IL CASO CAFFARO. Dr. Francesco Vassallo

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1 IL CASO CAFFARO Dr. Francesco Vassallo

2 La Caffaro inizia la sua attività nel La produzione di cloroderivati organici, inclusi i PCB, inizia nel Nel 1984 cessa la produzione di PCB - Nel 1994, 1996 e 1997 vengono effettuati campionamenti nel terreno per valutare l impatto del nuovo termoutilizzatore - I valori rilevati sono nei limiti delle disposizioni regionali del 10/10/1996 (12.5 mg/kg) ma dal 1999 sono > 5000 volte al di sopra dei limiti fissati dal DM 471/1999 per area residenziale (0.001 mg/kg) - Nel 2000 e 2001 vengono effettuati nuovi campionamenti - Nel giugno 2001 viene presentata una denuncia di disastro ambientale alle Procura della Repubblica di Brescia - A Brescia c è una Seveso bis (La Repubblica 13 agosto 2001)

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4 Attività biologica La loro tossicità acuta è scarsa, ma, a causa del loro accumulo nei tessuti, la loro potenziale nocività cronica o ritardata è significativa. Nell animale: - cancerogenesi per somministrazione orale (tumori del fegato ) - fetotossicità - immunosoppressione Nell animale e nell uomo: - effetti acuti: cloracne, anomalie della cute, alterazioni degli enzimi epatici - effetti sui neonati: gli stessi visti negli adulti, basso peso alla nascita e ritardo nello sviluppo fisico e psichico - alterazioni ormonali (estrogeni, androgeni, ormoni tiroidei) (?) - alterazioni immunitarie (?) IARC (1987) : probabili cancerogeni (2 A) Recentemente correlazione con melanoma.

5 1) Coordinamento tecnico-scientifico delle indagini condotte sul problema finalizzate a: delimitare l area inquinata definire gli effetti sulla popolazione esposta suggerire misure di tutela sanitaria A tal fine è stato costituito un Comitato Tecnico-Scientifico comprendente rappresentanti di ASL, ARPA, Comune, Provincia e Regione, Università di Brescia e di Milano, Istituto Superiore di Sanità, Istituto Superiore Prevenzione e Sicurezza sul Lavoro : Inizio lavori: settembre 2001 Fine lavori: dicembre 2002 Relazione finale: novembre 2003

6 2) Successivamente è stato istituito un gruppo di lavoro dell ASL presso la Direzione Sanitaria comprendente rappresentanti dei Dipartimenti di Prevenzione Medico e Veterinario, del Servizio Epidemiologico, delle sezioni di Igiene, Epidemiologia e Sanità Pubblica e di Medicina del lavoro/igiene industriale dell Università degli studi di Brescia, e in collaborazione con il Comune di Brescia, l ARPA e la Provincia di Brescia: Inizio lavori: gennaio 2004 Fine lavori: maggio 2008 Relazione sull attività svolta: settembre 2008

7 Ricerca di PCB/diossine/furani su: - alimenti animali e vegetali - persone Indagini epidemiologiche e valutazioni cliniche di: - lavoratori della Caffaro - popolazione generale - studio caso-controllo su linfomi non Hodgkin

8 Popolazione generale - residenti in aree contaminate - residenti in altre aree Lavoratori della Caffaro - lavoratori attuali - ex-lavoratori del reparto produzione PCB

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10 E stata data massima trasparenza a tutti gli atti dell ASL offrendo molteplici occasioni di informazione sui contaminanti presenti nel territorio e sui loro possibili effetti sulla salute, sulla scorta dei risultati progressivamente acquisiti, per consentire al cittadino un corretto inquadramento della vicenda. In particolare, sono stati utilizzati i seguenti canali di trasmissione: Incontri con la popolazione e con focus group Comunicati stampa Diffusione di materiale informativo Diffusione di informazioni alla popolazione mediante i mass media Interventi sui mass media Presentazione pubblica di documenti prodotti dal gruppo di lavoro Diffusione di documenti sul sito dell ASL, accessibili a tutti Comunicazioni a congressi e convegni e pubblicazioni scientifiche su riviste nazionali e internazionali

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12 BRESCIA SEVESO Contaminazione Cronica Acuta Via di contaminazione principale Principale inquinante Alimentare PCB Cutanea e respiratoria 2,3,7,8-TCDD Effetti sugli animali Nessuno accertato Moria di animali da cortile Effetti acuti sull uomo Effetti cronici sull uomo Non rilevati Non definiti Cloracne Aumento mortalità per LNH

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