del percorso formativo Il percorso può svolgersi presso le sedi operative dei soggetti accreditati oppure presso le aziende di appartenenza dei destinatari da indicare come sedi occasionali ai sensi della vigente normativa regionale in materia di accreditamento. In fase di inserimento dell offerta formativa dovrà essere indicata la sede accreditata di riferimento. 4. Attestazione in uscita Al termine del percorso, il soggetto erogatore potrà rilasciare un attestazione comprovante gli elementi del percorso realizzato, in termini di specifiche conoscenze ed abilità acquisite. Nel caso di partecipazione al solo modulo di approfondimento operativo l attestazione dovrà essere riferita esclusivamente agli elementi acquisiti in riferimento al modulo stesso. 5. Costo del percorso Il valore complessivo è calcolato sulla base di un parametro orario/persona pari a Euro 13.34 1 ed è così articolato: Modulo base: Euro 13,34 * 8 ore = Euro 106,72 Modulo di approfondimento operativo : Euro 13,34 * 4 ore = Euro 53,36 Modulo di approfondimento settoriale: Euro 13,34 * 12 ore = Euro 160,8 Il costo complessivo del corso standard (12 ore) è pari a Euro 160,8 a persona Il costo complessivo del corso riservato al settore delle attività ferroviarie (24 ore) è pari Euro 321,06 a persona 6. Numero di partecipanti per percorso Per ciascun corso possono essere ammessi al finanziamento: - fino ad un massimo di 10 partecipanti che seguono il percorso completo - fino ad un massimo di 5 partecipanti che seguono il solo modulo di approfondimento operativo. L operatore ha possibilità di inserire un numero superiore di partecipanti ai quali non verrà però riconosciuto il finanziamento. V. MODALITA DI PRESENTAZIONE DELL OFFERTA FORMATIVA L elaborazione dell offerta formativa dovrà avvenire attraverso il sistema informativo regionale Finanziamento on line accessibile dal sito www dote.regione.lombardia.it inserendo il percorso sull apposita scheda corso all interno della sezione Offerta Formativa Tutor aziendale. Il percorso dovrà essere riferito al profilo del Tutor aziendale, selezionabile dall elenco delle figure normate. 1 In coerenza con gli standard minimi dei servizi formativi ai sensi del DDUO del 22-01-2009, n.420 3

Nel caso in cui il corso sia riservato al settore delle attività ferroviarie, tale indicazione dovrà essere riportata nel titolo del percorso (Tutor Aziendale Attività ferroviarie). VI. TEMPISTICA PER LA PRESENTAZIONE DEI PERCORSI L offerta formativa potrà essere inserita dagli Operatori a partire dal giorno di pubblicazione del presente Avviso sul sistema informativo regionale Finanziamento on line accessibile dal sito www. dote.regione.lombardia.it VII. RIFERIMENTI NORMATIVI - Legge 24 giugno 1997, n. 196 recante Norme in materia di promozione dell occupazione ; - Decreto Ministeriale 28 febbraio 2000, n. 22 contenente disposizioni relative alle esperienze professionali richieste per lo svolgimento delle funzioni di tutor aziendale ai sensi dell'art. 16, comma 3, della legge sopra richiamata; - Legge 14 febbraio 2003, n. 30 Delega al Governo in materia di occupazione e mercato del lavoro ; - Decreto Legislativo 10 settembre 2003, n. 276 e successive modifiche ed integrazioni, recante Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro che disciplina l apprendistato per l espletamento del diritto-dovere di istruzione e formazione (art. 48), l apprendistato professionalizzante (art. 49) e l apprendistato per l acquisizione di un diploma o per percorsi di alta formazione (art. 50); - Circolare 14/10/2004, n. 40 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in materia di contratti di apprendistato; - Circolare 15 luglio 2005, n. 30 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in materia di apprendistato professionalizzante; - Legge 6 agosto 2008, n. 133 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, recante disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria", ed in particolare, l art 23 Modifiche alla disciplina del contratto di apprendistato che introduce un canale parallelo (con il comma 5-ter al dlgs 276/03) relativamente alla formazione in apprendistato consentendo alle imprese che ricorrono alla formazione esclusivamente aziendale dei propri apprendisti, di operare in osservanza di quanto previsto dalla sola contrattazione collettiva e svincolandole dal rispetto dei criteri indicati dal comma 5 del dlgs 276/03; - Circolare Ministeriale 27/08 del MLSPS, esplicativa del citato art. 23 della l. 133/08, nella quale viene tra l altro precisato che l opzione per la formazione erogata esclusivamente dall azienda, sia direttamente sia indirettamente, non implica finanziamenti pubblici. - Legge regionale 28 settembre 2006, n. 22 Il mercato del lavoro in Lombardia ; - Legge regionale 6 agosto 2007, n.19 Norme sul sistema educativo di istruzione e formazione della Regione Lombardia ; - DCR del 19 febbraio 2008, n. 528, che approva gli Indirizzi pluriennali ed i criteri per la programmazione dei servizi educativi di istruzione e formazione, ai sensi dell'art. 7 della l.r. n.19/2007; 4

- D.D.U.O. del 30 luglio 2008, n. 8486 col quale è stato adottato il Quadro Regionale degli Standard Professionali che rappresenta il riferimento comune per tutti gli operatori del sistema lombardo per quanto attiene la progettazione e la certificazione delle competenze di tutti i percorsi formativi di Specializzazione e Formazione continua e permanente; - D.D.U.O. del 5 agosto 2008, n. 8747 Approvazione del riparto delle risorse assegnate alle province per la formazione degli apprendisti assunti in Lombardia anno formativo 2008-2009 approvazione delle relative linee di indirizzo impegno e contestuale liquidazione alle province di euro 14.235.849,55 e s.m.i. (adottate con D.D.U.O. 14024 del 2/12/2008); - D.D.U.O. del 12 settembre 2008, n. 9837 Approvazione delle procedure relative allo svolgimento delle attività formative dei soggetti accreditati al sistema di istruzione e formazione professionale della Regione Lombardia 5

INFORMATIVA (art. 13 del D. Lgs. n. 196 del 30 giugno 2003, "Tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali ) Il DLGS n. 196 del 2003 prevede la tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali. Secondo il decreto indicato, tale trattamento sarà improntato ai principi dell art. 11 e in particolare quelli di correttezza, liceità, pertinenza e trasparenza e sarà effettuato tutelando la riservatezza e i diritti delle persone e degli altri soggetti coinvolti. Ai sensi dell art. 13 del predetto decreto, forniamo quindi le seguenti informazioni. Il trattamento che intendiamo effettuare: 1. ha le seguenti finalità: - procedere alla valutazione di merito della domanda di finanziamento - svolgere tutte le attività di gestione e monitoraggio di competenza regionale nella fase realizzativa del progetto 2. sarà effettuato con modalità manuale ed informatica 3. i dati potranno essere eventualmente trattati anche da soggetti esterni che svolgono attività di assistenza tecnica per Regione Lombardia Si informa che il mancato conferimento dei dati comporta l impossibilità di procedere alla valutazione di merito della domanda di finanziamento e quindi l inammissibilità della domanda stessa. Il titolare del trattamento è la Giunta regionale della Lombardia, nella persona del Presidente, con sede in Via Fabio Filzi, 22, 20124 Milano. Il Responsabile del trattamento è il Direttore Generale della Direzione Istruzione Formazione e Lavoro, via Cardano 10, cap. 20124 Milano. Gli interessati potranno rivolgersi al Responsabile del trattamento per far valere i propri diritti così come previsti dall art. 7 del DLGS n. 196 del 2003. 6