Comune di Livorno SESTO DIPARTIMENTO UNITA ORGANIZZATIVA EDILIZIA IMPIANTI UFFICIO ILLUMINAZIONE PUBBLICA E RETI ASILO VIA STENONE IMPIANTI ELETTRICI

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1 Comune di Livorno SESTO DIPARTIMENTO UNITA ORGANIZZATIVA EDILIZIA IMPIANTI UFFICIO ILLUMINAZIONE PUBBLICA E RETI ASILO VIA STENONE IMPIANTI ELETTRICI PROGETTO ESECUTIVO RELAZIONE TECNICA Livorno, luglio 2007 IL FUNZIONARIO TECNICO (Per. Ind. V. Pellegrini) 1

2 Gli impianti da realizzarsi presso il nuovo asilo nido, saranno alimentati da una fornitura in bassa tensione trifase + neutro da rete pubblica (sistema TT) con alimentazione 400/230 Volt 50 Hz alimentato da rete pubblica. Il contatore dovrà essere alloggiato in un apposito vano, in prossimità della recinzione esterna e a valle di questo, dovrà essere installato un interruttore magnetotermico differenziale con scheda di regolazione delle correnti e dei tempi d intervento a protezione della montante. La montante, da realizzarsi con cavo quadripolare in FG7, sarà posta entro apposita tubazione interrata e in parte entro canalizzazione sotto traccia e giungerà fino al quadro generale, ubicato come da indicazione in planimetria di progetto. La linea si attesterà al quadro generale e su tale quadro saranno installati gli interruttori differenziali e magnetotermici di protezione dei vari circuiti. La distribuzione degli impianti nel corridoio, nelle aule, nei bagni ecc. sarà effettuata mediante conduttori posti entro tubo corrugato del necessario diametro, posato entro traccia sotto intonaco (verticale, orizzontale, su parete o soffitto, fino a formare il punto luce interrotto o deviato o il punto luce aggiunto, le prese di corrente, i punti luce degli impianti d emergenza, ecc.) ed entro tubi in P.V.C. (tipo SAREL) applicati a muro o sotto pavimento secondo le indicazioni del progetto. Il tutto è comprensivo delle opere edili accessorie, quali tracce nella muratura di mattoni di qualsiasi tipo, foratura di pavimenti solai ecc., muratura di scatole di derivazione e tubazioni e riprese d intonaci se occorrenti. Le linee elettriche dei vari impianti ordinari e circuiti in partenza dal quadro generale, nelle diverse sezioni, dovranno essere in N07VK. Gli impianti di terra dovranno essere realizzati con conduttori di protezione per ciascun circuito in partenza dal quadro generale della struttura. Sul quadro generale dovrà essere realizzato il collettore di terra, al quale dovranno essere collegati tutti i conduttori di protezione e gli impianti equipotenziali supplementari. I lavori da realizzarsi prevedono, per sommi capi la costruzione di: Opere edili per canalizzazioni ad uso elettrodotto Formazione d impianto di terra Quadri elettrici Linee elettriche montanti ai quadri e dorsali Impianti d illuminazione ordinaria con alimentazione da rete Impianti d illuminazione in emergenza Impianti di distribuzione forza motrice Impianto telefonico Impianto rete di distribuzione dati computer Impianti speciali Impianto apri cancello e citofono Installazione di corpi illuminanti e lampade. Tutti gli impianti dovranno essere posati entro tubi corrugati in traccia sotto intonaco a muro, sotto pavimento o soffitto, su trave, mensola ecc. comprese scatole e cassette di derivazione. In ogni caso e per ogni lavorazione è prevista l esecuzione di tracce, fori orizzontali e verticali, muratura di cassette, scatoline, tubi ecc. 2

