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Transcript:

Bollettino Difesa Integrata Vite Brescia Bollettino n. 6/2016 Emesso in data 06/05/16 Indicazioni valide per la sola area di riferimento Adesso in campo: Peronospora Botrite Oidio Tignola Tempo variabile sia sabato che domenica. Da lunedì è atteso un peggioramento a causa di un fronte perturbato con possibilità di precipitazioni ad oggi difficilmente stimabili. Per le previsioni aggiornate è possibile consultare il bollettino meteo e agrometeo di ARPA Lombardia. Sul sito di Condifesa nella sezione Agrometeo è possibile visionare previa registrazione gratuita le mappe di precipitazione e i principali parametri meteorologici previsti a 5 giorni per diverse aree della provincia. Rischio: Alto Medio Basso Località T min Data T min T max Data T max Piovosità Somma mm mensili Ultimo giorno pioggia Utima pioggia mm Bagnatura Fogliare Somma ore settimana Data Ultima bagnatura fogliare Botticino 6,80 27/04 21,5 30/04 10,2 02/05 0,8 41 02/05 Calvagese 5,6 29/04 20,5 30/04 12,6 02/05 1,2 30 03/05 Puegnago 6,4,3 29/04 21,7 30/04 9,0 01/05 1,0 30 02/05 Sirmione 5,1 30/04 22,4 29/04 8,8 02/05 1,0 11 03/05 Cortefranca 6,4 30/04 20,85 30/04 7,8 01/05 6,0 36 02/05 Erbusco 7,2 28/04 20,6 30/04 6,2 01/05 5,0 34 03/05 Rodengo S. 4,80 30/04 22,8,9 30/04 6,4 02/05 0,6 41 03/05 Dati 27 aprile - 2 maggio. Provincia di Brescia. Località T min Data T min T max Data T max Piovosità Somma mm mensili Bagnatura Fogliare Somma ore mensile Botticino 4,0 25/04 25,1 18/04 27,4 120 Calvagese 2,6 25/04 23,5 18/04 50,4 104 Puegnago 4,3 25/04 23,5 18/04 41,6 116 Sirmione 2,9 26/04 25,4 22/04 55,6 83 Cortefranca 2,5 26/04 24,0 14/04 45,4 161 Erbusco 2,9 26/04 24,3 14/04 27,0 130 Rodengo S. 0,9 26/04 26,5 22/04 28,8 150 Dati meteo: riassunto aprile 2016

Fase fenologica 04/05 La fase fenologica media è di: grappolino in allungamento. Denominazione Vitigno Precocità area Stadio Dato medio Botticino Barbera Media Bottoni fiorali visibili/separati Botticino Marzemino Media Bottoni fiorali visibili/separati Capriano d/c Marzemino Precoce Bottoni fiorali visibili/separati Capriano d/c Merlot Precoce Bottoni fiorali visibili/separati Capriano d/c Sangiovese Precoce Bottoni fiorali visibili/separati Franciacorta Chardonnay Precoce Bottoni fiorali visibili/separati Franciacorta Pinot Nero Precoce Bottoni fiorali visibili/separati Lugana Trebbiano Precoce Bottoni fiorali visibili/separati Lugana Trebbiano Media Bottoni fiorali visibili/separati Valtenesi Groppello Media Bottoni fiorali visibili/separati Valtenesi Marzemino Media Bottoni fiorali visibili/separati Valtenesi Barbera Media Bottoni fiorali visibili/separati Valtenesi Sangiovese Media Bottoni fiorali visibili/separati Situazione generale Le piogge del fine settimana sono state meno intense rispetto alle precedenti, limitandosi a 5-15 mm in base alle zone. Le località di Botticino e del Garda sono state interessate inoltre da un evento temporalesco nella giornata di martedì. Il tempo è rimasto stabile nei giorni successivi. Le temperature hanno visto un aumento significativo dei valori minimi rispetto alla settimana precedente mentre le massime sono rimaste abbastanza simili fino alla metà della settimana. Gestione suolo Come già suggerito nei bollettini precedenti, si raccomanda di non sfalciare l inerbimento nell interfila. La presenza dell inerbimento contribuisce infatti a limitare la diffusione degli organi di propagazione della peronospora, riducendo il rischio di infezioni primarie. L inerbimento inoltre fornisce una importante fonte di alimentazione per gli acari Fitoseidi, e per altri insetti utili presenti nel vigneto. Dove l inerbimento fosse di intralcio alle operazioni di difesa, si consiglia di trinciare a file alterne per garantire comunque la presenza di aree rifugio agli insetti utili. Per quanto riguarda la gestione delle erbe sulla fila, nei vigneti gestiti con inerbimento totale, la gestione potrà essere abbinata alle prossime operazioni di spollonatura meccanica. Nei vigneti gestiti con lavorazione sulla fila invece, è possibile effettuare un intervento meccanico. Per le aziende che hanno aderito alle misure agroambientali, si rammenta che in Regione Lombardia la Misura 10.1.01 richiede il mantenimento dell inerbimento nell interfila. Gestione della vegetazione

