Giunta Regionale Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali. E, p.c.

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Giunta Regionale Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali Servizio Veterinario e Igiene degli Alimenti Il Dirigente Responsabile del Servizio Gabriele Squintani TIPO ANNO NUMERO Reg. PG 2008 309241 del 23/12/2009 Em/em Lett. 1608 Ai Responsabili ADSPV delle Aziende USL della Regione Emilia Romagna Loro Sedi E, p.c. Direttori DSP delle Aziende USL della Regione Emilia Romagna Loro Sedi Responsabili dei Servizi di Igiene Pubblica delle Aziende USL della Regione Emilia Romagna Loro Sedi Ordini provinciali Medici Veterinari della Regione Emilia Romagna Loro Sedi CEREV Bologna Dr Merialdi IZS Lombardia ed Emilia Romagna Bologna Dr Dottori IZS Lombardia ed Emilia Romagna Reggio Emilia Dr Bellini Centro Agricoltura e Ambiente G. Nicoli Crevalcore Viale Aldo Moro 21 40127 Bologna Tel 051/6397455-6 - Fax 051/6397064 e-mail: segrvet@regione.emilia-romagna.it ANNO NUMERO INDICE LIV.1 LIV.2 LIV.3 LIV.4 LIV.5 ANNO NUMERO SUB a uso interno DP Classif. 3549 600 120 20 Fasc. 2008 2

mercoledì 7 gennaio 2009 (3).max

PIANO DI SORVEGLIANZA LEISHMANIOSI CANINA NELLE STRUTTURE DI RICOVERO CANI CATTURATI. ANNO 2009. Il progetto regionale sul sistema di sorveglianza da malattie trasmesse da insetti vettori approvato con DGR 1326/2007, prevede l attuazione di un piano di sorveglianza nei canili mediante la loro georeferenziazione e l attivazione di un programma di monitoraggio entomologico per la rilevazione/quantificazione dei flebotomi vettori e sierologico sui cani detenuti per evidenziare la presenza dell infezione. Riepilogando quanto già indicato nei precedenti piani di cui alle note PG/2007/108853 del 18/04/2007, PG/2007/216976 del 24/08/2007, PG/2008/83777 di questo Servizio ( disponibili sul sito INTERNET www.anagrafecaninarer.it nella sezione informazioni / normativa e sue applicazioni), il programma triennale definisce nello specifico, per le strutture di ricovero di cani catturati, di cui alla L.R. 27/2000, presenti sul territorio regionale, due fasi. La prima fase in cui la struttura entra nel sistema di sorveglianza prevede: a. L attività di sorveglianza entomologica attuata sulla base delle istruzioni operative regionali per valutare la presenza o assenza del vettore, b. un primo monitoraggio sierologico sui cani presenti, eseguito prima dell inizio dell attività del vettore, a cui segue il controllo sierologico di tutti i soggetti di nuova introduzione. I soggetti campionati devono essere correttamente identificati e gli identificativi ( codice microchip /tatuaggio) devono essere trascritti sulle schede di accompagnamento campioni. Gli esiti dovranno essere tempestivamente riportati sulla scheda sanitaria individuale del cane ospitato nella struttura o sul passaporto europeo del singolo soggetto. c. La ripetizione dei controlli sierologici sui casi sospetti a sei mesi di distanza, d. il trattamento individuale dei cani infetti ( v. definizione Allegato 4 nota PG/2007/108853 del 18/04/2007) presenti nel canile e applicazione di misure antivettoriali individuali per i soggetti infetti e non, in caso di accertata presenza del vettore. e. la sorveglianza passiva sui cani ospitati. 2. Il quadro epidemiologico emerso dalla sorveglianza sierologica ed entomologica del 1 anno permette di modulare la sorveglianza permanente sulla base della presenza del vettore e della presenza dell infezione in animali ospiti. La seconda fase di mantenimento della qualifica attribuita attraverso un modello di sorveglianza permanente fa perno su: - Sorveglianza passiva sui cani ospitati: Il veterinario responsabile dell assistenza veterinaria della struttura segnala all azienda USL competente ogni caso sospetto o accertato di infezione da Leishmania nei soggetti ospitati. - Monitoraggio nuove introduzioni. Tutti i cani di età superiore ai 6 mesi che entrano nel canile e che non vengono riconsegnati al proprietario nell arco di una settimana devono essere sottoposti a controllo sierologico per Leishmaniosi. Gli esiti dovranno essere correttamente riportati sulla scheda sanitaria individuale del cane ospitato nella struttura o sul passaporto europeo del singolo soggetto. - Sorveglianza entomologica. Da eseguirsi con le modalità definite nel piano 2007 (allegato 3.1 nota PG/2007/108853 del 18/04/2007) - Trattamento individuale dei cani. Trattamento farmacologico di tutti i cani dichiarati infetti ( v. definizione e modalità Allegato 4 nota PG/2007/108853 del 18/04/2007 ) presenti nel canile e applicazione di misure antivettoriali individuali per i soggetti infetti e non, in caso di accertata presenza del vettore. - Controllo su cani sentinella. Nei mesi antecedenti la nuova stagione di attività del vettore (febbraiomaggio di ogni anno), su un numero di cani (vedi tabella 2) negativi al controllo della precedente primavera verrà effettuato il controllo sierologico a campione volto alla rilevazione di eventuali sieroconversioni. Le sentinelle saranno preferibilmente scelte fra animali di 2/3 anni o di 8/9 con un controllo sierologico negativo effettuato a distanza di almeno 10/12 mesi. 3

