SISTEMA DISCIPLINARE S.A.T. Servizi Ambientali Territoriali ART. 1 LEGGE 190/2012. Approvato dall Assemblea in data.

Documenti analoghi
SISTEMA DISCIPLINARE ART. 1 LEGGE 190/2012

Sistema Disciplinare

MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO AI SENSI DEL D.LGS 231/2001 SISTEMA DISCIPLINARE

MODELLO DI ORGANIZZAZIONE GESTIONE E CONTROLLO

FAR.COM. S.R.L. SISTEMA DISCIPLINARE

AZIENDA SPECIALE CONSORTILE PER I SERVIZI ALLA PERSONA

Ge.A.S.C. Fagnano Olona (Varese) CODICE DISCIPLINARE. Approvato dal Edizione : n. 1 Consiglio di Amministrazione del il

Modello di Organizzazione Gestione e Controllo ex D.Lgs. 231/01 SISTEMA DISCIPLINARE

Modello Organizzazione Gestione e Controllo. OMS S.r.l.

MODELLO DI ORGANIZZAZIONE E GESTIONE

ALLEGATO. Sistema disciplinare HP ITALY SRL. Data di approvazione: 17 settembre

A.Se.R. SpA CODICE SANZIONATORIO

REGOLAMENTO DI DISCIPLINA

ITALIANA COSTRUZIONI S.P.A. SISTEMA DISCIPLINARE

IL SISTEMA DISCIPLINARE. CONSIP S.P.A. a socio unico. Consip Public

REGOLAMENTO IN MATERIA DI SANZIONI DISCIPLINARI DERIVANTI DALLA VIOLAZIONE DEL MODELLO EX D.LGS N 231/01

MODELLO DI ORGANIZZAZIONE E DI GESTIONE EX DECRETO LEGISLATIVO 8 GIUGNO 2001 N.231 SISTEMA SANZIONATORIO

Modello di Organizzazione e Gestione Il Sistema Disciplinare. S.C.M. Consultino S.r.l.

F.LLI ELIA S.p.A. SISTEMA DISCIPLINARE REDATTO AI FINI DELL APPLICAZIONE DEL D. LGS. N.231/2001. (allegato 5)

SISTEMA DISCIPLINARE. Via Cremona Manerbio (BS) Tel: Fax: P.

IL POTERE DISCIPLINARE PROCEDIMENTO E SANZIONI CONSERVATIVE

Sistema Sanzionatorio

SISTEMA SANZIONATORIO CONSORZIO DEI COMUNI DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO SOCIETÀ COOPERATIVA FEBBRAIO 2016

MODELLO DI ORGANIZZAZIONE GESTIONE E CONTROLLO

ALLEGATO A - SISTEMA DISCIPLINARE

Università degli Studi Guglielmo Marconi

Revisione Data Descrizione Redazione Approvazione. 0 11/2014 Prima emissione Federica Fiori Stefano Bianchetti. Pag. 1 di 9

MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO

S.I.S.S.A. MEDIALAB S.R.L.

SISTEMA DISCIPLINARE

ALLEGATO 15 SISTEMA SANZIONATORIO

Regolamento Disciplinare PAG 1 di 7

MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO. Allegato 5 Sistema Sanzionatorio REPLATZ S.R.L.

Fondazione Serlini Residenza Sanitaria Assistenziale ONLUS

Studio di consulenza del lavoro il potere disciplinare del datore di lavoro

Rev. Oggetto Approvazione Data 01 REGOLAMENTO DISCIPLINARE CdA 02 Aggiornamento con quanto previsto dalla Legge 190/2012 e decreti correlati, per gli

Potere disciplinare e di controllo. Monica McBritton 30 marzo 2017

A.R.T.E. AZIENDA REGIONALE TERRITORIALE PER L EDILIZIA DELLA PROVINCIA DI GENOVA. Codice Disciplinare

REGOLAMENTO DISCIPLINARE

SISTEMA DISCIPLINARE. relativo al MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO. ai sensi del D.lgs 8 giugno 2001 n Wärtsilä Italia S.p.A.

