RELAZIONE TECNICA. Legge Regionale 5 /12/ 1977 n 56 e s.m.e i. Variante al P.R.G.C. ai sensi dell art. 17 comma 7

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COMUNE DI BEINASCO Provincia di Torino Corso Cavour n. 3 - Tel. 011/39891 - Fax 011/3989385 urbanistica@comune.beinasco.to.it Servizio Edilizia Privata e Urbanistica Legge Regionale 5 /12/ 1977 n 56 e s.m.e i. Variante al P.R.G.C. ai sensi dell art. 17 comma 7 RELAZIONE TECNICA Luglio 2012 1

PREMESSA Il Decreto-Legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito in Legge 6 agosto 2008, n. 133, all'articolo 58, rubricato «Ricognizione e valorizzazione del patrimonio immobiliare di regioni, comuni e altri enti locali», al comma 1 prevede che per procedere al riordino, gestione e valorizzazione del patrimonio immobiliare di regioni, province, comuni e altri enti locali, ciascun ente, con delibera dell'organo di governo, individua, redigendo apposito elenco, i singoli beni immobili ricadenti nel territorio di competenza, non strumentali all'esercizio delle proprie funzioni istituzionali, suscettibili di valorizzazione ovvero di dismissione, redigendo il piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari da allegare al bilancio di previsione. Il comma 2 del sopra citato articolo 58 del Decreto Legge n. 112/2008 prevedeva che «l'inserimento degli immobili nel piano ne determina la conseguente classificazione come patrimonio disponibile e ne dispone espressamente la destinazione urbanistica; la deliberazione del consiglio comunale di approvazione del piano delle alienazioni e valorizzazioni costituisce variante allo strumento urbanistico generale. Tale variante, in quanto relativa a singoli immobili, non necessita di verifiche di conformità agli eventuali atti di pianificazione sovraordinata di competenza delle province e delle regioni. La verifica di conformità è comunque richiesta e deve essere effettuata entro il termine perentorio di 30 giorni dalla data di ricevimento della richiesta, nei casi di varianti relative a terreni classificati come agricoli dallo strumento urbanistico generale vigente, ovvero nei casi che comportano variazioni volumetriche superiori al 10% dei volumi previsti dal medesimo strumento urbanistico vigente»; Successivamente la sentenza n. 340 del 30 dicembre 2009 della Corte Costituzionale ha dichiarato l illegittimità costituzionale dell articolo 58, comma 2, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, esclusa la proposizione iniziale: «L inserimento degli immobili nel piano ne determina la conseguente classificazione come patrimonio disponibile e ne dispone espressamente la destinazione urbanistica». Quindi per i beni immobili per i quali il Piano delle Alienazioni prevede una nuova destinazione urbanistica, la deliberazione di Consiglio Comunale di approvazione del Piano delle Alienazioni costituisce impegno di attivazione della procedura di variante del P.R.G.C. e, pertanto, la loro alienazione è subordinata all approvazione della nuova destinazione urbanistica. Con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 10 del 20/02/2012, è stato approvato il Piano delle Alienazioni e Valorizzazioni Immobiliari ai sensi dell art. 58 del D.L. 25/06/2008 n. 112, convertito in L. 06/08/2008 n. 133 per il triennio 2012, 2013 e 2014. 2

Il Piano delle alienazioni aggiorna annualmente le previsioni e l elenco di immobili non strumentali all'esercizio delle funzioni istituzionali (terreni e fabbricati) suscettibili di valorizzazione e/o di dismissione. Nel vigente piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari è prevista l alienazione nell anno 2012, di un lotto di terreno individuato come suscettibile di valorizzazione ovvero di dismissione già nel piano del triennio 2010-2013. Il terreno è identificato a catasto terreni F. IX, n. 294 parte. Attualmente il lotto in oggetto ha destinazione urbanistica SP, ossia aree attrezzate a servizio degli impianti produttivi. SITUAZIONE URBANISTICA E QUADRO LEGISLATIVO DI RIFERIMENTO Il Comune di Beinasco è dotato di piano regolatore generale (P.R.G.C.) approvato con deliberazione di Giunta Regionale n. 45-7000 in data 18 marzo 1996, pubblicata sul bollettino ufficiale della regione Piemonte n. 17 del 24 aprile 1996 e successiva variante parziale approvata con deliberazione di Consiglio Comunale n. 52 del 27 settembre 1999; ha adottato il progetto definitivo della 1 variante strutturale con deliberazione di Consiglio Comunale n. 48 del 3 dicembre 2001, inviato alla Giunta regionale per l approvazione in data 4 gennaio 2002. Infine, con deliberazione di Consiglio Comunale n. 8 del 24/02/2010 è stata approvata la terza variante strutturale al P.R.G.C. ai sensi della L.R: 1/2007 pubblicata per estratto sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte n. 11 del 18/03/2010. La presente variante si inquadra nell ambito normativo della Legge Urbanistica Regionale 5/12/1977 n 56 Tutela ed uso del suolo e successive modifiche ed integrazioni; in specifico, gli interventi previsti nella presente variante si configurano tra quelli elencati nell art.17, 7 comma varianti parziali al piano regolatore generale - la cui adozione spetta al Consiglio Comunale - in quanto risultano rispettati i vincoli imposti dal 4 comma del già citato articolo 17 ed in particolare: I. non viene modificato l impianto strutturale del Piano Regolatore Generale e la funzionalità delle infrastrutture urbane di rilevanza sovraccomunale; II. III. IV. non si riduce la quantità globale delle aree a servizi per più di 0,5 metri quadrati per abitante; non si aumenta per più di 0,5 metri quadrati per abitante la quantità globale delle aree a servizi; non si interviene sulla struttura generale dei vincoli nazionali e regionali indicati nel P.R.G.C. vigente a tutela delle emergenze storiche e artistiche, paesaggistiche, ambientali e idrogeologiche; 3

