BEYOND MEDIA VISIONS 9. FESTIVAL INTERNAZIONALE DI ARCHITETTURA E MEDIA

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Transcript:

BEYOND 2009. VISIONS 9. FESTIVAL INTERNAZIONALE DI ARCHITETTURA E Firenze, 9-17 luglio 2009 Stazione Leopolda, viale Fratelli Rosselli 5 inaugurazione > 9 luglio 2009, ore 15:00 Stazione Leopolda simposio > 9-12 luglio 2009 Stazione Leopolda laboratori > 9-17 luglio 2009 Stazione Leopolda e Ospedale degli Innocenti video, mostre, eventi > 9-17 luglio 2009 Stazione Leopolda e altre sedi CONTENUTI 1. Comunicato stampa... 3 2. I numeri del festival... 5 3. Il festival BEYOND... 6 4. I video... 7 5. Il simposio... 8 6. La mostra SPOT ON SCHOOLS... 11 7. La mostra URBAN VISIONS... 14 8. Note biografiche e profili... 15 9. Immagini riservate alla stampa... 17 10. Crediti... 31 pag. 2

1. COMUNICATO STAMPA GIOVEDÌ 9 LUGLIO 2009 ALLE ORE 15 alla Stazione Leopolda di Firenze si inaugurerà VISIONS, nona edizione di BEYOND, festival internazionale di architettura e media. Un ampio programma di video, mostre, incontri e un simposio, al quale prenderanno parte protagonisti del dibattito internazionale, offriranno fino al 17 luglio una molteplicità di sguardi sull architettura e sulle sue sempre più intense contaminazioni con il mondo dei media. Con un tema aperto alla ricerca di sguardi progettuali convincenti per il prossimo futuro e un programma ricco di iniziative di rilievo torna, dal 9 al 17 luglio 2009 alla Stazione Leopolda di Firenze, il festival BEYOND (www.beyondmedia.it). La manifestazione -nata nel 1997 per portare alla luce e discutere le rinnovate relazioni che si andavano definendo tra cultura progettuale e universo dei media, anticipando di fatto un dibattito che nel corso degli anni avrebbe visto coinvolti molti dei protagonisti dell architettura e della comunicazione- è curata da Marco Brizzi, realizzata da Image, promossa dalla PARC (Direzione generale per la qualità e la tutela del paesaggio, l architettura e l arte contemporanee) del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dal Comune di Firenze, dall Università degli Studi di Firenze in collaborazione con Stazione Leopolda, sede degli eventi. La nona edizione del festival ha per tema VISIONS, ed è dedicata alla riflessione sulle visioni prodotte dall architettura contemporanea, sulle loro forme e sui loro limiti, sul ruolo che esse rivestono e sull efficacia che esprimono nell interpretare la costante necessità del progetto di staccare lo sguardo dall oggi per spingersi ogni volta a guardare un po più in là. L architettura contemporanea -afferma Marco Brizzi- sembra aver perso, negli ultimi anni, la capacità di ricercare visioni ampie, di raccogliere in uno sguardo esteso la complessità dei fenomeni di trasformazione dell ambiente abitato, di guidare il pensiero e la coscienza al di là di quello che è consueto, empirico, visibile. Le immagini dell architettura, la loro massiva produzione e il loro consumo hanno avuto come diretta conseguenza, negli ultimi anni, una maggiore vicinanza del pubblico alla progettualità mondiale. Ma, al contempo, hanno realizzato una modificazione nel modo di pensare l architettura e inciso sulla capacità e sull opportunità di realizzare visioni, e quindi teorie, radicate nel nostro tempo, ma aperte verso nuovi possibili scenari. Se con le precedenti edizioni ci si era orientati verso l esplorazione delle mutevoli condizioni di intimità e di pubblicità del progetto (INTIMACY, 2003) e poi concentrati sulle forme di scrittura che l architettura contemporanea elabora insieme alla definizione del pensiero progettuale (SCRIPT, 2005), con VISIONS il festival BEYOND propone una nuova riflessione sui temi della figurazione e della rappresentazione del progetto, andando alla ricerca delle più convincenti visioni utili a pensare e a definire i contorni del nostro possibile futuro. pag. 3

Un tema articolato e complesso, condiviso dall ampio e qualificato comitato di orientamento del festival, che tende a mettere in discussione alcuni assunti parzialmente consolidati dalle pratiche mediatiche degli ultimi decenni. Per affrontare il tema VISIONS si incontreranno a Firenze non solo architetti e designer di fama internazionale, ma anche giornalisti, scrittori, artisti, filosofi, grafici; si presenteranno e discuteranno video; si allestiranno mostre. Un simposio affidato alla cura di Pietro Valle (Stazione Leopolda, dal 9 al 12 luglio) svilupperà la riflessione sul tema attraverso 6 incontri ai quali prenderanno parte 25 importanti figure chiamate a sostenere il dibattito sull architettura contemporanea: da Peter Wilson a Tony Fretton, da Derrick De Kerckhove a Beatriz Colomina, a Marcos Novak, Ruggero Pierantoni, Paul Polak, John Frazer, Alberto Garutti, Mario Carpo, per citarne alcuni. Un programma di 80 video di architettura (scelti fra le oltre 600 opere candidate provenienti da tutto il mondo) accompagnerà, nella tradizione del festival, il pubblico alla visione e alla conoscenza delle opere che testimoniano il pensiero e la produzione architettonica mondiali e interpretano le potenzialità del mezzo per estendere e qualificare il discorso dell architettura. Riconoscimenti verranno offerti a tre firme dell architettura contemporanea, THE VIEW MASTERS, che, a diverso titolo, hanno mostrato una particolare e fertile consuetudine con lo strumento video: UNStudio, Zaha Hadid Architects, MVRDV. Le mostre URBAN VISIONS, curata da Michele Bonino, e SPOT ON SCHOOLS, curata da Paola Giaconia, presenteranno i risultati di indagini compiute, attraverso una serie di esperienze di progetto e di comunicazione, dalle 10 città e dalle 19 scuole scelte tra le più rappresentative sulla scena mondiale e invitate a partecipare. Il laboratorio PRIME VISIONI dedicato ai bambini, condotto dal team spagnolo Que es arquitectura? e realizzato in collaborazione con l Istituto degli Innocenti di Firenze, offrirà ai più piccoli la possibilità di esplorare lo spazio architettonico. Tutto ciò oltre a una serie di eventi speciali che vanno dalla rivisitazione della celebre mostra Italy: The New Domestic Landscape (MoMA, 1972), al dibattito sul significativo caso del film Koolhaas Houselife di Bekafilm. Con VISIONS, il festival BEYOND tenderà a valorizzare l attitudine al confronto e all interazione, alla discussione di temi emergenti e al coinvolgimento delle nuove figure che partecipano alla costruzione dell architettura contemporanea. Per questo è stata immaginata una scenografia che fosse in grado di favorire l immaginazione e la convivialità. Sono stati quindi coinvolti Squint/Opera, autore del tema che si annuncia all ingresso della Stazione Leopolda; Antonio Piccirilli che insieme a NABA ha interpretato con la magia delle sue luci il tema del festival; zpstudio che ha concepito il Tavolo della condivisione, luogo centrale della manifestazione intorno al quale si ritroveranno, insieme, i protagonisti della manifestazione, gli ospiti, il pubblico per condividere cibo, idee, visioni. pag. 4

