NORMATIVA COMUNITARIA E NAZIONALE IN MATERIA DI ANTIDISCRIMINAZIONE

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NORMATIVA COMUNITARIA E NAZIONALE IN MATERIA DI ANTIDISCRIMINAZIONE Monica Velletti Magistrato Esperto giuridico Presidenza Consiglio dei Ministri

Discriminazioni La discriminazione non è una realtà unica e omogenea, ma ha diverse sfumature che non sempre è facile cogliere, anche per le stesse vittime, dunque la percezione della discriminazione rappresenta una realtà psicologica importante. Diffondere la conoscenza della normativa antidiscriminazione sia da parte dei datori di lavoro che da parte dei lavoratori costituisce un primo passaggio fondamentale di contrasto alle discriminazioni, per la creazione di un contesto in cui sia favorita la parità e le pari opportunità per tutti.

Direttive europee antidiscriminazione DIRETTIVA 2000/43/CE del 29.07.2000 ( Direttiva( Razza ) DIRETTIVA 2000/78/CE del 27.11.2000 ( Direttiva( Occupazione ) recepite attraverso DECRETI LEGISLATIVI nn. 215/03 e 216/03 del 09.07.2003, poi modificati dal d.l. 59/2008 (L. 101/98) ed infine dal d.lgs. 150/2011. D.P.C.M. dell 11.12.2003 che ha istituito l Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (UNAR)

Direttive europee antidiscriminazione Direttiva 2000/43 attuazione della parità di trattamento fra le persone indipendentemente dalla razza e dall origine etnica Ambiti di applicazione: Lavoro e occupazione inclusa formazione professionale; protezione sociale, comprese la sicurezza sociale e l'assistenza sanitaria; prestazioni sociali; istruzione; accesso a beni e servizi e alla loro fornitura, incluso l'alloggio. Direttiva 2000/78 quadro generale per la parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro : divieto di discriminazioni fondate sulla religione e le convinzioni personali, la disabilità, l età, l orientamento sessuale Ambiti di applicazione: Lavoro e occupazione inclusa formazione professionale

L unione europea con la direttiva 78/2000 ha dato una definizione delle discriminazioni distinguendo tra: discriminazione diretta e discriminazione indiretta

Si ha discriminazione diretta quando una persona a causa della sua razza o origina etnica è trattata meno favorevolmente di quanto sia stata o sarebbe trattata in una situazione analoga. Si ha discriminazione indiretta quando una disposizione, un criterio, una prassi apparentemente neutrale si possa ripercuotere negativamente su una persona in virtù della sua appartenenza etnica, di genere, religione e via dicendo, a meno che tali disposizioni, criteri o prassi siano oggettivamente giustificati da una finalità legittima.

Oltre la definizione data dalla direttive UE si individuano altre tipologie di discriminazioni, quali le discriminazioni sistemiche e strutturali. forme indirette di discriminazioni che non intendono discriminare in maniera palese ma nella pratica lo fanno sistematicamente escludendo alcuni gruppi da determinati lavori o opportunità.

La discriminazione multipla, definita così quando uno stesso gruppo sociale viene discriminato per più motivi e rispetto a più caratteristiche. Effetto cumulativo della discriminazione per indicare forme di razzismo dirette contro gruppi o individui basate su più fattori presenti contemporaneamente. Pluriappartenenza, uno stesso soggetto viene osservato come appartenente a più gruppi sociali: ad esempio, appartenere ad un gruppo etnico minoritario ed insieme al genere femminile..

MOLESTIE Le molestie sono da considerarsi una discriminazione in caso di comportamento indesiderato adottato per motivi di razza o di origine etnica e avente lo scopo o l effetto di violare la dignità di una persona e di creare un clima intimidatorio, ostile, degradante, umiliante od offensivo.

Peculiarità europea e nazionale prospettiva di sviluppo dell azione antidiscriminatoria dalla tutela antidiscriminatoria di genere al contrasto di ogni forma e tipo di discriminazione

Quali opportunità offerte dal Cug nella lotta alle discriminazioni AMPLIAMENTO DEI COMPITI E DELLE GARANZIE Il Cug è chiamato a garantire - nell'ambito del lavoro pubblico - l'assenza di qualunque forma di discriminazione, diretta e indiretta, relativa al genere, all'età, all'orientamento sessuale, alla razza, all'origine etnica, alla disabilità, alla religione e alla lingua, estendendola all accesso, al trattamento e alle condizioni di lavoro, alla formazione, alle progressioni in carriera e alla sicurezza. Cug = valore aggiunto anche in tema di tutela antidiscriminatoria

Alcune proposte per la realizzazione di azioni positive per contrastare i fenomeni discriminatori più comuni nelle p.a. discriminazione per genere discriminazione per età discriminazione per disabilità discriminazione per orientamento sessuale

