Effetti delle onde elettromagnetiche sull organismo umano Dr Anna Villarini U. O. Epidemiologia Eziologica e Prevenzione-INT Milano 2004
RADIAZIONI CAMPI ELETTROMAGNETICI E un campo di radiazioni vasto associato alla presenza di diverse sorgenti Energia elettromagnetica viene prodotta da raggi-x, luce ultravioletta, luce visibile, microonde e radiofrequenze, campi magnetici da sistemi di trasmissione elettrica, campi magnetici statici e genera un campo elettrico (indipendente dal flusso di corrente) e un campo magnetico (presente durante il flusso di corrente) L interazione tra biologia ed elettromagnetismo o elettrosmog (EM) dipende dalla frequenza della sorgente. Usualmente si parla di spettro di EM, in relazione alle onde di energia: onde a frequenza estremamente bassa (ELF, 30-300 herz; elettrodotti e molti elettrodomestici), radiofrequenze (RF, 100 Kiloherz-300 Megaherz; radio e televisioni) e onde ad alta frequenza (MW 300 Megaherz-300 Gigaherz; forni a microonde, telefonini e ripetitori per telefonini).
RADIAZIONI CAMPI ELETTROMAGNETICI In alcuni casi alle alte frequenze le particelle EM hanno sufficiente energia per rompere i legami biochimici (raggi-x, γ e cosmici) Questa rottura di legami è detta ionizzazione: cosi questo spettro EM è detto ionizzante A basse frequenze e ad alte frequenze inferiori ai raggi-x (luce visibile, radiofrequenza, microonde, telefonini), l energia è molto più bassa di quella necessaria a spaccare I legami biochimici: questo spettro è detto nonionizzante
RADIAZIONI ionizzanti Una radiazione è detta ionizzante quando ha la capacità di accelerare elettroni nello spazio, sia direttamente che indirettamente. La parte dello spettro elettromagnetico conosciuta come radiazione X o trasferisce direttamente energia dei fotoni a elettroni preesistenti La sorgente naturale è rappresentata da nuclidi radioattivi nell aria, nell acqua, nelle catene alimentari, nei minerali di superficie e dai raggi cosmici che bombardano l atmosfera terrestre
RADIAZIONI ionizzanti LE RADIAZIONI IONIZZANTI PROVOCANO: TUMORE DELLA MAMMELLA (sopravissute alle bombe, trattamento con raggi X per mastite, fluoroscopie nel trattamento per tubercolosi) TUMORE DEL POLMONE (sopravissuti alle bombe, trattamento per spondilite anchilosante, esposizione a gas radon dei minatori) TUMORE DELLA TIROIDE (sopravissuti alle bombe, bambini trattati con radioterapia per malattia del timo o per tigna, esposizione a gas radon dei minatori) TUMORE DELLO STOMACO E DEL COLONRETTO (sopravissuti alle bombe, trattamento per spondilite anchilosante) ALTRI TUMORI ASSOCIATI: TUMORE DEL FEGATO, CANCRO OSSEO, MIELOMA MULTIPLO, LEUCEMIA
RADIAZIONI non ionizzanti ULTRAVIOLETTO (soft) E stata dimostrata una relazione tra esposizione al sole e TUMORI della CUTE ed a TUMORI del LABBRO Vi sono osservazioni che indicano rischio di melanoma cutaneo per esposizioni a radiazioni UV in ambienti chiusi (lampade fluorescenti) LUCE VISIBILE RADIOFREQUENZE MICROONDE CAMPI STATICI
Le linee di trasmissione elettrica ed altre installazioni elettriche producono in genere campi elettrici e magnetici di frequenza estremamente bassa (50/60 Hz); 50 mila chilometri di linee in Italia nel 2002 Le antenne della telefonia mobile ed i cellulari producono campi elettrici e magnetici ad alta frequenza (300 megahz); 60 mila antenne di telefonia e radiotelevisione, sette milioni di telefonini in Italia nel 2000, il più alto in Europa.