Sistema Disciplinare relativo al

SDAG S.P.A. A SOCIO UNICO

ESTRATTO DEL SISTEMA DISCIPLINARE DI CUI AL D.LGS. 231/01

SISTEMA DISCIPLINARE E SANZIONATORIO

ISMETT s.r.l. SISTEMA DISCIPLINARE ex D. Lgs. 231/2001

REGOLAMENTO SUL PROCEDIMENTO DISCIPLINARE

CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI di ROMA CAPITALE

SISTEMA DISCIPLINARE

ALLEGATO 1 SISTEMA DISCIPLINARE

REGOLAMENTO PER I PROCEDIMENTI DISCIPLINARI

SISTEMA DISCIPLINARE

La BONNE SEMENCE COOPERATIVA SOCIALE ONLUS

NORME DISCIPLINARI AZIENDALI

Comune di Livorno. Procedimento disciplinare norme procedurali

Disposizioni organizzative relative ai procedimenti disciplinari a carico del personale regionale.

EUROPEA 92 s.p.a. Modello di organizzazione, gestione e controllo ex d.lgs. 7 giugno 2001, n Capitolo IV CODICE DISCIPLINARE

Nel caso di RIECO compete al Presidente assumere i provvedimenti ritenuti più opportuni.

d iniziativa dei deputati BUSINAROLO, AGOSTINELLI, FERRARESI e SARTI (V. Stampato Camera n. 3365)

Il potere disciplinare. do#. William Chiaromonte 29 marzo 2017

Allegato n. 1 Delibera n. 914 del 23/12/2015

IL SISTEMA DISCIPLINARE. relativo al Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo

80122 Napoli - Viale A.Gramsci, 15 - Tel. 081/ Fax 081/

SISTEMA DISCIPLINARE AI SENSI DEL DECRETO LEGISLATIVO 231/2001

POTERE DISCIPLINARE DEL DATORE DI LAVORO

CODICE SANZIONATORIO. D.lgs 231/2001. Approvato dall Amministratore Unico. della RDB SRL

SISTEMA DISCIPLINARE

IL PROCEDIMENTO DISCIPLINARE. Giampiero Rondini Delegato sindacale prov. Forlì Cesena

CAPITOLO XIII NORME COMPORTAMENTALI E DISCIPLINARI

Allegato 5. Sistema disciplinare

A.2.11 IMPLEMENTAZIONE DEL MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROL-

CODICE DISCIPLINARE C.C.N.L. PER I DIPENDENTI DAI TEATRI STABILI ETI

ARCESE TRASPORTI S.P.A. Modello di organizzazione gestione e controllo ai sensi del D.Lgs 231/2001 CODICE DISCIPLINARE

Codice Disciplinare. Documento adottato con Delibera del Consiglio di Amministrazione Sispi in data

SISTEMA DISCIPLINARE E SANZIONATORIO

CAPITOLO V PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI. Art. 21 PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI

COMUNE DI CAPANNORI REGOLAMENTO PER I PROCEDIMENTI DISCIPLINARI.

PARTE SPECIALE D SISTEMA SANZIONATORIO

ROMAGNA ACQUE SOCIETA DELLE FONTI

CITTÀ DI CERVIGNANO DEL FRIULI Provincia di Udine

ZIONE DELLE FONTI DI REGOLAZIONE DEL LAVORO PRIVATO E PUBBLICO

DIRITTO DEL LAVORO. DIRITTO DEI RAPPORTI INDIVIDUALI DI LAVORO (Diritto del lavoro in senso stretto)

Modello di organizzazione, gestione e controllo Allegato 4 Codice disciplinare

SISTEMA DISCIPLINARE

CODICE DISCIPLINARE. Segretario Comunale

MAGGIO 82 cooperativa sociale

REV. 2015/00 Pag. 1 di 5

CODICE DISCIPLINARE PERSONALE NON DIRIGENTE DEL COMPARTO REGIONI E AUTONOMIE LOCALI INTEGRATO CON LE DISPOSIZIONI DI CUI AL D.LGS. N. 150/09.

