Verona, 9 maggio 2014 Prot 80/14 Ai rappresentanti Filiera delle Costruzioni Bando Regione Veneto per formazione Imprenditori, Professionisti, Tecnici, Operai e inoccupati: Formazione per l' internazionalizzazione Lo scorso Marzo la Regione Veneto con la DGR 361 del 25/03/2014 ha stabilito l apertura dei termini per la presentazione di progetti a valere sul Fondo Sociale Europeo Programma Operativo Regionale 2007/2013. Verona World Made, attraverso le proprie scuole di formazione intende presentare un progetto formativo per l internazionalizzazione della filiera delle costruzioni, rivolto a Imprenditori, Dirigenti, Professionisti, Tecnici, Dipendenti. Il Progetto formativo riguarda i corsi di: Tipo di attività formativa ore 40 Progettazione integrata degli interventi con supporto Autodesk autodesk building design / BIM CORSO BASE Progettazione integrata degli interventi con supporto Autodesk autodesk building design / BIM CORSO AVANZATO La figura del BIM Manager, il coordinamento dei gruppi di progettazione, la definizione degli standard progettuali, l interfaccia con clienti e partner Lingua inglese CORSO BASE N Persone inserite in formazione Lingua inglese - BUSINESS Lingua Francese BASE Lingua Portoghese - BASE I Corsi sono gratuiti, l avvio dei corsi è subordinato all acquisizione del finanziamento regionale.
L avvio ed il calendario dei corsi verrà comunicato a seguito dell acquisizione del finanziamento. Per aderire ai corsi va anticipata per mail la seguente documentazione all indirizzo info@veronaworldmade.org, entro il giorno 19 maggio 2014 ore 12.00 assieme a: La presente circolare con segnati i corsi a cui si intende partecipare con il numero di persone inserite in formazione; Modulo di Adesione a Partner (cfr All) (va come da indicazioni seguenti anche dai professionisti) compilato in ogni sua parte e segnando le opzioni di essere partner aziendale del progetto sopra citato e: di voler intraprendere un percorso di innovazione, di sviluppo o di crescita attraverso la formazione e/o l accompagnamento del proprio personale e/o di soggetti disoccupati/non occupati in possesso di competenze tecniche, così come indicato nella succitata Scheda 3; La Dichiarazione Unica per le imprese (cfr All) (va compilata in ogni sua parte anche dai professionisti); Una breve presentazione aziendale, ovvero un curriculum per i professionisti; Va compilato il questionario che si trova alla pagina http://www.businessethics.it/; I Moduli di Adesione a Partner e la Dichiarazione Unica devono pervenire a mano o per raccomandata, a pena di esclusione dai corsi, entro il giorno 27 maggio ad ASFE Via Belluzzo, 2, 37132 Verona. Indicare sulla busta: Documentazione per corsi DGR 361 Verona World Made. I corsi sono gratuiti, a numero chiuso, con un massimo di partecipanti pari a 12, verrà data priorità in ordine cronologico di ricezione della documentazione originale. In caso di consegna della documentazione e di conferma di partecipazione, il corsista è obbligato a partecipare ad almeno l 80% delle ore formative, non è possibile cancellarsi posticipatamente, se non per gravi motivi e comunque inviando una lettera direttamente alla Regione Veneto per indicando le proprie motivazioni. La Segreteria di Verona World Made (tel. 0458002516 email info@veronaworldmade.org) è a disposizione per fornirle tutte le indicazioni del caso. Augurandomi di incontrarla durante lo sviluppo dell iniziativa, porgo con l occasione i migliori saluti.
