DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE
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- Teodora Galli
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1 DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE Servizio di Prevenzione e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro La progettazione degli edifici e della sicurezza integrazione del regolamento locale di igiene
2 OBIETTIVO: introdurre nel regolamento locale di igiene prescrizioni minime al fine di garantire la sicurezza nelle operazioni di manutenzione degli edifici in particolare contro il pericolo di caduta dall alto.
3 Condivisione della norma Gruppo di lavoro: Associazioni costruttori (aceb) Comitati paritetici (cpt-cpta) Rappresentanza tecnici comunali Rappresentanza sindaci (anci) Prefettura Ordini (ingegneri, architetti) Collegi (geometri) Sindacati Associazioni di categoria
4 Sicurezza nelle costruzioni Le disposizioni valgono per le nuove costruzioni sia residenziali che ad uso industriale (agricole, commerciali ecc.) Le stesse hanno valore per i lavori di manutenzione degli edifici esistenti che comportano il rifacimento della copertura.
5 Dove/come? Regolamento edilizio? o Regolamento di igiene? Altro?
6 Amministrazioni comunali Recepimento della norma Adesione consapevole assunzione di responsabilità Dichiarazione d intenti che una comunità tramite i propri rappresentanti, esprime su un problema importante come la sicurezza sul lavoro
7 Premesso che le norme di sicurezza prevedono che per i lavori condotti ad una altezza superiore a mt.2 devono essere predisposte opere provvisionali; che per lavori di breve durata condotti in altezza si può far uso di DPI nella fattispecie, cinture di sicurezza; considerata l oggettiva difficoltà di reperire sui tetti idonei punti di aggancio si propone l obbligatorietà, per le nuove costruzioni e per le opere di ristrutturazione che coinvolgono la copertura, di installare idonei dispositivi di ancoraggio. Tali dispositivi dovranno essere conformi alla norma UNI EN 795/98
8 Installazioni di sicurezza per l accesso a luoghi elevati L accesso ai luoghi elevati deve poter avvenire in condizioni di sicurezza Tutti i nuovi edifici devono essere muniti di idonei manufatti o dispositivi fissi ( scale, passerelle, parapetti ecc.) tali da consentire l accesso ed il lavoro in sicurezza sulla copertura, senza l eventuale necessità, in relazione ai lavori da eseguirsi, di dover installare opere provvisorie quali ponteggi o simili.
9 Accesso alla copertura Per l accesso alla copertura devono esservi una o più aperture aventi le seguenti dimensioni minime: l apertura verticale di accesso alla copertura deve avere larghezza 0,70 m. e altezza di 1,20 m. In presenza di vincoli costruttivi non eliminabili saranno prese in considerazione dimensioni diverse, ma che devono garantire un agevole passaggio delle persone e dei materiali. l apertura orizzontale di accesso al sottotetto deve essere dimensionata sui prevedibili ingombri di materiali e attrezzature da trasportare e comunque non deve avere una superficie inferiore a 0.50 m 2. l apertura orizzontale o inclinata di accesso alla copertura deve avere le seguenti misure minime di luce netta di passaggio: superficie 0,50 m 2 ; se di forma rettangolare, il lato inferiore deve essere 0,70 m.; nelle vecchie costruzioni esso può essere ridotto a 0,65 m. nel rispetto comunque della superficie minima prevista; se a sezione circolare il diametro deve essere 0,80 m;
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16 La presente disposizione non elimina l obbligo di allestire idonee opere provvisionali (es. ponteggi o simili ) laddove si configurano lavori importanti sulle facciate e sui tetti nel rispetto della normativa vigente.