3 Gli impianti dovranno essere separati, in modo che ogni sistema percorra tubazioni e cassette di derivazione dedicate. Per ciascun impianto si descrivono di seguito le caratteristiche tecniche. Opere edili per canalizzazioni ad uso elettrodotto Lo scavo deve essere della sezione obbligata finita di cm 40 x 60 di profondità dove verrà collocata una tubazione in PE a doppia camera del tipo pesante, del diametro esterno 140 mm e 125 mm interno. La tubazione deve essere rinfiancata con sabbia per almeno 10 cm di spessore intorno, segnalata con nastro indicatore di elettrodotto, e riempito fino al piano di campagna con le terre di risulta. Il plinto di fondazione deve essere realizzato in calcestruzzo di cemento di norma con forma parallelepipeda delle dimensioni di cm 60x60x70 di profondità. Deve essere provvisto di foro del diametro di 20 cm, per l infissione del palo, con collegamento al pozzetto di ispezione con tubazione del diametro di 100 mm. Il pozzetto di ispezione deve essere realizzato in getto di calcestruzzo, con uso di cassaforma, delle dimensioni utili di cm 40x40x90 di profondità massima con chiusino in ghisa. Impianti di terra Dovrà essere eseguito l impianto di terra costituito da: dispersore di terra realizzato ad anello con collegamento dei ferri di fondazione, costituito da corda di rame nudo da 35 mmq a 7 fili collegato ai ferri di armatura delle fondazioni con capicorda e morsetti a c o piatto di rame per collegamento all armatura. conduttore di terra con corda di rame di pari tipo e sezione protetta con tubo corrugato in corrispondenza della sezione di uscita dalla soletta di calcestruzzo fino al collettore di terra, da ubicarsi in corrispondenza o entro il quadro generale dell asilo. collettore di terra costituito da barra di rame delle misure di mm 30 x 3 x 400 applicata in prossimità o entro il quadro elettrico generale. conduttore di protezione, per ogni linea in partenza dal quadro generale, e dai quadri di zona. Tutti i conduttori di protezione dovranno essere collegati al collettore di terra per mezzo di capicorda e di bulloneria in acciaio inox e targhette di identificazione del circuito di appartenenza. Oltre all impianto generale di terra dovranno essere realizzati gli impianti: equipotenziale principale, per collegamento a terra delle tubazioni metalliche di acqua gas e masse estranee, realizzato con corda di rame isolata in NO7VK della sezione di 25 mmq compresi capicorda e/o fascette di collegamento dei tubi e collegamento al collettore di terra con capicorda e bulloneria in acciaio inox equipotenziale supplementare nei bagni e nella cucina per collegamento a terra delle tubazioni metalliche realizzato con corda di rame isolata in NO7VK della sezione di 6 mmq compresi capicorda e/o fascette di collegamento e allacciamento al conduttore di protezione della linea di alimentazione del bagno. I conduttori di protezione, nelle varie sezioni, in relazione ai conduttori di linea dovranno essere isolati in PVC nei colori convenzionali giallo/verde. Quadri elettrici 3

