Quaderni di Stage presso il Consolato Generale d Italia a Sydney



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Quaderni di Stage presso il Consolato Generale d Italia a Sydney GIOVANI ITALIANI IN AUSTRALIA DIMENSIONI E CARATTERISTICHE DEI NUOVI FLUSSI IN ARRIVO, IN PARTICOLARE NEL NUOVO GALLES DEL SUD, NEL PERIODO 2008-2012 di Stefano Moritsch II - 2012

RINGRAZIAMENTI Si vuole in questa sede cogliere l occasione per ringraziare l intero personale del Consolato Generale d Italia a Sydney per l appoggio fornito ed i preziosi consigli durante le varie fasi della ricerca. Ringrazio in particolare ringrazio il Sig. Angelo Brugnoli per il supporto tecnico nell elaborazione di statistiche rilevanti, i dottori Michela Caltran e Francesco Marini con il quale ho condiviso tante idee, sensazioni, timori e dubbi aleggianti nella mente di un tirocinante all estero in continua tensione verso lo sviluppo della propria carriera, ed infine la Sig.ra Giovanna Porco per il suo approccio protettivo, quasi materno, congiunto ad un alto livello di considerazione ed attenzione rivolto al lavoro svolto dal sottoscritto ed in generale da tutti gli stagisti. Desidero inoltre dedicare un ringraziamento affettuoso alla cara Louise Abbott, sempre presente al mio fianco, fonte di ispirazione per un miglioramento costante umano ed intellettuale e grazie alla quale il mio interesse verso l Australia si è insediato profondamente fino a condizionare le scelte di vita che mi hanno portato ad affrontare questa esperienza illuminante. DISCLAIMER Lo studio pubblicato in queste pagine é il frutto del lavoro di ricerca ed analisi condotto dall autore nell arco di circa tre mesi. Per quanto tale processo lavorativo sia stato supervisionato all interno del Consolato Generale, il prodotto finale è comunque quello di un attività sostanzialmente autonoma. I contenuti del documento e le opinioni espresse non riflettono quindi necessariamente la posizione del Consolato Generale d Italia in Sydney o delle Autoritá italiane sull argomento. Il Consolato Generale declina pertanto sin d ora ogni eventuale responsabilitá od addebito, sia in relazione a quanto esposto nella ricerca e ad eventuali errori, imprecisioni od omissioni che siano presenti nella stessa, sia circa l uso che ne potrebbe essere fatto da terzi. Sono consentite le citazioni purché accompagnate dal nome dell autore e dall indicazione delle fonti. 2

Introduzione 1. La crescente attenzione dei media italiani nei riguardi dell Australia come meta per i giovani italiani. Percezioni del fenomeno e dati reali. La presente ricerca nasce con l obiettivo di analizzare il recente flusso di arrivi dall Italia verso l Australia e, in particolare, verso il Nuovo Galles del Sud, nel periodo 2008-2011 e di offrire una nuova chiave di lettura al fenomeno dei giovani italiani, tra i 18 ed i 30/35 anni, che per vari motivi scelgono di intraprendere un esperienza down under. L occasione e anche data dalla crescente attenzione dei media italiani verso tale fenomeno, e quindi dalla volontà di contribuire ad inquadrarlo in maniera corretta fornendo un apporto di informazione e chiarezza sia circa la sua autentica natura sia circa le cifre che spesso appaiono. Sono numerosi, infatti, gli articoli nella stampa italiana 1 che trattano questa tematica da vari punti di vista: come fatto di cronaca, riportando esperienze dirette, prefigurando una sorta di esodo di massa; certo è che spesso le informazioni, specie sul numero dei cittadini italiani in rotta verso l Australia, sono piuttosto approssimative. Da tali articoli, che presentano una diffusa situazione di crisi del mercato del lavoro italiano e dell economia in generale, sia ha la percezione che questa spinga le nuove leve della società a proiettarsi oltre i confini nazionali nella speranza di prospettive di vita, almeno temporaneamente, più rosee. Rispetto a tale situazione, che senz altro possiede un certo un grado di veridicità, i giornali quando vogliono sottolineare il numero degli italiani coinvolti 2 in tali flussi, tendono tuttavia a riportare cifre non adeguatamente meditate. L approssimazione si riscontra anche quando alcuni media vorrebbero fornire l identikit dell espatriato medio, spesso descritto come laureato e qualificato, determinato a stabilirsi in un Paese ricco di risorse, in costante crescita e caratterizzato da un alto livello di equità sociale, nonché in grado di dare a chiunque una possibilità di riuscita (il cosiddetto fair go ). Anche in questo frangente la realtà si presenta più complessa e variegata rispetto all immagine sopra riportata: infatti, seppure la società australiana presenti effettivamente tali caratteristiche, è anche vero che la possibilità di stabilirsi in questo Paese non è concessa a priori. D altra parte la quasi totalità dei nuovi arrivati é sí composta da giovani laureati, ma questi giungono con un visto vacanza/lavoro di solo uno o due anni, che 1 L Espresso, Sognando Australia, Tommaso Cerna e Giulia Paravicini, 21 Dicembre 2011, L Avvenire, Si emigra dall Europa: i giovani ora ripartono, 10 Febbraio 20102, Il Riformista, migranti d Europa, e i greci riaprono la rotta per l Australia, Luigi Spinola,14 Febbraio 2012, La Stampa, Italiani d Australia, Nella Terra Promessa sei Sempre Precario, 17 Marzo 2012. 2 La stragrande maggioranza degli articoli riporta cifre nell ordine di diverse decine di migliaia di italiani che vogliono emigrare in Australia ogni anno, tale dato in realtà rappresenta il numero totale dei visitatori che ogni anno decide di scoprire il continente australe e non rappresenta assolutamente la dimensione del fenomeno. 3

