QUINDICINALE DI ATTUALITA, CULTURA, SPORT E TRADIZIONI. La voce degli 8 Comuni. pag.10. AREOPORTO Si completa la palazzina. Che sia la volta buona?



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QUINDICINALE DI ATTUALITA, CULTURA, SPORT E TRADIZIONI pag.10 www.giornalealtopiano.it ASIAGO CONCO ENEGO FOZA GALLIO LUSIANA ROANA ROTZO I SAPORI DELLA TRADIZIONE N. 405 - ANNO XV - EURO 1,50 IL PRIMO ED UNICO GIORNALE DELL ALTOPIANO GIOVEDI 15 AGOSTO 2013 SVILUPPO TURISTICO Da Folgaria a Gallio: si realizza la ciclopedonale I progetti per l area di Il Val Costo Formica: sorvegliato per l inverno speciale, pattugliamenti una nuova seggiovia nei weekend Pagine Pagina 5 3-10 Pagina 4 AREOPORTO Si completa la palazzina. Che sia la volta buona? SOS per il Bostel Futuro a rischio per il sito archeologico e il Museo di Castelletto di Rotzo PRODOTTI TIPICI Dall oro verde del nasce la filiera Grün Alpe, un formaggio di qualità Pagina 9 STOCCAREDDO Oltre mille Baù in festa nel loro paese d origine Pagina 24 Pagina 13 ROANA Il sindaco risponde a cittadini e opposizione Dilettanti noi? Senti chi parla! Pagina 14 ENEGO LUSIANA La Valle dei mulini: un luogo magico da conoscere Pagina Pagina 223 Contro la centrale biomasse di Crosare nasce un comitato Pagina 16 Grafica Altopiano

ATTUALITA Fondi Odi: è prematuro festeggiare! L assessore regionale Roberto Ciambetti invita tutti alla prudenza: Ricordiamoci che abbiamo appena liberato la graduatoria del bando 2011 ferma per una serie di ricorsi Siamo soddisfattissimi di questo risultato storico, ora tocca all imprenditoria locale proseguire nell impegno. Il sindaco di Asiago, Andrea Gios, a nome anche dei suoi colleghi Pino Rossi di Gallio e Valentino Frigo di Roana, intende tenere alta la concentrazione sui progetti di rilancio turistico dopo l assegnazione in pochi giorni di quasi 12 milioni di euro a favore di infrastrutture turistiche. Il completamento del palaghiaccio di Roana e la risistemazione della strada che conduce ai Larici (finanziati con i fondi per i paesi di confine con 800 mila euro ciascuno) sono opere fondamentali per riqualificare l offerta turistica sportiva e naturalistica. Ma è sicuramente l accettazione da parte dell Odi del progetto di rilancio dei comprensori sciistici di Melette, Kaberlaba e Verena (con un contributo di 8 milioni) a creare il maggior interesse per i risvolti economici per tutta la conca centrale. I comprensori sciistici altopianesi per anni hanno primeggiato su altre località. Fino agli anni 80 c erano 62 impianti di risalita, distribuiti su 18 stazioni sciistiche, sul. Negli ultimi 20 anni hanno chiuso 16 impianti di risalita e 7 centri sciistici. E innegabile che l impossibilità di effettuare investimenti ha condannato molti - spiega Gios Ecco quindi perché ora sproniamo gli imprenditori, come le immobiliari che hanno grossi interessi nel territorio, a dare tutta la loro collaborazione allo sviluppo di questi piani. Anzi direi che è quasi un obbligo considerando come la parte pubblica abbia sostenuto tutta l iniziativa fin dalla sua ideazione in linea anche con i propositi contenuti anche nei rispettivi Pat comunali. A gettare acqua sul fuoco degli entusiasmi dei primi cittadini ci pensa l assessore regionale Roberto Ciambetti che avverte: E prematuro festeggiare gli esiti del bando 2012. Ricordiamoci che abbiamo appena liberato la graduatoria del bando 2011 ferma per una serie di ricorsi e sbloccata grazie al senso di responsabilità di una serie di Comuni. E certamente piacevole constatare l entusiasmo di alcuni sindaci che danno per approvate le loro proposte però, in qualità di rappresentante regionale all Odi, invito alla prudenza: i sindaci che in questi giorni hanno parlato dei loro progetti alla stampa fanno riferimento a 2 una graduatoria che deve essere ancora liberata. Non vorrei che qualcuno finisse scottato prosegue Ciambetti - Spero che si possa liberare al più presto la graduatoria del 2012. Il risultato che si porta a casa è frutto di un lavoro complesso dove sono molti i fattori che entrano in gioco, ad iniziare anche da un giusto riserbo: non basta presentare un buon progetto e lo sanno bene quei Comuni che non sono riusciti a predisporre una documentazione adeguata o che non hanno rispettato i termini del bando. Gerardo Rigoni Asiago, riaprono i bagni pubblici Rifatti, rinnovati e di nuovo accessibili. I bagni pubblici di Asiago, quelli cioè tra il Municipio e il Caffè Roma, sono stati finalmente completati. Per l accesso ai bagni è previsto il pagamento di 50 centesimi proprio per garantire di trovare un servizio pulito e accessoriato. I bagni erano stati chiusi parecchi anni fa perché oramai vecchi. In più attraverso i locali dei bagni sono stati eseguiti i lavori di consolidamento delle fondamenta del palazzo municipale stesso; un opera anche questa finalmente completata dopo anni di peripezie e difficoltà burocratiche che ha portato addirittura alle recessione dell appalto e alla nomina di una nuova ditta con tanto di battaglia giudiziaria. Terminato il consolidamento, l assessorato ai lavori pubblici ha avviato il lavori di rifacimento dei bagni. Ricavati due bagni per gli uomini, due per le donne (dove sarà posizionato anche un fasciatoio) e uno per i disabili. Quello dei disabili per ora non è aperto perché dobbiamo provvedere all installazione di un scendiscale spiega l assessore Gianpaolo Rigoni Camplan Cosa che faremo a breve. Comunque sono molto soddisfatto del lavoro e sono contento che possiamo di nuovo dare un servizio ai nostri turisti. La questione dei bagni pubblici era emersa più volte durante le passate stagioni estive. Molti turisti lamentavano l assenza di servizi pubblici che li costringeva a rivolgersi ai bar o altri esercizi. L auspicio conclude Rigoni - è che chi ne usufruirà né abbia cura e rispetto per il lavoro fatto. G.R.

SANITA Lavoriamo insieme in difesa dell ospedale Gios Bisogna lavorare di diplomazia. Credo che uno scambio dell ipotizzato primario di pronto soccorso, mai esistito ad Asiago, con un primariato di area chirurgica sia indispensabile e fattibile. Un polo riabilitativo che prima o poi farà la fine di Mezzaselva. Sembrano essere in tanti in Altopiano a temere uno scandaloso dejavue. I sindaci degli otto Comuni per primi esprimono, anche se con cautela, la loro preoccupazione. Se da una parte plaudono per la conferma della classificazione di ospedale di rete e la salvezza del punto nascite, dall altra criticano fortemente il depauperamento di primariati: solo due quelli effettivi previsti, più un ipotizzato primariato di pronto soccorso. Preoccupa in modo particolare la mancanza di un primario per tutta l area chirurgica (che comprende sia la chirurgia generale, sia l ortopedia). Il sindaco più positivo è il primo cittadino di Roana, Valentino Frigo, che vede nella riqualificazione del pronto soccorso e nelle rassicurazioni arrivate dalla direzione generale puntelli importanti. Con una crisi simile credo che non si potesse sperare di più commenta E prematuro creare allarmismi, anche se la riduzione dei primari potrebbe portare ad una svalutazione dei reparti. Contro questo rischio siamo stati rassicurati dal dg. Più cauto il sindaco di Lusiana Antonella Corradin (uno dei sinda- Torna la Passeggiata per il cuore parto di Riabilitazione Cardiologica. Un crescendo di consensi per questa manifestazione che lo scorso anno ha visto al via oltre 250 partecipanti di tutte le età, mamme e papà con bimbi in passeggino o nello zaino sulle spalle, bimbi a piedi o in bicicletta, nonni e nipoti magari con il cagnolino a guinzaglio e tanta gente comune. Il percorso, di poco inferiore agli otto chilometri, non è impegnativo, una passeggiata che permette ad ognuno con il proprio passo di arrivare in tranquillità e serenità al traguardo di Cesuna, scoprendo, Si svolgerà sull ormai tradizionale percorso che si snoda lungo il tratto dell ex ferrovia fra Asiago e Cesuna la Marcia per il cuore, appuntamento giunto alla 5^ edizione nato per iniziativa della Riabilitazione Cardiologica dell Ospedale di Asiago (e patrocinato dal Rotary Club di Asiago) con l intento di riunire ex pazienti (ma anche familiari, amici e simpatizzanti) e personale del reparto accomunati dalla gioia di camminare assieme e per dimostrare a loro stessi ed agli altri il completo recupero della condizione psico-fisica dopo un intervento di quella intensità e la gioia di essere tornati come prima o molto spesso meglio di prima dell intervento ma anche un segno di gratitudine nei confronti dello staff del Reci delle battaglie fatte nel 1999 per preservare l ospedale). Il depauperamento di servizi può condurre solo a scenari peggiori, quindi bisogna continuare a monitorare considera Corradin Ottimo il riconoscimento di ospedale di rete ma ritengo limitativa l attività di sola day surgery; una disposizione che sembrava temporanea e che invece è stata poi resa definitiva e che può minare il numero di posti letto per acuti. Ancora più pessimista il sindaco di Rotzo Lucio Spagnolo (altro sindaco della calata cimbra a Venezia). I politici vedono come conquista la conferma di servizi più il primariato di pronto soccorso espone capisco che la Regione si trova con minor disponibilità economiche ma io non posso dirmi contento quando vedo un ospedale che solo un decennio fa contava 7 primari ed oggi invece ne avrà forse 3. Ricordo 5 anni fa le garanzie regionali quando il nostro ospedale fu letteralmente spolpato: ci fu assicurato che l ospedale non sarebbe più stato toccato ed invece hanno tol- riscoprendo o rivalutando i paesaggi sempre diversi che questo itinerario offre. All arrivo (al costo di 5 euro) si potrà gustare una buona pastasciutta ma anche mangiare al sacco nell area appositamente attrezzata; verranno altresì offerti assaggi di prodotti tipici altopianesi. L appuntamento è per sabato 1 settembre, con partenza alle 9,30 dalla Vecchia Stazione di Asiago; ci si può prenotare telefonando al 347.1246133 dal 26 al 31 agosto (dalle ore 9 alle 13). Cesare Pivotto 3 to ancora. Battagliero invece il sindaco di Gallio Pino Rossi che dichiara: Sulla sanità non si fanno polemiche politiche, si combatte. Nelle nuove schede ospedaliere c è del buono - spiega Ma sono molti i dubbi che sorgono. E difficile pensare ad un ospedale per acuti con solo due primari; bisogna lavorare per il primario dell area chirurgica perché dobbiamo garantire il diritto alla salute dei nostri cittadini, e tutti i sindaci uniti, stiamo operando in questo senso. Non sono soddisfatto di quanto previsto dalle schede di dotazione ospedaliera e credo ci siano ancora margini per raggiungere un giusto compromesso. Il sindaco di Asiago, Andrea Gios, cerca di rassicurare la popolazione sul futuro dell ospedale di Asiago anche se non può non ammettere le sue preoccupazioni. E giusto vigilare, tanto più con le ombre delle schede regionali degli anni 90 che avevano di fatto chiuso l ospedale altopianese commenta Però partendo dai punti favorevoli come la conferma del punto nascite e la dicitura di ospedale di rete di montagna, oltre alla costruzione del nuovo plesso, credo che possiamo, almeno nel breve termine, stare tranquilli. Ora bisogna lavorare di diplomazia conclude Gios Credo che uno scambio dell ipotizzato primario di pronto soccorso, mai esistito ad Asiago, con un primariato di area chirurgica sia fattibile e non vedo come possano confutare il ragionamento che un primario di area chirurgica garantisce sia una sicurezza nelle emergenze sia una continuità di servizio di ortopedia e di chirurgia magari anche implementando nuove aree di nicchia come si è fatto in area medica con la riabilitazione cardiologica. Gerardo Rigoni

