Contabilizzazione a confronto: i primi risultati sperimentali

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Contabilizzazione a confronto: i primi risultati sperimentali Marco Dell Isola Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale

Tecnologie di misura: misure dirette ed indirette

Evoluzione tecnologica EN 835 Sistemi ad evaporazione 1924 1967 EN 1434 EN 834 Contatori UNI 8465 di UNI Energia 9010 Termica Ripartitori di calore elettronici 1980 1983 1987 1990 UNI 10200 Sistema radio stazionario 2000 Sistema radio Walkby UNI/TR 11388 2006 AMR AMM Danimarca, primo brevetto di un ripartitore di Sviluppo calore del primo ripartitore per acqua calda basato sul principio dell evaporazione Standard nazionale sui totalizzatori dei tempi di inserzione "contatore" Sviluppo di contatori di energia termica a batteria e ripartitori di calore elettronici Sviluppo del primo sistema radio di lettura mobile (Walk-by) Sviluppo del primo sistema radio stazionario con concentratore di dati Standard nazionale sui totalizzatori di gradi-giorno Sviluppo del primo sistema radio per la lettura/gestione automatica da remoto (AMR/AMM) I sistemi di contabilizzazione evolvono con grande dinamicità. E necessario garantire la scalabilità e la interoperabilità

Sistemi diretti (Heat Meter) MI-004:2014, serie EN 1434, serie OIML R75 t 2 2 Q V ( T) c ( T) T dt V K T dt t p cl, i cl, i t 1 1 K( T, T ) ( T, T ) c ( T, T ) in out in out p in out t Statici Dinamici

Sistemi indiretti (Heat Cost Allocator) UNI EN 834: 2013 UR CS K C K Q K T T 60 HCA n d UR UR app, j edif n n cs, j i 1 n UR app, j cs, j j 1 i 1 cs, i, j UR cs, i, j

Sistemi indiretti (Insertion Time Counter) UNI 11388: 2015 - UNI 9019: 2013

Tipologie di impianto termico Configurazione planare (e.g. a collettore complanare, ad anello) Configurazione a colonne montanti (e.g. a sorgente, a cascata)

Tipiche applicazioni dei sistemi di contabilizzazione del calore Misura dell energia termica delle unità immobiliari mediante HM Ripartizione mediante HCA Ripartizione mediante ITC

DIRETTIVA 2012/27/UE sull'efficienza energetica D. Lgs. n.102 2014 Attuazione direttiva europea sull efficienza energetica obbligo di installazione di contatori di energia termica nei punti di fornitura, per edifici alimentati da una rete di teleriscaldamento/ teleraffrescamento o da una fonte centrale che alimenta più edifici. obbligo, al 31 dicembre 2016, di sistemi per la ripartizione dei costi in edifici forniti da una fonte di riscaldamento/raffreddamento centrale o da una rete di teleriscaldamento nella misura in cui sia tecnicamente possibile,efficiente in termini di costi e proporzionato rispetto ai risparmi energetici potenziali

Fattibilità Tecnica- Economica

Quanto si può risparmiare mediante la contabilizzazione del calore Le abitazioni residenziali nell EU27 sono responsabili di circa il 25% dei consumi di energia (circa l 80% è dovuta al riscaldamento e all ACS). In alcuni paesi europei (Germania, Austria, Danimarca, Polonia, Romania) il risparmio energetico risulta circa il 20% dei consumi energetici possono essere ridotti. Un fattore essenziale al risparmio energetico è però la consapevolezza dell utente. Il contatore deve essere, pertanto, lo strumento per informare gli utenti e non solo un mezzo per ripartire.

APPROCCIO SEGUITO IN ALTRI PAESI EUROPEI Nel recepire la Direttiva EED, le autorità nazionali degli Stati Membri stanno adottando diversi approcci e soluzioni nelle prescrizioni di istallazione dei sistemi di ripartizione: è previsto l obbligo per quasi tutti gli edifici (esistenti e di nuova costruzione), salvo alcune puntuali eccezioni; è prevista sempre una verifica tecnicoeconomica; l obbligo è molto limitato perché nella maggior parte dei casi i sistemi di ripartizione sono ritenuti economicamente poco efficienti.

