REGIONE LIGURIA. Ai Signori SINDACI Dei Comuni della Liguria

Documenti analoghi
INDIRIZZI REGIONALI CONCERNENTI IL RIORDINO DEL SISTEMA DI DIFFUSIONE DELLA STAMPA QUOTIDIANA E PERIODICA DI CUI AL DECRETO LEGISLATIVO N.170/2001.

TESTO COORDINATO DELL ALLEGATO A ALLA

COMMERCIO DI VENDITA AL PUBBLICO

Regione del Veneto Deliberazione della Giunta (7^ legislatura)

Fonte Normattiva Il testo non ha carattere di ufficialità

MINISTERO DELLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE. Direzione Generale del Commercio, delle Assicurazioni e dei Servizi. Ufficio D2 Disciplina del commercio

Regolamento comunale per la disciplina delle attività di: - barbiere - parrucchiere per uomo e donna - estetista

LA TARSU NON È APPLICABILE PER IL 2010 E PER IL 2011

CRITERI E PARAMETRI PER IL RILASCIO DELLE AUTORIZZAZIONI PER L ESERCIZIO DI PUNTI DI VENDITA NON ESCLUSIVI DI QUOTIDIANI E PERIODICI

Giunta Regionale della Campania. Decreto

24/05/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 41. Regione Lazio. Atti del Presidente della Regione Lazio

Città di Tortona Provincia di Alessandria CRITERI COMUNALI PER LE AUTORIZZAZIONI DELLE RIVENDITE NON ESCLUSIVE DI QUOTIDIANI E PERIODICI

CRITERI E PARAMETRI PER IL RILASCIO DELLE AUTORIZZAZIONI PER L ESERCIZIO DI PUNTI DI VENDITA NON ESCLUSIVI DI QUOTIDIANI E PERIODICI

6) di dare atto che il quadro finanziario generale è 2005, modificando la prenotazione d impegno di così modificato; QUADRO FINANZIARIO GENERALE 2005

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 46 DELIBERAZIONE 7 novembre 2011, n. 956

Decreto Dirigenziale n. 32 del 21/06/2017

COMUNI di Barrali Dolianova Donori Serdiana Settimo San Pietro Soleminis

COMUNE DI CASTELNUOVO DEL GARDA. Provincia di Verona CONTENENTE IL PIANO DI LOCALIZZAZIONE DEI PUNTI VENDITA ESCLUSIVI (EDICOLE) E NON ESCLUSIVI

ART. 1 PRESCRIZIONI GENERALI

COMUNE DI VILLANTERIO Provincia di Pavia DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N. 15

Via Lucrezia Romana 89/A Ciampino (RM) Alla CONFIDA Associazione Italiana Distribuzione Automatica Via P. Borsieri 32 MILANO

PIANO DI LOCALIZZAZIONE DEI PUNTI ESCLUSIVI DI VENDITA DELLA STAMPA QUOTIDIANA E PERIODICA.

DOCUMENTO DI LINEE GUIDA

PIANO DI LOCALIZZAZIONE DEI PUNTI VENDITA DI QUOTIDIANI E PERIODICI

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI. VISTO l articolo 5, comma 3, della legge 24 febbraio 1992, n. 225;

Consiglio regionale della Toscana

REGOLAMENTO COMUNALE PER L ESERCIZIO DELLE ATTIVITÀ DI SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE

REGOLAMENTO Per l applicazione dell addizionale comunale all IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche)

PROVINCIA REGIONALE DI PALERMO

LE NUOVE PROCEDURE PER LA VERIFICA DEGLI IMPIANTI DI TERRA, PROTEZIONE DAI FULMINI E IMPIANTI ELETTRICI PERICOLOSI

Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 67 del

Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali

Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali

NUCLEI DI VALUTAZIONE E VERIFICA DEGLI INVESTIMENTI PUBBLICI RIPARTIZIONE RISORSE QUOTE ANNI 2007 E 2008

Coordinamento interregionale c/o la Regione Liguria Via D Annunzio GENOVA FAX

AUTORITÀ DI BACINO INTERREGIONALE DEL FIUME MAGRA

COMUNE DI FONTANETO D AGOGNA Provincia di Novara Piazza Della Vittoria n Fontaneto d Agogna Codice Fiscale e Partita I.V.

