Ritiro rigonfiamento. Stabilizzazione dei terreni di fondazione soggetti a fenomeni di

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Stabilizzazione dei terreni di fondazione soggetti a fenomeni di Ritiro rigonfiamento Cedimenti Crepe Muri S.r.l. Via scarabelli Zunti n 3 43123 3477018157 0521247966 www.elettrosmosi.it info@elettrosmosi.it

1. FENOMENO DEL RITIRO RIGONFIAMENTO CAUSA DEL PROBLEMA Le variate condizioni climatiche degli ultimi anni, nonchè l'aumentato utilizzo di acque provocando per usi dal antropici, 1980/90 stanno pesanti fenomeni di ritiro-rigonfiamento dei terreni sensibili. IMPATTO SUGLI EDIFICI Il fenomeno di ritiro-rigonfiamento del terreno di fondazione su cui è costruito un immobile,provoca fessurazioni nella muratura dell'immobile stesso.

1. FENOMENO DEL RITIRO RIGONFIAMENTO SOLUZIONE DEL PROBLEMA Si deve quindi trovare un modo di stabilizzare il volume del terreno di fondazione e cio può essere fatto mantenendo costante la percentuale d'acqua presente in esso. L'unico modo per fare ciò è idratare il terreno fino a saturazione e, sopratutto, mantenerlo saturo. Il mantenimento dello stato di saturazione ottenuto viene realizzato attraverso una originale applicazione della tecnologia elettrosmostica

1. FENOMENO DEL RITIRO RIGONFIAMENTO CHE COSA E' L'ELETTROSMOSI? L'elettrosmosi consiste nel movimento di un liquido attraverso un capillare, o più capillari (setto poroso), a mezzo dell'applicazione di una differenza di potenziale continua agli estremi di esso.

2. FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA IDRATAZIONE DEL TERRENO Il terreno viene idrato completamente fornendo acqua in profondità a tutti gli stratidisidratati sottostanti. Quest'acqua viene fornita attraverso fori profondi quanto necessario, in cui sono inseriti piezometri (tubi) che arrivano a fondo foro e che sono fessurati corrispondenza degli strati disidratati. in

2. FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA IDRATAZIONE DEL TERRENO Il terreno, per suzione, si idraterà molto rapidamente fino a sua completa saturazione; a saturazione avvenuta l'acqua in eccesso verrà rifiutata. Per evitare fughe di acqua verso i terreni circostanti, e quindi mantenere satura la zolla di terreno sotto l'immobile, si deve creare una barriera che impedisca all'acqua di essere prelevata dal terreno insaturo circostante o dalla falda sottostante.

2. FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA BARRIERA ELETTROSMOTICA Questa barriera è, nella nostra tecnologia, costituita da un circuito elettrico che crea una gabbia elettrica (corrente continua) nel terreno di fondazione. Il campo elettrosmotico necessario, viene creato attraverso l'inserimento alternato di elettrodi positivi e negativi all'interno dei fori di idratazione. La corrente continua fornita è a bassa tensione cioè 18-40 volts. La profondità dei fori idratanti varia dai 2 ai 10 metri o più secondo necessità.

2. FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA BARRIERA ELETTROSMOTICA Ogni elettrodo chiude il suo circuito con tutti gli elettrodi di segno opposto presenti, creando nel terreno tanti circuiti elettrici quanto è il prodotto degli elettrodi negativi per quelli positivi. Il numero di campi elettrici creati a sovvrapposizione è mediamente di circa cento; questo elevato numero di campi elettrici crea una situazione diffusa e costante di densità globale del campo elettrosmotico.

2. FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA BARRIERA ELETTROSMOTICA Nel fenomeno dell'elettrosmosi (elettrolisi, elettrocinesi) in ambiente silicieo l'acqua si sposta dall'elettrodo positivo all'elettrodo negativo; tale acqua si addenserà intorno agli elettrodi negativi provocando la totale e costante idratazione di tutto il terreno sottostante l'immobile.

2. FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA CARATTERISTICHE DEL SISTEMA Interviene sulle cause di disidratazione e non, come avviene ora, sugli effetti. La metodologia non è invasiva; vi è solo un piccolo scavo perimetrale(6x10cm) che si chiude ad anello all'esterno dell'immobile. Lo scavo è unico per installazione impianto elettrico, la creazione dei fori di irrigazione e l'eventuale impianto di irrigazione goccia a goccia. Il sistema è ecologico dato che utilizza esclusivamente acqua. Il sistema è economicamente competitivo, sia nell'installazione che nella manutenzione. Il sistema è di rapida eseguzione (durata cantiere medio 3-4 giorni).

3. RISULTATI I primi segnali di rigonfiamento del terreno saranno rilevati entro una settimana per abitazioni individuali e 3-4 settimane per condomini poggiati su plinti. L'effetto nel tempo sarà assolutamente duraturo purchè venga mantenuta la saturazione idraulica ed elettrica del sistema. Manutenzione praticamente inesisteneìte, limitata a piccoli accorgimenti(centralina, sostituzioni conduttori ecc..) CAMPI DI APPLICAZIONE Non esistono limiti di applicazione del sistema di stabilizzazione elettrosmotica di terreni sensibili.

4. CONFRONTO CON ALTRE METODOLOGIE RESINE Iniezione di resine poliuretaniche espandenti; le resine iniettate allo stato liquido si espandono riempiendo in modo casuale i vuoti creati dal dissecamento nel terreno di fondazione. PROBLEMATICHE CONESSE Qualsiasi liquido iniettato si andrà a posizionare dove il carico è minore e quindi dove è minore la necessità di intervento; ovviamente sarebbe opportuno l'opposto. Possibili imprecisioni nel raggiungere una stabilizzazione omogenea del terreno di fondazione. Sono ma per altro possibili fughe di materiale iniettato con imponderabilità dei risultati che si possono ottenere a resine cristallizate. Le sostanze utilizzate non sono biodegradabili e devono essere inniettate in precisi e inevitabili rapporti stecchiometrici. Resta infine il fatto principale che se il terreno subiva l'effetto di ritiro rigonfiamento prima delle iniezioni di resine lo subirà anche a iniezione di resina avventuta

4. CONFRONTO CON ALTRE METODOLOGIE I PALI Posizionamento pali su tutta l'area dell'immobile all'interno e all'esterno delle murature interessate. PROBLEMATICHE IMPIANTO Cantiere invasivo per tutta la durata dei lavori. Costo estremamente elevato. Distruzione dei pavimenti interni e dei marciapiedi esterni. Problematiche estreme per case senza fondazioni.

5. LAVORI REALIZZATI VILLA SILVIA Villa del 700 di proprietà del comune di Cesena, situata sulle colline della costa adriatica della romagna. Lavoro eseguito nel 2009 dimensione metri. Tempi dell'immobile di rigonfiamenti) e reazione 22x23 (primi stabilizzazione (rigonfiamento completo) da una settimana a un mese. Direttore dei lavori : Architetto Pierraccini (Responsabile tecnico del comune di Cesena)

5. LAVORI REALIZZATI VILLA SILVIA

5. LAVORI REALIZZATI CONDOMINIO Ubicato sulle prime alture dell'appenino Tosco-Emiliano, ha le fondazione su plinti ed è stato eseguito nell'anno 2011. Dimensioni 22x10 metri. Stabilizzazione nell'arco di una settimana fino a due mesi. Responsabile tecnico: Ingegnere Matteuzzi Committente: Geometra Pirrone

5. LAVORI REALIZZATI CONDOMINIO

5. LAVORI REALIZZATI VILLA Viletta sulle prime pendici dell'appenino parmense, ampliate, fondazioni eseguito su murature nell'anno 2013, dimensioni 10x13 metri. Stabilizzazione avvenuta in 5-15 giorni. Propietario: M. Marchelli Responsabile tecnico: Geologo M.Paniceri

5. LAVORI REALIZZATI VILLA

5. LAVORI REALIZZATI VILLA

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