La presenza/ assenza del vettore e/o di cani positivi determina pertanto la distinzione delle strutture in quattro classi, in cui si prevedono specifiche attività di controllo riassunte nella tabella 1: Tabella 1 attività di sorveglianza Lcan permanente in canili monitorati Presenza cani sieropositivi SI NO Presenza flebotomi (Ph.perniciosus/perfiliewi) SI NO CLASSE 1 - Sorveglianza passiva su tutti i cani - Monitoraggio nuove introduzioni - Controllo su cani sentinella - Trattamento individuale dei cani positivi - Trattamento con antivettoriali di tutti i cani CLASSE 2 - Sorveglianza passiva su tutti i cani - Monitoraggio nuove introduzioni CLASSE 3 - Sorveglianza passiva su tutti i cani - Monitoraggio nuove introduzioni - Controllo su cani sentinella CLASSE 4 - Sorveglianza passiva su tutti i cani - Monitoraggio nuove introduzioni - Sorveglianza entomologica - trattamento individuale dei cani positivi Tabella 2 - Numero di cani sentinella da prelevare per rilevare una prevalenza attesa del 10% con una confidenza del 95% Num. Cani presenti Numero sentinelle da controllare 15 Tutti 16-20 16 21-25 18 26-30 19 31-50 22 51-70 24 71-90 25 91-100 26 101-200 27 201-300 28 >301 29 Alla fine dell anno si potrà avere la riclassificazione del canile in base ai risultati dell attività di sorveglianza sierologica ed entomologica, come esplicitato nella figura sotto riportata: 4

Movimentazioni dei cani catturati A partire dal 2 gennaio 2009, anche i cani movimentati tra strutture di ricovero intraregionali (da prima accoglienza/canile temporaneo a permanente o tra strutture permanenti) dovranno essere scortati dalla scheda sanitaria individuale o passaporto europeo su cui sono stati riportati tra l altro l identificativo del cane ( codice microchip /tatuaggio) e gli esiti dei controlli di laboratorio eseguiti per Lcan. Percorso specifico è previsto per l ammissione di cani catturati in altre regioni per il ricovero permanente in canili rifugio privati o di proprietà di animalisti. Sulla base di quanto indicato nella nota PG/2007/108853 del 18/04/2007 ogni nuova introduzione è documentata da certificazione rilasciato dall Azienda USL di provenienza attestante l esecuzione di un test di immunofluorescenza indiretta (IFI) con titolo inferiore a 1:40, effettuato non prima di 30 giorni dalla data del trasferimento. Il Veterinario Ufficiale attuerà in tali strutture un piano di monitoraggio annuale particolarmente rivolto ai soggetti di recente introduzione, in particolare da zone a rischio. Pertanto, il piano di sorveglianza 2009 deve prevedere: 1. completamento dell anagrafe regionale dei canili, assegnando a ogni struttura pubblica o privata che ospita cani catturati di cui alla L.R. 27/2000 un codice univoco, coerente con la codifica delle aziende zootecniche (codice alfanumerico composto da codice ISTAT comune / sigla provincia / numero progressivo). Sono esclusi dalla registrazione nell elenco regionale le strutture abbinate alla cattura nelle quali si effettua una detenzione di poche ore (max 48h) e la sola lettura del microchip. In data 18 dicembre 2008 è stato inviato da parte di questo Servizio, via mail, ai referenti del progetto vettori, l elenco dei canili registrati nel sito dell anagrafe canina, integrato dalle schede di censimento raccolte nel piano di sorveglianza Lcan ( Allegato 3.2); i referenti provvederanno entro il 31 dicembre p.v. ad aggiornare le informazioni presenti in tale elenco e ad integrarlo con le strutture non ancora registrate. Sarà cura dell'ufficio di supporto anagrafe canina aggiornare i dati pubblicati sul sito internet, sulla base del suddetto elenco validato dalle ADSPV. Per ogni struttura è prevista la registrazione delle seguenti informazioni ( sottolineate le obbligatorie): provincia codice aziendale, coordinate geografiche denominazione indirizzo telefono referente struttura ( facoltativo), 5

