gennaio 2017 EDUCAZIONE, CULTURA E SPORT

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7267 10 gennaio 2017 EDUCAZIONE, CULTURA E SPORT Rapporto del Consiglio di Stato sulla mozione 19 settembre 2016 presentata da Claudia Crivelli Barella e cofirmatari Creazione di un indirizzo umanistico nei licei ticinesi Signor Presidente, signore e signori deputati, con la mozione qui in esame viene proposta la creazione di un indirizzo umanistico nel percorso liceale che dia accesso preminente alle materie umanistiche; in cui le materie fisica, chimica e matematica siano presenti in limitata quantità e importanza (sia a livello di promozione che di titolo di maturità), abbassandosi fino al 25% della percentuale di studi come chiede l'ordinanza federale, a tutto favore delle materie italiano, storia (e civica), geografia e filosofia. 1. PREMESSA Prima di commentare la proposta formulata nella mozione, è importante ricordare gli obiettivi della formazione liceale e richiamare a tal proposito la Dichiarazione 2015 sugli obiettivi comuni della politica della formazione per lo spazio formativo svizzero emanata congiuntamente dal Dipartimento federale dell'economia, della formazione e della ricerca (DEFR) e dalla Conferenza svizzera dei direttori cantonali della pubblica educazione (CDPE). Nella dichiarazione, al capitolo II Obiettivi comuni della politica della formazione di Confederazione e Cantoni, si afferma: Rimane assicurato a lungo termine l accesso all università senza esame d ammissione con la maturità liceale. Con l attestato di maturità liceale si acquisisce la preparazione che abilita allo studio universitario e il diritto ad essere ammesso alle scuole universitarie senza esami preliminari. I rapporti sul sistema educativo svizzero del 2010 e 2014 evidenziano tuttavia in determinati casi delle lacune nella preparazione dei maturandi. Sulla base degli studi e delle conoscenze attuali vengono esaminate misure atte ad assicurare la preparazione dei maturandi e quindi l ammissione agli studi universitari dei titolari di attestato di maturità liceale 1. La dichiarazione ribadisce quindi quanto affermato all art. 2 cpv. 2 dell Ordinanza del Consiglio federale/regolamento della CDPE concernente il riconoscimento degli attestati di maturità liceale (O/RRM), ovvero che la maturità liceale deve dare accesso e permettere di affrontare con successo qualunque studio universitario a tutti gli studenti, indipendentemente dalle opzioni specifiche o complementari seguite. 1 DFER/CDPE (2015). Sfruttamento ottimale delle potenzialità. Dichiarazione 2015 sugli obiettivi comuni di politica della formazione per lo spazio formativo svizzero, pag. 2. 1

In quest ottica, per garantire a lungo termine l ammissione generale agli studi universitari senza esami d ammissione ai titolari di un attestato di maturità liceale, sono state definite dalla CDPE le competenze di base nella lingua di scolarizzazione e in matematica che ogni allievo deve acquisire prima della maturità. Queste competenze di base sono oggetto delle raccomandazioni della CDPE del 17 marzo 2016 2. Per quanto riguarda invece l importanza dell insegnamento delle materie matematica e scienze sperimentali, è interessante notare che al capitolo III della Dichiarazione si afferma la necessità di promuovere queste discipline a tutti i livelli formativi: Per contrastare la carenza di personale qualificato nel settore MINT (matematica, informatica, scienze naturali e tecnica) e in quello sanitario la Confederazione e i Cantoni condividono l impegno a valorizzare e promuovere queste discipline in tutti i livelli formativi. Tramite il coordinamento delle numerose iniziative e attività in quest ambito è possibile armonizzare meglio le offerte formative e sfruttare le sinergie 3. 2. IL PIANO SETTIMANALE DELLE LEZIONI L O/RRM prescrive una determinata proporzione fra i tempi dedicati all insegnamento delle discipline fondamentali e obbligatorie. Le forchette previste dall art. 11 O/RRM e le percentuali attuali dei settori di studio nei licei ticinesi sono le seguenti: SETTORI DI STUDIO % O/RMM % liceo TI Discipline fondamentali: lingue (lingua prima, seconda e terza lingua) 30-40 33-34 matematica e scienze sperimentali (fisica, chimica e biologia) 25-35 27-30 scienze umane (storia, geografia, introduzione all'economia e al diritto ed eventualmente filosofia) 10-20 17-18 arti (arti visive e/o musica) 5-10 5 Opzioni: Opzione specifica, opzione complementare e lavoro di maturità 15-25 15 L attuale piano delle lezioni settimanali dei licei cantonali è stato elaborato tenendo conto sia delle proporzioni imposte dall O/RRM, sia del Piano quadro degli studi per le scuole svizzere di maturità e del Piano degli studi liceali. Come indicato con chiarezza dai dati appena esposti, nell ambito delle scienze umane le percentuali tendono già ora verso il massimo della forchetta prevista dall O/RRM, mentre negli altri ambiti il Ticino si posiziona piuttosto verso il minimo della stessa. In questo senso si può dire che lo spirito della mozione è già stato integrato nei piani di studio liceali attuali e che un ulteriore aumento, così come prospettato dal testo dell atto parlamentare, non risulta fattibile. 2 CDPE (2016). Recommandations relatives la garantie à long terme de l'accès sans examen aux hautes écoles avec une maturité gymnasiale. 3 DFER/CDPE (2015). Sfruttamento ottimale delle potenzialità. Dichiarazione 2015 sugli obiettivi comuni di politica della formazione per lo spazio formativo svizzero, pag. 3. 2