4 ASIAGO Si completa la Palazzina dell aeroporto Dopo 20 anni l aerostazione, oltre che una bella pista, avrà anche le necessarie infrastrutture Come tutte le favole, anche la novella dell aeroporto di Asiago avrà il suo lieto fine con il completamento della palazzina turistica. Un completamento atteso da oltre 20 anni dall inizio dei lavori e che finalmente garantirà all aerostazione un importante infrastruttura dove troveranno spazio locali amministrativi e per i piloti, ma anche un bar - ristorante aperto a tutti gli appassionati di volo. Un traguardo storico, dopo tutte le battaglie combattute (e vinte!) in un perfetto gioco di squadra delle amministrazioni locali - socie, consiglio di amministrazione e tecnici Enac connessi ai locali operatori spiega il presidente della società di gestione dell aeroporto Bernardo Finco - Senza tutti questi attori, convinti dell importanza della giusta conclusione, dopo tanti anni di incuria, disattenzione e superficialità, non saremmo arrivati a scrivere questo bell epilogo. La consegna dei lavori che saranno seguiti costantemente non solo dal cda e dai soci della società gestionale ma anche dallo stesso Enac che li finanzia per evitare altri ostacoli e difficoltà, dovrebbe avvenire entro 90 giorni. Asiago dunque non avrà solo una bella pista e un ottima location, ma anche un aeroporto con ottimi servizi e infrastrutture. Enac ha visto nel consiglio che ha lavorato duramente in questi anni, nei comuni soci di Gallio, Asiago e Roana, e Il presidente della società di gestione dell aeroporto Bernardo Finco nelle competenze (in particolare del gestore Renzo Di Salvo) e di tutti gli operatori locali, la garanzia necessaria per procedere all ultimo stralcio procede Finco - E chiaro che adesso puntiamo sull offerta globale; cioè a fare della palazzina una vetrina dei prodotti del come i formaggi, le marmellate e alimentari vari. Una vetrina a chilometri 0 e decollo garantito. Altro passo è quello di ampliare l offerta di servizi e trovare sinergie con altri attori del territorio. Per altre problematiche invece spetta al Governo intervenire per favorire il volo turistico. Abbiamo già l arrivo di una base di manutenzione di velivoli turistici e molti aeroclub dalla pianura si sono detti interessati a fare di Asiago la loro base estiva illustra Finco Adesso stiamo prendendo contatto con chi ha già fatto investimenti eccellenti, penso allo splendido Golf Club o ai tanti esercizi che si rinnovano e forniscono servizi al top. Basti pensare che dall inizio della nostra gestione datata 2010 abbiamo già ospitato più di 25 eventi extra-aviatori e questo senza poter offrire un tetto sopra la testa ; si immagini cosa si potrà fare con la palazzina completata. Purtroppo abbiamo visto che scelte discutibili che gravano di tasse perfino gli alianti, in faccia a Schengen e alla liberalizzazione europea (che ha raccomandato di non caricare il mondo dell aeronautica di inutili balzelli essendo strategico per il futuro) hanno penalizzato l arrivo di appassionati ed anche la libera circolazione conclude Finco - Gran parte della dirigenza degli aeroporti nazionali è legata con affetto all aeroporto di Asiago per la sua lunga storia aviatoria - sportiva e di unicità. E visto come abbiamo lavorato sempre gratuitamente, pagando di tasca nostra anche i viaggi, hanno deciso che era giusto completare la brutta addormentata anche per dimostrare che la perseveranza nel migliorare l offerta turistica va premiata e non frustrata. Gerardo Rigoni La Regione finanzia la valorizzazione degli itinerari delle Grandi Rogazioni Le Grandi Rogazioni del di Asiago potrebbero presto diventare dei percorsi attrezzati permanenti grazie a un finanziamento regionale di 665 mila euro. A darne comunicazione, dopo aver sostenuto l iniziativa, è il consigliere regionale vicentino del Pdl Costantino Toniolo dopo che la giunta regionale su proposta del vicepresidente della Regione del Veneto, Marino Zorzato ha stanziato 2 milioni e 900 mila euro a favore di quattro importanti progetti di turismo religioso in tutto il Veneto, ovvero la Via dei Papi nel Bellunese, le Grandi Rogazioni del di Asiago, il Cammino di Sant Antonio nel Padovano e gli Itinerari della fede in Valpolicella. Per in particolare è l occasione per rilanciare una forma di turismo sostenibile sempre più apprezzata: la domanda di turismo religioso infatti è in forte crescita così come la richiesta di percorsi integrati capaci di mettere insieme gli aspetti storici, archeologici, naturalistici e paesaggistici, spiega Toniolo. Operativamente, oltre a individuare itinerari specifici, si andranno a valorizzare e a restaurare chiesette, capitelli e, più in generale, tutte le testimonianze materiali della religiosità di un intero territorio unico nel suo genere. Gli Itinerari delle Grandi Rogazioni del coinvolgono i comuni di Asiago, Lusiana, Enego, Roana, Rotzo, Gallio, Foza e Conco. La regia dell operazione è stata affidata alla Comunità Montana (Spettabile Reggenza dei Sette Comuni) che sarà anche destinataria di questo primo importante contributo, spiega Toniolo. Oltre a recuperare e rendere accessibile un patrimonio che rischierebbe di andar perso - conclude - si creano nuove opportunità per le comunità locali.

5 Da Folgaria a Gallio: si realizza la ciclopedonale L opera, finanziata dai fondi Galan Dellai, attesa da residenti e turisti, sarà ultimata entro il 2017 Al via l appalto per la realizzazione del prospettato percorso ciclo pedonale che collegherà Folgaria ad Asiago e quindi a Gallio. L opera è in fase progettuale da qualche anno, ma alcune difficoltà logistiche e un rallentamento nell erogazione dei contributi ha causato qualche ritardo. Ostacoli che paiono oramai superati. L opera è attesa sia dalla parte vicentina sia da quella trentina degli altipiani. I sindaci di Folgaria, Lavarone e Luserna, così come quelli di Asiago, Gallio, Roana e Rotzo lo considerano il primo progetto transfrontaliero che potrà dare delle risposte a nuove tendenze turistiche coinvolgendo anche, e soprattutto, i paesi periferici. Il primo stralcio, in via di definizione, è un opera da 3,8 milioni di euro finanziata dal famoso accordo Galan Dellai per i paesi di confine. Il percorso ciclo pedonale collegherà appunto Folgaria (Comune capofila del progetto) ad Asiago passando per Luserna, Bisele, Vezzena, Roana. Il secondo stralcio proseguirà da Folgaria a Lavarone per giungere a San Sebastiano attraverso un passaggio di una certa difficoltà, quello del Passo del Sommo. Dal lato vicentino invece l opera proseguirà da ATTUALITA Asiago verso Gallio. In più sarà previsto una sorta di servizio scopa con mezzi a basso impatto ambientale che percorreranno il tracciato e che potranno caricare biciclette e passeggini. Integrati nel percorso anche alcuni impianti di risalita dotati di gancio per le bici per permettere la pratica del downhill così come per portare gli escursionisti in quota. E un progetto che soddisfa le richieste di escursionisti sia estivi sia invernali così come la semplice persona che desidera camminare nella natura lontano da rumori e pericoli commenta l assessore asiaghese Franco Sella che sta curando personalmente la rete di sentieri del capoluogo altopianese - E inoltre un collegamento tra i due altipiani cimbri che percorre antiche vie avvicinando i fratelli cimbri di Lavarone e Luserna e del di Asiago. Grande soddisfazione viene espressa anche dal Comune di Gallio, che grazie al buon rapporto instauratosi con Asiago, è riuscito ad inserire nel progetto anche l ultimo tratto che andrà appunto dal capoluogo del fino al territorio galliese. Di fatto spiega l assessore al Turismo Nicola Pertile - riusciremo ad avere, speriamo prima del 2017 (anno previsto per il termine dei lavori), la pista ciclo pedonale che attraverso i prati e al già esistente Sentiero della Pace collegherà Gallio ad Asiago. È chiaro che uno sviluppo turistico basato sulla mobilità dolce non può non partire da un perfetto e tanto auspicato collegamento dei centri abitati contigui. Anche questo progetto va verso la concretizzazione di un grande ed unico parco naturale accessibile in ogni sua parte grazie alla perfetta agibilità dei sentieri. L Amministrazione di Gallio conclude Nicola Pertile - auspica altresì la realizzazione del progetto di bike sharing BiciAltopiano già in fase di approvazione presso la Comunità Montana nato dalla collaborazione tra i Comuni di Asiago, Gallio e Roana e che vedrà coinvolti anche tutti gli altri paesi del. Il filo conduttore di tutte queste opere è la promozione di un turismo sostenibile come forma di sviluppo che conduca alla gestione integrata delle molteplici risorse presenti nel nostro Altopiano di modo che tutte le necessità economiche, sociali e culturali, possano essere soddisfatte mantenendo al tempo stesso l integrità storica ed i processi ecologici e biologici. Gerardo Rigoni etra

6 Made in malga... in città : ad Asiago si celebrano i formaggi di montagna È un appuntamento da segnare in agenda quello con Made in malga... in città 2013. L iniziativa di Alberto Marcomini (direttore di Guru del Gusto S.r.l. ), con il patrocinio della Città di Asiago e con la collaborazione della Coldiretti Vicenza, della Comunità montana Spettabile Reggenza dei Sette Comuni e della Confcommercio di Asiago promette di soddisfare i palati più golosi. La produzione di malga è, infatti, da sempre sinonimo di genuinità e di bontà dunque... quale luogo migliore del nostro Altopiano, con la sua celebre tradizione casearia, per promuoverne l attività? ASIAGO Visitare i luoghi della Grande Guerra restando comodamente seduti davanti al pc di casa Proprio questo, infatti, è lo scopo della manifestazione: celebrare il lavoro delle malghe e, in generale, l agricoltura di montagna, sensibilizzando anche il pubblico su quelle che sono le maggiori difficoltà legate a questo tipo di attività: dai rigidi protocolli sanitari al problema del ricambio generazionale nelle gestioni. L evento vedrà coinvolti circa quaranta produttori, provenienti da tutta Italia, che verranno ospitati negli esercizi commerciali del centro di Asiago, trasformato per un weekend in una sorta di circuito del gusto : ogni negozio, bar, ristorante verrà abbinato ad una malga, con la possibilità di assaggiare, ed eventualmente acquistare, i relativi prodotti. Ma non solo: verranno organizzate anche degustazioni guidate, cene a tema nei ristoranti, aperitivi in musica e laboratori ove si potranno apprezzare gustosi abbinamenti tra prodotti di malga, birre artigianali e vini di montagna, il tutto con il formaggio d alpeggio come protagonista indiscusso. Appuntamento, quindi, al 7 e 8 settembre ad Asiago per tutti gli amanti del buon cibo! Per maggiori informazioni e per il programma completo della manifestazione è possibile rivolgersi all info point allestito per tutto il mese di agosto in Piazza Carli o visitare il sito internet www.madeinmalga.it. Silvia Rodeghiero Dal Prunno quattro passi nella storia con l escursione archeologica alla scoperta del Riparo Battaglia Una piattaforma multimediale tridimensionale, consultabile su dvd e, in un futuro prossimo anche tramite internet, per conoscere i luoghi della Grande Guerra. E stata recentemente messa a punto dal Consorzio Turistico Asiago 7 Comuni, in collaborazione con la Regione Veneto. Nell ambito del progetto intitolato Itinerari della Grande Guerra Un viaggio nella Storia, iniziativa interregionale, condivisa in Veneto dai Consorzi Turistici di Asiago 7 Comuni (capofila del progetto), Dolomiti, Marca Treviso, Vicenza è e dalla Regione, sono stati dapprima individuati e segnati con il gps itinerari e luoghi d interesse storico legati al primo conflitto mondiale mettendo poi il tutto a disposizione di turisti ed escursionisti con l intenzione di mettere una mappa tridimensionale a disposizione dei turisti. Con il dvd, che sarà disponibile fra qualche settimana, presumibilmente a settembre, nella sede del Consorzio Turistico (Palazzo Millepini di Asiago), si potranno dunque visitare i luoghi della Grande Guerra stando comodamente seduti davanti ad un pc programmando l escursione vedendo in anticipo siti d interesse, bivacchi, malghe e eventuali difficoltà lungo il percorso prescelto. Una bella e comoda preparazione, con possibilità di fare le proprie valutazioni, prima di recarsi fisicamente a visitare questi luoghi. Ci sarà anche la possibilità di creare il proprio percorso personalizzato, segnalare eventuali punti d interesse (come un manufatto o una trincea) ed inviarlo al Consorzio che, una volta verificata l esattezza dell itinerario, lo includerà negli itinerari. Stefania Longhini Il Prunno si è recentemente arricchito di una nuova interessante proposta grazie all iniziativa della famiglia Leoni che gestisce l area, promotrice assieme all Associazione Amici del Museo e del Parco Archeologico del e in collaborazione con la Fondazione Museo Archeologico del della valorizzazione del Riparo Battaglia. Il sito archeologico, che si trova nei pressi della radura vicina al centro di Asiago, fu scoperto nel 1958 da G. Rigoni Stern e A. Corà, diventando oggetto di più campagne di scavi nel corso degli anni 60. Le ricerche archeologiche vennero eseguite dall Istituto di Paleontologia Umana dell Università di Ferrara in collaborazione con il Gruppo Grotte del e il Gruppo Grotte Trevisiol di Vicenza. La tipologia dei manufatti rivenuti dagli archeologi, strumenti e armature in selce, trova corrispondenza nel Paleolitico superiore, circa 11.500 anni fa, quando era frequentato dall uomo preistorico alla ricerca di selvaggina da cacciare. Il Riparo Battaglia, a quota 1.050, è un tipico riparo sottoroccia che sfruttava una parete lunga circa 25 metri e alta 3-5, esposta a sud-ovest, la cui parte frontale veniva chiusa mediante pali inclinati su cui venivano legate delle pelli. Nella parte occidentale del sito il deposito antropico era ricoperto da grandi massi di crollo che in origine formavano l aggetto del riparo, mentre nella parte orientale del sito il deposito fu decapitato e in parte rimaneggiato durante la prima guerra mondiale, quando a ridosso della parete rocciosa fu costruito un baraccamento. I reperti archeologici rinvenuti nel sito, al quale è stato dato il nome dello scienziato Raffaello Battaglia, sono conservati ed esposti a Castelletto di Rotzo al Museo Archeologico dei 7 Comuni, che cura anche le visite guidate al sito e i laboratori didattici estivi per ragazzi sul tema della preistoria con archeologi specializzati. Il Riparo Battaglia dalla Piana del Prunno si raggiunge agevolmente seguendo la segnaletica posta in luogo. Per informazioni e per prenotare le visite guidate ci si può rivolgere alla Baita del Prunno (tel. 339 6416519) o al Museo Archeologico del dei Sette Comuni Archeidos coop, tel. 0424 691100, cell. 338 8673899, info@archeidos.it. Silvana Bortoli

