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Lavoro & Previdenza La circolare su temi previdenziali e di lavoro N. 40 27.02.2017 Inidonei alla donazione di sangue: ecco come operare Fornite le istruzioni operative da seguire per recuperare la retribuzione erogata al lavoratore per accertare la sua inidoneità alla donazione Categoria: Previdenza e Lavoro Sottocategoria: Varie L INPS, con la Circolare n. 29 del 7 febbraio 2017, ha fornito utili istruzioni operative relative all attuazione dell art. 8, co. 2 della L. n. 219/2005, adottato con Decreto 18 novembre 2015, al fine di garantire la retribuzione dei lavoratori dipendenti in caso d inidoneità alla donazione di sangue limitatamente al tempo necessario all accertamento dell idoneità e alle relative procedure. A tal fine, l Istituto previdenziale ha introdotto a partire dalle denunce con competenza gennaio 2017 - il nuovo codice evento IDS avente il significato di assenza oraria riferita al tempo necessario all accertamento di inidoneità alla donazione sangue e relative procedure. Pertanto, i datori di lavoro che anticiperanno la retribuzione in busta paga al lavoratore, potranno porre a conguaglio l emolumento in UniEmens con i contributi o altre somme dovuti all Istituto previdenziale. Mentre per il recupero delle indennità per i periodi "scaduti", e in caso di restituzione dell'indennità anticipata dal datore di lavoro per conto dell INPS e già posta a conguaglio, il datore di lavoro, dovrà procedere con la regolarizzazione contributiva. Premessa Il Decreto Interministeriale 18 novembre 2015 ha disciplinato le modalità di erogazione del contributo previsto, dall art. 8, comma 2, della legge n. 219/2005, al fine di garantire la retribuzione dei lavoratori dipendenti in caso d inidoneità alla donazione di sangue limitatamente al tempo necessario all accertamento dell idoneità e alle relative procedure. 1

Ai sensi dell art. 3 del Decreto 18 novembre 2015, l attuazione della disposizione in oggetto è finanziata mediante il contributo previsto dall art. 8, comma 2 della Legge 219/2005, stanziato sul capitolo di spesa n. 4389, denominato Somme occorrenti a garantire la retribuzione ai donatori di sangue ed emocomponenti lavoratori dipendenti dichiarati inidonei alla donazione, dello stato di previsione del Ministero della Salute. Tale contributo è annualmente erogato all INPS per l attuazione del disposto normativo e delle attività ad essa connesse. Normativa Come noto, il lavoratore dipendente che intende donare il proprio sangue ha diritto ad una giornata di riposo ed alla corresponsione della normale retribuzione, così come stabilito dalla L. n. 584/1967. Tali emolumenti nel settore privato sono anticipati dal datore di lavoro in busta paga e successivamente posti a carico dell INPS, ai sensi del D.L. n. 663/1979, convertito nella L. n. 33/1980. Donazione di sangue Diritti del dipendente Una giornata di riposo e corresponsione della normale retribuzione. L emolumento è anticipato dal datore di lavoro che si fa rimborsare dall INPS. Successivamente, l art. 8, comma 2, della Legge 21 ottobre 2005, n. 219 recante Nuova disciplina delle attività trasfusionali e della produzione nazionale, ha garantito la retribuzione anche ai lavoratori dipendenti giudicati inidonei alla donazione di sangue e di emocomponenti, limitatamente al tempo necessario all'accertamento della predetta inidoneità e alle relative procedure. Le relative disposizioni attuative sono state demandate ad un apposito Decreto, ossia il Decreto Interministeriale (Economia-Salute) del 18 novembre 2015, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 7 marzo 2016, n. 55. 2

Requisiti e misure del rimborso Come detto pocanzi, l INPS è tenuto a rimborsare il datore di lavoro per le retribuzioni in argomento corrisposte ai lavoratori dipendenti del settore privato. Con particolare riferimento ai lavoratori dipendenti considerati inidonei alla donazione di sangue o emocomponenti, la legge riconosce a questi ultimi il diritto alla retribuzione limitatamente al tempo necessario all'accertamento della predetta inidoneità nei seguenti casi: sospensione o esclusione del donatore per motivi sanitari, secondo i criteri di esclusione o sospensione dalla donazione, previsti dalla normativa vigente; mancata decorrenza dei tempi di sospensione, previsti dalla normativa vigente, tra una donazione e la successiva; rilevata esigenza di non procedere al prelievo per specifico emocomponente e/o gruppo sanguigno, in base alla programmazione dei bisogni trasfusionali. Pertanto, qualora il lavoratore che si sia assentato dal lavoro per effettuare la donazione di sangue o di emocomponenti venga giudicato inidoneo alla donazione medesima a seguito delle motivazioni sopra delineate, il dipendente stesso avrà diritto alla retribuzione che gli sarebbe stata corrisposta per le ore non lavorate comprese nell intervallo di tempo necessario all'accertamento della predetta inidoneità. Come individuare tale l intervallo di tempo? Il periodo deve essere calcolato con riferimento sia al tempo di permanenza presso il centro trasfusionale sia a quello di spostamento dallo stesso alla sede di servizio. Documentazione Affinché il lavoratore attesti di aver diritto alla giornata di retribuzione in trattazione, quest ultimo sarà tenuto ad inoltrare al datore di lavoro, unitamente alla domanda, il certificato medico attestante: i dati anagrafici del lavoratore e gli estremi del documento di riconoscimento dal quale sono stati rilevati; la mancata donazione, la motivazione, il giorno e l ora di entrata e di uscita dal centro trasfusionale. Il datore di lavoro è tenuto alla conservazione della documentazione per un periodo di 10 anni. 3