tipologia canile definito come "temporaneo" (canile prima accoglienza /sanitario in cui si effettua la prima visita, l identificazione e il prelievo Lcan) e/o "permanente" (rifugio) [possono essere indicati entrambi]. Tipologia gestione: "privato"/"associazione"/"comunale" Denominazione gestione Comuni convenzionati 2. inserimento nel sistema di sorveglianza di tutte le rimanenti strutture pubbliche o private che ospitano i cani catturati di cui alla L.R. 27/2000 (fase 1), 3. attuazione dell attività di sorveglianza leismaniosi permanente in canili già monitorati secondo le modalità previste per la classe attribuita ( fase 2). Si riportano in allegato le istruzioni operative per attuare la sorveglianza entomologica nei canili designati, nonché le schede di raccolta dati aggiornate (scheda canile, scheda invio campioni, scheda invio campioni sospetti, scheda indagine epidemiologica) necessarie per l attività di sorveglianza sierologica sui cani detenuti nelle stesse strutture. Allegato1: piano campionamenti flebotomi 2007/2008/2009 e scheda cattura flebotomi Allegato 2: schede sorveglianza sierologica canili modificate 6

PIANO CAMPIONAMENTI FLEBOTOMI 2007/2008/2009 Cenni sulla biologia dei flebotomi I flebotomi sono insetti molto piccoli (2-4 mm) che solo con molta attenzione possono essere scorti ad occhio nudo. Depongono le uova in luoghi umidi e bui: nelle tane degli animali selvatici, nei ricoveri degli animali domestici, nelle crepe del terreno e degli edifici, nei buchi degli alberi, nelle foglie in decomposizione. Le larve sono molto sensibili al disseccamento, si nutrono di materiale organico in decomposizione, attraversano 4 età larvali, con dimensioni crescenti da 0,5 a 4-6 mm. Una volta effettuata la muta gli adulti rimangono nelle vicinanze del sito di emergenza, non si allontanano solitamente più di 100 m, hanno scarsa attitudine al volo e sono molto sensibili alle condizioni ventose. Si muovono molto silenziosamente, con corti voli successivi simili a saltelli. Entrambi i sessi sono glicifaghi, solo le femmine effettuano il pasto di sangue per far maturare le uova. Questi insetti sono notturni, durante il giorno si riposano in luoghi umidi, bui e riparati: fra la vegetazione, in anfratti e crepe naturali, all interno di costruzioni in pietra o muratura. Sono le larve a superare l inverno, gli adulti sono presenti in estate ed in autunno, il loro ciclo è fortemente correlato alle condizioni ambientali. In Italia i flebotomi appaiano intorno a giugno fino a settembre-ottobre, la loro popolazione presenta solitamente due picchi stagionali. Campionamenti I campionamenti saranno effettuati negli stessi canili in cui verranno intrapresi i controlli sierologici; saranno utilizzate Sticky Traps (trappole adesive non attrattive, fornite dal Laboratorio di Reggio Emilia); il periodo andrà da inizio giugno a inizio ottobre, effettuando un campionamento ogni 2 settimane. Per ogni canile verrà effettuato un sopraluogo prima dell inizio dei campionamenti per stabilire i luoghi precisi in cui andranno disposte le trappole (stazioni di campionamento). Le stazioni di campionamento dovranno rimanere le medesime durante tutto l arco della stagione; ognuna di questi stazioni verrà contraddistinto da un codice di riferimento. Ricordiamo che nei siti in cui si ritenesse necessario sarà possibile programmare, in parallelo con le trappole adesive (stesse date di cattura), interventi di cattura con trappole attrattive ad anidride carbonica o black light, per verificare l efficacia/efficienza di queste trappole ed eventualmente incrementare il numero di flebotomi catturati. Questi interventi, oltre che per rilevare le specie presenti di flebotomi, serviranno per raccogliere un elevato numero di insetti con lo scopo di effettuare su di essi la ricerca di Lehismania tramite PCR. Materiale necessario: Sticky Traps scheda di cattura (allegata) guanti monouso termometro MIN/MAX sacchetti plastica grandi graffette grandi (5 cm, aperte a rampino) GPS (se possibile per coordinate) Metodica di Trappolamento. Le trappole adesive non attrattive (Sticky Traps) andranno disposte nelle vicinanze degli animali che possono potenzialmente essere attaccati dai flebotomi o nei luoghi nei quali i flebotomi si riposano. Le Sticky Traps non richiedono particolari accorgimenti per la loro conservazione prima di essere utilizzate, vanno semplicemente appese, a questo scopo si possono utilizzare anche dei sostegni già presenti (reti di recinzione, chiodi, ecc.). Si possono appendere i fogli con graffette grandi (5 cm) aperte a formare un rampino, forando un angolo del foglio con la graffetta stessa (non utilizzare i buchi già presenti sul foglio). 7

