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IL GENERALE CLAUDIO GRAZIANO NUOVO CAPO DI STATO MAGGIORE DELLA DIFESA 4 INFORMAZIONI DELLA DIFESA 1/2015

28 febbraio 2015 Intervento del Ministro della Difesa, Senatrice Roberta Pinotti, in occasione dell avvicendamento del Capo di Stato Maggiore della Difesa Signor Presidente della Repubblica, La ringrazio per aver voluto onorare con la Sua presenza questa importante cerimonia di avvicendamento al vertice delle Forze Armate, e desidero esprimerle la riconoscenza di tutto il personale della Difesa per questo segnale di sentita vicinanza. Saluto e ringrazio anche tutte le altre Autorità intervenute, civili, militari e religiose, per la rinnovata testimonianza di stima e di affetto verso le nostre Forze Armate. Sono particolarmente lieta di presenziare alla cerimonia odierna, che sancisce il più importante avvicendamento al vertice delle Forze Armate. Vi ringrazio per aver accettato di parteciparvi dando alle Forze Armate un segnale di condivisione, stima ed affetto. Un saluto del tutto particolare lo rivolgo, naturalmente, all Ammiraglio Luigi Binelli Mantelli e al Generale Claudio Graziano: il vostro passaggio di consegne assicura al nostro Paese la continuità nell esercizio di una funzione e di una responsabilità che sono fondamentali per la nostra comunità. Il Capo di Stato Maggiore della Difesa, vertice militare delle Forze Armate, è un anello essenziale ed imprescindibile nella catena istituzionale della nostra sicurezza e difesa. Da un lato, infatti, riceve e recepisce l indirizzo politico del Governo, dall altro, essendo a capo delle quattro Forze Armate, è il responsabile militare della loro pianificazione, predisposizione ed impiego in tutte le occasioni in cui esse sono chiamate ad operare. FORZE ARMATE 5

E in questo biennio, Ammiraglio Binelli, le occasioni in cui abbiamo dovuto impiegarle non sono certo mancate. Un biennio può non sembrare un periodo tanto lungo, ma solo chi lo ha vissuto, come abbiamo fatto noi quotidianamente, è a conoscenza di tutta la fatica, l impegno, il sacrificio e la ferrea determinazione necessaria per ottenere i risultati conseguiti. Tutta la fatica, l impegno, il sacrificio e la ferrea determinazione che Lei, Ammiraglio, ha profuso per ottenere tali straordinari risultati. Nel biennio appena trascorso, con i suoi nuovi impegni internazionali e le evoluzioni di quelli precedenti in un periodo di contrazione delle risorse disponibili, non potevamo non condividere momenti e scelte difficili, ed è stato proprio in questi momenti e in queste scelte che si è manifestata la sua professionalità, la sua competenza e la sua esperienza. Voglio oggi darle atto che in questi frangenti la grande nave della nostra Difesa è stata guidata con successo grazie alla sua capacità di gestire situazioni molto complesse, evitando i banchi di sabbia e gli scogli sommersi. Con Lei, noi oggi salutiamo un Ufficiale che ha servito con disciplina e onore, come recita il vostro giuramento, le Istituzioni e il Popolo Italiano ininterrottamente per oltre quarantotto anni dal suo ingresso al Collegio Morosini di Venezia, percorrendo tutti i gradi della carriera militare fino al suo massimo Vertice. L odierno avvicendamento avviene in un momento insieme delicato e importante. Delicato perché la situazione internazionale si è progressivamente deteriorata nell ultimo quinquennio e, in modo particolare, nell ultimo anno. L arco della crisi tocca i confini meridionali e orientali dell Unione Europea con situazioni di particolare preoccupazione anche alle porte del nostro Paese. Ma, come vado sottolineando sin dall inizio del mio mandato, è soprattutto l imprevedibilità dei rischi e delle minacce a doverci preoccupare. Imprevedibilità che riguarda sia localizzazione geografica, provenienza e direzione, sia forma e obiettivi con cui essi si possono concretizzare. In aggiunta, ciò avviene in un contesto in cui gli effetti della crisi economica europea e globale si son fatti pesanti (anche se si cominciano a vedere piccoli ma significativi segni di ripresa che salutiamo con favore), e ci costringono a moltiplicare gli sforzi (a volte anche oltre i limiti) per garantire ai nostri cittadini un adeguato livello di sicurezza. Importante perché, per garantire una cornice di sicurezza adeguata alla portata di questi rischi e di queste minacce, il Governo si è impegnato lo scorso anno nell elaborazione di un Libro Bianco per la sicurezza internazionale e la difesa che attendo di poter presentare al prossimo Consiglio Supremo di Difesa e, successivamente, al Parlamento e all opinione pubblica. Signor Presidente, il nostro Paese è chiamato a trovare l equilibrio perfetto tra il dovere costituzionale della difesa della Patria, la garanzia di sicurezza per i nostri cittadini, la tutela degli interessi nazionali, la difesa degli spazi euro-atlantici e i limiti massimi di risorse economico-finanziarie e sociali che l Italia, al pari di altri Paesi, può attualmente dedicare a queste imprescindibili esigenze. Si tratta di un esercizio complesso. Ed è tanto più complesso se si considerano le tensioni crescenti che attraversano il mondo in questo tempo. Abbiamo bisogno di una nuova prospettiva, dunque, che, da un lato non potrà concretizzarsi compiutamente se non sarà condivisa e fatta propria dai massimi Vertici militari e da tutto il personale della Difesa; dall altro, impegnerà direttamente il Capo di Stato Maggiore della Difesa come primo responsabile della traduzione in provvedimenti di tale cambiamento. 6 INFORMAZIONI DELLA DIFESA 1/2015