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8 Dall oro verde del nascono i formaggi Grün Alpe Valorizzare l oro verde del, ovvero l erba, con l obiettivo primo di tutelare la biodiversità avviando poi la produzione di una nuova filiera lattiero casearia certificata. Nasce su questi presupposti il formaggio marchiato Grün Alpe Pennar in produzione da quest estate al Caseificio Pennar, sito nell omonima contrada asiaghese. E la conclusione di un progetto chiamato Green GrassDairy realizzato dallo stesso caseificio, grazie alla collaborazione di buona parte dei suoi soci, insiemeall Università di Padova e alla Comunità Montana Spettabile Reggenza dei 7 Comuni. I formaggi ottenuti sono esclusivamente a latte crudo, prodotti lavorando il latte di bovine alimentate prevalentemente a pascolo alpino controllato. La produ- zione di forme di formaggio sarà necessariamente limitata. Ogni forma sarà dunque numerata e ricoperta da una pelure di colore verde vivo che ne renderà immediatamente distinguibile la provenienza. Tra le qualità di questo formaggio: una minor percentuale di acidi grassi saturi, un maggior contenuto di acidi grassi buoni, di vitamine E e A. Ma come si è svolto il progetto che ha richiesto due anni e mezzo di impegno? Un gruppo di lavoro coordinato dal prof. Giulio Cozzi dell Università di Padova, responsabile scientifico del progetto, che ha visto la partecipazione del dr. Gianbattista Rigoni Stern e dei tecnici della Spettabile Reggenza dei 7 Comuni, ha messo a punto un disciplinare per la corretta gestione delle superfici a pascolo nelle aziende che intendevano I professionisti dell hair styling sono capaci di fare magie anche con i capelli più danneggiati. Il Salone Anthony & Mara, oltre ad avere una grande esperienza, è sempre attento alle ultime novità e conosce tutti i segreti per donare capelli da star. La prima regola del salone consiste nel porre grande attenzione alla salute di cute e capello, mediante una serie di trattamenti mirati offerti da tecnologie e prodotti di nuova generazione che permettono di conciliare bellezza e benessere. INNOVAZIONE: l energia della luce nel capello Scopri la nuova terapia di bio stimolazione che va a lavorare sulle cellule germinative, stimolando in modo naturale e sicuro gli enzimi e le proteine. ATTUALITA partecipare alla filiera Grün Alpe. Questo protocollo di gestione è finalizzato a promuovere la difesa della biodiversità vegetale delle superfici a pascolo attraverso interventi sul sistema di pascolamento e limiti sulle integrazioni con mangime. Lo scopo è quello di spingere le lattifere ad utilizzare attivamente l erba spontanea dei pascoli alpini, evitando il fenomeno, ormai piuttosto diffuso, del loro sottoutilizzo in quanto sostituiti da alimenti assunti in azienda, in occasione della mungitura e del ricovero notturno. L idea che ci girava in testa e che ci ha spinto ad imbarcarci nella creazione del progetto spiega Giulio Cozzi è che la montagna deve trovare oggi nuove strade. Il sistema della zootecnia che prevede qualità dei prodotti e tutela ambientale è andato in crisi quando è aumentato il prezzo del latte. Le aziende hanno dunque allevato mucche che producevano più latte ma che avevano bisogno di un foraggiamento diverso (si ricorderanno bene le installazioni dei silos per il mais). Di conseguenza c è stata una sempre minor cura dei pascoli e l abbandono delle malghe, con l avanzamento del bosco. Le ripercussioni di ciò sui latti e sui formaggi si sono rese subito evidenti: una omologazione dei prodotti di montagna e di pianura che ovviamente impoverisce l economia di montagna. Con la certificazione prosegue Cozzi - assicuriamo una corretta gestione del pascolo; inoltre si è passati a una lavorazione casearia diversa. Tutto a latte crudo per evitare di intaccare le caratteristiche nutrizionali. In più non si è voluto creare una competizione con un altro prodotto di grande qualità come il formaggio di malga; i formaggi Grün Alpe possono essere considerati dei curvée e quindi essere commercializzati a prezzi leggermente più alti rispetto all Asiagodop». Dei 50 soci del Caseificio Pennar, ben 35 hanno subito aderito. Il caseificio già lavora 9 milioni di litri di latte all anno da cui nascono 20 mila forme di fresco, 9 mila di Gran Pennar e Grana padano, 10 mila d allevo, 8 mila forme di Pennarone, 1000 quintali di tosela, altri 1000 di burro e altri di formaggi vari a pasta molle. La nostra è un azienda storica, ben radicata sul territorio e legata alle sue tradizioni quindi il ritorno al pascolo e all impiego di erbe e fieno nell alimentazione (pratiche tra l altro mai del tutto abbandonatedai nostri soci) è soprattutto un piacere oltre ad un opportunità produttiva e commerciale spiega Fiorenzo Rigoni, direttore del CaseificioPennar Saranno formaggi a tiratura limitata di circa 3 mila forme che usciranno sul mercato rispettando i tempi della natura quindi agosto per il pressato, fatto con latte quindi di piena estate, e le festività natalizie per i stagionati, dopo 6 mesi di maturazione. Vieni a scoprire il nuovo trattamento con ossigeno, ultima frontiera nel campo dell estetica per il ringiovanimento di capelli e viso.

9 Le malghe, patrimonio prezioso e grande opportunità su cui investire Clodovaldo Ruffato, presidente del Consiglio regionale del Veneto, e Andrea Gios, sindaco di Asiago, al termine dell annuale visitamalghe ribadiscono la grande importanza di queste aziende Una grande opportunità su cui investire per il futuro del. Clodovaldo Ruffato, presidente del Consiglio regionale del Veneto, e Andrea Gios, sindaco di Asiago, non hanno dubbi sulla funzione delle malghe e sulla necessità di continuare a sostenere un attività che può ancora dare tanto al nostro territorio. E lo hanno ribadito a chiare lettere al termine della tradizionale visita che ogni anno amministratori locali ed esponenti istituzionali fanno ai malgari dell altopiano, per salutarli, ascoltarli e ringraziarli per il prezioso lavoro che continuano a svolgere con passione e sacrificio. Quello della salvaguardia di un mestiere che può sicura- Un momento della cerimonia di intitolazione del Centro Sportivo a Nicola Baù ATTUALITA mente appassionare ma che resta comunque difficile, soprattutto in presenza di una situazione economica non favorevole, è un problema evidenziato da tutti i gestori di malga incontrati. Facciamo sempre più fatica a far quadrare i bilanci, tra costi in continuo aumento e prezzi alla vendita in costante diminuzione - lamenta Egidio Basso, che con la moglie Luisa gestisce la malga Zebio (70 mucche da latte), situata a ridosso di un noto caposaldo austroungarico, vero e proprio museo all aperto della Grande guerra. Ma non ho alcuna intenzione di lasciare -aggiunge. Stessa determinazione quella espressa da Maurizio Magonara e dalla moglie Angelina, titolari delle malghe Zingarella e Portule, che tutti gli anni da Villa Estense, in provincia di Padova, salgono in Altopiano con le loro mille pecore da carne, contando - spiega Angelina con soddisfazione - sull aiuto del figlio Luca, 28 anni, che ha deciso di seguire le orme dei genitori. Sui figli - Valentino (32 anni), Francesco (30) e Giovanni (20) - contano anche Egidio e Clara Zecchinati che insieme gestiscono le cento fattrici, razza chianina, della malga Galmararetta, oltre ad altre attività quali un agriturismo e la coltivazione di dieci ettari delle famose patate di Rotzo. Un vero e proprio passaggio di consegne tra padri e figli è già avvenuto invece nelle malghe Dosso e Porta Manazzo. Gli storici patriarchi delle due malghe, Tarquinio Marini e Antonio Rodeghiero, entrambi ultraottantenni, pur avendo passato le incombenze dei lavori più pesanti ai figli Raffaele e Vimer, trascorrono ancora tutta la stagione dell alpeggio nelle loro malghe, distribuendo esperienza, tradizione e memoria oltre che ai collaboratori anche ai numerosi visitatori e turisti che raggiungono questi luoghi per l assaggio dei loro prodotti. Sto bene qui - ha detto Tarquinio Marini al presidente Ruffato che gli consegnava il gagliardetto del Consiglio - E più forte di me - aggiunge - indicando agli ospiti la foto che lo ritrae con Ermanno Olmi con sovra impressa la dedica del regista al vero maestro caseario. E un fatto molto positivo - precisa Ruffato - che ci siano giovani che decidono di investire in questa attività. Per parte nostra abbiamo il dovere di sostenere queste scommesse, nell interesse della nostra agricoltura e di un territorio unico quale è l altopiano di Asiago.

10 SVILUPPO TURISTICO La continua evoluzione di Val Formica: per l inverno arriva la nuova seggiovia In progettazione anche il nuovo impianto che dovrebbe portare al ripristino della pista principale che scende da Cima Larici. Previsti inoltre lavori su strada, parcheggio e rifugio Il rifugio Val Formica ha festeggiato, martedì 6 agosto, il suo secondo compleanno. Un momento di grande festa che è stato anche occasione per scambiare due chiacchiere con Alessandro Bregolato, presidente della Cima Larici srl, soprattutto sui progetti per il futuro di quest area turistica. Dal 6 agosto 2011 il vostro operato di recupero della zona, con il successivo ripristino anche dell area sciistica, ha riscosso un immediato favore. Favore che è cresciuto costantemente, a dimostrazione di come non rali dei dintorni già citati, ma anche quelli raffinati del rifugio e di tutta la sua cornice: tinte che rendono l insieme deciso ed elegante, in un perfetto connubio con quel che la natura ha saputo donare a questa porzione di Altopiano. Il tutto ravvivato dall eccezionale varietà di gradazioni offerte dalle cose e dalle persone che animano la giornata: gli escursionisti pronti a partire per le visite guidate con gli accompagnatori dell Associazione Guide Altopiano; la splendida esposizione del Club Fotografico Altopiano nella suggestiva collocazione tra il verde, vicino alla pozza dove le mucche arrivano puntualmente ad abbeverarsi e farsi fotografare. E poi il fuoco dei grill esterni e gli invitanti spiedi che continuano a girare tutto il giorno, i bimbi che giocano e imparano a creare piccoli capolavori con materiali naturali raccolti sul posto, come insegnano loro le ragazze del Cason delle Meraviglie. Parlando di sfumature e tonalità, come non sottolineare anche quelle smaglianti che hanno regalato Eva e Remo nel pomeriggio di musica live? Uno splendido sottofondo per una giornata che raccoglie commenti tutti dello stesso tono: belsi sia trattato solo di curiosità iniziale per la novità. La tantissima gente arrivata qui oggi per festeggiare con noi il 2 compleanno del Rifugio non è che la testimonianza del consolidamento della nostra clientela, che rispondendo così numerosa alle nostre proposte ripaga il nostro impegno spronandoci ad andare avanti nonostante le difficoltà di alcuni periodi, come quelle imprevedibili date dal tempo che fino a metà 2013 è stato piuttosto avverso. Sappiamo che non avete intenzione di fermarvi qui, che i progetti per il futuro sono tanti, quali i più immediati? Io e i miei soci crediamo molto nell importanza di investire nel turismo sul, una convinzione che parte dal nostro cuore, dall amore che sentiamo per il territorio. Innanzitutto vogliamo ringraziare molto le amministrazioni locali, su tutte quelle di Asiago e Lusiana per il sostegno che ci danno, in particolare per l impegno profuso nell ottenere i finanziamenti per i paesi di confine, che nello specifico, per quanto ci riguarda, permetteranno di sistemare la strada di accesso ai Larici, asfaltando l ultima parte e rifacendo in modo completo l intero tratto, attualmente soggetto a continui rattoppi per limitare i disagi e garantire la sicurezza necessaria. Abbiamo in progetto di sistemare e allargare la zona parcheggio, creando nuovi posti per evitare lunghe e disagevoli code sulla strada di accesso. A settembre inizieranno i lavori di sostituzione della vecchia sciovia con una seggiovia e in contemporanea partirà la progettazione del nuovo impianto che dovrebbe portare al ripristino della pista principale dell area, quella che scende da Cima Larici, tanto attesa dagli sciatori. Fra Alessandro Bregolato le nostre intenzioni c è anche pianificare investimenti date quella di allargare l offerta realizzando presso il rifugio alcute variabile del tempo. Ma la fi- principalmente dalla componenne camere per gli ospiti, per le ducia con cui siamo partiti non quali c è costante richiesta. La è diminuita, anzi, la risposta e i consapevolezza della bellezza di favori della gente ci confermano che le nostre scelte, seppur questi luoghi e del richiamo turistico che esercitano ci spingono a continuare su questa le giuste. molto impegnative, sono quel- strada, pur nelle difficoltà di Silvana Bortoli E un colpo d occhio immediato e notevole quello che accoglie i tantissimi che arrivano in Le mille sfumature colorate di Val Formica, martedì 6 agosto, per gustarsi la giornata di festa organizzata in occasione del 2 una bellissima giornata di festa anniversario di apertura del rifugio. Una bellezza, quella del luogo, alla quale difficilmente ci si abitua, anzi ogni volta che si arriva quassù riesce a stupire e svelare nuove sfumature! Impossibile, tanto per cominciare, non fermarsi a contemplare il paesaggio facendo girare lo sguardo tutto intorno, su pascoli e boschi dalle infinite tonalità di verde sulle quali spicca il blu del cielo, il tutto illuminato da un sole caldissimo in una giornata di piena estate. I colori è soprattutto la varietà dei colori a incantare: quelli natu- Foto di Mario Camonico lissima, come il posto! Già magnifico di suo, da due anni ancor più bello grazie all impegno di coloro che hanno creduto e continuano a credere nelle importanti potenzialità della Val Formica e del suo fascino coinvolgente. S.B.

