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Tav: Revisione: AGENZIA TERRITORIALE PER LA CASA DELLA PROVINCIA DI TORINO Corso Dante, 14-10134 Torino P. I.V.A.: 00499000016 C0327001 1 Internet: http:// www.atc.torino.it E-mail: costruzioni@atc.torino.it Codice Identificativo Intervento: TO272RE00A7071 File: C0327001_1.doc PROGRAMMA REGIONALE LEGGE 457/78 7 Biennio Ex Programma di intervento n.7071-7111 COMUNE DI TORINO Intervento di Edilizia Residenziale Pubblica Sovvenzionata per n. 40 alloggi e relative pertinenze Z.U.T. ambito 5.12 Incet - Corso Vigevano ang. via Cigna MPIANTI ELETTRICI E SPECIALI Relazione tecnica specialistica Studio Fattibilita Preliminare Definitivo Esecutivo Scala Disegno: RESPONSABILITA DEL PROCEDIMENTO RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO: REFERENTE TECNICO: Arch. Luigina CARERE Arch. Antonio GULLI ATC Projet.to s.r.l. Società di Ingegneria Corso Dante 14-10134 Torino P.I. 08366880014 Tel. +39 011 3130557 Fax +39 011 3130567 DIRETTORE TECNICO: PROGETTO STRUTTURE: PROGETTO IMPIANTI: Ing. Sebastiano CIAVARELLA : Cod. Fisc. CVRSST65A08L219F N. Ord. Arch. Prov.. Torino 6444 W PROGETTO ARCHITETTONICO Arch. A. Katia VIGNA Cod. Fisc. VGNNNZ71C65D883R N. Ord. Arch. Prov. Torino 6028 COLLABORATORI Ing. Antonino SARACENO Ing. Fabio MOSCA Sig.ra Daniela D ELIA Geom. Giovanna MULAS Arch. Laura EINAUDI Ing Raniero COSATTINI P.I. Mauro SAVANT Responsabile dei lavori PROGETTO SICUREZZA Arch. Luigina CARERE Coordinatore per la progettazione Arch. Stefania BORRELLI Redazione Emissione Redazione Data Firma Verifica N. Descrizione sintetica delle modifiche Data 1 Modifiche per Permesso a Costruire in seguito a variazioni Normative NOVEMBRE 2009 Progettista Referente Tecnico Resp. Procedimento Visti: La Proprietà: ATC PROJET.TO Arch. Antonio GULLI Arch. Luigina CARERE Firma Firma Firma Data: NOVEMBRE 2009 Approvazioni: Numero Data Commissione Tecnica Consultiva Consiglio di Amministrazione Revisioni Modello: TESTALINO N Revisione: 0 Data Emissione: 12/10/2005 Allegato IO 07-DSPT-01/2 2 3 4

Relazione Tecnica Specialistica impianto elettrico Pagina 2 di 11 Indice 1 SCOPO DEL DOCUMENTO...3 2 OSSERVANZA DI LEGGI, DECRETI E REGOLAMENTI...3 3 DESCRIZIONE IMPIANTO...4 3.1 PREDISPOSIZIONE ALLACCIAMENTI A FORNITURA DI ENERGIA ELETTRICA PRINCIPALE E DELL IMPIANTO TELEFONICO...4 3.2 ALIMENTAZIONE PRINCIPALE E QUADRI ELETTRICI CONDOMINIALI...4 3.3 ALIMENTAZIONE PRINCIPALE E QUADRI APPARTAMENTO (QA) E CENTRALINI APPARTAMENTO (CA)...5 3.4 DISTRIBUZIONE PRINCIPALE E TERMINALE...6 3.5 ILLUMINAZIONE NORMALE...7 3.6 FORZA MOTRICE...8 3.7 IMPIANTO CENTRALE TERMICA...8 3.8 IMPIANTO ANTENNA TV...9 3.9 IMPIANTO CITOFONICO...9 3.10 IMPIANTO TELEFONICO...10 3.11 IMPIANTO ASCENSORI...10 3.12 IMPIANTO DI MESSA A TERRA...11

Pagina 3 di 11 1 SCOPO DEL DOCUMENTO Il presente documento, allegato al progetto esecutivo, descrive le scelte progettuali adottate per la realizzazione dell impianto elettrico a servizio dell edificio di civile abitazione da realizzarsi secondo Z.U.T. ambito 5.12 Incet - Corso Vigevano ang. via Cigna nel comune di TORINO. 2 OSSERVANZA DI LEGGI, DECRETI E REGOLAMENTI Nella realizzazione degli impianti si dovranno osservare tutte le leggi, i decreti e i regolamenti vigenti su scala nazionale e regionale, relativi (oltre che alle assicurazioni sociali e alla prevenzione infortuni), alla progettazione, costruzione o esercizio degli impianti, anche se non dettagliati nel presente documento. Si fa particolare richiamo a tutte le disposizioni emanate, durante il corso dei lavori, da parte degli Enti e delle Autorità locali (così come a tutte quelle che riguardano prevenzione infortuni e previdenze assistenziali). Qui di seguito si riportano in maniera indicativa e non esaustiva le