UNIONE DEI COMUNI BASSA ROMAGNA Martedì, 14 ottobre 2014

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Transcript:

UNIONE DEI COMUNI BASSA ROMAGNA Martedì, 14 ottobre 2014

UNIONE DEI COMUNI BASSA ROMAGNA Martedì, 14 ottobre 2014 Prime Pagine 14/10/2014 Prima Pagina Il Sole 24 Ore 1 14/10/2014 Prima Pagina Italia Oggi 2 14/10/2014 Prima Pagina Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) 3 14/10/2014 Prima Pagina La Voce di Romagna 4 Enti locali 14/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 1 Irap, taglio da 6,5 miliardi 5 14/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 1 GUIDO GENTILI Una scossa da realizzare con serietà 6 14/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 2 Giochi, tasse su del 5% 7 14/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 2 MARCO MOBILI, MARCO ROGARI Imponibile Irap abbattuto del 50% 8 14/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 2 L' imposta più odiata 10 14/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 2 GIORGIO POGLIOTTI Risparmi di 8.500 euro l' anno per ogni assunto 12 14/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 3 BARBARA FIAMMERI «Taglio Irap da 6,5 miliardi, via tasse per 18» 14 14/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 3 MARCO MOBILI, MARCO ROGARI La legge di stabilità sale a quota 30 miliardi 16 14/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 3 La manovra scommette sulla credibilità della spending 18 14/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 3 Le misure in arrivo con la legge di stabilità 19 14/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 5 NICOLETTA PICCHIO «La priorità è ricreare la fiducia» 20 14/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 5 LUCA ORLANDO Gli imprenditori: avanti con le riforme 22 14/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 6 Bankitalia: stime a rischio 24 14/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 10 ANTONIO IORIO L' Iva rende il rientro più caro 26 14/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 10 RIENTRO CAPITALI 28 14/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 11 I cinque pilastri della delega 29 14/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 11 Jobs act, retromarce e misure insufficienti 30 14/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 13 Nord Ovest ancora in tilt Paura in Emilia e Piemonte 32 14/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 14 DOMENICO PALMIOTTI Il Tap ricorre contro i blocchi 34 14/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 15 Il tavolo Ast finisce a Palazzo Chigi Il 17 sciopero 36 14/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 17 Novara Milano, lavori in ritardo 37 14/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 21 C' è ancora una priorità investimenti? 38 14/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 21 ALESSANDRO ARONA Prove di ripartenza per l' edilizia bloccata 40 14/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 22 MAURO SALERNO La «riforma continua» sugli appalti pubblici 42 14/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 22 GIUSEPPE LATOUR Un' ondata di dinamismo all' Autorità anticorruzione 44 14/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 23 ALESSANDRO LERBINI Boom dei bandi nei primi 9 mesi 46 14/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 23 MASSIMO FRONTERA La leva della deroga fa accorciare i tempi 48 14/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 24 ALESSANDRO ARONA Sfide a ostacoli per gli aeroporti 50 14/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 28 Esame europeo? Perché l' Italia non è la Francia 52