difficilmente favorisce poi - se queste fossero le intenzioni maturate durante la permanenza in Australia - l ottenimento di un visto di residenza permanente 3. Si vedrà dunque che se è vero che negli ultimi tre anni si é assistito ad un incremento esponenziale di questa tipologia di expatriate, su cui si é recentemente concentrata l attenzione mediatica, è altrettanto vero che il numero di effettivi stabilimenti in loco, sia a lungo termine che in maniera permanente, non costituisce una cifra che possa far pensare ad un esodo di massa o ad un revival delle ondate migratorie italiane degli anni 50 e 70. A fronte di tali considerazioni dunque si vogliono quindi qui fornire alcuni elementi di analisi di questo complesso fenomeno, prendendo in esame diverse tipologie di fonti (Agenzie, Enti e pubblicazioni italiane, ovvero i dati ufficiali del Dipartimento di Immigrazione australiano). Per il raggiungimento di tale fine, il lavoro si struttura in tre parti, precedute da una breve introduzione sulla storia delle migrazioni dall Italia all Australia - ed in particolare verso il Nuovo Galles del Sud- e sulla composizione delle comunità italiane stabilitesi in tale Paese. Ogni parte descrive un certo aspetto relativo alla tematica dei nuovi flussi di arrivi: 1) La prima parte si propone di analizzare la dimensione del fenomeno, di illustrare le cifre relative agli italiani in Australia, ai nuovi arrivi dal 2008 ad oggi, quali sono le nuove linee di tendenza, e quanti individui finiscono effettivamente per ottenere la residenza permanente a fronte di quanti invece scelgono di intraprendere un esperienza temporanea e rimpatriano dopo qualche tempo; 2) La seconda parte si focalizza sulla legislazione migratoria australiana e sulle tipologie di visti disponibili per i cittadini italiani. Questa sezione si propone di fornire delucidazioni sulla consistente e varia tipologia di visto rilasciata dal Governo australiano, elencandone le categorie principali e le rispettive condizioni poste per il loro ottenimento; 3) La terza parte infine affronta la tematica, quanto mai attuale, dell associazionismo italoaustraliano, evidenziando le modalità attraverso le quali questa società risponde alle problematiche ed alle necessità connesse a questi nuovi flussi migratori. Nel dettaglio vengono riportate le informazioni riguardanti le tre più note associazioni che operano per supportare ed assistere i nuovi arrivati, ed illustrare le caratteristiche dei servizi da esse offerti. 3 Alla base della logica del visto vacanza/lavoro non é previsto in nessun caso il conseguimento della residenza permanente. Tale visto si propone infatti di incentivare scambi culturali/lavorativi esclusivamente temporanei, e di fornire ad i giovani (dai 18 ai 30 anni) italiani -e degli altri paesi firmatari di simili accordi bilaterali- la possibilità di conoscere il Paese, ma non prevede la migrazione permanente. Esiste a questo scopo un altro programma (skilled migration visa) preposto all attrazione di categorie ben definite di lavoratori qualificati per migrazioni a lungo termine (fino a 4 anni) e permanenti. 4

2. La Comunità italiana in Australia e nel Nuovo Galles del Sud. Breve background storico e caratteristiche attuali. 4 Lungo tutto il corso della storia australiana gli italiani hanno da sempre ricoperto un ruolo importante. Nel 1676 un missionario domenicano stabilitosi a Manila realizzò una mappa geografica cercando di illustrare la morfologia del continente australiano; a bordo della Endeavour, la nave del Capitano Cook, era presente un esploratore veneziano. Nel diciannovesimo secolo diversi missionari italiani prestavano servizio nel Queensland, nel Western Australia e nel Northern Territory. Nello stesso periodo alcune comunità italiane si formarono presso i principali siti minerari del Victoria e del Western Australia. Nel 1885 la conformazione delle comunità italiane era già chiaramente descrivibile; 300 emigranti dal nord si stabilirono nel Nuovo Galles del Sud creando la storica comunità New Italy. Un altro fenomeno rilevante fu quello degli italiani impiegati nelle piantagioni di canna da zucchero, soprattutto nel Queensland. Molti cominciarono inoltre ad entrare nel settore del giardinaggio fino a rappresentare, alla fine del diciannovesimo secolo, circa il 40% dei giardinieri disponibili in tutto il Queensland. Altre comunità, alcune in maniera più fortuita (quale quella approdata a Lismore), altre in maniera più strutturata (a Griffith, ad esempio) continuarono a stabilirsi nel nuovissimo continente fra la fine del XIX e la metà del XX secolo. La grande ondata migratoria arrivò però dopo la seconda guerra mondiale. Tra il 1947 ed il 1971 gli italiani presenti in Australia aumentarono esponenzialmente, da 33.632 a 289.476 5. La maggior parte dei migranti proveniva da Sicilia, Calabria e Veneto.Quasi tutti finirono per stabilirsi nelle zone metropolitane del Victoria, del Queensland e del New South Wales. I più recenti dati disponibili di fonte australiana circa le odierne caratteristiche della comunità italo-australiana risalgono al censimento del 2006 (i dati relativi censimento 2011 saranno pubblicati solo nel luglio 2012 dall Australian Bureau of Statistics). Circa le dimensioni e la distribuzione geografica dell attuale comunità si rileva come il numero di individui nati in Italia e residenti in Australia nel 2006 ammontasse a circa 199.120, con una diminuzione del 9% rispetto al 2001. La maggior parte di essi a quella data risultava residente nello Stato del Victoria (82.850). In seconda posizione troviamo il New South Wales (55.170), seguito da South Australia e Western Australia (rispettivamente 22.480 e 20.930) 6. 4 Australian Government, Department of Immigration and Citizenship, Community Information Summary: Italy. 5 Australian Government, Department of Immigration and Citizenship, Community Information Summary: Italy. 6 Australian Government, Department of Immigration and Citizenship, Community Information Summary: Italy. 5

L età media era di 65,7 anni; il 51,7% dei membri risultava di sesso maschile 7. Per quanto riguarda la lingua parlata a casa, il censimento riportava come l 81,4% avesse mantenuto l italiano come lingua parlata a casa ed il 17,3% avesse invece adottato l inglese. Lo 0,6% non ha fornito tale informazione 8. Dei 164.030 individui nati in Italia che non parlavano inglese nell ambiente familiare, il 72,9% affermava di conoscere l inglese ad un livello molto buono oppure eccellente, mentre il 26,1% lo parlava in maniera essenziale o non lo parlava affatto 9. Come si può facilmente arguire, la stragrande maggioranza dei membri della comunità italiana professava la religione cattolica (184.230), un numero piuttosto modesto si dichiarava ateo (4.370) e qualche altro migliaio di individui non forniva informazioni in merito (4.300) 10. Un altro dato interessante riguarda la distribuzione temporale delle ondate migratorie: dal censimento si evince che il 91,6% degli individui nati in Italia arrivarono sul suolo australiano prima del 1996. 7 Department of Immigration and Citizenship, Census Statistics 2006. 8 Department of Immigration and Citizenship, Census Statistics 2006. 9 Department of Immigration and Citizenship, Census Statistics 2006. 10 Australian Government, Department of Immigration and Citizenship, Community Information Summary: Italy. 6

Con riferimento all impiego e allo stipendio medio percepito gli italiani di età superiore ai 15 anni partecipavano per il 35,0% alla forza lavoro, con un tasso di disoccupazione di circa il 3,2%. Dei 64.470 italiani impiegati, il 22% svolgeva lavori qualificati di primo livello, il 10% di secondo livello ed il 21% di terzo livello 11. Lo stipendio medio settimanale ammontava a circa 288$ settimanali a fronte di una media nazionale di 466$ 12. 11 Department of Immigration and Citizenship, Census Statistics 2006. 12 Australian Government, Department of Immigration and Citizenship, Community Information Summary: Italy. 7