Comune di Udine. Servizio Servizi Sociali DETERMINAZIONE SENZA IMPEGNO DI SPESA

Corte dei Conti. visto il testo unico delle leggi sull ordinamento della Corte dei conti

Comune di Udine. Servizio Servizi Sociali DETERMINAZIONE SENZA IMPEGNO DI SPESA

DELIBERAZIONE N. 28/10 DEL

Il Presidente della Repubblica

AIFI Associazione Italiana del Private Equity e Venture Capital

MINISTERO DEI LAVORI PUBBLICI

Sapienza Università di Roma

COMUNE DI EMARESE Regione Autonoma Valle d Aosta

LEGGE REGIONALE 14 Gennaio 2005, n. 4 In B.U.R.L. del 29 gennaio 2005, n. 3

PROVINCIA REGIONALE DI PALERMO

CIRCOLARE N. 10/E. Roma,16 febbraio 2007

LA NORMATIVA SULLA DIFESA DEL SUOLO

Ufficio D2 Disciplina del Commercio

COMMERCIO AL DETTAGLIO SU AREE PRIVATE

CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI di ROMA CAPITALE

Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca

Consiglio regionale della Toscana

RISOLUZIONE N. 162/E

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 5 dicembre 2006, n. 1895

Parte seconda - N. 121 Euro 0,41. Anno settembre 2009 N. 163

Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 7 agosto 2002

Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca

CITTÀ DI VENTIMIGLIA (PROVINCIA DI IMPERIA)

Visto l'articolo 117, commi terzo e quarto, della Costituzione; Visto l articolo 4, comma 1, lettera z), dello Statuto;

COMUNE DI FAGNANO CASTELLO REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DELLO. Approvato con Delibera del Consiglio Comunale N 22

COMUNE DI MONTICELLO BRIANZA Provincia di Lecco

LA CONFERENZA UNIFICATA

Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali

REGOLAMENTO PUNTI DI VENDITA ESCLUSIVI QUOTRIDIANI E PERIODICI. ( Delibera C.C. n. 9 del 06/02/2003)

Autore: Rapicavoli Carlo In: Diritto tributario

Buras n. 6. Parte prima

Vista la proposta della Giunta regionale approvata con Delib.G.R. 28 maggio 2002, n. 7/9143;

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL ADDIZIONALE COMUNALE ALL I.R.P.E.F.

DETERMINAZIONE N. 692 DEL

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO N. 3 del 29 gennaio 2005

alla raccolta dei rifiuti stessi concedere la possibilità di ritirare i seguenti codici CER purchè avviati all operazione D1: o miscele

Delibera della Giunta Regionale n. 388 del 02/09/2015

COMUNE DI LIMONE PIEMONTE. Regolamento per la esecuzione diretta delle opere di urbanizzazione a scomputo degli oneri di urbanizzazione

COMUNE DI GAETA Provincia di Latina DELIBERAZIONE DI GIUNTA

IL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO IL MINISTRO DELL AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE

DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE

Risoluzione n. 279/E

SEZIONE I LEGGI E REGOLAMENTI REGIONALI BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 32

E M A N A il seguente decreto legislativo:

I SUAP e la gestione dei nuovi procedimenti di prevenzione incendi

Controlli in materia lavoro: il GPS necessita di accordo sindacale

Unione dei Comuni Marghine

Deliberazione n. 5/2016/PAR. Corte dei conti. Visto il decreto del Presidente della Repubblica 16 gennaio 1978 n. 21 e

DELIBERAZIONE n.183/2017/par. Repubblica Italiana. Corte dei Conti. Sezione regionale di controllo per il Molise

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

COMUNE DI PALESTRINA PROVINCIA DI ROMA CLASSE IV

Direzione Centrale Prestazioni a Sostegno del Reddito Direzione Centrale Sistemi Informativi e Tecnologici. Roma, 13/12/2016

Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali

PROPOSTA DELLA GIUNTA COMUNALE N. 65 in data 31/10/2016 PROSPETTO DELLE PRESENZE DEI MEMBRI DELLA GIUNTA

DIPARTIMENTO PER GLI AFFARI INTERNI E TERRITORIALI DIREZIONE CENTRALE DEI SERVIZI ELETTORALI CIRCOLARE N. 30/2013

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 21 ottobre 2008, n. 1924

(ASSUNTO IL 15/06/2017 PROT. N. 1401)

DETERMINAZIONE. Estensore CAMPONESCHI MAFALDA. Responsabile del procedimento CAMPONESCHI MAFALDA. Responsabile dell' Area O.