14/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 28 La teologia economica dei francescani e la realtà di oggi 54 14/10/2014 Italia Oggi Pagina 1 PIERLUIGI MAGNASCHI Il punto è: perché, avendo progetti e soldi, a Genova non si... 56 14/10/2014 Italia Oggi Pagina 2 EDOARDO NARDUZZI La pubblica amministrazione è già fallita:... 58 14/10/2014 Italia Oggi Pagina 2 MARCO BERTONCINI Una cauta opposizione: la nuova formula di Fi 60 14/10/2014 Italia Oggi Pagina 4 EMILIO GIOVENTÙ Dal 2015 addio all' Irap sul lavoro 61 14/10/2014 Italia Oggi Pagina 6 GIORGIO PONZIANO Ebola da interviste a pagamento 64 14/10/2014 Italia Oggi Pagina 8 TINO OLDANI Se la riforma della burocrazia serve a evitare la Troika, l' incompetenza... 67 14/10/2014 Italia Oggi Pagina 10 DOMENICO CACOPARDO Guarda chi si vede, la politica 69 14/10/2014 Italia Oggi Pagina 12 ANNALIA MARTINELLI Cari sindacati, aspetto una risposta: fra i diritti dei dipendenti... 71 14/10/2014 Italia Oggi Pagina 21 MICHELE ARNESE ED EDOARDO PETTI Giornalisti, formazione che follia 73 14/10/2014 Italia Oggi Pagina 24 brevi 75 14/10/2014 Italia Oggi Pagina 25 VALERIO STROPPA Opere d' arte per pagare le tasse 77 14/10/2014 Italia Oggi Pagina 25 CRISTINA BARTELLI Verso lo stop alle tasse 79 14/10/2014 Italia Oggi Pagina 28 FRANCESCO CERISANO La beffa dei tagli alle province 80 14/10/2014 Italia Oggi Pagina 28 RISPOSTE A QUESITI Tasi/ ItaliaOggi risponde 82 14/10/2014 Italia Oggi Pagina 31 Errori medici, camici bianchi con responsabilità limitata 84 14/10/2014 Italia Oggi Pagina 32 Il prelievo non crea evasione 86 14/10/2014 Italia Oggi Pagina 33 Revisori legali senza limiti 90 14/10/2014 Italia Oggi Pagina 40 EMANUELA MICUCCI Il dirigente diventi un coordinatore dei prof 91 Web 14/10/2014 PavaglioneLugo.net Focus su EXPO 2015 e sulle opportunità per le imprese e per il... 92 14/10/2014 PavaglioneLugo.net La XV Festa del Cavallino Rampante 94 14/10/2014 PavaglioneLugo.net Ci ha lasciati Wanda Bartoletti 95 14/10/2014 PavaglioneLugo.net E' deceduto il dott.luigi Spada 96 14/10/2014 PavaglioneLugo.net Il cordoglio del sindaco e della consulta di Voltana 97 14/10/2014 PavaglioneLugo.net La Gherardi ospita i gemelli di Choisy le Roi 98 14/10/2014 PavaglioneLugo.net Lorenzo Garagnani si aggiudica il riconoscimento del bagnacavallese lontano 99 14/10/2014 PavaglioneLugo.net Un piedibus speciale sull'argine del Lamone 100 14/10/2014 PavaglioneLugo.net La rassegna Mondovisioni 101 14/10/2014 lugonotizie Controlli serali e notturni dei Carabinieri, 5 persone denunciate 102 14/10/2014 lugonotizie La scuola media Gherardi di Lugo ospita i gemelli di di Choisy le Roi 103 14/10/2014 lugonotizie Cordoglio per la scomparsa del dottor Luigi Spada di Voltana 104 14/10/2014 lugonotizie LA POSTA DEI LETTORI / Una festa per gli amici del tartufo o un pochino... 105 14/10/2014 lugonotizie La Confesercenti ricorda Pier Antonio Nannini 106 14/10/2014 lugonotizie Il dottor Lorenzo Garagnani si aggiudica il riconoscimento del... 107 14/10/2014 lugonotizie Rassegna Mondovisioni, la storia di Aaron Swartz 108 14/10/2014 lugonotizie A Chiesuola dal 16 al 19 ottobre si celebra la Festa della Madonna e la... 109

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14/10/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna Imola) Pagina 14 La città si veste di rosso Arrivano le Ferrari Premio a... 155 14/10/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna Imola) Pagina 14 Da simbolo sugli aerei di guerra alla scuderia di F1 156 14/10/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna Imola) Pagina 14 Oggi i funerali di Nannini già presidente Confesercenti 157 14/10/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna Imola) Pagina 14 Muore a 58 anni il dottor Luigi Spada 158 14/10/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna Imola) Pagina 14 Garagnani è il "Bagnacavallese lontano" 159 14/10/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna Imola) Pagina 14 Compie 101 anni 160 14/10/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna Imola) Pagina 14 Servizi per l ' infanzia 161 14/10/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna Imola) Pagina 14 Corsi ad Acrylico 162 14/10/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna Imola) Pagina 14 Visioni dal mondo 163 La Voce di Romagna Ravenna 14/10/2014 La Voce di Romagna Pagina 10 L' Ausl: "Non c' è stata negligenza" 164 14/10/2014 La Voce di Romagna Pagina 10 L' infermiera nega tutto "Io non c' entro" 165 14/10/2014 La Voce di Romagna Pagina 12 Calamosca Il ventennale è tutto d' oro 166 14/10/2014 La Voce di Romagna Pagina 16 Anziano si perde in collina, riportato a casa 167 14/10/2014 La Voce di Romagna Pagina 16 Chimica e Materiali Il corso faentino sforna sei nuovi laureati 168 14/10/2014 La Voce di Romagna Pagina 18 'Denunciate se i vostri territori sono a rischio frane e alluvioni' 169 14/10/2014 La Voce di Romagna Pagina 18 Un giorno con le "rosse" di Maranello 170 14/10/2014 La Voce di Romagna Pagina 18 Garagnani, un chirurgo da premio 171 14/10/2014 La Voce di Romagna Pagina 18 Cordoglio per la morte di Spada 172 14/10/2014 La Voce di Romagna Pagina 18 Ubriaco fradicio si schianta sulla S.Vitale 173 14/10/2014 La Voce di Romagna Pagina 18 Distrugge bancomat a calci e pugni 174 14/10/2014 La Voce di Romagna Pagina 18 Prevenzione furti Coltelli in tasca. e fare sospetto: tre denunciati 175