giunta regionale ALLEGATO C al Decreto n. 312 del 26/03/2014 pag. 1/2 MODULO DI ADESIONE IN PARTNERSHIP DGR n. 361 del 25/03/2014 Compilare il seguente modulo, uno per ogni partner elencato nella Scheda 3 secondo gli stessi numeri progressivi. Progetto cod. 1 1013/1/1/361/2014 Descrizione del partner di progetto Presentato dal soggetto proponente ASFE SCARL Partner n 2 :... Denominazione: cod. Ateco 2007:... Forma giuridica:......(specificare se Università o Ente di Ricerca pubblico) Legale Rappresentante:. Referente per le attività di progetto:.... Tel:...Fax:...e-mail:........ Il sottoscritto nato a il e residente a domiciliato presso nella qualità di legale rappresentante 3 dell Ente/Azienda con sede legale in cap. via tel fax CF P.IVA, Ai sensi e per gli effetti degli articoli 46 e 47 del D.P.R 28 dicembre 2000 n. 445 Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa, consapevole che in caso di dichiarazione mendace o non conforme al vero incorrerà nelle sanzioni previste dall art. 76 del medesimo decreto 1 Riportare il codice identificativo provvisorio attribuito al progetto dal sistema di acquisizione dati on-line. 2 Inserire il numero progressivo attribuito automaticamente al partner in fase di caricamento del progetto. 3 Se persona diversa dal legale rappresentante, allegare atto di procura, in originale o copia conforme.
ALLEGATO C al Decreto n. 312 del 26/03/2014 pag. 2/3 DICHIARA 4 la piena disponibilità e tempestività di adempimento, per quanto di propria competenza, in ordine alle attività di verifica e controllo da parte degli organi competenti, consapevole che ogni ostacolo od irregolarità frapposto all esercizio dell attività di controllo da parte dell Amministrazione Regionale, può costituire motivo di revoca del finanziamento con l obbligo conseguente di restituzione delle somme già erogate e dei relativi interessi di essere partner operativo 5 del progetto sopra citato e: oppure di impegnarsi a condividerne obiettivi, finalità e strumenti; di impegnarsi a partecipare al progetto nelle fasi e per un budget esplicitamente definiti nella Scheda 3 del formulario al quale la presente è allegata; di essere partner di rete del progetto sopra citato e si impegna a: - condividerne obiettivi, finalità e strumenti; oppure di essere partner aziendale 6 del progetto sopra citato e: di voler intraprendere un percorso di innovazione, di sviluppo o di crescita attraverso la formazione e/o l accompagnamento del proprio personale e/o di soggetti disoccupati/non occupati in possesso di competenze tecniche, così come indicato nella succitata Scheda 3; di voler intraprendere un percorso di innovazione, di sviluppo o di crescita accogliendo personale in tirocinio così come indicato nella succitata Scheda 3; di partecipare al progetto nelle fasi e per un budget esplicitamente definiti nella Scheda 3 del formulario; di essere un impresa socialmente responsabile in quanto, in base alla griglia di autovalutazione, supera la soglia minima prevista dal set di requisiti definiti a livello nazionale nell ambito del progetto interregionale/transnazionale Creazione di una rete per la diffusione della responsabilità Sociale d Impresa 7 (a tale scopo allega copia della griglia compilata); di aver inserito, nel corso del 2013, del personale; di aver subito una contrazione del volume d affari (così come precisato al Paragrafo 5 della Direttiva); di aver inserito, nel 2014, nuovo personale o si impegna a inserire personale entro la conclusione del progetto; di aver sottoscritto il Patto di Occupazione per l inserimento di soggetti in possesso di competenze tecniche; 4 Si ricorda la necessità di barrare la dichiarazione di interesse in base alla tipologia di partenariato rivestita dall impresa/organismo che sottoscrive la dichiarazione. 5 Si ricorda che è necessario barrare anche le sottostanti dichiarazioni di interesse. 6 Si ricorda che è necessario barrare anche le sottostanti dichiarazioni di interesse. 7 La griglia di autovalutazione è pubblicata nel portale www.piusaipiuvai.it/csr.html. Il set di indicatori nazionali, al momento in corso di sperimentazione, è il frutto del lavoro dei rappresentanti della Regione del Veneto e la Regione Liguria, con la partecipazione del Ministero dello Sviluppo Economico, del Ministero del Lavoro e del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, dell INAIL e di altre 11 Regioni italiane, di numerosi esperti e docenti che hanno raccolto diverse esperienze regionali nell ambito del progetto interregionale/transnazionale Creazione di una rete per la diffusione della Responsabilità Sociale d Impresa.