2. I NUMERI DEL FESTIVAL GLI EVENTI DEL FESTIVAL i talk show: 6 le mostre: 2 i protagonisti invitati: oltre 50 i giorni del simposio: 4 i giorni di mostre: 9 I VIDEO DEL FESTIVAL le candidature: oltre 600 (35 paesi di provenienza) le opere selezionate: 80 (18 paesi di provenienza) le ore di proiezione durante il festival: oltre 15 LE MOSTRE DEL FESTIVAL le scuole partecipanti: 19 (9 paesi di provenienza) le città partecipanti: 10 (8 paesi) la superficie espositiva: oltre 2.000 mq I PARTNER 41 (12 paesi di provenienza) IL COMITATO D ORIENTAMENTO 46 membri (7 paesi di provenienza) pag. 5

3. IL FESTIVAL BEYOND BEYOND (www.beyondmedia.it) è una delle principali iniziative al mondo dedicate alle più attuali visioni sull architettura contemporanea e alle dinamiche che emergono dalle sempre più intense relazioni che questa intrattiene con l universo dei media. Curato da Marco Brizzi e realizzato da Image (www.image-web.org), il festival, basato a Firenze dal 1997, indaga le relazioni che intercorrono tra l architettura, protagonista della costruzione di tessuti culturali, di nuovi scenari economici e di processi di innovazione, e il mondo dei media, che intorno ad essa sviluppa una molteplicità di ambiti di intervento, genera professionalità, e consente l avvio di inediti percorsi di ricerca. Il programma del festival è sostenere la riflessione sulle dinamiche generate dal rapporto tra architettura e media, fornendo a progettisti, autori di opere video, esperti di comunicazione, creativi, studiosi, insegnanti, un occasione di incontro e confronto per osservare e discutere i più significativi casi e i più validi tracciati attraverso i quali emerge l architettura del nostro tempo. Opere video selezionate internazionalmente, incontri, workshop con protagonisti del dibattito internazionale e mostre di architettura costruite in chiave con il tema del festival, compongono il palinsesto di un programma che si arricchisce ad ogni edizione di nuove iniziative. La manifestazione è promossa dal PARC - Direzione generale per la qualità e la tutela del paesaggio, l architettura e l arte contemporanee del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dal Comune di Firenze e dall Università degli Studi di Firenze, in collaborazione con Stazione Leopolda (www.stazione-leopolda.com). pag. 6

4. I VIDEO A CURA DI IMAGE ARCHIVE Stazione Leopolda, Firenze dal 9 al 17 luglio 2009 La nona edizione di BEYOND presenta al pubblico 80 video selezionati tra oltre 600 candidature mondiali. La proiezione dei video di architettura costituisce una parte importante del programma della manifestazione sino dalla sua prima edizione nel 1997. Nel corso degli anni le occasioni di presentazione del video di architettura, così come la consapevolezza delle potenzialità di questo strumento di comunicazione e l interesse per lo stesso, si sono accresciuti con grande evidenza. Il video, fino a poco tempo fa confinato alla dimensione intima e privata dello studio degli architetti o a singole occasioni di proiezione legate a puntuali eventi espositivi, oggi si apre a una propagazione potenzialmente incontrollabile grazie a strumenti di condivisione che raccolgono interesse e fruizione crescenti, e conferma il suo carattere di fenomeno audiovisivo che ha un ruolo non marginale nell osservazione della cultura architettonica contemporanea. Le opere proposte nella Stazione Leopolda dal 9 al 17 luglio prossimi descrivono un panorama ampio sulle più qualificate produzioni audiovisive di argomento architettonico raccolte nel corso degli ultimi tempi da Image ARCHIVE, la struttura che accompagna lo svolgimento del festival BEYOND. Una campionatura eterogenea che testimonia quanto il video sia oggetto di una continua sperimentazione sui linguaggi, sulle pratiche di comunicazione e di narrazione del progetto di architettura. Gli 80 video presentati durante VISIONS esprimono inoltre alcune delle linee di ricerca in atto ed evidenziano l emergere di una sempre più intima confidenza dei progettisti con il mezzo audiovisivo. Molte delle opere selezionate propongono una interpretazione del tema VISIONS producendosi talvolta in speculazioni visive e concettuali, altre volte in documentazione di progetti che tentano costantemente il superamento dei propri limiti, altre ancora testimonianze di interventi concreti che testimoniano la necessità di un progetto in grado di confrontarsi con condizioni di povertà o di emergenza. Una parte speciale del programma di VISIONS è rappresentata dal riconoscimento offerto dal festival BEYOND e da Image ARCHIVE a tre firme dell architettura contemporanea, con l occasione chiamati THE VIEW MASTERS che, a diverso titolo, hanno mostrato nel corso degli anni una particolare e fertile consuetudine con lo strumento video: UNStudio, Zaha Hadid Architects e MVRDV presenteranno quindi, nel corso del festival, dei microprogrammi video che testimonieranno i percorsi creativi e comunicativi, le attitudini nei confronti dello strumento e le ipotesi progettuali affidate al video. pag. 7