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18 dispositivi di ancoraggio Quando i manufatti sono costituiti da dispositivi di ancoraggio che richiedono l uso di altri attrezzi per garantire la sicurezza (ad esempio imbracatura di sicurezza e funi di trattenuta), occorre che: 1. siano dislocati in modo da consentire di procedere in sicurezza su qualsiasi parte della coperture, a partire dal punto di accesso alla stessa, fino al punto più lontano;
19 dispositivi di ancoraggio 2. siano chiaramente identificati per forma e/o colore o con altro mezzo analogo; 3. nella zona di accesso alla copertura sia posta idonea cartellonistica identificativa da cui risulti l obbligo dell uso di adeguati attrezzi per la sicurezza, l identificazione e la posizione dei dispositivi fissi a cui ancorarsi e le modalità di ancoraggio; 4. il punto di accesso sia conformato in modo da consentire l ancoraggio al manufatto fisso senza rischio di caduta.
20 Dispositivi di ancoraggio Norma tecnica di riferimento UNI EN 795 La norma specifica i requisiti, i metodi di prova e le istruzioni d uso e la marcatura di dispositivi progettati esclusivamente per l uso con DPI contro le cadute dall alto.
21 dispositivi di ancoraggio Tali dispositivi devono essere realizzati in modo da mantenere nel tempo le necessarie caratteristiche di resistenza e solidità. Sulla base di dette caratteristiche devono essere predisposti adeguati programmi di manutenzione che dovrà essere eseguita da personale specializzato. I dispositivi di ancoraggio devono possedere i requisiti previsti dalla norma UNI EN 795 del protezione contro le cadute dall alto dispositivi di ancoraggio requisiti e prove" e norme EN in essa contenute e successivi aggiornamenti. La messa in opera di un sistema di ancoraggio deve essere accompagnata da dichiarazione di corretta installazione
22 Classe A: esempi di ancoraggi strutturali progettati per il fissaggio su superfici verticali, orizzontali o inclinate (pareti,colonne,architravi) 1 ancoraggio strutturale 2- punto di ancoraggio
23 CLASSE A1 Ancoraggi destinati ad essere fissati a strutture verticali, orizzontali o inclinate (per esempio un tassello con golfare installato su pilastri, colonne, architravi)
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25 Classe A2. Esempi di ancoraggi strutturali progettati per il fissaggio su tetti inclinati 1- ancoraggio strutturale 2- punto di ancoraggio
26 CLASSE A2 Ancoraggi strutturali destinati ad essere fissati sulle travi portanti dei tetti inclinati (esempio: staffa con anello fissata ad una trave del tetto)
27 CLASSE B Ancoraggi provvisori portatili (esempio: treppiede)
28 Classe C esempi di dispositivi di ancoraggio che utilizzano linee di ancoraggio flessibili orizzontali 1- ancoraggio strutturale di estremità 2- ancoraggio strutturale intermedio 3- punto di ancoraggio mobile 4- linea di ancoraggio
29 CLASSE C Linea flessibile tra ancoraggi strutturali a cui si può applicare il dispositivo di protezione individuale
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32 Classe D esempi di dispositivi di ancoraggio che utilizzano rotaie di ancoraggio rigide orizzontali 1- rotaia di ancoraggio 2- punto di ancoraggio mobile
33 CLASSE E Ancoraggi provvisori a corpo morto da usare su superfici orizzontali
34 Accesso sulle coperture di edifici industriali Per gli edifici ad uso industriale, commerciale, agricolo ecc. laddove non esiste la possibilità di accesso alla copertura tramite apertura all interno dell edificio medesimo e non esistono manufatti fissi (scale), dovrà essere descritta una modalità d accesso che minimamente preveda:
35 Si dovrà indicare: Accesso sulle coperture di edifici industriali - 1 -l attrezzatura più idonea da utilizzare (es. ponteggio, trabattello, scale aeree, piattaforme elevabili ecc.) ; il punto esterno all edificio dove operare l accesso in relazione alla posizione sulla copertura dei sistemi di ancoraggio
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37 A lavori ultimati L installatore attesta la conformità dei manufatti o dispositivi che consentono l accesso e il lavoro in sicurezza mediante: la dichiarazione della corretta messa in opera dei componenti di sicurezza in relazione alle indicazioni del costruttore e/o della norma di buona tecnica; le certificazioni del produttore di materiali e componenti utilizzati; la verifica della rispondenza delle soluzioni adottate a quanto descritto in sede progettuale; la verifica della disponibilità presso l opera delle informazioni sulle misure tecniche predisposte e delle istruzioni per un loro corretto utilizzo.