Il Sole 24 Ore Prima Pagina 1

Italia Oggi Prima Pagina 2

Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Prima Pagina 3

La Voce di Romagna Prima Pagina 4

Pagina 1 Il Sole 24 Ore Enti locali LEGGE DI STABILITÀ. Renzi: la manovra sale a 30 miliardi Per le coperture si cercano 16 miliardi di tagli. Irap, taglio da 6,5 miliardi Zero contributi nei primi tre anni per chi assume a tempo indeterminato. «Dal 2015 verrà abolita la componente lavoro dalla tassa dell' Irap: questo vale 6,5 miliardi di euro». Lo ha detto ieri Matteo Renzi nel suo intervento all' assemblea di Confindustria Bergamo. Non è tutto: tre anni a "zero contributi" per le imprese che assumono a tempo indeterminato. Renzi ha delineato le mosse del governo per agganciare la ripresa: ci saranno 18 miliardi di tagli alle tasse nella legge di stabilità, la cui portata salirà a 30 miliardi. In particolare 16 miliardi arriveranno dalla spending review, altri 11,5 Palazzo Chigi li ricaverà dalla leva del deficit rimanendo comunque sotto il tetto del 3%. Fiammeri, Mobili, Rogari u pagine 2 3. 5

Pagina 1 Il Sole 24 Ore Enti locali IL RILANCIO E LE TASSE. Una scossa da realizzare con serietà Guido Gentili Fosse solo una partita di poker, tra lanci e rilanci, sarebbe divertente. Ma non lo è. La posta in gioco è tremendamente più seria e cruciale: la ripresa di un Paese stremato e il suo rapporto con l' Europa e con i mercati. Dietro e davanti l' annuncio del premier Matteo Renzi di una legge di stabilità da 30 miliardi senza aumenti fiscali; la spending review per 16 miliardi; l' abbattimento dell' Irap per 6,5 miliardi; il taglio per 3 anni dei contributi per chi assume a tempo indeterminato; la possibilità di ricevere il Tfr in busta paga ci sono questi numeri e questa impostazione. Mix che se confermato in modo chiaro nel testo di legge può segnare la svolta attesa. Oppure, in caso contrario, aprire una finestra sul burrone. Renzi ha messo sul piatto la credibilità sua e della terza economia dell' Eurozona. Lo ha fatto tirando dritto su una strada dove non mancano le curve pericolose (a partire dall' esame non scontato dell' Europa sulla deviazione dal pareggio di bilancio) e che può essere attraversata da molte incognite. Le preoccupazioni formulate da Bankitalia hanno un loro spessore di veridicità e sarebbe un errore non tenerne in debito conto. Sarebbe sbagliato sottovalutare anche le contestazioni. Infine, ieri come oggi, non è possibile trattare il tema delle coperture finanziarie con un' alzata di spalle. D' altra parte gli impegni assunti dal premier suonano con toni diversi da quelli di uno spot di giornata. Al contrario. La strategia d' attacco prospettata indica una scelta di politica economica e non un compromesso dove tutto "si tiene". Di queste mezze soluzioni inservibili ne abbiamo collezionate a bizzeffe e l' Italia ha pagato un prezzo altissimo. Se ne ricordi, domani, il Governo. twitter@guidogentili1. GUIDO GENTILI 6