5. IL SIMPOSIO A CURA DI PIETRO VALLE Stazione Leopolda, Firenze dal 9 al 12 luglio 2009 MODERATORI: ANTONIO CARONIA, MARIO CARPO, STEFANO CATUCCI, PETER LANG, FRANCISCO SANIN, PIETRO VALLE Il simposio che svilupperà una riflessione sul tema VISIONS è affidato alla cura di Pietro Valle, architetto e critico. Esso indaga le molteplici interpretazioni del tema proposto dal festival BEYOND, riferite alla cultura del progetto contemporaneo. Il congresso affronta il tema dell immaginazione e della visionarietà con un indagine in sei aree tematiche: architettura, arte, letteratura, città globale, comunicazione e tecniche costruttive. Per ognuna di esse è prevista una tavola rotonda con tre o quattro partecipanti e un moderatore che si alterneranno durante la proiezione dei video nei tre giorni del festival. Un approccio multidisciplinare con ospiti internazionali cercherà di indagare com si articola la visione nel contemporaneo e se essa è ancora capace di offire uno sguardo diverso sulla realtà. Gli incontri e i partecipanti sono: Architettura, visione e potere Alcuni progetti di architettura a grande scala hanno la capacità di fissare l immagine di un cambiamento possibile, di un ambiente diverso. Allo stesso tempo, i loro autori, sono dipendenti da un potere economico-politico che commissiona queste strutture e le rende realizzabili. Che gradi di libertà ha il progettista contemporaneo nel portare avanti delle visioni se vuole vederle tradotte nel reale? Che rapporto esiste tra immaginazione architettonica e meccanismi di consenso imposti da un capitalismo avanzato sempre più aggressivo? Peter Wilson (architetto, BOLLES+WILSON, Münster) Pier Vittorio Aureli (architetto, DOGMA, The Berlage Institute, Rotterdam) Felicity Scott (storico, Columbia University, New York) Moderatore Francisco Sanin (architetto, Syracuse University, New York) Scrittura e visione, tra finzione e realtà Una delle funzioni storiche della narrativa è stata quella di descrivere mondi immaginari, lasciando al lettore la facoltà di immedesimarvisi. Nell era della comunicazione globale si può accedere a milioni di dati senza controllarne la fonte e quindi la veridicità. Si sta forse modificando il rapporto tra realtà e immaginazione, tra concreto e teorico, tra verità e finzione? pag. 8

Alla luce di questa trasformazione, che funzione critica può avere oggi la scrittura nel proporre delle visioni alternative del mondo attuale? Tommaso Pincio (scrittore, Roma) Ruggero Pierantoni (fisiologo della percezione e scrittore, Genova) Piero Frassinelli (architetto, Superstudio, Firenze) Pedro Gadanho (architetto e critico, Lisbona) Moderatore Stefano Catucci (filosofo, Roma) La visione della città globale Il nuovo modello di città targato Terzo Millennio si è lasciato alle spalle le utopie sociali del Novecento. Come può essere concepito, immaginato o creato uno spazio che tenga conto di tutte le trasformazioni sociali che hanno interessato le città e, naturalmente, i loro abitanti in questi anni? Si possono trasformare le città globali attuali oppure la riprogettazione deve porsi al di fuori di meccanismi già consolidati e collaudati per proiettarsi in nuovi modelli tutti da ripensare? Lars Kruckeberg (architetto, GRAFT, Berlino) Marco D Eramo (giornalista, Roma) Paul Polak (Out of Poverty, Denver, Co., USA) Moderatore Peter Lang (architetto, Texas AM University, Castiglion Fiorentino) La visione dell arte, la trasformazione dei segni L arte contemporanea può offrire delle visioni che modificano la percezione della realtà. Quale spazio può avere l arte tra la vita e l immaginazione del mondo attuale? Se esistono realtà diverse che essa può prefigurare, queste ultime come possono essere interpretate e tradotte nello spazio pubblico? Se l arte ha la capacità di trasformare i segni esistenti che ruolo ha, tra altre forme di espressione, nel proporre nuovi linguaggi? Alberto Garutti (artista, Milano) Tony Fretton (architetto, TONY FRETTON ARCHITECTS, Londra) Martin Rein-Cano (architetto del paesaggio, Topotek 1, Berlino) Moderatore Pietro Valle (architetto e critico, Valle Architetti Associati, Udine) Visione e comunicazione, nuovi modelli di partecipazione La comunicazione sembra essere diventata il fine e non più il mezzo di ogni rappresentazione artistica, politica e sociale. Quali sono gli scenari possibili per far giungere a un maggior numero di persone le sue funzioni creative? Può la comunicazione mettere in moto dei progetti di trasformazione del mondo attuale? Può porsi criticamente di fronte ad un sistema che tende a omologare qualunque forma di espressione a canoni di consumo mediatico standardizzati? Derrick De Kerckhove (teorico della comunicazione, McLuhan Program in Culture and Technology, Toronto) pag. 9

