Curiosità e Aneddoti sul Mondo della Musica...Alcune davvero strane Alcune curiosità sulla storia della musica classica Un pianista principiante e presuntuoso chiese al compositore e pianista italiano Franco Alfano (1876-1954): Sopra al pianoforte dovrei appendere il ritratto di Chopin o quello di Mozart? Meglio quello di Beethoven. Perché proprio Beethoven, e non Chopin o Mozart? Perché Beethoven era sordo! W.A.Mozart Un giovane musicista chiese al compositore francese Hector Berlioz (1803-1869) un giudizio sulle sue composizioni. Berlioz, dopo aver dato loro un occhiata, dichiarò: Mi dispiace, ma devo confessarle che lei non ha alcun talento musicale. Finché è ancora in tempo, si scelga un altra professione. Quando il giovane avvilito era già in strada, Berlioz si affacciò alla finestra gridando: Ragazzo! Devo anche confessare che quando avevo la tua età, i professori mi dissero esattamente la stessa cosa! Johannes Brahms (1833-1897) entrò in un ristorante e ordinò il vino migliore. Il proprietario per soddisfare la richiesta del celebre cliente portò una bottiglia, dicendo: Questo è superiore a ogni altra qualità, come la musica di Brahms è superiore a ogni altra musica. In tal caso replicò il compositore tenga questo vino per sé e mi porti una bottiglia di Beethoven.
Hans von Bülow (1830-1894) prima di un concerto stava salendo di corsa le scale verso il suo guardaroba, e inavvertitamente urtò un uomo che stava scendendo. Somaro! gridò lo sconosciuto. Hans von Bülow rispose il musicista. John Cage morendo, disse al notaio che stendeva il testamento: Vorrei che al mio funerale suonasse l orchestra. Bene, maestro! E quali composizioni vorrebbe ascoltare? Enrico Caruso (1873-1921) comprò una casa e ordinò di restaurarla. Durante i lavori, in una delle stanze cominciò a esercitare la voce cantando arie e canzoni. A un tratto entrò nella stanza il mastro muratore e chiese: Maestro, lei vuole vedere la casa ultimata? Naturalmente. Allora smetta di cantare. Perché? Perché tutte le volte che lei canta, i muratori affascinati dal suo canto smettono di lavorare! Il compositore russo Piotr Čajkovskij (1840-1893) una volta preparava un concerto in una piccola città. Durante le prove l oboista suonava continuamente troppo forte. Il compositore irritato chiese: Davvero non riesce a suonare più piano? Mah! Se ci riuscissi, non passerei la mia vita in questo buco di paese! George Gershwin (1898-1937) chiese a Igor Stravinskij (1882-1971) di poter studiare con lui. Stravinskij all inizio si rifiutò, ma poi saputo che a Gershwin le composizioni fruttavano centoventimila dollari l anno, esclamò: Caro collega, sono io che dovrei prendere lezioni da lei! Beniamino Gigli (1890-1957) si espresse così su una certa imponente e corpulenta cantante lirica, che aveva una bellissima voce: E un elefante che ha inghiottito un usignolo. Durante le prove di un concerto per tromba e orchestra, il solista sbagliava continuamente e stonava, e volendo scaricarsi della colpa disse a Joseph Haydn (1732-1809): Signor direttore, l orchestra suona così forte, che non riesco a sentirmi.
Al che Haydn: In tal caso lei è davvero fortunato! Una volta un giovane musicista smise di suonare e disse a Joseph Haydn: Dicono che a lei piace ascoltare la buona musica. Non preoccuparti, ragazzo, continua pure a suonare! Quando a Parigi doveva aver luogo la prima esecuzione dell oratorio La creazione del mondo di Joseph Haydn, il direttore si rivolse ai cantanti pregandoli di indossare abiti adeguati alle parti interpretate. Signor direttore protestò la cantante che doveva interpretare Eva. Io sono un artista rispettabile e nell abito di Eva non canterò! Un certo aristocratico chiese a Joseph Haydn di giudicare come suo figlio suonava il clavicembalo. Dopo il concerto il padre si rivolse al compositore: Suona davvero bene, vero? Ha una tecnica formidabile. Vero, maestro? Sì. Suona le composizioni facili come se fossero estremamente difficili. Una solista cantava un aria volgendo le spalle al direttore d orchestra austriaco Herbert von Karajan (1908-1989). Egli durante l intervallo si rivolse all artista: Mi scusi, signora, ma se io dirigo con il tempo di tre quarti, non agiti il sedere con il tempo di quattro quarti, perché mi confonde! Il compositore italiano Gioacchino Rossini (1792-1868) era presente a un concerto di Franz Liszt (1811-1886). Durante l intervallo uno dei presenti gli chiese cosa pensasse del pianista. Liszt fa così tanto per essere osservato, che a tratti non ho avuto il tempo di ascoltarlo Gioacchino Rossini, venuto a sapere che a Pesaro, sua città natale, volevano erigergli un monumento quando era ancora in vita, disse ai membri del consiglio comunale: Signori! Se darete questi soldi a me, prometto che starò sul piedistallo per alcune ore al giorno!