11 Sullo Zebio, in ricordo dei caduti della Brigata Sassari Salendo al cimitero di Casara Zebio cominciava a piovere venerdì 26 luglio, ma gli impegni sono impegni. La Schola Cantorum San Matteo già da alcuni anni ricorda con una Messa cantata i Sassarini lì sepolti e con loro tutti i caduti sul e tutti coloro, militari e civili, che sono morti o hanno sofferto e soffrono a causa della guerra. Si sentiva il cupo rombo del temporale verso Bosco Secco e il cielo non prometteva niente di buono. Ma chi dal Beitaltebene, chi dalla Pista Stalder, chi dalla Croce di S. Antonio, chi dalla Malga Zebio, a piccoli gruppi arrivavano i cantori, gli amici, i Fanti con il loro gagliardetto, il presidente dell Associazione delle Famiglie dei Caduti e Dispersi in Guerra con la bandiera dell Associazione e, ospite d onore, il labaro della Associazione Provinciale Combattenti e Reduci di Sassari, la più antica d Italia, fondata alla fine del 1918,ricco delle 24 Medaglie d Oro al Valor Militare tra le quali spiccavano la prima medaglia d oro concessa a un soldato italiano nel 1793 a Domenico Millelire e due medaglie del 152 Reggimento della Brigata Sassari una delle quali ottenuta sullo Zebio.Anche Brunetto Forte, arruolato come trombettiere della Sassari, ha dato solennità alla cerimonia.il Luogotenente Antonio Pinna, diretto- GIUSTIZIA Zaia al ministro Cancellieri: Presto i provvedimenti contro la chiusura del tribunale di Bassano del Grappa Il 13 settembre, data prevista per la chiusura del Tribunale di Bassano, si avvicina a grandi passi. Il Presidente del Veneto, Luca Zaia, è tornato a sollecitare al Ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri, l immediata pubblicazione dei decreti correttivi che evitino la chiusura dei Tribunali e delle Procure di Bassano del Grappa, Chiavari, Luce, Pinerolo, Rossano re dell Archivio Storico della Brigata Sassari, per la prima volta in costume sardo, è stato come sempre preciso e coinvolgente nel ricordo storico e nella regia della cerimonia. Nella Messa il Parroco di Asiago, Don Roberto Bonomo, ha ricordato il valore della Pace, il sacrificio dei giovani sardi e di tutti i caduti di tutte le guerre. Il coro con i suoi canti ha allontanato il temporale e quando, alla fine della Messa, cantava Signore delle cime, il sole al tramonto dorava le cime degli abeti e preannunciava una meravigliosa notte stellata. Dopo la deposizione di un cesto di fiori rigorosamente bianchi e rossi come i colori della Brigata, Antonio Pinna, l asiaghese di Sardegna, ha letto alcuni brani di Lussu, Graziani ed altri che parlavano con impressionante realismo della loro esperienza sullo Zebio. Il luogotenente ha ricordato particolarmente un Sassarino sepolto nel cimitero ed ha invitato la Dr. Elisa Sodde dell Associazione Culturale Un ponte tra Veneto e Sardegna di Noale a deporre un mazzo di fiori davanti alla croce che lo ricorda. In futuro, ogni anno si ricorderà particolarmente un caduto. Il Generale Enrico Pino, Comandante della Regione Militare Veneto, ex Comandante della Brigata Sassari, ha ricordato l importanza e l originalità di questo appuntamento. L Assessore Guido Carli, in rappresentanza del Comune di Asiago, ha ricordato che la Comunità asiaghese, donando ai Comuni della Sardegna il suolo del cimitero, ha creato un legame profondo con la Comunità sarda. Al termine della cerimonia, invitati tutti i presenti ad uscire dal cimitero, Pinna ha fatto l appello dei 218 caduti chiamandoli per nome, cognome e comune di origine. Un elenco che sembrava non finire mai e che ci ha fatto capire quanto dolore e quante lacrime siano servite a creare la vera Unità d Italia fatta da italiani di tante regioni morti fianco a fianco in un po- sto che nemmeno sapevano esistesse.il minestrone del Maestro Pinaroli, i dolci delle nostre coriste, il mirto di Antonio, gli squisiti dolci sardi di Elisa Soddee la proverbiale ospitalità dei fratelli Stern e degli amici del Rifugio dell Angelo hanno fatto finire la serata nel migliore dei modi. Gli ultimi ad andarsene sono stati anche premiati da una meravigliosa alba lunare.l appuntamento si rinnoverà l anno prossimo alla fine di luglio. Giampaolo Strazzabosco Calabro, Tolmezzo. Con una lettera, che fa seguito alla nota già inviata il 23 luglio immediatamente dopo la manifestazione che - sul Ponte di Bassano - aveva visto la partecipazione di amministratori e operatori delle sei città e regioni interessate ai provvedimenti di cancellazione delle sedi giudiziarie, il Presidente Zaia ricorda al Guardasigilli l approssimarsi della scadenza del 13 settembre, data entro la quale la norma che prevede l eliminazione diverrà operativa. La lettera è stata inviata per conoscenza anche a tutti i parlamentari veneti. In modo particolare, per quanto riguarda il Veneto, sottolineo ancora una volta come la chiusura del tribunale di Bassano del Grappa stravolgerebbe una collettività e un comparto economico di vastissime dimensioni, considerato che il relativo circondario comprende 31 comuni, quasi 190.000 abitanti e che le attività economiche, molte della quali con interessi ultranazionali, sono oltre 20.000 dice il testo della lettera di Zaia. A questo si aggiunga che parte del territorio insiste in zona montana e ad alta propensione turistica l altopiano di Asiago dove nei periodi invernali ed estivi la popolazione passa da 20.000 a oltre 100.000 residenti. Il Tribunale di Bassano del Grappa è uno dei tribunali storici del Veneto, forse risalente addirittura alla Serenissima Repubblica Veneta aggiunge il Presidente del Veneto. Il nuovo Palazzo di Giustizia, per il quale la collettività ha speso più di 12 milioni di euro proprio con l obiettivo di dotare l ufficio delle infrastrutture necessarie per operare al meglio, rimarrà una scatola vuota. Confido nel suo autorevole intervento conclude Zaia affinché il circondario di Bassano mantenga l indispensabile presidio di legalità.

12 Fare un regalo al maestro Patrizio, raccogliendo e portando avanti quella che è stata la sua missione nello studiare e approfondire sotto tanti aspetti un territorio unico e bellissimo come il nostro Altopiano, per poi trasmettere agli altri queste conoscenze. E la molla che ha fatto scattare in un gruppo di giovani la voglia di dare vita a un associazione di guide naturalistico- ambientali, esperte anche di storia locale. Animati dalla stessa passione che li portati a seguire determinati indirizzi di studio, sono stati poi tanti gli stimoli che li hanno spinti ad allargare le proprie cognizioni su usi, costumi e sfumature dei nostri paesi. Come ci racconta per tutti Anna Sella, che è stata la prima sul ad ottenere il patentino di guida naturalistica ambientale rilasciato dalla Provincia. Dopo aver conseguito questo patentino spiega sono stata contattata da altre persone che avevano voglia di farlo a loro volta, tutte laureate nel settore ambientalistico naturalistico. In breve tempo ci è venuta l idea di riunirci e fare, ufficialmente, attività insieme. Per avere un parere sul nostro progetto abbiamo contattato il mae- AMBIENTE Le Guide Altopiano e il loro impegno Far conoscere e amare il territorio nel ricordo del maestro Patrizio stro Patrizio Rigoni, che ci ha spronati a portare avanti la nostra idea e mettere la passione per il luogo stupendo in cui viviamo a disposizione anche degli altri. E così che è nata l Associazione Guide Altopiano, unica a raccogliere queste figure ufficialmente riconosciute dalla Regione. L Associazione, di cui con Anna Sella fanno parte Monica Fantin, Gianni Frigo, Massimiliano Gnesotto, Filippo Menegatti, Marco Pellegrini, Francesca Pesavento, Fabio Rigoni e Franco Sella, è nata qualche anno fa, ma ci è voluto un po di tempo perché venisse conosciuta e se ne recepisse il suo valore. Tutte le guide hanno un altro lavoro, e quello dell accompagnatore turistico è un qualcosa in più che permette loro, primo di tutto, di approfondire ciò che è la nostra terra, tramite corsi, studi, letture di libri specifici. Consapevoli che ambiente e storia sono strettamente legati continua Anna Sella abbiamo deciso di abbinare alle conoscenze naturalistiche anche quelle storiche, frequentando un corso, promosso dalla Provincia, specifico sulla 1^ guerra mondiale in Altopiano. La preparazione delle visite guidate ci ha molto arricchito negli anni, perché quando si organizza un escursione vanno valutati e sviluppati molti aspetti. In gran parte si accompagna la gente lungo sentieri CAI o su percorsi esistenti: non va bene, sotto l aspetto naturalistico, portare la gente in mezzo a un bo- dole a prendere contatto con l ambiente, facendo toccare determinate piante, come ad esempio il timo e l origano, e ad annusare poi la mano. Nelle uscite storiche legate ai fatti della guerra innanzitutto spieghiamo l ambiente, per far capire come i soldati hanno dovuto adattarsi ad esso, e poi ci addentriamo nella storia strettamente collegata. Ci piace poi spiegare come sia necessario anche gestire la natura, come ci voglia una convivenza per non rischiare perdite. Gli aspetti legati al territorio sono moltissimi, e per questo dedichiamo molto tempo a tutti gli studi necessari. L attività delle guide è in continuo fermento: oltre a organizzare le escursioni, c è sempre la voglia di pensare a nuove mete che possono avere diverse valenze, toccando percorsi legati anche alle tradizioni e ai lavori tipici. L interesse e l amore per il territorio porta a allargare queste possibilità, proprio con l intento di valorizzare tutte le Anna Sella peculiarità della nostra terra. E proprio tutto ciò che offre il nostro bellissimo altopiano conclude Anna Sella - a spingerci allo studio di nuove proposte e ad allargare le nostre conoscenze in ogni campo. Come faceva il maestro Patrizio, e come sentiamo di dover fare oggi noi, per ricordarlo e onorarlo nel modo più naturale e coerente possibile. Per informazioni sul calendario delle escursioni è possibile consultare il sito www.guidealtopiano.com, o rivolgersi allo IAT di Piazza Carli ad Asiago. Silvana Bortoli Accompagnatore di mezza montagna istituita una nuova figura professionale Nasce in Veneto la figura professionale dell accompagnatore di mezza montagna; una figura formata e preparata che si colloca a metà tra la guida alpina, che può accompagnare anche cordate in roccia, e la guida turistica che si concentra di più nelle città d arte. La legge che istituisce la figura dell accompagnatore di mezza montagna modifica la legge regionale che disciplina la professione di guida alpina. L accompagnatore di mezza montagna potrà accompagnare turisti in escursioni su terreno montano, con l esclusione delle zone rocciose, dei ghiacciai, dei terreni innevati e di tutti gli itinerari che richiedono l uso di tecniche e materiali alpinistici. E un opportuni- sco, se non su sentieri già tracciati. Chi ha avuto modo di partecipare alle escursioni con le Guide Altopiano, ha potuto apprezzare come si tratti in realtà di visite guidate all aperto, visto che si viene accompagnati alla scoperta di tutto ciò che di solito non viene notato. La gente è portata ad apprezzare i luoghi per la loro bellezza, senza spingersi verso tutti gli aspetti che li contraddistinguono. Noi sproniamo ad osservare, spieghiamo le caratteristiche geologiche e vegetative, illustrando e motivando le differenze tra un ambiente e un altro. Ci soffermiamo non solo sulle piante arboree ma anche sulle erbacee, invitiamo le persone ad usare i sensi, invitantà per dare sviluppo alle attività turistiche del di Asiago e dell area montana e pedemontana vicentina spiega il consigliere regionale Costantino Toniolo - Soprattutto si offre un occasione di occupazione ai tanti giovani e meno giovani che svolgono altre attività stagionali come quella prettamente invernale di maestro di sci. La richiesta di escursioni guidate è in crescita anche sulle Prealpi; con il centenario della Grande Guerra la richiesta sicuramente aumenterà. Credo si debba andare nella direzione di favorire una figura di accompagnatore a 360, che possa accompagnare il turista per le nostre montagne in sicurezza ma anche saper raccontare le nostre montagne, dalla natura ai percorsi letterari ai fatti storici aggiunge il vice presidente della Spettabile Reggenza dei 7 Comuni Andrea Benetti Una figura in sostanza con competenze storiche, culturali, ambientali che riesca a far vivere pienamente il territorio. Ottima iniziativa per le zone collinari, speriamo facciano qualcosa di simile anche per la montagna come ironizza invece il sindaco di Asiago, Andrea Gios Mi pare che il termine mezza montagna non sia particolarmente azzeccato anche perché molte escursioni presenti sul nostro territorio non sono propriamente delle passeggiate dove esporre quanto si sta visitando ma richiedono capacità fisiche e conoscenze particolari per poter affrontare qualsiasi evenienza. Gerardo Rigoni

