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Boll. Malacologico maggio-agosto 1986 Vinicio Biagi (*) - Dario Poli (**) CONSIDERAZIONI SU UNA POPOLAZIONE DI PATELLA FERRUGINEA GMELIN, 1791 PER LE ACQUE DEL PROMONTORIO DI PIOMBINO (***) Riassunto Sulla base di ripetuti ritrovamenti, viene segnalata la presenza di Patella jerruginea GM. sulle coste del Promontorio di Piombino (Toscana - Italia). Gli Autori riportano osservazioni sull'habitat della specie e sulla sua distribuzione. Summary Remarks on the presence of Patella ferruginea GMELIN, 1791 in the waters of the Promontory of Piombino On the basis of repeated findings, the presence of Patella fe~ginea GM. is repotted on the coast of the Promontory of Piombino (Tuscany - Italy). The authors repott observations regarding the habitat of the species and its distribution. Per quanto Patella ferruginea GM. non rappresenti ormai una «rarità» pure riteniamo che il documentarne con certezza la presenza su una costa continentale d'ltalia, sia un fatto degno di attenzione e di nota. Le notizie desunte in bibliografia indicano, fino ad oggi, la distribuzione geografica di questo mollusco circoscritta essenzialmente alla parte occidentale del Mediterraneo con qualche eccezione dovuta a recenti ritrovamenti in Egeo. La presenza di Patella ferruginea GM. risulta pertanto documentata per le coste del Marocco (sia in Atlàntico che in Mediterraneo), per il mare di Alboran, per l'arcipelago Balearico, per le coste mediterranee di Francia e Spagna oltreché per la Corsica. Per quanto riguarda le coste italiane vere e proprie, Patella ferruginea G6M. è stata segnalata per la Sicilia, la Sardegna e per alcune isole dell'arcipelago Toscano; a questo riguardo ApPELIUS (1869) riporta come probabile la presenza di questo mollusco per le coste dell'isola di Montecristo. Più recentemente CURINI GALLETTI (1979) descrive un grande esemplare rinvenuto in località «Le Rocchette» non distante da Castiglione della Pescaia (Gr.). TERRENI (1981) ne conferma la presenza per l'isola di Capraia e la segnala per la prima volta per la costa livornese (Quercianella). La costa del Promontorio di Piombino dove sono stati rinvenuti e solo in piccola parte raccolti gli esemplari di Patella ferruginea GM. oggetto di questa segnalazione, si presenta alta e rocciosa spesso con chiare caratteristiche di (*) Via Indipendenza, 143-57029 Venturina (Livorno) (**) Loc. Asca, 33-57025 Piombino (Livorno) (***) Lavoro accettato il 30 aprile 1986. 171

falesia, esposta ai venti del III e IV quadrante che, di solito nei periodi autunnali ed invernali, possono dar luogo a forti fenomeni di ondazione. Il fondai e antistante presenta una morfologia uniforme essendo, per la maggior parte, costituito da massi di frana derivati dalla costa soprastante assai instabile, qua e là intervallato da modeste radure di ghiaie grossolane. La malacofauna è quella tipica di litorali rocciosi esposti: Piano sopralitorale: Littorina neritoides (L.) Patella rustica L. Piano mesolitorale: Patella ulyssiponensis GM. Patella rustica L. Monodonta articulata LMK. Monodonta turbinata (von BORN) Mytilus galloprovincialis LMK. Lasaea rubra (MONTG.) frequente negli interstizi di Lithophyllum tortuosum (ESPER) Middendorffia caprearum (SCACCHI) talora presente nelle pozze di marea. Piano infralitorale : Patella coerulea L. zona superiore Ocinebrina edwardsi (PAYR.) Fasciolaria ligniaria (L.) Arca noae L. In quest'ambiente Patella fenuginea GM. è localizzata quasi esclusivamente nel piano sopralitorale; infatti i nostri ritrovamenti (oltre 20 es. viventi evidenziati nell'estate '85) riguardavano molluschi aderenti alla parete rocciosa da lo a 30 cm al di sopra del livello di marea massima. Le nostre osservazioni