Si consiglia di disporre i fogli adesivi nei possibili luoghi di riposo diurno degli insetti, in particolare costruzioni fresche e accessibili sul muro e/o sul soffitto, oppure in modo da intercettare gli insetti che si spostano per effettuare il pasto di sangue fra i loro possibili luoghi di riposo (vegetazione, edifici accessibili in muratura ecc.) e gli animali che possono essere punti (per esempio nella parte bassa della rete di recinzione dei box nel caso dei canili), in ogni caso i fogli non dovranno essere accessibili agli animali presenti. In ogni canile saranno presenti più stazioni di campionamento, precedentemente stabilite durante il sopraluogo effettuato ad inizio stagione. Per ogni campionamento, in ogni stazione dovranno essere disposti 8 fogli. Per raccogliere i fogli utilizzati in ogni stazione si dovrà utilizzare un sacchetto diverso, ognuno di questi sacchetti dovrà essere contrassegnato con il codice del sito da cui proviene (con pennarello indelebile al di fuori del sacchetto, oppure con un foglietto di carta scritto a matita al suo interno). Le trappole andranno disposte a sera e ritirate il mattino successivo. I trappolamenti non devono essere effettuati nelle serate ventose o in caso di pioggia. I campioni andranno conferiti nel più breve tempo possibile alla Sezione Provinciale dell IZSLER di riferimento, da qui saranno inviate alla sezione di Reggio Emilia dell IZSLER. Le catture andranno conservate in frigorifero (non congelate) ed accompagnate dalla necessaria documentazione (documento di accompagnamento e scheda cattura). Per ogni necessità ed eventuali chiarimenti contattare Dr Mattia Calzolari Laboratorio Entomolgico IZSLER Sezione Reggio Emilia Via Pitagora 2 Tel 0522277996-0522921733 entomologia.reggio@bs.izs.it 8

SCHEDA CATTURA FLEBOTOMI SITO DI CAMPIONAMENTO DENOMINAZIONE SITO VIA LOCALITÀ COMUNE PROV. ALTITUDINE: LATITUDINE LONGITUDINE ZONA: RURALE PERIURBANA URBANA ALTRO: DATI CAMPIONAMENTO DATA TEMPERATURA NOTTURNA: MINIMA TIPO TRAPPOLA: CDC MASSIMA STICKY TRAPS (NUMERO FOGLI TOT) CARATTERISTICHE AMBIENTALI VEGETAZIONE PRESENTE (NEL RAGGIO DI CIRCA 50-100M) ARBUSTI SCARSI FITTI BOSCO SCARSO FITTO GIARDINO/ORTO SCARSO FITTO INCOLTO COLTIVO ALTRO: PRESENZA DI POSSIBILI RICOVERI NELLE VICINAZE (NEL RAGGIO DI CIRCA 50-100M) TOMBINI MURETTI IN PIETRA O MATTONI CONCIMAIE DISCARICHE STALLE EDIFICI IN PIETRA O MURATURA ALTRO: POSSIBILI OSPITI VERTEBRATI PERSONE CANI (N ) VOLATILI (N ) OVINI (N ) CAVALLI (N ) ALTRO NOTE: DATI COMPILATORE 9