GALLIO 13 I premiati del nono raduno Un paese vestito a festa, domenica 4 agosto, ha accolto con il solito grande entusiasmo un migliaio di Baù giunti da ogni dove per il Meeting Internazionale. Al mattino la banda musicale e majorette hanno percorso tutte le vie del paese in un frastuono musicale coinvolgente. Alle 11.00 la Messa comunitaria nella bella chiesa parrocchiale, gremitissima, officiata dal parroco Don Lauderio e concelebrata da Don Giovanni Baù, parroco a Noventa di Piave salito a Stoccareddo per l occasione. La celebrazione è stata accompagnata dal Coro Cimbro di Roana diretto da Remo Azzolini che ha espresso una musicalità antica molto apprezzata. Carissimi della Grande Famiglia dei Baù vi porto il saluto di ben tornati a casa a nome mio personale e di tutti collaboratori della Polisportiva Stoccareddo. Per la nona volta siamo riusciti ad accogliervi anche se provenienti da tutto il Mondo. E incredibile come sia forte, per noi Baù, il richiamo della terra d origine. Non è facile arrivare a Un piccolo monumento nascosto dall erba e dall incuria, dimenticato. E quello situato sul monte Sisemol, a pochi metri dall abitato e dai ripetitori che ricorda il primo Concorso internazionale di volo a vela svoltosi a Gallio nell ottobre 1924. Un avvenimento che ebbe vasta eco sulla stampa e che fu vinto dal tedesco Martens. Il monumento è stato posto sul prato che nella storica occasione fungeva da zona di lancio ed èstato inaugurato nel 1976. Rappresenta e ricorda una piccola ma significativa pagina di storia del e del volo a vela e in quanto tale andrebbe valorizzato. La sollecitazione arriva da Silvano Benetti: Basterebbe tagliare l erba che lo nasconde e sarebbe bello creare un piccolo sentiero che conduca al monumento così che sia ben segnalato e visibile. Sugli alianti sul Monte Sisemol dice ancora Benetti conservo i ricordi degli appassionati racconti dimio padre quand ero bambino. Gli alianti venivano lanciati da lì grazie a una tavola di legno paraffinata e a degli elastici e poi restavano in volo un quarto d ora/venti minuti e per tutti era un grande spettacolo. Baù da tutto il mondo hanno invaso Stoccareddo Le cuoche Stoccareddo dall Australia o dal Brasile, dalla Francia o dal Canada o da tutta Italia se non ci fosse quel legame di sangue che ci vede radici dello Sul Sisemol il dimenticato monumento che ricorda il primo concorso di volo a vela foto Sergio Silvagni Patao stesso ceppo. Grazie di essere qui con noi. Con queste parole il Presidente della Polisportiva, Emanuele Baù, ha dato il benvenuto ufficiale. Gemma la più giovane dei Baù Dall Austalia Michela e mamma Dopo la Messa, il Gruppo Alpini di Stoccareddo ha posto una corona al Monumento ai Caduti anche a memoria dei Baù che riposano nelle terre di emigrazione. Poi tutti al Palatenda per il pranzo comunitario dove gli addetti alla cucina hanno sfornato più di 800 pasti in un ora e mezza. Il Gruppo folcloristico-musicale Il Canfin ha allietato un pomeriggio pieno di ricordi e di storie di emigrazione con i saluti del Vicesindaco di Gallio Natale Pompele e dell Assessore Regionale Elena Donazzan. Un momento significativo e toccante per i Baù è stata la consegna di un ricordo, una scultura di Pino Baù raffigurante una madonna cimbra a: Mario Baù di 102 anni, il più anziano dei Baù che vive a Stroppari di Tezze sul Brenta (Vi); a Camilla Baù di 8 mesi, la Baù più giovane che vive a Torino, e a Michelle Baù arrivata con la mamma da Traralgon in Australia, la Baù arrivata da più lontano. Particolarmente gradita la presenza di brasiliani giunti da Santa Maria (Rio Grande do Sul), di venezuelani da Buenos Aires, di Marco Baù dalla Norvegia (uno degli ideatori dei Raduni dei Baù), di Suor Elisa Baù giunta dalla Guinea Bissau, dove è missionaria, da parecchi francesi e molti Baù giunti dal Piemonte, dalla Lombardia e tantissimi venuti da ogni contrada del Veneto. Una serata all insegna del ballo liscio ha chiuso una giornata intensa ed emozionante con un arrivederci al prossimo Meeting, il 10, che si terrà nel 2016. Amerigo Baù

14 Non è possibile raccogliere in poche righe la rievocazione del Festival Cimbro organizzato dal Comune di Roana nelle sue varie frazioni e dedicato quest anno alla musica e alla cultura Creola della Lousiana (Stati Uniti ). Concerti, spettacoli, incontri, iniziative varie hanno fatto conoscere e sentire la bellezza e il valore di una realtà lontana, ancora viva nel Sud degli Stati Uniti, con una mescolanza di etnie francesi (primi colonizzatori ), africane (arrivate con gli schiavi) e ispaniche (vicinanza con il Texas e con la Florida ). Dopo l inaugurazione del sindaco Frigo e dell assessore Martello in municipio, il Festival è esplosonelle piazzette di Canove e in serata nella Sala teatro, con un concerto della RollandTchaakouentè Band, ricca di suoni nuovi e antichi, specialmente nelle chitarre, suoni mescolati di Africa e di America, arte di anime erranti. Mescolanza di generi musicali diversi è stato anche il concerto a Camporovere degli AligatorNails Band, interpreti originali di ritmi e di blues emozionanti. Straordinario è stato a Roana, nelpalatenda, il concerto di Andy JForest Band, che è riuscito a coinvolgere nella sua strepitosa musica il suono dei campanacci dei nostri SchellaTragher. Suggestivi altri momenti come il Sigfrido, ispirato all opera di Wagner e tradotto in spettacolo da ArteMusica di Roana, oppure la serata tradizionale delle SelighenBaiblen, organizzata dalla Pro Loco di Cesuna e lo spettacolo dei Rio Terà e dei C+C Maxigros al palatenda di TreschèConca.Per capire e gustare di più gli spettacoli, è stato utile l incontro con lo scrittore Carmelo Genovese, autore del libro New Orleans e Lousiana, un viaggio attraverso la musica creola ROANA Lavori sulle strade a Canove e Cesuna: il sindaco risponde a cittadini e minoranza Il sindaco di Roana Valentino Frigo non ci sta a farsi chiamare dilettante dalla minoranza consiliare e risponde a quanto scritto sulle ultime due edizioni del nostro giornale in tema di viabilità. Nel numero del 20 luglio avevamo riportato le preoccupazioni della popolazione per la poca sicurezza della pedonale tra Treschè Cesuna e Cesuna, dove in fase di allargamento della comunale è stato realizzato un marciapiede complanare. Lo scopo principale degli interventi sulla strada spiega il sindaco era la riduzione di alcune curve e l allargamento della carreggiata. Visto che l ampiezza lo permetteva, è stato segnato anche un marciapiede, in modo da dare un servizio aggiuntivo in caso di necessità, cosa che non esiste in altre strade di collegamento tra una frazione e l altra. Uno spazio non certo pensato per passeggiate a piedi o in bicicletta: per questo ci sono due alternative ideali, una chiusa al traffico veicolare e l altra in cui transitano solo gli aventi diritto, ovvero la strada dell ex ferrovia e quella del Pannocchio. Per questo non è nostra intenzione nè mettere un profilo per separare carreggiata da marciapiede, né togliere il marciapiede stesso, perché non risolveremmo nulla, anzi peggioreremmo le cose. Ci sono poi le polemiche riguardo ai lavori di asfaltatura a Canove, sia in relazione ai disagi alla viabilità che hanno comportato in periodo di stagione estiva, che per quello che è considerato uno spreco di denaro visto che si è dovuta rifare la segnaletica pedonale dopo breve tempo. L iter burocratico spesso non permette di agire nel modo che sembrerebbe più logico, e certamente ci può essere stata scarsa comunicazione e tra gli enti che hanno gestito questi lavori, enti di cui non fa parte il Comune. A noi è stata prospettata dalla Provincia, pochi giorni prima che venisse effettuata, la possibilità di asfaltatura in due date di fine luglio o rinviare il tutto a settembre. Dopo aver atteso da lungo tempo questi lavori, rinviare a settembre sarebbe stato peggio. Per quanto riguarda le strisce pedonali fatte pochi giorni prima, da parte nostra non potevamo decidere di aspettare l asfaltatura, perché di fatto non ci era stata ancora comunicata. E in ogni caso l appalto di asfaltatura di un centro abitato comprende sempre la rifacitura delle strisce pedonali. Venendo ai disagi, ci sono stati solo per un giorno, dopo la gente si è detta contenta dei lavori che hanno anche risolto problemi di rumore di transito lungo la strada. Si può non essere d accordo con le idee conclude il sindaco ma non accetto le accuse di incapacità gestionale e di dilettantismo da parte di componenti della minoranza che in passato hanno dimostrato, tanto per rendere l idea, di essere incapaci di fare una o con un bicchiere!. In fatto di disagi in ambito di viabilità comunale, ci è arrivata un altra segnalazione da parte del consigliere Maurizio Panozzo. Mi chiedo come possa l amministrazione comunale, in particolare l assessore ai lavori pubblici Dario Frigo, permettere che venga tolto l asfalto dalla carreggiata di venerdì pomeriggio, a fine luglio, con il passaggio turistico HOGA ZAIT: Cimbri e cultura Creola dal jazz e dal blues al rock. Egli ha messo in evidenza il valore delle minoranze, con la loro cultura diversa e con la loro importanza anche in campo turistico. Tra l altro ha anche parlato di un percorso etnico-turistico organizzato in Lousiana dalla minoranza francese con la sigla Laissez le bon tempsrouler, lasciate scorrere il buon tempo, con le sue occasioni di distensione, di amicizia, di arte, di divertimento. Un percorso che in Lousiana collega locali di blues, centri culturali, località turistiche Mescolando lingua francese, ritmi africani, melodie ispaniche, la cultura creola valorizza diverse componenti culturali su un piano di fusione e di uguaglianza, contro la egemonia di culture predominanti e colonialiste. Nelle affermazioni di Carmelo Genovese si poteva cogliere che c è nei fine settimana, per poi passare all asfaltatura il lunedì mattina. E accaduto sulla strada che da Canove porta a Cesuna, nel tratto dalla curva cosiddetta del Ghelpack fino al ponte, dove il lavoro ha comportato un solco profondo e imprevisto sulla carreggiata, che ha portato pericoli e disagi, fra cui danni alle auto e il serio rischio di incidenti, come mi è successo personalmente, a causa della mancanza di segnaletica dei lavori stessi. Trovo che sia una vergogna questo modo di agire, che certo non ci fa fare bella figura sia nei confronti di residenti che di turisti. Silvana Bortoli Per il nuoto libero in piscina, orari ben precisi. Da rispettare L amministrazione comunale coglie l occasione per rispondere anche alla lettera pubblicata recentemente dal nostro giornale in cui un cittadino del comune lamentava l indisponibilità della piscina comunale per il nuoto libero, a favore di corsi vari. C è un contratto specifica l assessore Luigi Martello che detta le clausole di gestione, e questo è sempre stato rispettato, offrendo l accesso negli orari esposti, che per il nuoto libero sono 4 ore al giorno. Come per qualsiasi struttura sportiva esistono orari diversificati per le varie attività, indispensabili per l economia gestionale della stessa. E impensabile tenere conto delle esigenze dei singoli. Nello specifico vorrei anzi sottolineare come la struttura negli ultimi tempi sia rimasta sempre aperta, tutti i giorni e con orario continuato, dimostrando attenzione e serietà nei confronti dei vari utenti. S.B. il pensiero e l esperienza di Edouard Glissant, il poeta nato in Martinica, ritenuto il rappresentante della cultura creola più significativo del nostro tempo.egli sostiene che la globalizzazione che stiamo vivendo richiede una nuova mentalità, in cui non ha più senso una cultura unica, a radice unica, che sopprime le altre radici, le altre diversità. E necessaria una cultura fatta di relazioni, fatta di scambi, di apertura verso gli altri. La cultura creola è il risultato imprevedibile dell incontro tra culture, forme di sensibilità e di intuizione diverse. E una indicazione utile anche alla nostra cultura cimbra, una cultura che non si oppone e si scontra con altre culture, ma si incontra, interagisce, dialoga con le altre culture, senza diluirsi, senza indebolirsi, per non sparire. Così l HogaZait, il Festival Cimbro, può diventare veramente una frontiera cimbra sul mondo, com è nel suo programma. Sergio Bonato