38 Il fascicolo dell opera Il fascicolo dell opera, laddove previsto, deve contenere le informazioni utili ai fini della prevenzione e protezione dai rischi cui saranno esposti i lavoratori nel corso di lavori successivi e i provvedimenti programmati per prevenire tali rischi. Ove non sia previsto il fascicolo, sarà cura del progettista redigere un documento analogo con la descrizione degli elementi protettivi incorporati nell opera e delle attrezzature ausiliarie necessarie per condurre i lavori di manutenzione in sicurezza.
39 criticità Non conoscenza della norma Principi d attuazione? Relazione di calcolo? Conoscenza dei dispositivi? Conoscenza dei DPI? Corretto utilizzo? Controlli sull applicazione
40 Domanda: Come si fa a sapere se il dispositivo di ancoraggio proposto dal venditore è idoneo? Attraverso la certificazione di conformità
41 Marcatura: secondo la norma tecnica UNI EN 365 Requisiti generali per le istruzioni per l uso e la marcatura di dispositivi di protezione individuale contro le cadute dall alto. e il testo deve essere nella lingua del Paese di destinazione Di fatto si tratta di una certificazione in quanto la marcatura è prevista solo per ogni componente smontabile
42 Edifici con estese superfici finestrate All atto della progettazione di edifici dotati di ampie superfici finestrate (pareti a specchio) sarà cura del progettista indicare nell elaborato grafico di progetto, le attrezzature fisse previste per eseguire in sicurezza le successive opere di manutenzione o pulizia delle superfici verticali esterne.
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44 A lavori ultimati L installatore attesta la conformità dei manufatti o dispositivi che consentono l accesso e il lavoro in sicurezza mediante: la dichiarazione della corretta messa in opera dei componenti di sicurezza in relazione alle indicazioni del costruttore e/o della norma di buona tecnica; le certificazioni del produttore di materiali e componenti utilizzati; la verifica della rispondenza delle soluzioni adottate a quanto descritto in sede progettuale; la verifica della disponibilità presso l opera delle informazioni sulle misure tecniche predisposte e delle istruzioni per un loro corretto utilizzo.
45 Il fascicolo dell opera Il fascicolo dell opera, laddove previsto, deve contenere le informazioni utili ai fini della prevenzione e protezione dai rischi cui saranno esposti i lavoratori nel corso di lavori successivi e i provvedimenti programmati per prevenire tali rischi. Ove non sia previsto il fascicolo, sarà cura del progettista redigere un documento analogo con la descrizione degli elementi protettivi incorporati nell opera e delle attrezzature ausiliarie necessarie per condurre i lavori di manutenzione in sicurezza.