RADIAZIONI CAMPI ELETTROMAGNETICI danni biologici da: esposizioni croniche, come quelle della popolazione soggetta a un sovraccarico di antenne radiotelevisive e telefonia, ed elettrodotti (tralicci) esposizioni acute, come quelle che possono verificarsi in situazioni lavorative a rischio come ad esempio per gli addetti ai radar, per gli operatori radio, per i ferrovieri che lavorano su linee ad alta velocità
ESPOSIZIONI CRONICHE onde a bassa frequenza 1. Studi su danni biologici e onde a bassa frequenza 2. Studi su danni biologici e onde ad alta frequenza Nel 1979 uno studio epidemiologico di WERTHEIMER e LEEPER (su una popolazione di Denver nel Colorado) ha evidenziato una associazione tra leucemia infantile e tumori al cervello dopo esposizione ad onde elettromagnetiche a bassa frequenza. Da allora sono stati fatti numerosi studi dove la difficoltà maggiore è stata quella di isolare eventuali altri fattori di rischio come il fumo di sigarette, l esposizione a agenti inquinanti nell aria e nel cibo, lo stile di vita personale, che contribuiscono all insorgere di queste forme tumorali.
ESPOSIZIONI CRONICHE onde a bassa frequenza Tutti gli autori, dal 1979 ad oggi, concordano comunque che i danni registrati sulla salute in soggetti esposti sono dovuti alla interazione delle cellule con le onde elettromagnetiche prodotte dai tralicci dell alta tensione e che non è possibile escluderne la correlazione tra l incremento di mortalità per leucemie infantili, tumori cerebrali e linfomi (DerSimonian & Laird, 1986; Albhomet al. 2000; Wartemberg, 2001, Moretti et al., 2004) L AGENZIA INTERNAZIONALE PER LA RICERCA SUL CANCRO (IARC) e l'enviromental Protection Agency degli Stati Uniti ha definito possibile causa di cancro nell'uomo l esposizione ad onde elettromagnetiche a bassa frequenza. Altri effetti biologici delle onde a bassa frequenza sono: alterazione delle membrane cellulari della funzionalità di alcuni enzimi del nostro corpo, con conseguente insorgenza di forme depressive o cefalee. Studi evidenziano che gli stessi effetti risultano amplificati quando i cavi vengono interrati (Moretti et al 2004)
ESPOSIZIONI CRONICHE onde ad alta frequenza Per quanto riguarda le radioonde e le microonde, onde ad alta frequenza generate da ripetitori radio, tv, antenne per telefonini cellulari e forni a microonde (attraverso eventuali difetti nelle guarnizioni) le problematiche si diversificano e gli studi sono iniziati molto più recentemente. Gli effetti biologici evidenziati hanno una diversa natura: termici, derivati da produzione di calore ed atermici, derivati da danni alle strutture cellulari.
ESPOSIZIONI CRONICHE onde ad alta frequenza TERMICI Le onde ad alta frequenza producono vibrazione delle componenti liquide del nostro corpo (acqua cellulare, sangue ecc) provocando un aumento della temperatura corporea, generale o locale, che può indurre effetti di varia natura e costituire quindi un fattore di rischio per la salute. Un'analisi delle modalità di esposizione ha mostrato che, nel caso dei telefoni cellulari, viene assorbita dalla testa una frazione stimabile tra il 30 e il 50 per cento dell'energia irradiata.
ESPOSIZIONI CRONICHE onde ad alta frequenza Ricerche, condotte in Germania, prima a Lubecca e poi all'università di Bochum, hanno dimostrato la correlazione esistente tra l'utilizzo di telefonini e un aumento delle correnti cerebrali, segnalato da anomalie nell'elettroencefalogramma delle persone analizzate, che sottoposte a contatto con le radiazione emesse dai telefonini per 15 minuti, dimostravano avere un aumento della temperatura cerebrale che provocava squilibri principalmente in relazione alla memoria. Questa situazione perdurava sino a 24 ore dopo lo spegnimento del telefonino. Gli stessi ricercatori di Lubecca hanno inoltre verificato una diminuzione di circa il 90% nella reazione immunitaria delle cellule colpite. Nel caso dell'occhio, organo particolarmente sensibile alle radiazione a al riscaldamento, un aumento di temperatura può portare a glaucoma ed a cataratta.
