Descrizione Copertura:
|
|
- Virginia Angelini
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Soluzioni Progettuali Scheda: SP09 Rev: 09/07/ Pagina 1/8 Descrizione Copertura: STATO DI FATTO COPERTURA CON PIANTA AD L E PADIGLIONE Nuova Esistente Praticabile Non Praticabile Si tratta della copertura di un edificio già esistente dotato di accesso diretto sulla copertura costituito da un lucernario. La copertura risulta praticabile e rivestita con un manto in tegole di laterizio. Le uniche operazioni previste sono delle ispezioni periodiche ai materiali di finitura del tetto. Distanza minima di caduta : Sud Ovest Nord Est 3, N.B. 1. I lavori ad altezza inferiore a 2.00 m. di altezza non sono considerati lavori in quota 2. Le distanze sono espresse in metri
2 ANALISI Caratteristiche strutturali e morfologiche della copertura: Consistenza strutturale Pendenze Aggravanti copertura PORTANTE copertura PARZIALMENTE PORTANTE copertura NON PORTANTE P 50% FORTEMENTE INCLINATE 15%<P< 50% INCLINATE 0%<P< 15% ORIZZONTALI sub orizzontali- Manti sdrucciolevoli Dislivelli non protetti tra falde Dotazioni: PRESENTE NON PRESENTE Impianti meccanici Elementi fissi Manutenzioni ascensore Camini montacarichi Sfiati impianto termico Antenne impianto di condizionamento Pannelli solari impianto di climatizzazione Pannelli fotovoltaici impianto di ventilazione altro impianto di depurazione impianto di sollevamento acque PRESENTE OCCASIONALE OPERATIVA impianto di refrigerazione impianto di spegnimento altro NON PRESENTE FREQUENTE: ISPETTIVA Contesto: ISOLATO CONTIGUO ALTO CONTIGUO BASSO INTERNO Pagina 2/8
3 Esiti delle analisi: Caratteristiche della copertura: - L intera copertura presenta una capacità portante idonea al transito. - Il manto di copertura in laterizio tegole e coppi è caratterizzato da buona resistenza allo scivolamento e sufficientemente ancorato al solaio. - La morfologia delle falde presenta inclinazione (compresa tra 15% e 50%). La pendenza determina rischi di scivolamento dell operatore e di rotolamento in caso di inciampo. - I bordi della copertura con altezza libera di caduta non sufficiente, dovranno essere dotati di ancoraggi secondari di trattenuta per prevenire lo scivolamento fuori dal tetto. Esigenze manutentive prevedibili: - Sono previste dotazioni ed attrezzature impiantistiche in copertura (antenna tv). - Le esigenze manutentive prevedibili saranno del tipo occasionale. - La tipologia della manutenzione ipotizzata (l immobile non è dotato di manuale di manutenzione) sarà del tipo ispettivo e cioè indirizzata al monitoraggio del comportamento nel tempo delle componenti edili impiegate e alla pulizia/controllo della canna fumaria. - Contesto:La copertura in oggetto è del tipo isolato, separata da area pubblica mediante pertinenza interna di proprietà. - Il contesto non è condizione di rischio aggiuntivo per lavori svolti in copertura. - Attività manutentive in copertura non attivano rischi all intorno. Pagina 3/8
4 LEGENDA Area con prescrizioni soggetta a rischio particolare Area non Praticabile AREE BORDI Bordo Protetto (parapetto) Bordo soggetto a Trattenuta Bordo soggetto ad Arresto Caduta Bordo raggiungibile dal basso Distanza libera di caduta (calcolata nel punto + basso) 4,50 m DISPOSITIVI Linea orizzontale UNI 795 classe C Linea orizzontale UNI 795 classe D Linea verticale/inclinata UNI Rigida Linea verticale/inclinata UNI Flessibile Palo UNI 795 A1 Ancoraggio UNI 517 Tipo A Tipo B Ancoraggio UNI 795 Tipo A1 Tipo A2 PERCORSO E PUNTO DI ACCESSO A e esterno A v interno su parete verticale Area Raggiungibile in trattenuta Misurata sulla falda Area Calpestabile in trattenuta Misurata sulla falda A i interno su copertura inclinata o piana Percorso di Accesso est. Scalini di transito Area operativa in trattenuta con uso del cordino L = per evitare un effetto pendolo con aumento eccessivo del tirante d aria ,20 2,40 1,20 24,00 1,20 2,40 Area operativa in trattenuta con uso del cordino L = per evitare un effetto pendolo con aumento eccessivo del tirante d aria SOLUZIONE PROGETTUALE 2,30 12,62 Area raggiungibile dal basso 2,40 11,50 18,00 6,47 2,30 2,30 Ganci di risalita con uso doppio cordino L=2 m ,00 1,50 Criticità per i dispositivi di ancoraggio negli angoli La distanza di riferimento per il corretto posizionamento dell ancoraggio è 2,6 m dall angolo, misurato sulla falda; le altre misure sono conseguenti e dipendono dalla pendenza della falda. Il disegno è puramente indicativo. Vedi criteri progettuali, scheda CR004. 6,50 1,50 Area operativa in trattenuta con obbligo dell uso del cordino L= m agganciato agli ancoraggi supplementari 0, ,30 13,90 Dim. 1,00 m x 1,00 m 10,00 7,40 Area raggiungibile dal basso Area operativa in trattenuta con uso del cordino L= m agganciato alla linea 16,90 Area raggiungibile dal basso 1. I punti di ancoraggio utilizzati come transito in copertura sono posti ad una distanza inferiore ai 2.00 metri l uno dall altro (1.50 m preferibile) 2. I punti di ancoraggio utilizzati come ausiliari per trattenuta in copertura sono posti ad una distanza tale da consentire la raggiungibilità di tutta la superficie della copertura (gli archi di cerchio ne evidenziano la raggiungibilità) Vedi criteri progettuali, scheda CR004. Pagina 4/8