ALLEGATO C al Decreto n. 312 del 26/03/2014 pag. 3/3 In qualità di Legale Rappresentante dell impresa, in caso di rinuncia/subentro al progetto cod. 1013/1/1/361/2014 relativo alla DGR 361/14, mi impegno a comunicare tempestivamente all Ufficio Regionale competente le motivazioni del ritiro/inserimento. Luogo e data Timbro e firma in originale del Legale Rappresentante
giunta regionale ALLEGATO E al Decreto n. 312 del 26/03/2014 pag. 1/4 DICHIARAZIONE UNICA PER LE IMPRESE DGR n. 361 del 25/03/2014 Progetto cod. 1 1013/1/1/361/2014 Presentato dal soggetto proponente ASFE SCARL Il sottoscritto nato a il e residente a domiciliato presso nella qualità di legale rappresentante 2 dell Azienda con sede legale in cap. via tel fax CF P. IVA, sotto la propria responsabilità, conformemente alle disposizioni vigenti in materia ed in particolare al D.P.R. n. 445/2000, consapevole di incorrere, in ipotesi di falsità in atti e dichiarazioni mendaci, nella conseguente decadenza dai benefici concessi nonché nelle sanzioni penali ai sensi degli articoli 75 e 76 del predetto D.P.R. 1. che la dimensione della propria azienda è 3 : DICHIARA micro piccola media grande 2. che la propria azienda non si trova in stato di difficoltà così come definito dall art. 1 c. 7 del Reg. (CE) n. 800/2008 4 ; 3 5. di non aver ricevuto un ordine di recupero a seguito di una precedente decisione della Commissione Europea che dichiara un aiuto illegale o incompatibile con il mercato comune 1 Riportare il codice identificativo provvisorio attribuito al progetto dal sistema di acquisizione dati on-line. 2 Se persona diversa dal legale rappresentante, allegare atto di procura, in originale o copia conforme. 3 Barrare una delle caselle. 4 Ai fini della verifica della condizione di impresa in difficoltà, per le ditte individuali e i liberi professionisti coinvolti nelle attività si farà riferimento a quanto previsto all art. 1 c. 7 lett. C) del Regolamento Comunitario n. 800/06. Pertanto le imprese non costituite in forma di società verranno considerate in difficoltà solo qualora ricorrano le condizioni previste dal diritto nazionale per l'apertura nei loro confronti di una procedura concorsuale per insolvenza. 5 Barrare una delle caselle.
ALLEGATO E al Decreto n. 312 del 26/03/2014 pag. 2/4 oppure di aver ricevuto un ordine di recupero a seguito di una precedente decisione della Commissione Europea che dichiara un aiuto illegale o incompatibile con il mercato comune e di aver restituito tale aiuto o di averlo depositato in un conto bloccato 4. solo per progetti che si avvalgono del regime de minimis ex Reg. CE 1998/06 6 oppure di non aver percepito nell arco degli ultimi tre esercizi finanziari alcun contributo a titolo di de minimis (ex Reg.(CE) 1998/2006); di aver percepito - nell arco degli ultimi tre esercizi finanziari - contributi a titolo di de minimis (ex Reg.(CE) 1998/2006) per l importo complessivo di Euro, come meglio specificato nella tabella seguente: Organismo concedente Base giuridica 7 Estremi del provvedimento di concessione dei contributi Importo Totale: Ai sensi dell art. 38 del DPR n. 445/2000, si allega copia fronte retro di un documento di identità in corso di validità del sottoscrittore. Luogo e data Timbro legale del partner e firma in originale del Legale Rappresentante 6 Barrare una delle caselle ed, eventualmente, compilare la tabella di dettaglio. 7 Indicare la legge (o il Programma Operativo, il DOCUP, ecc.) in base alla quale è stato concesso il contributo.