15 A Roana e frazioni torna il CucuFestival, spettacoli itineranti con gli artisti di strada Gli ultimi due giorni di agosto e il primo di settembre per le strade dei paesi del Comune di Roana andrà in scena il CucuFestival, 3^ edizione di un evento che accoglie artisti di strada internazionali. Oltre a quelli italiani commenta Andrea Valente dell Ufficio del Turismo arriveranno artisti da Israele, Cina ed Argentina, che partecipano a importanti festival del teatro di strada. La scelta cade su personaggi che si distinguono per l alta qualità degli spettacoli, in base alle loro tournée in Italia. Il nostro è un Festival in parte col- Un pezzo di storia altopianese al Museo Veneto delle Campane Il Museo Veneto delle Campane, situato nella prestigiosa Villa Fogazzaro Colbacchini di Montegalda (VI), è stato arricchito con un pezzo di storia del nostro Altopiano grazie alle campanelle donate alla struttura museale dalla famiglia Martello Tut di Roana. Si tratta delle campanelle usate nella Prima guerra mondiale come segno di allarme prima di un bombardamento per avvertire i soldati e invitarli a scendere in trincea. Venivano anche appese sui recinti di filo spinato, così se qualche nemico si avvicinava e tentava di passare o tagliare i fili le campanelle oscillavano e suonavano. Domenico Martello Tut aveva ritrovato questi oggetti negli anni 50 quando, per mantenere la numerosa famiglia, come tanti altri in Altopiano, faceva il recuperante. L idea di donare le campanelle di nostro padre al museo spiega Barbara Martello mi è venuta dopo averlo visitato in uscita legato a quello di Caorle, e questo permette di mitigare i costi. La direzione artistica è affidata all associazione culturale padovana Carichi Sospesi, che ci aiuta nella selezione logistica, mentre a lavorare sul campo sono, oltre all Ufficio del Turismo, le Pro Loco delle frazioni roanesi che ospitano i vari spettacoli. Quest anno è stata un po rivista la formula del Festival, che pur rimanendo a carattere itinerante, prevede meno spostamenti durante la giornata, abbinando due frazioni al giorno in con una scolaresca. Parlando con Chiara Donà, responsabile del museo, seppi che questo modello non era presente nella collezione. Con mia sorella e i miei fratelli abbiamo dunque deciso di fare la donazione in ricordo di nostro padre. Al museo, le campanelle di Domenico Martello Tut saranno poste nella sezione dedicata alle campane del periodo bellico, prevedendo l inserimento negli itinerari didattici rivolti alle scuole. Oltre alle campanelle - conclude Barbara Martello - abbiamo portato al Museo un libro di Roana nel quale c è una foto storica (del 1916) del campanile di Roana mentre veniva colpito da una granata nemica. Altre campanelle di casa Martello sono custodite nel Museo della Grande Guerra di Canove al quale erano state donate sempre in memoria di papà Domenico. S.L. ROANA modo da agevolare sia gli artisti che gli spettatori. Circo 238, Mistral, Milo & Olivia, Sinakt, Cie ES, Otto il Bassotto, Compagnia Rasoterra, El Bechin (vincitore del concorso Carichi in strada 2013): sono questi gli artisti che si alterneranno, con spettacoli tra i più vari, per le strade dei paesi. Venerdì 30 agosto appuntamento a Mezzaselva in piazza dei Cimbri (ore 17) e a Roana in Piazza S. Giustina (ore 18 19 21-22); sabato 31 il cucufestival tocca Canove con spettacoli presso il parcheggio di Via Roma (ore 17 21 22.30) e presso il parco giochi alle 18, oltre a Camporovere (campo di schettinaggio) alle 19.30. Domenica 1 settembre spettacoli a Treschè Conca alle 17 e alle 19.15 al palatenda e alle 22.15 presso il piazzale Belmonte; a Cesuna al palastazione alle 18.15 e alle 21. Presso gli uffici turistici e le Pro Loco sono disponibili i volantini con la presentazione degli artisti e il dettaglio degli spettacoli. S.B. Nella foto: i fratelli Martello, don Alessandro e Barbara, assieme a Chiara Donà responsabile del museo mentre donano le campanelle dentro una delle sale del museo La più grande collezione di Campane d Europa Il Museo Veneto delle Campane è la più ricca e curata collezione di campane d Italia, ormai prossima a divenire la più grande in Europa. Vi sono ospitati più di 200 esemplari che decorarono chiese, templi e palazzi non solo d Italia, ma anche di Francia, Germania, Cina, India, Birmania e Thailandia. Sorge a coronamento di più di 250 anni di attività artigiana della Fonderia Colbachini, nata nel 1745 e nel 1898 insignita del titolo di Fonderia Pontificia. Lunga tradizione artigiana della Fonderia, qualità dei suoi prodotti e antichità dei suoi esemplari, si sommano al significato storico che gli esemplari esposti assumono. La data e le iscrizioni che portano incise, il materiale di cui sono fatte, il luogo nel quale sono state ritrovate, i segni inferti dal tempo o da altri eventi, sono infatti tracce della nostra storia che ha segnato con le sue trasformazioni sociali, politiche, religiose ed economiche, la superficie bronzea della campana. Campane carambolescamente sfuggite a scempi o a fusioni belliche, campane tolte ai campanili per regimi che imposero l ateismo di stato (a questo proposito è esposta una campana ucraina strappata al suo campanile per effetto della politica staliniana), campane in ferro (è il caso di una campana tedesca del 1921, segno della crisi economica della Germania dopo il primo conflitto mondiale ), campane forate da proiettili di guerra Campane, campanelli e sonagli destinati a scandire eventi esclusivamente laici, altri destinati ad annunciare riti religiosi ed eventi della quotidianità della vita dell uomo; campane simbolo di fede, pace, dolori e gioie e campane fuse col bronzo di vecchi cannoni Una storia che accompagna l uomo da più di 4000 anni.

16 ENEGO Nasce il comitato No biomasse a Enego Dopo la delibera della giunta regionale che ha dato il via libera alla realizzazione di una centrale a biomasse in località Crosare. Non ha nessuna utilità pubblica e c è pericolo di inquinamento Stop alla centrale biomasse di Crosare ad Enego. Dopo la delibera della giunta regionale che ha dato il via libera alla realizzazione di un impianto a biomasse in località Crosare è immediatamente sorto un comitato che è intento a raccogliere firme per poter poi fare ricorso contro la decisione regionale. E per fermare L Alpa, ditta che dovrebbe realizzarlo, assicura Un impianto efficiente e ambientalmente sano A dire il vero sono sollevato che si sia costituito questo comitato, almeno così abbiamo un interlocutore a cui illustrare il progetto commenta Ennio Frison della società agricola ALPA srl - Comunque il punto di partenza è uno: qui non si brucerà legno ma gas. Da quanto si apprende dal progetto presentato in Regione, e che ha ricevuto l ok della giunta regionale dopo i pareri favorevoli degli enti preposti al vaglio di questi impianti (come l Arpav), l impianto sarà di tipo pirogassificazione con motori a ciclo otto ; una tecnologia finlandese che ALPA applicherà tra i primi in Italia. Una tecnologia che, sulla carta, dovrebbe garantire un risparmio energetico, un uso molto efficiente della biomassa e un impatto ambientale basso. L impianto va solo a legno vergine; l uso di qualsiasi altro tipo di biomasse (compreso legno inquinato da resine o colle) andrebbe a rovinare il delicato sistema di produzione di Syngas e ridurrebbe l efficienza stessa dell impianto. In pratica sarebbe controproducente per noi spiega ancora Frison L impianto funziona prima creando cippato con legno proveniente da ritagli di segheria, ramaglie, cortecce. Anzi ciò potrebbe essere addirittura un incentivo a tenere puliti i boschi da secaroi o schianti. Dopo la cippatura questa viene portata a 1200 definitivamente la centrale. Un impianto, con la combustione di biomassa vegetale vergine, dovrebbe produrre 497 kw di potenza elettrica in parte usato dall azienda agricola che la vorrebbe realizzare ed in parte ceduta, attraverso una cabina di trasferimento, all Enel. Nonostante la Regione Veneto promuova questo tipo di energie rinnovabili, in realtà abbiamo scoperto che le esperienze di altre centrali in Italia non fanno certo stare tranquilli spiega Katia Rech del Comitato No biomasse a Enego - La motivazione principale è la materia prima utilizzata. Da una ricerca effettuata dalla Provincia di Treviso sugli impianti presenti nella Marca risulta che, gradi senza la presenza di fiamma. Ciò comporta la trasformazione del materiale legnoso in gas (il processo si chiama pirolisi) da cui si ricava l energia elettrica con una combustione gassosa. Infine il fabbisogno giornaliero è di circa 120 quintali. Per quanto riguarda l impatto ambientale è stato tra le nostre priorità quello di assicurarci del basso impatto continua Tant è che sul camino sarà installato un controllo elettronico dei fumi collegato direttamente all Arpav. Abbiamo speso due anni di ricerche per trovare l impianto giusto a bassa emissione, ricerche convalidate anche da professori universitari e professionisti del campo delle energie rinnovabili. Due anni di ricerche seguite da 3 anni di progettazione e di iter burocratico adesso però stanno logorando la pazienza della società che ha anche promosso un ricorso al Tar contro la delibera comunale che, con una variante, ha limitato la potenza di impianti di biomassa presenti sul territorio eneghese. Per quanto riguarda poi l impatto sulla viabilità conclude Frison - Da Enego scendono quotidianamente una ventina di mezzi pesanti tra legname e marmo; non credo che un camion al giorno in più crei così tanto disagio. Comunque siamo qui a disposizione per raffrontarci, sempre che ci sia la volontà del confronto. G.R. se inizialmente, come nel caso della ditta Alpa, si assicura l utilizzo di legna vergine in seguito, per difficoltà nel reperimento della stessa, si passa all utilizzo di scarti di lavorazione come legno verniciato o incollato. Senza contare il pericolo dell uso di legname, probabilmente radioattivo, proveniente dall estero. In più questo impianto non ha nessuna utilità pubblica, in quanto troppo distate dal centro abitato di Enego, pertanto l energia termica prodotta non è utilizzabile da nessun edificio come teleriscaldamento prosegue Rech - Distante dal centro di Enego e nello stesso tempo troppo vicino a diverse abitazioni. Oltre a questo, che è l aspetto senz altro più preoccupante, va tenuto conto anche dell inquinamento acustico e dell aumento di traffico di mezzi ingombranti. Qui non è una questione di not in my backyard (non nel mio vicinato, ndr) conclude Rech - Sebbene l impresa dichiari che l impianto sarà a basse emissioni in atmosfera, una buona parte della popolazione ritiene che ci sia un rischio, lo conferma il fatto che in precedenza sono state raccolte più di 220 firme per sollecitare l amministrazione comunale a scoraggiare iniziative di questo tipo. Tanto che l amministrazione ha provveduto ad emettere una delibera consigliare che imponeva un tetto massimo di 150 Kw per impianti biomassa. Purtroppo la Regione non ha minimamente considerato il voto contrario del Comune nella Conferenza dei Servizi addetta alla valutazione del progetto, emanando così una delibera che autorizza l impianto. Gerardo Rigoni

La Colonna Mozza pag.10 QUINDICINALE DI ATTUALITA, CULTURA, SPORT E TRADIZIONI 17 N. 404 - ANNO N. 0 XV - EURO 1,50 PERIODICO IL PRIMO DELLA ED SEZIONE UNICO GIORNALE ANA MONTE DELL ALTOPIANO ORTIGARA SABATO 4 ESTATE AGOSTO 2013 Il Saluto del Presidente della Sezione Il perché di un giornale Cari Soci ed Amici Alpini, quest anno, 2013, ci ha visto protagonisti di molti cambiamenti in seno alla nostra Sezione Monte Ortigara; dal rinnovo delle cariche in Sezione ad un nuovo metodo di gestione dei tanti, alle volte troppi, impegni che la vita di una Sezione Alpini comporta. Anche se numericamente la nostra Sezione è fra le più piccole, la Monte Ortigara è considerata di grande importanza per il mondo degli alpini perché da qui, dalla sacralità delle nostre montagne, è nato quello spirito alpino che tutti ci invidiano. Qui, sul Monte Ortigara, si ritrovarono per la prima volta, nel 1920, calpestando una terra ancora intrisa di sangue, gli alpini d Italia per non dimenticare. Sì per non dimenticare le migliaia di soldati italiani mandati s morire in modo, a dir poco, improvvido. Lassù, a quota 2015 vollero issare, una colonna mozza, a perenne ricordo delle innumerevoli giovani vite spezzate. Per questo, cari Soci ed Amici, dobbiamo essere orgogliosi di appartenere alla Sezione Monte Ortigara. Siamo alla vigilia del 90 di fondazione della Sezione Monte Ortigara che intendiamo ricordare con manifestazioni adeguate; già è in fase di ultimazione il libro del 90esimo che raccoglie la nostra storia alpina e la storia di tutti i 17 Gruppi che ne fanno parte. Per tutti i motivi alpini sopra indicati, il Consiglio di Presidenza ha proposto di fare un giornale sezionale per dar modo a tutti gli oltre 1200 soci ma anche a tutti gli altopianesi di conoscere i vari programmi, le varie attività, le varie iniziative, anche di volontariato, che i nostri Gruppi mettono in atto ogni qualvolta è necessario. Insomma per farci conoscere meglio nella società civile dove viviamo. Poiché noi alpini siamo abituati si a fare ma fare con ponderazione, il Consiglio di Presidenza ha pensato di provare, questa nuova avventura, con l uscita di 2 numeri entro il 2013 appoggiandosi al giornale locale L Altopiano con un inserto di 4 pagine nostre. Certi di fare cosa gradita vorremmo che, sfogliando queste pagine, i Soci possano toccare con mano quanto è stato fatto, non per ricevere meriti ma solamente per far capire che gli Alpini sanno essere presenti nei momenti di bisogno, facendo vedere in silenzio, i valori nei quali gli Alpini credono. Sono sicuro che lavorare con intensità ed assieme porterà anche umana soddisfazione. Un saluto slpino a tutti Voi e ai Vostri Famigliari. Il presidente Enzo Biasia 1924 nasce la Sezione ANA Monte Ortigara 1962 1 raduno reduci della Div. Val Pusteria 1972 organizza cerimonia chiusura celebrazione fondazione delle Truppe Alpine 2006 organizza la 79esima Adunata Nazionale 86esima Adunata Nazionale A Piacenza Per non dimenticare Ortigara: Memoria ed onore Gruppo ASIAGO Accordo tra Comune e alpini per la concessione della malga Pastorile Gruppo FOZA Giornata ecologica per una ventina di alpini per ripulire i boschi I numeri della Monte Ortigara 1300 Soci Alpini (che tra il 1994 e 1997 hanno lavorato 9 mila ore per realizzare la sede sociale) 200 Amici degli Alpini (che hanno contribuito fattivamnete nelle 4 mila ore di volontariato del 2012) 17 Gruppi (Altopiano ma anche Forni, Pedemonte, Pedescala, San Pietro Valdastico) 100 soci del gruppo sportivo GSA Raduno Triveneto Gli amministratori e la Monte Ortigara insieme per Gruppo GALLIO Grande successo per la rievocazione storica della Battaglia dei Tre Monti Gruppo CANOVE Inviati 10 mila euro in Africa a sostegno di un orfanotrofio in Kenya 36 Medaglie d Argento al Valore 75 Medaglie di Bronzo al Valore 5 Croci di Guerra al Valore 1 Promozione per meriti di Guerra www.anaasiago.com