5 Scelte progettuali di protezione e motivazioni: MOTIVAZIONI - DOTAZIONI ANTICADUTA PROCEDURE -DPI Accesso L accesso alla copertura del fabbricato è possibile tramite un lucernario posto su una delle falde raggiungibile da un percorso interno. L accesso alla falda inferiore può avvenire mediante una scala ancorata al parapetto del terrazzo per superare il dislivello costituito dal parapetto stesso. Sistema di protezione. SCELTE PROGETTUALI Ancoraggi Sono state scelte due tipologie di dispositivi di ancoraggio 1. sistema principale d ancoraggio: Linee d ancoraggio flessibili (UNI EN 795 cl. C). Caratteristiche linea copertura principale: interasse tra i pali m freccia massima della linea 1,20 m con 2 operatori ancorati 2. sistema secondario di ancoraggio serie di ancoraggi fissi (UNI EN 517 A e UNI EN 795 A2) in corrispondenza di bordi delle falde soggetti a trattenuta Sistema di arresto caduta Il sistema di arresto caduta previsto è costituito da: imbracatura (UNI EN 361), dispositivo guidato su cavo (UNI EN 353.2) con cordino L max = 1.00 m, collegato alla linea di ancoraggio flessibile con un connettore ad anello (UNI EN 363). VERIFICA DEL TIRANTE D ARIA DEL SISTEMA DI ARRESTO CADUTA Lato corto (est) della copertura ad L della linea sulla verticale rispetto all ancoraggio terminale: Estensione max del dispositivo UNI = m Altezza imbracatura piede dell operatore = 1.50 m Spazio di sicurezza residuo richiesto = 1,00 m TOT = = 4.50 m (Tirante d aria minimo necessario sulla verticale) 4,50 < 7.50 m (distanza libera lato est sufficiente - NB: bordo soggetto ad arresto caduta) Lato lungo (nord) della copertura ad L al centro della linea sulla mezzeria: Estensione max del dispositivo UNI = m Altezza imbracatura piede dell operatore = 1.50 m Spazio di sicurezza residuo richiesto = 1,00 m freccia massima della linea (dichiarata dal produttore) = 1,20 m TOT = 2 + 1, ,20 = 5.70 m (Tirante d aria minimo necessario) 5.70 m < 7.50 m (distanza libera lato nord sufficiente - NB: bordo soggetto ad arresto caduta) 5.70 m > 3,00 m (distanza libera sul terrazzo lato sud ed est non sufficiente - NB: bordo soggetto a trattenuta) 5.70 m > 3,50 m (distanza libera in corrispondenza della pensilina a ovest non sufficiente - NB: bordo soggetto a trattenuta) Pagina 5/8
6 VERIFICA INCREMENTI DEL TIRANTE D ARIA (per effetto pendolo intorno ai centri di rotazione ) Calcolo dell incremento del tirante d aria per caduta dall estremità sul lato corto della copertura ad L 4, m (aumento del tirante d aria nella situazione più sfavorevole) = 6.90 m 6,90 < 7.50 (distanza libera di caduta sufficiente - NB: bordo soggetto ad arresto caduta) Si dispone comunque un gancio ausiliario di trattenuta sul displuvio per evitare oscillazioni incontrollate. Calcolo dell incremento del tirante d aria per caduta dall estremità sul lato lungo della copertura ad L4, (aumento del tirante d aria all estremità della falda) m (incremento del tirante d aria per effetto della freccia della linea di ancoraggio nel punto in cui la flessione è massima) = 8,10 m 8,10 > 7.50 (distanza libera di caduta lato nord non sufficiente - NB: bordo soggetto a trattenuta nella zona d angolo) Calcolo dell incremento del tirante d aria per caduta sul lato lungo al limite della zona non dotata di ganci di trattenuta4, (aumento del tirante d aria all estremità della falda al limite della zona non dotata di gancio di trattenuta) m (incremento del tirante d aria per effetto della freccia della linea di ancoraggio) = 6,90 m 6,90 < 7.50 (distanza libera di caduta lato nord sufficiente - NB: bordo soggetto ad arresto caduta) Nota: Sistema di allarme e di recupero in caso di arresto caduta. Deve essere verificata la raggiungibilità dell operatore sospeso da parte di pubblico intervento (Vigili del Fuoco) entro i termini raccomandati (30 minuti). L operatore prima di accedere alla copertura dovrà assicurarsi che l intervento per il recupero possa essere tempestivamente attivato. Sistema di trattenuta (per i bordi soggetti a trattenuta) Il sistema di trattenuta previsto è costituito da: ancoraggi fissi (UNI 795 A2 o UNI 517 A) a cui collegare l imbracatura (UNI EN 361), mediante doppio cordino fisso lunghezza massima 2 m (UNI EN 354). MOTIVAZIONI Il sistema principale di ancoraggio realizzato con una linea flessibile (UNI EN 795 cl C) è stato scelto perché meglio si adatta alla morfologia della copertura. Il sistema di arresto caduta scelto è più agevole da trasportare e con l utilizzo di un connettore scorre più facilmente sulla linea d ancoraggio flessibile; inoltre in caso di caduta oltre il bordo necessita di un tirante d aria che è inferiore alla distanza libera di caduta disponibile sotto i bordi soggetti ad arresto caduta. Il sistema di trattenuta con ganci fissi in prossimità dei bordi soggetti a trattenuta si è reso necessario per l insufficiente distanza libera di caduta da alcuni bordi della copertura. Pagina 6/8
7 Aree particolari. AREE SOGGETTE AD EFETTO PENDOLO PER CADUTA OLTRE IL BORDO In tali aree si prescrive l obbligo di ancorarsi agli appositi ganci di trattenuta per evitare una caduta oltre il bordo che farebbe aumentare il tirante d aria in maniera eccessiva rispetto alla distanza libera di caduta AREE SOGGETTE A TRATTENUTA Aree soggette a trattenuta perchè tirante d aria oltre il bordo risulta insufficiente rispetto alla distanza libera di caduta AREE RAGGIUNGIBILI DAL BASSO Sono parti della copertura raggiungibili dal basso con apprestamenti di semplice allestimento (trabattelli, ponti su cavalletti) per qualsiasi operazione di manutenzione. DPC previsti Parapetto fisso con fascia parapiede Parapetto fisso con fascia parapiede del tipo reclinabile sulla falda Parapetto provvisorio Reti di sicurezza Dotazioni di arresto caduta Linee Ancoraggi Linea orizzontale flessibile (UNI EN 795 Cl. C) Linea orizzontale rigida (UNI EN 795 Cl. D) Linea verticale o inclinata rigida (UNI EN 353-1) Linea verticale o inclinata flessibile (UNI EN 353-2) Dpi Imbracatura (UNI EN 361) Assorbitori di Energia (UNI EN 355) Dispositivo anticaduta Retrattile (UNI EN 360) Dispositivo anticaduta di tipo guidato (UNI EN 353-2) Ancoraggio su superfici verticali,orizzontali ed inclinate (UNI EN 795 cl. A1) Ancoraggio su tetti inclinati (UNI EN 795 cl. A2) Gancio da tetto inclinato, uni-direzionale (UNI EN 517 tipo A) Gancio da tetto inclinato, bi-direzionale (UNI EN 517 tipo B) Cordini L max m. (UNI EN 354) Doppio Cordino L max m. (UNI EN 354) Connettori (moschettoni) (UNI EN 363) Pagina 7/8