ESPOSIZIONI CRONICHE onde ad alta frequenza Per quanto riguarda le gonadi maschili (testicoli), molto sensibili anche esse all'aumento di temperatura, sono state riscontrate sterilità temporanee e permanenti. Altro organo bersaglio delle onde è il cuore che può manifestare fenomeni di extrasistole, aritmie cardiache ed ipotensione. Dal momento che questi stessi effetti sono prodotti da un singolo cellulare fino ad una distanza di 10 metri è facilmente intuibile che danni simili possono essere prodotti da un ripetitore a distanze molto maggiori.
ESPOSIZIONI CRONICHE onde ad alta frequenza ATERMICI Altri possibili danni sulla salute sono quelli così detti atermici. Nel 1996, secondo una ricerca della University of Washington di Seattle (Usa), è stato verificato che esponendo i ratti a livelli di emissioni di onde come a quelle prodotti dai cellulari si registravano danni al DNA che potrebbero facilitare lo sviluppo di tumori e del morbo di Alzheimer. Su un gruppo di ratti predisposti a contrarre tumori si è avuto un incremento del doppio ed in alcuni casi del quadruplo di mortalità nel gruppo esposto giornalmente a mezzora di radiazioni ad alta frequenza in modo acuto (LAI E SINGH 1998).
ESPOSIZIONI CRONICHE onde ad alta frequenza Alcuni autori sovietici hanno parlato di sindrome da microonde in seguito ad esposizione cronica ad onde ad alta frequenza che si manifesta con perdita di appetito, affaticabilità, mancanza di concentrazione e disturbi sessuali. Nel gennaio del 1997 uno studio pubblicato sull American Journal of Epidemiology, riporta di un indagine condotta nei pressi di una trasmittente radiotelevisiva della Gran Bretagna. Lo studio dimostra un incremento di leucemie negli adulti, rispetto a prima dell istallazione, un aumento di patologie tumorali linfatiche e di tumore alla mammella sia nel maschio che nella femmina, rischio che diminuisce tra gli abitanti a mano a mano che aumenta la distanza dall antenna. Altri studi condotti hanno dato risultati minori.
ESPOSIZIONI CRONICHE onde ad alta frequenza La Commissione Europea ha avviato un programma scientifico che si occuperà delle antenne per telefonia mobile, spesso installate all'interno dei centri abitati senza tener conto degli standard internazionali di sicurezza. Un'analoga ricerca è stata avviata anche dall'organizzazione Mondiale della Sanità. Gli studi fatti fino ad ora sulle popolazioni non forniscono, comunque conclusioni definitive sul danno atermico e quindi cancerogeno ma evidenziano in modo certo danni al DNA che è, comunque, il primo stadio di patologie tumorali (ASTROCITOMA)
A FAVORE DI UNA SCELTA ETICA Le conclusioni dei Comitati scientifici depongono per la presenza di rischio di tumore per esposizioni a campi a bassa frequenza e di danni alla salute per onde ad alta frequenza In particolare, per le onde a bassa frequenza, la relazione è osservata per le leucemie infantili Perché attendere una possibile dimostrazione del rischio per approntare misure preventive?
Non è etico scegliere di esporre ad un possibile rischio di tumore Quando il rischio può interessare importanti aspetti di salute è assolutamente necessario che chi è esposto venga informato e coinvolto nelle decisioni sulle misure da adottare Non è etico che qualcuno venga eventualmente sacrificato per la conoscenza di tutti
ESPOSIZIONE RESIDENZIALE A CAMPI ELETTROMAGNETICI CONCLUSIONI: - APPLICARE IL PRINCIPIO DI PREVENZIONE Le nuove case non dovrebbero essere costruite entro 150 m dalle linee elettriche e dai ripetitori di telefonia mobile Per le abitazioni esistenti ridurre il carico delle linee, evitare esposizione ai bambini -APPLICARE IL PRINCIPIO DI CAUTELA Una legge che ci tuteli in attesa di risultati scientifici certi L UOMO NON è UNA CAVIA