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REGIONE DEL VENETO PROVINCIA DI VENEZIA COMUNE DI CAMPAGNA LUPIA VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE E CONTESTUALE APPROVAZIONE DEL PROGETTO DI NUOVO IMPIANTO DI TRATTAMENTO E RECUPERO DI RIFIUTI SPECIALI E AUTODEMOLIZIONE da insediare in Comune di Campagna Lupia Procedura di Valutazione di Impatto Ambientale ai sensi dell art. 23 del D.lgs. n. 152/2006 e s.m.i. ELABORATO A12 PROPONENTE: DESCRIZIONE ELABORATO MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE DA PREDISPORRE NEGLI EDIFICI PER L ACCESSO IL TRANSITO E L ESECUZIONE DEI LAVORI DI MANUTENZIONE IN QUOTA IN CONDIZIONI DI SICUREZZA DATA Giugno 2014 MANIERO LUIGI SRL Commercio Rottami & Servizi Ecologici Via Volta, 5-30030 Fossò (VE) Loc. Sandon Tel. & Fax: 041 466890 C.F. e P.IVA: 04207180276 - REA: VE - 375102 manieroluigisrl@pec.it TIMBRO e FIRMA STUDIO INCARICATO: S t u d i o T e c n i c o A s s o c i a t o - Sicur Project - Arch. Bozzato Debora - Geom. Moressa Omar Via Marzabotto n 53, 30010 Campagna Lupia (VE) Tel. fax 041.5185513 - e-mail: sicur_project@libero.it Arch. Bozzato Debora Geom. Moressa Omar 1

RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA REGIONE VENETO Delibera della Giunta Regionale n. 97 del 31 gennaio 2012 Istruzioni tecniche relative alle misure preventive e protettive da predisporre negli edifici per l accesso, il transito e l esecuzione dei lavori di manutenzione in quota in condizioni di sicurezza. (Art. 79 bis L.R. 61/85) COMMITTENTE: Nome GIANNI Cognome MANIERO Ragione sociale MANIERO LUIGI SRL Residente/con sede in via/piazza A. VOLTA n. 5 Comune FOSSO Cap 30030 Prov. VE Natura dell opera: COSTRUZIONE DI UN FABBRICATO IDONEO AD OSPITARE UN IMPIANTO DI RECUPERO DI RIFIUTI SPECIALI E AUTODEMOLIZIONE, CON RELATIVA PALAZZINA UFFICI ED ABITAZIONE DEL CUSTODE Fabbricato posto in via/piazza DELL INDUSTRIA n.snc Comune CAMPAGNA LUPIA Cap 30010 Prov. VE Destinazione attuale dell immobile: X Residenziale X Industriale e artigianale Commerciale Direzionale Turistico-ricettiva Commercio all ingrosso e depositi Agricola e funzioni connesse Servizi Altro: Natura dell intervento: L intervento rientra nei casi previsti dall art.90, c.3 o c.4 del D. Lgs. 81/08 e s.m.i. (obbligo di nomina del Coordinatore alla Sicurezza in fase di Progettazione/Esecuzione) SÌ X NO Redazione del presente elaborato tecnico a cura del: Coordinatore alla Sicurezza (art.90, c.3,c.4 del D.Lgs.81/08 e s.m.i.) X Progettista STUDIO TECNICO ASSOCIATO SICUR PROJECT ARCH. BOZZATO D. GEOM. MORESSA O. 2