8 Procedure prescrizioni - Non è previsto l uso del sistema anticaduta in condizioni meteorologiche che mettano in pericolo la sicurezza dei lavoratori. - Durante le operazioni di manutenzione in copertura, considerata la possibilità di caduta dall alto di oggetti è necessario delimitare e segnalare l area sottostante durante tutta la durata delle lavorazioni 1) SULLA FALDE DEL PADIGLIONE SUPERIORE AD L Procedure - Accedere alla copertura tramite il lucernario. - Indossare sempre un imbracatura (UNI EN 361) e dotarsi di un cordino doppio (UNI EN 354) e di un dispositivo UNI EN guidato su fune - Utilizzando gli ancoraggi UNI EN 517 A disposti in prossimità dell accesso sopra descritto portarsi alla linea 795 classe C - Una volta ancorati mediante il dispositivo (UNI 353.2) è possibile muoversi sulle falde rimanendo sempre ancorati al sistema principale. Prescrizioni - Nelle zone campite di grigio si prescrive di ancorarsi contemporaneamente mediante un cordino fisso (UNI EN 354) agli appositi ancoraggi di trattenuta UNI EN 517 A o agli ancoraggi UNI EN 795 classe A2 anti-effetto pendolo. 2) SULLE FALDE DEL CORPO DI FABBRICA PIU BASSO Procedure - Indossare sempre un imbracatura (UNI EN 361), dotarsi di un cordino (UNI EN 354). - Accedere alle falde mediante l apposita scala a pioli portatile opportunamente ancorate alla zona di sbarco nel punto di accesso predefinito. - Ancorarsi con un cordino alla linea flessibile (UNI EN 795 C) - Una volta ancorati è possibile muoversi per una fascia di ( area raggiungibile) sulle falde rimanendo sempre ancorati al sistema principale. Prescrizioni - Per la fascia perimetrale di 0,60 m in prossimità della gronda è prescritta la manutenzione dal basso - In prossimità degli angoli delle falde sono stati disposti dei dispositivi di ancoraggio UNI 795 A2 per ampliare l area raggiungibile in trattenuta sulle falde mediante l utilizzo di un cordino doppio. - Il bordo è comunque raggiungibile dal basso. Pagina 8/8
Soluzioni Progettuali Scheda: SP34 Rev: 05/01/2011 Pagina 1/6 STATO DI FATTO
Soluzioni Progettuali Scheda: SP34 Rev: 05/01/2011 Pagina 1/6 Descrizione Copertura: STATO DI FATTO COPERTURA A FALDA UNICA Nuova Esistente Praticabile Non Praticabile Copertura composta da una falda a
DettagliDescrizione Copertura:
Soluzioni Progettuali scheda SP 22 rev: 22/10/2009 23.14.00 Pagina 1/1 Descrizione Copertura: STATO DI FATTO COPERTURA PIANA A DUE LIVELLI CASO A) EDIFICIO ESISTENTE Nuova Esistente Praticabile Non Praticabile
DettagliDescrizione Copertura:
Soluzioni Progettuali Scheda: SP18 Rev: 20/10/2009 12.33.00 Pagina 1/1 Descrizione Copertura: STATO DI FATTO COPERTURA A VOLTA a bassa pendenza (inferiore a 15 ) con annesso a copertura PIANA Nuova Esistente
DettagliDescrizione Copertura:
Attività: 1 b Step:5 SP33.doc Soluzioni Progettuali Pagina 1/6 Descrizione Copertura: COPERTURA A TRE FALDE STATO DI FATTO Nuova Esistente Praticabile Non Praticabile Il fabbricato presenta copertura a
DettagliDescrizione Copertura:
Soluzioni Progettuali Scheda: SP02 Rev: 22/10/2009 17.58.00 Pagina 1/1 Descrizione Copertura: STATO DI FATTO COPERTURA A CAPANNA A FALDE SOVRAPPOSTE Nuova Esistente Praticabile Non Praticabile Il fabbricato
DettagliSoluzioni Progettuali Scheda: SP15 Rev: 28/09/2009 16.17.00 Pagina 1/6
Soluzioni Progettuali Scheda: SP15 Rev: 28/09/2009 16.17.00 Pagina 1/6 Descrizione Copertura: STATO DI FATTO COPERTURA A FALDE INCLINATE A GRONDA COSTANTE PIANTA RETTANGOLARE Nuova Esistente Praticabile
DettagliCOMUNE DI PIANCASTAGNAIO
COMUNE DI PIANCASTAGNAIO MANUTENZIONE STRAORDIANRIA DELL EDIFICIO DENOMINATO RIPARAZIONE LOCOMOTORI/SILOS ALL INTERNO DELLA EX. MINIERA DI MERCURIO DEL SIELE COMUNE DI PIANCASTAGNAIO COMMITTENTE COMUNE
Dettagli(DGRV 2774/09 così come modificato dalla DGRV 97/2012)
ISTRUZIONI TECNICHE PER LA PREDISPOSIZIONE DELLE MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE PER L ACCESSO, IL TRANSITO E L ESECUZIONE DEI LAVORI DI MANUTENZIONE IN QUOTA IN CONDIZIONI DI SICUREZZA (DGRV 2774/09 così
DettagliIndirizzo Via Municipio n. Comune Campodoro (PD) Cap 35010 Prov PD. Nel Fabbricato posto in via Municipio n - Comune Campodoro Cap 35010 Prov PD
RICHIEDENTE / COMMITTENTE: Principale: Altro richiedente: Nome Comune di Campodoro (PD) Indirizzo Via Municipio n Comune Campodoro (PD) Cap 35010 Prov PD tipologia intervento Per i lavori di: Progetto
DettagliSoluzioni Progettuali Scheda: SP32 Rev: 07/01/2011 Pagina 1/11 STATO DI FATTO
Soluzioni Progettuali Scheda: SP32 Rev: 07/01/2011 Pagina 1/11 Descrizione Copertura: STATO DI FATTO COPERTURE DI COMPLESSO RELIGIOSO Nuova Esistente Praticabile Non Praticabile Le coperture in esame appartengono
DettagliRELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA Dgr Veneto n. 97 del 31 gennaio 2012
RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA Dgr Veneto n. 97 del 31 gennaio 2012 COMMITTENTE: UNIONE DEI COMUNI DEL MEDIO BRENTA Viale della Costituzione, 3 35010 Cadoneghe (PD) tipologia intervento Per i lavori di:
DettagliMAMBRINI STUDIO ASSOCIATO
MAMBRINI STUDIO ASSOCIATO Dott. Ing. Carla Facciotto Dott. Arch. Sauro Mambrini 53021 ABBADIA S.S. Via dei Forni, 4 tel. 0577776049 Fax 0577776437 e mail mambrini@mambriniassociati.it COMUNE DI CASTIGLIONE
DettagliRELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA
RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA Dgr Veneto n. 2774 del 22 settembre 2009 Istruzioni tecniche sulle misure preventive e protettive da predisporre negli edifici per l accesso, il transito e l esecuzione dei
DettagliELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA
ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA DPGR Toscana 23 novembre 2005, n. 62/R -Art. 5 comma 4 4. L elaborato tecnico della copertura, in relazione alle diverse fattispecie di cui all articolo 6, deve avere
DettagliPROGETTISTI ASSOCIATI P.B. 11.03.2013 ARCH. A. EUGENIO BACCHILEGA ARCH. PAOLO GIAROLA