Sistema sanzionatorio per la violazione del Codice Etico

TABELLA RIEPILOGATIVA SANZIONI DISCIPLINARI

IL SISTEMA SANZIONATORIO. Adottato ai sensi del Modello di organizzazione, gestione e controllo ex D.Lgs. 231/01

SARDEGNA RESORTS SRL Il modello di organizzazione e gestione ai sensi del D. Lgs. 8 giugno 2001, N. 231

DIRITTO DEL LAVORO. DIRITTO DEI RAPPORTI INDIVIDUALI DI LAVORO (Diritto del lavoro in senso stretto)

SISTEMA SANZIONATORIO

REGOLAMENTO UNICO PER L APPLICAZIONE DELLE SANZIONI DISCIPLINARI

Nuovo codice disciplinare per dirigenti scolastici

REGOLAMENTO PER I PROCEDIMENTI DISCIPLINARI NEI CONFRONTI DEL PERSONALE DOCENTE E RICERCATORE DELL UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO

Modello Organizzativo per la prevenzione dei reati ex D.Lgs.231/ Allegato 2 Regolamento Disciplinare

CODICE DISCIPLINARE relativo al Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo (adottato dal CdA del 19 dicembre 2012)

IL D.lgs 231/2001 I REATI I RISCHI I COMPORTAMENTI

Transcript:

SERVIZI AMBIENTALI TERRITORIALI S.r.l. SOCIETA DI SERVIZI DEL COMUNE DI TREVIOLO SISTEMA DISCIPLINARE S.A.T. Servizi Ambientali Territoriali ART. 1 LEGGE 190/2012 Approvato dall Assemblea in data 25 gennaio 2017 1

Indice... Errore. Il segnalibro non è definito.... Errore. Il segnalibro non è definito.... Errore. Il segnalibro non è definito.... Errore. Il segnalibro non è definito.... 5 2

Premessa L inosservanza del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione (Piano) e del Codice Etico e di Comportamento (Codice Etico) comporta l attivazione di un meccanismo sanzionatorio interno, tempestivo ed immediato da parte di S.A.T. S.r.l. (Società). L applicazione delle sanzioni disciplinari prescinde dall esito di un eventuale procedimento penale, al fine di contrastare gli eventuali comportamenti corruttivi. L individuazione della sanzione avviene secondo il principio di adeguatezza e proporzionalità ed in relazione alla gravità del reato o, comunque, della violazione commessa ed assicurando, nei casi previsti dalla legge e dal CCNL, il coinvolgimento del soggetto interessato con la possibilità di giustificare il suo comportamento successivamente alla contestazione dell addebito anche mediante la facoltà di farsi assistere da un rappresentante dell associazione sindacale cui aderisce o conferisce mandato. Nella determinazione delle sanzioni si deve tener conto della gravità della violazione commessa, della condotta complessiva del soggetto, delle mansioni da lui svolte e degli incarichi a lui affidati all interno della Società e di tutte le altre circostanze che possono assumere rilevanza ai fini di un giudizio che sia il più obiettivo possibile. I principali riferimenti normativi nel Sistema Disciplinare le norme di legge in materia: in particolare l art. 7 della Legge 300/70 (Statuto dei Lavoratori), l art. 2104 del c.c. (diligenza del prestatore di lavoro), l art. 2105 del c.c. (obbligo di fedeltà), l art. 2106 c.c. (sanzioni disciplinari) l art. 2118 c.c. (recesso dal contratto) e l art. 2119 c.c. (recesso per giusta causa); le disposizioni del contratto collettivo applicabile: CCNL Igiene ambientale aziende private; l art. 1176 (diligenza nell adempimento), 1218 c.c. (responsabilità del debitore) e 1456 (clausola risolutiva espressa); l art. 1382 c.c. (effetti della clausola penale) e l art. 1456 (clausola risolutiva espressa); le norme relative a salute e sicurezza: art. 20 D.Lgs. 81/08. Le sanzioni previste nel Sistema Disciplinare, parte integrante del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione, hanno la stessa natura disciplinare delle disposizioni di cui all art. 7 dello Statuto dei Lavoratori e sue successive modifiche e delle sanzioni disciplinari previste dal CCNL di riferimento. 3

