Illogica famiglia Forse vi starete chiedendo come mai una donna molto avvenente cammini di notte, vestita di nero, in un quartiere come questo. Come se non bastasse, la pioggia rende deserte le strade diminuendo le mie (già scarne) possibilità di trovare aiuto in caso di aggressione. Infine, vi chiederete come mai io non stia usando uno straccio di ombrello o qualcosa come un impermeabile. La prima risposta che mi viene in mente è: sono un poliziotto e quindi l ultima cosa che mi aspetto è un aggressione. Ma vi racconterei una bugia, perché i miei colleghi muoiono ogni giorno su strade anche migliori di questa. E io non voglio raccontarvi bugie. Allora potrei dirvi la verità: anche se lo sembro, non sono una donna, ma un ermafrodito. Immagino che un lettore del vostro secolo non abbia mai visto un ermafrodito: quindi adesso avrete ancora più domande che vi frullano per la mente. Vediamo se ne indovino qualcuna. Allora: perché sono un ermafrodito? Sono un ermafrodito perché mi sono stati aggiunti dei cromosomi e questo produce, come effetto collaterale, l ermafroditismo completo. Potrei avere figli sia come madre che come padre.
Adesso vi chiederete: e perché ti sono stati aggiunti dei cromosomi? Mi sono stati aggiunti dei cromosomi per dotarmi di riflessi da felino, di una muscolatura forte come quella dei mustelidi, di tendini resistenti quanto la tela di un ragno e altre piccole amenità utili per distruggere un robot senza lasciarci le penne. (Se ve lo state chiedendo, no, non mi crescono penne addosso: era un modo di dire!). Questo probabilmente non vi ha affatto chiarito le cose, suppongo. Ho detto che sono un poliziotto e poi ho detto che distruggo robot. Volete sapere cosa significa? Significa che in questo secolo i robot sono molto diffusi. Hanno una struttura in nanomacchine a base di silicio, un sistema nervoso in fibra ottica, uno chassis in acciaio spaziale, e servono a fare tutti quei lavori che nessuno vuole fare più, come i lavori pesanti. Sono molto utili e lavorano molto. Con una spiegazione così, non sembra chiaro perché io li distrugga: ho detto che i robot sono molto utili e che lavorano molto. E allora? La verità è che i robot a volte si guastano. Se si guasta il corpo non c è problema: li si ripara. Se si guasta il cervello... dipende. Dipende dal guasto. A volte i robot diventano pericolosi. Distruggere un... coso che ha il sistema nervoso in fibra ottica con dei riflessi alla velocità della luce, più un corpo autoriparante a base
di nanomacchine e uno chassis di acciaio non è semplice. L Homo Sapiens medio ci lascia le penne il novantanove per cento delle volte. Se siete dei fan di Blade Runner credo rimarrete delusi: non ci sono uomini affascinanti, a dare la caccia ai robot cattivi. Non ce la fanno proprio, capite? Servono riflessi felini, muscolatura da mustelide, tendini resistenti quanto una tela di ragno e altre piccole utili amenità. È uno sporco lavoro, ma qualcuno dovrà pur farlo. Se ne guastano molti di robot? In Italia, qualche centinaio l anno. Perché i robot si guastano? Perché i padroni fanno loro delle modifiche illegali. E che modifiche fanno? In genere, la modifica illegale più diffusa è quella alle zone genitali: serve per sollazzarsi. Il guaio è che l addestramento del robot contiene precisi equilibri tra aggressività e obbedienza: il genere sessuale è uno di quei memi che mantengono questo equilibrio. Modificando il genere o la conformazione sessuale, il robot diventa un maniaco depressivo nel novanta per cento dei casi. Maniaco depressivo, nel vostro secolo, si diceva "serial killer". Un serial killer logico, psicopatico, quasi indistruttibile, fortissimo, velocissimo.
Adesso vi sarà molto più chiaro perché io abbia bisogno di sei cromosomi X in più di qualsiasi altra persona, immagino. E non sempre bastano. No, non sempre bastano... purtroppo. Ma forse volevate sapere di più. Forse volevate sapere perché diavolo un tizio qualsiasi decide di fare il mio lavoro. Sono tanti, i motivi. Il primo è che soffrivo di disagio di genere: ai vostri tempi ci chiamavate transessuali, credo. Oggi cambiare sesso è molto più facile per chi se la sente: grazie alle staminali si può davvero cambiare sesso del tutto e... in tutti i sensi. Per chi vuole conservare anche... alcuni ammennicoli, l ermafroditismo è più consono, solo che l unica mutazione ermafrodita consentita dalla legge è quella dei poliziotti Anti-R. Se scegliete questa mutazione, poi dovete anche fare il mio stesso lavoro. E così, sono entrato in accademia. Credo di avere risposto a tutte le vostre domante. Anzi, no. Ne rimane una: perché non uso un ombrello e non uso un impermeabile? Perché in questo momento non me ne frega niente. Sto andando a un funerale.
Il funerale di un collega. Il funerale di un compagno. Di un marito o di una moglie, come preferite. Sto andando al funerale della persona che ho amato più della mia vita. Faceva il mio stesso lavoro. Dovevamo sposarci. Sognavamo di avere dei bambini. Non c è più. Un bastardo a banda larga me lo ha portato via. Un robot. André stava dando la caccia a quel figlio di puttana di plastica, e non ce l ha fatta. E adesso dovrò andare al suo funerale. Onestamente, della pioggia non me ne frega un cazzo, capite cosa intendo? Adesso ho risposto a tutte le vostre domande, quindi lasciatemi in pace per un po. Non è proprio un bel momento.