Proposte per contrastare la DISCRIMINAZIONI DI GENERE/1 CONCILIAZIONE vita lavorativa e vita personale/familiare E l area più rilevante nel campo delle discriminazioni di genere in quanto la cura familiare condiziona pesantemente il lavoro femminile Cosa può fare il Cug Propone, o potenzia, ogni iniziativa diretta ad attuare politiche di conciliazione: Progetti di telelavoro flessibile e temporaneo per dipendenti che abbiano problemi di cura familiare Asili nido aziendali, convenzioni ma anche ludoteche interne per sopperire ai periodi di scopertura scolastica o per l orario pomeridiano quando la scuola non effettua rientri Convenzioni esterne per servizi di cura ed assistenza agli anziani Ha compiti consultivi su orari di lavoro, flessibilità lavorativa e interventi di conciliazione

Proposte per contrastare la DISCRIMINAZIONI DI GENERE/2 SALUTE E SICUREZZA sul lavoro in relazione al genere E un area di grande interesse in quanto la salute e la sicurezza sono fortemente influenzate da un ambiente di lavoro non discriminatorio e attento al benessere dei lavoratori/lavoratrici Le linee guida richiamano, tra i compiti del CUG, l attenzione allo stress lavoro correlato e ai rischi di genere Cosa può fare il Cug Promuove azioni positive volte alla valutazione del rischio correlato al lavoro con attenzione al genere Collabora con i responsabili della prevenzione e sicurezza e/o con il medico competente per l individuazione dei fattori che possano incidere negativamente sul benessere organizzativo in quanto derivanti da forme di discriminazione e/o violenza morale, psichica o fisica.

Proposte per contrastare la DISCRIMINAZIONE DI GENERE/3 PERCORSI DI CARRIERA E innegabile, nel lavoro pubblico, la scarsa presenza delle donne ai livelli dirigenziali apicali e negli organi Cosa può fare il Cug Dare evidenza nella relazione annuale delle posizioni rivestite dalle donne all interno delle amministrazioni Azioni positive sinergiche per la riconoscimento di meriti e competenze in previsione della assegnazione degli incarichi dirigenziali Azioni positive per far vivere meglio sia l assenza dal lavoro che il rientro nel contesto lavorativo

Proposte per contrastare la DISCRIMINAZIONE PER ETA Fattore di rischio con un considerevole impatto sul diritto del lavoro Discriminazioni multiple in quanto genere ed età sono due fattori di rischio che spesso coesistono (essere giovane e donna può essere un limite alla carriera, come essere anziana può ridurre l investimento in formazione...) Cosa può fare il Cug Verificare, anche sulla base di elementi statistici e/o numerici, l esistenza di discriminazioni, soprattutto indirette, basate sulla età ad esempio in : Attività formative Percorsi di carriera Azioni positive basate sulla indagine dei dati riguardanti il personale.

Proposte per contrastare la DISCRIMINAZIONE PER ORIENTAMENTO SESSUALE Discriminazioni che hanno come fondamento situazioni legate alla persona e che possono richiedere un adeguata riservatezza Cosa può fare il Cug Promuovere attività di sensibilizzazione e interventi di carattere culturale all interno dei luoghi di lavoro. Predisporre codici etici o di condotta anche con l intervento di figure di supporto eventualmente presenti all interno della amministrazione (consiglieri/e di fiducia ecc )

Proposte per contrastare la DISCRIMINAZIONI PER DISABILITA La disabilità può incidere su vari aspetti, ingresso nel mondo del lavoro, sviluppo della carriera, creazione di modalità di lavoro consone alle situazioni fisiche, attenzione ai risvolti psicologici che può comportare. Il CUG può intervenire su vari livelli, anche in considerazione del tipo di inabilità (civile o da lavoro) Cosa può fare Proposizione di strumenti di lavoro adeguati rispetto alle condizioni fisiche Progetti di reinserimento e accompagnamento alla ripresa del lavoro Accordi con UNAR per la segnalazione e trattazione di casi di disabilità Accordi con Inail per i migliori interventi in campo di disabilità e reinserimento da infortunio sul lavoro

Tutte le politiche in materia di parità, di contrasto alle discriminazioni, di benessere organizzativo, contribuiscono allo sviluppo economico di un Paese e il legislatore, anche con l introduzione del Comitato unico di garanzia in ogni amministrazione pubblica ha dimostrato di credere nella possibilità di cambiamento dall interno, attraverso gli stessi lavoratori di quella amministrazione che, all interno del Comitato, diventano anche uno strumento di mediazione dei conflitti e di emersione delle problematiche che, a volte, non vengono neanche conosciute dall amministrazione

conciliazione famiglia vita lavorativa Una modifica del modello di welfare, che consideri prioritari i temi della conciliazione e della condivisione; una nuova flessibilità dell organizzazione del lavoro, che incentivi le aziende e le amministrazioni pubbliche a utilizzare il telelavoro e ridurre gli ostacoli all utilizzo del part-time; l utilizzo delle risorse risparmiate, anche in termini di meno assenteismo e maggiore produttività, causati da un ambiente di lavoro poco accogliente, sono solo alcune delle proposte sulle quali mondo pubblico e privato sono chiamati a confrontarsi tenendo conto che la mancata conciliazione ha dei costi altissimi.

E' più facile spezzare un atomo che un pregiudizio. Albert Einstein