BONIFICA/DISCARICA IN LOCALITA CA BIANCA RELAZIONE DIVULGATIVA DEL CONTROLLORE INDIPENDENTE SULL ATTIVITA SVOLTA NELLA DISCARICA NEL 1 SEMESTRE 2007

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BONIFICA/DISCARICA IN LOCALITA CA BIANCA RELAZIONE DIVULGATIVA DEL CONTROLLORE INDIPENDENTE SULL ATTIVITA SVOLTA NELLA DISCARICA NEL 1 SEMESTRE 2007 PUNTO 7.2.7 DEL PROGRAMMA DI CONTROLLI (REDATTO AI SENSI DELL ART. 26 COMMI 7, 8 DELLA L.R. VENETO N 3 DEL 21/01/2000 E DELLA DGRV N 1579 DEL 22/06/2001) AGGIORNAMENTO SULLO STATO DELLA DISCARICA AL 30/06/2007 Estremi dell attività autorizzata e principali dati metrici della discarica trattasi di discarica di 2 a categoria tipo B con contemporanea bonifica da rifiuti interrati presenti in alcune zone dell area di pertinenza il progetto è stato approvato con Deliberazione della Giunta della Regione Veneto n 44 del 18/01/1999 la prima autorizzazione all esercizio è stata concessa con Determinazione n 582/02 del Dirigente Settore Ecologia della Provincia di Verona; essa è stata recentemente rinnovata con provvedimento del medesimo Ente N 885/07 emesso in data 12/02/2007; in seguito alla nuova disciplina sulle discariche, emanata con il D. Lgs. N 36 del 13/01/2003 e con il D.M. 13/03/2003, è stato redatto un piano di adeguamento dell impianto, approvato con D.G.R.V. n 1741 del 18/06/2004. In base a tale delibera regionale la discarica risulta attualmente classificata per rifiuti non pericolosi. Il volume dei rifiuti conferibili non ha subito variazioni rispetto al progetto iniziale. Sono invece aumentati gli spessori dei materiali di copertura finale (dagli iniziali 100 cm agli attuali 265 cm) e la durata dei controlli successivi all ultimazione degli stoccaggi, passata da 10 a 30 anni. Il tutto si traduce in maggiori garanzie contro future infiltrazioni per le piogge che comportano la formazione di percolato sul fondo, nonché in un impegno molto più prolungato per il controllo e la manutenzione sistematici delle opere dopo la cessazione dell attività di smaltimento. Le modifiche sopra citate hanno ovviamente anche una forte incidenza sul piano finanziario per i maggiori oneri che ne derivano, oneri che dovranno essere sostenuti probabilmente con i proventi derivanti dalla concessione di un aumento del volume di rifiuti stoccabili. A tale riguardo il Comune di Zevio ha recentemente presentato alla Regione un progetto di ampliamento nel quale sono ipotizzate diverse modalità realizzative, corredate con le rispettive valutazioni di impatto ambientale, demandando ogni Progettazione impianti di depurazione, recuperi termici, ingegneria sanitaria ed industriale, consulenze E-mail studioborioli@iol.it 37020 Stallavena (VR) v. Chiesuola, 24 - Tel. 045 907012 Fax 045 8669588 Part. IVA 01651180232 Cod. fisc. BRL LSN 47P01 A737J

