COPERTURE: LUOGHI DI LAVORO?
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- Massimiliano Gatto
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1 COPERTURE: LUOGHI DI LAVORO?
2 FASE DI LAVORO: MANUTENZIONE IMPIANTI
3 EDIFICI e COPERTURE ELEMENTI CONDIZIONANTI
4 EDIFICI e COPERTURE ELEMENTI CONDIZIONANTI
5 OBIETTIVO MANUTENZIONI IN SICUREZZA
6 ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA 62/R Art. Criteri generali di progettazione Percorso di accesso alla copertura Punto di accesso alla copertura Transito in copertura Sicurezza nella fase di avvicinamento alla copertura Sicurezza in copertura
7 ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA Cenni sul percorso di accesso alla copertura Percorsi interni Percorsi esterni Scale fisse (anche di tipo retrattile) Scale portatili Piattaforme elevatrici Ponteggi
8 ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA Cenni sul percorso di accesso alla copertura Punti fissi di ancoraggio Accessi esterni con protezioni de punto di sbarco
9 ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA Cenni sul percorso di accesso alla copertura Accessi interni su superficie inclinata Accessi interni su superficie verticale
10 ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA Accesso con Scale MOBILI FISSE
11 ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA Accesso con Scale Accesso esterno con scala mobile UNI EN cl. A1 UNI EN tipo A 2 Operatori Punto di aggancio scala per scala a pioli mobile
12 ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA Accesso con Scale L operatore sale e scende sempre in sicurezza FALL STOP Linea flessibile verticale: bloccante UNI EN su fune in tessile a trefoli UNI EN 1891/A
13 SCALE TRASPORTABILI L UTILIZZO DI UNA SCALA COME POSTAZIONE DI LAVORO E CONSENTITO SOLO NEI CASI IN CUI L USO DI ALTRE ATTREZZATURE PIÙ SICURE NON SIA GIUSTIFICATO a causa del livello limitato di rischio e della breve durata di impiego oppure da particolari caratteristiche dei siti che non sono modificabili
14 SCALE TRASPORTABILI Tipologie SEMPLICE A SFILO DOPPIA A CASTELLO
15 SCALE TRASPORTABILI Accorgimenti La scala deve poggiare su un supporto STABILE, RESISTENTE, DI DIMENSIONI ADEGUATE EVITARE LO SCIVOLAMENTO della scala fissandone un estremità o usando i piedini antisdrucciolevoli o altre soluzioni equivalenti Se la scala è usata per accedere ad una soglia deve sporgere di ALMENO UN METRO Usare la scala in maniera da AVERE SEMPRE UNA PRESA SICURA, anche durante il trasporto di carichi
16 SCALE TRASPORTABILI Accorgimenti Prima di salire, sistemare i dispositivi di sicurezza di cui alcune scale dispongono: Agganci per il bloccaggio Ghiera per il bloccaggio Cinghie per il bloccaggio FISSARE UNA SCALA AD UNA DELLE SUE ESTREMITA E SEMPRE BUONA NORMA
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18 SCALE TRASPORTABILI - Fare attenzione a
19 SCALE FISSE CON GUARDIACORPO Non è obbligo di legge essere vincolati durante la progressione, tuttavia la gabbia non protegge in maniera adeguata in caso di caduta
20 ESODO Il rientro verrà effettuato con le stesse modalità della salita Se installati punti in classe A1: A. rimozione + ripristino impermeabilizzazione B. lasciati in sito, controllo impermeabilizzazione
21 ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA Tipo di copertura Accessi interni su superficie inclinata Tipo di caduta Tipo dispositivo Tipo DPI
22 TIPO DI COPERTURA
23 Solaio a travetti tipo bausta con soletta armata di almeno 4 cm Ancoraggio spesso agevole Solaio a travetti in CA precompresso con soletta armata di almeno 4 cm Ancoraggio spesso agevole
24 Linea vita ancorata a trave di colmo in CA Linea vita ancorata lateralmente a trave in CA Le travi in CA sono uno dei supporti migliori per gli ancoraggi strutturali, i travetti di solaio e le solette potrebbero risultare insufficienti e vanno valutate con attenzione, Isopan consiglia sopraluogo in cantiere di un tecnico Ejot per effettura una prova di estrazione per la scelta del fissaggio.