fonti delle prescrizioni che dovranno essere osservate nella realizzazione degli impianti: - Legge n 10 del 9 gennaio 1991 - Norme per l attuazione del piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia e successivi regolamenti di attuazione. - Legge n 186 del 1968 - Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature, macchinari, installazioni e impianti elettrici ed elettronici. - D.P.R. 27 aprile 1955, n 547 Norme per prevenzione infortuni sul lavoro. - Legge 5 marzo 1990 n. 46 Norme sulla sicurezza degli impianti. - D.P.R. 6 dicembre 1991 n. 447 Regolamento di attuazione della legge 5 marzo 1990 n. 46. - Norma CEI 11-1 Impianti elettrici con tensione superiore a 1kV in corrente alternata (nona ed.). - Norma CEI 17-13 Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (Quadri BT). - Norma CEI 31-30 Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas. Parte 1 : classificazione dei luoghi pericolosi - Norma CEI 31-33 Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas. Parte 14 : Impianti elettrici nei luoghi a pericolo di esplosione per presenza di GAS. - Norma CEI 64-8 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in corrente alternata ed a 1500V in corrente continua. Parte 1 : oggetto scopo e principi fondamentali (quinta ed.). - Norma CEI 81-10 Protezione di strutture contro i fulmini.

Pagina 4 di 11 3 DESCRIZIONE IMPIANTO 3.1 Predisposizione allacciamenti a fornitura di energia elettrica principale e dell impianto telefonico Dovrà essere prevista la predisposizione dell allacciamento alla fornitura di energia elettrica principale e all impianto telefonico. A tale scopo dovrà essere prevista la posa di pozzetti ispezionabili di distribuzione, collocati come indicato sulla rispettiva tavola di progetto, presso l ingresso principale dell edificio, dal quale si deriveranno i cavidotti fino al raggiungimento dei due locali contatori. Per quanto riguarda la Fornitura di Energia Elettrica dovranno essere previsti dei cavidotti in PVC, delle dimensioni 125 mm, uno per ogni locale contatore mentre per l impianto telefonico dovranno essere previsti cavidotti da 90 mm. I cavidotti, benché indipendenti tra le diverse tipologie di impianto con pozzetti dedicati, potranno essere posati all interno dello stesso scavo effettuato su terreno vegetale. Sarà a cura dell Impresa Installatrice oltre alla realizzazione dei cavidotti in muratura anche lo scavo e la richiusura dello stesso mediante cemento. 3.2 Alimentazione principale e Quadri Elettrici Condominiali L alimentazione elettrica avverrà in due punti di consegna dell Ente distributore (contatori di energia attiva) a 400/230 V 3F+N, collocati entro due locali tecnici al piano interratto della Scala A e scala B con tre misuratori, come indicato sulle tavole di progetto. Nel vano contatori accanto al misuratore per le parti condominiali dovrà essere installato il Quadro Scala A (QS.A). Il QSA dovrà essere realizzato mediante centralino in materiale isolante autoestinguente da parete, dotata di portella trasparente con apertura mediante attrezzo, classe di isolamento II, con grado di protezione IP40. Il cablaggio all interno del quadro dovrà essere realizzato mediante cavi unipolari a semplice isolamento tipo N07V-K, di sezione e colorazione idonee. Il QS.A dovrà essere predisposto per ospitare apparecchiature montabili su guida DIN. Per le caratteristiche delle apparecchiature contenute all interno del QSA fare riferimento allo schema unifilare di progetto allegato C0328031. All interno del QS.A dovranno essere contenute tutte le apparecchiature atte alla protezione e al sezionamento delle utenze elettriche condominiali presenti nella Scala A. Tra i principali impianti alimentati dal QS.A possiamo elencare i seguenti: Impianto