decisione a tale Ente. Detto molto sinteticamente una soluzione prevede l innalzamento di alcuni metri del cumulo attualmente autorizzato, le altre l estensione dell area utilizzabile. In base all autorizzazione originaria, tutt oggi vigente, l area interessata dalla discarica si estende su una superficie complessiva di circa 80.000 m 2 che comprende: - una zona servizi in cui sono ubicati gli uffici con il laboratorio per le analisi chimiche, la pesa degli autocarri di trasporto dei rifiuti, i serbatoi di raccolta del percolato, nonché n 16 piazzole di prestoccaggio nelle quali sono depositati i singoli carichi di rifiuti per procedere ai prefissati controlli di accettabilità, preliminari allo smaltimento definitivo nel corpo discarica; - n 3 lotti di coltivazione del corpo di discarica, di simili dimensioni, sui quali avviene lo stoccaggio dei rifiuti, dopo le verifiche di conformità. Tali lotti sono identificati come: - lotto 2 destinato allo stoccaggio di rifiuti ritirati dall esterno - lotto 3, inizialmente destinato allo stoccaggio dei soli rifiuti originati dalla bonifica delle aree interne ed oggi autorizzato anche al deposito di rifiuti ritirati dall esterno - lotto 4 destinato allo stoccaggio di rifiuti ritirati dall esterno Il volume di discarica complessivamente approvato è di circa 350.000 m 3, dei quali 250.000 m 3 circa riservati ai rifiuti conferiti dall esterno, e 100.000 m 3 disponibili per lo stoccaggio definitivo dei rifiuti risultanti dalla bonifica delle zone inquinate presenti nell area dall impianto; È previsto lo stoccaggio di rifiuti speciali non tossico nocivi, con esclusione di materiali di matrice organica putrescibile. Lo stato della discarica alla fine del primo semestre 2007 può essere sinteticamente rappresentato dal seguente quadro informativo: lotto 2 Questo lotto si estende su zone inquinate da rilevanti depositi di rifiuti sepolti nel sottosuolo e rappresenta l ultima porzione di discarica da bonificare. Prima che possa essere preparato con le opere necessarie per accogliere rifiuti dall esterno, secondo quanto previsto dal progetto, esso deve essere completamente ripulito dai rifiuti sepolti sotto la superficie. Le operazioni di scavo e rimozione dei rifiuti dal lotto 2 sono iniziate dopo che è stata conclusa la bonifica del lotto 3. In particolare è stato necessario attendere che fosse collaudato l allestimento di una seconda porzione di tale lotto (sub-lotto 3.2) in quanto i rifiuti estratti nella bonifica dovevano necessariamente essere smaltiti in via definitiva sul detto lotto 3. Il recupero di una prima metà del lotto (9.613 m 2 identificati come sublotto 2.1) è stato ultimato nei primi mesi dello scorso anno. I rifiuti e le terre rimosse e messe in sicurezza nelle operazioni di bonifica sono Pag. 2 di 10

risultate per questo intervento pari a circa 73.000 m 3. la qualità dei terreni a fine bonifica è stata accertata con prelievi alla presenza di personale dell ARPAV e successive analisi chimiche. L area bonificata è stata successivamente allestita con preparazione della barriera impermeabile di fondo. I lavori si sono conclusi definitivamente nel mese di Aprile All inizio di Maggio è stato formalizzato il collaudo positivo per cui il lotto è divenuto a tutti gli effetti utilizzabile per il deposito dei rifiuti. La bonifica della restante parte di ulteriori 5.000 m 2 del lotto 2 (sublotto 2.2) completerà la messa in sicurezza di tutti i rifiuti rimanenti sepolti nell area e concluderà così l insieme degli interventi previsti nel progetto approvato. Essa verrà iniziata nell autunno del corrente anno, utilizzando il nuovo sub-lotto 2.1 per riversarvi i rifiuti scavati. lotto 3 Il lotto 3, esteso per circa 25.000 m 2, è ubicato sul lato ovest della discarica, nella posizione più lontana da via Ca Bianca. Una prima porzione di tale lotto, denominata sublotto 3.1, è stata allestita e collaudata nel 2001, prima cioè che la discarica entrasse in fase di esercizio con il conferimento di rifiuti dall esterno. Esso infatti è servito ad accogliere i rifiuti derivanti dalla bonifica dell area sulla quale sorge la citata zona servizi (palazzina uffici-laboratorio chimico, pesa autocarri, box di prestoccaggio e controllo dei rifiuti conferiti dall esterno). Questo sub-lotto risulta oggi totalmente riempito dai rifiuti, salvo modesti depositi che potranno essere riportati prima della chiusura per compensare eventuali assestamenti. Nel 2003 la restante parte del lotto 3 è stata oggetto di importanti lavori di bonifica ed allestimento, che hanno comportato: il completamento della bonifica del terreno sottostante l allestimento della quasi totalità dell area di competenza. Sono stati infatti rimossi tutti i rifiuti sepolti, giacenti sulla porzione di lotto sita in posizione nord e confinante con il lotto 2. I rifiuti rimossi sono risultati pari a circa 26.000 m 3. Essi sono stati smaltiti definitivamente sul sublotto 3.1, assieme ai rifiuti provenienti dalla bonifica della zona servizi precedentemente citati. Al 31/12/03 il lotto risultava pertanto allestito per il 75% e ripulito al 100% da tutti i rifiuti interrati a varie profondità, in gran parte a contatto della falda superficiale. Nel corso del 2004 si è avuto il collaudo della seconda porzione del lotto, identificata con il sublotto 3.2. ed estesa su una superficie di circa 9.000 m 2. Successivamente su tale area sono iniziati i conferimenti di rifiuti provenienti sia dall esterno sia dalla bonifica del lotto 2. Pag. 3 di 10