Regione Lazio. Atti della Giunta Regionale e degli Assessori 12/09/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 75

Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali

AREA AMBIENTE AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE

MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI

Transcript:

REGIONE LIGURIA DIPARTIMENTO SVILUPPO ECONOMICO Genova, Prot. n. Allegati: Settore: Politiche di Sviluppo del Commercio, Fiere e Mercati Oggetto: Riordino del sistema di diffusione della stampa quotidiana e periodica, D.lgs n.170/01-circolare Ministeriale n.3538/c Modifica Titolo V Costituzione:Nuove competenze regionali. DISPOSIZIONI ESPLICATIVE REGIONALI Ai Signori SINDACI Dei Comuni della Liguria All A.N.C.I Nazionale e Regionale Alle Associazioni di Categoria Nazionali e Regionali SNAG SINAGI FENAGI FIEG ANADIS Alla Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome- CINSEDO LORO SEDI Nella Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 110 del 14 maggio 2001 è stato pubblicato il Decreto Legislativo 24 aprile 2001 n. 170, recante il riordino del sistema di diffusione della stampa quotidiana e periodica, in attuazione dell art. 3 della Legge 13 aprile 1999 n. 108. Tale decreto ha attribuito alle Regioni la competenza a regolamentare le modalità e le condizioni di vendita della stampa quotidiana e periodica nel rispetto dei criteri statali previsti. A seguito dell esito positivo della sperimentazione effettuata ai sensi della Legge n. 108/1999, il Decreto Legislativo n. 170/2001 individua tipologie di esercizi diverse dai punti di vendita di giornali e riviste tradizionali e detta i criteri per la disciplina di una doppia rete di distribuzione dei prodotti editoriali articolata in punti di vendita esclusivi e non esclusivi. L attività di vendita della stampa quotidiana e periodica è soggetta al rilascio dell autorizzazione comunale (art. 2, comma 2) che costituisce un atto dovuto solo nel caso in cui la richiesta venga presentata da esercizi che hanno effettuato la sperimentazione.

Per il rilascio di autorizzazioni all esercizio di punti vendita esclusivi è prevista l adozione di un piano comunale di localizzazione (entro un anno dall entrata in vigore del decreto legislativo n. 170 e cioè entro il 29 maggio 2002) anche in assenza dei criteri regionali. I piani comunali di localizzazione, laddove adottati, dovranno essere riformulati a seguito dell emanazione degli indirizzi regionali. Per il rilascio di autorizzazioni all esercizio di punti vendita non esclusivi è necessario il rispetto dei criteri contenuti al comma 6 dell art. 2, e la presentazione della dichiarazione di ottemperanza è requisito preliminare al rilascio dell autorizzazione. A seguito della riforma del titolo V della Costituzione operata con Legge costituzionale n. 3 del 18 ottobre 2001, è stata attribuita alle Regioni potestà legislativa esclusiva nelle materie elencate nella formulazione originaria dell art. 117. Ne deriva che anche la disciplina della vendita della stampa quotidiana e periodica, dovendo considerarsi ricompresa tra le attività commerciali, così come previsto dal comma 1 dell art. 9 del Decreto legislativo n. 170/2001, è materia di competenza esclusiva regionale. Il Ministero delle Attività Produttive in data 28.12.2001, successivamente pertanto all entrata in vigore della legge costituzionale n. 3/2001, ha emanato la circolare n. 3538/c, esplicativa del Decreto Legislativo in parola. Le Regioni e Province Autonome, riunite in sede di coordinamento tecnico interregionale, hanno esaminato la suddetta circolare e, oltre ad evidenziarne la inopportunità per le ragioni sopra esposte hanno rilevato inoltre aspetti che determinano perplessità sotto il profilo della legittimità. La Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome, facendo proprio il documento elaborato dal coordinamento tecnico interregionale, con nota del 20 febbraio 2002 inviata dal Presidente Dott. Enzo Ghigo, Presidente della Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome, al Ministro delle Attività Produttive On.le Marzano ed all On.le Senatore Dott. Enrico La Loggia, Ministro per gli Affari Regionali, Presidente della Conferenza Stato-Regioni, affermava che la succitata circolare ministeriale costituiva un documento invasivo delle prerogative regionali in quanto, alla luce del nuovo assetto costituzionale, la disciplina del settore risulta essere materia di competenza legislativa esclusiva regionale poiché ricompresa tra le attività commerciali. Dal momento in cui le Regioni hanno assunto potestà legislativa esclusiva in una materia esse possono intervenire con atti normativi propri con i soli limiti previsti dalla Costituzione, senza più il vincolo della normativa statale di tipo primario. A sua volta lo Stato perderebbe nella materia stessa la propria potestà legislativa e la potestà regolamentare, nonché, a maggior ragione, quella di intervenire con circolari interpretative. I principali punti su cui si dissente rispetto a quanto disposto dalla Circolare ministeriale sono i seguenti: 1. La Circolare Ministeriale ritiene che i punti di vendita non esclusivi possano vendere solo quotidiani, solo periodici, oppure entrambi i prodotti. Ciò chiaramente in