Caro Generale Graziano, ora tocca a Lei. Non dobbiamo farci illusioni su ciò che La aspetta e che aspetta il nostro Paese: il periodo che abbiamo di fronte non sarà dei più facili. Poco più di un anno fa, parlando al personale militare libico in addestramento a Cassino, lei ha affermato come: Solo creando delle forze di sicurezza nazionali credibili e che costituiscano un chiaro punto di riferimento si può concretizzare una legittima aspettativa di costruire una moderna Nazione democratica. È proprio sul concetto di un Sistema Difesa credibile e chiaro punto di riferimento per la collettività, requisito indispensabile per ogni Paese che voglia essere e restare libero e democratico che dobbiamo riflettere: in questi decenni, le nostre Forze Armate si sono costruite un patrimonio di credibilità, esperienza e capacità, sia di fronte all opinione pubblica nazionale che a quella internazionale, che dobbiamo preservare in tutti i modi. Per questo motivo dobbiamo soprattutto continuare a valorizzare la componente umana con le sue qualità morali e tecnico-professionali. È questo il vero patrimonio che abbiamo a disposizione e che dobbiamo tutelare facendo attenzione a tutti i suoi aspetti, anche salariali, come testimoniano i recenti provvedimenti che hanno consentito lo sblocco stipendiale. Su di esso dobbiamo fare affidamento per passare da una visione interforze ad una piena realtà interforze, per utilizzare e integrare le nuove tecnologie, per rendere i nostri processi decisionali ed esecutivi, così efficaci ed efficienti nelle nostre missioni internazionali, altrettanto efficaci ed efficienti in tutto lo spettro delle nostre attività e settori di intervento, dal procurement alle infrastrutture, dalla dottrina al reclutamento, dalla logistica alla formazione. Inoltre, come ho ribadito due giorni fa in occasione del suo avvicendamento nella carica di Capo di Stato Maggiore dell Esercito, non dobbiamo dimenticare che la prevenzione o la risposta alle attuali crisi internazionali multidimensionali, non può essere conseguita se non agendo in una dimensione multilaterale, in cui la componente militare deve dimostrare di sapersi pienamente combinare con le componenti diplomatica, umanitaria, economica e di intelligence. Generale Graziano, Lei conosce bene le nostre Forze Armate, per avervi dedicato oltre quarantadue anni della sua vita professionale, avendo ricoperto una serie di incarichi sempre più prestigiosi in ambito Forza Armata e Interforze, in Italia e all estero, incarichi nei quali ha messo in luce tutta la sua dedizione, la sua capacità di comando e, non ultima, la sua umanità: sono sicura che saprà mettere ancora una volta queste sue doti di leadership, insieme alla sua determinazione, al servizio delle Istituzioni e del Paese, con pieno successo. Il percorso che La attende è irto di ostacoli ma, conoscendola, so che ciò non la spaventa, e che saprà essere all altezza della sfida che ha di fronte. Sappia che per questo potrà contare sulla guida e sul sostegno dell intero Governo, per un lavoro di squadra che ci consenta di prendere al meglio anche le decisioni più difficili nelle situazioni più complesse. Qualcuno ha detto una volta: Se non ho una spada in mano, non posso proteggerti; se ho una spada in mano, non posso abbracciarti. In un certo senso, credo non sia esattamente così: i nostri militari, di ogni ordine e grado, hanno sempre dimostrato sia di saper proteggere con le loro armi, quando esse erano necessarie, sia di sapere aiutare il prossimo con la loro umanità, quando le armi non erano necessarie. Lei, Generale, sa di essere alla guida di Forze Armate capaci e motivate, fatte di donne e uomini che credono fortemente nella loro missione e nei valori che ne sono alla base: libertà, sicurezza, solidarietà. Ed è in nome di questi valori che voglio affermare con voi: Viva le Forze Armate Viva l Italia! FORZE ARMATE 7