Pagina 2 Il Sole 24 Ore Enti locali L' IPOTESI. Giochi, tasse su del 5% Su le tasse sul gioco per incassare 2 miliardi per la riduzione delle tasse e salvare gli sgravi fiscali delle famiglie. L' ipotesi, allo studio nella Stabilità, prevede l' aumento di 5 punti del prelievo erariale unico (Preu) sulle new slot e sulle Vlt (apparecchi di nuova generazione). Un aumento che potrebbe far crollare il mercato e il relativo gettito. RIPRODUZIONE RISERVATA. 7

Pagina 2 Il Sole 24 Ore Enti locali La lunga crisi. Imponibile Irap abbattuto del 50% Stimato un impatto macroeconomico sul Pil di 0,1 punti percentuali subito e di 0,4 a regime. Marco Mobili Marco Rogari ROMA L' Irap diventa più leggera. Dal 2015 il costo del lavoro sarà integralmente deducibile dalla base imponibile dell' imposta regionale sulle attività produttive. Una misura che in termini di riduzione del carico fiscale su imprese e autonomi vale 6,5 miliardi di euro. Almeno stando all' intervento di ieri dello stesso premier, Matteo Renzi, nel corso dell' assemblea di Confindustria con gli imprenditori di Bergamo. È arrivata dunque la scelta politica annunciata su queste pagine domenica scorsa, quando il premier è stato messo davanti alla scelta tra un taglio dell' intera componente lavoro dalla base imponibile Irap e un taglio dei contributi sociali. Sul tavolo anche una terza opzione (tornata nel cassetto), ovvero quella di replicare l' intervento di maggio del decreto Irpef con un taglio del 10% sulle cinque aliquote Irap. La scelta finale è dunque quella di far camminare l' imposta regionale non più su tre gambe (profitti, interessi passivi e costo del lavoro) ma solo su due. In attesa di conoscere i numeri della legge di stabilità, che sarà varata domani dal Governo a Palazzo Chigi, il tributo regionale pagato dal settore privato vale per l' Erario oltre 22 miliardi di euro cui se ne devono aggiungere almeno altri 10 pagati dalla pubblica amministrazione. La componente lavoro che oggi resta a carico delle imprese, perché esclusa dalle deduzioni in misura fissa e quelle in misura forfettaria, pesa almeno per il 50% sulla base imponibile Irap. E considerando che una prima riduzione del cuneo fiscale per oltre 2 miliardi è già in vigore con l' attuazione del decreto salva Italia di Monti, il peso della componente lavoro dell' Irap viaggia tra gli 8 e i 9 miliardi. Ma occorre ricordare che il mancato pagamento dell' Irap riduce la deducibilità del tributo regionale ai fini dell' Ires e dell' Irpef. Pertanto nella posta dare avere per le imprese il taglio del costo del lavoro dall' Irap si attesta, come annunciato da Renzi, sui 6,5 miliardi. A beneficiarne saranno comunque tutte le imprese, anche se l' intervento, così come ipotizzato, finisce per premiare soprattutto le imprese medio grandi (labour intensive). Per le piccole e piccolissime imprese i risparmi di imposta potrebbero variare tra il 5% e 9%, toccare il 35% di risparmio per le Pmi e addirittura il 65% per unità operative medio grandi. Il taglio del costo del lavoro, inseguito dalle imprese fin dall' entrata in vigore del tributo regionale, produrrà effetti positivi anche in termini di valori macroeconomici. Un taglio del carico fiscale sulle Continua > 8

Pagina 2 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali imprese da 6,5 miliardi di euro potrebbe migliorare il Pil già a partire dal 2015 di 1,6 miliardi e toccare i sette miliardi a regime, a conclusione del triennio della legge di stabilità 2015 2017. Non solo. In termini di maggiore spinta all' occupazione il taglio della componente lavoro dal calcolo del valore della produzione potrebbe valere anche fino da 0,2 a 0,3 punti percentuali, così come sui consumi che a regime potrebbero crescere di 0,4 punti. Il taglio del costo del lavoro dall' imponibile Irap si andrà ad aggiungere alla riduzione del 10% sulle aliquote dell' imposta regionale introdotta con il decreto Irpef di maggio. RIPRODUZIONE RISERVATA. MARCO MOBILI, MARCO ROGARI 9