Parte 1. La Dimensione del Recente flusso dall Italia verso l Australia Questa prima parte riporta le elaborazioni statistiche dei dati estrapolati da diverse fonti ufficiali: vengono evidenziate le tendenze degli ultimi tre anni di flussi dall Italia all Australia. I dati si riferiscono a quelle tipologie di arrivi che si crede possano fornire un immagine complessiva e realistica del recente fenomeno nel suo complesso. 1. Italiani nel Nuovo Galles del Sud. Registri consolari 2008 2011. Residenti nati in Italia. 13 Un dato rilevante può essere estrapolato dai registri degli italiani residenti presso il Consolato Generale d Italia a Sydney. All AIRE (Anagrafe degli Italiani Residenti all Estero) sono legalmente tenuti ad iscriversi i cittadini italiani che risiedono -o prevedono di risiedere- per periodi superiori ad un anno in un Paese estero, nel caso in esame nel Nuovo Galles del Sud. In particolare risulta interessante, ai fini dello studio dimensionale del fenomeno migratorio, guardare al numero degli iscritti nati in Italia. Analizzando l andamento degli iscritti nel periodo 2008 2011, si può notare come a fronte di un aumento costante degli iscritti, si registri un picco significativo tra Marzo 2010 e Novembre 2011. In tale spazio temporale si passa infatti da 12.964 a 14.026 iscritti nati in Italia, con 1062 iscritti in più rispetto all anno precedente (v. grafico sotto). Tale statistica non va però considerata nel suo valore assoluto: in tali iscrizioni posso infatti annoverarsi infatti diverse categorie di cittadini, e non solamente i nuovi arrivati sul territorio. Ad esempio, vi possono essere: 1. I cittadini australiani che ottengono la cittadinanza italiana; 2. I cittadini italiani che, pur risiedendo nella circoscrizione consolare da molto tempo, non avevano mai adempiuto sino a quel momento all obbligo di iscrizione. In questo secondo caso bisogna tenere presente come all inadempimento di tale obbligo non corrisponda una efficace sanzione. Quindi non tutti, tra i circa 4.000 iscritti in più registrati dal 2008 al 2011, possono essere considerati come nuovi arrivi. Anche se risulta difficile stabilire la percentuale esatta dei nuovi arrivati, si può tuttavia affermare come il trend generale, nel periodo 2010 2011 mostri una crescita abbastanza pronunciata. 13 Dati raccolti dalle statistiche del Consolato Generale d Italia a Sydney, registri A.I.R.E. 2008 2011. 8

Iscritti A.I.R.E nati in Italia 2008-2011 14.200 14.000 13.800 16 novembre 2011 14.026 13.600 13.400 13.200 13.000 31 Marzo 2008 12.563 30 Settembre 2009 12.872 12.800 12.600 12.400 12.200 30 Settembre 2008 12.516 31 Marzo 2009 12.712 31 Marzo 2010 12.964 mar-08 set-08 mar-09 set-09 mar-10 nov-11 Res. nati in Italia 12.563 12.516 12.712 12.872 12.964 14.026 Res. nati nello Stato di residenza 20.259 20.506 21.102 21.651 22.061 22.853 Res. nati in altri Stati 1.409 1.496 1.564 1.653 1.715 1.739 Res. Minorenni 4.170 4.175 4.249 4.690 4.314 4.117 Res. Maggiorenni 30.061 30.343 31.129 31.486 32.424 34.428 Totale iscritti 34.231 34.518 35.378 36.176 36.740 38.585 Andamento rispetto all'anno precedente -47 +196 +160 +92 +1.062 Altrettanto interessanti risultano i dati riguardanti il numero dei cittadini italiani, tra i 18 ed i 35 anni, iscritti all anagrafe consolare del Nuovo Galles del Sud dal 1 marzo 2009 al 1 marzo 2012. Tali dati, estrapolati grazie ad un controllo incrociato tra le statistiche fornite dal sistema SIFC ed il database anagrafico del Consolato Generale tramite un sistema articolato di queries, ci permettono di verificare il numero dei nuovi residenti iscritti, il loro titolo di studio e la loro provenienza regionale. Tali giovani sono 365. Tra questi, 12 sono in possesso di una licenza di Scuola Media, 74 hanno un diploma di maturità, 101 possiedono un diploma di Laurea e 128 non specificano il proprio titolo di studio. Dal punto di vista della distribuzione macroregionale, la ricerca incrociata sulla base del CAP della municipalità di riferimento in Italia, ha portato ai seguenti risultati: 189 provengono dalle regioni del Nord Italia 103 provengono dal Centro Italia 38 provengono dal Sud Italia. 29 provengono infine dalle Isole (Sicilia e Sardegna) 9

NSW Giovani iscritti all'aire. Titoli di Studio Licenza Media 3% Diploma di Maturità 20% Non Specificato 49% Laurea 28% Licenza Media Diploma di Maturità Laurea Non Specificato Totale 12 74 101 178 365 NSW. Giovani iscritti all'aire per Macroregioni. Sud 11% Isole 8% Centro 29% Nord 52% Nord Centro Sud Isole Totale 190 105 40 30 365 10

2. Nati in Italia che ottengono la Residenza Permanente in Australia (Permanent Additions). 2007 2011. 14 Per una valutazione del recente fenomeno di spostamenti dall Italia all Australia e della dimensione reale dei flussi, i dati statistici forniti dal Dipartimento di Immigrazione e Cittadinanza del Governo australiano sembrano particolarmente indicativi. In questa sezione si riportano le cifre relative ad individui nati in Italia che ricevono la residenza permanente in Australia. La categoria denominata dal Dipartimento australiano Permanent Additions comprende, infatti, sia coloro i quali ottengono tale diritto prima di arrivare sul suolo australiano (Arrivi) sia chi lo ottiene dopo un periodo di residenza temporanea direttamente sul territorio australiano (in loco). I grafici riportati in questo paragrafo intendono fornire alcuni elementi sull andamento di queste aggiunte permanenti di individui nati in Italia alla popolazione residente in Australia, nel corso del periodo dal 2007 al 2011 15. In particolare si sono volute evidenziare: a) la curva delle residenze permanenti ottenute in loco, b) la curva degli arrivi in Australia di individui già in possesso di residenza permanente ed infine c) la curva rappresentante la somma delle due categorie precedenti. Si possono dunque individuare i seguenti trend: 1. Gli aventi diritto alla residenza permanente al momento della partenza erano 180 nel 2007-08 per aumentare fino a 205 nel 2008-09, crescere ulteriormente a 256 nel 2009 2010 ed infine riassestarsi ad un livello lievemente inferiore, 196, nell anno 2010-11. 2. Se si osserva l andamento delle residenze permanenti ottenute sul suolo australiano si può riscontrare una certa linearità tra 2007 e 2010, attorno al valore medio 348, per aumentare significativamente nell ultimo anno in analisi fino al valore 460. Tale picco, marcato rispetto alla tendenza generale ma di dimensioni comunque contenute in termini assoluti, potrebbe essere interpretato come segno di un maggior flusso di arrivi dall Italia e rappresenterebbe quella percentuale dei nuovi arrivati che effettivamente vuole e riesce a stabilirsi in Australia dopo un periodo transitorio volto all integrazione. 3. Il trend generale, della somma delle due categorie precedenti, rileva un aumento costante durante il periodo analizzato passando da un numero di partenza di 491 nuovi residenti, ascendendo linearmente fino al valore 656 nel 2011. 14 Australian Government, Department of Immigration and Citizenship, Immigration Update 2007 2008, 2008-09, 2009-10, 2010-11. 15 I dati sotto riportati fanno di volta in volta riferimento agli anni fiscali australiani, che vanno dal luglio di ogni anno sino al giugno dell anno successivo. 11