Orientamento in EU L orientamento nei tavoli Tecnici Europei è quello suggerire alcune azioni potenzialmente implementabili dalle Autorità Nazionali degli Stati Membri relativamente alla misurazione individuale ed alla fatturazione informativa dei consumi di energia termica al fine di massimizzare i risparmi energetici. Le suddette azioni potrebbero essere raggruppate per tipologia: classificazione dell'edificio; verifica dell'edificio; efficienza economica; azioni sull'edificio; evidenza; supporto e controllo; criteri di ripartizione.

CLASSIFICAZIONE DELL'EDIFICIO In merito alla classificazione l orientamento è quello di individuare tre classi di edificio, in relazione alla tipologia e destinazione d'uso: edifici obbligati: quando è probabile che solo pochi edifici della tipologia potranno essere valutati negativamente in fase di verifica della fattibilità tecnica ed economica; edifici esenti: quando si ha la ragionevole evidenza che nessuno degli edifici della tipologia potrà essere valutato positivamente in fase di verifica della fattibilità tecnica ed economica; edifici da valutare: ovvero quegli edifici che non ricadono nelle precedenti due classi e per i quali dovrà essere effettuata una verifica puntuale della fattibilità tecnica ed economica.

Un Esempio di Classificazione: Direction générale de l'énergie et du climat (DGEC France) Si Impianti Termici collettivi N o Si Fattibilità Tecnica Costi Efficienti N o Si No Contatori individuali Regole trasparenti di allocazione costi Contatori di fornitura No No No Ripartitori di costi non richiesti No Istallazione Tecnica Fattibile Ripartitori di costi richiesti Si Costruzioni antecedenti 01/06/2001 Più del 20% degli appartamenti equipaggiati con valvole termostatiche Fabbisogno > 190 Fabbisogno > kwh/m 2 150 kwh/m 2 Si No Si Ripartitori di costi non richiesti Si Ripartitori di costi richiesti

Esempio di non Fattibilità Tecnica: Direction générale de l'énergie et du climat (DGEC France) Non Fattibilità Tecnica: Sistemi di Riscaldamento a pavimento Sistemi di Riscaldamento Monotubo Sistemi di Condizionamento a tutt aria Sistemi di Riscaldamento a vapore Sistemi di Riscaldamento con ventilconvettori con distribuzione verticale

Un Esempio di Tool Standardizzato (DECC UK)

Incertezze di misura: si possono contenere solo con una accurata progettazione ed installazione

Problematiche di misura

Incertezza teorica dei sistemi di contabilizzazione del calore in campo Dispositivo Incertezz a estesa tipica Direct Heat meters 4.4% Heat cost allocators Insertion time counters* compensated with the temperature of heat conveying fluid Insertion time counters compensated with the degree-days 9.2% 13.4% 21.6% Criticità operativa Montaggio (verticale, orizzontale); Effetti di installazione (curve, valvole, profondità di immersione) Montaggio (resistenza di contatto); Posizionamento (temperatura media del radiatore); Effetti di installazione (cavità, mensola); Installazione e posizionamento dei sensori di temperatura; Effetti di installazione (cavità, mensola); Coibentazione linea di mandata; Effetti di installazione. (cavità, mensola); Coibentazione linea di mandata. Temperatura esterna (schermatura); * il valore indicato è stato stimato dagli autori con riferimento al modello di calcolo previsto dalla vecchia versione della UNI 11388

La ripartizione dei consumi per la climatizzazione invernale (UNI 10200:2015) consumo volontario: Consumo riconducibile all azione del singolo utente sui sistemi di termoregolazione, al fine di garantire determinate condizioni climatiche in relazione anche alle caratteristiche dell unità immobiliare. La ripartizione dei consumi di energia termica utile delle singole j- esime unità immobiliari per climatizzazione invernale viene effettuata sulla base della relazione semplificata: UR UR app, j edif n n cs, j i 1 n UR app, j cs, j j 1 i 1 cs, i, j UR cs, i, j consumo involontario: Consumo dovuto alle dispersioni dell impianto (per distribuzione secondaria, accumulo e distribuzione primaria), non riconducibile all azione dei singoli utenti.