La potatura verde o scacchiatura permette di riequilibrare la carica produttiva ed evitare un eccessivo infittimento della vegetazione con il proseguo dello sviluppo. Intervenire sui germogli in accrescimento è più semplice poiché l operazione è manuale e non richiede tempi di esecuzione eccessivi. In questa fase è possibile eliminare i germogli doppi, quelli originati da gemme pronte (germogli sul legno vecchio) o in posizione non idonea, tenendo sempre in considerazione gli obiettivi produttivi e la fertilità visibile (numero di grappoli per pianta). E comunque consigliato non eliminare in questa fase tutti i germogli che si sviluppano sulla testa di salice o sul cordone permanente, per avere a disposizione tralci da speronare al momento della potatura invernale. I germogli da lasciare per questo scopo devono essere quelli meglio posizionati e con adeguata vigoria. Difesa Al fine di una corretta valutazione del rischio nella tabella inserita nella prima pagina del bollettino sono inseriti i fattori meteo registrati in alcune stazioni della provincia di Brescia e predisponenti lo sviluppo delle avversità, quali piovosità e bagnatura fogliare. Le condizioni climatiche meteo definiscono il quadro complessivo che deve essere necessariamente calato nelle singole realtà aziendali. Ricordiamo che sul sito della DG Agricoltura di Regione Lombardia sono stati pubblicati gli aggiornamenti dei disciplinari di produzione integrata per il 2016 che le aziende aderenti alla misura 10.1.01 dovranno rispettare. I file relativi possono essere scaricati al seguente link. Peronospora In assenza di trattamenti di copertura, le piogge e le bagnature fogliari notturne registrate possono aver determinato l avvio di infezioni peronosporiche. Gli interventi effettuati prima delle piogge, anche con soli prodotti di copertura hanno invece garantito la protezione da eventuali infezioni primarie. Al momento tuttavia, in nessuna zona della provincia si è osservata la presenza dei sintomi di peronospora. Alla luce degli ultimi eventi meteorologici, e in virtù delle previsioni del tempo che indicano ancora una certa instabilità nel prossimo fine settimana seguita da un aumento delle temperature, si può considerare stabilire che il rischio di infezione sia medio. Integrato Dove le piogge sono state di 15-20 mm, tenuto conto anche del rallentamento dello sviluppo dei tralci si può considerare che la copertura di un eventuale trattamento precedente sia ancora attiva. In questi casi si suggerisce di intervenire al termine del periodo di copertura del trattamento, anticipando eventuali piogge. Mantenere la copertura con prodotti rameici* + oppure con i principi attivi di sintesi con azione per contatto consentiti dai disciplinari di produzione integrata regionali quali Mancozeb*, Folpet*, Ditianon*, Metiram*, Propineb*. Prestare attenzione al numero di trattamenti ammessi riportati sui disciplinari. Abbinare al prodotto di contatto un prodotto sistemico come ad esempio il Fosetil di alluminio* o i Fosfonati di potassio* + sfruttando la loro capacità di stimolare lo sviluppo delle difese naturali della pianta o Metalaxyl, Metalaxyl M, Benalaxyl, Benlaxyl-M (massimo 3 trattamenti, 1 con Metalaxyl. In alternativa nelle aree a sviluppo più arretrato è possibile abbinare