Beatriz Colomina (storico dell architettura, Princeton University, USA) Marcos Novak (architetto e teorico, University of California at Santa Barbara, USA) Moderatore Antonio Caronia (matematico e studioso di comunicazione, Milano) La visione costruttiva, oltre la standardizzazione Architettura uguale costruire. Ma il binomio è mutato rispetto al passato: sempre più la sperimentazione costruttiva si avvale di tecniche rappresentative che proiettano verso visioni aperte e non standardizzate. Che rapporto c è oggi tra l immaginazione dell architetto, gli strumenti di un progetto e l edificio costruito? Può l accresciuta flessibilità della tecnologia essere estesa al maggior numero di utenti possibili ed essere contemporaneamente rispettosa dell ambiente, ormai così fragile? Frédéric Migayrou (filosofo, Centre Georges Pompidou, Parigi) Alvise Simondetti (architetto, ARUP, Londra) Furio Barzon (architetto, Collaboratorio, Mestre) John Frazer (architetto, Queensland University of Technology, Brisbane, Australia) Moderatore Mario Carpo (storico e critico dell architettura, Centre canadien d architecture, Montréal) pag. 10

6. LA MOSTRA SPOT ON SCHOOLS A CURA DI PAOLA GIACONIA Spazio Alcatraz, Stazione Leopolda, Firenze dal 9 al 17 luglio 2009 Il festival BEYOND ha sempre prestato attenzione, sin dalle sue prime edizioni, ai lavori prodotti all interno delle scuole di architettura. Allora, alla metà degli anni 90, infatti, buona parte della produzione audiovisiva proveniva proprio dal lavoro di studenti in cerca di una nuova confidenza con gli strumenti della comunicazione contemporanea. Oggi, attraverso una più strutturata modalità di investigazione, la terza edizione della mostra SPOT ON SCHOOLS, curata da Paola Giaconia, approfondisce e continua ad esplorare, su scala internazionale, l impegno di 20 scuole di architettura e design intorno al tema dei nuovi media. Le scuole invitate racconteranno, a partire dall esperienza di studenti e insegnanti, in che modo le nuove tecnologie influenzano le diverse fasi del progetto, a partire da quella creativa. Obiettivo di SPOT ON SCHOOLS è mettere in luce linee di ricerca energizzanti nella didattica dell architettura che portano linfa in un territorio (quello dell università) che ha necessità di continui stimoli. Le scuole invitate realizzano, nell ambito della mostra, degli allestimenti sviluppati ad hoc per l evento. Non ci sono tavole normalizzate che presentano i lavori degli studenti. Si arriva al caso estremo di chi espone un simbolo, una metafora della propria ricerca. Le scuole partecipanti all edizione 2009 di SPOT ON SCHOOLS sono: Aristotle University of Thessaloniki, Grecia; Asia University, Taiwan; Ball State University, USA; California Polytechnic State University, Pomona, USA; Clemson University, USA; École Polytechnique Fédérale de Lausanne EPFL, Svizzera; ESARQ (Universitat Internacional de Catalunya, UIC), Spagna; Facoltà di Architettura di Pescara, Italia; NABA, Italia; Politecnico di Torino, Italia; Rhode Island School of Design, USA; RMIT University, Australia; SCI-Arc, USA; Southern Illinois University, Carbondale, USA; Universidade Técnica de Lisboa, Portogallo; University of Calgary, Canada; University of Florida, USA; University of Hong Kong; University of Thessaly, Grecia. I lavori esibiti dalle scuole partecipanti a SPOT ON SCHOOLS dimostrano come le tecnologie digitali, se adottate senza un cieco ottimismo, possono generare non solo nuove possibilità di espressione, ma anche, e soprattutto, stimolare la ricerca e la sperimentazione. Il panorama internazionale proposto dalla mostra descrive una selezione molto ricca e variegata di percorsi, direzioni e contaminazioni che tendono a restituire alla disciplina architettonica quella attualità e quella freschezza di cui molto spesso essa necessita, specie in certi ambiti accademici. pag. 11

Il SCI-Arc, Southern California Institute of Architecture di Los Angeles, conferma -sotto la direzione di Eric Owen Moss- la sua tradizione di continuo rinnovamento; la scuola, sin dalle sue origini a metà degli anni 70, tende programmaticamente a innovarsi, sintonizzandosi con le nuove linee di ricerca in architettura. E così Hernan Diaz Alonso, dello studio Xefirotarch e docente presso il SCI-Arc da una decina di anni, fa lavorare gli studenti del suo corso Xlab Studio sulle reciproche influenze tra architettura e moda partendo da una fascinazione per forme biomorfiche che fondono insieme l organico con il soprannaturale: sorta di manipolazioni genetiche che varcano i limiti di ciò che viene comunemente associato al bello. Anche i lavori realizzati dagli studenti del primo anno della University of Hong Kong, sotto la guida di John Lin nel corso Envisioning Weather, dimostrano una forte contaminazione fra architettura e altre discipline. L osservazione di fenomeni atmosferici è il pretesto per realizzare dei suggestivi libretti le cui pagine -dei semplici cartoncini tagliati a laser- restituiscono, quando i fogli vengono scorsi in rapida successione, una sorta di animazione in stop-motion che riproduce le mutevoli condizioni atmosferiche osservate. La Asia University di Taiwan, e in particolare il corso Digital Design Thinking: Art and Fabrication diretto da Yu-Tung Liu (fondatore del prestigioso Feidad Award per l architettura digitale), esplora temi al confine tra la tradizione (calligrafia) e le nuove tecnologie. Le linee sinuose del paesaggio di Ao-Di, nei pressi di Taipei, vengono dagli studenti ridisegnate con l uso dei tradizionali pennelli con manico di bambù e pelo affusolato, e i loro segni sulla carta divengono la matrice da cui partire per impostare le forme del loro progetto: una villa nella lussureggiante natura dell isola di Taiwan. Il corso diretto da Maarten Jansen e Mario Sassone presso il Politecnico di Torino lavora sull osservazione di fenomeni microscopici, di organismi naturali e di strutture cellulari della cui organizzazione viene compresa la logica per poi trasporla nel progetto. Gli studenti di Livio Sacchi e Maurizio Unali, nell ambito del Laboratorio di Rappresentazione Multimediale della Facoltà di Architettura di Pescara, lavorano sullo spazio digitale, consci del fatto che abitare il ciberspazio significa agire attraverso simulazioni e ragionano su quale sia il modello di rappresentazione compreso nella rivoluzione informatica. Nel corso The Trilateral Dynamic diretto da Brent Allpress e Jane Burry presso RMIT Architecture di Melbourne in Australia gli studenti reinterpretano il Philips Pavilion di Le Corbusier, indagando in particolare la collaborazione tra l architetto e il compositore Iannis Xenakis. Il software CATIA è stato impiegato come strumento analitico per ingegnerizzare, in un percorso a ritroso, le varie permutazioni del padiglione. E la sua geometria preistorica è stata fatta quindi risalire agli schemi diagrammatici della composizione musicale. Sempre presso RMIT Architecture, una fortunata cooperazione didattica tra Tom Kovac (RMIT) e Wolf Prix (Die Angewandte, Vienna) ha portato alla elaborazione di una serie di progetti da realizzarsi in ambienti estremi. Extremes, questo il titolo del corso, ha come obiettivo lo sviluppo di strutture adattabili e sensibili a forze dinamiche che provengono dall esterno. pag. 12

