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Indice: 1. PREMESSA... 5 1. DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI... 6 2. STANDARD MANUTENTIVO DA GARANTIRE... 7 3. SISTEMAZIONI SPONDALI E DEL FONDO ALVEO IN MASSI NATURALI... 7 3.1 MANUALE D USO... 7 Descrizione... 7 3.2 MANUALE DI MANUTENZIONE... 7 Erosione... 7 Depositi... 8 Scalzamento scogliere, briglie, soglie... 8 Eccessiva vegetazione / infestanti... 8 3.3 PROGRAMMA DI MANUTENZIONE... 8 3.3.1 Sottoprogramma delle prestazioni... 8 3.3.2 Sottoprogramma dei controlli... 9 3.3.3 Sottoprogramma degli interventi... 10 4. RIPROFILATURA ALVEO IN TERRA... 10 4.1 MANUALE D USO... 10 Descrizione... 10 4.2 MANUALE DI MANUTENZIONE... 11 Erosione... 11 Depositi... 11 Eccessiva vegetazione / infestanti... 11 4.3 PROGRAMMA DI MANUTENZIONE... 12 4.3.1 Sottoprogramma delle prestazioni... 12 4.3.2 Sottoprogramma dei controlli... 12 4.3.3 Sottoprogramma degli interventi... 12 5. STRUTTURE IN FONDAZIONE: PIEDE DI FONDAZIONE PER MURO DI SOSTEGNO... 12 5.1 MANUALE D USO... 12 Descrizione... 12 5.2 MANUALE DI MANUTENZIONE... 13 Cedimenti... 13 Corrosione... 13 Fessurazioni... 14 Lesioni... 14 Non perpendicolarità della struttura... 14 5.3 PROGRAMMA DI MANUTENZIONE... 14 5.3.1 Sottoprogramma delle prestazioni... 14 5.3.2 Sottoprogramma dei controlli... 15 5.3.3 Sottoprogramma degli interventi... 15 6. STRUTTURE IN FONDAZIONE: PLATEE... 16 6.1 MANUALE D USO... 16 Descrizione... 16 6.2 MANUALE DI MANUTENZIONE... 16 Cedimenti... 16 Corrosione... 17 Fessurazioni... 17 Lesioni... 17 Non perpendicolarità della struttura... 17 6.3 PROGRAMMA DI MANUTENZIONE... 18 6.3.1 Sottoprogramma delle prestazioni... 18 6.3.2 Sottoprogramma dei controlli... 18 6.3.3 Sottoprogramma degli interventi... 18 1

7. STRUTTURE DI ELEVAZIONE: PARETI IN CA... 19 7.1 MANUALE D USO... 19 Descrizione... 19 7.2 MANUALE DI MANUTENZIONE... 20 Alterazione finitura superficiale... 20 Corrosione... 20 Deposito superficiale... 20 Distacco o erosione... 21 Fessurazioni... 21 Lesioni... 21 7.3 PROGRAMMA DI MANUTENZIONE... 21 7.3.1 Sottoprogramma delle prestazioni... 21 7.3.2 Sottoprogramma dei controlli... 22 7.3.3 Sottoprogramma degli interventi... 22 8. STRUTTURE SECONDARIE: SOLETTE IN CA... 23 8.1 MANUALE D USO... 23 Descrizione... 23 8.2 MANUALE DI MANUTENZIONE... 24 Corrosione... 24 Deformazioni... 24 Degrado-distacchi... 25 Fessurazioni... 25 Lesioni... 25 Umidità... 25 8.3 PROGRAMMA DI MANUTENZIONE... 26 8.3.1 Sottoprogramma delle prestazioni... 26 8.3.2 Sottoprogramma dei controlli... 26 8.3.3 Sottoprogramma degli interventi... 26 9. CANALE SCATOLARE PREFABBRICATO IN CA... 27 9.1 MANUALE D USO... 27 Descrizione... 27 9.2 MANUALE DI MANUTENZIONE... 28 Corrosione... 28 Deformazioni... 28 Degrado-distacchi... 28 Fessurazioni... 28 Lesioni... 29 9.3 PROGRAMMA DI MANUTENZIONE... 29 9.3.1 Sottoprogramma delle prestazioni... 29 9.3.2 Sottoprogramma dei controlli... 29 9.3.3 Sottoprogramma degli interventi... 29 11. TUBAZIONI IN CA... 30 11.1 MANUALE D USO... 30 Descrizione... 30 11.2 MANUALE DI MANUTENZIONE... 31 Cedimenti... 31 Corrosione... 31 Depositi... 31 Difetti dei chiusini... 31 Erosione... 32 Fessurazioni dei pozzetti... 32 Lesioni dei pozzetti... 32 Penetrazione di radici... 32 Perdite per difetti ai raccordi e alle sconnessioni... 32 Presenza di vegetazione... 33 11.3 PROGRAMMA DI MANUTENZIONE... 33 11.3.1 Sottoprogramma delle prestazioni... 33 11.3.2 Sottoprogramma dei controlli... 34 2

11.3.3 Sottoprogramma degli interventi... 35 12. BARRIERE STRADALI E PARAPETTI... 35 12.1 MANUALE D USO... 35 Descrizione... 35 12.2 MANUALE DI MANUTENZIONE... 36 Bolle o screpolature... 36 Corrosione o presenza di ruggine... 36 12.3 PROGRAMMA DI MANUTENZIONE... 37 12.3.1 Sottoprogramma delle prestazioni... 37 12.3.2 Sottoprogramma dei controlli... 37 12.3.3 Sottoprogramma degli interventi... 37 13. STRADE ASFALTATE... 38 13.1 MANUALE D USO... 38 Descrizione... 38 13.2 MANUALE DI MANUTENZIONE... 39 Deformazioni... 39 Fessurazioni... 39 Usura... 39 13.3 PROGRAMMA DI MANUTENZIONE... 39 13.3.1 Sottoprogramma delle prestazioni... 39 13.3.2 Sottoprogramma dei controlli... 40 13.3.3 Sottoprogramma degli interventi... 40 14. PISTE DI MANUTENZIONE IN MATERIALE DI SCAVO VAGLIATO E COMPATTATO... 41 14.1 MANUALE D USO... 41 Descrizione... 41 14.2 MANUALE DI MANUTENZIONE... 41 Buche... 41 Cedimenti... 41 Presenza di vegetazione... 42 14.3 PROGRAMMA DI MANUTENZIONE... 42 14.3.1 Sottoprogramma delle prestazioni... 42 14.3.2 Sottoprogramma dei controlli... 42 14.3.3 Sottoprogramma degli interventi... 42 15. PARATOIE... 43 15.1 MANUALE D USO... 43 Descrizione... 43 15.2 MANUALE DI MANUTENZIONE... 43 Bolle o screpolature... 43 Corrosione... 43 Deformazioni o distorsioni... 44 Serraggio elementi giuntati... 44 15.3 PROGRAMMA DI MANUTENZIONE... 44 15.3.1 Sottoprogramma delle prestazioni... 44 15.3.2 Sottoprogramma dei controlli... 45 15.3.3 Sottoprogramma degli interventi... 45 16. PETTINI IN IPE PER LA PULIZIA DELLA VASCA DI LAMINAZIONE... 45 16.1 MANUALE D USO... 45 Descrizione... 45 16.2 MANUALE DI MANUTENZIONE... 46 Bolle o screpolature... 46 Corrosione... 46 Deformazioni o distorsioni... 46 Serraggio elementi giuntati... 47 16.3 PROGRAMMA DI MANUTENZIONE... 47 16.3.1 Sottoprogramma delle prestazioni... 47 16.3.2 Sottoprogramma dei controlli... 47 3