25 Solaio in legno SENZA soletta in CA Ancoraggio spesso difficoltoso Solaio in legno CON soletta in CA Ancoraggio spesso difficoltoso
26 Linea vita a trave di legno Le travi in legno costituiscono un discreto supporto ma bisogna valutare come esse sono ancorati al resto della struttura. I travicelli sono spesso insufficienti. In caso il solaio sia collaborante con soletta in CA la possibilità di realizzare ancoraggi è più probabile. Isopan consiglia sopraluogo in cantiere di un tecnico Ejot per effettura una prova di estrazione per la scelta del fissaggio.
27 Linea vita ancorata a trave di legno di legno con contropiastra Le travi in legno costituiscono un discreto supporto ma bisogna valutare come esse sono ancorati al resto della struttura. I travicelli sono spesso insufficienti. In caso il solaio sia collaborante con soletta in CA la possibilità di realizzare ancoraggi è più probabile. Isopan consiglia sopraluogo in cantiere di un tecnico Ejot per effettura una prova di estrazione per la scelta del fissaggio.
28 Travi a Y in CA precompresso Ancoraggio spesso Difficoltoso
29 Ancoraggi alle ali mediante sottopiastre Le travi in CA precompresso presentano alcune criticità: Difficile valutazione dei punti di foratura Scarsa resistenza locale Resistenza globale di difficile valutazione Possibili problemi d impermeabilizzazione
30 Copertura costituita da profilati in acciaio Ancoraggio spesso agevole Copertura costituita da tralicci snelli in acciaio Ancoraggio spesso difficoltoso
31 Piastra OK Lamiera Struttura OK Va verificato il fissaggio del pannello alla sottostruttura
32 IL CALCOLO DEGLI ANCORAGGI STRUTTURALI Azioni trasmesse dall arresto caduta dell operatore alle strutture mediante il sistema tecnologico anticaduta Resistenza delle strutture di base e degli ancoraggi strutturali nei confronti delle azioni trasmesse dal sistema tecnologico E k R k Coefficiente di sicurezza per le azioni Coefficiente di sicurezza per le resistenze Verifica: γ E γ R (Ek*γE) (Rk / γr) Ed<Rd
33 Le azioni caratteristiche e di progetto E k γ E PRINCIPALI TIPOLOGIE STRUTTURALI DI COPERTURA Le azioni caratteristiche derivano dalle prescrizioni prestazionali contenute nelle norme UNI e sono FORNITE dal produttore del sistema tecnologico Coefficiente di sicurezza per le azioni fornito dalla norma UNI EN 795: (pari a 2 per linee orizzontali e pari a 1 per i punti fissi) R k γ R Le resistenze caratteristiche dipendono dal sistema di fissaggio e dal materiale su cui ci si ancora. La base per il calcolo sono le Norme Tecniche per le Costruzioni D.M e gli EUROCODICI I coefficienti di sicurezza per le resistenze dipendono dal sistema di fissaggio e dal materiale su cui ci si ancora. La base per il calcolo sono le Norme Tecniche per le Costruzioni D.M e gli EUROCODICI
34 TIPO DI CADUTA
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36 TIPI DI CADUTA CADUTA TOTALMENTE PREVENUTA CADUTA CONTENUTA CADUTA LIBERA LIMITATA (<60 cm) CADUTA LIBERA (>60 cm e <150 cm)
37 CRITERI DI PROGETTAZIONE 1. Trattenuta PROGETTAZIONE 2. Arresto caduta
38 CRITERI DI PROGETTAZIONE TRATTENUTA L OBIETTIVO È IMPEDIRE CHE IL LAVORATORE POSSA OLTREPASSARE IL PERIMETRO DI FALDA La posizione dell ancoraggio e la lunghezza del dispositivo di collegamento all imbragatura non consente il raggiungimento dell area a rischio caduta. (NON ho caduta)
39 CRITERI DI PROGETTAZIONE TRATTENUTA Uso di un cordino fisso UNI EN 354, con estensione massima di 2 metri abbinato ad un sistema di ancoraggio. Individuo due aree in cui posso lavorare in trattenuta: - Area in trattenuta di raggio maggiore di 2,00 m - Area raggiungibile di raggio 2,60 m considerata facilmente raggiungibile con l estensione del braccio da parte dell operatore.