LA COMMITTENZA IL TECNICO PROGETTISTI ASSOCIATI ARCH. A. EUGENIO BACCHILEGA ARCH. PAOLO GIAROLA PROGETTO Corso della Vittoria 36-37045 - Legnago (VR) Tel. +39.0442.600726 - Fax +39.0442.626682 proass@progettistiassociati1.191.it
DettagliELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA
Protocollo Pratica Edilizia n... /... ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA L.R. 10.11.2014 n.65, art. 141 c. 13, 14 e 15 D.P.G.R. del 18.12.2013 n 75/R RICHIEDENTE / COMMITTENTE: nome Cognome Residente/con
DettagliRELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA
RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA REGIONE VENETO Delibera della Giunta Regionale n. 2774 del 22 settembre 2009 Istruzioni tecniche sulle misure preventive e protettive da predisporre negli edifici per l accesso,
DettagliELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA - RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA -
ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA - RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA - Identificazione dell edificio e dei soggetti coinvolti nella realizzazione dell opera: Edificio sito in: Via O. Bravin 151/B 30023 Comune
DettagliSoluzioni Progettuali Scheda: SP25 Rev: 14/07/ Pagina 1/6 STATO DI FATTO
Soluzioni Progettuali Scheda: SP25 Rev: 14/07/2010 19.39.00 Pagina 1/6 Descrizione Copertura: STATO DI FATTO COPERTURA TRE FALDE A CAPANNA Nuova Esistente Praticabile Non Praticabile Si tratta di un edificio
DettagliOggetto_. Localizzazione_. Committente_. Altanon S.r.l. Descrizione_. Fase_. Scala_. Data deposito_. Codice interno_. Informativa_.
GianRenato Piolo Architetto Oggetto_ Variante alla P.E. n. 2012/0533 ai sensi della L.R. 14/2009 e ss.mm.ii. e delle Norme Tecniche del Piano degli Interventi 2008/C per l'attuazione dei Comparti n.1,
DettagliSOLUZIONI PROGETTUALI. Criteri progettuali per un percorso, accesso e transito in sicurezza in una copertura
SOLUZIONI PROGETTUALI Criteri progettuali per un percorso, accesso e transito in sicurezza in una copertura PERCORSO INTERNO Percorso interno di accesso alla copertura 41 Copertura a capanna L ACCESSO
DettagliRAGGIUNGIBILITA PRIMARIO SISTEMA ANTICADUTA: Dall accesso deve potersi trovare un ancoraggio in grado di garantire all operatore la sicurezza prima
AREA RAGGIUNGIBILE IN SICUREZZA DISTANZA E POSIZIONAMENTO ANCORAGGI RAGGIUNGIBILITA PRIMARIO SISTEMA ANTICADUTA: Dall accesso deve potersi trovare un ancoraggio in grado di garantire all operatore la sicurezza
DettagliELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA art. 5 del DPGR del 23.11.2005 n.62/r
ALLEGATO alla seguente pratica: Denuncia inizio attività Richiesta Permesso di costruire Variante con sospensione lavori Variante senza sospensione lavori (art.142 L.R. 01/05) Istanza di sanatoria (art.140
DettagliLAVORO SULLE COPERTURE
1 LAVORO SULLE COPERTURE UNI EN 8088 2 Lavori inerenti le coperture dei fabbricati (definizioni) [UNI 8088] Tipi di coperture [UNI 8088] MANTO DI COPERTURA Per manto di copertura si intende l insieme degli
DettagliSCHEMA DELLE MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE PER L ESECUZIONE DEI LAVORI IN QUOTA (DGR 97/12)
Studio tecnico agronomico-forestale-ambientale dott. Luca Canzan Viale Venezia 17/19 32036 Sedico (BL) tel: 0437.858537 mail: lucacanzan@alice.it pec: lucacanzan@epap.sicurezzapostale.it Via Val di Fontana,
DettagliPROGETTO DEFINITIVO - ESECUTIVO
Regione Veneto COMUNE DI TRECENTA INTERVENTI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA ED ADEGUAMENTO ALLE NORMATIVE VIGENTI IN MATERIA DI SICUREZZA, IGIENE, MIGLIORAMENTO SISMICO ED EFFICIENTAMENTO ENERGETICO DELLA
DettagliELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA
ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA Legge Regionale 3 gennaio 2005, n. 1 - articolo 82, comma 16 Decreto del Presidente della Giunta Regionale 18 dicembre 2013, n. 75/R Regolamento di attuazione dell articolo
DettagliELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA L.R. n. 1 del 03/01/2005 - art. 82 commi 14 e 16 D.P.G.R. n. 62/R del 23/11/2005
Al Comune di PRATO Servizio Gestione attività edilizia Via Arcivescovo Martini n. 60 59100 PRATO ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA L.R. n. 1 del 03/01/2005 - art. 82 commi 14 e 16 D.P.G.R. n. 62/R del
DettagliRELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA
ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA DPGR Toscana 23 novembre 2005, n. 62/R -Art. 5 comma 4" lett. b COMMITTENTE: Comune di Signa con sede in via Piazza Repubblica n 1 Comune
DettagliDispositivi iti NON rmanenti PROVVISORI
Dispositivi NON permanenti PROVVISORI PIATTAFORME AEREE: dispositivo per il lavoro in quota efficace e di immediato impiego, non richiede attività preparatoria a terra o sulla facciata (a parte la delimitazione
DettagliKit Linea Vita. Scheda progettisti. Kit Linea Vita. Verifica del fissaggio Disegno piastre base Calcolo dell altezza minima d installazione
Scheda progettisti Kit Linea Vita Verifica del fissaggio Disegno piastre base Calcolo dell altezza minima d installazione 0505 Manutenzione 4 1/anno C certificato UNI EN 795:2002 Distanza max tra i pali
DettagliFAC SIMILE - FASCICOLO TECNICO DELL OPERA INTERVENTI DI MANUTENZIONE SULLE COPERTURE
FAC SIMILE - FASCICOLO TECNICO DELL OPERA INTERVENTI DI MANUTENZIONE SULLE COPERTURE Proprietario dell immobile Progettista del sistema di COGNOME NOME COGNOME NOME Indirizzo dell immobile Tipologia d
DettagliDescrizione Copertura:
Soluzioni Progettuali Scheda: SP37 Rev: 26/03/2012 Pagina 1/7 Descrizione Copertura: STATO DI FATTO COMPLESSO RURALE COPERTURE A CAPANNA manto in coppi e tegole Nuova Esistente Praticabile Non Praticabile
DettagliAccessori funzionali Linea VITA
Accessori funzionali Linea VITA La linea vita o linee vita (secondo la norma UNI EN 795) è un insieme di ancoraggi posti in quota sulle coperture alla quale si deve agganciare chiunque acceda alla copertura.