Nel giugno 2005 è stato collaudato l allestimento dell ultima porzione del lotto (identificata come sub-lotto 3.3) per cui nei mesi successivi, esaurita la disponibilità negli altri lotti, si è potuto procedere allo stoccaggio dei rifiuti in questa zona della discarica, ove sono stati depositati anche per tutto questo primo semestre 2007. lotto 4 Questo lotto è stato allestito per primo, nel 2001, prima di avviare l esercizio della discarica, limitatamente ad una porzione di circa 8.000 m 2, individuata come sub-lotto 4/1. Nel mese di giugno 2002 sono stati iniziati i lavori di allestimento della parte rimanente (circa 19.000 m 2 ) al fine di assicurare la disponibilità di volume per l apporto di rifiuti anche nel 2003. Il collaudo delle opere di allestimento è stato effettuato nel febbraio 2003. Con il successivo mese di marzo, previa comunicazione alla Provincia, è iniziata la coltivazione del sublotto 4/2 con prosecuzione del fronte di avanzamento dal confinante 4/1. Nel mese di Ottobre 2004 il volume del lotto ancora disponibile è risultato esaurito, per cui si è iniziato a stoccare i rifiuti sul lotto 3.2, da poco collaudato. Pertanto il lotto 4, alla fine del 2004, è risultato praticamente completato con l unica eccezione di una piccola porzione confinante con il lotto 2, sulla quale transita la strada provvisionale che accede allo stesso lotto 2, sul quale, come già detto, è in corso l intervento di bonifica dai rifiuti sepolti. In considerazione di tale fatto nel mese di Luglio 2004 si è potuto iniziare la copertura definitiva del lotto 4, limitatamente all area corrente a lato della strada interna, prospiciente su via Ca Bianca. In tale maniera, oltre a mitigare l impatto visivo dall esterno del corpo di discarica, si è sottratta la superficie ricoperta alla penetrazione delle piogge e di conseguenza alla formazione di percolato. RIFIUTI SMALTITII NEL CORSO DEL PRIMO SEMESTRE DELL ANNO 2007 quantità di rifiuti complessivamente ritirati Durante questo primo semestre 2007 l attività di smaltimento dei rifiuti ha registrato un notevole incremento, in piccola parte dovuto anche al conferimento di maggiori quantitativi di terreni provenienti da interventi di bonifica (quali per esempio quelli risultanti da scavi e sbancamenti in cantieri edili, le terre di bonifica di aree per rimozione di cisterne interrate di carburanti, le terre da operazioni di bonifica nei casi di sversamenti accidentali stradali), ma soprattutto al conferimento, negli ultimi tre mesi, di ingenti quantitativi di fanghi dalla lavorazione del marmo, e più precisamente dal settore del marmoresina. Il quantitativo di rifiuti smaltiti assomma infatti a 54.055,49 tonnellate, pari a circa 9.000 ton/mese. Tale quantitativo è superiore a quello dell anno precedente per il quale si è riscontrato un valore di circa 6.300 ton/mese, ma risulta allineato con le potenzialità già viste nel 2005, quando nel primo semestre si arrivò a smaltire 9.500 ton/mese. Pag. 4 di 10

In termini di movimentazione di mezzi si precisa che carichi ritirati nel 1 semestre 2007 sono stati complessivamente 2.178, con una media giornaliera di circa 18 camion. Negli ultimi tre mesi, in concomitanza dei conferimenti dei limi di marmo la media dei carichi giornalieri è stata di 24 camion, con punte di 30 ed oltre, e quindi con un traffico veicolare intenso, non ammissibile in via normale. Si è trattato tuttavia di una situazione particolare, di limitata durata, oramai conclusa, dovuta alla necessità di affrontare uno stato di emergenza di alcune aziende veronesi trovatesi improvvisamente senza sbocco per lo smaltimento dei propri rifiuti. Ciò detto, i carichi respinti per non conformità rilevate visivamente al momento dello scarico, o per risultati negativi delle analisi di controllo, sono stati in tutto n 21 (circa l 1% di quelli conferiti), percentualmente meno numerosi rispetto al precedente anno (2,3%). L incidenza di conferimenti non conformi si è mantenuta pertanto sempre bassa, e questo deve essere riconosciuto come il risultato di una politica di rigorosa selezione delle ditte conferitrici, ammesse dopo accertamenti sulla loro serietà e competenza. tipologie dei rifiuti conferiti I rifiuti ritirati sono compresi quasi esclusivamente nelle seguenti tipologie: fanghi palabili di risulta dai trattamenti chimici e fisici delle acque industriali fanghi palabili di risulta dalla lavorazione del marmoresina terreni di bonifica di siti contaminati (generalmente da metalli o da idrocarburi). Anche se compresi nell autorizzazione la ditta di gestione non ha mai voluto ritirare né rifiuti inerti, né quelli contenenti amianto. Inoltre, sempre per autonoma scelta della gestione, a partire dal giugno 2003 non sono più stati smaltiti rifiuti assimilabili agli urbani (costituiti prevalentemente da imballaggi) La seguente tabella riassume le caratteristiche dei rifiuti ritirati nel corso del primo semestre 2006 in ordine alle quantità ed alle principali tipologie. Rifiuti smaltiti 2007 1 semestre tonnellate Di cui extra Veneto RSAU 0,00 0,00 Terreni di bonifica 2.465,02 807,40 Limi di marmoresina 19.172 0,00 Altri (fanghi) 32 420,45 12.174,02 Inerti 0,00 0,00 Amianto 0,00 0,00 TOTALE 54.055,49 12.981,42 Pag. 5 di 10