Intervento dell Ammiraglio Luigi Binelli Mantelli Rendo un deferente omaggio alle Bandiere dell Esercito, della Marina, dell Aeronautica e dell Arma dei Carabinieri. Esse rappresentano i valori con cui operano i militari, ovunque e in qualunque condizione si trovino: spirito di servizio, dedizione, coraggio, solidarietà e umanità. Valori testimoniati dai nostri caduti e da quanti sono rimasti feriti o menomati nell assolvimento del dovere. Valori illuminati dalla dignitosa sofferenza dei loro famigliari, che saluto e ringrazio con grande ammirazione. Signor Presidente della Repubblica, Lei è il più alto custode di questi valori. Grazie, Signor Presidente, per la Sua presenza qui oggi, chiara testimonianza della Sua attenzione alle Forze Armate. Ringrazio il Signor Ministro della Difesa e porto il benvenuto e il saluto delle Forze Armate a tutte le Autorità civili, militari, religiose, ai gentili ospiti, ai parenti e agli amici, ai compagni di corso del Collegio Navale Morosini e dell Accademia Navale, che hanno accolto l invito per questa giornata speciale. Un ringraziamento davvero particolare lo devo al Presidente Emerito Giorgio Napolitano e all Ammiraglio Di Paola, già Ministro della Difesa, per avermi concesso l alto onore e il previlegio di servire la Nazione quale Capo di Stato Maggiore della Marina e poi Capo di Stato Maggiore della Difesa. In questi anni ho fatto innumerevoli discorsi ufficiali e nelle più svariate occasioni, ma questo è il più difficile, come è difficile trasmettere anche una piccola parte dei sentimenti che provo in questo momento. Perciò non ci provo neppure. Uno solo è prevalente su tutti ed è un sentimento di sincera, profonda, accorata gratitudine verso gli Ufficiali, i Sottufficiali, i Soldati, i Marinai, gli Avieri, i Carabinieri, il personale civile della 8 INFORMAZIONI DELLA DIFESA 1/2015

Difesa, dei reparti operativi, dei Comandi, degli stabilimenti di lavoro, delle articolazioni tecniche, logistiche, formative ed addestrative delle Forze Armate per il loro diuturno impegno. Grazie a tutti voi, onesti e fedeli servitori della Nazione. L orgoglio che provo per essere stato vostro Comandante è lo stesso che, grazie a voi, ho provato confrontandomi con i miei colleghi stranieri, sempre e senza eccezioni. Il vostro entusiasmo, il modo di interpretare il vostro ruolo e di svolgere i vostri compiti, sono il miglior biglietto da visita della nostra Italia e la migliore assicurazione per il suo futuro. A voi e ai vostri cari auguro ogni bene e affido con gioia alle mani esperte e alla sapiente guida del Generale Graziano le vostre migliori aspirazioni, sicuro che lo seguirete e lo sosterrete con lo stesso ammirevole slancio. Ai Capi di Stato Maggiore dell Esercito, della Marina e dell Aeronautica, al Comandante Generale dei Carabinieri, al Segretario Generale della Difesa un vivissimo apprezzamento per la grinta e l incisività con cui hanno giustamente sostenuto le esigenze e la specificità della loro componente. Considero questa la più genuina espressione dello spirito interforze, quello vero: competizione per un miglioramento continuo, non omologazione, non acquiescenza, non compromessi. Ho voluto organizzare questa cerimonia al Comando della Squadra Navale, cuore e motore della Marina operativa, per dire un grazie speciale alla mia Forza Armata, per tutti gli straordinari ed irripetibili momenti che mi ha regalato. Grazie, infine, a Massimiliano La Torre e Salvatore Girone, per la grande dignità e il senso di responsabilità con cui continuano a vivere - da Marinai e da Soldati quali sono - l assurda odissea che ha profondamente segnato questi ultimi tre anni di servizio. Sarò sempre al loro fianco. Al Generale Graziano, all amico Claudio, l augurio più sincero di buon vento per il gravoso ma entusiasmante impegno che lo attende, in un momento particolarmente complesso e difficile per l Italia e per l Europa. Viva le Forze Armate Viva l Italia. FORZE ARMATE 9