Oltre 10 mila persone radunate nella zona dell Ortigara per ricordare il sacrificio di chi ha combattuto, sofferto e anche perso la vita nella più cruenta battaglia in montagna mai combatutta. La giornata di pellegrinaggio e di riflessione ha avuto inizio alle 9 all ombra della colonna mozza di Cima Ortigara. Durante la Messa officiata dal cappellano della sezione di Verona, don Rino Massella, sono sono state ripercorse le tappe del calvario degli Alpini nel quale 18 battaglioni alpini si immolarono su quelle stesse rocce che oggi ospitano parole di pace ma che in quel giugno del 1917 rappresentavano una roccaforte austroungarica quasi inespugnabile. Una difesa ritenuta così poderosa che avrebbe Giovedì 15 agosto 2013 permesso agli austriaci di sganciare molti uomini e mezzi per trasferirli sul fronte dell Isonzo. E così mettere in grave pericolo i battaglioni italiani nel Cadore e sull Isonzo. Solo l immane sacrificio di decine di migliaia della migliore gioventù ha permesso che su quella cima tornasse a sventolare il Tricolore. Anche se purtroppo per un breve periodo. Dopo la deposizione di corone d alloro ai cippi italiano ed austriaco che hanno concluso la cerimonia più intima, labari e uomini, si sono portati al Lozze. Dopo la celebrazione eucaristica delle 10.30 officiata da mons. Bruno Fasane si sono susseguiti i vari interventi dei rappresentati del mondo civile, militare ed istituzionale. Prima però La Colonna Mozza Pellegrinaggio alpino sul Monte Ortigara In migliaia a rendere gli onori a chi ha combattuto tra le rocce della montagna divenuta sacra alle Penne Nere il doveroso alzabandiera e la resa degli onori ai caduti che ha visto predominare, nonostante le migliaia di persone presenti, il silenzio assoluto alla chiesetta alpina sotto la Madonnina del Lozze. Durante l'omelia della messa in cima all'ortigara il neo presidente nazionale Ana Sebastiano Favero ha ricordato il sindaco di Foza Giovanni Alessio Oro scomparso tragicamente in quei giorni in un incidente sull'isola di Ischia. "Giovanni Oro era un grande amico degli alpini ha detto Favero Un uomo che ha sempre dato la massima disponibilità sia per manifestazioni celebrative sia nell'attuare un museo che ha aiutato molti a comprendere il sacrificio dei soldati e della popolazione altopianese nella Grande Guerra". Particolarmente toccante il momento della deposizione di una corona d'alloro da parte di Roberta Marcolongo, presidente della Comunità Montana e vice sindaco di Foza, e dall'assessore al patrimonio di Foza Claudio Chiomento entrambi con il lutto al braccio in ricordo del primo cittadino fozese scomparso. Nel sottostante piazzale Lozze penne nere di numerosi gruppi arrivati da tutta Italia, e dove chiaramente spiccavano quelle venete, preparavano il "rancio" per i commilitoni che sarebbero sopraggiunti da lì a poco per 18 proseguire fino al tardo pomeriggio le celebrazioni. Celebrazioni interrotte tristemente con il drammatico incidente accorso ai soccorritori del Soccorso alpino, al consigliere nazionale Ana friuliano Gianni Cedermaz e consorte, e all'alpino 87enne Giuseppe Sinico di Altavilla. Il Consiglio Nazionale ANA in riunione ad Asiago Priorità alla commemorazione della Grande Guerra In occasione del pellegrinaggio annuale all Ortigara, il sabato mattina precedente, si è riunito il consiglio nazionale dell Associazione Nazionale Alpini all interno della sala dei quadri del Municipio di Asiago. Molti gli argomenti trattati, in particolare le molte iniziative in preparazione, sia da gruppi alpini sia da altre associazioni d arma nonché da gruppi privati e da amministrazioni pubbliche, del centenario della Grande Guerra. Non celebrazioni, ma commemorazioni, è stato vivamente consigliato proprio perché non si perda il vero valore di ciò che è avvenuto nel 15 18. Posizione condivisa dalle amministrazioni altopianesi e riassunte nelle parole del presidente del Consorzio turistico Asiago 7 Comuni, Roberto Rigoni, che ribadisce Quello che è avvenuto sulle noste montagne, così come su tutto il fronte italiano ed europeo, è stata un immane tragedia che ha ditrutto paesi, famiglie, vite e speranze. Per questo dobbiamo fare in modo che le manifestazio- ni inerenti al centenario dello scoppio della Grande Guerra mantengoano il concetto espresso con quelle tre semplici, ma profonde, parole incise sulla colonna mozza: Per non dimenticare. Sul piano locale si è nuovamente parlato di un rifacimento del rifugio Cecchin a Monte Lozze. E stato assicurato che l amministrazione comunale di Asiago ha a cuore il progetto (che ha già ricevuto il primo via libero dai tecnici regionali) che però necessita di una variazione al Pat per poter proseguire nel suo iter. Gruppo Asiago in Festa Firmato l accordo tra Penne Nere e Amministrazione comunale per la gestione del rifugio Pastorile Incidente alla jeep Cnsas il giorno dell Ortigara Solidarietà e vicinanza ai feriti e ai soccoritori Solidarietà a tutti i coinvolti nel grave incidente stradale che ha coinvolto un mezzo del Soccorso alpino. Nel giorno del pellegrinaggio all Ortigara, terminata la Santa Messa al Lozze, una jeep della stazione altopianese del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico ha prima recuperato alcuni alpini in difficoltà tanto che il medico del Cnsas che li ha visitati ha consigliato loro di usufruire della jeep per scendere a piazzale Lozze. A pochi metri dal piazzale il cedimento della strada ha provocato l uscita di strada del mezzo e il conseguente suo capottamento. Purtroppo l incidente ha avuto gravi conseguenze; l alpino 87enne di Altavilla Giuseppe Sinico, probabilmente già con infarto cardiaco in atto, è spirato durante il disperato tentativo di portarlo all ospedale di Asiago. Il consigliere nazionale Ana Gianni Cedermaz è invece rimasto ferito al volto mentre sua moglie ha riportato ferite e contusioni varie tra cui la frattura di alcune costole. I due volontari soccorritori, Simone Pertile e Elena Tessari, invece hanno riportato fratture alle vertebre senza, fortunatamente, lesioni al midollo spinale che comporteranno un lungo periodo di riabilitazione. In ospedale per assicurarsi delle condizioni dei feriti è arrivato quasi immediatamente il presidente della Monte Ortigara Enzo Biasia che è rimasto sul posto fino a tarda sera. La sezione Monte Ortigara, i gruppi alpini e tutte le Penne Nere esprimono la loro vicinanza ai feriti e ai famigliari dell alpino Sinico rinnovando la gratitudine a quei volontari che, operando lontano dagli elogi, rendono possibile il pellegrinaggio sull Ortigara così come la visitazione di altri luoghi della memoria. vori agli alpini che la completeranno. Alle penne nere anche l'impegno di arredarlo e di metterlo a disposizione di gruppi che saliranno sullo Zebio per visitare l'ecomuseo ed i cimiteri della Brigata Sassari. E' un'emozione essere giunti finalmente a conclusione di un progetto nato 6 anni fa commenta il capogruppo Bruno Cunico affiancato nella firma della convenzione anche dal presidente della sezione Monte Ortigara Enzo Biasia Gli alpini sono sempre a disposizione dell'amministrazione a supporto di manifestazioni o nei momenti di bisogno. Così come il Comune ha sempre dimo- Firmata la convenzione tra Comune di Asiago e gruppo alpini di Asiago per la ricostruzione di Malga Pastorile, il rifugio situato su Monte Zebio andato distrutto da un incendio nell'ottobre 2008. Era da tempo che il gruppo alpini del capoluogo cercasse un manufatto da ristrutturare ed adibire come rifugio alpino. Dopo un censimento fatto dall'ufficio patrimonio, alle penne nere sono state proposte vari soluzioni. Ma la scelta è caduta sul Pastorile. Che, salvo imprevisti, dovrebbe essere operativa già entro un anno. La convenzione prevede che il Comune porti al grezzo il rifugio per poi passare i lastrato sensibilità per le nostre richieste. Questa convenzione sancisce e onora questa collaborazione. Oltre alla forza lavoro le penne nere dovranno anche provvedere alla copertura delle spese dei materiali e del loro trasporto. Fatto che preoccupa visto i tempi economici non facili. L'amministrazione non vi abbandona ha rassicurato l'assessore al patrimonio Guido Carli Gli uffici patrimonio sono a disposizione; già si è ipotizzato la fornitura del legname per la realizzazione dei serramenti ma anche altri aiuti sono possibili. Il Pastorile lo finiamo insieme.

La Colonna Mozza Raduno Triveneto a Schio La Sezione Monte Ortigara presente con tutti i suoi diciasette gruppi In cinquantamila a Schio per il Raduno triveneto degli Alpini. Un evento particolarmente gradito alle Penne Nere scledensi perché onora i 90 anni della fondazione del locale gruppo ANA. L evento, organizzato dalla sezione vicentina dell'ana e da numerosi gruppi alpini del comprensorio, si è aperto venerdì 14 giugno con l alzabandiera in Piazza Rossi dov era presente anche una folta rappresentativa della sezione Monte Ortigara. Una tre giorni che ha visto la città scledense animarsi di numerosi eventi, mostre, celebrazioni e iniziative collaterali. Particolarmente attesi da parte delle Penne Nere della vallata sono stati l inaugurazione della casermetta Brigata Aosta a Valli del Pasubio ed il conferimento della cittadinanza onoraria alla stessa Brigata Aosta. Grande emozione anche nella giornata di sabato durante l alzabandiera e gli onori ai caduti fatti all Ossario del Pasubio. A testimoniare la vicinanza alle sofferenze dei combattenti della Grande Guerra centinaia di labari sezionali e gruppi provenienti da tutto il Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige. Memoria, storia e gioia nello stare insieme, ha sintetizzato il capogruppo Liberale Tonus. Il venerdì sera è stato dedicato alle musiche, alle fanfare e ai cori alpini in una rassegna chiamata Serata verde in Città. Sabato invece è stato dedicato alla memoria. Alle 10 le sezioni e gruppi del Triveneto si sono recati all Ossario del Pasubio per partecipare alla cerimonia in onore ai caduti. Per l occasione la sezione di Vicenza aveva predisposto delle visite guidate al museo storico della 1 Armata. Subito dopo la cerimonia all Ossario una staffetta è partita con una fiaccola che è poi arrivata dopo oltre 5 ore di marcia alla Caserma Pietro Cella, la prima medaglia d oro delle truppe alpine. Dinanzi alla storica caserma è stato acceso un braciere che è rimasto acceso per tutta la manifestazione come segno tangibile di come il ricordo del sacrificio di molti arda ancora nei nostri cuori. Questo luogo è per noi sacro ha spiegato Tonus E qui che nacque la Brg alpina 19 Val Schio poi Val Leogra ed infine il Btg. Vicenza. Domenica poi la grande sfilata che ha visto oltre 50 mila Penne Nere sfilare per la città con una passerella conclusasi poco dopo l una in piazza Statuto. Alle 18, con l ammainabandiera, il grande raduno del Triveneto si è concluso; dandosi appuntamento a tra un anno. Il raduno in terra vicentina è stato occasione per ipotizzare un raduno Triveneto anche sul visto il rincorrere di avvenimenti storici inerenti la Grande Guerra Ipotesi che certamente tenta i capogruppi e lo stesso consiglio sezionale così come le amministrazioni comunali. Due gli ostacoli da prendere in considerazione: il costo per la sua organizzazione dipenderebbe da sponsor con aziende però già in difficoltà, inoltre lo sforzo organizzativo per molti aspetti similare a quello sostenuto per l Adunata Nazionale anche se chiaramente in scala ridotta. 86a Adunata Nazionale dell Associazione Nazionale Alpini La Sezione Monte Ortigara a Piacenza PER NON DIMENTICARE Si sa la Sezione Ana Monte Ortigara è tra le sezioni alpine più piccole d Italia. Ma la sua forza sta, oltre che nei suoi 1300 alpini, proprio nel nome che porta: Monte Ortigara, il calvario degli alpini. Non esiste alcuna persona che abbia indossato il capello alpino che non conosca quel nome, un nome legato indissolubilmente alle Penne Nere. Così come sono incise nella mente le parole scritte sulla colonna mozza dell Ortigara: Per non dimenticare. Ecco quindi perché, al passaggio di quello striscione don la scritta Per non dimenticare retto durante tutte le sfilate dagli alpini della Sezione Monte Ortigara parte una serie di applausi ed incitamenti. Perché in quelle parole c è il concentrato dell essere alpino oggi. Ed è un vincolo che lega gli alpini della nostra sezione ad essere d esempio anche per gli altri. Altri applausi sono doverosamente riservati anche al nostro alpino più anziano, Cristiano Dal Pozzo che immancabilmente vuole partecipare con il suo gruppo di Rotzo e immancabilmente pretende di alzarsi davanti alle autorità per dare degno saluto. Saluto calorosamente ricambiato. A Piacenza sono arrivati oltre 400 mila persone: una pacifica invasione che ha cambiato la città come cambia tutte le località che la ospitano. Perché gli alpini lasciano indietro un profumo di solidarietà, di cuore, di volontà di cambiare le cose partendo dalle basi. E solo arrotolandosi le maniche che si può pensare di lasciare un segno tangibile in chi ci vede ed in chi ci chiede aiuto. Appena ammainati i Tricolori ed i gagliardetti alpini, è iniziata la corsa per l edizione 2015 che vede in lizza Udine, L Aquila e Asti anche se la città friulana pare esclusa per la troppa vicinanza al quello del prossimo anno targato Pordenone. Nulla però è ancora deciso e nulla esclude che settembre possa riservare qualche lieta sorpresa alla capitale della guerra nel centenario della Prima Guerra Mondiale. Tant è che sembra che Asti sia disponibile a fare un passo indietro se sarà garantita l Adunata Nazionale 2016 nella città piemontese. Che però dovrà vedersela con Vicenza, città dei quattro Sacrari, che si è già offerta di ospitare l Adunata edizione 2016 anche per i chiari riferimenti storici legati al 1916 quando manco un soffio. Per quanto riguarda, è risaputo che le amministrazioni comunali, in particolare Asiago, periodicamente sondano il terreno per vedere se ci sono disponibilità nell ospitare nuovamente un Adunata Nazionale, tanto che il sindaco di Asiago Andrea Gios ha più volte ribadito la disponibilità del capoluogo altopianese per le prossime date disponibili, date però pesanti. 2017 sarebbe il 90 anniversario dell Adunata Nazionale. Adunata si ricorda avvenuta, per la prima volta, proprio sulle pendici di quel Monte Ortigara che oggi rappresenta non solo gli Alpini della sezione ma l alpinità in generale. Altra data ipotizzata è il 2018, cioè il centenario della Vittoria, che però spetterebbe alla città simbolo della storia delle fasi finali della Grande Guerra: quasi certo Vittorio Veneto.