ALLEGATO E al Decreto n. 312 del 26/03/2014 pag. 3/4 APPENDICE IMPRESE DI GRANDI DIMENSIONI Nella definizione di imprese di grandi dimensioni in difficoltà ci si rifà a quanto previsto dalla Comunicazione della Commissione (2004/C 244/02) Orientamenti comunitari sugli aiuti di stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese in difficoltà, secondo quanto sotto riportato. 2.1. Nozione di impresa in difficoltà 9. Non esiste una definizione comunitaria di impresa in difficoltà. Tuttavia, ai fini dei presenti orientamenti la Commissione ritiene che un'impresa sia in difficoltà quando essa non sia in grado, con le proprie risorse o con le risorse che può ottenere dai proprietari/azionisti o dai creditori, di contenere perdite che, in assenza di un intervento esterno delle autorità pubbliche, la condurrebbero quasi certamente al collasso economico, nel breve o nel medio periodo. 10. In particolare, ai fini dei presenti orientamenti, un'impresa, a prescindere dalle sue dimensioni, è in linea di principio considerata in difficoltà nei seguenti casi: a) nel caso di società a responsabilità limitata 1, qualora abbia perso più della metà del capitale sociale 2 e la perdita di più di un quarto di tale capitale sia intervenuta nel corso degli ultimi dodici mesi, o b) nel caso di società in cui almeno alcuni soci abbiano la responsabilità illimitata per i debiti della società 3, qualora abbia perso più della metà dei fondi propri, quali indicati nei conti della società, e la perdita di più di un quarto del capitale sia intervenuta nel corso degli ultimi dodici mesi, o c) per tutte le forme di società, qualora ricorrano le condizioni previste dal diritto nazionale per l'apertura nei loro confronti di una procedura concorsuale per insolvenza. 11. Anche qualora non ricorra alcuna delle condizioni di cui al punto 10, un'impresa può comunque essere considerata in difficoltà in particolare quando siano presenti i sintomi caratteristici di un'impresa in difficoltà, quali il livello crescente delle perdite, la diminuzione del fatturato, l'aumento delle scorte, la sovracapacità, la diminuzione del flusso di cassa, l'aumento dell'indebitamento e degli oneri per interessi, nonché la riduzione o l'azzeramento del valore netto delle attività. Nei casi più gravi l'impresa potrebbe già essere insolvente o essere oggetto di procedura concorsuale per insolvenza conformemente al diritto nazionale. In quest'ultimo caso i presenti orientamenti si applicano agli aiuti eventualmente concessi nel quadro di detta procedura allo scopo di garantire la continuità dell'impresa. In ogni caso un'impresa in difficoltà può beneficiare di aiuti solo previa verifica della sua incapacità di riprendersi con le proprie forze o con i finanziamenti ottenuti dai suoi proprietari/azionisti o da altre fonti sul mercato. 12. Ai sensi dei presenti orientamenti, un'impresa di recente costituzione non è ammessa a beneficiare di aiuti per il salvataggio o per la ristrutturazione, neanche nel caso in cui la sua situazione finanziaria iniziale sia precaria. Ciò avviene, ad esempio, quando una nuova impresa emerga dalla liquidazione di un'impresa preesistente, o quando essa rilevi semplicemente gli elementi dell'attivo di un'impresa posta in liquidazione. In linea di principio, un'impresa viene considerata di recente costituzione nel corso dei primi 3 anni dall'avvio dell'attività nel settore interessato. Solo dopo tale periodo l'impresa può essere ammessa a beneficiare di aiuti per il salvataggio o per la ristrutturazione, a condizione che: a) sia un'impresa in difficoltà ai sensi dei presenti orientamenti, e b) non faccia parte di un gruppo più grande 4, se non alle condizioni fissate al punto 13. 13. Un'impresa facente parte di un gruppo più grande, o che viene da esso rilevata, non può, in linea di massima, beneficiare di aiuti per il salvataggio o per la ristrutturazione, salvo qualora si possa dimostrare che le difficoltà 1 Ci si riferisce in particolare alle forme di società di cui all'articolo 1, paragrafo 1, primo comma, della direttiva 78/660/CEE del Consiglio (GU L 222 del 14.8.1978, pag. 11), modificata da ultimo dalla direttiva 2003/51/CEE del Parlamento europeo e del Consiglio (GU L 178 del 17.7.2003, pag. 16). 2 Per analogia con le disposizioni dell'articolo 17 della direttiva 77/91/CEE del Consiglio (GU L 26 del 30.1. 3 Ci si riferisce in particolare alle forme di società che figurano all'articolo 1, paragrafo 1, secondo comma, della direttiva 78/660/CEE del Consiglio.1977, pag. 1), modificato da ultimo dall'atto di adesione 2003. 4 Per determinare se una società sia indipendente o faccia parte di un gruppo, si applicano i criteri di cui all'allegato I del regolamento (CE) della Commissione n. 68/2001 (GU L 10 al 13.1.2001, pag. 20), modificato dal regolamento (CE) n. 363/2004 (GU L 63 del 28.2.2004, pag. 20).