Bisogna tuttavia tenere presente come tra i registrati come arrivi facciano anche parte i figli di cittadini australiani che, per varie ragioni, nascono sul territorio italiano. Ecco perché, ai fini della ricerca, il dato riguardante le acquisizioni della residenza permanente in loco appare più indicativo del fenomeno di nostro interesse. Addizioni Permanenti alla Popolazione Australiana. Nati In Italia. 2007-2011 800 700 600 2008-2009 584 2009-2010 614 2010-2011 656 500 400 300 2007-2008 491 2007-2008 311 2008-2009 379 2009-2010 355 2010-2011 460 200 100 2007-2008 180 2008-2009 205 2009-2010 259 2010-2011 196 0 In Loco Arrivi Totale 700 584 614 656 600 500 491 460 400 311 379 355 300 200 180 205 259 196 100 0 2007-2008 2008-2009 2009-2010 2010-2011 In Loco Arrivi Totale 2007-2008 2008-2009 2009-2010 2010-2011 In Loco 311 379 355 460 Arrivi 180 205 259 196 Totale 491 584 614 656 2007-2011 In Loco 1505 Arrivi 840 Totale 2345 12

3. Arrivi dall Italia di individui che intendono stabilirsi nel Nuovo Galles del Sud (Settlers) 2007 2011. 16 Quanto agli arrivi di nati in Italia che intendono stabilirsi nel Nuovo Galles del Sud, rientrano in tale categoria, secondo l elaborazione effettuata dalle Autorità australiane: 1. i possessori di un visto di residenza permanente; 2. i possessori di un visto temporaneo, aventi una chiara intenzione di stabilirsi in loco; 3. Settlers potenziali che possono essere sponsorizzati da cittadini australiani per legami familiari (ad esempio: coniugi, prospettiva di matrimonio, adozione, prole, etc). In rapporto all ampiezza di tale categoria, le cifre riportate sono modeste: nel periodo 2007 2011 gli arrivi totali sono stati infatti solo 248. 17 Secondo l andamento della curva si riscontra un picco importante - quasi del 100% - dal 2008-09 al 2009-10, mentre nell anno successivo si ristabilisce il valore iniziale. Tale dato, pur potendo dipendere da una moltitudine di variabili, potrebbe essere letto come segno dell aumento del fenomeno migratorio dovuto alla crisi finanziaria mondiale diffusasi nello stesso periodo. Tuttavia il fatto che in tale quadriennio il numero dei nuovi arrivi dall Italia giá in possesso di visto di residenza permanente o con una chiara intenzione di stabilirsi nel NSW non superi mai il centinaio all anno, fornisce un idea sia della reale dimensione del fenomeno, sovrastimato dai media italiani, sia di come sia in pratica arduo riuscire a stabilirsi effettivamente nel Paese. Arrivi dall'italia di individui che intendono stabilirsi nel Nuovo Galles del Sud. 2007-2011 100 90 2009-10 94 80 70 60 50 40 2007-08 50 2008-09 52 2010-11 52 Numero di Arrivi in NSW 2007-08 2008-09 2009-10 2010-11 Numero di Arrivi in NSW 50 52 94 52 16 Australian Government, Department of Immigration and Citizenship, Immigration Update 2007 2008, 2008-09, 2009-10, 2010-11. 17 Australian Government, Department of Immigration and Citizenship, Settler arrivals, Australia, States and territories, 2000-01 to 2010-11. 13

4. Arrivi di italiani con Residenza Temporanea, inclusi visti vacanza lavoro 2007 2011. 18 I giovani italiani che lasciano il nostro Paese con un visto di residenza temporanea rappresentano in realtà la stragrande maggioranza. Rientrano nella categoria coloro che decidono di rimanere sul suolo australiano a tempo determinato per motivi economici, sociali, culturali o sportivi (manager, direttori aziendali, specialisti e tecnici, diplomatici ed altri funzionari governativi, uomini di affari, possessori di visti vacanza lavoro). Alcuni di questi ottengono una c.d. sponsorizzazione da parte di un azienda o di un ente australiano come lavoratori specializzati. In tale caso la durata della loro permanenza supera i tre mesi ma non eccede i quattro anni. Il Grafico riportato evidenzia come gli arrivi da parte di cittadini italiani siano in costante crescita e come, in tre anni, sia sia registrato un aumento vicino al 100%. In tale gruppo e infatti passato da 5336 persone nel 2007-08 a 6872 nel 2008-09, con un costante incremento sino a raggiungere le 7810 persone nel 2009-10 e le 9353 unita nel 2010-11. La possibilità di ottenere facilmente un visto vacanza/lavoro, generalmente senza complicati iter burocratici, unito ad un rinnovato fascino dell immagine del Paese ha favorito la crescita degli arrivi di giovani (18-30 anni) interessati ad un esperienza annuale di lavoro, studio o scambio culturale. Alcuni di loro prevedono un successivo rinnovo del visto ed eventualmente tentano di stabilirsi, cercando uno sponsor aziendale che potrebbe aiutare all ottenimento, prima, di un visto fino a quattro anni,ed in un secondo momento di un visto di residenza permanente. Arrivi di Possesori di Visto di residenza temporanea dall'italia (incluso visto vacanza lavoro). 2007-2011. 10000 9500 9000 8500 2010-11 9353 8000 7500 7000 6500 6000 5500 2007-08 5336 2008-09 6872 2009-10 7810 5000 Numero Arrivi Percentuale di italiani sul totale degli arrivi 1,3% 2007-08 1,4% 2008-09 1,7% 2009-10 1,3% 2010-11 Numero Arrivi 5336 6872 7810 9353 18 Australian Government, Department of Immigration and Citizenship, Immigration Update 2007 2008, 2008-09, 2009-10, 2010-11. 14