Illuminazione Condominiale Scala A; Impianto luce e forza motrice ascensore Scala A; Impianto citofonico Scala A; Impianto luce porticato - Scala A; Inoltre nel vano contatori della scala A dovrà essere installato un contatore AEM e un quadro per servizi comuni QSC il quale dovrà essere realizzato mediante centralino in materiale isolante autoestinguente da parete, dotata di portella trasparente con apertura mediante attrezzo, classe di isolamento II, con grado di protezione IP55. All interno del QS.A-B dovranno essere contenute tutte le apparecchiature atte alla protezione e al sezionamento delle utenze elettriche condominiali presenti nella Scala A e B indicate sullo schema unifilare di progetto allegato C0328031. Tra i principali impianti alimentati dal QS.A-B possiamo elencare i seguenti: Impianto luce pensilina;

Pagina 5 di 11 Impianto luci area esterna; Impianto luce e forza elevatore autorimessa interrata; Contabilizzazione riscaldamento. Impianto luce per corridoio interrato passaggio solo impianti e servizi. Impianto antenna TV terrestre e sottotetto. Gli impianti nella centrale termica dedicati al riscaldamento dell edificio: pompe, centraline di climatizzazione valvola a tre vie ecc, saranno alimentati dal quadro elettrico esistente. Nel vano contatori per la scala B accanto al misuratore per le parti condominiali dovrà essere installato il Quadro(QS.B). Il QS.B dovrà essere realizzato mediante centralino in materiale isolante autoestinguente da parete, dotata di portella trasparente con apertura mediante attrezzo, classe di isolamento II, con grado di protezione IP40 con le stesse caratteristiche del quadro per la scala A Per le caratteristiche delle apparecchiature contenute all interno del QS.B fare riferimento allo schema unifilare di progetto allegato C0328031. All interno del QS.A-B dovranno essere contenute tutte le apparecchiature atte alla protezione e al sezionamento delle utenze elettriche condominiali presenti nella Scala B. Tra i principali impianti alimentati dal QS.B possiamo elencare i seguenti: Impianto Illuminazione Condominiale Scala B; Impianto luce e forza motrice ascensore Scala B; Impianto citofonico Scala B; Impianto luce porticato; 3.3 Alimentazione principale e Quadri Appartamento (QA) e Centralini Appartamento (CA) Nei vani contatori rispettivamente; per ciascuna scala; oltre ai contatori di energia attiva delle utenze condominiali dovranno essere installati i contatori di energia di ogni singola unità immobiliare privata appartamenti alla Scala e Scala B, dai quali verranno alimentati i Quadri Appartamento (QA) di ogni singola unità immobiliare. Da ogni QA dovrà partire la linea di alimentazione principale dell impianto elettrico asservito alla rispettiva unità immobiliare. L alimentazione elettrica principale, di ogni unità immobiliare, avverrà a 230V F+N. Ogni linea di alimentazione dovrà essere collegata al rispettivo Centralino Elettrico di appartamento (CA). I QA dovranno essere realizzati mediante centralini in materiale isolante IP40, con portella trasparente, chiusura a chiave e classe di isolamento II. All interno del suddetto quadro saranno installate le apparecchiature alimentanti i seguenti circuiti: Interruttore generale Quadro; Interruttore protezione cantina; La linea di alimentazione che dovrà essere derivata da ogni QA fino al raggiungimento del rispettivo CA dovrà essere effettuata mediante cavi unipolari a semplice isolamento di sezione 2(1x6) mm 2 posati entro tubazione in PVC dedicata, incassata fino al raggiungimento dell appartamento in oggetto. Le linee di alimentazione delle cantine dovranno essere realizzate mediante cavi multipolari a doppio isolamento tipo FG7OR o FROR e posati entro le canaline metalliche collocate entro il corridoio cantina.