46 criticità Non conoscenza della norma Principi d attuazione? Relazione di calcolo? Conoscenza dei dispositivi? Conoscenza dei DPI? Corretto utilizzo? Controlli sull applicazione
47 Domanda: Come si fa a sapere se il dispositivo di ancoraggio proposto dal venditore è idoneo? Attraverso la certificazione di conformità
48 Marcatura: secondo la norma tecnica UNI EN 365 Requisiti generali per le istruzioni per l uso e la marcatura di dispositivi di protezione individuale contro le cadute dall alto. e il testo deve essere nella lingua del Paese di destinazione Di fatto si tratta di una certificazione in quanto la marcatura è prevista solo per ogni componente smontabile
49 Inoltre per i dispositivi di classe C il fabbricante, o l installatore, deve indicare chiaramente, su o accanto al dispositivo di ancoraggio, i seguenti parametri: Numero massimo degli utilizzatori collegabili; L esigenza degli assorbitori di energia; I requisiti relativi alla distanza dal suolo
50 Le informazioni fornite dal fabbricante, conformi alla UNI EN 365, devono includere una dichiarazione che i dispositivi di ancoraggio sono stati sottoposti a prova come previsto dalla norma tecnica UNI EN 795 Inoltre: Per i dispositivi di classe C : includere la forza massima ammissibile in corrispondenza degli ancoraggi strutturali di estremità e intermedi
51 Domanda: Chi decide quale tipo di dispositivo deve essere installato sul tetto e quando? Il progettista durante la fase di progettazione Domanda: Chi può installare i dispositivi di ancoraggio? Non esiste un requisito specifico; è implicito che debba avere competenza nel settore costruzioni
52 Il fabbricante deve fornire le istruzioni per l installazione. Gli installatori devono accertare l idoneità dei materiali di supporto nei quali vengono fissati i dispositivi di ancoraggio strutturale
53 Raccomandazioni: appendice A Classe A: Per il fissaggio su ferro o legno, la progettazione e l installazione dovrebbe essere verificata mediante calcoli da ingegnere qualificato per stabilire se sono in grado di sostenere la forza della prova di tipo. Per il fissaggio su altri materiali strutturali, l installatore dovrebbe verificare l idoneità sottoponendo ogni ancoraggio strutturale, a una prova di trazione assiale di 5 KN
54 Dispositivi di classe C: Se non è possibile sottoporre la struttura principale di supporto alle forze di prova, gli ancoraggi strutturali di estremità e intermedi dovrebbero dimostrarsi in grado di sopportare il doppio della forza massima prevista. I calcoli eseguiti da un ingegnere qualificato dovrebbero dimostrare che la struttura di supporto principale con gli ancoraggi strutturali di estremità e intermedi, sopporti tali forze.
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56 Domanda: occorre necessariamente installare sul tetto dispositivi di classe C comunemente chiamati linee vita? Domanda: In base a quale criterio si devono montare i dispositivi di classe A?
57 Domanda: Sul mercato si trovano accessori per tetto costruiti secondo la norma EN UNI 517 che vengono venduti come dispositivi di ancoraggio. E possibile utilizzare tali dispositivi per soddisfare quanto richiesto dal regolamento di igiene?
58 UNI EN 517 Accessori prefabbricati per coperture ganci di sicurezza da tetto La norma specifica le dimensioni essenziali, i materiali da impiegare, i requisiti relativi alla capacità di sopportare i carichi e l estensione delle prove dei ganci di sicurezza da tetto.
59 Domanda: Sul mercato si trovano accessori per tetto costruiti secondo la norma EN UNI 517 che vengono venduti come dispositivi di ancoraggio. E possibile utilizzare tali dispositivi per soddisfare quanto richiesto dal regolamento di igiene?
60 UNI EN 517 Accessori prefabbricati per coperture ganci di sicurezza da tetto La norma specifica le dimensioni essenziali, i materiali da impiegare, i requisiti relativi alla capacità di sopportare i carichi e l estensione delle prove dei ganci di sicurezza da tetto.
61 Uni en 517 luglio 1998 accessori prefabbricati per coperture- ganci di sicurezza da tetto Scopo e campo di applicazione Essi sono studiati per costituire il punto di attacco di scale per posatori, per sostenere piattaforme di lavoro e come punti di ancoraggio per DPI
62 CORDINO RETRATTILE È un dispositivo che ha una lunghezza variabile e quindi consente un più ampio campo di lavoro. Ha un costo più elevato, un peso maggiore e per le caratteristiche tecniche deve essere utilizzato con maggior attenzione.attenzione
63 Qualora la fune fosse tesata ad una altezza tale da non consentire l agevole movimento di un dispositivo retrattile, è preferibile usare come mezzo di collegamento tra la linea di ancoraggio e l imbracatura un sistema di tipo guidato il cui dispositivo scorrevole possa essere bloccato sulla fune alla quota necessaria
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