Pagina 2 Il Sole 24 Ore Enti locali L' ANALISI. L' imposta più odiata L' Irap, sin dalla sua nascita, si porta dietro la sgradevole immagine di "tassa ingiusta". Tasse simpatiche non se ne conoscono, d' accordo. Ma una tassa che colpisce il lavoro e che si paga anche quando i bilanci chiudono in perdita è qualcosa davvero difficile da farsi piacere. Economisti, giuristi e politici si confrontano da sempre sulla coerenza di un prelievo così congegnato e anche segnato da innumerevoli promesse di soppressione, puntualmente disattese. Anche per questo, l' annuncio del presidente del Consiglio, Matteo Renzi, di voler azzerare la componente del costo del lavoro dall' Irap rappresenta una svolta di grande rilievo. E non solo perché in questo modo il prelievo sulle attività produttive sarà alleggerito di circa 6,5 miliard i all' anno. L' intervento sull' Irap annunciato dal premier va nella direzione giusta anche per altri motivi. E risponde alla priorità di avviare una reale riduzione del cuneo fiscale sul lavoro. Un intevento così congegnato, infatti, andrà a premiare le imprese che danno più lavoro, le attività labour intensive. Una misura di questo tipo appare più efficace del taglio lineare dell' aliquota (come è stato fatto sempre dal governo Renzi poco prima dell' estate), che produrrebbe una riduzione del prelievo "democratica" ovvero uguale per tutti ma forse poco lungimirante nella fase attuale, nella quale il lavoro ha bisogno di essere sostenuto. Spostare tutto, come intende fare il governo sul costo del lavoro, risponde così all' esigenza di rendere più competitive le imprese, visto che proprio la componente Irap gioca in questo senso un ruolo decisamente negativo. Un ruolo anche poco comprensibile all' estero, tanto che per fare un esempio le statistiche internazionali sul costo del lavoro redatte dall' Ocse non includono per l' Italia la componente Irap, facendo apparire il nostro cuneo fiscale non così diverso da quello degli altri paesi, cosa che ovvia mente non è. Certo, rispetto al 1997 anno dei primi pagamenti dell' Irap molte correzioni, semplificazioni e riduzioni del prelievo so no arrivate. Talvolta lo si è fatto per adeguarsi o per rimediare alle sentenze delle Corti, dalla Cassazione alla Corte costituzionale; altre volte per rispondere ancorché parzialmente all' allarme del mondo produttivo sugli effetti devastanti di que sta imposta. Nel corso degli anni, solo per citare alcune misure volte a ridurre l' impatto dell' imposta, sono arrivate detrazioni fisse dalla base imponibile e detrazioni legate in modo specifico al costo del lavoro che hanno escluso dall' imposta moltissimi soggetti economici di piccole dimensioni. Un segnale Continua > 10

Pagina 2 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali è giunto anche con l' introduzione della possibilità di dedurre dall' Ires una quota dell' Irap pagata. Non c' è dubbio, però, che la misura ora annunciata dal governo rappresenti una scossa, che non può essere paragonata agli interventi del passato. Proprio qualche giorno fa il direttore dell' agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi, ha parlato delle necessità di un fisco che favorisca lo sviluppo. E ha lanciato l' idea di un nuovo "patto" di fiducia con le imprese e i pro fessionisti. Ecco, questa può essere, anzi, questa deve essere la direzione da seguire. Perché, come si è detto sul Sole 24 Ore di sabato scorso, in un paese come l' Italia che ha una pressione fiscale a livelli insostenibili, il "patto" sul fisco richiede in primo luogo uno sforzo nella direzione della riduzione del prelievo. Dal governo sta per arrivare una prima, important e, risposta. Che pone le basi per costruire davvero un nuovo rapporto tra fisco e c ontribuenti. RIPRODUZIONE RISERVATA. 11