5. Focus sui visti vacanza/lavoro: numero di Working Holiday Makers registrati al 30 Giugno di ogni anno. 2007 2011 Australia e Nuovo Galles del Sud. 19 La categoria dei c.d. Working Holiday Makers comprende giovani sino a 30 anni intenzionati a restare almeno un anno in Australia per studio e/o turismo e contemporanemanete autorizzati a svolgere alcune attivitá remunerate. Le statistiche relative al periodo 2008-2010 mostrano come il fenomeno sia in aumento. Il numero dei possessori di visto vacanza/lavoro in Australia é passato infatti da 1521 nel 2008 a 3178 nel 2011, con un incremento netto di circa il 100% in tre anni. Anche per il Nuovo Galles del Sud tale crescita costante é confermata: si passa infatti dai 648 visti nel 2008 ai 1317 nel 2011. Estrapolando i dati relativi all interno continente australiano, si puó notare come una consistente, percentuale di giovani, pari al 40% e oltre, scelga il nuovo Galles del Sud come luogo di residenza temporanea, confermando in particolare Sydney come la cittá piú attraente nell immaginario collettivo, sia come luogo di vacanza che come meta preferenziale per le opportunità di impiego. 3700 Numero di possesori di Visto Vacanza Lavoro dall'italia. Australia. 2008-2011 3200 Anno 2011 3178 2700 2200 Anno 2010 2493 1700 Anno 2008 1521 Anno 2009 1956 1200 Numero Visti Vcanza lavoro in Aus. 2008 2009 2010 2011 Numero Visti Vacanza lavoro Aus. 1521 1956 2493 3178 19 Australian Government, Department of Immigration and Citizenship, Immigration Update 2007 2008, 2008-09, 2009-10, 2010-11. 15

Numero di possessori Visto Vcanza Lavoro dall'italia. NSW. 2008-2011 1400 1300 1200 Anno 2011 1317 1100 1000 900 800 700 600 500 Anno 2008 648 Anno 2009 857 Anno 2010 1062 Numero Visti Vacanza Lavoro in NSW Numero Visti Vacanza Lavoro in NSW 2008 2009 2010 2011 648 857 1062 1317 16

6. Italiani che studiano in Australia. 2007 2011. 20 Un altro dato statistico che può illuminarci sul reale fenomeno dei recenti flussi in arrivo dall Italia in Australia riguarda il numero di persone con un visto di studio. Gli italiani che decidono di studiare in Australia rappresentano infatti, con i Working Holiday Makers, la fascia più giovane degli arrivi e, nello stesso tempo, quella che probabilmente incontrerà meno difficoltà ad integrarsi, seppur temporaneamente, nella società australiana. Esistono molte tipologie di visti per studio, dal solo corso di lingua inglese, finalizzato all ottenimento di un certificato di competenza linguistica, a quello per formazione professionale per l ottenimento di un diploma riconosciuto in Australia, a quello concesso per ricerca postuniversitaria, riservato a studenti internazionali che intendono svolgere un dottorato oppure un Master di secondo livello in Australia. Anche per questa categoria si é registrato negli ultimi anni un trend in costante crescita: 1022 nel 2007-08, 1549 nel 2008-09, 1736 nel 2009-10 ed infine 1955 nel 2010-11. Osservando il grafico dei visti per studio ottenuti prima di giungere in territorio australiano, si puó notare come il numero di italiani decisi ad intraprendere attività di studio Down Under sia aumentato in misura esponenziale proprio tra il 2007-08 ed il 2008-09, anni in cui, come é noto, é dilagata una crisi finanziaria a livello globale da cui tuttavia l Australia non é stata praticamente toccata. Le cifre tuttavia sono anche qui modeste: il numero degli studenti italiani é passato infatti solo da 560 a 894, a fronte di numeri molto piú consistenti riguardanti i cittadini di paesi asiatici ( in particolare Cina, India e Corea). 2007 2008 2008 2009 2009 2010 2010 2011 Visa 570 ELICOS 109 171 215 171 Visa 571 151 302 238 302 Visa 572 VET 48 78 95 78 Visa 573 Higher Ed 45 81 86 81 Visa 574 Post graduate 21 28 29 28 Visa 575 Non Award 186 234 228 234 Totale visti studenti 560 894 891 894 1) 20 Australian Government, Department of Immigration and Citizenship, Student visa program 2007 2008, 2008-09, 2009 10, 2010 11. 17

Visti studenti per cittadini italiani ottenuti sul territorio australiano 2007-2011 1200 1000 2010-2011 1061 800 600 400 2007-2008 462 2008-2009 655 2009-2010 845 200 0 Totale visti studenti 2007-2008 2008-2009 2009-2010 2010-2011 Visa 570 ELICOS 72 145 284 398 Visa 571 8 11 13 41 Visa 572 VET 230 340 392 432 Visa 573 Higher Ed 82 106 107 135 Visa 574 Post graduate 31 34 38 52 Visa 575 Non Award 39 19 11 3 Totale visti studenti 462 655 845 1061 Totale visti Studenti posseduti da cittadini italiani. 2007-2011 2100 1900 2010-2011 1955 1700 2009-2010 1736 1500 2008-2009 1549 1300 1100 900 2007-2008 1022 Totale visti studenti Totale visti studenti 1022 1549 1736 1955 2007-2008 2008-2009 2009-2010 2010-2011 Visa 570 ELICOS 181 316 499 569 Visa 571 159 313 251 343 Visa 572 VET 278 418 487 510 Visa 573 Higher Ed 127 187 193 216 Visa 574 Post graduate 52 62 67 80 Visa 575 Non Award 225 253 239 237 18

Composizione Visti Studenti 2007-2011 22% 18% 5% 12% 16% Visa 570 ELICOS Visa 571 Visa 572 VET Visa 573 Higher Ed Visa 574 Post graduate Visa 575 Non Award 27% 19

