NORME REDAZIONALI PER SCRITTURA TESI

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NORME REDAZIONALI PER SCRITTURA TESI Le norme qui raccolte hanno lo scopo di offrire indicazioni pratiche per il laureando in fase di scrittura tesi, soprattutto relativamente al formato di salvataggio, all utilizzo della punteggiatura, delle citazioni, delle indicazioni bibliografiche in nota e nella bibliografia finale. Formattazione Il file deve essere salvato in formato doc./docx. Per l impostazione dei margini, così come del carattere del testo e dell interlinea, si consiglia di seguire le seguenti indicazioni: - carattere 12 pt. per il corpo del testo; - carattere 16 pt. per i titoli dei capitoli (che vanno centrati); - carattere 14 pt. per i titoli dei paragrafi (che vanno numerati in modo progressivo; es. 1.1. 1.2, etc.); - interlinea 1,5; - margini superiore e inferiore: 2,5 cm; - margine destro: 2 cm (o 2,5 cm); - margine sinistro: 3 cm (per lasciare spazio alla rilegatura); - stile giustificato Citazioni e punteggiatura Per le citazioni sia di scritti che di parole o pensieri altrui, di norma, vanno usate le «virgolette a caporale» (nel computer le si trova nella barra di Word Inserisci Simboli; si possono anche usare i relativi tasti di scelta rapida ). Le citazioni generalmente vanno lasciate in tondo, anche se di altra lingua. Una citazione secondaria, o un espressione tra virgolette all interno della citazione principale, va posta tra virgolette inglesi. Una ulteriore citazione interna va posta tra semplici virgolette, dette apici. La punteggiatura di fine frase va posta dopo le virgolette chiuse (eccetto il punto interrogativo e quello esclamativo facenti parte della frase riportata). In generale, le citazioni possono essere inserite nel corpo del testo. Tuttavia, se sono particolarmente lunghe (più di 3 righe), vanno scritte con un carattere inferiore a quello del testo (11 pt. o 10 pt.) e vanno separate da esso, lasciando una riga vuota sia prima sia dopo la citazione. Le citazioni lunghe così scritte non vanno poste tra «virgolette a caporale» Le parentesi quadre vengono usate per spiegazioni o integrazioni dei brani riportati, in modo che sia evidente la non appartenenza al testo originale (nel quale possono già esserci delle parentesi tonde). I puntini di omissione del brano citato vanno posti tra parentesi quadre. Se però l omissione viene fatta all inizio o alla fine di un capoverso, si omettono i puntini. Il tratto corto o trattino (-) fra due parole o cifre va unito alle stesse (es. socio-politico); non va usato dopo ex (es. ex alunno) o per unire due parole formanti un tutt uno. Il tratto lungo ( ) può essere utilizzato al posto delle virgole per le frasi incidentali particolarmente lunghe; va sempre separato con uno spazio dalla parola che lo precede e dalla parola che lo segue. Il corsivo si usa nei seguenti casi:

- per evidenziare una parola o un espressione del testo (ricordare che troppi corsivi «non dicono nulla» e appesantiscono esteticamente la pagina); inoltre per parole o espressioni straniere non assimilate nella nostra lingua; - per i titoli di libri, opere musicali e teatrali, opere d arte, foto, film, canzoni e titoli di documenti ufficiali; - titoli di articoli in pubblicazioni periodiche (riviste o periodici, sia italiani che stranieri, vanno indicati tra virgolette inglesi ); - per la presentazione o per la prefazione di libri per indicare che sono di altra mano e non fanno parte integrante del libro. Le citazioni bibliografiche 1. citazione di un libro: Iniziale maiuscola del nome dell autore seguita da punto (o iniziali seguite da punto, ma senza spazio fra di loro), cognome, titolo dello scritto in corsivo e indicazione del numero del volume se l opera consta di più tomi, trad. it. (se si tratta di un testo la cui lingua originale è differente dall italiano), editore, luogo e anno di stampa (eventualmente seguito, a esponente, dal numero di edizione), numero di pagina, preceduto dall abbreviazione p. (se la pagina è una sola) oppure pp. N.B. se si vuole semplicemente rinviare a un opera, ma non a una sua parte specifica, non è necessario specificare alcun numero di pagina. Esempi: A. Sen, Etica ed economia, trad. it. Laterza, Roma-Bari, 20042, p. 10-2. citazione di un contributo: iniziale maiuscola del nome dell autore seguita da punto, cognome, titolo del contributo in corsivo, in iniziale maiuscola del nome del curatore seguita da punto (a cura di), titolo del libro, editore, luogo e anno di stampa (eventualmente seguito, a esponente, dal numero di edizione), numeri di pagina del contributo, preceduti dall abbreviazione pp. M. Egidi, Dalla razionalità limitata all economia comportamentale, in R. Viale (a cura di), Le nuove economie, il Sole24Ore, Milano 2005, pp. 173-202. 3. articolo di una rivista: iniziale maiuscola del nome dell autore seguita da punto, cognome, titolo dell articolo in corsivo, nome della rivista tra virgolette inglesi, annata della rivista e (fra parentesi) anno civile, eventuale numero, numeri di pagina del contributo, preceduti dall abbreviazione pp. D. Kahneman-A. Tversky, Prospect Theory: An Analysis of Decision under Risk, Econometrica, 47 (1979), n. 2, pp. 263-291. 4. richiamo di opere già citate: Se la citazione è immediatamente precedente: Ivi (in corsivo, seguito da virgola, dall abbreviazione p. e dal numero di pagina) o ibid. (se si cita anche lo stesso numero di pagina). Se la citazione non è immediatamente precedente: cognome dell autore (senza iniziale del nome), prime parole del titolo in corsivo, puntini di sospensione, virgola e numero di pagina preceduto da p. M. Egidi, Dalla razionalità limitata, p. 176 Note: - mettere il punto alla fine di ogni nota - evitare note troppo estese - usare lo stile giustificato

Bibliografia La bibliografia va posta alla fine della tesi e rappresenta un elenco di tutte le opere citate nella tesi stessa, o comunque considerate dal laureando ai fini dell elaborazione del suo lavoro (anche se tali opere non vengono direttamente citate nel corpo della tesi o nelle note). La bibliografia va strutturata in ordine alfabetico in base al cognome. Se si citano più opere dello stesso autore la prima va citata per esteso e deve essere la meno recente. Dalla seconda citazione, bisogna sostituire il nome e il cognome dell autore con Id. (maschile) o Ead. (femminile) e proseguire sempre in ordine cronologico dalla meno recente alla più recente - Bibliografia tradizionale Alberoni, Francesco, Movimento e istituzione, Bologna, Il Mulino, 1977. Gadamer, Hans Georg, L eredità dell Europa, Torino, Einaudi, 1991. Gentili, Luca, Antonio Labriola e la sinistra italiana, in Luigi Punzo (a cura di), Antonio Labriola filosofo e politico, Milano, Guerini, 1996, pp. 49-73. Gramsci, Antonio, Lettere 1908-1926, a cura di A. A. Santucci, Torino, Einaudi, 1992. Weber, Max, Wirtschaft und Gesellschaft, Tübingen, Mohr, 1920, trad. it. Economia e società, 2 voll., Milano, Comunità, 1968. Zanardo, Antonio, Metodo storico e motivi realistici nel giovane Labriola, «Rivista storica del socialismo», 7-8, 1959, pp. 12-43. Il metodo storico e il concetto di società in Max Weber, Roma, Editori Riuniti, 1962. - Bibliografia all americana Lo spazio tra l anno di pubblicazione e il titolo dell opera deve essere composto col tasto tabulatore e non con quello della barra spaziatrice. Alberoni, Francesco 1977 Movimento e istituzione, Bologna, Il Mulino. Gadamer, Hans Georg 1991 L eredità dell Europa, Torino, Einaudi. Gentili, Luca 1996 Antonio Labriola e la sinistra italiana, in Luigi Punzo (a cura di), Antonio Labriola filosofo e politico, Milano, Guerini, pp. 49-73. Gramsci, Antonio 1992 Lettere 1908-1926, a cura di A. A. Santucci, Torino, Einaudi. Weber, Max 1921 Wirtschaft und Gesellschaft, Tübingen, Mohr; trad. it. Economia e società, 2 voll., Milano, Comunità, 1968. Zanardo, Antonio 1958a La società egualitaria, Milano, Rizzoli. 1958b La società gerarchica, Milano, Rizzoli. 1959 Metodo storico e motivi realistici nel giovane Labriola, «Rivista storica del socialismo», 7-8, pp. 12-43. 1962 Il metodo storico e il concetto di società in Max Weber, Roma, Editori Riuniti.