Un panorama ampio, costituito da continui sconfinamenti attraverso i quali il tema architettonico si confronta e si arricchisce di stimoli e di pratiche che restituiscono all ambito didattico un identità tutt altro che conforme e stereotipata. L eterogeneità dei modi di avvicinamento al tema progettuale, nonché la varietà degli strumenti e delle tecniche impiegate, ma anche le contraddizioni interne alle diverse modalità adottate in sede didattica, definiscono SPOT ON SCHOOLS come uno scenario di estrema vivacità, ricco di indirizzi, percorsi e metodologie. pag. 13

7. LA MOSTRA URBAN VISIONS A CURA DI MICHELE BONINO CON LA COLLABORAZIONE DI MARTINA CIMENTI Spazio Alcatraz, Stazione Leopolda, Firenze dal 9 al 17 luglio 2009 La mostra testimonia e discute la capacità di visione che alcune città hanno saputo mettere in campo, rispetto alle proprie trasformazioni: assistiamo al paradosso per cui, in un momento di generale crisi e prudenza, molti piani e strategie urbane ambiscono allo scenario di lungo periodo. Sono diverse le motivazioni che spingono élite o comunità urbane a mettersi in gioco per produrre sguardi futuri, quando le urgenze del breve termine rendono difficile guardare oltre, anche per gli amministratori più illuminati e i progettisti più sensibili. Dove nascono queste visioni, e che cosa le rende confrontabili? Chi le promuove, e che cosa le motiva? Su quali terreni attecchiscono, e chi ne raccoglie i frutti? La mostra cerca di rispondere a queste domande attraverso 10 idee per il futuro delle città, in fase di studio e attuazione in 10 città del mondo: tutte dimostrano la necessità di uno sguardo complesso, che vada oltre le immagini e i messaggi (spesso troppo semplificati) attraverso cui siamo abituati a conoscere, nelle nostre città, queste proiezioni al futuro. Per questo motivo, la scelta delle visioni urbane coinvolte in mostra è fondata su alcuni requisiti fondamentali e compresenti: la capacità di innovazione e la carica visionaria; la consapevolezza del processo e la presenza della politica; la forza di un messaggio e la volontà di comunicazione. Le città partecipanti a URBAN VISIONS sono: Helsinki, Milano, Medellin, Saragozza (Visione urbana come ricerca di un posizionamento, in termini di identità e competizione); Belgrado, Torino, New Orleans (Visione urbana come motore per lo sviluppo e l attivazione di risorse); Parigi, Bologna, Mumbai (Visione urbana come riflessione sulle proprie regole). pag. 14

8. NOTE BIOGRAFICHE E PROFILI Marco Brizzi, curatore del festival BEYOND Marco Brizzi insegna presso la California State University a Firenze, la Facoltà di Architettura dell Università di Ferrara, alla NABA di Milano. Si interessa di problemi di storia e critica dell architettura, dei rapporti tra innovazione tecnologica e progetto, con particolare attenzione alle nuove tecnologie di comunicazione. Dirige la rivista ARCH IT www.architettura.it, dal 1995 prima piattaforma digitale di informazione sull architettura e sulla ricerca progettuale in Italia. È organizzatore di iniziative dedicate alla promozione dell architettura contemporanea e allo sviluppo di tecnologie digitali. Con Image www.image-web.org promuove l adozione di sistemi di comunicazione del progetto. Pietro Valle, curatore del simposio VISIONS Architetto (Udine 1962), ha studiato allo IUAV di Venezia dove si è laureto nel 1987 e alla Harvard Graduate School of Design a Cambridge dove ha consguito un Master of Architecture nel 1989. Ha lavorato negli uffici di Boris Podrecca a Vienna (1985-86), Emilio Ambasz a New York (1989) and Frank O. Gehry a Los Angeles (1989-90). Dal 1998 al 2008 è stato associato in Carlini & Valle Architetti Associati a Trieste. Dal 1990 ha collaborato con lo Studio Valle Architetti Associati di Udine, di cui è diventato associato nel 2003 e l attuale responsabile dei progetti dello studio. Dal 1992 ha insegnato progettazione architetonica come visitng professor in diverse università, prima negli Stati Uniti (The University of Kansas, Kansas State University, Syracuse University, 1992-96) e, in seguito, alla Facoltà di Architettura di Ferrara (1997-2007). Ha pubblicato diversi saggi su pubblicazioni di architettura e arte contemporanea come ARCH IT (www.architettura.it), Juliet, Lotus e Casabella. È autore di due libri, l antologia arch it papers e la monografia Mecanoo, Pragmatismo Sperimentale. Paola Giaconia, curatrice della mostra SPOT ON SCHOOLS Paola Giaconia, architetto, si è laureata presso il Politecnico di Milano. Dopo aver conseguito -in qualità di borsista Fulbright- il Master s Degree in Architecture presso il SCI-Arc (Southern California Institute of Architecture) di Los Angeles, ha collaborato con lo studio Morphosis. All attività professionale affianca la ricerca: è docente di progettazione architettonica presso la California State University e la Kent State University, sedi di Firenze. Ha tenuto conferenze e partecipato a convegni e seminari dedicati alle tendenze dell architettura contemporanea presso numerose istituzioni culturali e università. Collabora con le principali riviste di architettura italiane e suoi articoli sono stati pubblicati su Abitare, ARCH IT, Domus, Ottagono e Rassegna. Ha curato insieme a Marco Brizzi i cataloghi delle ultime edizioni di BEYOND (INTIMACY e SCRIPT), evento all interno del quale cura dal 2003 la mostra SPOT ON SCHOOLS. Una sua monografia sull architetto Eric Owen Moss (Eric Owen Moss. L incertezza pag. 15