DettagliLe scelte progettuaii, i documenti necessari e gli apprestamenti di difesa.
Firenze, 26 giugno 2006 CONVEGNO Sicurezza nei cantieri mobili e temporanei: i lavori in altezza Le scelte progettuaii, i documenti necessari e gli apprestamenti di difesa. Regolamento di attuazione dell
DettagliLinee Vita. Progettazione ed Posa in Opera D.Lgs.81/08 e s.m.i. L.R.5/2010. M.EN.S. Engineering. Dott. Ing. Corrado Giromini
M.EN.S. Engineering Dott. Ing. Corrado Giromini Sistemi Anticaduta dall Alto Linee Vita Progettazione ed Posa in Opera D.Lgs.81/08 e s.m.i. L.R.5/2010 M.EN.S. Engineering Sommario Normativa D.Lgs.81/08
DettagliIL NUOVO REGOLAMENTO. IL NUOVO REGOLAMENTO La Normativa. IL NUOVO REGOLAMENTO La Normativa 18/12/2014 1 /35. Criteri di Progettazione
Seminario Aggiornamento Coordinatori Soluzioni progettuali di sistemi anticaduta e 1 /35 La Normativa Tutto parte dalla L.R. n. 64/03 (Norme per la prevenzione delle cadute dall'alto nei cantieri edili
DettagliDescrizione Copertura:
Soluzioni Progettuali Scheda: SP23 Rev: 29/10/2010 11.51.00 Pagina 1/7 Descrizione Copertura: STATO DI FATTO COPERTURA CON PIANTA AD L A PADIGLIONE, COPERTURA PIANA E PENSILINA Nuova Esistente Praticabile
DettagliPROGRAMMA LINEE VITA
PROGRAMMA LINEE VITA Cosa sono le linee vita Pighi I DISPOSITIVI DI ANCORAGGIO CHE SALVANO LA VITA Cosa sono i dispositivi di sicurezza Un dispositivo di ancoraggio permette a qualunque operatore di operare
DettagliArt. 91 DL 81.08 come modificato dal DL 106.09
ARCH. NICOLA BELLENTANI nicolabellentani@alice.it Art. 91 DL 81.08 come modificato dal DL 106.09 Allegato XVI DPI ASSORBITORI CONNETTORI CORDINI DISPOSITIVI RETRATTILI IMBRACATURE SISTEMI ANTICADUTA DISPOSITIVI
DettagliPIATTAFORMA DI LAVORO MOBILE ELEVABILE (piattaforma elevabile) e PONTE MOBILE SVILUPPABILE SU CARRO AD AZIONAMENTO MOTORIZZATO (cestello)
PERCORSI VERTICALI Scheda: P005 Rev: 06/06/2009 10.48.00 Pagina 1/5 PIATTAFORMA DI LAVORO MOBILE ELEVABILE (piattaforma elevabile) e PONTE MOBILE SVILUPPABILE SU CARRO AD AZIONAMENTO MOTORIZZATO (cestello)
DettagliCADUTA DALL ALTO E LINEE VITA LA LEGGE PAROLARI
CORSO DI AGGIORNAMENTO PER LA FORMAZIONE DELLE COMPETENZE PROFESSIONALI IN MATERIA DI SICUREZZA NEI CANTIERI EDILI ALLA LUCE DELL ENTRATA IN VIGORE DEL NUOVO TESTO UNICO SULLA SICUREZZA D.Lgs. 9 aprile
DettagliPROVINCIA DI VENEZIA VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE E CONTESTUALE APPROVAZIONE DEL PROGETTO DI
REGIONE DEL VENETO PROVINCIA DI VENEZIA COMUNE DI CAMPAGNA LUPIA VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE E CONTESTUALE APPROVAZIONE DEL PROGETTO DI NUOVO IMPIANTO DI TRATTAMENTO E RECUPERO DI RIFIUTI SPECIALI
DettagliMetodologia per una corretta progettazione Dott. Alfredo Terreni
Metodologia per una corretta progettazione Dott. Alfredo Terreni 1/35 Criteri di Progettazione Il corretto approccio alla progettazione di una copertura sicura èfinalizzato all eliminazione e/o riduzione
DettagliELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA (art. 4, comma 1 del Regolamento di Attuazione)
(spazio per il protocollo) Al Comune di Montale - Servizio Urbanistica ed Edilizia Privata ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA (art. 4, comma 1 del Regolamento di Attuazione) ELABORATI FASE 1 (art. 6, comma
DettagliI FONDAMENTALI DI UN CORRETTO IMPIANTO DI ANCORAGGIO
Federico Genovesi Pierfrancesco Miniati I FONDAMENTALI DI UN CORRETTO IMPIANTO DI ANCORAGGIO I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento totale o parziale,
DettagliDescrizione Copertura:
Soluzioni Progettuali Scheda: SP17 Rev: 29/10/2010 12.01.00 Pagina 1/6 Descrizione Copertura: STATO DI FATTO COPERTURA PIANA con annesso Nuova Esistente CORPO B CORPO A Praticabile Non Praticabile Copertura
DettagliTETTOIA A DUE FALDE STRUTTURA PREFABBRICATA IN LEGNO
Soluzioni Progettuali Scheda: SP31 Rev: 09/11/2010 STATO DI FATTO Descrizione Copertura: Nuova Praticabile Esistente Non Praticabile Tettoia in legno con elementi prefabbricati e copertura a due falde
DettagliLAVORI SPECIALI. (Articolo 148 D.Lgs 81/08)
146 LAVORI SPECIALI (Articolo 148 D.Lgs 81/08) Prima di procedere alla esecuzione di lavori su lucernari, tetti, coperture e simili, fermo restando l obbligo di predisporre misure di protezione collettiva,
DettagliDescrizione Copertura:
Soluzioni Progettuali Scheda: SP26 Rev.SP26.doc 14/07/2010 19.43.00 Pagina 1/6 Descrizione Copertura: COPERTURA PIANA STATO DI FATTO Nuova Esistente Praticabile Non Praticabile Il fabbricato presenta copertura
DettagliDescrizione Copertura:
Soluzioni Progettuali Scheda: SP29 Rev: 15/07/2010 Pagina 1/6 Descrizione Copertura: STATO DI FATTO COPERTURA A MANSARDA SU PIANTA QUADRANGOLARE Nuova Esistente Praticabile Non Praticabile L edificio si
DettagliCHE COSA E UNA CADUTA? UN SALTO UNA CADUTA. Anche da una piccola altezza una caduta può avere conseguenze drammatiche!! È volontario.