Pagina 6 di 11 Il CA dovrà essere realizzato mediante centralino in materiale isolante per posa da incasso a parete dotato di portella trasparente, atto ad ospitare apparecchiature modulari montate su guida DIN, classe II. 3.4 Distribuzione principale e terminale La distribuzione principale dei circuiti luce normale, e forza motrice delle utenze condominiali verrà effettuata tramite cavi unipolari a semplice isolamento tipo N07V-K posati entro tubazioni in PVC autoestinguente, del tipo rigido serie pesante per le installazioni per staffaggio a vista e del tipo flessibile corrugato per le installazioni ad incasso. Dovranno essere previste tubazioni dedicate e distinte per i circuiti di potenza e di segnale, ad eccezione delle scatole di derivazione principali di piano che dovranno essere separate per i vari tipi di impianti o uniche ma dotate di idonei setti separatori in grado di mantenere distinti i vari circuiti. Le colonne montanti degli impianti elettrici sia condominiali che privati, dovranno essere posate ad incasso lungo i vani scale come riportato sulle tavole di progetto. In particolare ogni montante di appartamento dovrà essere posata singolarmente entro una tubazione in PVC del diametro di 25 32 mm dedicata. Tale linea di alimentazione dovrà essere integra e segregata da ogni altro circuito fino al raggiungimento del rispettivo CA. Le sezioni minime dei conduttori da utilizzati per la distribuzione degli impianti elettrici nei vari alloggi dovranno essere le seguenti: Distribuzione impianto di forza motrice - dorsale Distribuzione impianto di forza motrice - derivati Distribuzione impianto di illuminazione - dorsale Distribuzione impianto di illuminazione - derivati 4 mmq; 2.5 mmq; 2.5 mmq; 1.5 mmq. La sezione dei conduttori di protezione (PE) e neutro dovrà essere pari alla sezione di fase della stessa linea fino a 16 mm 2 ; per sezioni maggiori il conduttore di neutro potrà avere una sezione dimezzata rispetto al conduttore di fase della stessa linea con un minimo di 16 mm 2. Le colorazioni degli isolanti dei conduttori utilizzati dovranno essere le seguenti: Conduttore di fase nero, marrone, grigio; Conduttore di neutro blu chiaro; Conduttore di protezione giallo/verde. Le derivazioni dovranno essere realizzate, mediante appositi morsetti, all interno di cassette di derivazione. L alimentazione elettrica del circuito dell illuminazione esterna dovrà essere realizzato mediante cavo multipolare a doppio isolamento tipo FG7OR di sezione 3G2,5, posato per il tratto iniziale entro canalina metallica e per il tratto terminale entro tubazione in PVC autoestinguente, staffata a vista e in parte interrata.

