Università degli Studi di Sassari Dipartimento di Protezione delle Piante, Sez. Entomologia Agraria Osservazioni sulla dinamica di popolazione di Tuta absoluta ed esperienze di controllo in Sardegna DELRIO G., FOXI C.. 29 gennaio 2010, Potenza
La tignola del pomodoro è una piccola farfalla appartenente alla Famiglia Gelechiidae, morfologicamente simile a Phthorimaea operculella e Keiferia lycopersicella. La tignola del pomodoro è diffusa in tutto il Sud America in cui risulta il più importante fitofago del pomodoro. Nel 2006 è stata segnalata per la prima volta in Spagna e nell autunno del 2008 è stata rinvenuta in Sardegna. Non è stata rilevata ancora la Keiferia nonostante l impiego delle trappole a feromoni per questa specie.
L adulto della tignola del pomodoro è lungo 5-7 mm ed è difficilmente distinguibile dalla tignola della patata che è di dimensioni maggiori Tignola della patata Tignola del pomodoro
Le tre specie si possono differenziare agevolmente con l esame dei genitali Tuta absoluta Phthorimaea operculella Keiferia lycopersicella
Piante ospiti Attacca il pomodoro come specie principale, ma anche altre solanacee come melanzana, patata (non i tuberi) e peperone. Sono attaccate anche alcune solanacee spontanee, come Solanum nigrum, Datura sp. e Nicotiana sp. Recenti osservazioni in Sardegna hanno permesso di mettere in evidenza la presenza del fitofago su fagiolino e malva. L insetto tuttavia ha causato gravi danni solo al pomodoro sia in serra che in pieno campo. Le perdite su pomodoro da mensa sono arrivate in qualche caso fino al 100% della produzione mentre su pomodoro da industria sono stati rilevati danni fino al 30%.
Danni In caso di forti attacchi le piante possono disseccare completamente anche prima dell inizio della raccolta
Ciclo biologico L insetto può compiere numerose generazioni all anno passando dalle colture di campo a quelle in serra. Sulla base dell influenza delle temperature sul ciclo biologico dell insetto, in Sardegna sono state stimate in serra e campo fino a 12 generazioni/anno.
Nemici naturali In Sardegna sono stati osservati come nemici naturali nelle serre i Miridi predatori: Macrolophus caliginosus e Nesidiocoris tenuis Nesidiocoris tenuis Macrolophus caliginosus
Mezzi di difesa contro Tuta absoluta Mezzi Fisici (reti-antinsetto, trappole elettroluminescenti, solarizzazione); Mezzi Agronomici (rotazioni colturali, eliminazione delle infestanti, asportazione dei residui colturali); Mezzi Biotecnologici (monitoraggio con trappole a feromone e utilizzo di trappole per la cattura massale; tecnica di confusione sessuale); Mezzi Biologici (impiego di ausiliari come i Miridi); Mezzi Chimici (ricorso a diversi principi attivi)
Prove di lotta con prodotti larvicidi in laboratorio (AGRIS). Sono state utilizzate 25 piantine messe singolarmente all interno di gabbie. All interno di ciascuna gabbia sono stati introdotti 10 adulti. Sono state realizzate 5 tesi (4 prodotti insetticidi + testimone non trattato) costituite da 5 piante ciascuna. L efficacia dei trattamenti è stata valutata dopo 7 giorni rilevando il numero di larve morte per pianta.
Prove di lotta con prodotti adulticidi in laboratorio (AGRIS). Sono state utilizzate 30 piantine messe singolarmente all interno di gabbie. Sono state realizzate 6 tesi (5 prodotti insetticidi + testimone non trattato) costituite da 5 piante ciascuna. All interno di ciascuna gabbia sono stati introdotti 10 adulti. L efficacia dei trattamenti è stata valutata dopo 7 giorni rilevando il numero di adulti morti all interno di ogni singola gabbia.
Risultati delle prove di lotta in laboratorio Principi attivi /microrgan. Mortalità corretta (% ) Larve giovani Larve mature Adulti Spinosad 97 a 100 a Indoxacarb 34 b 57 b Abamectina 18 c 58 b B. thuringiensis 46 b 41 c Clorpirifos Deltametrina Piretrine Rotenone Azadiractina 62 a 9 b 14 b 2 b 5 b Livello significatività < 0,01 < 0,01 < 0,01 Mortalità corretta calcolata secondo la formula di Abbott
Prove di lotta in serra Le prove sono state condotte in una serra su 64 parcelle costituite da 45 piante ciascuna. È stata valutata l efficacia insetticida dei prodotti larvicidi e adulticidi precedentemente testati in laboratorio. Sono stati effettuati due trattamenti e l efficacia insetticida è stata valutata stimando il numero di piante infestate prelevando 2 foglie per pianta da 21 piante per parcella.
Risultati Serra 45 40 % piante infestate 35 30 25 20 15 10 5 0 B. thuringiensis abamectina indoxacarb spinosa d azadiractina rotenone piretrine deltametrina fine prova post-trattamento 2 post-trattamento 1 inizi o prova
Prove di lotta in campo su pomodoro da mensa. 14 12 Testimone Decis+Calypso Decis Calypso Success Steward N larve/foglia 10 8 6 4 2 0 27/07/09 03/08/09 10/08/09
LOTTA CHIMICA Le prove sperimentali in laboratorio, in serra e in pieno campo hanno messo in evidenza una certa efficacia di alcuni insetticidi nei confronti delle larve e degli adulti di T. absoluta. In laboratorio sono risultati particolarmente efficaci lo spinosad nei confronti delle larve e il clorpirifos contro gli adulti. In serra lo spinosad ha confermato la sua efficacia larvicida, mentre, l azadiractina è risultato il più attivo tra i prodotti adulticidi. In campo i due prodotti più efficaci sono risultati Spinosad e Indoxacarb.
In condizioni di alte infestazioni due trattamenti con Spinosad e Indoxacarb non sono stati in grado di controllare le infestazioni che hanno interessato il 70-90% delle bacche. 100 Testimone Decis+Calypso Decis Calypso Success Steward % frutti attaccati 80 60 40 20 0 27/07/09 03/08/09 10/08/09
Su pomodoro da industria 5-7 trattamenti alternando i principi attivi Indoxacarb, Spinosad, Metaflumizone e B. thuringiensis hanno ben controllato gli attacchi di T. absoluta ed H. armigera.
CONCLUSIONI Come risaputo l insetto è resistente a gran parte degli insetticidi. Solo Indoxacarb, Spinosad e Metaflumizone manifestano una certa efficacia. Tuttavia è necessario utilizzare questi principi attivi con prudenza e in alternanza fra loro per evitare l insorgere di fenomeni di resistenza, già osservati in Brasile. Per risultare efficace il controllo chimico deve essere attuato precocemente in modo da evitare l insediamento dell insetto sulla coltura. Il controllo chimico non può essere ritenuto l unica via per risolvere il problema della Tuta. Nelle serre è necessario impedire l ingresso dell insetto applicando opportuni misure di tipo fisico e agronomico. È necessario puntare di più sulla lotta biologica (es. lanci di Trichogramma e di miridi predatori) e sulla lotta biotecnica (masstrapping e tecnica di confusione sessuale).
Trappola a feromone
Trappola luminosa