16.3.3 Sottoprogramma degli interventi... 47 17. CONSIDERAZIONI FINALI... 48 4

1. PREMESSA Il successo di un intervento di sistemazione idraulica è correlato anche alla predisposizione di un programma periodico di manutenzione che garantisca un monitoraggio costante dell opera e dei relativi interventi. La presente relazione riferisce circa il Piano di Manutenzione dell Opera relativo agli interventi per la sistemazione idraulica del Rio Moglie nei Comuni di Sandigliano e di Gaglianico, redatto ai sensi del DPR 207/2010. Le informazioni e le indicazioni fornite all interno del piano costituiscono un importante traccia per l elaborato definitivo, che dovrà necessariamente essere redatto al termine lavori, o perlomeno quando saranno note, in dettaglio, tutte le caratteristiche tecniche degli impianti e dei materiali in genere che verranno effettivamente messi in opera dalla ditta vincitrice dell appalto. I principi fondamentali cui gli interventi di manutenzione si rifanno sono i seguenti: - Corretta conservazione delle opere per l intera vita utile; - Garanzia della sicurezza delle persone e della tutela ambientale; - Economicità e rapidità d intervento. Come previsto dall art.38, c.2, del DPR 207/2010 (già art. 40, c.2, del DPR 554/1999), il presente Piano di Manutenzione si compone dei seguenti documenti operativi: 1) Manuale d uso: nel caso specifico del progetto in esame il Manuale d Uso, più che a conoscere le modalità di fruizione del bene, è utile a consentire di eseguire tutte le operazioni atte alla sua conservazione che non richiedono conoscenze specialistiche e per riconoscere tempestivamente fenomeni di deterioramento anomalo al fine di sollecitare interventi specialistici. 2) Manuale di manutenzione: in questa sezione sono riportate indicazioni circa le anomalie riscontrabili durante la vita utile dei beni, da conoscere per una corretta manutenzione dell opera progettata; 3) Programma di manutenzione: prevede un sistema di controlli e di interventi da eseguire, a cadenze prefissate al fine di una corretta gestione del bene nel corso degli anni. In questa sezione saranno pertanto definiti: - il livello delle prestazioni che devono essere garantite dall opera realizzata durante la sua vita; - una serie di controlli e di interventi finalizzati ad una corretta gestione dell opera; - le scadenze alle quali devono essere eseguiti gli interventi. Il Programma di Manutenzione si articola in: a) Sottoprogramma delle prestazioni: vi sono indicate le caratteristiche prestazionali ottimali ed il loro eventuale decremento accettabile, nel corso della vita utile del bene; b) Sottoprogramma dei controlli: vi è indicata la programmazione delle verifiche e dei controlli da effettuarsi per rilevare durante gli anni la rispondenza alle prestazioni previste; l obiettivo è quello di avere una indicazione precisa della dinamica di caduta di efficienza del bene avendo come riferimento il livello di funzionamento ottimale e quello minimo accettabile; c) Sottoprogramma degli interventi di manutenzione: riporta gli interventi in programma e l indicazione del soggetto preposto ad effettuarli, nell ottica di una corretta conservazione del bene. 5

1. DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI Di seguito si ricordano le opere in progetto; per una descrizione dettagliata si rimanda alla Relazione Tecnico Illustrativa (ID.01.001), alla Relazione Idrologico-Idraulica (ID.01.002) e alla Relazione di Calcolo Strutturale (ST.01.001), oltre che alle Tavole di progetto. Le opere in progetto interessano il bacino del Rio Moglie e un tratto di bacino del Rio Raspuzzo intercettato dal canale di gronda in progetto e convogliato verso il Rio Moglie, e sono qui definite da valle verso monte, a partire dall ultimo tratto a valle del ponte di Via Trento. È previsto un tronco di riprofilatura a valle del ponte sul Rio Moglie di Via Trento, che verrà realizzato in massi con sezione trapezia. Il ponte della stessa Via Trento verrà rifatto attraverso la posa di uno scatolare prefabbricato, garantendo una luce libera maggiore grazie ad una maggior quota dell impalcato ed alla riprofilatura dell alveo. È previsto poi il rifacimento del ponte di V.Roma sul Rio Moglie con un canale scatolare in CA, ottimizzandone il tracciato e ampliando la luce libera; immediatamente a valle del ponte, un tronco riprofilato con sezione in massi non cementati fungerà da raccordo alla scogliera esistente tra V.Roma e V.Trento. Procedendo verso monte, si demolirà il tratto in massi realizzato nel corso di un lotto precedente, per consentire un approfondimento dell alveo adeguato alle nuove condizioni di deflusso e la riprofilatura del tronco lungo Via Mazzini, a fianco del muro di recinzione esistente del Castello di Sandigliano, fino all attraversamento esistente a valle dell abitato di frazione Moglie. La riprofilatura sarà realizzata con una regolarizzazione del fondo alveo, il rivestimento in massi e la protezione del modesto rilevato stradale con un muro di sostegno integrato nel rivestimento spondale. Il percorso proseguirà lungo Via Mazzini risalendo sino alle prime case di Frazione Moglie, pochi metri oltre il termine del muro di recinzione del Castello per poi deviare verso Est. Si proseguirà a fianco di una strada campestre esistente che si congiunge poi alla Strada Comunale dell Asino procedendo con un canale in scatolare prefabbricato in CA e un breve tratto in scogliera non cementata, sino a raggiungere un riale esistente che procede con andamento Nord-Sud. Ci si immetterà nell alveo esistente, riprofilandone la sezione realizzando una scogliera in massi per incrementare la capacità di deflusso; dopo un breve tratto sotto strada a sezione chiusa, si prosegue in direzione Nord con una tubazione di grande diametro interrata, sino a superare la Cascina Pralino e le serre esistenti. Una volta raggiunto il confine tra due proprietà si propone di realizzare un canale di gronda a cielo aperto in massi non cementati, avente funzione di raccordo e laminazione, sino ad intercettare ad Est il corso del Rio Raspuzzo che proprio in questo punto si definisce in modo marcato. I contributi provenienti dal fosso a servizio della vicina S.P. verranno convogliati verso il canale di laminazione tramite un tratto in terra riprofilato con geotessuto. Allo scopo di agevolare le operazioni di manutenzione e pulizia del canale di gronda in progetto, verrà realizzata una tubazione in CA di collegamento tra il canale stesso e le due tubazioni gemelle esistenti, fiancheggianti a ovest la Cascina Pralino e aventi funzione irrigua, in modo da deviare temporaneamente il deflusso delle acque di magra verso il tracciato esistente. Per limitare gli apporti dal sifone esistente che oggi consente il sottopasso del nuovo canale recentemente realizzato, si propone la costruzione di un manufatto comprensivo di scolmatore e di una luce di fondo regolabile a completamento del sifone stesso, come meglio dettagliato nella Tav.ID.06.006 e nella Relazione Idrologico-Idraulica. 6