Pagina 7 di 11 3.5 Illuminazione normale Per l impianto di illuminazione normale saranno utilizzati dei corpi illuminanti specifici in base al tipo di ambiente nel quale saranno installati. All interno dei locali tecnici comuni e corridoi cantine è stata prevista l installazione di plafoniere fluorescenti con corpo e schermo in policarbonato, IP55 o superiore. All interno di ogni cantina privata è stata prevista l installazione di una plafoniera dotata di lampada ad incandescenza da 100W, per posa a parete/plafone, con corpo in materiale isolante, schermo di protezione in vetro e griglia in filo d acciaio, IP55, tipo tartaruga. L accensione e lo spegnimento dei suddetti corpi illuminanti verrà effettuata mediante interruttori unipolari (per accensioni da un unico punto), da deviatori (per accensioni da due punti), da pulsanti luminosi a relè (per accensioni da più di due punti) collocati entro custodia da esterno a parete, come indicato sull apposita tavola di progetto. L illuminazione delle scale interne dovrà essere affidata a plafoniere fluorescenti con corpo in acciaio e ottica normale da 32W IP4X fronte ascensore e le restanti plafoniere sul pianerottolo e sulla rampa scale da 22W IP4X. Le plafoniere poste all esterno e presso l androne carrabile dovranno essere del tipo fluorescente con corpo e schermo in policarbonato, IP55. L accensione e lo spegnimento dei suddetti corpi illuminanti verrà effettuata mediante due interruttori crepuscolari, contenuti entro il QS.A e QS.B e con sonde separate. L esatta posizione delle sonde crepuscolari dovrà essere definita in fase di esecuzione delle opere. Tali interruttore crepuscolari gestiranno l accensione e lo spegnimento dei corpi illuminanti installati presso i pianerottoli di sbarco degli ascensori. Una ulteriore illuminazione nel vano scale ( 2 livello) verrà gestita tramite pulsanti luminosi e relè temporizzati. L illuminazione esterna delle aree comuni dovrà essere effettuata mediante l installazione di plafoniere fluorescenti con corpo e schermo in policarbonato posate su paletti h. 5 metri IP55. L illuminazione della pensilina dovrà essere effettuata mediante l installazione di plafoniere fluorescenti con corpo e schermo in policarbonato da 22W. L accensione e lo spegnimento dei suddetti corpi illuminanti verrà effettuata mediante un interruttore crepuscolare, contenuti entro il QS.A-B con sonda separata. L esatta posizione delle sonde crepuscolari dovrà essere definita in fase di esecuzione delle opere. All interno degli appartamenti sono stati previsti i punti di alimentazione dell impianto di illuminazione normale, sia a plafone che a parete, con esclusione dei corpi illuminanti i quali rimangono esclusi dal presente progetto. L accensione e lo spegnimento dei suddetti punti luce, realizzati all interno delle unità immobiliari private, verrà effettuata mediante interruttori unipolari (per accensioni da un unico punto), da deviatori (per accensioni da due punti), da pulsanti a relè (per accensioni da più di due punti) collocati entro custodia da incasso a parete come indicato sulle apposite tavole di progetto. Le linee di alimentazione dei circuiti di illuminazione normale degli impianti condominiali dovranno essere derivati da interruttori automatici differenziali dedicati contenuti entro il QS.A, QS.B e QSA-B. Per quanto riguarda le linee di alimentazione dei circuiti di illuminazione normale degli impianti asserviti alle unità immobiliari private dovranno essere derivate, come già detto in precedenza, dal rispettivo CA.