Inoltre, a riprova dell attenzione posta dal Canton Ticino verso le materie umanistiche, si ricorda che nel settore scienze umane è stata inclusa anche la filosofia, disciplina non imposta dall O/RRM, e che una materia delle scienze umane è stata inserita quale quinto esame di maturità (l O/RRM definisce le quattro materie che devono essere oggetto d esame e lascia libertà al Cantone di definire quella del quinto esame): l allievo può infatti scegliere il quinto esame fra le materie umanistiche di storia, geografia o filosofia. Infine, va menzionato come in Ticino sia stata introdotta tra le opzioni complementari la storia delle culture, una nuova materia di carattere chiaramente umanistico. 3. LE MATERIE DELLE SCIENZE SPERIMENTALI Atteso che non è possibile togliere delle lezioni dal settore delle scienze sperimentali a favore di quello delle scienze umane, poiché così facendo la ripartizione percentuale delle materie imposta dall O/RRM non sarebbe più rispettata, ci si potrebbe chiedere perché, nonostante la dotazione oraria in matematica, fisica, chimica e biologia si avvicini al minimo consentito, la formazione liceale sembri dare troppa importanza a queste materie. La spiegazione sta nel fatto che le discipline delle scienze sperimentali sono collocate prevalentemente nel primo biennio: gli allievi devono seguire nei primi due anni contemporaneamente i corsi delle tre materie scientifiche fisica, chimica e biologia, oltre naturalmente al corso di matematica. Il motivo di questa struttura del piano settimanale delle lezioni è da ricercare negli obiettivi formativi alla base dell ultima riforma degli studi liceali (1995), che intendevano promuovere la collaborazione fra le discipline della stessa area di studio e un approccio interdisciplinare. Le tre materie delle scienze sperimentali sono quindi state messe in parallelo proprio per favorire il perseguimento di questi obiettivi. Bisogna tuttavia ammettere che, soprattutto in I classe, l impatto delle tre materie scientifiche sul percorso di apprendimento di allieve e allievi è piuttosto rilevante. Recentemente, nell ambito della ricerca Vent anni di maturità liceale, mediante la quale si vuole fare un bilancio sulla formazione liceale a vent anni di distanza dalla riforma, il Centro innovazione e ricerca sui sistemi educativi (CIRSE) del Dipartimento formazione e apprendimento della SUPSI ha confrontato la griglia oraria dei licei ticinesi con quelle di altri Cantoni e ha potuto constatare delle differenze, non tanto nella dotazione oraria delle varie materie, ma piuttosto nella loro collocazione sui quattro anni di formazione. Nel primo rapporto intermedio della ricerca, pubblicato nel dicembre 2016, si osserva infatti: Per ciò che concerne l insegnamento della matematica, della lingua principale e delle materie umanistiche, le differenze sono minime. Queste discipline sono generalmente insegnate uniformemente sul quadriennio, con dotazioni orarie simili in tutti i cantoni. Anche per ciò che riguarda le lingue seconde, vi sono poche differenze [ ] Differenze importanti si notano, invece, nelle scienze sperimentali. La maggior parte dei cantoni articola il loro insegnamento durante il primo triennio, in alcuni casi estendendo il corso di fisica al quarto anno. Il Ticino è l unico cantone dove l insegnamento delle tre singole discipline si limita al primo biennio, ed è l unico a offrire un corso pluridisciplinare nel terzo 4. 4 Crescentini, A., Calvo, S. & Castelli, L. (2016). Vent anni di maturità liceale Rapporto intermedio. Locarno: Centro Innovazione e Ricerca sui Sistemi Educativi, pag. 23. 3

4. CONCLUSIONE Alla luce delle considerazioni e dei dati appena esposti il Consiglio di Stato invita il Gran Consiglio a respingere la mozione. Da una parte un aumento delle ore-lezioni delle materie umanistiche non è auspicabile, poiché la percentuale attualmente attribuita alle scienze umane si avvicina al limite superiore stabilito dall O/RRM. D altra parte una riduzione del numero di ore-lezioni destinate all insegnamento della matematica, della fisica, della chimica e della biologia a favore delle scienze umane non è possibile in quanto tale riduzione non rispetterebbe le disposizioni della medesima O/RRM. Malgrado l impossibilità oggettiva di mettere in pratica la proposta ventilata dall atto parlamentare, il Consiglio di Stato ritiene ci possa essere spazio per una riflessione più ampia sull attuale piano settimanale delle lezioni. I risultati messi in evidenza dal rapporto intermedio del CIRSE precedentemente citato lasciano ad esempio intendere che si possano trovare dei correttivi per rendere meno difficoltoso l approccio alle materie scientifiche. Una tale misura permetterebbe un avvicinamento più graduale a queste materie, rendendo la licealizzazione meno gravosa per alcuni allievi, ma soprattutto valorizzando il senso dell insegnamento al liceo delle discipline matematica, fisica, chimica e biologia. Il Dipartimento competente non mancherà di approfondire questa pista di revisione dei piani di studio. Vogliate gradire, signor Presidente, signore e signori deputati, l'espressione della nostra massima stima. Per il Consiglio di Stato: Il Presidente, Paolo Beltraminelli Il Cancelliere, Arnoldo Coduri Annessa: Mozione 19 settembre 2016 4

