Ciao a tutti gli amici modellisti..



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Transcript:

Ciao a tutti gli amici modellisti.. Volevo parlare un po del sempre presente problema relativo alla ricopertura dei ponti dei nostri modelli, affrontando contemporaneamente il fatto di dover simulare la calafatura del ponte, ossia l interposizione tra tavola e tavola (sull originale) di stracci e pece, od altre sostanze che permettano di chiudere le connessioni tra le tavole e quindi garantire una certa impermeabilità del ponte stesso. Quella della calafatura è un arte antica quanto la costruzione delle barche stesse e si è sviluppata di pari passo con le tecnologie costruttive anche se, tutto sommato, i principi di base sono rimasti sempre gli stessi. Ora i problemi che si pongono, quando dobbiamo creare il ponte della nostra nave o imbarcazione che sia sono i seguenti : come simulare il tavolato del ponte? come simularne la calafatura? e come simulare le chiodature delle tavole? A questi tre interrogativi si può rispondere in vari modi e tra un po ne vedremo alcuni che ho sperimentato personalmente.. Tengo però a sottolineare che tutto quello che si può realizzare tecnicamente, deve essere considerato soprattutto in rapporto alla scala del modello. Mi spiego meglio se sulla nave originale le tavole sono larghe 20-25 cm e si sta realizzando un modello in scala 1:100 (quindi con larghezza delle singole tavole di c.a. 2-2,5 mm ciascuna..) probabilmente non ha senso simularne anche la chiodatura, visto che il diametro delle teste dei chiodi in originale era di pochissimi cm e molto spesso erano anche coperti da tappi di legno In questa scala probabilmente risulterebbero quasi invisibili, oppure si corre il pericolo di sovradimensionarli. Lo stesso dicasi per la calafatura la distanza tra tavola e tavola sull originale è di pochi millimetri (il giusto per farci entrare a forza di martello gli stracci incatramati) Ha senso realizzarla in scala esatta, soprattutto quando il vascello originale è abbastanza grande e la scala del modello inizia ad essere sull 1:75 1:100 1:200??? Fatte queste debite premesse (che vogliono essere più un consiglio che altro.) vediamo insieme quali sono i modi possibili per realizzare il tavolato di un ponte di un modello, e la calafatura. Per quanto riguarda la chiodatura dei ponti, vi rimando al bellissimo articolo dell amico Roberto Venturin apparso su Magellano il 3 Luglio 2003 e rintracciabile dall archivio degli articoli di tecniche modellistiche del sito. Personalmente, non ho mai ancora utilizzato la tecnica descritta da Roberto, ma ho usato un altra modalità..sicuramente molto meno raffinata e che può essere usata in alcuni casi e non in altri..ma di quest ultima ne parleremo alla fine dell articolo. Ora vediamo le varie modalità che ho sperimentato personalmente per realizzare il tavolato del ponte: 1 - Incisione e Tracciatura su tavoletta Questo sistema è in assoluto il più semplice e, spesso, viene usato spesso nei modelli di cantiere Si tratta, tutto sommato, di tracciare su un foglio di compensato di adatto spessore (da 1 a 2 mm), con colore e venatura che dovrebbe essere allineata possibilmente con quello che sarà l andamento delle tavole, delle linee a matita, molto leggere, (io uso una micro-mina tipo HB) che rappresentano l andamento delle tavole del ponte (linee del tavolato).

Ovviamente si dovranno tracciare non solo le linee dei corsi di tavole nel senso della lunghezza, ma anche quelle che rappresentano le intestature tra tavola e tavola. (vedi figura 1) Tavola tracciata Linee del tavolato Intestatura delle tavole Figura 1 L andamento delle intestature disegnate, ovviamente, dovrà seguire le regole per quel tipo di costruzione, epoca o nave Infatti, a seconda della tipologia e del periodo, le intestature delle tavole si potevano ripetere una ogni 3 od una ogni 4 tavole (vedi l esempio in figura 2) Ogni 4 Ogni 3 Figura 2 Una volta disegnate queste linee, grazie all uso di una riga dritta (meglio se di metallo e dotata di impugnatura), si ripassano mediante una punta di metallo, non troppo sottile (l incavo rischierebbe di non vedersi) utilizzando la riga come tiralinee di appoggio. (vedi figura 3) Punteruolo di acciaio Ripassare le linee tracciate con il punterolo con una mina sottile HB Riga di metallo con impugnatura Figura 3

Una volta tracciate tutte le linee nel senso della lunghezza, si dovranno tracciare a questo punto gli incavi per le intestature. Per fare ciò si può usare lo stesso sistema (riga + punteruolo) usato per i corsi lunghi di tavole, oppure usare la lama di uno scalpello oppure ottenere una lama mediante l affilatura della punta piatta di un cacciavite (vedi figura 4). La cosa importante è che la lama abbia, alla fine, la stessa larghezza dei corsi delle tavole. Si appoggia quindi la lama sul segno dell intestatura, e si preme con un po di forza (eventualmente ci si siuta con un leggero colpo di martello) e l incavatura dell intestatura è fatta. Rimane solo da passarci (eventualmente) anche qui la punta HB della mina da disegno usata in precedenza. Punteruolo di acciaio + ripasso con mina HB Scalpello o lama di cacciavite affilata di larghezza uguale alla tavola. Ripassare poi con mina HB Figura 4 L effetto, se si è lavorato con attenzione, risulta abbastanza buono. Personalmente preferisco utilizzarlo su ponti che saranno solo parzialmente in vista, come nella fotografia di seguito riportata (vedi figura 5) che rappresenta il ponte di batteria interno alla casamatta della cannoniera fluviale USS Cairo. La casamatta verrà poi completamente chiusa da un ponte superiore e gli interni si potranno scorgere solo attraverso i portelli aperti dei cannoni. In questo caso, ho utilizzato il sistema di tracciatura con punteruolo e matita sopra descritto, mentre per i ponti scoperti ho usato le tecniche descritte di seguito. Figura 5 tracciatura ponte realizzata con punteruolo e matita