7. Italiani che visitano l Australia. 2007 2011. 21 Il dato statistico più facilmente reperibile è certamente quello relativo al numero di visitatori annuali provenienti dall Italia. Spesso tale indice viene riportato negli articoli giornalistici di grande diffusione ed erroneamente interpretato come il numero degli italiani che vogliono o cercano di stabilirsi in Australia, mentre invece tale categoria comprende tutti coloro che entrano temporaneamente in Australia per vari motivi, compresi i turisti (e persone che visitano familiari o che vogliono intraprendere trattamenti medici) e persone che intraprendono viaggi di affari di breve durata (fino a tre mesi). Analizzando l andamento del numero di visitatori provenienti dall Italia dal 2007 al 2011 si può notare come, dopo un importante aumento registrato dal 2007-08 al 2008-09 (da 49.267 a 55.790), i visitatori diminuiscano bruscamente dal 2008-09 al 2009-2010 (da 55.790 a 50.585) per raggiungere il valore più basso proprio nel 2010 11 (48.798). Visitatori dall'italia. 2007-2011 57000 56000 55000 54000 2008-09 55790 53000 52000 51000 50000 49000 48000 2007-08 49267 2009-10 50585 2010-11 48798 Numero Visitatori 2007-08 2008-09 2009-10 2010-11 Numero Visitatori 49267 55790 50585 48798 Percentuale di italiani rispetto al totale dei visitatori 1,3% 1,6% 1,4% 1,3% 21 Australian Government, Department of Immigration and Citizenship, Immigration Update 2007 2008, 2008-09, 2009-10, 2010-11. 20

Parte 2. Aspetti pratici della nuova migrazione La legislazione australiana in materia d immigrazione. 22 Il Dipartimento di Immigrazione australiano fornisce più di 52 tipologie differenti di visto in base alle diverse ragioni di ingresso nel territorio australiano. Non risulta quindi facile, per un cittadino straniero -nella fattispecie, italiano- districarsi efficacemente gli innumerevoli obblighi da rispettare e gli iter burocratici legati all ottenimento del visto. Per una comprensione approfondita della legislazione in vigore esistono servizi di consulenza gestiti da figure professionali ben definite, agenti di migrazione (Migration Agents) ovvero giuristi specializzati in legislazione migratoria, che ogni aspirante migrante dovrebbe consultare prima di inoltrare la richiesta. La logica di base della legislazione migratoria australiana é duplice: se per alcune tipologie di visto, in primo luogo quelle che conferiscono la residenza temporanea, gli obblighi a carico del richiedente non sono particolarmente onerosi (il visto vacanza/lavoro, ad esempio, viene rilasciato via internet dopo pochi giorni senza particolari formalitá) per tutte le altre categorie, tra cui quelle che potrebbero facilitare poi una migrazione permanente, la soglia degli obblighi richiesti si innalza in misura esponenziale unitamente alle condizioni da rispettare da parte del richiedente. Da un semplice confronto tra il numero di visti di residenza temporanea e quelli di residenza permanente rilasciati negli ultimi tre anni risulta palese come i secondi siano sensibilmente inferiori ai primi. La legislazione in materia, come naturale, rispecchia a grandi linee la società australiana: molto aperta nei confronti di altri Paesi e culture quando si tratta di offrire un opportunità di scambio e di lavoro a tempo determinato, ma certamente molto più cauta nel momento in cui si profila la possibilità di una migrazione permanente. In questo secondo caso l ammissione viene accordata solo a persone in possesso di un elevata qualificazione e per settori e per attivitá ritenute fondamentali dal Governo. Tale logica, con un accurata selezione dei nuovi ingressi permanenti, risponde ad un preciso interesse nazionale, volto al controllo dei flussi migratori in modo da evitare fenomeni di migrazioni di massa che potrebbero risultare impossibili da regolare. 22 Informazioni reperibili dal sito ufficiale del Dipartimento dell Immigrazione australiano: www.immi.gov.au 21

Le tipologie di visto per i cittadini italiani. 23 Premesso che i visti turistici non consentono di svolgere attività remunerate, e non vengono quindi presi in esame, quelli suscettibili di favorire un integrazione stabile nella società australiana e l eventuale successiva concessione della residenza permanente sono: - il visto per studenti: la sua durata dipende dal genere di studi intrapresi, e consente di svolgere attività remunerate con un limite di 20 ore settimanali durante lo svolgimento dei corsi di studio e senza limitazione oraria durante le vacanze scolastiche; - il visto vacanza/lavoro (Working Holiday Visa): della durata massima di un anno, puó essere rinnovato una volta previo rispetto di alcune condizioni. E riservato a persone di età compresa tra i 18 e i 30 anni che intendono svolgere uno scambio culturale con l Australia, visitare il Paese, e migliorare la conoscenza della lingua inglese e nel frattempo svolgere un attivitá lavorativa. E possibile lavorare a tempo pieno e senza alcuna restrizione di orario, ma solo per un massimo di sei mesi consecutivi presso uno stesso datore di lavoro. Vi è inoltre la possibilità di svolgere attività di studio fino a quattro mesi. La condizione necessaria per il suo rinnovo per ulteriori 12 mesi é la prova tangibile, di solito un certificato, che il richiedente abbia svolto 3 mesi di lavoro in una zona rurale o regionale, nei settori agricolo, dell allevamento, minerario o edilizio. Dopo il rinnovo, il possessore del visto può tranquillamente essere assunto presso lo stesso datore di lavoro per tutti i 12 mesi di permanenza; - visto per lavoro subordinato (Long stay temporary business): è riservato a coloro già in possesso di un impiego oppure in procinto di essere assunti da una società australiana o da una società italiana di diritto australiano. Consente al richiedente (sponsorizzato) di risiedere temporaneamente in Australia da un periodo minimo di 1 giorno ad un periodo massimo di 4 anni. Durante questo periodo sia l interessato e la sua famiglia (moglie/marito/de facto e figli) possono lavorare e studiare senza alcuna restrizione. Non esistono limitazioni per viaggi da o per l Australia. L ottenimento di tale visto non é facile e comporta il possesso di una serie di requisiti. Tra questi si segnala una perfetta conoscenza della lingua inglese, da dimostrare sottoponendosi al test internazionale IELTS, ed il possesso di tutte le qualifiche necessarie, secondo standard australiani, allo svolgimento della professione svolta. Questa deve rientrare nell apposito elenco delle professioni considerate necessarie dal Governo australiano ed aperte a flussi migratori. Dopo due anni di residenza temporanea garantita da questo tipo di visto, il possessore può procedere alla richiesta della residenza permanente; 23 Informazioni estrapolabili all indirizzo internet: www.immi.gov.au 22

