Prevenzione e solidarietà nella comunità di lavoro: l'impegno congiunto AVIS MIUR
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1 Prevenzione e solidarietà nella comunità di lavoro: l'impegno congiunto AVIS MIUR Roma, 14 luglio 2011 Dott.ssa Alessandra Moscaroli Segreteria Scientifica SEDE CENTRALE LILT
2 La Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (LILT) è l unico Ente Pubblico esistente in Italia con la specifica finalità di combattere il cancro attraverso la prevenzione Fondata nel 1922, la LILT è la più antica organizzazione nazionale del settore. Opera senza fini di lucro su tutto il territorio nazionale, sotto l Alto Patronato del Presidente della Repubblica e la vigilanza del Ministero della Salute. Collabora con lo Stato, le Regioni, le Province, i Comuni e gli altri Enti ed organismi operanti in campo oncologico. A livello internazionale è membro dell European Cancer Leagues (ECL), dell Union for International Cancer Control (UICC), dell European Men s Health Forum (EMHF) e mantiene rapporti con l American Cancer Society e con analoghe istituzioni in Cina, Albania, Kosovo.
3 1 Sede Centrale 106 Sezioni Provinciali 20 Comitati Regionali il Comitato Scientifico il Comitato Etico la Consulta Femminile 812 delegazioni comunali 396 ambulatori 15 hospice 5000 volontari permanenti per gli eventi nazionali numero verde: SOS LILT
4 LA LILT e LA PREVENZIONE primaria Programmi PREVENZIONE secondaria terziaria Identificazione fattori di rischio: lotta al tabagismo ed alla cancerogenesi ambientale e professionale attività fisica corretta alimentazione Anticipazione diagnostica: Ca mammella e utero Ca colon-retto Ca prostata Ca cavo orale e cute melanoma Presa in carico del paziente oncologico: Follow up e prevenzione della recidiva Riabilitazione fisica, psichica, sociale e occupazionale
5 PREVENZIONE PRIMARIA MALATTIE CRONICHE NON TRASMISSIBILI malattie cardiovascolari, tumori, diabete mellito, malattie respiratorie croniche, problemi di salute mentale e disturbi muscoloscheletrici 86% dei decessi 77% della perdita di anni di vita in buona salute (DALYs) 75% delle spese sanitarie in Europa e in Italia Fonte OMS
6 PREVENZIONE PRIMARIA Le malattie che in assoluto presentano la mortalità più elevata legata a fattori di rischio modificabili di natura ambientale sono: 2,6 milioni di morti ogni anno per malattie cardiovascolari 1,7 milioni di morti ogni anno per malattie diarroiche 1,5 milioni di morti ogni anno per infezioni del tratto respiratorio inferiore 1,4 milioni di morti ogni anno per cancro 1,3 milioni di morti ogni anno per BPCO 470 mila morti ogni anno per incidenti stradali 400 mila morti ogni anno per incidenti involontari. Fonte OMS
7 FATTORI DI RISCHIO PER LA SALUTE MORTI 1. Ipertensione arteriosa 21.7% 2. Fumo di tabacco 18.8% 3. Ipercolesterolemia 11.1% 4. Sovrappeso/obesità 10.0% 5. Inattività fisica 5.0% 6. Basso consumo di frutta e verdura 3.5% 7. Comportamenti sessuali a rischio 0.6% 8. Abuso di alcol 0.6% DALYs 1. Fumo di tabacco 12% 2. Ipertensione arteriosa 8.9% 3. Sovrappeso/obesità 8.4% 4. Abuso di alcol 5.9% 5. Ipercolesterolemia 5.7% 6. Inattività fisica 3.1% 7. Abuso di droghe 2.2% 8. Basso consumo di frutta e verdura 2% Fonte OMS
8 PREVENZIONE PRIMARIA DEI TUMORI Oltre il 30% di tutti i tumori potrebbe essere evitato eliminando i seguenti fattori di rischio Consumo di tabacco Scarso introito di frutta e verdura Obesità Scarsa attività fisica Esposizione professionale e ambientale Infezioni HPV-correlate Esposizione raggi UV Fonte OMS
9 Effetti legge anti-fumo per la tutela della salute dei non fumatori (divieto nei luoghi chiusi pubblici e sul luogo di lavoro) Riduzione degli eventi coronarici acuti tra il 2004 e il 2005 (prima e dopo l applicazione della legge) 13% - 14% Guadagnare salute; Attivita per la prevenzione del tabagismo - Rapporto 2009
10 PREVENZIONE PRIMARIA: IL RUOLO DELLA LILT Campagne Nazionali di sensibilizzazione Sinergia con mondo della scuola e del lavoro Quit- line SOS LILT per smettere di fumare
11 PREVENZIONE SECONDARIA DEI TUMORI Programmi di screening SSN Prevenzione sul luogo di lavoro Screening spontaneo
12 della Lega Italiana per la Progetto IMPATTO ontrmorlilte poi del Attivato nell anno 2003, grazie al contributo della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (LILT) e poi del Ministero del Welfare, con lo scopo di valutare come l introduzione dei programmi di screening mammografico in Italia ha portato dei cambiamenti in termini di: a) stadiazione alla diagnosi b) mortalità per tumore mammario c) tasso di chirurgia conservativa
13 RISULTATI Riduzione della mortalità per tumore della mammella si riduce del 25% nelle donne residenti nell area Beneficio sottostimato perché solo un 60-70% di donne aderisce allo screening Beneficio individuale per esecuzione di mammografia periodica stimato è del 45%.. Riduzione mortalità dopo 5 anni di assunzione TAMOXIFENE nelle donne operate per carcinoma mammario pari a circa il 30%
14 PREVENZIONE TERZIARIA Prevenzione delle recidive e delle sequele della malattia oncologica Follow-up Riabilitazione fisica, Specialista psichica, sociale ed Psicologo MMG occupazionale Prevenzione della recidiva Istituzioni attraverso sani stili di vita Paziente LILT Associazioni
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