Quando è in uso la Bibliografia all americana, le indicazioni bibliografiche dovranno essere riportate nel testo tra parentesi tonda. All interno della parentesi compariranno il cognome dell autore seguito dall anno di pubblicazione, senza virgola; seguirà poi l eventuale numero delle pagine: (Zanardo 1962, 123-125) Se si citano più opere dello stesso autore, gli anni sono separati da un punto e virgola: (Zanardo 1959; 1962) Se l autore ha pubblicato più opere nello stesso anno, bisogna ordinare le pubblicazioni con le lettere a, b, c, (Zanardo 1958a; 1958b) Nel caso di un testo tradotto in italiano vanno riportati l anno originale di pubblicazione, anno della trad. italiana, le pagine relative. (Weber 1921, trad. it. 1968, 84) SITOGRAFIA Per quanto riguarda i siti web utilizzati, non va inserito il link, ma il sito deve essere scritto in carattere nero (non blu) e senza sottolineatura

ULTERIORI ACCORGIMENTI E SUGGERIMENTI PER L ELABORAZIONE DELLA TESINA LUNGHEZZA ELABORATO 30 pagine circa, compresa bibliografia e sitografia. TEMA DELLA TESINA L argomento della tesina va concordato con il professore e con il tutor. Si suggerisce di concentrarsi su di una tematica ristretta, per evitare un lavoro superficiale su di un argomento troppo generale. IMMAGINI Se si devono inserire immagini di qualsiasi genere (opere d arte, fotografia, mappe, grafici ), si possono utilizzare due metodi: -inserire le immagini direttamente nel testo, soprattutto se l immagine è essenziale ai fini dell argomento che si sta trattando (es. tesina su determinate opere d arte) -creare un apparato iconografico alla fine della tesina (dopo la bibliografia). Ogni immagine deve avere una didascalia che specifichi in maniera dettagliata tutte le informazioni necessarie (nel caso di un opera d arte, autore, titolo in corsivo, data, luogo di conservazione). Per collegare le immagini ad una determinata parte del testo, si può effettuare un richiamo nel testo con il comando Word, oppure assegnare un numero ad ogni immagine ed inserire nel testo un riferimento: es. (fig. 1) INDICE Creare l indice seguendo i comandi specifici di Word. TITOLO Bisogna scegliere con attenzione il titolo dell elaborato, se necessario anche concordandolo con il tutor o con il docente. Infatti non solo il titolo presenta il vostro lavoro, ma determina anche il professore esaminatore che valuterà la tesina all interno della Commissione giudicatrice. CONSEGNA L elaborato deve essere consegnato alla Segreteria della Scuola entro la scadenza fissata nei seguenti formati: -un file pdf (tutte le parti della tesina: frontespizio, corpo del testo, eventuale apparato iconografico, vanno inserite in unico file) -una copia cartacea, stampata solo fronte, frontespizio a colori, con rilegatura a caldo.