Linee guida per i centri comunali del riuso della Regione Emilia-Romagna

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Linee guida per i centri comunali del riuso della Regione Emilia-Romagna Ing. Lucia Faccenda Regione Emilia-Romagna Direzione Generale Cura del Territorio e dell'ambiente Servizio Giuridico dell ambiente, rifiuti, bonifica siti contaminati e servizi pubblici ambientali

La legge regionale sull economia circolare Prevenzione Riciclaggio Preparazione per il riutilizzo Recupero di altro tipo La legge regionale n. 16 del 2015 ha tra i propri obiettivi quello di attuare nella gestione dei rifiuti il rispetto della gerarchia prevista dalla direttiva europea 2008/98/CE, la quale individua quale azione prioritaria la prevenzione attraverso la riduzione della produzione dei rifiuti. Smaltimento 2

La prevenzione e i centri del riuso La legge n. 16/2015 prevede, tra le varie azioni, di favorire i progetti di riuso dei beni a fine vita e di promuovere i centri comunali per il riuso, anche in sinergia con i centri di raccolta dei rifiuti urbani ed assimilati. La promozione dei centri del riuso è prevista, inoltre, come misura del Programma di prevenzione della produzione dei rifiuti contenuto nel Piano regionale di gestione dei rifiuti, approvato con deliberazione dell'assemblea legislativa n. 67 del 3 maggio 2016. 3

Le linee guida regionali La Regione Emilia-Romagna con la delibera di Giunta n. 1240 del 1 agosto 2016, in attuazione della legge n. 16/2015, ha approvato le "Linee guida per il funzionamento dei centri comunali per il riuso", che: costituiscono il riferimento per la regolamentazione dei centri del riuso da parte dei Comuni; ne disciplinano il funzionamento con finalità di carattere non solo ambientale, ma anche sociale; da un lato intendono ridurre la produzione di rifiuti da inviare a trattamento o smaltimento, favorendo l'integrazione dei centri del riuso con i centri di raccolta dei rifiuti urbani ed assimilati nonché il riuso di materiali ed oggetti ancora riutilizzabili prolungandone così il ciclo di vita; 4

Le linee guida regionali dall'altro hanno anche l'obiettivo di creare una struttura di sostegno per fasce sensibili della popolazione rendendo disponibili beni usati ancora in condizioni di essere efficacemente utilizzati per gli usi, gli scopi e le finalità originari; creare opportunità di lavoro per persone disoccupate, disabili o svantaggiate. 5

Il funzionamento dei centri del riuso I centri comunali per il riuso sono strutture gestite dai Comuni, direttamente o mediante l'affidamento del servizio ad un soggetto esterno, realizzate per favorire lo scambio di beni per il riutilizzo. Presso il centro del riuso, che può essere comunale o sovracomunale, possono essere consegnati a titolo gratuito, previa verifica da parte del personale incaricato, beni usati integri e funzionanti, suscettibili di riutilizzo diretto per gli usi e le finalità originari, salvo l'effettuazione di operazioni di pulizia e di piccole manutenzioni. 6

Il funzionamento dei centri del riuso Non è consentito il conferimento di materiali od oggetti per i quali sussista l'obbligo di conferimento presso centri di raccolta dei rifiuti urbani ovvero di avvio a recupero o smaltimento. Il ritiro di tali beni può essere gratuito od oneroso secondo quanto stabilito dal Comune, che ha anche la possibilità di prevedere, come previsto dall'art. 36 della legge n. 221/2015, delle agevolazioni tariffarie per gli utenti del servizio di gestione dei rifiuti urbani in base ai quantitativi di beni usati consegnati al fine di promuovere l'attività del centro. 7

I beni usati Le tipologie di beni usati, dettagliate nell'allegato 1 alle linee guida, che possono essere conferiti sono le seguenti: abiti, accessori di abbigliamento e biancheria per la casa; apparecchiature elettriche ed elettroniche; articoli ed accessori per l'infanzia; attrezzi per lavori domestici, giardinaggio e bricolage; attrezzature sportive; giochi ed oggetti per lo svago; mobili ed elementi di arredo; oggettistica e suppellettili per la casa; pubblicazioni; stoviglie e casalinghi. 8

I beni usati Trascorso il periodo massimo di sei mesi di permanenza presso il centro senza che alcun utente ne abbia manifestato l'interesse, il bene è conferito presso un centro di raccolta dei rifiuti urbani ovvero avviato a recupero o smaltimento oppure, previo accordo con il Comune, può essere devoluto ad associazioni senza fini di lucro. 9

L Elenco regionale La DGR n. 1240/2016 istituisce, inoltre, l'"elenco regionale dei centri del riuso", in cui in fase di avvio sono stati inseriti i centri esistenti individuati con determinazione dirigenziale n. 15401 del 2016 sulla base di una ricognizione effettuata dalla Regione. Tale elenco è stato aggiornato con determinazione dirigenziale n. 4806 del 2017. I gestori dei nuovi centri del riuso sono tenuti a richiedere l'iscrizione nell'elenco regionale prima della loro entrata in funzione. 10