del fare) è stata pubblicata dall editore Skira nel 2006. Michele Bonino, curatore della mostra URBAN VISIONS Michele Bonino, architetto e critico, vive a Torino, dove ha ottenuto un dottorato in Storia dell Architettura e dell Urbanistica. È responsabile delle pagine dedicate al progetto ne Il Giornale dell Architettura e consulente dell Urban Center Metropolitano. Ha pubblicato una monografia su Josep Maria Sostres (Torino 2000, introduzione di Ignasi de Solà-Morales) e i volumi Inventare gli spostamenti (con M. Moraglio, Torino 2006, introduzione di Antoine Picon) e Il palazzo dei lavori pubblici: committenti, progettisti, decisori (Torino 2005). È curatore e traduttore in italiano degli scritti di Ignasi de Solà-Morales (con Daniele Vitale, 2001 e 2005). Svolge a Torino l attività di architetto, come titolare dello studio Marc. Image Image (www.image-web.org), che dal 1997 organizza il festival BEYOND, sviluppa servizi e promuove iniziative sensibili all uso dei media in architettura, operando per dar luogo a forme di valorizzazione del progetto di architettura. La sua offerta si basa sulla convinzione che un appropriato coinvolgimento di sistemi di comunicazione possa aprire nuovi scenari e rinnovare le modalità di elaborazione, esposizione e documentazione del progetto. L attività di Image si è organizzata avviando una molteplicità di collaborazioni con architetti e società italiani e europei; oggi, dopo anni di attività ed esperienza, Image ha stabilito un vasto e consolidato network che le permette di muoversi agilmente nel più vasto panorama internazionale. Image è oggi una organizzazione giovane e dinamica, basata sulla collaborazione con architetti, media, organizzazioni pubbliche e private. I suoi contatti e le molteplici relazioni professionali permettono a Image di soddisfare un ampio ventaglio di esigenze legate al mondo dell architettura. Tra le attività permanenti di Image, Image ARCHIVE raccoglie testimonianze audiovisive che documentano la ricerca architettonica contemporanea e lo sviluppo dei mezzi di comunicazione del progetto. Creato nel 1997, conta oggi circa 3.000 opere: un archivio che si aggiorna costantemente attraverso una densa rete di relazioni che Image intrattiene con studi di architettura e autori che affidano al mezzo audiovisivo un ruolo rilevante. Image ARCHIVE è non solo centro di raccolta, conservazione e documentazione delle opere dei migliori progettisti, ma anche una piattaforma per la loro diffusione. Le opere accolte nell archivio hanno infatti la possibilità di accedere ad un ampio programma di diffusione internazionale e di entrare direttamente a far parte delle iniziative promosse da Image. Image cura i contenuti redazionali di ARCH IT www.architettura.it, prima rivista italiana di architettura in Internet. Prodotta da DADA e diretta da Marco Brizzi, ARCH IT è uno dei più noti mezzi di informazione del settore. pag. 16

9. IMMAGINI RISERVATE ALLA STAMPA V VISIONS_poster.pdf Immagine grafica del festival BEYOND. VI- SIONS (grafica: Lcd). I S I O N S 9 T H I N T E R N A T I O N A L F E S T I V A L F O R A R C H I T E C T U R E portrait_marcobrizzi.jpg Marco Brizzi, curatore del festival BEYOND. pag.17

portrait_pietrovalle.jpg Pietro Valle, curatore del simposio VISIONS. portrait_paolagiaconia.jpg Paola Giaconia, curatrice della mostra SPOT ON SCHOOLS. portrait_michelebonino.jpg Michele Bonino, curatore della mostra URBAN VI- SIONS. pag. 18

VID_0_koolhaas.jpg Frame dal video: Ila Bêka, Louise Lemoine, Koolhaas HouseLife (architecture by Rem Koolhaas), FR IT 2008, 58 00. VID_002819_rogers.jpg Frame dal video: Rogers Stirk Harbour + Partners, Madrid Barajas (architecture by Rogers Stirk Harbour + Partners and Estudio Lamela Arquitectos), ES 2006, 6 53 VID_002959_squint.jpg Frame dal video: Squint/Opera, Olympics 2012 (architecture by HOK), UK 2007, 4 52 pag. 19

VID_003053_foster.jpg Frame dal video: Gasprad Giroud - GIROUD PICHOT, WORLD TRADE CENTER Completing the vision (architecture by Richard Rogers, Fumiko Maki, Norman Foster, SOM), US 2006, 1 00 VID_003060_nextgene.jpg Frame dal video: Squint/Opera, Team NEXT-GENE (architecture by Kengo Kuma, Akihisa Hirata, Hailim Suh, Toshiko Mori, Yung Ho Chang, MVRDV, IaN+, Fernando Menis, GRAFT, Julien De Smedt, Shu-Chang Kung, David Chun-Tei Tseng, Kris Yao, Jay Wen-Chieh Chiu, Kyle Chia-kai Yang, Hsueh-Yi Chien, Irving Hung-Hui Huang, Ray Chen, Sheng-Yuan Huang, Yu-Tung Liu), UK 2008, 3 20 VID_003074_FOA.jpg Frame dal video: Uniform, Crystal (architecture by Foreign Office Architects), UK 2007, 2 37 VID_003076_piano.jpg Frame dal video: Uniform, London Bridge Quarter (architecture by Renzo Piano Building Workshop), UK 2008, 1 07 pag. 20