La stanza in cui mi trovo adesso è l ufficio del mio capo. Per un osservatore del vostro secolo l arredamento sarà un po scarno, ma oggi usa così. Forse il Giappone ha fatto davvero moda, o forse qualche scemo di stilista ha deciso che bisogna arredare così gli uffici: non vi so spiegare l arredamento di questo ufficio per cui dovrete prenderlo così com è, con una sola scrivania minimalista in vetro, due sedie composte da una sottilissima intelaiatura di plastica, e alcuni scaffali trasparenti sui muri. Ovviamente, l omaccione in divisa che sta di fronte a me è il mio capo, il capitano Fanelli. E sta urlando perché gli ho chiesto una cosa che non vuole proprio darmi. Ma se è così arrabbiato, è perché sa che invece dovrà darmela. Continua a gridare, con le vene del collo taurino visibilmente gonfie. Uriel, lo sai che non posso! Cristo, sai benissimo che un poliziotto non dovrebbe mai indagare sulla morte di un familiare! Ciccio, non raccontare palle. André non era ancora mio familiare, non ufficialmente. È una questione emotiva! Cosa credi, che voglia seppellire anche te? Lo sai che bisogna essere lucidi contro quelle bestie di fibra ottica! A Frà, ma la smetti? Lo sai bene che non me lo puoi negare. Lo sai che mi spetta! Sono il più anziano, e quella roba ha già ammazzato un altro poliziotto. Che cosa vuoi fare, seppellire due poliziotti più
, pp p p giovani, invece? Cazzo, Uriel, ci conosciamo da anni! Quant è che sei qui? Porca zozza, non voglio seppellire anche TE! LO CAPISCI QUESTO? Ciccio, calmati! Se c è qualcuno che verrà seppellito è il bastardo di plastica. Io lo stendo, punto. Lo capisci che devo farlo? TU, lo capisci questo? Una lacrimuccia su un viso da top model fa sempre colpo sui capi anziani e paternalisti. E poi, mi veniva da piangere davvero. Quanto li odio, i robot. Quanto vi odio. Il capitano scuote la grossa testa, poi finge di massaggiarsi il collo. E va bene. Ma non ci vai da sola! No, non ci vai da sola. Te lo affido, ti affido il caso, ma tu ti fai accompagnare da una collega. INTESI? Quando mi dà ragione, il boss usa sempre il femminile. Credo lo faccia perche gli è più facile dare ragione a una donna. È davvero buffo. In un certo senso, gli voglio molto bene. Anche per motivi diversi, comunque. So cosa devo fare adesso: devo contrastarlo un po, e poi prendermela. Credo lo faccia sentire meglio. Riprendo a parlare, fingendo un tono polemico.
Andiamo, le unità Anti-R lavorano da sole, lo sai! E poi cosa fai, mi metti vicino una sbarbina? E dopo, la seppelliamo insieme? Non ho detto che aprivo un dibattito, Uriel! Ti ho detto come andranno le cose. Perché se tu non vai con lei, lei va da sola. Non mi piace proprio! Non ti ho chiesto se ti piace. Ti ho detto cosa farai. Sono il capo, ricordi? Dio come sei sexy quando fai così, Ciccio... Il Boss grugnisce, poi capisce di aver vinto e sorride. Preme un tasto invisibile sul tavolino, e la porta si sblocca. Ho vinto anch io. Ci so fare con gli uomini, direte voi. Un tempo, del resto, ero un uomo anch io. Dicono che aiuti. Adesso state in silenzio voi, che entra la collega. È un altro ermafrodito, circa due metri di altezza, capelli biondo grano, sarà di qualche anno più giovane di me, ma non tantissimo più giovane. Ha un espressione abbastanza sicura di sé. Il capitano fa un gesto del braccio verso di me. Uriel, questa è Orione. Orione, questa è Uriel. Vi occuperete di DS4003 insieme. Sorrido e faccio un cenno di saluto. Orione fa lo stesso nei miei confronti. Mi sorride. Il capo si rivolge a lei. Orione, Uriel è una collega anziana e molto esperta.
Fai quello che ti dice e porterai a casa la buccia tutta intera. Orione mi sorride di nuovo. Ha uno sguardo strano. Mi ricorda qualcuno. Boh. Uriel, Orione è appena arrivata in polizia: non l hai mai vista per questo. È appena uscita dall accademia, ma prima era nell esercito. Quando spara, fa sul serio, te lo giuro! Credo che contro quel bastardo di plastica un po di potenza di fuoco ti farà comodo. Secondo me, in coppia lo stendete di sicuro... Uriel, ho detto "in coppia", mi hai sentito? Certo, capo. Non ti preoccupare. Certo che mi preoccupo, invece! E lasciatela dire tutta: in coppia significa che finché quel bambolotto assassino non è a pezzi, voi state appiccicate giorno e notte. Giorno e notte, sono stato chiaro? Ma, capo, io ho appena perso... LO SO! Ma non ti sto chiedendo cosa ne pensi neanche adesso. Chiaro? Il silenzio mi fa capire che la discussione è finita. Così, mi alzo in piedi e faccio per andarmene. Orione mi precede. Prima di uscire, rivolgo la parola al Capitano. Ah, capo... Sì? Smetti di usare il femminile. Ho più cazzo di te, sai? Sorrido, per quel che riesco. So che il capitano si