Robert Schumann (1810-1856) fu anche un apprezzato critico musicale. Una volta fu assalito da un compositore poco conosciuto: Come ha potuto stroncare in tal modo il mio concerto per violino, se ha dormito per tutta la sua durata? Anche dormire è un certo tipo di critica rispose Schumann. Il direttore d orchestra Leopold Stokowski (1882-1977) durante i concerti non tollerava alcun rumore. Una volta smise di dirigere e si rivolse alla platea dicendo: Haendel ha creato questa composizione per archi e ottoni. Nella partitura non c è neanche una nota per tossi e raffreddori. Rychard Strauss (1864-1949) dirigeva una prova della Sinfonia delle Alpi. In una parte veloce intitolata Il temporale al primo violino sfuggì di mano l archetto. Il compositore interruppe la prova e disse: Riprendiamo il temporale dall inizio, visto che il nostro violinista ha perso l ombrello. * * * Una volta Igor Stravinskij salendo su un taki notò che sulla targhetta di identificazione della vettura c era il suo nome e cognome. Chiese quindi al tassista: Lei è parente del compositore? Quale compositore? si meravigliò il tassista. Stravinskij è il proprietario della ditta per la quale lavoro da trent anni. Io non ho niente a che fare con la musica. Mi chiamo Strauss! * * * Una certa contessa propose al celebre basso russo Fiodor Šaljapin di partecipare a un concerto gratuitamente. Cara contessa, la prego di ricordare una volta per sempre, che soltanto gli uccelli cantano gratis!
La storia del rock è piena di leggende metropolitane alle quali non si sa se credere o no. Ma questi fatti seppur strani o incredibili sono successi veramente, a volte lo confermano i cantanti stessi. Sono in molti probabilmente a non conoscere questi retroscena sulla storia del rock, mentre qualcun altro del resto, più ferrato in materia, può trovarli noiosi perché arcinoti. Sapere o non sapere questi dettagli non cambierà il fatto di essere veri fan del rock n roll anche perché alle feste a tema a nessuno piace chi parla come una macchinetta mettendo in mostra il proprio sapere. Al di là di questo, ecco qualche spunti per mettere alla prova la tua conoscenza in fatto di rock n roll! Elvis non scriveva le proprie canzoni Nonostante il Re del rock faccia ancora parlare di lui dopo anni dalla sua morte, forse non tutti sanno che le canzoni che cantava e interpretava, mandando il pubblico in visibilio, non erano scritte di suo pugno. I testi infatti venivano creati apposta per lui da scribacchini dietro le quinte, un fatto alquanto misterioso poiché è noto invece che l artista scrivesse poesie bellissime. Chi pensa che sia a causa della bassa autostima, chi per la mancanza materiale di tempo. Red West, l autista e guardia del corpo di Elvis, dichiara che il cantante
gli consegnava dei titoli e gli chiedeva di scriverci su qualcosa: una volta si sono seduti assieme attorno ad un tavolino senza produrre niente. Spesso la canzone giusta fa da colonna sonora alle nostre esperienze, come se ci trovassimo in un film. Il potere emozionale delle note è davvero unico. Ma quando si parla da un punto di vista più scientifico, ci accorgiamo che in ogni caso, la musica fa reagire il nostro cervello in modi diversi, a seconda degli stati d animo o dalle azioni che stiamo svolgendo. E non sono parole all aria, nessuna chiacchiera filosofica. Qui si parla di studi seri, i classici che io non capisco ancora chi finanza, ma forse la mia è solo invidia.