2. STANDARD MANUTENTIVO DA GARANTIRE Per le opere in progetto è previsto l uso di materiali e tecniche realizzative che rispondono ad elevati livelli qualitativi; si stabilisce che lo standard di efficienza che le opere devono mantenere nel tempo sia di livello ALTO e quindi nel presente Piano si prevede che: 1) controlli e verifiche dello stato di conservazione delle opere siano effettuati in caso di eventi meteorici violenti; 2) gli interventi di manutenzione siano effettuati subito dopo la di necessità di intervento. 3. SISTEMAZIONI SPONDALI E DEL FONDO ALVEO IN MASSI NATURALI 3.1 Manuale d uso Descrizione Alveo rivestito in massi lapidei non cementati, con eventuale presenza di salti, taglioni e briglie, a sezione trapezia variabile secondo le sezioni tipo riportate alla ID.06.001. Ubicazione delle opere Vedasi le tavole architettoniche e/o strutturali relative al progetto. Riferimento agli elaborati del progetto ID.01.001 Relazione tecnico-illustrativa e Quadro Economico; ID.01.002 Relazione idrologico - idraulica; ID.02.003 Inquadramento catastale e stralcio di PRG; ID.03.002 Planimetria di progetto; ID.04.002 Sezioni di progetto 1/2; ID.04.003 Sezioni di progetto 2/2; ID.04.005 Profilo longitudinale di progetto; ID.06.001 Sezioni tipo; ID.06.004 Manufatti in progetto 1/3; ID.06.005 Manufatti in progetto 2/3; ID.06.006 Manufatti in progetto 3/3. Modalità d uso L alveo è destinato a garantire il deflusso in sicurezza delle portate di progetto senza presentare alterazioni significative. Prestazioni attese Efficienza idraulica, resistenza ai fenomeni erosivi e mantenimento della sagoma di progetto. 3.2 Manuale di manutenzione Erosione Descrizione: degradazione che implica l'evolversi di processi erosivi che alterano i piani di scorrimento delle acque ed asportano materiale di fondo o di sponda. Cause: assenza di inerbimento, eventi meteorici eccezionali, cattiva costipazione delle zone oggetto di scavo e reinterro o reinterro con materiale inadatto, cause accidentali. Effetto: riduzione dell efficienza idraulica, possibile instabilizzazione di strutture prospicienti l alveo o della sponda stessa, alterazione dei tronchi di valle. 7

Risorse necessarie: Attrezzature manuali, attrezzature di scavo meccaniche, opere provvisionali. Depositi Descrizione: accumulo di materiale di varia natura che altera i piani di scorrimento delle acque e può essere causato da fenomeni erosivi posti più a monte. Cause: assenza di pulizia dell alveo, eventi meteorici eccezionali, cause accidentali. Effetto: riduzione dell efficienza idraulica del sistema. Risorse necessarie: Attrezzature manuali, attrezzature di scavo meccaniche, opere provvisionali. Esecutore: Personale generico o ditta specializzata. Scalzamento scogliere, briglie, soglie Descrizione: alterazione dei piani di fondazione delle strutture connessi spesso a fenomeni erosivi, disallineamento dei massi. Cause: asportazione di materiale per mezzo delle acque, cedimento del terreno di fondazione. Effetto: Perdita della stabilità e della resistenza dell'elemento strutturale con possibili collassi strutturali, perdita di efficienza delle protezioni in massi trasportati fuori sagoma. Risorse necessarie: Attrezzature manuali, attrezzature di scavo meccaniche, opere provvisionali, materiale per sottofondazione. Eccessiva vegetazione / infestanti Descrizione: Alterazione della capacità idraulica della sezione a causa dell eccessiva vegetazione od alla presenza di specie infestanti. Valutando le interazioni idrauliche tra vegetazione e deflusso si puo affermare, infatti, che la presenza di vegetazione ripariale comporta un aumento della scabrezza idraulica al contorno e genera di conseguenza una maggiore resistenza al moto ed una riduzione della velocita del flusso. L aumento della scabrezza produce, a parita di portata, un innalzamento del livello dell acqua, e quindi puo indurre un maggior rischio di esondazione rispetto ad un alveo non vegetato. Cause: Presenza di specie infestanti, scarsa manutenzione, mancato attecchimento delle specie seminate. Effetto: Diminuzione dell efficienza idraulica locale e pregiudizio del buon scolo delle acque anche a causa del possibile distacco di grandi quantità di materiale vegetale durante le piene, con possibile ostruzione delle sezioni di valle. Risorse necessarie: Attrezzature manuali, attrezzature di sfalcio meccaniche. Esecutore: Personale generico o ditta specializzata. 3.3 Programma di manutenzione 3.3.1 Sottoprogramma delle prestazioni Lo standard di efficienza che le opere devono mantenere nel tempo deve essere di livello elevato e non sono pertanto ammissibili diminuzioni della funzionalità. 8

3.3.2 Sottoprogramma dei controlli Tipo di verifica Cadenza Esecutore Report Ispezione visiva sullo stato generale delle opere Controllo a vista del grado di allineamento dei massi costituenti la scogliera secondo la sagoma prestabilita Annuale o dopo ogni evento meteorico rilevante o dopo annuale descrizione dello stato dei luoghi localizzazione delle anomalie Individuazione di fenomeni di scalzamento ai piedi delle scogliere, dei taglioni e delle briglie Annuale o dopo ogni evento meteorico rilevante o dopo localizzazione delle anomalie Individuazione di fenomeni di erosione delle scogliere e delle sponde delle scogliere in terra, dei taglioni e delle briglie Annuale o dopo ogni evento meteorico rilevante o dopo localizzazione delle anomalie Ispezione visiva sul deposito di materiali in eccesso tra gli interstizi dei massi, sul fondo alveo, nonché nel tratto terminale della vasca di laminazione Stagionale o dopo ogni evento meteorico rilevante o dopo localizzazione Ispezione visiva sulla crescita di vegetazione tra gli interstizi dei massi e sul fondo alveo Stagionale localizzazione Rilievo topografico della posizione e delle quote dei taglioni di collegamento tra tratti in terra e rivestiti Quinquennale o dopo Rilievo topografico 9