Sistemi anticaduta CHE COSA E UNA CADUTA? UN SALTO È volontario UNA CADUTA È involontaria E quindi è ammortizzato E quindi non è ammortizzata Buon assorbimento d energia IMPATTO DEBOLE Minimo assorbimento
DettagliPUNTI DI ANCORAGGIO PROVVISORI
DISPOSITIVI TEMPORANEI PUNTI DI ANCORAGGIO PROVVISORI NORMA DI RIFERIMENTO UNI EN 795:2012 DEFINIZIONE TIPO B Dispositivo di ancoraggio con uno o più punti di aggancio / ancoraggio fissi, senza la necessità
DettagliRACCOLTA NORME UNI. su sistemi e dispositivi anticaduta
RACCOLTA NORME UNI su sistemi e dispositivi anticaduta UNI 8088 Lavori inerenti le coperture dei fabbricati: Criteri di sicurezza Nella norma sono stabilite le caratteristiche essenziali degli apprestamenti
DettagliRACCOLTA NORME UNI. su sistemi e dispositivi anticaduta
RACCOLTA NORME UNI su sistemi e dispositivi anticaduta UNI 8088 Lavori inerenti le coperture dei fabbricati: Criteri di sicurezza Nella norma sono stabilite le caratteristiche essenziali degli apprestamenti
DettagliPREVENIRE LE CADUTE DALL ALTO
PREVENIRE LE CADUTE DALL ALTO Gemona del Friuli, 23 maggio 2012 Dott.ssa Francesca Piva Tecnico della Prevenzione A.S.S. n. 3 Alto Friuli CLASSIFICAZIONE COPERTURE CLASSIFICAZIONE COPERTURE TIPOLOGIA Fortemente
DettagliServizio Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro COPERTURE NON PRATICABILI
Servizio Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro COPERTURE NON PRATICABILI Come intervenire in sicurezza Infortuni mortali in Regione Lombardia per caduta dall alto (24% totale inf. mortali) Periodo
DettagliModello: linea vita temporanea 2 operatori. Norma: EN 795 B CODICE: 0840112
UNI EN 795:2012 Dispositivo di ancoraggio con uno o più punti di aggancio / ancoraggio fissi, senza la necessità di un ancoraggio strutturale o elemento di fissaggio per essere solidale alla struttura
DettagliCod. commessa P -11-023. Tecnici. Ing. Christian Zanol Ing. Mattia Gasperini
Committente COMUNE DI LASINO Piazza Degasperi, 25 38076 Lasino (TN) Oggetto Realizzazione di un impianto fotovoltaico sulla copertura della scuola elementare di Lasino Progetto esecutivo FASCICOLO TECNICO
DettagliSoluzioni per la messa in sicurezza delle coperture
Convegno Busto Arsizio LAVORI IN QUOTA E RISCHIO DI CADUTA DALL ALTO Relatore: Soluzioni per la messa in sicurezza delle coperture ing. Alberto Pincigher A norma di legge il presente elaborato non può
Dettagli(FAQ) ANTICADUTA. Catalogo on-line www.iapir.it DA OLTRE 40 ANNI LA SICUREZZA IN ITALIA
(FAQ) ANTICADUTA Che cos è un impatto d urto? All'arresto di una caduta l'operatore subisce un impatto d'urto che può provocare delle lesioni. 400 dan : comparsa di postumi cervicali 600 dan : soglia accettabile
DettagliIL NUOVO REGOLAMENTO e
Seminario Aggiornamento Collegio Geometri Grosseto Soluzioni progettuali di sistemi anticaduta e Dr. Rolando Giomarelli Az. Usl 7 di Siena 1/35 La Normativa Tutto parte dalla L.R. n. 64/03 (Norme per la
DettagliDescrizione Copertura:
Soluzioni Progettuali Scheda: SP08 Rev: 28/09/2009 16.21.00 Pagina 1/10 Descrizione Copertura: STATO DI FATTO COPERTURA A CAPANNA A QUOTE DIVERSE E TORRETTA CON COPERTURA A PADIGLIONE Nuova Esistente Praticabile
DettagliSoluzioni Progettuali Scheda: SP19 Rev: 02/11/ Pagina 1/1
Soluzioni Progettuali Scheda: SP19 Rev: 02/11/2009 18.27.00 Pagina 1/1 STATO DI FATTO Descrizione Copertura: COPERTURA A SHED a doppia pendenza (20-45 ) Nuova Esistente Praticabile Non Praticabile Copertura
DettagliDISPOSITIVI ANTICADUTA
DISPOSITIVI 3 Normative EN Anticaduta La base di un sistema individuale di protezione anticaduta Punto di ancoraggio e connettore Punto di ancoraggio: punto in cui il sistema di protezione anticaduta è
DettagliCOPERTURE: LUOGHI DI LAVORO?