A questo punto non rimane, eventualmente, che terminare la costruzione del ponte, riportando i segni della chiodatura delle tavole, ma visto che questo è un argomento comune a tutte le tecniche qui descritte, ne parlerò alla fine dell articolo. 2 Tavole singole e Cartoncino Un altro modo per simulare l effetto della calafatura tra le tavole è quello di interporre, tra tavola e tavola, del cartoncino nero. Prima di passare a descrivere questo modo di realizzazione, tengo a far presente (ma sicuramente lo avevate già capito) che questo metodo (ed i successivi) devono essere utilizzati prevedendo di tagliare e posare le tavole del ponte una per una. Questo significa che le tavole dovranno essere tagliate una alla volta, alla misura necessaria e posate sul ponte con estrema attenzione, tenendo conto dell andamento delle varie linee di tavole che deve essere il più rettilineo possibile (a meno che il ponte non abbia un tavolato che segua di per sé un andamento curvo non parallello alla linea di mezzeria ma allora è un altra storia.) Raccomando l attenzione negli allineamenti, perché, per esperienza personale, i singoli pezzi di listello, se non tagliati e posati con cura, tendono ad allargare l andamento delle linee del ponte, soprattutto in corrispondenza di aperture od ostacoli già posati sul ponte. In genere, io effettuo la posa dei singoli listelli su un falso ponte già incollato in precedenza ed in genere realizzato con un compensatino di 1 o 1,5 mm (abbastanza flessibile quindi per seguire sia il cavallino che l insellamento del ponte). (vedi figura 6) Figura 6 posizionamento dei listelli del ponte su falso ponte del modello di un cutter inglese. Alcuni modellisti preferiscono posare le tavole al vero (senza l aiuto del falso ponte) ma in questo caso la precisione deve essere assoluta, soprattutto nel far cadere le intestature delle tavole esattamente su uno dei bagli che sorreggono il ponte stesso. Io non ho mai realizzato modelli con la costruzione da ammiragliato o con i bagli singoli, e quindi lascio qui la parola a chi è più esperto di me.

Ma riprendiamo la realizzazione del ponte con la simulazione della calafatura con il cartoncino. Quello che occorre è un buon cartoncino (tipo bristol, ad esempio) nero o grigio molto scuro e che non abbia una trama molto evidente anzi deve essere abbastanza compatto e liscio. Lo spessore del cartoncino dipende molto dalla scala del modello ma credo che lo spessore di un buon bristol di media/bassa grammatura sia più che sufficiente per la maggior parte delle scale usate. Per realizzare la linea della calafatura con il cartoncino, io utilizzo il seguente sistema : Innanzitutto taglio un certo numero di tavole (a misura) da un listello (diciamo una ventina circa) e le impilo una sopra l altra. (vedi figura 7) Tagliare Singoli listelli del ponte Listello originale Pila dei singoli listelli tagliati Figura 7 Poi le mantengo unite con una morsetta a mano o con una di quelle morsette da ufficio nere che hanno delle ganasce abbastanza lunghe. In genere quest ultime tendono a rigare le tavole con cui sono a contatto e per questa ragione nella pila di listelli da trattare ne considero sempre un paio in più, oppure interpongo un paio di strisce di cartoncino ai due estremi (vedi figura 8) lato su cui incollare la carta nera pila di listelli morsetto a mano o pinza da ufficio listelli ai bordi della morsa o foglietti di cartoncino Figura 8

A questo punto ritaglio un rettangolo di cartoncino bristol nero, lungo quanto il lato maggiore della pila e largo quanto l insieme del blocco dei listelli e lo incollo su questi con colla Vinavil (non troppo liquida altrimenti filtra tra listello e listello ) posizionandolo sul lato maggiore della pila di listelli, sempre mantenenuti fermi con il morsetto. Una volta asciugato, il cartoncino risulterà fissato ai soli lati lunghi e sottili dei listelli (vedi figura 9) Mantenere il blocco di listelli unito con il morsetto fino ad incollaggio avvenuto Spalmare il lato inferiore del blocco di listelli con colla tipo Vinavil Listelli Cartoncino bristol nero Figura 9 Quando il cartoncino si sarà ben asciugato sui listelli, questi si tolgono dalla morsetta e si procede alla loro separazione. Per fare questo, utilizzo una lama di coltello X-Acto tipo 11 (quelle lunghe e triangolari, per intendersi), oppure una lametta da barba con una delle estremità taglienti fasciata con del nastro da carrozziere, per evitare di affettarmi anche le dita. Aprendo leggermente a ventaglio il blocchetto di listelli, e mantenendo il lato con la carta nera sul tavolo, inserisco la lama tra un listello e l altro, e taglio lungo la linea di giunzione in basso. Il risultato che si ottiene è di avere i singoli listelli con un bordo sottile coperto dalla carta nera, con lo spessore di qualche decimo di mm. Per rivestire il ponte, incollo quindi i listelli uno di seguito ed accanto all altro, facendo attenzione che il bordo con la carta sia orientato per tutti nella stessa direzione. (vedi figura 10) Lama di taglierino o lametta da barba Incollare i listelli con il lato con la carta sempre nello stesso verso Singole tavole tagliate Figura 10

Vi assicuro che il risultato è molto superiore a quello che ci si aspetta, e la lavorazione molto semplice, una volta capito il meccanismo (esempio Figura 11) Figura 11 - Esempio di rivestimento di un ponte con tavole e calafatura simulata con carta nera.