prodotti a sistemia locale quali, Mandipropamide*, Iprovalicarb*, Dimetomorf*, Benthiavalicarb*, Valifenalate* o Zoxamide*. Si ricorda che per le aziende aderenti alle misure agroambientali sono ammessi 6kg/ha/anno di rame metallo. Valutare con il proprio tecnico di riferimento la strategia più idonea da adottare. All utilizzo di prodotti antiperonosporici sistemici si consiglia inoltre di associare antioidici di corrispondente copertura tra quelli indicati nel disciplinare di Regione Lombardia o nel paragrafo di seguito dedicato. Biologico Proseguire la difesa con formulati a base di rame* + alla dose minima/media di etichetta. I trattamenti vanno eseguiti alla scadenza della copertura per controllare le possibili infezioni da rugiada. Si ricorda che il

rame ha un azione esclusivamente preventiva, pertanto la copertura deve essere ripristinata al più presto in caso di dilavamento: sono da considerare dilavanti le piogge oltre i 35-40 mm. Indipendentemente dal formulato, è importante che la dose di rame metallo non sia inferiore indicativamente ai 200 g/ha. Si ricorda che sono ammessi 6 kg/ha/anno di rame metallo. Oidio Attualmente il rischio di infezione è basso. Sporadiche segnalazioni in alcuni vigneti della Franciacorta. In abbinamento al trattamento antiperonosporico, utilizzare 2 kg/ha di zolfo bagnabile* + nelle aree a minor rischio o 4 kg/ha in quelle a maggior rischio. Nei vigneti con forti infezioni nell anno 2015 o dove si osservano sintomi della malattia utilizzare sostanze attive più specifiche quali Meptyl-dinocap* o Spiroxamina*. Queste sostanze attive sono dotate di una persistenza paragonabile agli antiperonosporici sistemici o loco sistemici. Acariosi In diverse zone della provincia, vengono segnalati attacchi di Eriofide dell acariosi della vite (Calepitrimerus vitis). I sintomi si presentano nel periodo primaverile con un ritardo nella schiusura delle gemme, che successivamente portano a germogli stentati, con internodi corti. La crescita delle foglie risulta pure stentata, e le lamine presentano lembo irregolare, deformato, bolloso con aree decolorate. Nei casi di forti infestazioni la vegetazione risulta avvizzita e i grappoli possono abortire producendo viticci. Nelle situazioni di attacco lieve, l asse del germoglio presenta uno sviluppo normale, e solo le foglie risultano bollose e deformate. L acaro dell acariosi sta colpendo in particolar modo i vigneti giovani, nei quali risulta più pericoloso, e sporadicamente anche le piante adulte. Si consiglia di intervenire, nei casi in cui sia stato accertata la presenza del fitofago, con 4 kg/ha di zolfo bagnabile + * rapportati alla vegetazione. Anche i Ditiocarbammati utilizzati come partner di copertura di alcuni prodotti antiperonosporici hanno un azione collaterale nei confronti di questa avversità. Nei casi più gravi tuttavia dovranno essere valutate strategie mirate di gestione con il proprio agronomo di riferimento. Tignola e Tignoletta Per chi non avesse ancora provveduto, si consiglia di posizionare le trappole per il monitoraggio degli adulti. Si raccomanda di posizionare le trappole anche all interno delle aree coperte con la confusione sessuale per monitorare l efficacia della copertura. Prosegue il volo di Lobesia botrana. Le catture risultano basse in tutte le stazioni monitorate. Principi attivi antiperonosporici A titolo informativo si riportano di seguito i gruppi di sostanze attive con il medesimo meccanismo di azione, secondo quelle che sono le indicazioni del FRAC (Fungicide Resistance Action Committee). L impiego