ALLEGATO 3.2 PROGETTO REGIONALE DI SORVEGLIANZA SULLE MALATTIE TRASMESSE DA VETTORI Codice canile: Ragione sociale: SCHEDA CENSIMENTO CANILI Via: Città: Coordinate geografiche: Latitudine Longitudine Se non si è in grado di rilevare le coordinate allegare copia di una cartina tecnica regionale con indicazione della struttura Legale rappresentante: Responsabile della struttura: Autorizzazione Sanitaria: n del Numero totale di cani ospitati: Tipologia: canile Numero totale box: Temporaneo Permanente Data del censimento: Rinunce proprietà: Catture: Nascite: Entrate Movimentazioni 2008 Uscite Restituzioni ai proprietari: Adozioni: Decessi: Timbro e firma del Veterinario Ufficiale 10

ALLEGATO 3.3 PROGETTO REGIONALE DI SORVEGLIANZA SULLE MALATTIE TRASMESSE DA VETTORI Oggetto: Monitoraggio della Leishmaniosi nei canili Finalità del prelievo: Monitoraggio Materiale inviato: Campioni di Sangue di Cane identificati come segue: Nr provetta Tatuaggio Microchip * (obbligatorio) Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e Emilia-Romagna Sezione di Nome del cane Motivo prelievo 1 1 2 3 2 1 2 3 3 1 2 3 4 1 2 3 5 1 2 3 6 1 2 3 7 1 2 3 8 1 2 3 9 1 2 3 10 1 2 3 * Da usare per l identificazione del campione da parte dell IZS Motivi di prelievo: (1) Monitoraggio iniziale; (2) Cane in ingresso; (3) Cane sentinella; (4) Ricontrollo su cane sospetto IFI 1:40-1:80; (5) Prelievo su sospetto clinico; (6) Ricontrollo su cane positivo Provenienza: Codice Canile: Canile Comune e indirizzo Esami richiesti: Ricerca anticorpi (immunofluorescenza) per Leishmania Note: Luogo e data Timbro e firma del Veterinario ufficiale 11

ALLEGATO 3.4 PROGETTO REGIONALE DI SORVEGLIANZA SULLE MALATTIE TRASMESSE DA VETTORI Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e Emilia-Romagna Sezione di Oggetto: Sospetta positività Leishmaniosi nei canili Finalità del prelievo: Diagnostica Materiale inviato: Campioni di: Sangue senza anticoagulante Siero Sangue con EDTA Aspirato linfonodale Aspirato midollare Prelevati da Cani identificati come segue: Nr Tatuaggio Microchip * Esami richiesti: Ricerca anticorpi anti-leishmania (immunofluorescenza indiretta) PCR per Leishmania infantum Isolamento leishmania Nome del cane provetta 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 * Da usare per l identificazione del campione da parte dell IZS Provenienza: Provenienza: Codice Canile: Data ingresso canile Note Canile Comune e indirizzo Note: Luogo e data Timbro e firma del Veterinario ufficiale 12

ALLEGATO 3.5 PROGETTO REGIONALE DI SORVEGLIANZA SULLE MALATTIE TRASMESSE DA VETTORI SCHEDA ANAMNESTICA PER LEISHMANIOSI CANINA 1. Dati del Canile Codice canile: Ragione sociale canile Indirizzo: 2. Dati del Cane Microchip / tatuaggio Nome Numero del box Eventuale Numero identificativo interno Sesso Anno di nascita Razza Taglia Pelo M Piccola Raso Media Corto F Grande Lungo Data di ingresso nel Provenienza canile 3. Anamnesi e Dati di laboratorio Tipo di esame Sierologia (IFI) Data ultimo prelievo positivo Esito 1: PCR Pos. Neg. N.E.* Es. citologico/istologico Pos. Neg. N.E.* Coltura Pos. Neg. N.E.* Allegare se possibile il referto di laboratorio dell ultima positività Sintomatologia riferibile a leishmaniosi: linfoadenomegalia poplitei prescapolari retroscapolari sistemica dermatite furfuracea alopecie ulcere onicogrifosi epistassi mucose pallide lesioni oculari splenomegalia perdita di peso altro *N.E. = non eseguito Terapie effettuate NO SI : (indicare date e prodotti utilizzati) 13