effettuate sempre nei mesi estivi hanno dimostrato come questi molluschi, in sito, non effettuino spostamenti apprezzabili. Si è sperimentato (Poli) come due esemplari di Patella fenuginea GM. contigui e localizzati, con punti di riferimento facilmente misurabili, opportunamente contrassegnati, non abbiano, in 5 giorni consecutivi, effettuato alcun spostamento apparente. Questo stato di immobilità contrasta con gli spostamenti della congenere Patella rustica L. che di notte, dal sottostante piano mediolitorale, si spinge nel soprastante sopralitorale per brucare le Cyanoficee dell'ambiente (PÉRÉS-PICARD, 1964). Tutti gli esemplari osservati risultavano ben aderenti al substrato meno uno che presentava la conchiglia sollevata come comunemente si osserva in Patella coerulea L. in fase di moto. L'avvistamento dei primi esemplari sui quali sono state effettuate osservazioni risale al 3M/85 nelle ore del tardo pomeriggio. Le dimensioni della conchiglia più grande (Fig. 1) l'unica raccolta in quella circostanza sono mm 69 x 55. Sono stati raccolti altri esemplari (Biagi) in occasionali reperti di pesca. Si deve a questo riguardo ricordare che su molte coste italiane tutti i tipi di Patella vengono raccolti, indistintamente, dai pescatori, per innescare i «palamiti» impiegati nella pesca in acque costiere. Due esemplari di Patella fenuginea GM. (la maggiore di dimensioni mm 53 x 39) sono state così raccolte, prive di parti molli e mescolate ad altre conchiglie di Patella coerulea L, in ambiente portuale (Baratti VII/85). 172

Riteniamo importante sottolineare come nell'ambiente della nostra ricerca la presenza di Patella ferruginea GM. risulti strettamente legata al lichene Verrucaria symbalana NYLANDER frequente e tipico nell'ambiente sopralitorale roccioso. Nel Promontorio di Piombino questo lichene, inconfondibile per il suo colore nerastro, è presente in molte localizzazioni. Come si può notare (Fig. 2) intorno al mollusco aderente allo scoglio non si notano «aree di pascolo» (come ad esempio si osserva per Patella coernlea L) e quindi fino ad ora non ci è stato possibile ipotizzare un rapporto trofico fra il mollusco ed il lichene. Spesso il vegetale ricopre la conchiglia si che il tipico colore nerastro del lichene permane sugli esemplari collezionati. Abbiamo verificato questa associazione lichene-mollusco anche in altre zone (Is di Capraia, Corsica) dove Patella ferruginea GM. è molto più comune che non sulla costa del Promontorio di Piombino. Sulle coste di Capraia questa patella è distribuita in modo discontinuo e gli esemplari, non molto grandi, sono singolarmente irregolari risentendo nella crescita della natura tormentata del substrato. In Corsica la presenta di Patella ferruginea GM risulta più accentuata nella parte merigionale ed occidentale dell'isola per quanto si sia potuto verificare (Poli) una particolare abbondanza di questo mollusco in un tratto della costa nord-orientale di Capo Corso. Le conchiglie raccolte in Corsica (anche qui il mollusco è presente nel sopralitorale) sono molto grandi pur non presentando le forti costolature degli esemplari di Capraia e del Promontorio di Piombino. A proposito degli esemplari corsi si è potuto osservare come frequentemente sulle conchiglie della patella siano epibionti forme giovanili del poliplacoforo Middendorffia caprearnm (SCACCHI). Conclusioni Considerando la segnalazione di TERRENI (1981) per la costa livomese (Quercianella) e quella di CURINI GALLElTI (1979) per la costa grossetana (Le Rocchette) questi nostri ritrovamenti nelle acque di Piombino, in località equidistante dalle localizzazioni dei due Autori precedenti, sembrano indicare che Patella ferrnginea GM., una volta ritenuta assente o almeno rarissima per la costa