ALLEGATO E al Decreto n. 312 del 26/03/2014 pag. 4/4 sono difficoltà intrinseche all'impresa in questione, che non risultano dalla ripartizione arbitraria dei costi all'interno del gruppo e che sono troppo gravi per essere risolte dal gruppo stesso. Qualora un'impresa in difficoltà crei un'affiliata, l'affiliata e l'impresa in difficoltà sua controllante vengono considerate un gruppo e hanno titolo a ricevere aiuti alle condizioni fissate nel presente punto. PICCOLE E MEDIE IMPRESE Nella definizione di piccole e medie imprese in difficoltà ci si rifà a quanto previsto dal Regolamento (CE) n. 800/2008 della Commissione, del 6 agosto 2008 in particolare articolo 1 paragrafo 7; articolo 2 paragrafo 7; Allegato I del medesimo regolamento. Articolo 1 paragrafo 7....omissis... per impresa in difficoltà si intende una PMI che soddisfa le seguenti condizioni: a) qualora, se si tratta di una società a responsabilità illimitata, abbia perduto più della metà del capitale sottoscritto e la perdita di più di un quarto di detto capitale sia intervenuta nel corso degli ultimi dodici mesi, oppure b) qualora, se si tratta di una società in cui almeno alcuni soci abbiano la responsabilità illimitata per i debiti della società, abbia perduto più della metà del capitale, come indicato nei conti della società, e la perdita di più di un quarto di detto capitale sia intervenuta nel corso degli ultimi dodici mesi, oppure c) indipendentemente dal tipo di società, qualora ricorrano le condizioni previste dal diritto nazionale per l'apertura nei loro confronti di una procedura concorsuale per insolvenza. Una PMI costituitasi da meno di tre anni non è considerata un'impresa in difficoltà per il periodo interessato, a meno che essa non soddisfi le condizioni previste alla lettera c) del primo comma. Articolo 2 paragrafo 7 «piccole e medie imprese» o «PMI»: imprese che soddisfano i criteri di cui all'allegato I; ALLEGATO I Definizione di PMI Articolo 1 Impresa Si considera impresa ogni entità, indipendentemente dalla forma giuridica rivestita, che eserciti un'attività economica. In particolare sono considerate tali le entità che esercitano un'attività artigianale o altre attività a titolo individuale o familiare, le società di persone o le associazioni che esercitano un'attività economica. Articolo 2 Effettivi e soglie finanziarie che definiscono le categorie di imprese 1. Alla categoria delle microimprese, delle piccole imprese e delle medie imprese (PMI) appartengono le imprese che occupano meno di 250 persone, il cui fatturato annuo non supera i 50 milioni di euro e/o il cui totale di bilancio annuo non supera i 43 milioni di euro. 2. All'interno della categoria delle PMI, si definisce piccola impresa un'impresa che occupa meno di 50 persone e realizza un fatturato annuo e/o un totale di bilancio annuo non superiori a 10 milioni di euro. 3. All'interno della categoria delle PMI, si definisce microimpresa un'impresa che occupa meno di 10 persone e realizza un fatturato annuo e/o un totale di bilancio annuo non superiore a 2 milioni di euro. Articolo 3 Tipi di imprese considerati ai fini del calcolo degli effettivi e degli importi... omissis...