IL LEGNO: REAZIONE AL FUOCO



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PREMESSA Il legno è un materiale che, impiegato nelle costruzioni con diverse finalità (ad es. strutturali, decorativi o di arredamento ecc.), ha sempre posto il problema della sua combustibilità, intesa come capacità del materiale di ardere e di bruciare fino alla sua totale combustione. In modo particolare, il legno è oggi apprezzato per le ottime prestazioni tecniche degli elementi strutturali e per l ampia scelta delle caratteristiche estetiche realizzabili. Il suo utilizzo in Italia è in continua espansione, sia per la costruzione di strutture portanti sia per rivestimenti. La combustibilità è certamente una caratteristica negativa del legno, perché potrebbe contribuire allo sviluppo ed alla propagazione di un incendio e causare pericolosi cedimenti e crolli. Bisogna però considerare che il legno può esplicare tale sua proprietà in maniera e in misura diverse, in dipendenza di un grande numero di fattori propri del materiale, delle sue modalità d impiego e delle condizioni ambientali in cui avviene il processo di combustione. Il rischio d incendio è influenzato in larga misura dal comportamento al fuoco dei materiali presenti nel compartimento. L incendio si può suddividere principalmente in due fasi: Fase d innesco strettamente correlata con la natura combustibile dei materiali (reazione al fuoco). Fase d incendio generalizzato con incontrollata propagazione del fuoco, del fumo e dei gas caldi,coinvolge, principalmente, le caratteristiche di stabilità e di tenuta dei materiali da costruzione (resistenza al fuoco) che compongono le strutture dell edificio. Il legno è un prodotto organico di origine vegetale, costituito principalmente da cellulosa e lignina, sostanze caratterizzate da un alto contenuto di carbonio che, unitamente all idrogeno, è uno dei componenti essenziali del processo di combustione. Per sua natura il legno è quindi un materiale ad elevata combustibilità. La combustione si determina inizialmente sulla superficie esterna del legno quando lo strato più esposto del materiale entra in contatto con una sorgente di calore; successivamente, la combustione prosegue interessando via via gli strati più interni e continuando in profondità fino alla totale combustione dell intera massa legnosa coinvolta. Il legno, bruciando, emette una quantità di energia pari al prodotto del suo potere calorifico per la massa esposta. L infiammabilità del legno dipende sia da specifiche condizioni ambientali (ad es. la sorgente di calore, l afflusso d aria o la ventilazione) sia dalle caratteristiche chimico fisiche del prodotto in questione (ad es. tipo e specie legnosa, composizione chimica, densità, contenuto di umidità, temperatura di ignizione, forma e dimensioni del manufatto). Senza entrare nel merito di ogni singolo fattore è stato dimostrato che, in condizioni normali di ventilazione, l accensione superficiale del legno si verifica in un intervallo di temperatura compreso fra 260 C e 280 C e la rapidità della combustione risulta favorita dai seguenti fattori: www.amonnfire.it 1

1. LA REAZIONE AL FUOCO La reazione al fuoco è definita come grado di partecipazione di un materiale combustibile al fuoco al quale è sottoposto. È una caratteristica del materiale che viene convenzionalmente espressa in classi di reazione al fuoco. La classe di reazione al fuoco è uno strumento prescrittivo di protezione passiva nell ambito della protezione dal fuoco. Lo scopo di utilizzare materiali di adeguata classe di reazione al fuoco è quello di ridurre la velocità di propagazione dell incendio affinchè il fronte di fiamma non investa altri materiali combustibili, propagando così l incendio. Inoltre inibendo il fuoco, nella prima fase dell incendio, aumentano i tempi di sfollamento prima del flash-over ; vedi diagramma riportato nel capitolo La nostra Missione: la difesa dal fuoco. Inoltre nello stesso capitolo si fa riferimento alla Direttiva 89/106 CE Prodotti da costruzione che pone la sicurezza all incendio al 2 posto per importanza e viene inoltre specificato che occorre: Limitare la produzione e la propagazione del fuoco e del fumo all interno dell opera. Permettere agli occupanti di lasciare l opera oppure di essere soccorsi Tale Direttiva inoltre fornisce agli Stati membri criteri uniformi per la valutazione del rischio dall incendio mediante definizioni di principi e di requisiti specifici riferiti alle parti dell opera e ai prodotti che la compongono tenendo conto di tutte le diverse esigenze degli Stati membri. Ne consegue che sia stato previsto un sistema europeo di classificazione delle prestazioni al fuoco dei prodotti da costruzione. Le cosiddette EUROCLASSI. Esse sono relative alla: Reazione al fuoco Resistenza al fuoco I sistemi di classificazione adottati a livello comunitario tramite Decisioni CE sostituiscono tutti i sistemi nazionali. Per comprendere meglio l iter normativo per la reazione al fuoco vengono di seguito riassunti i momenti essenziali. Euroclassi reazione al fuoco Decisione 00/147/CE(GUCE L50 23.2.2000) Stabilisce le classi di reazione al fuoco Modificata dalla Decisione 03/632/CE(GUCE L220 03.9.2003) con introduzione delle classi per i prodotti lineari di isolamento termico di condotte Modificata dalla Decisione 06/751/CE(GUCE L305 04.11.2006) con introduzione delle classi per i cavi elettrici Decisione 00/605/CE (GUCE L258 12.10.2000) recante l elenco di prodotti della classe A1 «nessun contributo all incendio» Mandato orizzontale M88 al CEN nel febbraio 1995 Classi di reazione al fuoco per i prodotti da costruzione da impiegarsi nelle opere per le quali è prescritto il requisito della sicurezza in caso d incendio Recepisce nell ordinamento nazionale il sistema europeo di classificazione di reazione al fuoco dei prodotti da costruzione introdotto con decisione della Commissione in attuazione della direttiva 89/106/CEE (CPD) Il decreto si applica ai materiali da costruzione www.amonnfire.it 2