VID_003106_subverting.JPG Frame dal video: osa - Office for Subversive Architecture, Subverting the City_Project intact, UK 2005, 3 44 VID_003124_fuksas.JPG Frame dal video: Elisa Fuksas, The Hermitage Guggenheim Vilnius Museum (architecture by Massimiliano and Doriana Fuksas), IT 2008, 3 30 VID_003172_BIG.jpg Frame dal video: Kaspar Astrup Schröder, MY PLAY- GROUND (architecture by BIG - Bjarke Ingels Group), DK 2009, 4 08 VID_003192_revolution.jpg Frame dal video: Cécile Babiole, 0,0116 Revolution Per Minute, FR 2008, 5 40 pag. 21

VID_003211_maryhill.jpg Frame dal video: Annie Han + Daniel Mihalyo, Maryhill Double: Walking Analysis, US 2006, 6 30 VID_003366_abalos.jpg Frame dal video: Abalos+Sentkiewicz Arquitectos, TAI- PEI PERFORMING ARTS CENTRE, ES 2009, 3 21 VID_003455_dallacasa.jpg Frame dal video: Maki Gherzi, Dalla casa all abitare, IT 2008, 7 52 VID_003497_concerto.jpg Frame dal video: Gilles Delalex (Muoto Architectes), Concerto for Infrastructures, FR 2008, 3 17 pag. 22

SOS_ASIA_01.jpg Mostra SPOT ON SCHOOLS. Asia University, Taiwan. Digital Design Thinking. SOS_AUTH_01.JPG Mostra SPOT ON SCHOOLS. Aristotle University of Thessaloniki, Grecia. Urban Strategies: The city reclaims its park (docenti: Titie Papadopoulou, Anastasios Tellios; studenti: Alkis Avramidis, Savina Derdelakou, Evita Fanou). SOS_BSU_01.jpg Mostra SPOT ON SCHOOLS. Ball State University, Institute for Digital Fabrication, USA. Luminaire. Prototipo di lampada (docente: Kevin Klinger). SOS_CALG_01.jpg Mostra SPOT ON SCHOOLS. University of Calgary, Canada. Comprehensive Studio: Urban Hotel (docente: Branko Kolarevic; studenti: Matt Knapik, Michelle Smith). pag. 23

SOS_CLEM_01.jpg Mostra SPOT ON SCHOOLS. Clemson University, USA. SEED: emergent housing initiative. Realizzazione ad Haiti (docente: Douglas Hecker). SOS_CSU_01.jpg Mostra SPOT ON SCHOOLS. California State Polytechnic University, Pomona, USA. Informality and Hybridism in Los Angeles. Day (docenti: Sarah Lorenzen, Irma Ramirez; studente: Aireen Batungbakal). SOS_EPFL_01.jpg Mostra SPOT ON SCHOOLS. Ecole Polytechnique Fédérale de Lausanne, Svizzera. ORGANICITES. Veduta verso Hong Kong (docente: Jeffrey Huang; studente: Alberto Fiore). SOS_FLO_01.jpg Mostra SPOT ON SCHOOLS. University of Florida, USA. Advanced Digital Design. Beyond Visualization. Da 2D a 3D. Una follia per famiglie (docente: Ruth Ron; studente: Chris Malcolm). pag. 24

SOS_HONG_01.jpg Mostra SPOT ON SCHOOLS. University of Hong Kong. Point Cloud Cities (docenti: Jason Carlow, Jonathan D. Solomon). SOS_NABA_01.JPG Mostra SPOT ON SCHOOLS. NABA, Nuova Accademia di Belle Arti, Milano, Italia. Riprogettare il buio guardando la natura (docente: Antonio Piccirilli; studente: Daniele Dell Olio). SOS_PESC_01.jpg Mostra SPOT ON SCHOOLS. Facoltà di Architettura di Pescara, Italia. Laboratorio di Rappresentazione Multimediale (docente: Livio Sacchi; studente: Emiliano Auriemma). SOS_RISD_01.jpg Mostra SPOT ON SCHOOLS. Rhode Island School of Design, USA. Abstraction and Empathy. Interior perspective (docenti: Lynnette Widder, Matthias Bräm, Ira Piattini; studente: Jesse Honza). pag. 25

SOS_RMIT_01.jpg Mostra SPOT ON SCHOOLS. RMIT Architecture, Australia. Extremes. Extreme Questions Extreme Solutions Extreme Architecture. Xplicit (docenti: Tom Kovac, Wolf D. Prix, Reiner Zettl, Niels Jonkhans, Jerome Frumar, Farzin Lofti-Jam; studente: Hally Ongkasandjojo). SOS_SCIARC_01.jpg Mostra SPOT ON SCHOOLS. SCI-Arc, Los Angeles, USA. Xlab Studio (docenti: Hernan Diaz Alonso, Benjamin Bratton; studente: Loke Chan). pag. 26

SOS_SIUC_01.jpg Mostra SPOT ON SCHOOLS. Southern Illinois University Carbondale, USA. Integration. Sezione isometrica longitudinale (docente: Maria del C. Vera). SOS_THES_01.jpg Mostra SPOT ON SCHOOLS. University of Thessaly, Grecia. Tesi (studente: Stefanos Papadatos). SOS_TORI_01.JPG Mostra SPOT ON SCHOOLS. Politecnico di Torino, Italia. Struttura e forma. Il progetto Escargot nella piazza principale di Baldissero Torinese (docenti: Maarten Jansen, Mario Sassone; studente: Carlo Deregibus). SOS_UIC_01.jpg Mostra SPOT ON SCHOOLS. ESARQ (Universitat Internacional de Catalunya), Barcellona, Spagna - Biodigital Architecture Master. Barcelona Seafront Skyscrapers, Barcelona, 2009. Modelli realizzati con frese a controllo numerico (docente: Dennis Dollens; assistente: Affonso Orciuoli). pag. 27