- Employer Nomination Scheme (ENS) Questo visto e molto simile al precedente sia per le procedure per l ottenimento sia per il target cui é rivolto. L unica differenza e che consente da subito di ottenere la residenza permanente e comprende la possibilitá di richiedere la cittadinanza australiana. Contempla un alto livello di specializzazione in settori in cui il mercato del lavoro interno é carente. Il limite di etá é di 45 anni. Nella maggior parte dei casi si tratta di candidati che, giá in possesso di visto-sponsor temporaneo (long stay temporary business), risultano idonei dopo due anni al proseguimento del rapporto di lavoro con il datore di lavoro sponsor; 1. - Regional Sponsor migration Scheme (RSMS): questo tipo di visto, analogo al precedente, si rivolge tuttavia a lavoratori qualificati per un lavoro nelle zone rurali australiane. L azienda sponsor deve quindi necessariamente rientrare nei settori dell estrazione mineraria, dell agricoltura o dell allevamento. Le differenze consistono nel limite minimo del contratto, che é di due anni e non tre, nella conoscenza della lingua inglese, richiesta a livello funzionale, e nella possibilitá di cambiare impiego dopo due anni e fare richiesta per l ottenimento della cittadinanza australiana. A partire dal prossimo luglio la legislazione in materia subirá peró alcune modifiche. Fra le più importanti appaiono: 1. il dimezzamento della lista delle occupazioni considerate preferenziali dal Governo australiano (che passeranno da 400 a 190); 2. l aumento del punteggio minimo necessario per superare i test di valutazione delle competenze professionali e linguistiche; 3. l età massima per poter fare richiesta di visto, che viene portata da 45 a 50 anni. 23

Parte 3. Il supporto fornito ai nuovi arrivati ed il ruolo svolto dall associazionismo italo-australiano Molte sono le organizzazioni e le associazioni nate in relazione al fenomeno dei giovani italiani che si spostano temporaneamente o permanentemente in Australia. Le piú rilevanti sono il GIA (Giovani Italiani d Australia), Il Faro ed il COASIT, la prima ad estensione federale, con organi rappresentativi nei vari Stati australiani, e le altre due basate a Sydney e concentrate piuttosto sull area geografica del Nuovo Galles del Sud, oggetto primario dello studio. I Giovani Italiani in Australia (GIA) Gli scopi dell associazione ed il sostegno ai nuovi arrivati. A fronte di un aumento piuttosto consistente di nuovi arrivi negli ultimi tre anni, la società italoaustraliana ha reagito con una rinascita delle forme di associazionismo volte al consolidamento dei rapporti tra i due Paesi, storicamente molto legati. Il GIA (Giovani Italiani in Australia), é una nuova associazione che si contraddistingue per il suo entusiasmo, per l attenzione mediatica suscitata e soprattutto per lo scopo di creare un ponte che unisca i giovani italo-australiani di seconda o terza generazione con i nuovi arrivati, cercando nel contempo di superare il separatismo a sfondo regionale qui tuttora mantenuto dalle prime generazioni di migranti 24. Il GIA é nato nel 2008 a seguito di un incontro organizzato per riunire i giovani italiani emigrati in tutto il mondo, che ha avuto luogo a Roma. In quell occasione una quarantina di ragazzi australiani, entusiasti della riscoperta italianità, decisero di dare continuità all esperienza creando nuova associazione rivolta alla comunità italiana d Australia 25. Per adempiere allo scopo di promozione della cultura italiana, la GIA sta sviluppando un network a livello federale. Per favorire la comunicazione fra le organizzazioni nei vari Stati e territori australiani, ogni anno viene organizzato un forum nazionale che unisce gli esponenti delle comunità e delle organizzazione italo-australiane 26 : l ultimo Forum, tenutosi a Melbourne del 2011, ha riunito media come SBS, Il Globo/La Fiamma, Rete Italia, organizzazioni ed enti come il Consolato Generale d Italia a Melbourne, il Coasit, l Istituto italiano di Cultura di Melbourne, Comites, Museo 24 Questo grado di separazione delle prime generazioni di italo- australiani é stato più volte sottolineato da Mirella Mammone, delegato del GIA per il NSW, durante l intervista da lei concessa nel febbraio 2012. Tale fenomeno è inoltre confermato dal numero, elevatissimo, di associazioni italiane a matrice locale o regionale qui operanti. 25 Il Messaggero di sant Antonio, edizione italiana per l estero, Le nuove leve dell italianità, 15 Febbraio 2012. 26 La Fiamma, Federica Cologni: GIA ponte con i nuovi arrivati, Lunedì 23 Gennaio 2012. 24

Italiano, Camera di Commercio italo-australiana e molti altri. 27 Tra i temi più sensibili affrontati durante il convegno é stato esaminato il recente flusso di nuovi arrivi di giovani dall Italia, il ruolo della crisi finanziaria quale incentivo a lasciare il Paese, e le notevoli differenze tra vecchia e nuova emigrazione 28. Tutti hanno concordato sul fatto che un aumento di cittadini italiani interessati in qualche maniera all Australia (chi per una vacanza, chi per trovare lavoro o cercare di stabilirsi in maniera definitiva) costituisce un fenomeno che va gestito nel migliore dei modi. La GIA ha quindi sviluppato una nuova iniziativa denominata Punto Informativo, piattaforma web facilmente consultabile di informazioni circa le opportunitá e le difficoltà che si possono incontrare intraprendendo un viaggio nel continente australiano. Tale piattaforma è costituita da sei sezioni 29 : 1. Ricerca alloggio: vengono descritte in linea generale le condizioni del mercato immobiliare, i costi degli affitti nonché le offerte ed i quartieri delle più importanti cittá del Paese. Vengono inoltre elencati i maggiori siti internet dedicati all offerta di alloggio. 2. Ricerca lavoro: forse il tema di maggior interesse per i nuovi arrivati, in questa sezione viene descritto il mercato del lavoro australiano, gli stipendi medi per settore ed i settori nei i quali risulta più semplice ottenere una sponsorizzazione connessa ad un visto di lunga durata. E inoltre presente un elenco di siti di offerta di posizioni lavorative divise per settori 30. 3. Visti: viene fornita una descrizione dei visti più frequentemente richiesti da cittadini italiani, unitamente ad un analisi dei requisiti necessari all ottenimento, con contributi di giuristi specializzati in materia. 4. Scuole d inglese: viene fornito un elenco delle più importanti scuole di lingua inglese che offrono corsi finalizzati al superamento del test IELTS, spesso propedeutico al rilascio di un visto lavorativo di lunga durata. 5. Comunità italiana: informazioni sulle caratteristiche della comunità italo-australiana. 6. Consigli utili alla compilazione del CV e della lettera di presentazione secondo gli standard australiani. 27 Il Messaggero di sant Antonio, edizione italiana per l estero, Le nuove leve dell italianità, 15 Febbraio 2012. 28 La Fiamma, Federica Cologni: GIA ponte con i nuovi arrivati, Lunedì 23 Gennaio 2012. 29 Informazioni tratte da www.puntoinformativo.it 30 http://www.workstay.com.au/, Home.htm, http://jobs.com.au/, http://jobsearch.gov.au/, http://mycareer.com.au/, http://www.seek.com.au/, http://www.positionsvacant.com.au/jobsearch/default.aspx, http://www.careerjet.com.au/, http://jobs.ozfreeonline.com/, http://www.jobseeker.org.au/, http://westjobs.com.au/ http://www.jobmarket.com.au/, http://www.recruitjobsaustralia.com.au/, http://www.ozwork.com.au/, http://www.jobmap.com.au/jobmap.asp) 25