1.DESCRIZIONE DELLA COPERTURA L area oggetto dell intervento di progettazione riguarda: X Totalmente la copertura dell immobile Parzialmente la copertura dell immobile (Evidenziare negli elaborati grafici la porzione dove non si interviene) Tipologia della copertura: X Piana A volta A falda X A shed Altro Struttura della copertura: Latero-cemento Lignea Metallica X PANNELLI SANDWICH E CALCESTRUZZO ARMATO PRECOMPRESSO Praticabilità della copertura: X Praticabile (Copertura sulla quale è possibile l accesso ed il transito di persone senza predisposizione di particolari mezzi e/o misure di sicurezza, es. coperture piane con parapetti perimetrali, ecc.) Non Praticabile (Copertura sulla quale non è possibile l accesso ed il transito di persone senza predisposizione di particolari mezzi e/o misure di sicurezza) Consistenza strutturale della copertura Portante X Parzialmente portante Non portante Pendenza della copertura: X Orizzontale/Sub-Orizzontale 0% < P< 15% Inclinata 15% < P< 50% Fortemente inclinata P> 50% Presenza in copertura di: (Da evidenziare negli elaborati grafici) X Impianti tecnologici (pannelli fotovoltaici, pannelli solari, impianti di condizionamento e simili) X Dislivelli tra falde contigue Parti della copertura a pendenza diversa Superfici non praticabili (quali finestre a tetto, lucernari, pannelli solari e simili) Altro: Descrizione/note: NELLA COPERTURA DEL CAPANNONE SONO PRESENTI SHED, COSTITUITI DA IDONEA PROTEZIONE, COME MEGLIO EVIDENZIATO NEGLI ELABORATI GRAFICI ALLEGATI A2.22. 3

2.DESCRIZIONE DEL PERCORSO DI ACCESSO ALLA COPERTURA Interno X Esterno Percorso permanente n PERCORSO PERMANENTE Scala fissa a gradini Scala retrattile Corridoi (Largh. Min 0,70 cm) X Scala fissa a pioli Scala a chiocciola Passerelle/ Andatoie Altro Descrizione/note: NEGLI ELABORATI E EVINCIBILE LA PRESENZA DI SCALA TIPO MARINARA CON IDONEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE, SOPRATTUTTO NEL TRANSITO DA UNA COPERTURA (PALAZZINA UFFICI) ALL ALTRA (CAPANNONE). Percorso non permanente PERCORSO NON PERMANENTE Scala semplice portatile a mano N Punti di ancoraggio fissi sulla struttura per aggancio scala Motivazioni in base alle quali non sono realizzabili percorsi di tipo permanente: Tipo e descrizione delle soluzioni previste: 3.DESCRIZIONE DELL ACCESSO/SBARCO SULLA COPERTURA X Interno X Apertura orizzontale o inclinata dimensioni m. 0.70x 0.70 quantità n 1 dimensioni minime: lato minore libero di almeno 0,70 metri e comunque di superficie non inferiore a 0,5 m 2 Apertura verticale dimensioni m. x quantità n larghezza minima 0,70 metri altezza minima 1,20 metri X Esterno X Parapetti X Ancoraggi Uni EN 795-UNI EN 517 X Linee di ancoraggio Altro Descrizione/note: 4

CARTELLI INFORMATIVI X posti in prossimità della apertura di accesso alla copertura, con l indicazione delle corrette procedure relative alle modalità di accesso, transito e manutenzione in sicurezza della copertura 4. TRANSITO ED ESECUZIONE DEI LAVORI SULLE COPERTURE X Parapetti X Linee di ancoraggio flessibili orizzontali (UNI EN 795 classe C) Linee di ancoraggio rigide orizzontali (UNI EN 795 classe D) Linee di ancoraggio rigide verticali/inclinate (UNI EN 353-1) Linee di ancoraggio flessibili verticali/inclinate (UNI EN 353-2) Ganci di sicurezza da tetto (UNI EN 517 tipo A e B) X Dispositivi di ancoraggio puntuali (UNI EN 795 classe A1-A2) Altro: In presenza di superfici non praticabili indicare il tipo di dispositivi previsti: X Parapetti X Reti di sicurezza Linee di ancoraggio Altro: 5. DPI necessari X Imbracatura (UNI EN 361) Cordini Lmax. (UNI EN 354) Assorbitori di Energia (UNI EN 355) Doppio Cordino Lmax (UNI EN 354) Dispositivo anticaduta Retrattile (UNI EN 360) Connettori (moschettoni) (UNI EN 363) (omologato anche per uso orizzontale) Dispositivo anticaduta di tipo guidato (UNI EN 353-2) 1 e 2 Altro: Kit di emergenza per recupero persone Altro: 1 sia dimensionato in modo tale da garantire che l operatore non possa mai oltrepassare il perimetro della copertura, anche nella condizione più sfavorevole cioè con l estensione massima del dispositivo anticaduta di tipo guidato 2 sia applicata in ogni punto di ancoraggio, un indicazione indelebile che riporti l estensione massima del dispositivo anticaduta di tipo guidato che presuppone una regolazione dello stesso Descrizione delle modalità di transito in copertura: 5