SOS_UTL_01.jpg Mostra SPOT ON SCHOOLS. Universidade Técnica de Lisboa, Portogallo. Kinetic Space (relatori: José P. Duarte, José S. Vítor; studente: Luís Marques, Master IST). UV_Belgrade_01.JPG Mostra URBAN VISIONS. Belgrado (Serbia). UV_Bologna_01.JPG Mostra URBAN VISIONS. Bologna (Italia). UV_Helsinki_01.JPG Mostra URBAN VISIONS. Helsinki (Finlandia). pag. 28

UV_Medellin_01.JPG Mostra URBAN VISIONS. Medellin (Colombia). UV_Mumbai_01.JPG Mostra URBAN VISIONS. Mumbai (India). Foto di Ajit Bharat. UV_NewOrleans_01.JPG Mostra URBAN VISIONS. New Orleans (USA). Foto di Megan Grant. UV_Paris_01.JPG Mostra URBAN VISIONS. Parigi (Francia). pag. 29

UV_Turin_01.JPG Mostra URBAN VISIONS. Torino (Italia). UV_Zaragossa_01.JPG Mostra URBAN VISIONS. Saragozza (Spagna). pag. 30

10. CREDITI Curatore Marco Brizzi Comitato d orientamento Walter Aprile, Anna Barbara, Michele Bonino, Alberto Breschi, George Brugmans, Giuliana Bruno, Yung Ho Chang, Pippo Ciorra, Beatriz Colomina, Gian Luca Conti, Pierre-Alain Croset, Paolo Felli, Maria Luisa Frisa, Pedro Gadanho, Antonio Glessi, Hans Ibelings, Peter Lang, Domenico Lapenta, Yu-Tung Liu, Bart Lootsma, Greg Lynn, Gabriele Mastrigli, Saverio Mecca, William Menking, Stefano Mirti, Luca Molinari, Frédéric Migayrou, Italo Moscati, Adolfo Natalini, Marcos Novak, Carlo Olmo, Peppino Ortoleva, Gianni Pettena, Luigi Prestinenza Puglisi, Maurizio De Vita, Hani Rashid, Livio Sacchi, Antonino Saggio, Francisco Sanin, Vittorio Savi, Maria Sebregondi, Jennifer Sigler, Gianni Sinni, John Thackara, Carlo Terpolilli, Cristiano Toraldo Di Francia, Pietro Valle simposio VISIONS a cura di Pietro Valle moderatori: Stefano Catucci, Antonio Caronia, Mario Carpo, Peter Lang, Francisco Sanin, Pietro Valle mostra SPOT ON SCHOOLS a cura di Paola Giaconia mostra URBAN VISIONS a cura di Michele Bonino con la collaborazione di Martina Cimenti, Image laboratorio: Què és arquitectura? a cura di Jorge Raedó, Eva Serrats co-prodotto da: Image e Istituto degli Innocenti, Firenze pag. 31

Direttore esecutivo Franco Filippini, Image Grafica Gianni Sinni, Lcd Scenario Squint/Opera Antonio Piccirilli (NABA) zpstudio Comunicazione e relazioni con i media Marco Caroti, Image Addetto stampa Francesca Oddo, Image Curatore Image ARCHIVE Paola Ricco, Image pag. 32

art magazine PARTNER A10 (The Netherlands) a10magazine.com ABITARE abitare.corriere.it AND and-architettura.it ARCHITETTI area area ARHITEXT (Romania) BOX C3 (Korea) c3p.kr CENTRAS (Lithuania) interjeras.lt CITYPROJECT la prima free press di architettura e progetto della città contemporanea CITY PROJECT COSTRUIRE costruire.it d A esempi di Architettura esempidiarchitettura.it www.allemandi.com Il Giornale dell Architettura ilgiornaledellarchitettura.com HISE magazine (Slovenia) revijahise.com ish magazine (Singapore) JULIET julietart.net MATERIA modulo modulo.it next EXIT nextexit.it On Diseño (Spain) ondiseno.com Opere architoscana.org/opereweb Ottagono ottagono.com Paesaggio Urbano PERSPECTIVE (Hong Kong) perspective.com.hk Progetti e Concorsi ediliziaterritorio.ilsole24ore.com TASARIM (Turkey) The Plan www.theplan.it Volume (The Netherlands) archis.org/volume antithesi antithesi.info Archinect (USA) archinect.com ArchiNed (The Netherlands) archined.nl archinfo archinfo.it architecture.it architecture.it bustler (USA) bustler.net channel beta channelbeta.net EGOdesign.ca (Canada) egodesign.ca Ecosistema Urbano ecosistemaurbano.tv Exibart exibart.tv hortus rivista di architettura hortus vg-hortus.it Professione Architetto professionearchitetto.it pag. 33

BEYOND 2009. VISIONS è un evento promosso da: in collaborazione con: PARC - Direzione generale per la qualità e la tutela del paesaggio, l architettura e l arte contemporanee Comune di Firenze Università degli Studi di Firenze organizzato e prodotto da: Image con il patrocinio di: Stazione Leopolda e con: Centro per l arte contemporanea Luigi Pecci in/arch ISIA Firenze Istituto degli Innocenti Regione Toscana Istituto Francese di Firenze Provincia di Firenze AIAP ARCH IT - Rivista digitale di architettura con il supporto di: ABET LAMINATI ANCE ATAF DADA fantoni group Floornature Lamm Pedrali Toscana Contract Urban Solutions pag. 34