Intervento del Generale Claudio Graziano 10 INFORMAZIONI DELLA DIFESA 1/2015

Signor Presidente della Repubblica, rivolgo a Lei massima figura istituzionale dello Stato, il mio primo e deferente saluto e Le esprimo la mia sincera gratitudine per aver voluto essere oggi presente nella sua veste di comandante supremo delle Forze Armate e garante dell unità e dell integrità nazionale. Valori questi, portanti della nostra Patria, rappresentati dalle Bandiere di guerra delle Forze Armate, qui schierate, a cui porgo il mio riverente saluto. Esse custodiscono gelosamente le tradizioni militari, le glorie, i sacrifici e il sangue versato dal nostro popolo in armi in tutti i campi di battaglia, nei mari e nei cieli, a tutela della salute pubblica, in cui è stato chiamato a servire il Paese. Porgo il mio deferente saluto al Presidente emerito della Repubblica, Senatore Professore Giorgio Napolitano. In questo momento in cui forte è in me il sentimento di orgoglio, ma anche la consapevolezza dell onere che le Istituzioni e il Governo della Repubblica mi hanno attribuito (investendomi della carica di Capo di Stato Maggiore della Difesa), esprimo Loro tutta la mia riconoscenza per l onore accordatomi. In particolare, vorrei ringraziare il Ministro della Difesa, Senatrice Roberta Pinotti, per la fiducia in me riposta affidandomi la guida delle Forze Armate italiane. Un incarico che affronterò sapendo di poter fare pienamente affidamento sull amicizia e la collaborazione dei Capi di Stato Maggiore delle Forze Armate, del Comandante Generale dell Arma dei Carabinieri e del Segretario Generale della Difesa, oggi presenti, e che saluto calorosamente, unitamente al Comandante Generale della Guardia di Finanza e delle altre Forze di Polizia e a tutte le numerose autorità politiche, militari, civili e religiose intervenute. Sono certo che in questo mio percorso potrò contare anche sul sostegno e sulla professionalità di tutto il personale, militare e civile, della Difesa, che saluto con affetto; degli organi della rappresentanza militare e delle organizzazioni sindacali; delle Associazioni Combattentistiche e d Arma e dei Corpi Ausiliari delle Forze Armate, che ringrazio per la passione e dedizione che contraddistinguono la loro opera. Un benvenuto a tutti gli ospiti e ai molti maestri qui presenti. Vorrei, inoltre, rivolgere un cordiale saluto ai rappresentanti delle Forze Armate dei paesi alleati e amici, intervenuti a testimonianza delle intense relazioni militari internazionali in atto. Questo è anche il segno dalla crescente esigenza di incrementare le collaborazioni multinazionali in tema di difesa e di perseguire l integrazione dei sistemi di sicurezza comuni, in particolare europei, al fine di affrontare in modo efficace le crescenti, delicate e complesse sfide che si profilano all orizzonte. Del resto le minacce odierne vanno assumendo caratteristiche di estrema flessibilità, indiscriminato uso della violenza e rapidità di espansione, mutando nelle forme e rendendo non solo ancora più a rischio tradizionali aree di crisi e popolazioni inerti, ma portando il pericolo del radicalismo e del terrorismo all interno dei nostri confini. Si tratta di sfide complesse che richiedono certamente una risposta globale con tutti gli strumenti disponibili e nel cui ambito le Forze Armate italiane, cresciute nel tempo in termini di capacità operativa e di integrazione interforze, sono pronte a rispondere con efficienza ed efficacia in aderenza alle decisioni politiche che saranno assunte. Gli oltre venti anni di operazioni all estero, a salvaguardia della pace e della stabilità, di impegno in molteplici aree di crisi, sono la testimonianza più limpida della reale capacità operativa dello strumento militare italiano e del coraggio dei nostri militari, tutti e indistintamente. Le nostre Forze Armate hanno infatti dato prova di poter operare in tutto lo spettro delle missioni, anche quelle a più alta intensità operativa che hanno richiesto azioni di combattimento, suscitando l apprezzamento delle forze amiche ed alleate con cui abbiamo lavorato, ma FORZE ARMATE 11