COPERTURE: LUOGHI DI LAVORO? FASE DI LAVORO: MANUTENZIONE IMPIANTI EDIFICI e COPERTURE ELEMENTI CONDIZIONANTI EDIFICI e COPERTURE ELEMENTI CONDIZIONANTI OBIETTIVO MANUTENZIONI IN SICUREZZA ELABORATO TECNICO
DettagliSCALE FISSE CON INCLINAZIONE >75
PERCORSI VERTICALI Scheda: P003 Rev: 11/06/2009 19.55.00 Pagina 1/1 SCALE FISSE CON INCLINAZIONE >75 D.P.G.R. Toscana 62/R 05, Artt.3, 8 Dispositivo Interno Esterno Permanente Non Permanente Fig 1 Fig
DettagliPer installare una parabola su un tetto oppure su superfici
Tractel Italiana www.tractel.edilio.it SICUREZZA Sistemi anticaduta per lavori in quota Per installare una parabola su un tetto oppure su superfici non protette, la cui altezza dal suolo è maggiore di
DettagliDescrizione Copertura:
Soluzioni Progettuali Scheda: SP12 Rev: 28/09/2009 16.15.00 Pagina 1/6 Descrizione Copertura: STATO DI FATTO COPERTURA A CAPANNA SU PIANTA RETTANGOLARE CON DUE FALDE INCLINATE Nuova Esistente Praticabile
DettagliIntegrazione al Titolo III del Regolamento di Igiene
Allegato alla Delibera n. 850 del 17.12.2004 Integrazione al Titolo III del Regolamento di Igiene Articolo 3.2.11: Disposizioni concernenti la prevenzione dei rischi di caduta dall alto Le seguenti disposizioni
DettagliSCS Eurotetti. Di Sara Lanzoni. Azienda specializzata nei sistemi anticaduta
SCS Eurotetti Di Sara Lanzoni Azienda specializzata nei sistemi anticaduta Linee vita, parapetti, binari, passerelle, scale di sicurezza e dispositivi di protezione individuale Per una completa sicurezza.
DettagliLe problematiche di sicurezza per l allestimento del cantiere per l installazione degli impianti fotovoltaici
Seminario Tecnico GLI IMPIANTI FOTOVOLTAICI Aggiornamenti legislativi, Problematiche tecniche, Problematiche di installazione, Rapporti con gli enti Le problematiche di sicurezza per l allestimento del
DettagliScelta e gestione dei dispositivi di protezione individuale (D.P.I.)
MASTER SICUREZZA Scelta e gestione dei dispositivi di protezione individuale (D.P.I.) Alessandro Cauduro Creazzo 1 luglio 2010 DPI Anticaduta Generalità I dispositivi di protezione individuale (DPI) sono:
DettagliDescrizione Copertura: COPERTURA A CAPANNA
Soluzioni Progettuali Scheda: SP05 Rev: 29/10/2010 11.22.00 Pagina 1/6 Descrizione Copertura: COPERTURA A CAPANNA STATO DI FATTO Nuova Esistente Praticabile Non Praticabile Copertura a padiglione a pianta
DettagliDescrizione Copertura:
Soluzioni Progettuali Scheda: SP04 Rev: 28/09/2009 16.13.00 Pagina 1/1 Descrizione Copertura: STATO DI FATTO COPERTURA A PADIGLIONE con Lanterna Nuova Esistente Praticabile Non Praticabile Il fabbricato
DettagliLAVORO IN QUOTA: DEFINZIONE
LAVORI IN ALTEZZA - NORME DI RIFERIMENTO D.Lgs 81/2008 e s.m.i. In particolare Titolo IV Cantieri temporanei o mobili Capo II Norme per la prevenzione sul lavoro nelle costruzioni e nei lavori in quota
DettagliRISCHIO CADUTA DALL ALTO. Ing. Caterina Lapietra
RISCHIO CADUTA DALL ALTO Ing. Caterina Lapietra il rischio insito nel ponteggio, la sua percezione e gli accessori che producono sicurezza passiva La percezione del rischio è un fattore soggettivo, legato
DettagliSoluzioni Progettuali Scheda: SP20 Rev: 28/09/ Pagina 1/1
Soluzioni Progettuali Scheda: SP20 Rev: 28/09/2009 16.25.00 Pagina 1/1 STATO DI FATTO Descrizione Copertura: COPERTURA A VOLTINE con pendenza (inferiore a 15 ) Nuova Esistente Praticabile Non Praticabile
DettagliDescrizione Copertura:
Soluzioni Progettuali Scheda: SP13 Rev: 28/09/2009 16.16.00 Pagina 1/7 Descrizione Copertura: STATO DI FATTO COPERTURA A PADIGLIONE SU PIANTA RETTANGOLARE E DUE FALDE INCLINATE Nuova Esistente Praticabile
DettagliSeminario Tecnico. Le cadute dall'alto: una priorità per la sicurezza
Seminario Tecnico Le cadute dall'alto: una priorità per la sicurezza 27 febbraio 2014 Confindustria Marche Sala Tacconi Via Filonzi 11 Ancona In collaborazione con: 2 Seminario Tecnico Le cadute dall'alto:
DettagliSeminario Tecnico Piacenza 31/01/2013
Seminario Tecnico Piacenza 31/01/2013 Misure di prevenzione e protezione collettive e individuali in riferimento al rischio di caduta dall alto nei cantieri edili A cura dei Tec. Prev. Mara Italia, Marco
DettagliPROGETTAZIONE DELLA PREVENZIONE CONTRO LA CADUTA LIBERA VERSO IL VUOTO. Consulta di Mantova - Relatore Pier Luigi Ghisi
PROGETTAZIONE DELLA PREVENZIONE CONTRO LA CADUTA LIBERA VERSO IL VUOTO OBBIETTIVI PRINCIPALI Sviluppare nei progettisti la cultura della sicurezza Formarli alla previsione progettuale di attrezzature di
DettagliANTICADUTA GUIDA RIGIDA ORIZZONTALE ATEX GUIDA RIGIDA ORIZZONTALE SISTEMI RIGIDI E SU FUNE CERTIFICATI PER SPAZI INCLINATI
ANTICADUTA SCALA ANTICADUTA SKYTAC Utilizzo: accesso in quota o in profondità. Con pioli o senza per scala esistente, installabile su qualsiasi tipo di struttura (torri, tralicci, edifici, pali). Caratteristiche:
DettagliLA SICUREZZA in COPERTURA