40 Linee vita ELASTICITÀ DELLA FUNE: FRECCIA Effetto pendolo Freccia Effetto pendolo
41 ELASTICITÀ DELLA FUNE: FRECCIA Se durante l effetto di scorrimento verso il centro l operatore incontra un ostacolo, si deve prevedere una diversa configurazione della linea di ancoraggio Ancoraggio intermedio sopra ostacolo Uso di un binario rigido
42 BINARIO RIGIDO NO FRECCIA!
43 LINEA VITA O BINARIO RIGIDO? BINARIO RIGIDO FUNE FLESSIBILE
44 EFFETTO PENDOLO L effetto pendolo è costituito dal movimento oscillatorio incontrollato ed incontrollabile che un corpo collegato da un sistema flessibile (corda o cavo) ad un ancoraggio può subire per effetto di una caduta. E tanto maggiore quanto maggiore è la possibilità di oscillazione laterale Si arresta quando il corpo raggiunge un proprio equilibrio La condizione peggiore si ha in prossimità degli angoli della copertura (video)
45 EFFETTO PENDOLO L EFFETTO PENDOLO ESPONE IL LAVORATORE AL RISCHIO DI URTO VIOLENTO CONTRO OSTACOLI LATERALI Tenere in considerazione la possibilità che le caratteristiche della corda si riducano a causa del continuo sfregamento lungo i bordi della copertura prima del raggiungimento della posizione di equilibrio
46 EFFETTO PENDOLO L EFFETTO PENDOLO ESPONE IL LAVORATORE ANCHE AL RISCHIO DI IMPATTO AL SUOLO SE L ALTEZZA DEL PIANO DI CALPESTIO IN QUOTA RISPETTO AL SUOLO È MODESTA
47 EFFETTO PENDOLO E FONDAMENTALE FARE PARTICOLARE ATTENZIONE AL POSIZIONAMENTO DEGLI ANCORAGGI IN MODO DA ELIMINARE O RIDURRE TALE EFFETTO ED EVITARE COSÌ CHE L OPERATORE POSSA COLPIRE OSTACOLI O IMPATTI AL SUOLO.