contrasto con quanto indicato all art. 1, comma 2, lett. b) del decreto in cui il termine utilizzato è ovvero : tale congiunzione è inequivocabilmente disgiuntiva e significa oppure e non certamente e. 2. L articolo 2, comma 4 del Decreto Legislativo 170/01, stabilisce che per gli esercizi che hanno effettuato la sperimentazione ai sensi dell art. 1 della Legge n. 108/99, l autorizzazione è rilasciata di diritto.tale autorizzazione, pertanto, avvenendo in forza di legge, non è sottoposta ad alcuna valutazione discrezionale da parte del Comune.La Circolare Ministeriale richiamata ritiene di interpretare il termine hanno effettuato nel senso di hanno comunicato di voler effettuare. 3. Nella Circolare Ministeriale si sostiene che i Piani comunali possono ancora essere applicati se prevedono possibilità di nuovi rilasci. Invece le disposizioni regionali non possono più avere efficacia stante l abrogazione dell art. 14 della Legge n. 416/81. E chiara la contraddittorietà delle disposizioni e, pertanto, si ribadisce quanto già sopra precisato che i Comuni non possono più applicare i loro Piani di localizzazione se scaduti o se non adottati entro il termine previsto. Sulla base di quanto sopra si rende necessario ed urgente, ai fini dell applicazione del Decreto Legislativo n. 170/2001, in detta fase transitoria, fornire alcune indicazioni ai Comuni adottando interpretazioni più aderenti allo spirito e alla lettera del decreto medesimo. Ciò allo scopo di conferire trasparenza all azione amministrativa e chiarezza operativa nonché per assicurare omogeneità di comportamento in tutto il territorio. A tal fine la Giunta Regionale, nella seduta del 19 luglio 2002 con deliberazione n.791,ha approvato le sottoriportate disposizioni esplicative del Decreto legislativo n.170/2001. Nel ringraziare per la collaborazione si porgono i più cordiali saluti. MS/ L Assessore allo Sviluppo Economico Dr.Giacomo Gatti