continentale alto-tirrenica sia in realtà da considerarsi presente sulla maggior parte delle coste rocciose della Toscana. Per quanto riguarda le poche osservazioni etologiche che è stato possibile effettuare, che richiederanno ovviamente ulteriori ricerche e verifiche, abbiamo potuto constatare che Patella ferruginea GM.. considerata da PÉRÈS-PICARD (1964) specie caratteristica del mesolitorale superiore (insieme a Patella rustica L.), si presenta in realtà, almeno nella zona della nostra ricerca, come specie di predominante habitat sopralitorale. Questi nostri ritrovamenti devono essere di stimolo a tutti coloro che effettuano le loro ricerche malacologiche sulla costa toscana affinché l'indagine sia estesa ad altre zone dello stesso litorale con particolare riguardo alla costa di Talamone ed al massiccio roccioso dell'argentario. Per nostro conto la ricerca è stata ampliata agli isolotti di Cerboli e Palmaiola nel Canale di Piombino e ad alcuni tratti della costa elbana. 73

Allo scopo di trarre deduzioni di carattere generale sarà opportuno che chi vorrà effettuare ricerche indirizzi l'attenzione verso le rocce sopralitorali dove è presente il lichene Verrucaria symbalana NYLANDER. È altresì nostro convincimento, maturato da una breve ricerca presso i «vecchi» della marineria locale, che la nostra «scoperta» sia in realtà una «riscoperta»! Tutte le patelle raccolte sulla costa piombinese a scopo alimentare o alieutico sono indistintamente definite «Lampade»; un tempo però si faceva eccezione per una particolare «Lampada regina» più grande e rara che, seppur raramente, allora, poteva essere raccolta. Possiamo oggi ragionevolmente supporre che questa «regale» metafora abbia in altri tempi volgarmente definito Patella ferruginea GM! Raccomandazioni Secondo l'etica della nostra Associazione, anche in omaggio ai fini protezionistici ufficialmente sanciti dalle modifiche apportate allo Statuto ci sentiamo in dovere di raccomandare che eventuali ricerche esulino da fini strettamente collezionistici riservando un eventuale prelievo a quelle localizzazioni dove la presenza del mollusco ricercato sia già abbastanza consistente. Si raccomanda soprattutto di non divulgare eventuali notizie al di fuori dei seri canali di informazione scientifica. L'esperienza ci fa ancora ricordare lo scempio che su molte coste italiane falcidiò all'inizio degli anni '60 le popolazioni allora fiorenti di Pinna nobilis L. In quella circostanza era avvenuto che un rotocalco aveva pubblicato la notizia che dentro il grande bivalve si potevano raccogliere... perle di pregio. È nostro dovere che la ricerca della «patella rara» non abbia a divenire uno stupido e pericoloso «gioco di spiaggia»! Pena la compromissione della presenza di una bella specie che ormai caratterizza la malacofauna del nostro mare. Ringraziamenti Si ringraziano i sig. Tiziano Fiorenzani e Giancarlo La Face per la collaborazione fornita nel corso della ricerca. Parimenti si ringrazia il sig. Roberto Vanni per averci consegnato conchiglie di Patella ferntginea GM. incidentalmente raccolte. BIBLIOGRAFIA ApPELIUS F.L., 1869 - Le conchiglie del mar Tirreno Boll. Mal. It., Pisa. CURlNI-GALLElfl M., 1979 - Ritrovamento di una Patella fe~ginea. Notiz. c.i.s.m.a. Roma 1(1):53-54. ' GHISOTrI F.-MELONE G.C., 1969 - Catalogo illustrato delle conchiglie marine del Mediterraneo. Suppl. a Conchiglie, Milano 6 (3-4): 29-46. GRANDFILS ACCINO R, 1982 - Contribucion al concimiento de Patella fe~ginea GMELIN, 1789 Iberus 2. PÉRÈs-Plc.:.RE-1964 - Nouveau manuel de Bionomie bentique de la Mer Méditerranée. Extrait du Recueil dei Travaux de la Station Marine d'endoume 31 (47). TER~l!.I G., 1981 - Molluschi conchiferi del mare antistante la costa toscana. Livorno, pp..-.