Misure nei confronti dei dipendenti I comportamenti tenuti dai dipendenti (ossia da soggetti legati alla Società da un rapporto di lavoro subordinato, siano essi apicali, o sottoposti) in violazione delle misure individuate dal Piano, costituiscono inadempimento alle obbligazioni primarie che afferiscono al rapporto di lavoro e, conseguentemente, illeciti disciplinari. Le sanzioni irrogabili rientrano tra quelle previste dalla normativa in vigore, dalla contrattazione collettiva applicata e dal Codice Etico e di Comportamento nel rispetto della vigente legislazione, delle procedure previste dalla legge 300/70 (Statuto dei Lavoratori) e delle relative disposizioni contenute nel CCNL applicato, all art. 90. L inosservanza dei doveri da parte del personale dipendente comporta l applicabilità dei seguenti provvedimenti disciplinari, che saranno presi dal datore di lavoro in relazione all entità delle mancanze e alle circostanze che accompagnano queste ultime: a) richiamo verbale; b) ammonizione scritta; c) multa non superiore a quattro ore della retribuzione base parametrale; d) sospensione dal lavoro e dalla retribuzione globale fino ad un massimo di dieci giorni; e) licenziamento con preavviso e t.f.r.; f) licenziamento senza preavviso e con t.f.r. Ad integrazione delle condotte sopra riportate, si considerano sanzionabili, ai sensi del presente Sistema Disciplinare e nel rispetto delle norme del Codice Civile, delle procedure di cui all articolo 7 L. 300/70 (Statuto Lavoratori) e dell art. 90 del CCNL di riferimento e successive modifiche, le seguenti condotte: inosservanza delle misure di prevenzione della corruzione previste dal Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione dirette ad attuare le decisioni e le procedure interne in relazione ai reati da prevenire; inosservanza delle procedure per la gestione delle risorse finanziarie; inosservanza degli obblighi di documentazione delle attività previste dalle procedure richiamate nel Piano per i processi a rischio; inosservanza dei principi e delle norme di comportamento presenti nel Codice Etico e di Comportamento; inosservanza delle norme di comportamento definite nelle procedure interne; ostacolo o elusione dei controlli del Responsabile della Prevenzione della Corruzione, impedimento dell accesso ad informazioni ed alla documentazione nei confronti dei soggetti incaricati ai controlli; omessa informativa al Responsabile della Prevenzione della Corruzione; 4

omessa segnalazione delle inosservanze o irregolarità commesse da altri lavoratori e da soggetti apicali. Si considera, ai sensi della Determinazione ANAC n.12 del 28 ottobre 2015, violazione particolarmente grave l omessa collaborazione con il Responsabile della Prevenzione della Corruzione. La valutazione e la scelta della sanzione da irrogare tra quelle possibili previste deve tener conto della gravità delle condotte e della eventuale reiterazione del comportamento, in quanto reiterare un comportamento nel tempo costituisce sintomo di gravità della violazione stessa. Misure nei confronti di amministratori e sindaci In caso di violazione del Piano di Prevenzione da parte dell Amministratore Unico o del Sindaco della Società verrà informato il Sindaco pro-tempore del Comune in qualità di Socio Unico, il quale provvederà ad assumere le opportune iniziative previste dalla vigente normativa (richiamo e intimazione a conformarsi, sospensione se le infrazioni sono gravi e reiterate). Misure nei confronti di collaboratori esterni e partner Nei contratti e negli accordi stipulati con S.A.T. S.r.l., consulenti, collaboratori esterni, agenti, partner commerciali, fornitori, ecc. devono essere inserite specifiche clausole in base alle quali ogni comportamento degli stessi, ovvero di soggetti che operino a favore di tali soggetti, posto in essere in contrasto con le linee di condotta indicate nel Piano di Prevenzione e/o nel Codice Etico consentirà alla Società di risolvere, di diritto e con effetto immediato, il contratto a mezzo di semplice comunicazione scritta da inviarsi anche via fax, fatto salvo in ogni caso ogni altro rimedio normativo, ivi incluso il diritto al risarcimento degli eventuali danni subiti. Il Responsabile della Prevenzione della Corruzione verifica l inserimento della clausola contrattuale che dispone in tal senso nei contratti con le controparti. Norme procedurali La Società non potrà adottare alcuna sanzione ai sensi del presente Sistema Disciplinare senza aver preventivamente contestato l addebito al soggetto che abbia commesso una o più violazioni ai principi del Codice Etico e di Comportamento e al Piano di Prevenzione della Corruzione, senza averlo sentito a sua difesa. Per poter garantire il diritto di difesa, i procedimenti previsti dal Sistema Disciplinare avverranno nel pieno rispetto dei principi di specificità ed immutabilità della contestazione. Ogni violazione deve essere contestata con immediatezza e la relativa sanzione disciplinare adottata nel rispetto, laddove applicabili, dei termini indicati dal Contratto Collettivo Nazionale. 5