Associazione Il Faro Il Faro è un'altra associazione finalizzata ad intensificare le relazioni tra Italia ed Australia, e soprattutto a fornire assistenza, generalmente a titolo gratuito, ai nuovi arrivati italiani in difficoltà e che desiderano integrarsi nella società australiana 31. Come il GIA, anch essa si propone quale punto di contatto sociale, con un network per facilitare la circolazione di informazioni, opportunità e contatti per gli italiani d Australia. Il Faro è arrivato in un anno a settanta soci ed il forum virtuale, basato sul social network facebook, conta ad oggi un migliaio di iscritti. L Associazione ha ricevuto recentemente l attenzione dei media locali del Nuovo Galles del Sud grazie alla loro audizione nella Ministerial Consultative Committee (MCC) Italian Community creata dal Governo del NSW per promuovere le aree d interesse e le attività che interessano la comunità italiana d Australia 32. Si tratta, in sostanza, di un forum sociale unico, sia virtuale che reale, dedito all aggregazione di Enti, associazioni, imprese, persone e professionisti che hanno in comune l Italia e l Australia. L iniziativa nasce da una serie di considerazioni sulla situazione delle relazioni tra i due Paesi, ovvero 33 a) gli Enti esistenti non soddisferebbero efficacemente i bisogni della nuova comunità italiana in Australia, b) spesso questi Enti sarebbero in contrapposizione tra loro, limitati geograficamente e avrebbero perso i contatti con l Italia; il coordinamento tra i vari Enti sarebbe inoltre assente e quindi c) esisterebbe la necessità di sviluppare attività che abbiano un impatto effettivo sulla società, specie giovanile. Per raggiungere tali scopi, il Faro prevede per i suoi associati una serie di servizi e vantaggi derivanti dalla partecipazione alla sua rete di contatti, e la ricezione d informazioni ed assistenza in vari settori, tra cui quelli sociale, economico e legale. I servizi si dividono in quattro categorie 34 : Servizio di assistenza di primo contatto ed accoglienza L associazione fornisce una consulenza a prezzo ridotto, con un Agente di Migrazione convenzionato, sulle modalità di ottenimento dei visti e sulla legislazione migratoria australiana. Gli agenti convenzionati sono specializzati in migrazione dall Italia e sono generalmente bilingue. Inoltre viene fornita assistenza nella ricerca di un alloggio, nell apertura di un conto bancario e nel corso dei procedimenti burocratici previsti per i nuovi arrivati nel Paese. 31 www.ilfaro.org 32 La Fiamma, Il Faro al Parlamento del NSW, Lunedì 12 Marzo 2012. 33 Intervista con Marco Cocurullo, presidente e fondatore del Faro. 34 www.ilfaro.org 26

Servizio informativo e assistenza di ricerca, lavoro e formazione Assistenza nell inserimento al mercato del lavoro australiano, dalla compilazione del CV, alla traduzione di documenti, alla ricerca di una prima occupazione. Vengono poi consigliati corsi di lingua inglese e corsi professionali a prezzi ridotti. Servizio informativo e assistenza aziendale Un network di professionisti e di aziende selezionate/associate al Faro offrono supporto e consigli legali e commerciali sulle varie attività che si possono svolgere in Australia. Servizio di networking & scambio di opinioni Attraverso una Newsletter i soci ricevono informazioni aggiornate su opportunità di vario genere. Tramite le attività di networking inoltre vengono facilitati i contatti fra i vari profili professionali; viene infine garantito l accesso ad una bacheca di offerte di lavoro e/o esperienze lavorative. 27

Il COASIT ed il nuovo Sportello per i nuovi arrivati. Per concludere questo rapido excursus sulle associazioni impegnate nell aiuto all integrazione dei nuovi arrivati è opportuno infine segnalare l iniziativa di un organizzazione storica, probabilmente la più radicata nel Nuovo Galles del Sud e dotata di maggiore esperienza in materia di flussi migratori Italia-Australia. Questa associazione è il Co.As.It. (Comitato per l Assistenza degli Italiani) e la recente iniziativa si chiama sportello informativo per i nuovi arrivati. Il Co.As.It vanta un attività pluridecennale nell assistenza ai membri della comunità italiana d Australia, iniziata nel 1968 sotto gli auspici del Governo italiano. Sin dall inizio gli scopi dell Associazione di volontariato, confrontata alle consistente ondata migratoria registrata nel secondo dopoguerra 35, furono la promozione ed il mantenimento della cultura italiana in Australia, e quindi l aiuto diretto agli emigrati tramite un sistema coordinato di facilitazioni per l inserimento all interno della società australiana. Recentemente, il Co.As.It, per far fronte al fenomeno in aumento dei giovani italiani impegnati in un esperienza australe, ha deciso di sviluppare le proprie competenze ed i propri servizi per fornire assistenza a questa nuova e poliedrica categoria di visitatori temporanei (la stragrande maggioranza) e permanenti. Tali servizi vengono offerti sia tramite internet sia con seminari informativi, gratuiti, tenuti nella sede di Leichhardt denominata Casa Italia. I seminari prevedono esposizioni su diverse tematiche di interesse dei nuovi arrivati, quali la ricerca di un impiego o di un alloggio e l apprendimento della lingua inglese. La piattaforma internet dispone di diverse sezioni, simile a quelle analizzate precedentemente, al fine di promulgare informazioni riguardo a tali tematiche: assicurazione sanitaria, aspetti burocratici del visto vacanza/lavoro, studio, lavoro, vita sociale, alloggi e rimborso tasse. Una novità della piattaforma gestita dal Co.As.It è l introduzione di una sezione apposita di domanda/offerta di impieghi nella quale gli interessati (potenziali impiegati e datori di lavoro) possono facilmente inserire i propri annunci. Vengono inoltre elencati gli indirizzi web delle maggiori agenzie di collocamento. Infine la piattaforma fornisce il link alla Camera di Commercio Italiana di Sydney (www.icciaus.com.au ) dal quale è possibile estrapolare l elenco delle aziende italiane operanti e/o delocalizzate in Australia per l invio di CV e candidature. L appoggio fornito dal Co.As.It si caratterizza dunque per la sua flessibilità nei confronti del nuovo fenomeno migratorio e dei suoi bisogni particolari, caratterizzati dalla loro natura prevalentemente temporanea e giovanile. La stragrande maggioranza dei nuovi arrivati, infatti, passa la frontiera australiana con un visto vacanza/lavoro. Le informazioni e l assistenza di prima accoglienza fornite con queste nuove iniziative rispondono proprio alle esigenze manifestate da questa tipologia di utenza. 35 www.coasit.org.au 28