4 In un apposito vano in prossimità della recinzione sarà installato contatore, e a valle di questo dovrà essere posto un interruttore magnetotermico differenziale con scheda di regolazione delle correnti e dei tempi di intervento, con bobina di sgancio a lancio di corrente comandabile da pulsante di emergenza entro contenitore con vetro frangibile e led di segnalazione di integrità della linea. Il quadro generare sarà posto nel locale adibito ad ufficio, come indicato nelle planimetrie di progetto e sarà costituito con armadio in lamiera pressopiegata e verniciata con sportello di chiusura trasparente e serratura a chiave, entro il quale saranno installate le protezioni delle linee montanti e di distribuzione degli impianti. Per il locale caldaia e di climatizzazione è prevista la sola alimentazione con linea trifase+n+t attestata a ad un quadretto di sezionamento con interruttore quadripolare da posizionarsi all esterno del locale caldaia. Tale interruttore avrà anche la funzione di interruttore di emergenza. Tutti i quadri dovranno essere previsti con adeguato numero di moduli in relazione agli interruttori ed alle apparecchiature installate, con la possibilità di espansione di almeno il 20%. La selettività tra le protezioni contro i contatti indiretti, tra i vari livelli sarà realizzata con dispositivi differenziali: regolabile in corrente e tempi di intervento a monte degli impianti selettivi a ritardo fisso di 0,5 sec. A protezione delle montanti dei quadri di zona istantanei nei quadri di zona e in origine alle linee di distribuzione. La protezione contro i corto circuiti è affidata a dispositivi magnetotermici, la cui portata e potere di interruzione è variabile in funzione del carico della linea e del loro collocamento. Tutte le indicazioni relative ai dispositivi magnetotermici differenziali sono riportate negli schemi dei vari quadri elettrici. Linee elettriche montanti ai quadri e dorsali La linea elettrica montante di collegamento dal contatore al quadro generale, dovrà essere realizzata in cavo butilico FG7, quadripolare della sezione indicata nelle planimetrie e negli schemi elettrici Le linee dorsali, in partenza dal quadro generale, verso gli impianti dovranno essere realizzate con cavo: N07VK per i circuiti luce, F.M. ecc. FG10OM1RF31-22 per i circuiti di illuminazione di emergenza Le montanti ai quadri e le linee dorsali degli impianti dovranno essere poste entro tubi corrugati entro traccia, sotto intonaco, o tubi in PVC posati a parete o a muro secondo necessità o entro tubazioni in PE. Impianti di illuminazione ordinaria con alimentazione da rete Gli impianti d illuminazione dei locali destinati ad uso di spogliatoi e bagni saranno realizzati con partenza dal quadro generale o dal quadro di zona, secondo le varie ubicazioni, protetti in partenza da dispositivi differenziali e magnetotermici con relativo conduttore di protezione. Gli impianti saranno realizzati con dorsali e derivazioni in cavo N07VK e comandati a mezzo di interruttori, deviatori, ecc secondo necessità posti entro scatoline rettangolari tipo 503 con supporto e placca. I conduttori saranno posti entro tubo corrugato di vario diametro, posato entro traccia sotto intonaco e entro tubi in P.V.C. (tipo SAREL) applicati a muro o sotto pavimento secondo le indicazioni del progetto. 4

5 Illuminazione di emergenza L impianto di illuminazione di emergenza è da realizzarsi con corpi illuminanti dotati di gruppi inverter e batterie in tampone. Le linee di alimentazione di tale impianti avranno origine dal quadro generale e saranno ripartite, al pari dell illuminazione ordinaria, per l intera struttura. A differenza dell illuminazione ordinaria da rete, gli impianti di emergenza dovranno essere realizzati con cavi FG10OM1 RF Impianto di distribuzione forza motrice È prevista la distribuzione di forza motrice con linee in partenza dal quadro generale con prese 2x16 A +T (tipo UNEL P30 10/16A), con cavi N07VK e tubo corrugato in PVC sotto traccia, compreso quota parte linee. Altro ramo dovrà essere dedicato alle prese per postazione computer costituite scatolina da incassi tito 506 a 7 moduli ed equitaggiata con da n 2 prese bipasso 2x10/16 +T A e n 2 prese P30 il tutto protetto con interruttore magnetotermico 2x16A ad 1 moduli compreso di supporto in resina e placca compreso quota parte linea dorsale dal quadro di zona realizzata con cavo N07VK della sezione di 2x4mmq+T posata entro tubazione in PVC corrugato sotto straccia compreso opere murarie.(postazioni lavoro) Per zona cucina e locale lavanderia dovranno essere realizzate gruppi di prese (costituito da n 1 prese interbloccata CEE pentapolari da 16 A + n 1 presa interbloccata CEE 2x16+T compreso quota parte linea dorsale dal quadro di zona realizzata con cavo N07VK della sezione di 4x10 mmq+t posata entro tubazione in PVC corrugato sotto straccia compreso opere murarie. Inoltre è prevista la realizzazione di una linea trifase, con neutro con cavi in butile FG7 + terra in H07VK per l alimentazione dei locali a servizio degli impianti termici trattamento aria. La linea si attesterà ad un quadretto di sezionamento con interruttore da posizionarsi all esterno del locale caldaia. Tale interruttore avrà anche la funzione di interruttore di emergenza. Impianto telefonico L impianto telefonico consiste nella sola predisposizione di una tubazione sotto traccia, compreso la scatola di contenimento della presa RJ 11 e relativa canalizzazione interrata esterna come da progetto. Gli impianti e le predisposizioni dovranno essere posati in tubo corrugato posto sotto traccia del diametro di 32 mm, con disposizione delle prese e canalizzazioni, come da posizionamento riportato negli schemi. Impianto rete di distribuzione dati computer L impianto della rete distribuzione dati computer consiste nella sola predisposizione, costituita da tubazione dedicata in corrugato PVC sotto intonaco, cassette di transito e smistamento e scatoline per contenimento compreso prese computer RJ45 compreso opere murarie occorrenti. Impianti speciali Sono previsti impianti speciali relativamente a: Chiamata di soccorso nei bagni disabili con alimentazione dal quadro generale. 5