Come assoluta novità sono presenti i fanghi della lavorazione del marmo che rappresentano circa il 35% del totale. Se si trascura il conferimento di tali limi di marmoresina, che, come detto, deve essere considerato un caso circoscritto ad una situazione di emergenza difficilmente ripetibile, rispetto all anno 2006 si nota un netto aumento dei terreni bonifica che passano dal 2.4 al 4,6%. Per il resto, come normalmente riscontrato in passato, la maggior parte dei rifiuti è costituita da fanghi risultanti dai trattamenti chimici e fisici di depurazione delle acque di rifiuto degli insediamenti produttivi. Il grafico di seguito riportato può servire per una lettura più immediata della composizione dei rifiuti smaltiti in termini percentuali. Terre di bonifica Altri (fanghi) 4,6% 96% TIPOLOGIE DI RIFIUTI SMALTITI provenienza dei rifiuti Le zone di provenienza dei rifiuti sono risultate per ovvie ragioni di incidenza dei trasporti quelle più vicine alla discarica, che risulta ubicata al confine di più regioni. Salvo eccezioni i conferimenti sono avvenuti per la maggior parte dal Veneto (Verona, Vicenza, Venezia, Padova, Treviso, Rovigo), e per il resto dalle vicine regioni, Lombardia (Milano, Brescia), Emilia (Mantova, Ferrara, Bologna), Trentino (Trento), Friuli (Udine) con qualche sporadica eccezione per altre regioni del centro e del sud Italia. Il grafico di seguito riportato evidenzia le caratteristiche dei rifiuti ritirati nel corso dell anno 2005 in ordine alla loro provenienza. Pag. 6 di 10

PROVENIENZA RIFIUTI SMALTITI 22,5% 3,0% 1,5% Terre Bonifica Veneto Terre Bonifica extra Veneto Fanghi Veneto 72,9% Fanghi extra Veneto Per quanto concerne i terreni di bonifica, si evidenzia che questi rifiuti sono stati conferiti prevalentemente da siti ubicati nel Veneto. Come per il precedente anno è stato volutamente evitato il conferimento dei rifiuti assimilabili agli urbani (RSAU) in quanto, essendo costituiti prevalentemente da imballaggi, presentano la caratteristica di occupare molto volume a parità di peso rispetto alle altre tipologie di rifiuti. tempi di saturazione del volume disponibile Visto l andamento dei conferimenti, si ritiene che il volume utile residuo della discarica (circa 85.000 m 3 ) possa essere saturato nel corso del 2008. RIFIUTI PRODOTTI L unico rifiuto prodotto dall attività della discarica è risultato essere il percolato, puntualmente smaltito al suo formarsi presso alcuni centri esterni, autorizzati al trattamento. Il percolato è stato analizzato rispettando la periodicità trimestrale prevista nel provvedimento di autorizzazione all esercizio. Il prelievo dei campioni per le verifiche di laboratorio è stato eseguito in ciascuno dei due pozzi di estrazione esistenti, posizionati rispettivamente sul lotto 3 e sul lotto 4. I campionamenti e le successive analisi di controllo sono state eseguite sia da laboratori esterni accreditati, su commessa del gestore. In base alle risultanze delle analisi le caratteristiche dei diversi campioni appaiono abbastanza simili e Pag. 7 di 10