3.3.3 Sottoprogramma degli interventi Prima di eseguire qualsivoglia intervento, è bene individuare le cause dei diversi problemi rilevati al fine di agire innanzitutto a livello preventivo, con la rimozione o limitazione delle stesse. Tipo di verifica Tipo di intervento Esecutore Disallineamento dei massi costituenti la scogliera Regolarizzazione dell allineamento dei massi, risagomatura dell'alveo Individuazione di fenomeni di scalzamento ai piedi delle scogliere, dei taglioni e delle briglie Individuazione di fenomeni di erosione delle scogliere e dei tratti di sponde in terra, dei taglioni e delle briglie Ispezione visiva sul deposito di materiali in eccesso tra gli interstizi dei massi, sul fondo alveo, nonché nel tratto terminale della vasca di laminazione Ispezione visiva sulla crescita di vegetazione tra gli interstizi dei massi e sul fondo alveo Rilievo topografico della posizione e delle quote dei taglioni di collegamento tra tratti in terra e rivestiti Ricostruzione delle parti danneggiate, eventuale fissaggio mediante barre di acciaio o intasamento in cls dei massi asportati, eventuale sottomurazione delle strutture interessate da fenomeni tali da pregiudicarne la stabilità o la conservazione. Interventi di riparazione e di ripristino dell'integrità e della resistenza dell'elemento strutturale lesionato tramite l'utilizzo di resine, malte, cemento o altri prodotti specifici, indicati anche per la ricostruzione delle parti di calcestruzzo mancanti. Ripristino parti danneggiate e/o protezione con geotessuto, inerbimenti o tecniche di ingegneria naturalistica Asportazione del materiale o spostamento a colmatura delle erosioni Estirpazione/sfalcio della vegetazione infestante Sistemazione delle quote delle opere in modo da garantirne la piena funzionalità e/o ditta specializzata e/o ditta specializzata 4. RIPROFILATURA ALVEO IN TERRA 4.1 Manuale d uso Descrizione Alveo in terra rivestito in geotessuto, a sezione trapezia secondo le sezioni tipo riportate alla ID.06.001. Ubicazione delle opere Vedasi le tavole architettoniche relative al progetto. Riferimento agli elaborati del progetto ID.01.001 Relazione tecnico-illustrativa e Quadro Economico; ID.01.002 Relazione idrologico - idraulica; ID.02.003 Inquadramento catastale e stralcio di PRG; ID.03.002 Planimetria di progetto; 10

ID.04.002 Sezioni di progetto 1/2; ID.04.003 Sezioni di progetto 2/2; ID.04.005 Profilo longitudinale di progetto; ID.06.001 Sezioni tipo; Modalità d uso L alveo è destinato a garantire il deflusso in sicurezza delle portate di progetto senza presentare alterazioni significative. Prestazioni attese Efficienza idraulica, resistenza ai fenomeni erosivi e mantenimento della sagoma di progetto. 4.2 Manuale di manutenzione Erosione Descrizione: degradazione che implica l'evolversi di processi erosivi che alterano i piani di scorrimento delle acque ed asportano materiale di fondo o di sponda. Cause: assenza di inerbimento, eventi meteorici eccezionali, cattiva costipazione delle zone oggetto di scavo e reinterro o reinterro con materiale inadatto, cause accidentali. Effetto: riduzione dell efficienza idraulica, possibile instabilizzazione di strutture prospicienti l alveo o della sponda stessa, alterazione dei tronchi di valle. Risorse necessarie: Attrezzature manuali, attrezzature di scavo meccaniche, opere provvisionali. Depositi Descrizione: accumulo di materiale di varia natura che altera i piani di scorrimento delle acque e può essere causato da fenomeni erosivi posti più a monte. Cause: assenza di pulizia dell alveo, eventi meteorici eccezionali, cause accidentali. Effetto: riduzione dell efficienza idraulica del sistema. Risorse necessarie: Attrezzature manuali, attrezzature di scavo meccaniche, opere provvisionali. Esecutore: Personale generico o ditta specializzata. Eccessiva vegetazione / infestanti Descrizione: Alterazione della capacità idraulica della sezione a causa dell eccessiva vegetazione od alla presenza di specie infestanti. Valutando le interazioni idrauliche tra vegetazione e deflusso si puo affermare, infatti, che la presenza di vegetazione ripariale comporta un aumento della scabrezza idraulica al contorno e genera di conseguenza una maggiore resistenza al moto ed una riduzione della velocita del flusso. L aumento della scabrezza produce, a parita di portata, un innalzamento del livello dell acqua, e quindi puo indurre un maggior rischio di esondazione rispetto ad un alveo non vegetato. Cause: Presenza di specie infestanti, scarsa manutenzione, mancato attecchimento delle specie seminate. Effetto: Diminuzione dell efficienza idraulica locale e pregiudizio del buon scolo delle acque anche a causa del possibile distacco di grandi quantità di materiale vegetale durante le piene, con possibile ostruzione delle sezioni di valle. Risorse necessarie: Attrezzature manuali, attrezzature di sfalcio meccaniche. Esecutore: Personale generico o ditta specializzata. 11