Pagina 8 di 11 Ogni balcone sarà dotato di impianto di illuminazione comandato da un interruttore unipolare posto entro custodia da incasso in prossimità di ogni appartamento. Non è stata prevista, in questa fase, l installazione del relativo corpo illuminante, ma bensì la sola realizzazione del punto luce. La quantità e la posizione delle apparecchiature descritte in precedenza potrà essere desunta sulle tavole di progetto allegate. 3.6 Forza Motrice L impianto atto al prelevamento della forza motrice all interno dei locali tecnici e dei locali cantina privata in oggetto sarà realizzato mediante prese bipasso 10/16A serie civile contenuti entro custodie da esterno, mentre all interno delle unità immobiliari private dovranno essere installate entro custodie da incasso a parete. Presso le cucine dovrà essere prevista la possibilità di sezionare localmente le prese di corrente asservite agli elettrodomestici fissi (quali forno elettrico, frigo, ecc.) mediante interruttori bipolari 16A, installati ad una altezza superiore al piano cucina. Nella cucina sul piano di lavoro dovrà essere installata una presa di corrente non sezionata. Uno dei suddetti interruttori bipolari dovrà sezionare la presa utilizzata per la cappa, collocata ad altezza superiore di 1,8 metri dal pavimento, o dovrà essere prevista, presso il piano cottura di ogni appartamento, l installazione di un estrattore da muro da 140 mc, comandato manualmente mediante un interruttore bipolare 16A, installato ad una altezza superiore al piano cucina. All interno di ogni appartamento dovranno essere previste delle prese bipasso 10/16A serie civile contenute entro custodie da incasso a parete, sezionate localmente da un interruttore bipolare 16A, per l alimentazione della lavatrice. All interno di ogni unità immobiliare dovrà essere previsto il collegamento elettrico tra il cronotermostato ambiente e la rispettiva valvola di zona, di fornitura dell impiantista termico, collocata presso il rispettivo collettore di piano. La quantità e la posizione delle apparecchiature descritte in precedenza potrà essere desunta sulle tavole di progetto allegate. 3.7 Impianto Centrale Termica Per il riscaldamento delle singole unità immobiliari è stato previsto l allacciamento all impianto termico centralizzato esistente dell edificio adiacente. Dal Quadro elettrico esistente dovrà essere alimentato il QCT, nuovo quadro elettrico a servizio delle nuove apparecchiature termiche da installare. Il quadro dovrà essere realizzato mediante centralino in materiale isolante da parete, dotato di portella trasparente con serratura, con grado di protezione IP55, classe II. Il cablaggio all interno del quadro dovrà essere realizzato mediante cavi unipolari a semplice isolamento tipo N07V-K, di sezione e colorazione idonee. Il QCT dovrà contenere le spie di segnalazione, i selettori, la centralina di regolazione e i dispositivi elettrici di protezione. La distribuzione dell impianto elettrico all interno dei locali di pertinenza della centrale termica dovrà essere realizzata mediante cavi unipolari a semplice isolamento tipo N07V-K, posati entro tubazioni in PVC autoestinguenti staffate a vista, dotate di appositi raccordi tubo-tubo, tubo-scatola, idonei a conferire all impianto elettrico un grado di protezione maggiore di IP55, oppure in cavi con guaina FROR 450/750 posati in canalina metallica.

Pagina 9 di 11 L impianto elettrico all interno del locale centrale termica dovrà essere realizzato in conformità delle prescrizioni richieste dalla norma CEI 31-30. E prevista la realizzazione di una centrale idrosanitaria collocata in apposito locale tecnico nel piano interrato della scala A. Dal quadro QSA derivare una linea di alimentazione per il Quadro elettrico QTEC a servizio delle apparecchiature termiche da installare, da posare nel suddetto locale. Il quadro dovrà essere realizzato mediante centralino in materiale isolante da parete, dotato di portella trasparente con serratura, con grado di protezione IP55, classe II. Il cablaggio all interno del quadro dovrà essere realizzato mediante cavi unipolari a semplice isolamento tipo N07V-K, di sezione e colorazione idonee. Il QTEC dovrà contenere le spie di segnalazione, i selettori, la