Art. 1, co. 2 del Decreto 18 novembre 2015 La non idoneità del donatore è certificata dal medico, responsabile della selezione del donatore, del servizio trasfusionale o relativa articolazione organizzativa o dell Unità di raccolta, gestita dalle Associazioni e Federazioni di donatori di sangue che abbiano ottenuto, ai sensi della normativa vigente, l autorizzazione e l accreditamento secondo le modalità previste dalle regioni e dalle province autonome. Compilazione flusso UniEmens Ai fini UniEmens, il datore di lavoro dovrà valorizzare l assenza, mediante l utilizzo del nuovo Codice Evento IDS avente il significato di: assenza oraria riferita al tempo necessario all accertamento d inidoneità alla donazione sangue e relative procedure. Dovranno, altresì, essere valorizzati, gli altri elementi del flusso volti a caratterizzare il verificarsi di eventi tutelati figurativamente. In particolare, la settimana in cui si colloca l evento orario IDS sarà valorizzata con tipo copertura 2 parzialmente retribuita. La valorizzazione sarà 1 qualora il permesso IDS sia abbinato a permesso non retribuito nella medesima giornata e detta giornata si collochi in settimana con valorizzazione 1 per altro evento, oppure costituisca l unica giornata componente la settimana. CONGUAGLIO DELLE INDENNITÀ ANTICIPATE Il recupero della retribuzione avviene mediante l istituto del conguaglio, con i contributi o altre somme dovuti all INPS, valorizzando: nell elemento MalACredAltre, CausaleRecMal, il nuovo codice causale S114 avente il significato di Indennità per assenza oraria riferita al tempo necessario all accertamento di inidoneità alla donazione sangue ; nell elemento ImportoRecMal il relativo importo. Per il recupero delle indennità per i periodi "scaduti", e in caso di restituzione dell'indennità anticipata dal datore di lavoro per conto dell INPS e già posta a conguaglio, il datore di lavoro, dovrà procedere con la regolarizzazione contributiva. 4

Pagamento diretto Particolare è il caso di recupero della retribuzione corrisposta da parte dei datori di lavoro che non sono tenuti alla denuncia contributiva; in tal caso, è possibile richiedere il rimborso, tramite pagamento diretto, delle somme anticipate al lavoratore tramite presentazione telematica della domanda. Il rimborso ai datori di lavoro delle retribuzioni corrisposte per donazione sangue dovrà essere effettuato con la collezione della procedura Pagamenti Vari, già utilizzata attualmente, DON.SANGUE.xx. In particolare, le operazioni da seguire sono le seguenti: Step 1 Step 2 Step 3 Step 4 Step 5 Step 6 Step 7 Step 8 creare una collezione di pagamenti denominata DON.SANGUE.xx (dove xx 00 per la sede e 01, 02,. per i centri operativi) che sarà automaticamente inizializzata con i seguenti elementi; causale: RIMB. DELLA RETRIBUZIONE CORRISPOSTA AI DONATORI DI SANGUE; campi Importi Vari impostati con le sigle: PTP30006, GAU30230; accedere ai pannelli di acquisizione del pagamento per prelevare i dati anagrafici. I dati prelevati precompilano il pannello del pagamento anche con i dati dell indirizzo, che può essere modificato dall operatore; acquisire l importo della retribuzione rimborsata nel campo Importo ; scegliere nel campo Tipo pagamento la modalità di pagamento; acquisire nel campo Altro : il Codice di verifica di 6 caratteri alfanumerici presente sulla prima pagina della domanda telematica il cui primo carattere può assumere i seguenti valori: P se all interno della domanda è presente almeno una donazione non completa (parziale); C se la domanda contiene solo donazioni complete; inserire nella sezione Importi Vari : nel campo PTP30006 l importo della retribuzione completa rimborsata; 5

Step 9 nel campo GAU30230 l importo della retribuzione parziale rimborsata; eseguire la quadratura della collezione e la successiva elaborazione per produrre il file telematico e l IP6bis da trasmettere all ufficio di contabilità della sede. Se nella stessa domanda sono presenti sia richieste di rimborsi parziali che richieste di rimborsi completi dovranno essere acquisiti due pagamenti, uno per i rimborsi parziali e uno per i rimborsi completi. Riferimenti normativi e di prassi INPS, Circolare n. 29 del 7 febbraio 2017; L. n. 584/1967; D.L. n. 663/1979, convertito nella L. n. 33/1980; art. 8, comma 2, della Legge 21 ottobre 2005, n. 219 Decreto Interministeriale (Economia-Salute) del 18 novembre 2015. - Riproduzione riservata - 6