4.3 Programma di manutenzione 4.3.1 Sottoprogramma delle prestazioni Lo standard di efficienza che le opere devono mantenere nel tempo deve essere di livello elevato e non sono pertanto ammissibili diminuzioni della funzionalità. 4.3.2 Sottoprogramma dei controlli Tipo di verifica Cadenza Esecutore Report Annuale o dopo ogni evento meteorico rilevante o dopo Ispezione visiva sullo stato generale delle opere Individuazione di fenomeni di erosione Ispezione visiva sul deposito di materiali in eccesso sul fondo alveo Ispezione visiva sulla crescita di vegetazione lungo le sponde e sul fondo Annuale o dopo ogni evento meteorico rilevante o dopo Stagionale o dopo ogni evento meteorico rilevante o dopo Stagionale descrizione dello stato dei luoghi localizzazione delle anomalie localizzazione localizzazione 4.3.3 Sottoprogramma degli interventi Prima di eseguire qualsivoglia intervento, è bene individuare le cause dei diversi problemi rilevati al fine di agire innanzitutto a livello preventivo, con la rimozione o limitazione delle stesse. Tipo di verifica Tipo di intervento Esecutore Individuazione di fenomeni di Protezione tratti erosi con geotessuto, inerbimenti o erosione tecniche di ingegneria naturalistica Ispezione visiva sul deposito di Asportazione del materiale o spostamento a materiali in eccesso sul fondo colmatura delle erosioni alveo e/o ditta specializzata Ispezione visiva sulla crescita di vegetazione lungo le sponde e sul fondo Estirpazione/sfalcio della vegetazione infestante e/o ditta specializzata 5. STRUTTURE IN FONDAZIONE: PIEDE DI FONDAZIONE PER MURO DI SOSTEGNO 5.1 Manuale d uso Descrizione Strutture di fondazione diretta di tipo continuo con sviluppo lineare, che trasmettono le sollecitazioni statiche e sismiche della sovrastruttura al terreno. Ubicazione delle opere Vedasi le tavole architettoniche e/o strutturali relative al progetto. 12

Riferimento agli elaborati del progetto ID.01.001 Relazione tecnico-illustrativa e Quadro Economico; ID.01.002 Relazione idrologico - idraulica; ID.03.002 Planimetria di progetto; ID.04.002 Sezioni di progetto 1/2; ID.04.003 Sezioni di progetto 2/2; ID.04.005 Profilo longitudinale di progetto; ID.06.001 Sezioni tipo; ID.06.004 Manufatti in progetto 1/3; ID.06.005 Manufatti in progetto 2/3; ID.06.006 Manufatti in progetto 3/3. Modalità d uso Le travi di fondazione sono elementi progettati per resistere a rotture di taglio lungo superfici di scorrimento nel terreno, ad eccessive variazioni di volume del complesso di terreno interessato, ai cedimenti differenziali nei punti di contatto con il terreno. Prestazioni attese Tali elementi di fondazione devono sviluppare resistenza e stabilità nei confronti dei carichi e delle sollecitazioni come previsti dal progetto e contrastare l'insorgenza di eventuali deformazioni e cedimenti. Le caratteristiche dei materiali non devono essere inferiori a quanto stabilito nel progetto strutturale. 5.2 Manuale di manutenzione Cedimenti Descrizione: Dissesti uniformi e/o differenziali con manifestazioni di abbassamento del piano di imposta della fondazione. Cause: Mutamenti delle condizioni del terreno dovuti a cause quali: variazione della falda freatica, rottura di fognature o condutture idriche in prossimità della fondazione, ecc. Mutamenti delle condizioni di carico applicate. Effetto: Riduzione della stabilità dell'elemento strutturale; riduzione della stabilità a livello globale della struttura; lesioni all'elemento strutturale e/o alla sovrastruttura. Risorse necessarie: Opere di consolidamento del terreno o della struttura, georesine, opere di sostegno, opere provvisionali. Corrosione Descrizione: Degradazione che implica l'evolversi di processi chimici che portano alla corrosione delle armature in acciaio per carbonatazione del ricoprimento di calcestruzzo o per cloruri, visibile con distacchi del copriferro, lesioni e striature di ruggine. Cause: Fattori esterni ambientali o climatici; errata realizzazione dell'elemento strutturale e dei getti di calcestruzzo; manutenzione carente; cause accidentali. Effetto: Riduzione della stabilità dell'elemento strutturale. Risorse necessarie: Attrezzature manuali, resine, vernici, malte e trattamenti specifici, opere provvisionali. 13

Fessurazioni Descrizione: Degrado superficiale che si manifesta con fessurazioni e crepe. Cause: Ritiro; cedimenti strutturali e/o del terreno; mutamenti di carico e/o temperatura; eccessive deformazioni. Effetto: Esposizione delle armature agli agenti corrosivi; ampliamento delle fessurazioni stesse con ramificazioni più o meno profonde. Valutazione: Moderata. Risorse necessarie: Attrezzature manuali, georesine, malte, macchine di pompaggio a controllo, trattamenti specifici, opere provvisionali. Lesioni Descrizione: Rotture che si manifestano con l'interruzione del tessuto strutturale dell'elemento, le cui caratteristiche e andamento ne definiscono l'importanza e il tipo. Cause: Le lesioni e le rotture si manifestano quando lo sforzo a cui è sottoposto l'elemento strutturale supera la resistenza corrispondente del materiale. Effetto: Perdita della stabilità e della resistenza dell'elemento strutturale. Risorse necessarie: Attrezzature manuali, resine bicomponenti, malte, rinforzi, opere provvisionali, sottofondazioni locali. Non perpendicolarità della struttura Descrizione: l elemento è sottoposto a spostamenti, rotazioni o alterazioni della propria posizione statica di normale funzionamento. Cause: Cedimenti; rotture; eventi di natura diversa. Effetto: Riduzione della stabilità dell'elemento strutturale. Risorse necessarie: Opere di consolidamento del terreno o della struttura da decidersi dopo indagini specifiche, opere di sostegno, opere provvisionali. 5.3 Programma di manutenzione 5.3.1 Sottoprogramma delle prestazioni Lo standard di efficienza che le opere devono mantenere nel tempo deve essere di livello elevato e non sono pertanto ammissibili diminuzioni della funzionalità. 14