TUTTI I PRODOTTI PAVIMENTI ISOLANTI LINEARI CAVI ELETTRICI CLASSE AGGIUNTIVA CLASSE AGGIUNTIVA CLASSE AGGIUNTIVA CLASSE AGGIUNTIVA A1 _ A1 FL _ A1 L _ A1 CA _ A2 A2 FL A2 L A2 CA B B FL B L B CA C (D0, D1, D2) C FL (D0, D1, D2) C L (D0, D1, D2) C CA D E FUMO (S1, S2,S3) GIOCCIOLAMENTO (d0, d1, d2) D FL E FL FUMO (S1, S2,S3) GIOCCIOLAMENTO (d0, d1, d2) D L E L FUMOi(S1, S2,S3) D CA FUMO (S1, S2,S3) (D0, D1, D2) ACIDITA' (A1, A2, A3) (d0, d1, d2) E CA _ F NDP F FL NDP F L NDP F CA NDP Classe di reazione al fuoco per i prodotti da costruzione da impiegarsi nelle opere per le quali è prescritto il requisito della sicurezza in caso d incendio. Recepisce nell ordinamento nazionale il sistema europeo di classificazione di reazione al fuoco dei prodotti da costruzione introdotto con decisione della Commissione in attuazione della Direttiva 89/106/CEE (CPD). Il decreto si applica ai materiali da costruzione. È considerato materiale da costruzione qualsiasi prodotto fabbricato al fine di essere permanentemente incorporato in opere da costruzione la cui rimozione riduce la prestazione delle opere la cui sostituzione o demolizione sono considerate attività di costruzione quindi: no mobili imbottiti, no mobili, no tendaggi, no materiale scenico, no impianto industriale I prodotti vengono classificati in base alle loro caratteristiche di reazione al fuoco in conformità con quanto indicato nelle tabelle 1, 2 e 3 dell allegato A Le tabelle sono riprese dalle Decisioni della Commissione 2000/147/CE dell 8 febbraio 2000 e 2003/632/CE del 26 agosto 2003 Quando la condizione di uso finale di un prodotto da costruzione è tale da contribuire alla generazione e alla propagazione del fuoco e del fumo all interno del locale di origine, il prodotto va classificato in base alla sua reazione al fuoco, secondo il sistema di classificazione di cui alle tabelle 1 e 2. I prodotti sono considerati in relazione alle loro condizione di applicazione finale. I parametri che concorrono a determinare la classe di Reazione al Fuoco possono essere: infiammabilità velocita di propagazione della fiamma produzione di fumo produzione di sostanze tossiche sviluppo di calore/gocciolamento I metodi di prova italiani consentono di misurare: La infiammabilità La velocità di propagazione della fiamma www.amonnfire.it 3

Il gocciolamento I metodi di prova adottati in Europa consentono di misurare: La infiammabilità La produzione di fumo Lo sviluppo di calore Il gocciolamento I parametri che determinano la classe di reazione al fuoco sono valutati con prove di laboratorio, queste sono eseguite in conformità a Norme che ne devono garantire la ripetibilità e la riproducibilità. Nelle Norme vengono descritti il modello di fuoco, l apparecchiatura, le procedure e le modalità di esecuzione della prova. La Norma definisce i criteri per l attribuzione della classe sulla base dei risultati di prova. Le norme di riferimento per la procedura di classificazione europea sono le seguenti: EN 13501-1:2002 Classificazione al fuoco dei prodotti da costruzione: Parte 1 Reazione al fuoco (Reaction to fire classification) EN 13238: 2001 Procedure di condizionamento (Conditioning) EN ISO 1182: 2002 Prova di non combustibilità(non-combustibility test) EN ISO 1716:2002 Determinazione del potere calorifico (Calorific potential) EN ISO 11925-2:2002 Infiammabilità dei prodotti da costruzione sottoposti al contatto diretto della fiamma (Single flame source test EN 13823:2002 Prove di reazione al fuoco per i prodotti da costruzione esclusi i pavimenti: esposizione ad attacco termico mediante Single BurningItem (S.B.I.) EN ISO 9239-1:2002 Prove di reazione al fuoco per i pavimenti: prova del pannello radiante (Burning behaviour of floorings, using a radiant heat source) La figura che segue riporta i simboli e i parametri utilizzati per la determinazione della classe di reazione al fuoco: www.amonnfire.it 4

Attrezzatura di prova Single Burning Item (SBI), EN 13823 www.amonnfire.it 5

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