soprattutto delle popolazioni a cui è rivolta la nostra attività di sostegno, meritando la stima ed il consenso del paese. Una stabilità internazionale che, a causa della globalizzazione, del collasso di intere entità statuali, dei flussi migratori incontrollati provenienti dalla sponda sud del mediterraneo e dei nuovi fenomeni di terrorismo, è sempre più direttamente e intimamente legata anche alla sicurezza interna dove la Difesa gioca un ruolo decisivo (in tutte le sue espressioni: nella sorveglianza delle aree marittime e nella difesa aerea nazionale, nelle diuturne attività di protezione della collettività e nelle operazioni in concorso alle Forze dell Ordine), assurgendo così a saldo punto di riferimento per tutta la collettività nazionale. Ebbene le nostre Forze Armate hanno fatto moltissimo e con successo, continuando ad operare e proseguendo nel contempo nella razionalizzazione del sistema. Questo va naturalmente a merito della leadership e della capacità dei miei predecessori. Primo fra tutti l Ammiraglio Binelli Mantelli. Si tratta di continuare sul percorso di trasformazione intrapreso, reso ancor più necessario da un quadro finanziario delicato, che, nell auspicio di risorse adeguate per garantire l indispensabile operatività complessiva dello strumento, obbligherà comunque a scelte e priorità rigorose e condivise. Sarà quindi essenziale ricercare l ottimizzazione dei sistemi, delle procedure e delle strutture attraverso l integrazione interforze, per conseguire uno strumento bilanciato e moderno, in grado di operare armonicamente in ambito nazionale, internazionale ed intergovernativo, pur nel rispetto delle identità e delle specificità delle singole Forze Armate. Ci attende, quindi, un cammino ancora impegnativo che non dovrà trascurare i bisogni e le legittime aspettative del personale, autentico e vero centro di gravità del sistema. Il mio saluto, dunque, ai militari di ogni ordine e grado che con la loro incessante attività, in Italia e all estero, confermano la specificità della condizione militare. I traguardi raggiunti sono, infatti, il risultato di sacrifici personali spesso pagati con il sangue dei caduti e dei feriti. A quest ultimi e alle famiglie, che ogni giorno vivono con grande dignità la dolorosa perdita o la sofferenza dei loro cari, va la mia più sincera gratitudine e la mia più profonda ammirazione, e, sono convinto, la stima e il rispetto di tutto il paese. Saranno loro che ci guideranno, indicando la strada! Quella stessa dignità che non posso non ricondurre anche all esemplare comportamento dei nostri due fucilieri di Marina, Massimiliano La Torre e Salvatore Girone. Concludendo, onorerò l incarico al vertice della Forze Armate con tutte le mie energie fisiche e morali in assoluta fedeltà e lealtà alla Patria e alle sue istituzioni, nell intento di servire il Paese, primi fra tutti i militari ed i civili alle mie dipendenze, di cui assumo la piena responsabilità. Un dovere che l Ammiraglio Binelli Mantelli, mio predecessore alla guida della Difesa, ha sempre onorato grazie a un azione di comando lungimirante e caratterizzata da quell umanità e quella sensibilità che rappresentano le doti di un grande uomo oltre che di un grande Comandante. A lui va tutta la mia stima e il ringraziamento di tutto il personale della Forze Armate. Grazie caro Gigi per quanto hai fatto! Gratitudine che mi permetto di estendere alla gentile signora Cristina, a mia moglie Marisa e, attraverso i loro nomi a tutti i familiari dei militari e civili della Difesa. Concludo riaffermando la mia piena fiducia in tutti e ciascuno di voi nella certezza assoluta che l Italia potrà sempre contare sul vostro coraggio e sulla vostra straordinaria professionalità nell assolvimento dei compiti che la nazione vorrà affidarci. Buona fortuna a tutti! Viva le Forze Armate! Viva l Italia! 12 INFORMAZIONI DELLA DIFESA 1/2015

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