Rural Policy Reviews ITALY
Il rapporto OCSE sulla politica rurale in Italia Analisi socio-economica delle aree rurali (regioni-province-comuni) Valutazione della politica rurale (e della politica regionale approccio ampio) Raccomandazioni dell OCSE Come interagiscono le politiche a livello provinciale? È possibile migliorare l efficacia e l efficienza delle politiche dando un ruolo di coordinamento alle province?
Tra i paesi meno rurali dell OCSE Bern Lausanne Torino Monaco Liechtenstein Innsbruck 27% Territorio Graz 10% Popolazione 8% PIL Bolzano Bozen Territory Population GDP Udine Ljubljana Pécs Zagreb PR IN PU Milano Iceland Osijek Venezia Ireland Ireland Rijeka Ireland Finland Slav onski Brod Finland Canada Sweden Sweden Parma Sweden Pula Norway Finland Austria Norway Bologna Genov a Australia Rav enna Hungary Greece Norway Cesena Rimini La Spezia Zadar Greece Austria Mexico Poland Denmark Austria Firenze Pesaro Pisa San Marino Denmark Sarajev o Liv orno OECD Iceland Hungary Split Scotland Mexico Poland Portugal Turkey Turkey Greece France Mexico Denmark Grosseto Canada France Portugal France Pescara Hungary Slovak Rep. Slovak Rep. Turkey United States Portugal Poland Roma Australia Korea Korea OECD OECD (22) United States Foggia Scotland Spain Korea Scotland Switzerland Japan Bari Japan Slovak Rep. Napoli Spain Sassari Spain Japan Salerno Germany Germany Germany Italy Taranto 10% 37% 54% Italy 27% 47% 25% Switzerland Italy 8% 34% 59% Belgium Czech Rep. Czech Rep. UK UK UK Cagliari Czech Rep. Belgium New Zealand Belgium Netherlands Cosenza New Zealand Netherlands Netherlands Luxembourg Luxembourg Luxemburg 0% 50% 100% 0% 50% 100% 0% 50% 100% Palermo Messina Catania Siragusa
% Change in Agricultural Production Volume Index (1999-01=100) 1973 1974 1975 1976 e Il ruolo dell agricoltura decresce 1977 1978 1979 1980 1981 1982 1983 1984 1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 1,2 1 45 35 Spain EU Average United States Italy New Zealand Produttività totale dei fattori (TFP) in agricoltura Mexico 1973-2002 1990-2004 0,8 25 Australia Spain United States 15 Korea Canada Turkey 0,6 Austria 0,4 0,2 5-5 Italy Sweden Finland Portugal Poland United Kingdom OECD Iceland Denmark France EU15 Ireland Germany Greece Switzerland Netherlands Slovak Republic Norway Japan Czech Republic 0 Hungary -15-20 -15-10 -5 0 5 10 % Change in Agricultural Land Area
Le regioni rurali hanno un PIL più alto della media 45000 40000 2003 South-West (IE), Ireland PIL procapite, USD PPP, 2003 35000 30000 25000 20000 15000 Crotone Aosta Belluno 10000 5000 Chelmskozamojski, Polland 0 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 1 Quota % di impiego nel manifatturiero e nei servizi nelle regioni rurali
La base economica rurale è diversificata Agro-food Prodotti tradizionali (food) Agricoltura multifunzionale Agro-turismo Landscape e biodiversità 541 000 imprese in PRs 22 distretti industriali L Italia rurale è anche il luogo dove si sono sviluppate attività manifatturiere 170 DOP & IGT 9% of national export in 2006
Ma c è ancora un gap per le regioni rurali 1.80% 1.60% Italy +positive factors -negative factors PR Average Tasso di partecipazione 1.40% Popolazione 1.20% 1.00% 0.80% 70 60 50 40 59.7% 2003 35.1% Produttività 0.60% 30 20 0.40% 0.20% 10 0 Male participation rate Female participation rate 0.00% National growth activity employment participation population productivity Regional growth
Il rapporto usa la classificazione nazionale Aree rurali con agricoltura intensiva RR IA - 1 632 comuni, 22% della popolazione nazionale, 253 abitanti/km 2. 38% del valore aggiunto dell agricoltura. Aree rurali intermedie IRR - 2 676 comuni, 24% della popolazione, 32% del territorio nazionale. Agricoltura: -12% SAU, e -27% di impiego. Aree rurali con problemi comprensivi di sviluppo RR DP - 2 759comuni, 12% della popolazione nazionale. 54 abitanti/km 2