denotano una concentrazione delle sostanze inquinanti che rimane più contenuta rispetto agli usuali valori riscontrabili nei normali percolati delle discariche in fase di attività. Il quantitativo di percolato smaltito nel semestre risulta pari a 5.632 m 3. La produzione di percolato nei diversi trimestri è rappresentata dal grafico della pagina che segue. mc 4.000 3.500 3.000 2.500 2.000 1.500 1.000 500 0 Produzione Percolato 1 semestre 2006 3.420 2.212 Trimestri 1 Trimestre 2 Trimestre LAVORI ED INTERVENTI ESEGUITI NEL CORSO DEL 1 SEMESTRE 2007 Durante questo primo semestre del 2007 sono stati eseguiti i seguenti lavori: completamento della bonifica del sub-lotto 2.1 con rimozione e stoccaggio definitivo in sicurezza dei rifiuti interrati su un area di circa 9.000 m 2 e successivo collaudo; realizzazione di ulteriori pozzi per il drenaggio di biogas, distribuiti uniformemente su tutta l area occupata dai rifiuti per un totale di n 19 pozzi; completamento delle opere di allestimento delle barriere impermeabili del sub-lotto 2.1, destinato ai prossimi smaltimenti di rifiuti. Pag. 8 di 10

VERIFICHE AMMINISTRATIVE E CONTROLLI ARPAV Per quanto concerne i registri di carico e scarico Il Gestore ha mantenuto sempre aggiornato il sistema di registri separati, destinati rispettivamente ai rifiuti ritirati in discarica (carico) ed a quelli in uscita dalla stessa. La movimentazione dei carichi è stata annotata in ogni fase, dal suo ingresso fino alla collocazione definitiva nella cella della discarica, in un quaderno di laboratorio, nel quale sono state riportate anche le principali caratteristiche dei rifiuti. Durante il semestre L ARPAV ha prelevato n 6 campioni di rifiuti, che, sottoposti ad analisi chimica, hanno riscontrato la conformità ai criteri di accettabilità previsti dall autorizzazione. MONITORAGGIO DELLE ACQUE DI FALDA E DEI POZZI DI DRENAGGIO DEL BIOGAS I controlli sulle acque delle falde superficiali sono continuati regolarmente con misurazioni mensili dei livelli e prelievi trimestrali di campioni dai pozzi predisposti appositamente intorno all area. Alla fine di Giugno 2006, da poco concluse le operazioni di bonifica del lotto 2.1, è stato riscontrato, su di un pozzo ubicato in vicinanza dell area interessata dagli scavi, un innalzamento delle concentrazioni di alcuni inquinanti con il superamento dei limiti per le acque potabili. Il fenomeno è stato tempestivamente valutato e monitorato per accertare la sua portata e provenienza. La ripetizione a breve distanza di tempo di ulteriori controlli analitici ha evidenziato il carattere episodico dei superamenti, essendo la situazione ritornata progressivamente verso la normalità. Lo studio approfondito del caso nei suoi aspetti chimici e geologici e soprattutto la continua verifica dello stato della discarica ha comunque permesso di escludere qualsiasi relazione di causalità con lo stoccaggio di rifiuti. Anche la produzione di biogas è stata mantenuta sotto controllo mediante prelievi periodici delle emissioni dai 19 pozzi in esercizio sui lotti coltivati. Le analisi semestrali hanno confermato una modestissima produzione di metano, in linea con la natura prevalentemente inorganica e non putrescibile dei rifiuti smaltiti. VERIFICHE SUI RIFIUTI CONFERITI I carichi di rifiuti ammessi all impianto sono stati tutti verificati in ordine alla compatibilità con la discarica ed alla completezza della documentazione d accompagnamento. Ogni carico, è stato campionato e successivamente analizzato per verificare la corrispondenza dei rifiuti con quelli ammessi in base alla autorizzazione Regionale. Pag. 9 di 10

ALTRE VERIFICHE GENERALI SULL IMPIANTO Oltre alle verifiche sulla compatibilità dei rifiuti e sulle caratteristiche delle acque delle falde superficiali sotterranee sono state regolarmente controllate l efficienza delle attrezzature impiantistiche, la pulizia di strade e piazzali, la movimentazione dei materiali e dei rifiuti affinché avvenisse senza provocare formazione di polveri ed odori. INCONVENIENTI VERIFICATISI NELL ESERCIZIO DELLA DISCARICA L attività nel suo complesso si è sviluppata regolarmente senza che si siano verificati inconvenienti degni di essere menzionati. S. Maria di Zevio 14.08.2007 IL CONTROLLORE INDIPENDENTE (Ing. Alessandro Borioli) Pag. 10 di 10