L Elenco regionale Provincia Comune Nome struttura PR Colorno PR Parma Altro Giro RE RE Campagnola Emilia Fabbrico Centro per la raccolta di materiale destinato al successivo riuso RE Novellara Centro Riuso RE Reggio nell'emilia Giravolta RE Reggiolo Centro del riuso RE Rolo Centro di Riuso RE Rubiera RE Scandiano Magò RE Scandiano Secondo Magò MO Bastiglia Centro Riutilizzo Bastiglia MO Campogalliano Mercatino dell'usato MO Castelnuovo Rangone Il tesoro dell'isola 11

L Elenco regionale Provincia Comune Nome struttura MO Modena Tric Trac MO Modena EDI MO Nonantola Niente di nuovo MO Novi di Modena Mercatino del riuso MO Pievepelago La Fola MO Ravarino Agorà MO San Cesario sul Panaro- Castefranco Emilia Passamano MO Soliera Mercatino del riutilizzo MO Spilamberto L'isola che c'è BO Bologna Second life - la seconda vita delle cose BO Ozzano dell'emilia BO Sant'Agata Bolognese Area del riuso RA Faenza Area di recupero materiale riciclabile di Ozzano dell'emilia Comitato di Amicizia - Centro di raccolta di materiali riciclabili FC Forlimpopoli 4U Forlimpopoli riusa 12

L Elenco regionale 13

Il monitoraggio Al fine di monitorarne i risultati dell'attività i centri del riuso sono tenuti a comunicare annualmente alla Regione le tipologie ed i quantitativi dei beni usati conferiti, presenti nel centro, consegnati agli utenti ed avviati a recupero o smaltimento ovvero conferiti presso un centro di raccolta dei rifiuti urbani. 14

La comunicazione La DGR n. 1240/2016 prevede, inoltre, che: la Regione promuova l'organizzazione di una rete regionale dei centri del riuso che favorisca la comunicazione e lo scambio tra gli stessi di esperienze e competenze; i Comuni ed i gestori svolgano un'efficace attività di comunicazione e di informazione relativamente alla loro istituzione, attività e funzionamento. 15

Il finanziamento Gli oneri di realizzazione e gestione dei centri del riuso comunali sono a carico dei Comuni e possono concorrere alla loro copertura gli eventuali contributi richiesti agli utenti per il ritiro dei beni. La legge n. 16/2015 ha istituito il Fondo d ambito di incentivazione alla prevenzione e riduzione dei rifiuti, ne ha affidata la gestione all Agenzia territoriale dell Emilia-Romagna per i servizi idrici e rifiuti (ATERSIR) ed ha previsto che una quota parte di tale Fondo sia destinata alla realizzazione dei centri comunali del riuso. 16

Il finanziamento Nel 2016 ATERSIR utilizzando il Fondo ha assegnato tramite bando dei contributi per la realizzazione di centri comunali del riuso o per un loro adeguamento alle linee guida regionali per un totale di 800.000, incrementabile da eventuali ulteriori risorse che si rendessero disponibili dal Fondo per mancato utilizzo di altre linee di finanziamento (determinazione dirigenziale n. 217/2016). Ad aprile 2017 sono state approvate le graduatorie dei Comuni beneficiari ai quali sono stati assegnati 868.040,94 (determinazione dirigenziale n. 64/2017). 17

Il finanziamento 18

Il finanziamento Graduatoria Ente Intervento Contributo 1 Comune Forlimpopoli Adeguamento 8.000 2 Comune Spilamberto Adeguamento 10.000 3 Comune Campagnola Emilia Adeguamento 10.000 4 Comune Piacenza Nuova realizzazione 150.000 5 Unione Bassa Est Parmense Nuova realizzazione 90.000 6 Comune Formigine Nuova realizzazione 137.266 7 Comune Granarolo dell Emilia Nuova realizzazione 47.873,6 8 Comune Bagnolo in Piano Nuova realizzazione 10.997,92 9 Comune Sissa Trecasali Nuova realizzazione 44.250 10 Ge.S.Co. Loiano Nuova realizzazione 7.468,95 11 Comune Cento Nuova realizzazione 90.000 12 Comune Polesine Zibello Nuova realizzazione 61.600 13 Comune Boretto Nuova realizzazione 45.972,67 14 Comune Reggiolo Nuova realizzazione 66.611,8 15 Comune Reggio Emilia Nuova realizzazione (2 centro) 88.000 19

Le nuove linee guida regionali La Regione sta procedendo all emanazione di un aggiornamento delle Linee guida per il funzionamento dei comunali del riuso introducendo alcune semplificazioni per tenere conto delle diverse realtà esistenti sul territorio. Inoltre, sta predisponendo delle nuove Linee guida per i centri non comunali del riuso che sono realizzati e gestiti da enti o associazioni privati concorrendo al raggiungimento dell obiettivo di riduzione della produzione dei rifiuti. 20

Grazie per l attenzione! 21