6 Impianto di suoneria a badena, con comando unico della campanella, che oltre a segnalare l inizio e la fine d eventuali turni e/o attività, serve anche come segnalazione di pericolo. L alimentazione della campanella dovrà essere introdotta in una separata tubazione, in modo da evidenziare la diversa provenienza dell alimentazione elettrica. Impianto apricancello e citofono. E previsto un impianto apricancello con apparecchiatura elettronica di comando e kit di accessori di montaggio quali fotocellula, scheda di decodifica segnale, selettore a chiave, ricevitore radio, lampeggiatore, elettro-serratura completa, selettore a chiave interno, ripetizione comando apertura chiusura dal locale custode coppia di fotocellule con relative colonnette di supporto, piastre di fondazione per colonne e contenitori plastici da murare, e costole pneumatiche di sicurezza ai lati del cancello compreso cavetterie dal cancello a tutti gli accessori. Inoltre e previsto un impianto Citofonico tra cancello pedonale e ingresso e/o ufficio e tra cancello carrabile e ingresso e/o ufficio con pulsantiera esterna di chiamata centralina e citofoni compreso collegamento. Installazione di corpi illuminanti e lampade. L illuminazione ordinaria degli ambienti interni è prevista con lampade fluorescenti di varia potenza, entro corpi illuminanti a soffitto o a sospensione, con adeguato grado di protezione in relazione al tipo di ambiente in cui vengono installate. L illuminazione di emergenza, è da realizzarsi con plafoniere autoalimentate, da 1x18W, IP 40 con batterie tampone al Ni-Cd - autonomia 1 ora e ricarica completa in 12 ore, con led d autodiagnosi, da applicarsi a parete e/o al soffitto, il tutto come da indicazioni negli allegati. DATI TECNICI DI PROGETTO Fornitura d energia L alimentazione del complesso avviene per mezzo di una fornitura in bassa tensione trifase + neutro da rete pubblica (sistema TT) con alimentazione Vn = 400/230V F = 50. Hz. Cavi elettrici I cavi dovranno essere del tipo in N07VK per gli impianti di illuminazione ordinaria da rete e per la distribuzione forza motrice, mentre per gli impianti di emergenza e sicurezza sono richiesti cavi antifiamma e a bassa emissione di fumi FG10OM1 RF I cavi introfdotti in cunicoli interrati dovranno essere con isolamento in butile FG7. I riferimenti per il dimensionamento delle condutture sono stati: - temperatura ambiente : 30 - condizioni di posa, portate e coefficienti di correzione Kc per cavi raggruppati secondo norme IEC caduta di tensione, con impianto funzionante a pieno carico, inferiore al 4% - coefficiente di utilizzazione Ku e di contemporaneità Kc per prese a spina 0,5 e 0,2 ; per utilizzatori singoli 1,0 e 1,0 Protezione contro i contatti indiretti Saranno protette contro i contatti indiretti tutte le parti metalliche accessibili dell'impianto elettrico e degli apparecchi utilizzatori (masse). Per la protezione contro i contatti indiretti dell'impianto elettrico utilizzatore sarà realizzato un idoneo impianto di terra; a tale impianto saranno collegati tutti i sistemi di tubazioni e carcasse metalliche accessibili destinate ad adduzione, distribuzione e scarico, nonchè tutte le masse metalliche accessibili di notevole estensione esistenti nell'area dell'impianto elettrico utilizzatore 6