Pagina 2 Il Sole 24 Ore Enti locali Decontribuzione. Le misure su Irap e contributi. Risparmi di 8.500 euro l' anno per ogni assunto Giorgio Pogliotti ROMA Dal 2015 un imprenditore potrà risparmiare tra gli 8.550 e gli 8.850 euro per ogni neoassunto con contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti con reddito di 22mila euro lordi. La cifra risparmiata potrà salire a 9.542 euro, in caso di stabilizzazione di un lavoratore che aveva un contratto a tempo determinato. È l' effetto delle due misure annunciate ieri dal premier Renzi, che intende destinare 1,5 miliardi per azzerare i contributi a carico degli imprenditori che assumerano con la nuova tipologia contrattuale prevista dal Jobs act, in aggiunta ai 6,5 miliardi che serviranno per abolire la componente lavoro dell' Irap. «Vogliamo rendere più convenienti le assunzioni con il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti spiega il responsabile economico del Pd, Filippo Taddei. Stiamo ancora studiando come calibrare la decontribuzione per i neoassunti, si ragiona se renderla totale fino a certe soglie di reddito, per determinate categorie». Con l' aiuto del coordinatore scientifico della Fondazione studi consulenti del lavoro, Enzo De Fusco, abbiamo stimato l' impatto per le imprese delle misure annunciate dal premier. Iniziamo dall' Irap. Ebbene su un reddito medio di un lavoratore dipendente, che è pari a 22mila euro lordi annui, per una grande azienda in linea di massima la componente lavoro dell' Irap oggi ha un impatto stimato tra i 550 e gli 850 euro l' anno che verrebbero risparmiati dal datore di lavoro. Oggi sui 22mila euro, per un lavoratore fino a 35 anni, in virtù delle deduzioni la base imponibile si abbatte di 10.600 euro. L' intervento del governo avrebbe l' effetto di azzerare la quota parte residuale, ovvero i restanti 11.400 euro. Se la misura verrà estesa anche alle stabilizzazioni di lavoratori assunti con contratto a tempo determinato, lo "sconto" per l' impresa sarà ancora maggiore. Attualmente, infatti, l' imprenditore paga 1.542 euro di Irap (prendendo come riferimento il Lazio), poiché paga oltrechè sui 22mila euro di reddito anche sui contributi, ovvero su 33mila euro complessivi. Se questa fattispecie verrà inclusa tra le tipologie che beneficiano dell' abolizione Irap, il risparmio per l' impresa sarà quindi di 1.542 euro. Questa misura si applicherà all' attuale stock di lavoratori e ai futuri. Ma le agevolazioni annunciate da Renzi non si fermano qui. La seconda novità riguarda esclusivamente le nuove assunzioni, con l' azzeramento dei contributi che nel caso preso in esame (reddito di 22mila euro) corrispondono all' incirca a 8mila euro l' anno. Che l' imprenditore non dovrebbe più pagare. «Nel complesso si avrebbe un abbattimento secco del 35% del costo del lavoro sui neoassunti spiega De Fusco e di circa 4 punti percentuali per i vecchi lavoratori». Continua > 12

Pagina 2 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali Resta da capire ancora se, e come, verrà graduato lo "sconto" per i neoassunti, e soprattutto come verranno reperite le coperture economiche per le due misure. Ma dopo l' annuncio di Renzi sembra delinearsi in modo più chiaro il disegno del governo, che punta a rendere più "appetibile" per le imprese il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti, semplificando la flessibilità in uscita (con la revisione della disciplina sul reintegro) e con consistenti sconti fiscali. Basterà per creare occupazione stabile? L' obiettivo è anche quello di "cannibalizzare" parte delle false partite Iva o delle finte collaborazioni che mascherano rapporti di lavoro subordinato, semplicemente rendendo la tipologia di lavoro standard più conveniente. RIPRODUZIONE RISERVATA. GIORGIO POGLIOTTI 13