PIL procapite iniziale in PPP in USD (1995) e considera il gap Nord-Sud 30,000 1995-2005 Valle d'aosta Bolzano 25,000 Lombardy Trento Emilia- Romagna 20,000 Italian average= 19211 OECD Piedmont Umbria Veneto Friuli - Venezia Giulia Liguria Toscana Marche Lazio 15,000 Sicilia; Calabria; Puglia; Campania; Basilicata sono regioni in convergenza (Nota: Basilicata) Abruzzi Molise Sicilia Puglia Campania Sardinia Basilicata Calabria 10,000 Italian Average = 2.8 1.0 1.5 2.0 2.5 3.0 3.5 4.0 Tasso di crescita medio (%)
United States 135 25 20 21,8 15,7 5. Qualità ambientale e uso risorse idriche Emissioni per valutare di gas serra i fattori 1990-2004 di rischio 1. Concentrazione di anziani e depopolamento 2. Fornitura di servizi (sostenibilità) 21,7 21,8 Il numero degli studenti è diminuito 212003-2006 21,1 19,1 110 18,1 Trento % 131 Nitrates 16,2 Phosphorus 17,2 86 15 5 0 2001 UN RR IA IRR RR DP Italia 117 81 77 76 130 Emilia-Romagna 125 99 90 76 125 Veneto Korea 128 91 82 86 120 Competitiveness Convergence 2006 Puglia 115 Portugal 128 69 67 63 105 (-7.5% di iscrizioni) Pressione 80 sui servizi sanitari 70 (distretti sanitari) L agricoltura ha contaminato le acque di 3. superficie Integrazione (2000-3) 62% degli immigrati Bolzano 147 84 100 Japan Mexico Turkey Spain Italy Australia Greece L agricoltura utilizzava il 60% delle risorse idriche nel 2003. 0 20.000 40.000 60.000 80.000 100.000 120.000 140.000 160.000 180.000 200.000 60 1990 1995 2000 2001 2002 2003 2004 10 Sardegna 50 150 67 78 73 0 Crimine organizzato 90 40 30 20 10 33% 4. Urban-rural linkages (esternalità negative) UP RRIA IRR RRDP Total
L analisi della politica rurale italiana è complessa In Italia manca una politica rurale integrata. Ci si limita ad riprendere ed adattare lo schema europeo al livello regionale. A differenza di altri paesi dove i fondi sono integrati e allocati secondo una strategia rurale. L Italia ha tre differenti modelli di governance della politica rurale al livello regionale. Ci sono 21 piani di sviluppo rurale (PSR) che si riferiscono allo schema definito dal MIPAAF. Il MISE gioca un ruolo importante attraverso la Politica Regionale.
Il framework della politica è articolato MIPAAF MiSE Piano Strategico Nazionale Quadro Strategico Nazionale PAC Pillar 1 PAC Pillar 2 (FEASR) FSE FESR Co-finanziamento Co-finanziamento Co-finanziamento regionale EUR 19 miliardi Aree rurali 12% Classificazi. Territoriale del MiSE Governi regionali Co-finanziamento regionale Interventi nelle aree rurali Politica Rurale
100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 1. Ha un focus settoriale La politica rurale italiana 2.Promuove la capacità di spesa invece di una programmazione efficiente % Tech. Assist. % Axis IV (Leader) 3. Presta poca attenzione a politiche placebased (LEADER) % Axis III (Diversification) 30% % Axis II 20% 10% 0% 4. la Politica Regionale ha un mandato troppo ampio. % Axis I
Raccomandazioni dell OCSE Adottare un approccio integrato (broad) allo sviluppo rurale Promuovere il coordinamento istituzionale, sia al livello centrale, sia al livello regionale Migliorare l attuale classificazione territoriale Includere (più) analisi territoriale nella definizione delle politiche Valorizzare iniziative quali la Rete Rurale per dare voce a stakeholder rurali. Individuare metodologie similari per rural-proofing
Rimangono alcuni importanti temi di discussione 1.Integrare i lavoratori stranieri nelle comunità rurali 2.Dar voce alle comunità rurali (Ruolo dei Networks) 3.Sostenibilità ambientale (green growth utilizzare la produzione di energia rinnovabile come una politica di sviluppo regionale) 4.Devolution e differenti modelli di governance al livello regionale/locale. Come si integrano le politiche rurali nei territori?
Rural proofing a livello provinciale? Pianificazion e territoriale Servizi (scuola, lavoro, trasporti) Politiche attive del lavoro Politiche ambientali Pianificazione territoriale +++ ++ +++ Servizi (scuola, lavoro, trasporti) Politiche attive del lavoro +++ ++ Politiche ambientali ++ ++
Conclusioni (?) 1.La possibilità di aumentare il coordinamento tra le politiche a livello provinciale è un ipotesi da verificare 2.Se vero, sarebbe importante dotare il livello provinciale di strumenti di coordinamento (le province implementano politiche)
Grazie per l attenzione! Raffaele.Trapasso@oecd.org