5.3.2 Sottoprogramma dei controlli Tipo di verifica Cadenza Esecutore Report Controllo, anche con strumentazione idonea, della consistenza dell'elemento strutturale e dell'eventuale presenza di fessurazioni e lesioni. Annuale o dopo Ditta specializzata localizzazione Verifica dell'integrità e perpendicolarità della struttura e dello stato delle zone di terreno direttamente interessate dalla stessa, al fine di valutare le cause di eventuali cedimenti, anche con strumentazione idonea Annuale o dopo Ditta specializzata localizzazione Ispezione per accertare la presenza di anomalie di corrosione, anche con strumentazione idonea Annuale Ditta specializzata localizzazione 5.3.3 Sottoprogramma degli interventi Prima di eseguire qualsivoglia intervento, è bene individuare le cause dei diversi problemi rilevati al fine di agire innanzitutto a livello preventivo, con la rimozione o limitazione delle stesse. Tipo di verifica Tipo di intervento Esecutore Controllo, anche con strumentazione idonea, della consistenza dell'elemento strutturale e dell'eventuale presenza di fessurazioni e lesioni. Verifica dell'integrità e perpendicolarità della struttura e dello stato delle zone di terreno direttamente interessate dalla stessa, al fine di valutare le cause di eventuali cedimenti, anche con strumentazione idonea Ispezione per accertare la presenza di anomalie di corrosione, anche con strumentazione idonea Opere di ripristino delle fessure e consolidamento dell'integrità del materiale tramite l'utilizzo di resine, malte, cemento o vernici. Interventi di riparazione e di ripristino dell'integrità e della resistenza dell'elemento strutturale lesionato, tramite l'utilizzo di resine, malte, cemento o altri prodotti specifici, indicati anche per la ricostruzione delle parti di calcestruzzo mancanti. Realizzazione di sottofondazioni locali o globali a sostegno del sistema di fondazione e della struttura. Realizzazione di interventi di rinforzo strutturale dell'elemento mediante la realizzazione di gabbie di armature integrative con getto di malte a ritiro controllato o attraverso l'applicazione di nuovi componenti di rinforzo che aumentino la sezione resistente dell'elemento strutturale. Opere e/o procedimenti specifici di consolidamento del terreno da scegliere dopo indagini specifiche e approfondite. Trattamenti di miglioramento della resistenza delle fondazioni anche tramite l'impiego di georesine. Realizzazione di sottofondazioni locali o globali a sostegno del sistema di fondazione e della struttura. Realizzazione di interventi di rinforzo strutturale dell'elemento mediante la realizzazione di gabbie di armature integrative con getto di malte a ritiro controllato o attraverso l'applicazione di nuovi componenti di rinforzo che aumentino la sezione resistente dell'elemento strutturale. Opere di rimozione delle parti ammalorate e della ruggine. Ripristino dell'armatura metallica corrosa con vernici anticorrosive, malte, trattamenti specifici o anche attraverso l'uso di idonei passivanti per la protezione delle armature. Opere di protezione e/o ricostruzione dei copriferri mancanti. 15

6. STRUTTURE IN FONDAZIONE: PLATEE 6.1 Manuale d uso Descrizione Strutture di fondazione diretta di tipo continuo con sviluppo piano, che trasmettono le sollecitazioni statiche e sismiche della sovrastruttura al terreno. Nel caso di utilizzo in vasche di contenimento o manufatti idraulici devono inoltre garantire la tenuta idraulica del manufatto. Ubicazione delle opere Vedasi le tavole architettoniche e/o strutturali relative al progetto. Riferimento agli elaborati del progetto ID.01.001 Relazione tecnico-illustrativa e Quadro Economico; ID.01.002 Relazione idrologico - idraulica; ID.02.003 Inquadramento catastale e stralcio di PRG; ID.03.002 Planimetria di progetto; ID.04.002 Sezioni di progetto 1/2; ID.04.003 Sezioni di progetto 2/2; ID.04.005 Profilo longitudinale di progetto; ID.06.001 Sezioni tipo; ID.06.002a Pianta e sezioni ponte di Via Roma con indicazione dei sottoservizi ID.06.002b Pianta e sezioni ponte di Via Trento con indicazione dei sottoservizi ID.06.003 Pianta e sezioni sbocco in Via Mazzini con indicazione dei sottoservizi ID.06.004 Manufatti in progetto 1/3; ID.06.005 Manufatti in progetto 2/3; ID.06.006 Manufatti in progetto 3/3. Modalità d uso Le platee sono elementi di fondazione progettati per resistere a rotture di taglio lungo superfici di scorrimento nel terreno, ad eccessive variazioni di volume del complesso di terreno interessato, ai cedimenti differenziali nei punti di contatto con il terreno. Prestazioni attese Tali elementi di fondazione devono sviluppare resistenza e stabilità nei confronti dei carichi e delle sollecitazioni come previsti dal progetto e contrastare l'insorgenza di eventuali deformazioni e cedimenti. Le caratteristiche dei materiali non devono essere inferiori a quanto stabilito nel progetto strutturale. 6.2 Manuale di manutenzione Cedimenti Descrizione: Dissesti uniformi e/o differenziali con manifestazioni di abbassamento del piano di imposta della fondazione. Cause: Mutamenti delle condizioni del terreno dovuti a cause quali: variazione della falda freatica, rottura di fognature o condutture idriche in prossimità della fondazione, ecc. Mutamenti delle condizioni di carico applicate. Effetto: Riduzione della stabilità dell'elemento strutturale; riduzione della stabilità a livello globale della struttura; lesioni all'elemento strutturale e/o alla sovrastruttura. 16

Risorse necessarie: Opere di consolidamento del terreno o della struttura, georesine, opere di sostegno, opere provvisionali. Corrosione Descrizione: Degradazione che implica l'evolversi di processi chimici che portano alla corrosione delle armature in acciaio per carbonatazione del ricoprimento di calcestruzzo o per cloruri, visibile con distacchi del copriferro, lesioni e striature di ruggine. Cause: Fattori esterni ambientali o climatici; errata realizzazione dell'elemento strutturale e dei getti di calcestruzzo; manutenzione carente; cause accidentali. Effetto: Riduzione della stabilità dell'elemento strutturale. Risorse necessarie: Attrezzature manuali, resine, vernici, malte e trattamenti specifici, opere provvisionali. Fessurazioni Descrizione: Degrado superficiale che si manifesta con fessurazioni e crepe. Cause: Ritiro; cedimenti strutturali e/o del terreno; mutamenti di carico e/o temperatura; eccessive deformazioni. Effetto: Esposizione delle armature agli agenti corrosivi; ampliamento delle fessurazioni stesse con ramificazioni più o meno profonde. Valutazione: Moderata. Risorse necessarie: Attrezzature manuali, georesine, malte, macchine di pompaggio a controllo, trattamenti specifici, opere provvisionali. Lesioni Descrizione: Rotture che si manifestano con l'interruzione del tessuto strutturale dell'elemento, le cui caratteristiche e andamento ne definiscono l'importanza e il tipo. Cause: Le lesioni e le rotture si manifestano quando lo sforzo a cui è sottoposto l'elemento strutturale supera la resistenza corrispondente del materiale. Effetto: Perdita della stabilità e della resistenza dell'elemento strutturale. Risorse necessarie: Attrezzature manuali, resine bicomponenti, malte, rinforzi, opere provvisionali, sottofondazioni locali. Non perpendicolarità della struttura Descrizione: l elemento è sottoposto a spostamenti, rotazioni o alterazioni della propria posizione statica di normale funzionamento. Cause: Cedimenti; rotture; eventi di natura diversa. Effetto: Riduzione della stabilità dell'elemento strutturale. Risorse necessarie: Opere di consolidamento del terreno o della struttura da decidersi dopo indagini specifiche, opere di sostegno, opere provvisionali. 17