Modello Stima Incertezza Ripartizione L incertezza di ripartizione è funzione di: i A e i B le incertezze relative di tipo A e di tipo B dei singoli corpi scaldanti; il numero di corpi scaldanti nel singolo appartamento n cs,app e nell intero edificio n cs,edif ; r cs,app (r cs,edif ) i coefficienti di correlazione tra gli errori nei consumi dei corpi scaldanti dello stesso appartamento (dell intero edificio); r app,app (r app,edif ) il coefficiente di correlazione tra errori nei consumi dell appartamento in esame e degli altri appartamenti (intero edificio).

Accuratezza della Ripartizione L incertezza di ripartizione presenta una notevole compensazione al crescere della correlazione r app (migliore nel caso di corpi scaldanti e relative installazioni dei sistemi di misura molto diversi tra loro - caso b). L effetto della compensazione degli errori è più rilevante nei piccoli condomini a) Corpi scaldanti e installazioni simili (r cs= 90%) Ia = 3% Ib = 15% Ncs = 10 Tipo A Tipo B b) Corpi scaldanti e installazioni diversi tra loro (r cs 10%)

Campagna sperimentale Valvole On-off Sistema ITC Misura energia Misura UNITA 2 energia totale HCA Misura energia UNITA 1

% Consumi totali % Consumi totali Risultati - Intera stagione Unità 1 Unità 2 100% 95% 90% 85% 80% 75% 70% 65% Compatibilità dei risultati Unità 1 Unità 2 20% 15% 10% 5% 0% HM HCA ITC-TC ITC-DDC HM HCA ITC-TC ITC-DDC 25%

La Metrologia Legale

Perimetro Competenze

Sistema di contabilizzazione Metodi diretti Metodi indiretti HM CHM HCA HCA ITC-TC ITC-DDC Norma Applicabile Sistema di controllo (su cui si effettua il bilancio termico) Conform ità MID (EN 1434) Impianto termico appartamento EN 1434 (MID) Corpo scaldante EN 834 EN 835 UNI 11388 UNI 9019 Ambiente riscaldato (escluso terminali di emissione) Ambiente riscaldato (escluso terminali di emissione) Zona termoregolata (incluso impianto di distribuzione e corpi scaldanti) Costi acquisto e installazione Medio-alti (installazione complessa) Bassi (installazione semplice) Medioalta Accuratezza Elevata Media Bassa Media Unità di misura kwh unità di ripartizione adimensionale Approvaz Nessun MID Nessun Obbligo ione modello Obbligo Marcatur Marcatura Marcatura CE MID a CE (non metrologica) Verifiche DM Nessun Nessun Obbligo periodiche 155/2013 Obbligo Zona termoregolat (incluso impianto di distribuzione, corpi scaldanti e murature perimetrali) Mediobassa

Conclusioni

Cosa è Necessario Fare Definire una classificazione degli edifici Obbligati /Esenti semplice, non ambigua e discriminante rispetto ai fattori economici Definire una classificazione degli edifici Obbligati /Esenti semplice, non ambigua e discriminante rispetto ai fattori tecnici Definire il beneficio atteso ed i costi (fissi e di esercizio) per l acquisto, l istallazione e l utilizzo dei sistemi di ripartizione di riferimento Definire standard di riferimento per la frequenza di bollettazione e modalità di lettura Definire degli e le modalità di verifica per errori massimi tollerati eventuali contenziosi Es. Anno costruzione Fabbisogno energetico Consumi reali Superfice utile Destinazione d uso edificio Tipo di impianto termico Costi Massimi Benefici Attesi Minimi Software standard per analisi Frequenza Fatturazione (bimestrale/ sem./ annuale) Lettura automatica/manuale EMP<5%? Verifiche MID?

GRAZIE PER L ATTENZIONE

Grado di occupazione