6. Valutazioni Valutazioni da considerare ai fini della definizione/descrizione delle modalità di transito in copertura: Spazio di arresto minimo di caduta dalla copertura > m 4.50 Trattenuta (caduta impossibile per la presenza di sistemi e procedure che impediscono, se correttamente utilizzati, il raggiungimento di aree a rischio) Effetto pendolo Presenza di ostacoli raggiungibili in caso scivolamento o caduta Misure di emergenza per il recupero in caso di caduta: Area raggiungibile da parte di pubblico intervento (Vigili del Fuoco) entro i termini raccomandati (30 minuti) Area non raggiungibile da parte di pubblico intervento (Vigili del Fuoco) entro i termini raccomandati (30 minuti) è pertanto necessario un piano di emergenza da parte degli operatori prima di accedere alla copertura 7. Elaborati grafici allegati Planimetrie n Sezioni n Prospetti n Altro: In cui risultano indicate: 1. Dimensionamento e ubicazione dei percorsi, degli accessi e degli elementi protettivi per il transito e l esecuzione dei lavori in copertura, con relativa legenda; 2. Posizionamento dei dispositivi protettivi permanenti; 3. Altezze libere di caduta. Si ricorda che, come previsto nell allegato A del DGR 2774/09 deve essere fornita al proprietario o al committente responsabile dell immobile la documentazione indicata al: Cap. 3 Fascicolo dell opera D.Lgs. 81/08 - art. 91 comma b) All. XVI^ Tutte le in indicazioni relative alle soluzioni preventive e protettive, previste nella Relazione Tecnica Illustrativa per la sicurezza dei lavori di manutenzione in quota, comprese tutte le particolari indicazioni prescritte nei pareri devono essere comunicate al committente a cura del coordinatore in fase di progettazione (CSP) qualora nominato oppure a cura del progettista in assenza del CSP. Cap. 4 Documentazione e informazioni sulle misure predisposte L impresa/installatore a lavori ultimati, deve produrre la documentazione specificata al Cap. 4 del DGR 2774/09. 6

Per quanto concerne le misure preventive e protettive da adottare per l esecuzione di lavori di manutenzione in quota, come previsto dall Art. 79 bis della L.R. 61/85 e dal D.G.R.V. n. 97 del 31/01/2012, si prevedono idonee misure preventive e protettive che consentano anche nella successiva fase di manutenzione l accesso, il transito e l esecuzione dei lavori di manutenzione in quota in condizioni di sicurezza. L accesso alla copertura prevede idonei percorsi pedonali come previsto dal Cap. 1.2 A, rispettivamente: - altezza libera > 1,80 metri rispetto al piano di calpestio e una larghezza > 0.70 metri. In presenza di vincoli costruttivi non eliminabili, tale altezza può essere ridotta a 1,20 metri. - parapetti normali con arresto al piede o altra difesa equivalente in corrispondenza dei lati aperti prospicienti il vuoto; illuminazione artificiale d intensità > 20 lux, - piani di calpestio in materiale antisdrucciolo. - piani di calpestio grigliati con maglie non attraversabili da una sfera di 35 mm - tutte le superfici di calpestio che garantiscano un adeguata portata in relazione ai carichi previsti (persone, attrezzature e materiali) - scale scelte secondo il seguente ordine di priorità: scale fisse a gradini, scale fisse a chiocciola, scale fisse a pioli con inclinazione < 75, scale retrattili, scale fisse a pioli verticali o con inclinazione > 75. Le aperture per l accesso diretto alla copertura rispetteranno il Cap. 1.2 - B.1 orizzontali/inclinate, e di dimensioni adatte ai prevedibili ingombri di materiali e attrezzature da trasportare e comunque una superficie non inferiore a 0,50 mq. Qualora l apertura sia di forma rettangolare, il lato inferiore deve essere > 0,70 metri. Le scale Cap. 1.2 C.2 Se a pioli devono avere: - larghezza > 0,35 metri; - distanza tra i pioli compresa tra 0,25 0,30 metri; - maniglioni di sbarco di altezza compresa tra 0.90 e 1 metro; - distanza tra i pioli e la parete opposta al piano dei pioli pari o superiore a 0,15 metri. C.3 Se a pioli verticali o con inclinazione > 75 e altezza > 5 metri devono essere dotate, lungo tutto il loro sviluppo, di sistemi (funi o rotaie di guida ) per l aggancio di idonei D.P.I. anticaduta. In alternativa devono avere: 7