Pagina 3 Il Sole 24 Ore Enti locali La lunga crisi. «Taglio Irap da 6,5 miliardi, via tasse per 18» Renzi: costo del lavoro escluso dal tributo, zero contributi nei primi tre anni per chi assume a tempo indeterminato. Barbara Fiammeri ROMA La Legge di stabilità sale a «30 miliardi». Fino a poco tempo fa un simile annuncio sarebbe stato foriero di cattivi presagi. Matteo Renzi invece ne fa uno spot a sostegno della politica economica del Governo per rilanciare crescita e occupazione con due interventi choc: 1) per tre anni i contributi di tutti i nuovi assunti a tempo indeterminato saranno a carico dello Stato; 2) a partire dal 2015 verrà cancellata dall' Irap la componente lavoro. Misure che, assieme alla conferma del bonus degli 80 euro, all' allentamento del patto di stabilità interno e ferma restando la determinazione a procedere a un accordo con le banche («nelle prossime ore») per l' anticipo facoltativo del Tfr in busta paga, dovrebbero contribuire a ribaltare la spirale recessiva confermata anche ieri da Istat e Bankitalia. Già perché stavolta non ci sarà «un centesimo di tasse in più». E per dimostrarlo il premier si serve ancora una volta del numero 18, che «non è solo l' articolo dello Statuto dei lavoratori» ma corrisponde anche al taglio delle tasse attuato dal governo con la finanziaria dello scorso anno e con quella che sarà approvata domani dal Consiglio dei ministri: «Il maggiore di sempre», rivendica Renzi che, pur ribadendo di voler rispettare il vincolo «stupido» del 3%, non sembra intenzionato a farsi intimorire da chi a Bruxelles ha già informalmente fatto sapere di non vedere di buon occhio il rinvio del pareggio di bilancio strutturale. Il premier sceglie non a caso il palcoscenico dell' assemblea di Confindustria Bergamo, nella fabbrica Persico a Nembro, per annunciare la rivoluzione. Fuori lo attendono un gruppo di operai della Fiom al grido di «buffone». Lo stesso accadrà un' ora dopo, quando varcherà il cancello della Dalmine mentre da Roma gli arriva l' eco dell' ennesimo attacco di Susanna Camusso. La leader della Cgil conferma la manifestazione del 25 ottobre a Piazza San Giovanni «per salvare il Paese» e rilancia lo «sciopero generale». Renzi chiede agli imprenditori di fare la loro parte, lanciando loro una vera e propria «sfida», così almeno la definisce il premier. Il governo mette a disposizione 6,5 miliardi per l' eliminazione della componente lavoro dall' Irap, «come Confindustria nella persona di Giorgio Squinzi e dei suoi predecessori ci chiede da tempo di fare». Un altro miliardo servirà a «pagare» la decontribuzione triennale dei nuovi assunti. «A proposito dell' articolo 18, faremo una cosa semplice: coloro i quali nel Continua > 14

Pagina 3 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali 2015 assumeranno giovani e meno giovani a tempo indeterminato avranno la possibilità di non pagare i contributi e lo Stato si sostituirà all' imprenditore», spiega Renzi. Ci sono poi i 10 miliardi per rendere «permanente» il bonus degli 80 euro e i 500 milioni per aumentare le detrazioni fiscali delle famiglie parallelamente al piano per consentire ai lavoratori di avere in busta paga il Tfr. Ma la «sfida» non è solo nei confronti degli imprenditori. La scelta di incentivare le assunzioni a tempo indeterminato è salutata con favore da Cesare Damiano, presidente della Commissione Lavoro e tra i più critici nei confronti del Jobs act, così come da altri esponenti della minoranza del Pd che ora dovranno decidere se andare in piazza con Landini e Camusso, come ha già confermato Fassina, per quella che è stata definita dalla leader della Cgil «la prima iniziativa di contrasto vero a questo governo» oppure schierarsi dalla parte del premier. Tertium non datur. Il premier, come è suo solito, preferisce giocare all' attacco. La scelta di una manovra da «30 miliardi» è una prova di forza anche nei confronti dell' Europa davanti alla quale si presenterà con una spending review record da 16 miliardi per rendere credibile la scelta di finanziare più di 11 miliardi di misure espansive in deficit. «Siamo in un momento delicato» e «le difficoltà vanno affrontate senza far finta di sottovalutarle» ma senza mai dimenticare che l' Italia è «una grande potenza industriale» che deve «recuperare fiducia nel futuro», non perché lo dice «un pazzarello», ma perché «i numeri dicono che ce la possiamo fare». E allora, è l' appello del premier, se si «lasciano da parte le divisioni di parte, ideologiche, culturali», se si «smette di litigare» e si «dà tutti una mano all' Italia», si arriverà «all' ultimo giorno di questa legislatura con un Paese trasformato» dalle riforme. Non solo quella del lavoro o quella fiscale. La tragedia di Genova è l' ennesima conferma che non si può andare avanti con «l' insopportabile scaricabarile», con un sistema in cui «lavorano più i giudici che i manovali». Così come va spazzata via quella cultura «borbonico napoleonica» che consente alle sovrintendenze di bloccare opere che «non sono la cupola del Brunelleschi». RIPRODUZIONE RISERVATA. BARBARA FIAMMERI 15