48 EFFETTO PENDOLO PROTEZIONE ANGOLO L EFFETTO PENDOLO VA ELIMINATO O RIDOTTO MEDIATE L INSTALLAZIONE DI PUNTI DI RINVIO: 2,00 m
49 PUNTI DI DEVIAZIONE O RINVIO UNA CORRETTA MESSA IN SICUREZZA DELLA COPERTURA, DEVE QUINDI PREVEDERE DEI PUNTI DI DEVIAZIONE/RINVIO POSIZIONATI SULLA COPERTURA IN APPOSITI PUNTI INDIVIDUATI IN FASE DI PROGETTO ~ 2,00 m
50 PUNTI DI DEVIAZIONE O RINVIO L OPERATORE ANCORATO ALLA LINEA VITA ARRIVA IN PROSSIMITÀ DEL PUNTO DI RINVIO 1) CON DOPPIO CORDINO
51 PUNTI DI DEVIAZIONE O RINVIO L OPERATORE ANCORATO ALLA LINEA VITA ARRIVA IN PROSSIMITÀ DEL PUNTO DI RINVIO 2) CON UNICO CORDINO FISSO O ARROTOLATORE
52 EFFETTO PENDOLO
53 EFFETTO PENDOLO Linea vita Zona operativa perpendicolare alla linea più 15
54 PUNTI DI DEVIAZIONE O RINVIO Linea vita Quanti punti di rinvio devo inserire per ottenere una corretta messa in sicurezza? Punti di rinvio
55 ALTEZZA MINIMA DI INSTALLAZIONE La condizione peggiore si ha quando il punto di caduta è posto sul perimetro della copertura Va considerata ai fini di valutare quali dispositivi e soluzioni progettuali risultino necessari a consentire una possibile caduta in condizioni di sicurezza
56 DEFINIZIONE Spazio libero da ostacoli necessario per arrestare una caduta in condizioni di sicurezza TIRANTE D ARIA
57 CALCOLO DELTIRANTE D ARIA SISTEMA DI ARRESTO CADUTA CON DISPOSITIVO COMPOSTO DA CORDINO UNI E ASSORBITORE DI ENERGIA-UNI Il tirante d aria sarà: L estensione dell assorbitore è al massimo 175 cm Ta = X 425 cm
58 ALTEZZA MINIMA DI INSTALLAZIONE Linea vita UNI-EN 795:2002 H1 > 6 m H2 < 5,5 m
59 CRITERI DI SCELTA TIPO DI CADUTA CADUTA TRATTENUTA VANTAGGI Bassa accelerazione in caso di caduta Utilizzabile con qualsiasi tirante d aria SVANTAGGI Limitazione dei movimenti dell operatore Difficoltà di utilizzo in presenza di cavedi o lucernari diffusi CADUTA ARRESTATA Grande libertà di movimento dell operatore Alte accelerazioni in caso di caduta Necessità do tiranti d aria adeguati Necessità di progettare la fase di recupero dell operatore
60 TIPO DI DISPOSITIVO
61 CRITERI SCELTA SISTEMA TECNOLOGICO Preferire l utilizzo di sistemi anticaduta in copertura all utilizzo di ponteggi, piattaforme, trabattelli, ecc Preferire i sistemi anticaduta fissi a quelli portatili Preferire i sistemi anticaduta a linea piuttosto che quelli a punti fissi La mancata installazione di un sistema anticaduta permanente su una copertura, nei casi previsti dalla legge va ADEGUATAMENTE MOTIVATA Vanno progettate e prescritti sistemi anticaduta che garantiscano la sicurezza in copertura PER EDIFICI ESISTENTI SI POSSONO PRESENTARE Incompatibilità ambientale Incompatibilità strutturale
62 DISPOSITIVI DI ANCORAGGIO Classe A1 Ancoraggi strutturali progettati per essere fissati a superfici verticali, orizzontali o inclinate.
63 DISPOSITIVI DI ANCORAGGIO Classe A2 Ancoraggi strutturali progettati per essere fissati a superfici inclinate.
64 DISPOSITIVI DI ANCORAGGIO Classe B Dispositivi di ancoraggio provvisori portatili. Questa tipologia di dispositivi contempla i treppiedi e tutte quelle attrezzature che possono essere utilizzate per tutelarsi dal rischio di caduta da zone sopraelevate. Vengono utilizzati per lavori di modesta entità e vengono successivamente rimossi dalla zona di lavoro.
65 DISPOSITIVI DI ANCORAGGIO Classe C Dispositivi di ancoraggio che utilizzano linee di ancoraggio flessibili orizzontali.