di sostanze attive diverse, ma appartenenti alla stessa famiglia, non è corretto dal punto di vista della riduzione del rischio di induzione di resistenza. Fenil-Ammidi: (Metalaxyl, Metalaxyl-M, Benalaxyl e Benalaxyl-M). Si tratta di molecole in grado di penetrare nei tessuti vegetali (soprattutto in quelli giovani) ed essere traslocate con la linfa anche in parti della vegetazione che non hanno ricevuto direttamente il trattamento o che si formano nelle giornate successive (prodotti sistemici). Questa azione sistemica è notevolmente ridotta fino ad annullarsi, a livello del grappolo, oltre la fase di granello di pepe. Il momento ottimale di impiego di queste sostanze è nelle fasi di attiva crescita dei germogli fino ad allegagione. Non vanno impiegati oltre questa fase fenologica. Sono ad elevato rischio di resistenza, per cui devono essere impiegate con partner di copertura e al massimo per tre trattamenti durante la stagione. CAA: (Dimetomorf, Mandipropamide, Benthiavalicarb, Iprovalicarb, Valifenalate) Sono molecole che possiedono un azione di tipo translaminare e parzialmente sistemica, ovvero sono in grado di diffondersi localmente anche in parti di foglia non trattata. Non sono dotate di sistemia vera e propria e non vengono traslocate nella linfa. Alcune di queste molecole hanno un alta affinità con le cere che coprono i tessuti vegetali (soprattutto gli acini dopo l allegagione), resistendo in questo modo ai dilavamenti causati dalle piogge. Il rischio di selezionare ceppi resistenti è medio basso, per cui vanno impiegati in alternativa tra loro e per un massimo di 4 interventi a stagione. Il loro impiego può essere valutato in diverse fasi vegetative, a seconda della strategia di gestione scelta per la stagione. Si consiglia l impiego in abbinamento a partner di copertura. QoI: (Famoxadone, Fenamidone, Pyraclostrobin). Molecole ad azione essenzialmente preventiva e di copertura. Elevata affinità per le cere e resistenza al dilavamento. Consigliato l impiego con partner a diverso meccanismo di azione. Rischio di induzione di resistenza alto. Massimo 3 trattamenti all anno. QiI: (Ciazofamide e Amisulbron). Molecole con caratteristiche tecniche simili a quelle del gruppo precedente, si caratterizzano per un differente sito di azione. Sono quindi utilizzabili in alternativa ai precedenti in una strategia antiresistenza. Vi sono poi molti altri prodotti dotati di meccanismi di azione unico e quindi a basso rischio di induzione di resistenza (Fluopicolide, Zoxamide e Fluazinam) ed altri cosiddetti multi sito (rame, Mancozeb, Metiram, Propineb, Folpet, Dithianon), Fosfiti, che hanno rischio molto basso o nullo di induzione di resistenza, soprattuto incrociata con altre molecole. Oltre a conoscere le caratteristiche delle molecole impiegate per sfruttarne al massimo l efficacia nei diversi momenti della stagione, nel piano di difesa antiperonosporica da predisporre ad inizio stagione, occorre tenere conto anche del rischio di resistenza delle singole molecole nonché il numero massimo di trattamenti ammessi con prodotti della stessa famiglia. Riguardo all impiego dei prodotti fitosanitari, si raccomanda di tarare correttamente le macchine per ottimizzare l efficacia di distribuzione del prodotto e ridurre le perdite e la deriva. Leggere attentamente l etichetta dei prodotti e rispettare le indicazioni obbligatorie riportate e i consigli d uso. Verificare le disposizioni di legge e le norme a livello locale relative alla distribuzione ed impiego dei prodotti fitosanitari Indossare sempre i dispositivi di protezione individuale nelle fasi di preparazione e distribuzione dei prodotti fitosanitari. Si raccomanda inoltre di gestire correttamente i contenitori vuoti o aperti dei prodotti fitosanitari. Prima di utilizzare un prodotto fitosanitario è sempre opportuno leggere attentamente tutta l etichetta per valutare eventuali limitazioni di distribuzione (es. distanza dai corsi d acqua), numero di interventi l anno ammessi, dosaggi e ogni altra indicazione sul corretto uso del prodotto.