7 stesso. La protezione contro i contatti indiretti sarà realizzata attuando il coordinamento fra l impianto di terra e gli interruttori automatici magnetotermici, differenziali previsti sui quadri elettrici. Protezione delle condutture elettriche I conduttori che costituiscono gli impianti saranno protetti contro le sovracorrenti causate da sovraccarichi o da corto circuiti. Pertanto la protezione contro i sovraccarichi sarà effettuata in ottemperanza alle prescrizioni delle norme CEI In particolare i conduttori sono stati scelti in modo che la loro portata (Iz) sia superiore o almeno uguale alla corrente di impiego (Ib) (valore di corrente calcolato in funzione della massima potenza da trasmettere in regime permanente). Gli interruttori automatici magnetotermici previsti hanno una corrente nominale (In) compresa fra la corrente di impiego del conduttore (Ib) e la sua portata nominale (Iz) ed una corrente di funzionamento (If) minore o uguale a 1,45 volte la portata (Iz). Protezione contro i contatti diretti In linea generale le parti attive saranno poste entro involucri o dietro barriere tali da assicurare almeno il grado di protezione IP2X, inteso nel senso che il "dito di prova" non possa toccare parti in tensione Tale grado di protezione sarà comunque in linea generale IP55 e, per le zone esterne e per alcuni locali tecnici ad IP65. OSSERVANZA DI LEGGI, DECRETI E REGOLAMENTI Gli impianti di cui all'oggetto rispondono alle Leggi, Decreti e Regolamenti attualmente vigenti, con particolare riferimento a quelle di seguito elencate: -Legge 18 Ottobre 1977 n. 791 e successive liste di norme armonizzate sui requisiti che deve possedere il materiale elettrico destinato ad essere utilizzato negli impianti. -Legge n.186 del 1 Marzo "Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature, macchinari, installazione ed impianti elettrici ed elettronici". -Legge n. 46 del 5 Marzo "Norme per la sicurezza degli impianti". -D.P.R. n.447 del 6 Dicembre "Regolamento della Legge n.46 del 5 Marzo 1990 in materia di sicurezza degli impianti". -Norme CEI 11-1 Fascicolo 1003 Edizione "Impianti di produzione, trasporto e distribuzione di energia elettrica. Norme generali". -Norme CEI Fascicolo 542 Edizione "Apparecchiature costruite in fabbrica - ACF - (Quadri elettrici) per tensioni non superiori a 1000V in corrente alternata e 1200 in corrente continua. -Norme CEI 17-13/1 Fascicolo 1433 Edizione "Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri b.t.). Parte 1: Prescrizioni per apparecchiature di serie (AS) e non di serie (ANS)". 7

8 -Norme CEI 17-13/3 Fascicolo 1926 Edizione "Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri b.t.) - Parte 3: Prescrizioni particolari per apparecchiature assiemate di protezione e di manovra destinate ad essere installate in luoghi dove personale non addestrato ha accesso al loro uso". -Norme CEI Fascicolo 832 Edizione "Calcolo delle portate dei cavi elettrici - Parte 1 - In regime permanente (fattore di carico 100%)". -Norme CEI Fascicolo 1025 Edizione 1987 ed errata corrige 20-22EC/1783V/ "Prove dei cavi non propaganti l'incendio". -Norme CEI 23-3 Fascicolo 1550 Edizione 1991 e variante 23-3V 1 /1966V/ "Interruttori automatici per la protezione delle sovracorrenti per impianti domestici e similari". -Norme CEI Fascicolo 297 Edizione 1971 e variante 23-14V V/1989: "Tubi protettivi flessibili in PVC e loro accessori". -Norme CEI Fascicolo 532 Edizione 1980 e varianti 23-18V 1 /635S/ 1983, 23-18V 2 /718S/1986,23-18V 3 /1077V/1988 e 23-18V 4 /1522V/ "Interruttori differenziali per usi domestici e similari e interruttori differenziali con sganciatori di sovracorrente incorporati per usi domestici e similari". -Norme CEI "Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in corrente alternata e a 1500V in corrente continua". -Norme CEI 79-4 Fascicolo 1113 Edizione "Impianti antieffrazione, anti intrusione, antifurto e antiaggressione. Norme particolari per il controllo degli accessi." Livorno luglio 2007 Il Funzionario Tecnico ( P. I. Vanio Pellegrini) 8

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