6.3 Programma di manutenzione 6.3.1 Sottoprogramma delle prestazioni Lo standard di efficienza che le opere devono mantenere nel tempo deve essere di livello elevato e non sono pertanto ammissibili diminuzioni della funzionalità. 6.3.2 Sottoprogramma dei controlli Tipo di verifica Cadenza Esecutore Report Controllo, anche con strumentazione idonea, della consistenza dell'elemento strutturale e dell'eventuale presenza di fessurazioni e lesioni. Annuale o dopo Ditta specializzata localizzazione Verifica dell'integrità e perpendicolarità della struttura e dello stato delle zone di terreno direttamente interessate dalla stessa, al fine di valutare le cause di eventuali cedimenti, anche con strumentazione idonea Annuale o dopo Ditta specializzata localizzazione Ispezione per accertare la presenza di anomalie di corrosione, anche con strumentazione idonea Annuale Ditta specializzata localizzazione 6.3.3 Sottoprogramma degli interventi Prima di eseguire qualsivoglia intervento, è bene individuare le cause dei diversi problemi rilevati al fine di agire innanzitutto a livello preventivo, con la rimozione o limitazione delle stesse. 18

Tipo di verifica Tipo di intervento Esecutore Controllo, anche con strumentazione idonea, della consistenza dell'elemento strutturale e dell'eventuale presenza di fessurazioni e lesioni. Verifica dell'integrità e perpendicolarità della struttura e dello stato delle zone di terreno direttamente interessate dalla stessa, al fine di valutare le cause di eventuali cedimenti, anche con strumentazione idonea Ispezione per accertare la presenza di anomalie di corrosione, anche con strumentazione idonea Opere di ripristino delle fessure e consolidamento dell'integrità del materiale tramite l'utilizzo di resine, malte, cemento o vernici. Interventi di riparazione e di ripristino dell'integrità e della resistenza dell'elemento strutturale lesionato, tramite l'utilizzo di resine, malte, cemento o altri prodotti specifici, indicati anche per la ricostruzione delle parti di calcestruzzo mancanti. Realizzazione di sottofondazioni locali o globali a sostegno del sistema di fondazione e della struttura. Realizzazione di interventi di rinforzo strutturale dell'elemento mediante la realizzazione di gabbie di armature integrative con getto di malte a ritiro controllato o attraverso l'applicazione di nuovi componenti di rinforzo che aumentino la sezione resistente dell'elemento strutturale. Opere e/o procedimenti specifici di consolidamento del terreno da scegliere dopo indagini specifiche e approfondite. Trattamenti di miglioramento della resistenza delle fondazioni anche tramite l'impiego di georesine. Realizzazione di sottofondazioni locali o globali a sostegno del sistema di fondazione e della struttura. Realizzazione di interventi di rinforzo strutturale dell'elemento mediante la realizzazione di gabbie di armature integrative con getto di malte a ritiro controllato o attraverso l'applicazione di nuovi componenti di rinforzo che aumentino la sezione resistente dell'elemento strutturale. Opere di rimozione delle parti ammalorate e della ruggine. Ripristino dell'armatura metallica corrosa con vernici anticorrosive, malte, trattamenti specifici o anche attraverso l'uso di idonei passivanti per la protezione delle armature. Opere di protezione e/o ricostruzione dei copriferri mancanti. 7. STRUTTURE DI ELEVAZIONE: PARETI IN CA 7.1 Manuale d uso Descrizione Strutture verticali in cemento armato, formate da un volume parallelepipedo di tipo piano con due dimensioni predominanti (lunghezza e larghezza) rispetto alla terza (altezza della sezione), aventi la funzione di trasferire al piano di fondazione le sollecitazioni statiche e sismiche trasmesse dai piani della sovrastruttura. Ubicazione delle opere Vedasi le tavole architettoniche e/o strutturali relative al progetto. Riferimento agli elaborati del progetto ID.01.001 Relazione tecnico-illustrativa e Quadro Economico; ID.01.002 Relazione idrologico - idraulica; ID.02.003 Inquadramento catastale e stralcio di PRG; ID.03.002 Planimetria di progetto; ID.04.002 Sezioni di progetto 1/2; ID.04.003 Sezioni di progetto 2/2; ID.04.005 Profilo longitudinale di progetto; ID.06.001 Sezioni tipo; ID.06.002a Pianta e sezioni ponte di Via Roma con indicazione dei sottoservizi ID.06.002b Pianta e sezioni ponte di Via Trento con indicazione dei sottoservizi 19

ID.06.003 Pianta e sezioni sbocco in Via Mazzini con indicazione dei sottoservizi ID.06.004 Manufatti in progetto 1/3; ID.06.005 Manufatti in progetto 2/3; ID.06.006 Manufatti in progetto 3/3. Modalità d uso Le pareti in c.a. sono elementi strutturali portanti progettati per resistere a fenomeni di pressoflessione e taglio nei confronti dei carichi trasmessi dalle varie parti della struttura, soprattutto nei casi di sisma. Inoltre svolgono anche la funzione di delimitazione e protezione degli ambienti interni. Nel caso di utilizzo in vasche di contenimento devono inoltre garantire la tenuta idraulica del manufatto. Prestazioni attese Tali elementi strutturali devono sviluppare resistenza e stabilità nei confronti dei carichi e delle sollecitazioni come previsti dal progetto e contrastare l'insorgenza di eventuali deformazioni e cedimenti. Nel caso di utilizzo in vasche di contenimento devono inoltre garantire la tenuta idraulica del manufatto. Tale requisito è raggiunto mediante attento controllo della Fessurazione dell'elemento. Le caratteristiche dei materiali non devono essere inferiori a quanto stabilito nel progetto strutturale. 7.2 Manuale di manutenzione Alterazione finitura superficiale Descrizione: Mutamento del livello qualitativo della superficie di calcestruzzo con variazioni cromatiche, formazione di sostanze e/o efflorescenze, presenza di fori e porosità di grandezza e distribuzione irregolare e, in generale, aspetto degradato. Cause: Agenti atmosferici e fattori ambientali; formazione di bolle d'aria al momento del getto; assenza di adeguato trattamento protettivo. Effetto: Incremento delle porosità e rugosità della superficie con creazione di cavità fino alla perdita del ricoprimento delle armature metalliche. Valutazione: Lieve. Risorse necessarie: Attrezzature manuali, vernici, malte, idrorepellenti, resine e trattamenti specifici. Esecutore:. Corrosione Descrizione: Degradazione che implica l'evolversi di processi chimici che portano alla corrosione delle armature in acciaio per carbonatazione del ricoprimento di calcestruzzo o per cloruri, visibile con distacchi del copriferro, lesioni e striature di ruggine. Cause: Fattori esterni ambientali o climatici; errata realizzazione dell'elemento strutturale e dei getti di calcestruzzo; manutenzione carente; cause accidentali. Effetto: Riduzione della stabilità dell'elemento strutturale. Risorse necessarie: Attrezzature manuali, resine, vernici, malte e trattamenti specifici, opere provvisionali. Deposito superficiale Descrizione: Accumulo di polvere e/o materiali estranei, anche di natura biologica, di spessore e consistenza variabili. 20