66 DISPOSITIVI DI ANCORAGGIO Classe D Dispositivi di ancoraggio che utilizzano rotaie di ancoraggio rigide orizzontali.
67 DISPOSITIVI DI ANCORAGGIO Classe E Ancoraggi a corpo morto da utilizzare su superfici orizzontali.
68 TIPO DI D.P.I.
69 D.P.I. Dispositivi di Protezione Individuale
70 DPI ANTICADUTA SISTEMI DI PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALL ALTO. Nei lavori in quota, è necessario che i lavoratori utilizzino idonei sistemi di protezione idonei per l uso specifico composti da diversi elementi, non necessariamente presenti contemporaneamente, conformi alle norme tecniche, quali i seguenti: imbracature assorbitori di energia cordini fissi e regolabili dispositivo di ancoraggio dispositivi retrattili connettori
71 DPI ANTICADUTA UNI 361: IMBRACATURE L imbracatura è un dispositivo di protezione individuale con funzione di supporto rivolto principalmente all arresto caduta. E concepito per distribuire in caso di caduta le tensioni sul corpo mantenendo l operatore in sospensione
72 DPI ANTICADUTA UNI 355: ASSORBITORI DI ENERGIA L assorbitore di energia è un dispositivo a comportamento plastico che deformandosi durante la caduta dell operatore aumenta il tempo e la lunghezza di arresto caduta, diminuendo così la decelerazione del corpo umano e impedendo che si sviluppino sollecitazioni letali per l organismo.
73 DPI ANTICADUTA UNI EN 345: CORDINI FISSI E REGOLABILI Cordino con lunghezza tipica m utilizzato per la progressione tra punti fissi, come elemento di posizionamento sul lavoro intrattenuta o come elemento di arresto caduta (con assorbitore)
74 DPI ANTICADUTA UNI EN /353.2: DISPOSITIVI GUIDATI Il DISPOSITIVO DI ARRESTO CADUTA DI TIPO GUIDATO consente di lavorare in trattenuta su una distanza qualsiasi dal punto di ancoraggio e consente ad un operatore munito di imbracatura che si muova su una inclinazione superiore ai 15 l arresto caduta (con dissipatore)
75 DPI ANTICADUTA UNI EN 360: DISPOSITIVI RETRATTILI Dispositivo anticaduta a lunghezza variabile di collegamento tra un punto fisso e l imbracatura ed è caratterizzato da una funzione autobloccante e sistema automatico di tensione e di ritorno del cordino (SPESSO NON ARRESTA LA CADUTA IN COPERTURA MA SOLO NEL VUOTO!!!)
76 DPI ANTICADUTA CONNETTORI I connettori non devono presentare bordi a spigolo vivo e ruvidi che potrebbero tagliare, consumare o danneggiare in altro modo le corde o le cinghie o causare lesioni all utilizzatore. Per ridurre la probabilità di un apertura involontaria, i moschettoni devono essere a chiusura automatica e a bloccaggio automatico o manuale. Essi si devono aprire solo con almeno DUE movimenti manuali consecutivi e intenzionali.
77 DPI ANTICADUTA CONNETTORI
78 INDIVIDUARE E VALUTARE IL RISCHIO SCHEMAVALUTAZIONE RISCHIO PROCEDURA DI ADOZIONE DEI DPI NON È NECESSARIA L ADOZIONE DI DPI SI ELIMINARE O RIDURRE IL RISCHIO ALLA FONTE ATTUARE MISURE TECNICHE/ORGANIZZATIVE/ PROCEDURALI/ COMPORTAMENTALI PER DIMINUIRE IL RISCHIO INSTALLARE ED ADOTTARE MEZZI E DISPOSITIVI DI PROTEZIONE COLLETTIVA IL RISCHIO RESIDUO È ACCETTABIL E? SONO STATE VAGLIATE ED ADOTTATE TUTTE LE MISURE DI SICUREZZA COLLETTIVE? NO INFORMAZIONE/ FORMAZIONE/ ADDESTRAMENTO DEI LAVORATORI 1. CONFORME ALLE NORME 2. IDONEI AL RISCHIO 3. ADEGUATI AL CONTESTO 4. ERGONOMICI ADOZIONE DPI
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