INCONTRI TECNICI Progettazione, tecniche e materiali 08 giugno 2011 LA SICUREZZA in COPERTURA INQUADRAMENTO NORMATIVO Relatori: Ing. Cosimo Chines Ing. Stefano Camoni In collaborazione con Studio Tecnico
DettagliDescrizione Copertura:
Soluzioni Progettuali Scheda: SP14 Rev: 28/09/2009 16.16.00 Pagina 1/8 Descrizione Copertura: STATO DI FATTO COPERTURA A CAPANNA CON PIANTA A T E DUE FALDE INCLINATE Nuova Esistente Praticabile Non Praticabile
DettagliVILLA BORROMEO Sarmeola di Rubano Padova 25 novembre 2010. Relatore: Ing. Carlo Calisse
LE RETI ANTICADUTA DALLE NORME UNI EN 1263-1 1 e 2 ALLE NUOVE LINEE GUIDA AIPAA VILLA BORROMEO Sarmeola di Rubano Padova 25 novembre 2010 Relatore: Ing. Carlo Calisse INTRODUZIONE ALLE NORME UNI EN 1263-1:
DettagliDescrizione Copertura:
Soluzioni Progettuali Scheda: SP01 Rev: 28/09/2009 16.12.00 Pagina 1/1 Descrizione Copertura: STATO DI FATTO COPERTURA A CAPANNA Nuova Esistente Praticabile Non Praticabile Il fabbricato presenta una copertura
DettagliI dispositivi di protezione ed il TU
Seminario La sicurezza nel cantiere edile alla luce del DLgs 81/08 I dispositivi di protezione ed il TU Luca Rossi Bari, 24 aprile 2009 Sala Convegni Confindustria Programma Introduzione Definizioni Metodologia
Dettagli1- Premessa:descrizione intervento,analisi della copertura,tipologia strutturale,
1- Premessa:descrizione intervento,analisi della copertura,tipologia strutturale, impatto visivo L intervento in oggetto è costituito da due manufatti adibiti a loculi cimiteriali di circa metri 8,00x5,00
DettagliLa norma UNI EN 795 e le linee vita come sistema di protezione.
Convegno Nazionale Professione Geometra: esperto in sicurezza 9 novembre 2012 La norma UNI EN 795 e le linee vita come sistema di protezione. Dott. Michele MONTRANO LAVORI IN QUOTA Lavoro in quota: attività
DettagliSoluzioni Progettuali Scheda: SP35 Rev: 05/01/2011 Pagina 1/6 STATO DI FATTO COPERTURA A DUE FALDE SFALSATE STRUTTURA PREFABBRICATA IN LEGNO
Soluzioni Progettuali Scheda: SP35 Rev: 05/01/2011 Pagina 1/6 Descrizione Copertura: STATO DI FATTO COPERTURA A DUE FALDE SFALSATE STRUTTURA PREFABBRICATA IN LEGNO Nuova Esistente Praticabile Non Praticabile
DettagliDescrizione Copertura:
Soluzioni Progettuali Scheda: SP27 Rev: 14/02/2010 22.55.00 Pagina 1/6 Descrizione Copertura: STATO DI FATTO COPERTURE A FALDA E A PADIGLIONE A QUOTE DIVERSE Nuova Esistente Praticabile Non Praticabile
DettagliECONET S CONFORME ALLE NORMATIVE EUROPEE EN 1263-1 E EN
Scheda tecnica e manuale di montaggio RETE DI SICUREZZA ECONET S CONFORME ALLE NORMATIVE EUROPEE EN 1263-1 E EN 1263-2 1 CARATTERISTICHE TECNICHE MATERIALE: POLIPROPILENE, stabilizzato ai raggi UV. COLORE:
DettagliDECRETO DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA 25 febbraio 2008, n. 7-114/Leg
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA 25 febbraio 2008, n. 7-114/Leg Regolamento tecnico per la prevenzione dei rischi di infortunio a seguito di cadute dall'alto nei lavori di manutenzione ordinaria
DettagliRealizzazione di un. Disposizioni per la prevenzione dei rischi da caduta dall alto!!" "
Azienda Sanitaria Locale della Provincia di Mantova Procedure di sicurezza per l installazione e la manutenzione di pannelli fotovoltaici Azienda Sanitaria Locale della Provincia di Mantova Realizzazione
DettagliSistemi di ancoraggio permanenti per dispositivi di protezione individuale contro le cadute
Sistemi di ancoraggio permanenti per dispositivi di protezione individuale contro le cadute Atto di indirizzo e coordinamento per la prevenzione delle cadute dall alto nei lavori in quota della Regione
DettagliElementi di giudizio. Cadute dall alto. Lavoratori esposti al rischio di caduta da una altezza superiore a circa tre. Estesa carenza di protezioni
SPISAL Asl 20 Asl 21 Asl 22 Direzione Provinciale del Lavoro Comitato Paritetico Territoriale Polizia Municipale Campagna Cantieri Sicuri 2007 Elementi di giudizio Cantieri sotto il Minimo Etico Cadute
DettagliQUALITÀ ED AFFIDABILITÀ
QUALITÀ ED AFFIDABILITÀ Ogni prodotto BREBE viene realizzato in conformità alle normative vigenti in materia di prevenzione dalle cadute dall alto rispettando in oltre tutti i più alti standard di qualità.
DettagliSINTESI NORMA UNI EN 795:2002 DISPOSITIVI DI ANCORAGGIO ANTICADUTA DALL ALTO PER LE COPERTURE
SINTESI NORMA UNI EN 795:2002 DISPOSITIVI DI ANCORAGGIO ANTICADUTA DALL ALTO PER LE COPERTURE I DISPOSITIVI ANTICADUTA DALLE COPERTURE SONO SOTTOPOSTI ALLA NORMA UNI EN 795:2002 La norma UNI EN 795:2002
DettagliSINTESI DELLA NORMATIVA EUROPEA EN 1263-1 RELATIVA AL MONTAGGIO DELLA RETE ANTICADUTA PER APPLICAZIONI ORIZZONTALI E PER APPLICAZIONI VERTICALI.
SINTESI DELLA NORMATIVA EUROPEA EN 1263-1 RELATIVA AL MONTAGGIO DELLA RETE ANTICADUTA PER APPLICAZIONI ORIZZONTALI E PER APPLICAZIONI VERTICALI. 1. RETE ANTICADUTA CERTIFICATA EN 1263-1, PER APPLICAZIONI
Dettagli