La Colonna Mozza 20 Gruppo di Canove 10mila euro a favore degli orfani del Kenya Dare un futuro a chi un futuro non ce l'ha. E' questo il succo del progetto Arianna, un progetto di solidarietà portato avanti dagli alpini di Canove, assieme a tutta la sezione, a favore dei piccoli, poveri tra i poveri, del Kenya. Un progetto che, come il mitologico filo di Arianna, lega Canove, Varese e il Kenya. Ma se quell'arianna appartiene alle leggende, l'arianna che dà nome al progetto esiste in carne e ossa. E' Arianna Passuello, 29enne maestra d'asilo di Conco, che da oltre 10 anni d estate, invece di andare al mare con gli amici, va tra i più poveri della terra. Da tre anni Arianna trascorre le sue giornate estive in Kenya a 120 km dalla capitale Nairobi in una missione di suore dorotee che accoglie principalmente gli orfani dell'aids, il grande flagello dell'africa subsahariana, ma anche gli abbandonati ed i malnutriti. Non è possibile che bambini muoiono di fame e di malnutrizione - commenta - Quando nel mondo viene gettato via così tanto. E' un infamia. Da tre anni quindi Arianna si prodiga ad accudire i più piccoli, i bambini da 0 a 6 anni. Quando era arrivata questi bambini venivano ospitati in un grande stanzone dove mangiavano, giocavano e dormivano. Tutto per terra. La missione era riuscita a costruire una scuola elementare ed una scuola secondaria grazie alla solidarietà. Per i piccoli però le suore non erano ancora riuscite a realizzare una sistemazione. Ed è qui che entra in scena Arianna con il suo sogno. Realizzare una scuola materna per questi piccoli dopo essere riuscita, sempre grazie alla solidarietà, ad arredare la sala da pranzo con tavoli e sedie e la zona notte con brandine. Un sogno che diventa quello delle penne nere di Canove e della Monte Ortigara che apprendono del progetto da Ivano Frigo. Attraverso l'amicizia alpina con il gruppo di Gemonio, nel varesino, espongono il progetto a Adriano Frignati, presidente del Banco telematico della solidarietà, che subito lofa suo. Grazie al banco, agli alpini vengono consegnati centinaia di confezioni di cioccolatini da vendere per raccogliere fondi. Tutto ciò ha permesso di racimolare 10 mila euro consegnati ad Arianna prima che ripartisse per il Kenya. Gruppo di Gallio Grande successo per la rievocazione Con oltre 5 mila persone ad assistere alla rievocazione storica della Battaglia dei Tre Monti, l apporto logistico degli Alpini di Gallio è stato fondamentale per la riuscita dell evento. La Tre Monti è da considerarsi, come ha spiegato lo storico Ruggero Dal Molin, tra le più importanti battaglie del conflitto perché rappresenta il riscatto dell'esercito italiano dopo la disfatta di Caporetto". Sono stati circa un centinaio i figuranti che hanno dato vita alla rievocazione nella quale, proprio per rispetto dei caduti, non si sono visti nè caduti nè morti o feriti. Piuttosto i figuranti in uniforme dell'epoca (alpini, fanti e bersaglieri per gli italiani; kaiserschutzen e kameraden Viribus Unitis per gli austroungarici) hanno dimostrato le tante difficoltà con cui i soldati dovevano convivere quotidianamente oltre alle tecniche di combattimento della guerra '14 '18. Particolarmente emozionante il sabato pomeriggio al Sacrario Militare quando dieci rievocatori italiani e dieci austroungarici hanno gridato i nomi di altrettanti caduti che li riposano; richiami a cui altri rievocatori hanno risposto con Presente e Hier. Venti nomi che sono rimbombati tra i corridoi del Sacrario Militare. Venti caduti nella Grande Guerra ricordati per ricordare il sacrificio di decine di migliaia. Per tutta la manifrestazione gli Alpini galliesi hanno fornito assistenza, supporto tecnico e allestito un punto ristoro. Gruppo di Foza Giornata ecologica per ripulire i boschi Quintali di rifiuti raccolti nei boschi che circondano il paese. La giornata ecologica delle penne nere di Foza è stata sicuramente "fruttuosa"; gomme d'auto, vecchie tabelle, materassi, elettrodomestici; non si sono fatti mancare nulla le Penne Nere che hanno raccolto ogni tipologia di rifiuto ingombrante possibile. Gli alpini si sono concentrati particolarmente in due zone; nella valle immediatamente sottostante il centro storico e Un gruppo consolidato, in gara come nell organizzare eventi. Dopo l esperienza dei Mondiali Master di Sci Nordico al gruppone alpino di Fabrizio Dalle Ave è stato concesso anche l onore di gestire ed organizzare, assieme alle altre società sportive di Asiago, ben due tappe di Coppa del Mondo di Sci Nordico. Il 21 e 22 dicembre i campioni degli sci stretti del circuito di Coppa del mondo si fermeranno ad Asiago per gareggiare lungo le piste che nella valletta che da località Lazzaretti porta a malga Fratta. La giornata ecologica è stata promossa dal gruppo alpini di Foza e dal Comune con la partecipazione di una ventina di penne nere compreso il capogruppo Enzo Biasia, dall'assessore al patrimonio Claudio Chiomento e dagli operai comunali che hanno provveduto alla raccolta e allo smaltimento dei rifiuti raccolti. Era da tempo che si pensava a questa giornata spiega Biasia Non solo per ripulire i nostri boschi ma per dare un segnale forte anche ai nostri giovani sulla necessità di rispettare l'ambiente e di non abbandonare i rifiuti. Vista poi la quantità di rifiuti ritrovati - prosegue Biasia - Prevedo che sarà necessario pensare ad una seconda uscita già nei prossimi mesi prima dell inverno. Con l auspicio che possano partecipare anche altri cittadini e molti giovani. Gruppo Sportivo Alpini Asiago Un successo dietro l altro per il G.S.A. l inverno scorso hanno visto competere gli atleti dei Master. Un impegno che vede le Penne Nere del GSA già al lavoro per garantire un nuovo successo come quello di febbraio. Altro successo, decretato dai tanti plausi arrivati dai 450 partecipanti, è stata la 4 edizione della Sleghe lauf, corsa competitiva di 10 km tra le vie del centro storico asiaghese, che ha visto il trionfo di tre kenioti: John Kosgei, Philimon Maritim e Jules Rono. E dove si segnala un record: Kosgei è il primo a completare i 10 mila metri della Sleghe Lauf in meno di 30 minuti fermando il cronometro a 29 29. E questo nonostante il percorso sia ritenuto tra i più tecnici ed impegnativi. In campo femminile vince la piemontese Valeria Roffino. Apprezzabili anche i risultati degli atleti GSA Asiago; un nome su tutti il plurimedagliato ai Mondiali Master Roberto Martini che ha onorato la casacca azzurra e i colori del GSA Asiago. Raduno Sezionale Domenica 8 settembre a Rotzo doppia festa alpina. Prima si svolgerà il raduno sezionale poi si festeggeranno i 100 anni del nostro Cristiano Dal Pozzo. Chiunque fosse interessato a partecipare all appuntamneto conviviale può rivolgersi al proprio gruppo di appartenenza. LA COLONNA MOZZA periodico di informazione della Sezione ANA Monte Ortigara Redazione: Amerigo Baù, Matteo Dal Pozzo, Manuel Confortin, Giorgio Munari, Bruno Cunico, Michele Mosele, Gerardo Rigoni. Impaginazione: Davide Degiampietro Gerardo Rigoni Un Capello a 8000 La sera del 22 agosto, alle 21, al Palazzo Millepini di Asiago, la Sezione Monte Ortigara e il gruppo di Asiago hanno organizzato una serata dedicata al 40 anniversario della conquista italiana del Monte Everest. Una conquista portata avanti da vari Corpi dell Esercito Italiano e dove il ruolo degli Alpini è stato fondamentale. L impresa, più per il suo contenuto alpinistico, è considerata molto importante perché è stata la prima in cui sono stati effettuati degli studi comparativi sull adattamento dell uomo alle alte altitudini. A relazionare sull impresa sarà il gen. Roberto Stella che ha preso parte alla spedizione. Dopo l esposizione del gen. Stella si potrà assisitere alla proiezione del filmato dell epoca. Gruppo di Forni E stato ristampato il libro storico fotografico La Grande Guerra nella Valle d Astico; Terra di confine scritto da Delmo Stenghele in occasione dell omonima mostra che per due anni ha arricchito l estate a Forni. il volume è disponibile nelle libreria di valle e all edicola Comparin a Rotzo. Due appuntamenti prossimi anche per le Penne Nere della vallata; il 24 agosto si terrà un incontro conviviale con una delegazione della Croce Nera della Carizia in occasione della Festa del Cimon mentre il 31 agosto si svolgerà l annuale gita sociale al Sacrario di Bussolengo. Per informazioni rivolgersi al capogruppo Luciano Lorenzi. S.P. Valdastico Domenica 7 luglio il Comune di Valdastico ha organizzato la 15a Festa dell Emigrante grazie anche al prezioso aiuto del locale gruppo Alpini che già dal mercoledì ha dato il proprio apporto nell allestimento del tendone adibito per la festa. Folta la partecipazione e emozionante vedere il Tricolore su ogni casa lungo il paese. Intanto il gruppo Alpini per l intera giornata ha contribuito al controllo delle strade e all ordinamento dei parcheggi. Alla chiesetta dedicata all emigrante ammassamento e alzabandiera particolarmente commovente. Presenti una quarantina di gonfaloni dei Comuni della Provincia con i rispettivi sindaci tra cui quello di Valdastico, decorato di medaglia d argento al valor militare, scortato dal sindaco, dal presidente locale dei Vicentini nel Mondo e da due Alpini. Cesuna Prosegue fino ad ottobre al cinma Palladio la mostra La battaglia dell'ortigara; tra passato e presente dedicata alla battaglia dell'ortigara e alla storia degli alpini. La mostra è realizzata dalla pro loco con l appoggio delle associazioni d arma tra cui le penne nere. Una grande trincea didattica che apre la visita alla mostra. Tra telefoni di campo, rastrelliere di fucili mod. 91, maschere antigas e munizioni si passa per un tratto oscuro per poi imbattersi in una postazione di scudi. e poi 200 immagini dell Ortigara provvenienti dall archivio Dal Molin che documentano non solo le fasi della battaglia e le forze che si opponevano ma anche squarci di vita quotidiana. Turni Sacrario del Leiten In ottemperanza della convenzione firmata tra l ANA e l Onorcaduti, i turni di servizio al Sacrario Militare del Leiten sono i seguenti: 1 settembre - Pedescala 15 settembre - Stoccareddo 22 settembre - Gallio 29 settembre - Forni Gruppo Giovani E stato recentemente costituito il gruppo giovani sezionale. Il responabile è l alpino Eder Panozzo di Tresché Conca. Scopo dell iniziativa è di coinvolgere i giovani nellle attività degli alpini; una necessità da quando non c è più la naja. Chi fosse interessato è pregato di contattare la Sezione.