centralina di regolazione e i dispositivi elettrici di protezione. La distribuzione dell impianto elettrico all interno del locale dovrà essere realizzata mediante cavi unipolari a semplice isolamento tipo N07V-K, posati entro tubazioni in PVC autoestinguenti staffate a vista, dotate di appositi raccordi tubo-tubo, tubo-scatola, idonei a conferire all impianto elettrico un grado di protezione maggiore di IP55, oppure in cavi con guaina FROR 450/750 posati in canalina metallica. L impianto termico prevede la contabilizzazione dell energia termica di ogni singola unità immobiliare. A tale scopo dovrà essere previsto all interno del locale contatori della scala A un Quadro di Contabilizzazione Riscaldamento per l inserimento di una centrale a microprocessore. Dovrà comunque essere previsto un tubo in PVC del diam. 25mm, posato ad incasso, lungo ogni colonna montante di scala per la distribuzione del cavo BUS di collegamento tra i misuratori statici di energia termica. La quantità e la posizione delle apparecchiature descritte in precedenza potrà essere desunta dalle tavole di progetto allegate. 3.8 Impianto antenna TV L edificio in oggetto dovrà essere dotato di un impianto antenna TV terrestre centralizzato, comprensivo di tutte le apparecchiature necessarie per il corretto funzionamento. Sul tetto dovranno essere installate le antenne di ricezione dei canali e in prossimità del sottotetto dovrà essere prevista una centralina TV per impianto terrestre, alimentatore, e modulo di amplificazione del segnale. L alimentazione elettrica avverrà mediante apparecchiatura dedicata installata entro il QS.A. Dalla centralina antenna TV verrà distribuito l impianto di ricezione, che dovrà transitare entro una tubazione in PVC incassata localizzata presso la colonna montante di ogni scala. Tale impianto non dovrà in nessun caso entrare a contatto con i circuiti dell impianto di potenza. Dalla scatola di derivazione principale di piano dovranno essere realizzati i derivati di appartamento. Tali derivati dovranno essere effettuati mediante tubazioni dedicate fino al raggiungimento della scatola di derivazione principale, dedicata all impianto TV, di ogni singolo appartamento. Dalla suddetta scatola di derivazione verranno collegate tutte le prese coassiali del presente impianto distribuite nei vari locali, come riportato sulle tavole di progetto. Le prese di antenna TV terrestre dovranno essere installate entro appositi contenitori in PVC per posa ad incasso dedicate. 3.9 Impianto citofonico L impianto citofonico previsto per ogni scala dell edificio in oggetto dovrà essere del tipo bicanale tradizionale.

Pagina 10 di 11 All esterno dell edificio, al piano terreno, dovranno essere previste n 2 pulsantiere esterne, ognuna dotata di n 22 e n 18 pulsanti e N 2 un posti citofonici da esterno. Ogni citofonico esterno dovrà essere collegato al rispettivo alimentatore posto entro un centralino in PVC autoestinguente dedicato, ognuno collocato presso il rispettivo locale contatori, come riportato sulle tavole di progetto allegate. L alimentazione elettrica di ogni impianto citofonico dovrà essere derivata da un interruttore dedicato contenuto entro il rispettivo quadro servizi comuni (QS.A e QS.B). Il segnale del posto esterno citofonico e i pulsanti di chiamata della pulsantiera saranno distribuiti mediante apposita colonna montante citofonica, posizionata in prossimità degli altri impianti, entro tubazione separata dai circuiti di potenza. Dalla scatola di derivazione principale di piano dovranno essere realizzati i derivati di appartamento. Tali derivati dovranno essere effettuati mediante tubazioni dedicate fino al raggiungimento dell apparecchio citofonico interno, previsto in ogni appartamento. Come già detto in precedenza ogni impianto citofonico sarà del tipo bicanale con apparecchi citofonici a cornetta. Al rispettivo impianto potranno essere collegati i pulsanti di chiamata, collocati all esterno della porta di accesso principale di ogni appartamento, in alternativa alla realizzazione di un impianto di chiamata con trasformatore e campanello. Tali pulsanti saranno dotati di apposita targhetta portanome. 