Cause: Agenti atmosferici e fattori ambientali esterni; condizioni termo igrometriche interne dannose; assenza di adeguato trattamento protettivo. Effetto: Degradazione e decadimento dell'aspetto e della finitura superficiale dell'elemento strutturale. Valutazione: Lieve. Risorse necessarie: Attrezzature manuali, vernici, malte, idrorepellenti, e trattamenti specifici. Esecutore: Distacco o erosione Descrizione: Disgregazione e distacco di parti del materiale dalla superficie dell'elemento strutturale, di forma e spessori irregolari e dimensioni variabili. Cause: Variazioni di temperatura; penetrazione di acqua; cause esterne. Effetto: Perdita del ricoprimento delle armature metalliche; ampliamento delle erosioni fino alla creazione di lesioni con perdita di resistenza nell'elemento strutturale. Risorse necessarie: Attrezzature manuali, resine bicomponenti, trattamenti specifici. Fessurazioni Descrizione: Degrado superficiale che si manifesta con fessurazioni e crepe. Cause: Ritiro; cedimenti strutturali e/o del terreno; mutamenti di carico e/o temperatura; eccessive deformazioni. Effetto: Esposizione delle armature agli agenti corrosivi; ampliamento delle fessurazioni stesse con ramificazioni più o meno profonde. Valutazione: Moderata. Risorse necessarie: Attrezzature manuali, georesine, malte, macchine di pompaggio a controllo, trattamenti specifici, opere provvisionali. Lesioni Descrizione: Rotture che si manifestano con l'interruzione del tessuto strutturale dell'elemento, le cui caratteristiche e andamento ne definiscono l'importanza e il tipo. Cause: Le lesioni e le rotture si manifestano quando lo sforzo a cui è sottoposto l'elemento strutturale supera la resistenza corrispondente del materiale. Effetto: Perdita della stabilità e della resistenza dell'elemento strutturale. Risorse necessarie: Attrezzature manuali, resine bicomponenti, malte, rinforzi, opere provvisionali, sottofondazioni locali. 7.3 Programma di manutenzione 7.3.1 Sottoprogramma delle prestazioni Lo standard di efficienza che le opere devono mantenere nel tempo deve essere di livello elevato e non sono pertanto ammissibili diminuzioni della funzionalità. 21

7.3.2 Sottoprogramma dei controlli Tipo di verifica Cadenza Esecutore Report Controllo, anche con strumentazione idonea, della consistenza dell'elemento strutturale e dell'eventuale presenza di fessurazioni e lesioni. Annuale o dopo Ditta specializzata localizzazione Verifica dell'integrità e perpendicolarità della struttura e dello stato delle possibili zone di terreno direttamente interessate dalla stessa, anche con strumentazione idonea Annuale o dopo Ditta specializzata localizzazione Ispezione visiva per accertare la presenza di depositi superficiali di varia natura Ispezione visiva per verificare eventuali distacchi o fenomeni erosivi Ispezione visiva per accertare le condizioni della finitura superficiale Ispezione per accertare la presenza di anomalie di corrosione, anche con strumentazione idonea Annuale o dopo Annuale o dopo Annuale o dopo Annuale Ditta specializzata e/o utente Ditta specializzata localizzazione localizzazione localizzazione localizzazione 7.3.3 Sottoprogramma degli interventi Prima di eseguire qualsivoglia intervento, è bene individuare le cause dei diversi problemi rilevati al fine di agire innanzitutto a livello preventivo, con la rimozione o limitazione delle stesse. 22

Tipo di verifica Tipo di intervento Esecutore Controllo, anche con strumentazione idonea, della consistenza dell'elemento strutturale e dell'eventuale presenza di fessurazioni e lesioni. Opere di ripristino delle fessure e consolidamento dell'integrità del materiale tramite l'utilizzo di resine, malte, cemento o vernici. Interventi di riparazione e di ripristino dell'integrità e della resistenza dell'elemento strutturale lesionato, tramite l'utilizzo di resine, malte, cemento o altri prodotti specifici, indicati anche per la ricostruzione delle parti di calcestruzzo mancanti. Realizzazione di interventi di rinforzo strutturale dell'elemento mediante la realizzazione di gabbie di armature integrative con getto di malte a ritiro controllato o attraverso l'applicazione di nuovi componenti di rinforzo che aumentino la sezione resistente dell'elemento strutturale. Verifica dell'integrità e perpendicolarità della struttura e dello stato delle possibili zone di terreno direttamente interessate dalla stessa, anche con strumentazione idonea Ispezione visiva per accertare la presenza di depositi superficiali di varia natura Ispezione visiva per verificare eventuali distacchi o fenomeni erosivi Ispezione visiva per accertare le condizioni della finitura superficiale Ispezione per accertare la presenza di anomalie di corrosione, anche con strumentazione idonea Realizzazione di interventi di rinforzo strutturale dell'elemento mediante la realizzazione di gabbie di armature integrative con getto di malte a ritiro controllato o attraverso l'applicazione di nuovi componenti di rinforzo che aumentino la sezione resistente dell'elemento strutturale. Pulitura e rimozione di sostanze estranee accumulate sulla superficie dell'elemento strutturale mediante spazzolature, idrolavaggi o sabbiature a secco. Lavorazioni superficiali specifiche con l'uso di malte, vernici e/o prodotti specifici. Pulitura e rimozione del calcestruzzo ammalorato mediante spazzolature, idrolavaggi o sabbiature a secco. Lavorazioni superficiali specifiche con l'uso di malte, vernici e/o prodotti specifici. Pulitura e rimozione del calcestruzzo ammalorato mediante spazzolature, idrolavaggi o sabbiature a secco. Lavorazioni superficiali specifiche con l'uso di malte, vernici e/o prodotti specifici. Opere di rimozione delle parti ammalorate e della ruggine. Ripristino dell'armatura metallica corrosa con vernici anticorrosive, malte, trattamenti specifici o anche attraverso l'uso di idonei passivanti per la protezione delle armature. Opere di protezione e/o ricostruzione dei copriferri mancanti. 8. STRUTTURE SECONDARIE: SOLETTE IN CA 8.1 Manuale d uso Descrizione Strutture piane portanti in cemento armato, orizzontali o inclinate, aventi la funzione di realizzare i piani di calpestio o viari e i piani di copertura delle strutture e che trasmettono i carichi di piano agli elementi strutturali orizzontali (travi). Ubicazione delle opere Vedasi le tavole architettoniche e/o strutturali relative al progetto. Riferimento agli elaborati del progetto 23