V. non si incrementa la capacità insediativa residenziale del P.R.G.C. vigente; VI. non si incrementano le superfici territoriali o gli indici di edificabilità del P.R.G.C. vigente, relativi alle attività economiche produttive, direzionali, turistico ricettive risultanti dagli atti del piano medesimo, in misura superiore al 3%, vista la popolazione residente del Comune inferiore a 20.000 abitanti. OGGETTO DELLA VARIANTE PARZIALE Considerato l utilizzo marginale di tale area a servizio destinata a parcheggio pubblico e area a verde attrezzato e la necessità di completare l area produttiva esistente, il piano prevede il cambio di destinazione urbanistica di parte dell area da SP302 ovvero aree a servizi per le attività produttive in area PC ossia aree produttive esistenti consolidate. DESCRIZIONE DELLO STATO ATTUALE E OBIETTIVI DELLA VARIANTE Nonostante la crisi economica la realtà produttiva beinaschese sembra mantenersi attiva e vivace; tuttavia si avverte la necessità di profonde trasformazioni strutturali e infrastrutturali per adeguare un tessuto edificato risalente prevalentemente agli anni 60-70, più volte rimaneggiato col passare del tempo, ma non più rispondente alle mutate modalità produttive e dunque bisognoso di interventi più organici. La presente variante ambisce a rispondere alle necessità di riqualificazione del tessuto edilizio esistente nella zona Le linee guida dell attività di pianificazione disciplinata dalla presente variante, anche nel rispetto dei disposti del nuovo Piano Territoriale di Coordinamento PTC2, si pongono i seguenti obiettivi: limitare il consumo di suolo attraverso il recupero prioritario delle aree urbane produttive, la compattazione della forma urbana e la densificazione edilizia, il completamento delle aree libere intercluse e comprese nel tessuto urbano consolidato; riordino e riqualificazione delle aree produttive esistenti o dismesse quale scelta prioritaria rispetto al consumo di suolo inedificato; mantenimento/incremento dei livelli di occupazione. Il P.R.G.C. vigente vincola a servizi una quantità consistente di aree libere comprese all interno o a contorno delle aree produttive. Le aree a servizi per le attività produttive reperite in sede di terza variante strutturale misurano una superficie di circa mq 84.000. L area SP 302 nel P.R.G.C. vigente si estende per 5.333 mq., a seguito della variante in esame circa mq. 4000 dell area a servizi SP 302, utilizzata come parcheggio, cambieranno destinazione urbanistica, 4

pertanto il valore complessivo delle aree a servizio per le attività produttive si attesta su 76.400 mq. corrispondente ad una diminuzione dal 7,6% della superficie a servizi degli insediamenti produttivi prevista nel piano vigente ad un valore corrispondente al 7% della superficie a servizi degli insediamenti produttivi nella variante in progetto. La riduzione aree a servizi per abitante è pari a 4.000 mq. che corrisponde a 0,22 mq/ab minore del limite di 0,50 mq/ab determinato dall art. 17 comma 4. ILLUSTRAZIONE DELLA VARIANTE PROPOSTA La variante non strutturale al P.R.G.C. vigente riguarda la zona a servizi SP302 sita in Borgo Melano, confinante con l area PC. La variante ambisce a favorire l ampliamento ed un più razionale svolgimento delle attività produttive esistenti, recuperando all edificazione una parte di area a servizi. L area a servizi SP302 misura 5.333 mq., la presente variante suddivide l area nel modo seguente secondo lo schema grafico di cui all allegato e alla presente deliberazione: PC SP302 TOTALE 4.000 mq 1.333 mq 5.333 mq VERIFICA DELLA CONFORMITÀ DELLE OPERE PREVISTE IN VARIANTE Con la diversa configurazione dell area SP203 vengono comunque rispettate tutte le condizioni imposte dal quarto comma dell art.17 ed in specifici risulta che: a) non è stato modificato l impianto strutturale del Piano Regolatore Generale vigente ed alla funzionalità delle infrastrutture urbane di rilevanza sovracomunale; b) non è stata ridotta la quantità globale delle aree a servizi per più di 0,5 metri quadrati per abitante, nel rispetto, comunque, dei valori minimi di cui alla presente legge ( la riduzione dell area a servizi si mantiene al disotto di 0,2 metri quadrati per abitante) c) non è stata aumenta per più di 0,5 metri quadrati per abitante la quantità globale delle aree a servizi; d) non si è intervenuti sulla struttura generale dei vincoli nazionali e regionali indicati nel P.R.G.C. vigente a tutela delle emergenze storiche e artistiche, paesaggistiche, ambientali e idrogeologiche; 5

e) non è stata incrementa la capacità insediativa residenziale del P.R.G.C. vigente; f) non si incrementano le superfici territoriali o gli indici di edificabilità del P.R.G.C. vigente, relativi alle attività economiche produttive, direzionali, turistico ricettive risultanti dagli atti del piano medesimo, in misura superiore al 3%, vista la popolazione residente del Comune inferiore a 20.000 abitanti. Nel caso specifico poiché nel territorio di Beinasco sono presenti aree produttive per circa 100 Ha e l incremento previsto è di circa 4000 mq. L incremento della superficie territoriale dell area PC è dello 0,4%. Non vengono modificati gli indici di edificabilità del P.R.G.C. vigente, relativi alle attività economiche produttive, direzionali, turistico ricettive. IL DIRIGENTE DELEGATO F.to Arch. Enrica SARTORIS L ISTRUTTORE F.to Arch. Valeria ROTA ES/VR/vr 6