- solida gabbia metallica di protezione, a partire da una altezza di 2,50 metri, avente maglie o aperture di ampiezza tale da impedire la caduta accidentale della persona verso l esterno; - parete della gabbia opposta al piano dei pioli che non disti da questi più di 0,60 metri; - piattaforme di riposo ogni 4 metri, con superficie sufficiente a permettere l appoggio completo di due piedi e tale da consentire di stare in piedi comodamente; - sbarramenti che ne impediscano l uso alle persone non autorizzate. C.4 retrattili a gradini rispetteranno: - larghezza utile > 0,35 metri; - gradini con alzata compresa tra 0,25 e 0,30 metri; - montanti dotati di corrimano distanti dagli stessi almeno 0,10 metri; - dimensioni minime della botola, a cui sono applicate, pari a 1,20 x 0,70 metri; - ripiani di sbarco dotati di maniglioni di sbarco di altezza compresa tra 0.90 e 1 metro; - portata pari a 150 Kg (1500 N). Tali scale devono essere utilizzate mantenendo una inclinazione compresa tra 60 e 75. Per quanto riguarda il Transito ed esecuzione dei lavori sulle coperture Cap. 1.3, i lavori in quota verranno svolti con l impiego di dispositivi di protezione individuale anticaduta previo - linee di ancoraggio; - dispositivi di ancoraggio; - ganci di sicurezza da tetto. Questi dispositivi devono: essere dislocati in modo da procedere in sicurezza su qualsiasi parte della copertura, a partire dal punto di accesso, fino al punto più lontano; essere chiaramente identificabili per forma e/o colore o con altro mezzo analogo; essere accessibili in modo da consentire l ancoraggio senza rischio di caduta; possedere i requisiti previsti dalla norma UNI EN 795: «Protezione contro le cadute dall alto dispositivi di ancoraggio requisiti e prove» e successivi aggiornamenti; garantire nel tempo le necessarie caratteristiche di resistenza e solidità; 8

essere oggetto di periodiche verifiche e manutenzioni a cura del proprietario dell immobile secondo le indicazioni del costruttore. Degli interventi eseguiti deve essere effettuata regolare registrazione. Ai sensi del Cap. 2 saranno previsti Cartelli informativi: in prossimità dell apertura d accesso alla copertura e in un punto ben visibile devono essere apposte le indicazioni di minima su: l obbligo dell uso di imbracature di sicurezza e di funi di trattenuta, l identificazione e la posizione dei dispositivi fissi ai quali ancorarsi e le modalità di ancoraggio; il numero massimo dei lavoratori collegabili ai dispositivi d ancoraggio; la necessità o il divieto di utilizzare assorbitori di energia; i dispositivi di protezione individuale che devono essere utilizzati (dispositivi anticaduta compatibili con il sistema di ancoraggio, calzature con suola in gomma antiscivolo, elmetto di protezione); le raccomandazioni del costruttore del sistema anticaduta ( es.: eventuali scadenze, manutenzioni e loro periodicità, ecc.). Le informazioni di cui sopra devono essere realizzate su un supporto che consenta di mantenere inalterate nel tempo le caratteristiche di visibilità e leggibilità. Data giugno 2014 Il Professionista (Timbro e firma) 9