MOZIONE Creazione di un indirizzo umanistico nei licei ticinesi del 19 settembre 2016 Il liceo ticinese nasce storicamente come preparazione al Politecnico federale (fondato il 7 febbraio 1854), dunque giustamente con una forte impronta di stampo scientifico e una netta prevalenza delle scienze rispetto alle altre materie di studio. Ora, a oltre un secolo e mezzo di distanza, questa impostazione è rimasta invariata e si riscontra in tutti gli orientamenti che compongono la preparazione alla maturità cantonale, con diverse sfumature a seconda del tipo di liceo scelto (scientifico, linguistico, economico, classico). Nel frattempo, il mondo del lavoro e della ricerca è cambiato, e anche campi in cui la matematica è fondamentale hanno riscontrato negli studenti una carenza in campo umanistico che si cerca di colmare, come è il caso ad esempio dell Accademia di architettura. Non solo: i nostri studenti che si confrontano con una facoltà di tipo umanistico (lettere, psicologia, storia, ecc.) riscontrano una grande difficoltà nel mettersi in pari con allievi provenienti ad esempio dai licei italiani, e auspicherebbero una preparazione maggiormente approfondita di materie quali la letteratura, la storia e la mitologia classica. Rimpiangono le ore spese per lo studio di matematica, biologia, chimica e fisica: materie che non sono di grande utilità al loro percorso, seppur formative in termini generali e di crescita personale del tutto teorica, nel senso di mai dimostrata da alcuno studio. Nell Ordinanza del Consiglio federale/regolamento della CDPE concernente il riconoscimento degli attestati di maturità liceale (RRM) del 16 gennaio/15 febbraio 1995 si legge: Art. 5 - Obiettivi degli studi 1 Lo scopo delle scuole che preparano alla maturità è quello di offrire alle proprie allieve e ai propri allievi, nella prospettiva di una formazione permanente, la possibilità di acquisire solide conoscenze di base, adatte al livello secondario, e favorire la formazione di uno spirito d'apertura e di un giudizio indipendente. Queste scuole non aspirano a conferire una formazione specialistica o professionale, bensì privilegiano una formazione ampia, equilibrata e coerente che dia alle allieve e agli allievi la maturità necessaria per intraprendere studi superiori e per svolgere nella società tutte quelle attività complesse che essa richiede. Esse sviluppano contemporaneamente l'intelligenza, la volontà, la sensibilità etica ed estetica come pure le attitudini fisiche delle loro allieve e dei loro allievi. 2 Le maturande e i maturandi devono essere capaci di acquisire un nuovo sapere, di sviluppare la curiosità, l'immaginazione, la facoltà di comunicazione, come pure di lavorare da soli e in gruppo. Essi esercitano il ragionamento logico e l'astrazione, ma anche il pensiero intuitivo, analogico e contestuale. Imparano così a familiarizzarsi con la metodologia scientifica. 3 Le maturande e i maturandi devono padroneggiare una lingua nazionale ed aver acquisito buone conoscenze di altre lingue nazionali o straniere. Essi devono essere capaci di esprimersi con chiarezza, precisione e sensibilità e imparare a scoprire le ricchezze e le particolarità delle culture di cui ogni lingua è il vettore. 4 Le maturande e i maturandi devono sapersi situare nel mondo naturale, tecnico, sociale e culturale nel quale vivono, nelle sue dimensioni svizzere e internazionali, attuali e storiche. Essi si preparano ad esercitarvi la loro responsabilità verso sé stessi, gli altri, la società e la natura. Nell Ordinanza federale si specifica che le materie scientifiche possono essere tra il 25% e il 35% della percentuale di studi. In Ticino sarebbe certamente possibile abbassarne un po la percentuale, operando delle distinzioni più marcate nei vari curricula. 5

Con la presente mozione si chiede dunque la creazione di un indirizzo umanistico nel percorso liceale che dia accesso preminente alle materie umanistiche; in cui le materie fisica, chimica e matematica siano presenti in limitata quantità e importanza (sia a livello di promozione che di titolo di maturità), abbassandosi fino al 25% della percentuale di studi come chiede l Ordinanza federale, a tutto favore delle materie italiano, storia (e civica), geografia e filosofia. Claudia Crivelli Barella Ay - Beretta Piccoli - Delcò Petralli - Maggi - Mattei - Minotti - Pamini - Quadranti 6