DISPOSIZIONI ESPLICATIVE DEL DECRETO LEGISLATIVO 24 APRILE 2001, N. 170 1. PUNTI DI VENDITA ESCLUSIVI E NON ESCLUSIVI Il Decreto Legislativo 24 aprile 2001, n. 170 ha effettuato una distinzione tra punti di vendita esclusivi e punti di vendita non esclusivi assoggettando entrambe le tipologie al rilascio dell autorizzazione da parte del Comune territorialmente competente. Sulla base della definizione riportata dall articolo 1, comma 2, lettere a) e b) del decreto legislativo n. 170/2001 si intendono per: punti di vendita esclusivi quelli che, previsti nel Piano comunale di localizzazione di cui all art. 6 del decreto medesimo, sono tenuti alla vendita generale di quotidiani e periodici; punti di vendita non esclusivi, gli esercizi previsti nel medesimo decreto che, in aggiunta ad altre merci, sono autorizzati alla vendita di quotidiani ovvero periodici. L elencazione dei punti di vendita non esclusivi è contenuta nell articolo 2, comma 3 che deve considerarsi tassativa. L unico caso in cui tale tipologia può essere ampliata è quella di cui al comma 3 dell art. 6 che prevede la possibilità di rilascio di autorizzazione ad esercizi diversi da quelli di cui al richiamato articolo 2, comma 3, nel caso di assenza di Piano e qualora non esistano altri punti di vendita. I punti di vendita non esclusivi possono vendere una sola delle due tipologie (o solo quotidiani o solo periodici) e non entrambe. Tale disposizione non si applica a quegli esercizi che hanno partecipato alla sperimentazione vendendo entrambe le tipologie per i quali l autorizzazione, che sarà rilasciata di diritto, riguarderà la vendita sia di quotidiani che di periodici. I punti di vendita esclusivi sono tenuti a vendere sia i quotidiani che i periodici. 2. AUTORIZZAZIONI COMUNALI La vendita di quotidiani e periodici sia in forma esclusiva che in forma non esclusiva è soggetta al rilascio di autorizzazione da parte del Comune territorialmente competente; tale autorizzazione può essere anche a carattere stagionale. Sono esclusi i casi per i quali lo stesso Decreto Legislativo prevede l esenzione dall autorizzazione. Per entrambe le tipologie dei punti di vendita è fatto obbligo ai Comuni di procedere adottando una serie di parametri individuati dal comma 6 dell art. 2 e specificatamente: la densità della popolazione, le caratteristiche urbanistiche e sociali delle zone, l entità delle vendite di quotidiani e periodici negli ultimi due anni, le condizioni di accesso, l esistenza di altri punti di vendita non esclusivi. I punti di vendita esclusivi sono localizzati nei piani che il comune territorialmente competente predispone in base agli indirizzi emanati dalla Regione secondo i criteri di cui al comma 1 dell art. 6. Le autorizzazioni per i punti di vendita esclusivi sono rilasciate in conformità a tali piani.

Per gli esercizi che, ai sensi dell art. 2, comma 4, hanno effettuato la sperimentazione, le autorizzazioni sono rilasciate di diritto e quindi non sono soggette a valutazione discrezionale da parte del Comune. 2.1 AUTORIZZAZIONE PER PUNTI ESCLUSIVI DI VENDITA Le autorizzazioni per punti di vendita esclusivi devono essere rilasciate conformemente ai piani di localizzazione di cui all art. 6 del Decreto Legislativo. Pertanto, in assenza di tali Piani comunali, o perché scaduti o perché non adottati entro il termine del 29 maggio 2002, ai sensi dell articolo 6, comma 2, del D.lgs n. 170/01 (entro un anno dall entrata in vigore del decreto legislativo) non possono essere rilasciate autorizzazioni sia nuove che per trasferimenti. I Comuni, infatti, avrebbero dovuto, entro il termine succitato, adottare i Piani di localizzazione anche in assenza degli indirizzi regionali, attenendosi agli indicatori di cui al comma 6 dell art. 2. I Comuni che hanno adottato i Piani di localizzazione dovranno riformularli a seguito dell emanazione degli indirizzi regionali. I Comuni non possono più applicare i piani di localizzazione già scaduti. 2.2 AUTORIZZAZIONE PER PUNTI NON ESCLUSIVI DI VENDITA I Comuni non possono rilasciare autorizzazioni per punti di vendita non esclusivi e non possono quindi essere esaminate eventuali domande presentate, se non sono stati previamente adottati gli indicatori di cui al richiamato articolo 2, comma 6. Ai fini del rilascio dell autorizzazione la condizione indispensabile è la presentazione al Comune della dichiarazione di ottemperanza di cui all art. 2, comma 5 del Decreto Legislativo n. 170/2001. 2.3 AUTORIZZAZIONE PER ESERCIZI CHE HANNO EFFETTUATO LA SPERIMENTAZIONE L articolo 2, comma 4 del Decreto Legislativo 170/01, stabilisce che per gli esercizi che hanno effettuato la sperimentazione ai sensi dell art. 1 della Legge n. 108/99, l autorizzazione è rilasciata di diritto. Tale autorizzazione, pertanto, avvenendo in forza di legge, non è sottoposta ad alcuna valutazione discrezionale da parte del Comune. Sulla base non solo della formulazione letterale della norma ed anche della finalità della sperimentazione (quella cioè di acquisire elementi conoscitivi sulle variazioni provocate nel mercato dalla stampa messa in vendita in esercizi diversi dalle rivendite tradizionali) per esercizi che hanno effettuato la sperimentazione devono intendersi quelli che hanno effettivamente e concretamente venduto il prodotto o i prodotti editoriali prescelti, secondo quanto disposto dalla Legge n. 108/99. Pertanto, al fine di ottenere l autorizzazione di diritto, non è sufficiente aver effettuato nei termini previsti la comunicazione di voler partecipare alla sperimentazione prevista dalla legge senza aver poi effettivamente venduto il prodotto editoriale prescelto.