3.10 Impianto telefonico L impianto telefonico dovrà essere previsto solo come predisposizione delle tubazioni. La distribuzione principale dell impianto telefonico è esclusa dal presente progetto in quanto di competenza dell Ente addetto a tale servizio. Dovrà essere prevista sia la tubazione idonea per ospitare la colonna montante dell impianto telefonico e sia le tubazioni per la distribuzione dei derivati, facenti capo, entro ogni appartamento, ad una scatola di derivazione principale del presente impianto, alla quale giungeranno le future linee telefoniche che dovranno essere realizzate all interno di ogni appartamento. All interno di ogni appartamento dovrà essere prevista la posa delle scatole di contenimento delle prese telefoniche, i cestelli e le placche. I frutti e i cavi sono esclusi dal presente progetto. Anche in prossimità di ogni vano corsa ascensore dovrà essere prevista la predisposizione del collegamento all impianto telefonico. Come per gli altri impianti speciali (citofonico e antenna TV) il presente impianto non dovrà in nessun caso entrare in contatto con i circuiti di potenza. 3.11 Impianto ascensori Ogni scala dovrà essere dotata di un impianto ascensore. Tali impianti, compresi i quadri di distribuzione, sono esclusi dal presente progetto in quanto considerati come impianti di bordo macchina. Dovranno comunque essere previste le linee di alimentazione dei circuiti luce e forza motrice di ogni ascensore, derivati dai rispettivi quadri elettrici condominiali di scala. Inoltre è stata prevista l installazione dell impianto di illuminazione del vano corsa, che dovrà essere realizzato mediante plafoniere per posa a parete, tipo tartaruga, IP55, ognuna dotata di lampada ad incandescenza. La distribuzione di detto impianto avverrà in tubazione in PVC autoestinguente, staffata a vista lungo il vano corsa. L accensione e lo spegnimento saranno affidati ad un interruttore unipolare posto presso il quadro alimentazione ascensore.

Pagina 11 di 11 3.12 Impianto di messa a terra L impianto di messa a terra dovrà essere realizzato mediante la posa di una treccia di rame nudo di sezione 35 mmq interrata attorno alla struttura in oggetto (conduttore di terra principale). Dalla treccia principale dovrà essere effettuata una derivazione realizzata con una treccia di 35 mm 2 la quale verrà collegata ad una piastra equipotenziale principale collocata nei pressi del QS.A per la scala A e nei pressi del QS.B per la scala B. I due collettori di terra dovranno essere collegati tra loro tramite un cavo di sezione 1x25 mm 2 e di colorazione giallo/verde. E previsto l installazione di un terzo collettore di terra da posare nel locale centrale idrosanitario che dovrà essere collegato alla piastra collocata nel locale contatori della scala A. Alla piastra equipotenziale dovranno confluire tutti i conduttori di protezione, tutti i collegamenti delle masse e tutti i collegamenti delle masse estranee entranti nei locali in oggetto. I collegamenti equipotenziali alle masse e alle masse estranee dovranno essere realizzati mediante cavi unipolari a semplice isolamento di sezione 1x16 mm 2 e di colorazione giallo/verde. Dalle piastre equipotenziali principali dovranno essere collegate le dorsali dell impianto di terra, alla quale andranno collegati tutti i conduttori di protezione principali dell impianto elettrico di ogni appartamento. Tale collegamento dovrà essere realizzato senza interrompere la dorsale di terra, mediante opportuni morsetti a ragno o con morsetti a pettine tipo BM. Per la realizzazione della dorsale di terra dovrà essere utilizzato un cavo unipolare a semplice isolamento del tipo N07V-K di sezione 16mm 2 e colorazione giallo/verde. I conduttori di protezione derivati dovranno essere realizzati con le stessa caratteristiche della dorsale ma potranno avere sezione pari a 6 mm 2. Per maggiori dettagli sull impianto di messa a terra fare riferimento alla relativa tavola di progetto allegata. Sarà cura della Ditta installatrice verificare che in valore della resistenza di terra ottenuto rispetti in ogni punto dell'impianto elettrico la condizione di cui all'articolo 413.1.4.2 della Norma CEI 64-8, la quale impone: R T 50 Ω Ig Dove per Ig si assume il valore della corrente di intervento del dispositivo differenziale.