Si richiama, infine, l attenzione sulla disposizione di cui all art. 26, comma 6, del Decreto Legislativo 31 marzo 1998, n. 114 il quale ha, fra l altro, soppresso la voce n. 50 della tabella c) allegata al D.P.R. n. 300/1992, come modificata ed integrata dal D.P.R. n. 407/1994. Conseguentemente non è più applicabile al rilascio dell autorizzazione per l esercizio dell attività di vendita di quotidiani e periodici, l istituto del silenzio-assenso di cui all art. 20 della legge n. 241/1990. 3. DISPOSIZIONI GENERALI Il Decreto Legislativo n. 170/01, all art. 9, comma 1, stabilisce che per quanto non previsto dal Decreto stesso si applica il Decreto Legislativo n. 114/98. A tal fine: 1) È necessario essere in possesso dei requisiti di cui all articolo 5, comma 2 del decreto legislativo 114/1998 ai fini del rilascio dell autorizzazione; 2) Deve essere effettuata la comunicazione al Comune territorialmente competente nel caso di cessazione dell attività, trasferimento della gestione, trasferimento della proprietà per atto tra vivi o per causa di morte, ai sensi dell articolo 26, comma 5; 3) Si applica la disciplina sanzionatoria di cui all art. 22 del decreto legislativo 114/1998 ad eccezione del comma 5 il quale fa riferimento agli esercizi di vicinato non sottoposti al regime autorizzatorio. Il Decreto Legislativo n. 170/01, all art. 9, comma 2 ha abrogato l articolo 14 della Legge 5 agosto 1981, n. 416. A seguito di tale abrogazione cessano di avere efficacia: 1) Il divieto per le persone diverse dal titolare dell autorizzazione o dai suoi familiari o parenti o affini fino al terzo grado di svolgere l attività; 2) Il divieto di affidamento in gestione a terzi; 3) Il divieto di rilascio di autorizzazione a soggetti che non siano persone fisiche; 4) Il divieto di rilascio alle persone fisiche di più di un autorizzazione. Il Decreto Legislativo n. 170/01, all art. 3, prevede i casi di esenzione dall autorizzazione. Si richiama l attenzione su tale disposizione ed in particolare su quella prevista alla lett. g) che prevede l esenzione di autorizzazione per la vendita effettuata all interno di strutture pubbliche o private rivolta unicamente al pubblico che ha accesso a tali strutture. In questo caso il legislatore ha voluto escludere dall autorizzazione quelle vendite di giornali effettuate in aree particolari, dove l accesso è regolamentato e la vendita è rivolta in modo esclusivo al solo pubblico che vi abbia accesso. Tali ipotesi devono essere valutate con estrema attenzione anche al fine di evitare una inutile proliferazione di punti di vendita ancorché collocati in aree in cui la normativa non prevede il rilascio della prescritta autorizzazione.