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o m a a r i o n a aprile 2017 Emilia-Romagna 2017, che Prodotto mondiale anno sostanzialmente all 1,2 del che 3,0 3,3 2,0 4,2 2,7 1,4

t g l m i i o n e al 5,6 per cento. 0,7 4, ,3 0, , ,8 -4,0 100 Italia 100,1 -8,0

i o o m a n a gennaio 2017 scita Emilia-Romagna nel 2017, una leggera mente con 2,7 3,3 1,8 5,5 2,9 1,3 Usa (1) Area Euro (1) Cina (1) ,3 110

c o m u n i c a t o s t a m p a (+1,0 per esportazionii delle regioni regione per quota cento) I settori mobile

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o m a a r i o n a novembre 2015 Emilia-Romagna 2016 della della della superiore nazionale. 4, ,5 1,2 0,0 104,4 102,9 -4,0 99,4 Italia

o m a a r i o n a aprile 2016 Emilia-Romagna della nel 2015, sino a +3,1 all 1,0 per a quello cento nel ,0 2, ,2 0,0 104,8 102,6

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ottobre 2017 Scenario previsione macroeconomica a medio termine http://www.ucer.camcom.it

s c e n a r i o e m i l i a r o m a g n a p r e v i s i o n e m a c r o e c o n o m i c a a m e d i o t e r m i n e. ottobre 2017 Gli Scenari per le economie locali elaborati da Prometeia ci permettono di esaminaree la previsione macro-economica per l. Il quadro di ipotesi su cui lo scenario si fonda è quello di una sostenuta ripresa della crescita del commercio mondiale, dopo la stasi del 2016, che rallenterà solo leggermente nel 2018. Scenario di riferimento: la crescita Commercio mondiale Prodotto mondiale Paesi industrializzati Mercati emergenti Usa (1) Area Euro (1) Cina (1) 2016 1,5 2,9 1,6 3,8 1,6 1,8 6,7 (1) Prodotto interno lordo. Prometeia, Rapporto di previsione, luglio 2017 2017 2018 4,9 4,2 3,5 3,4 2,1 1,9 4,5 4,1 2,2 2,1 2,2 1,9 6,9 6,3 L accelerazione della crescita del prodotto mondiale nel 2017 ha mostrato una buona accelerazione e dovrebbe manteneree questo ritmo più elevato anche nel 2018. Pil e conto economico L edizione corrente tiene conto della profonda revisione operata da Istat sui conti economici nazionali e delle stime basate sui dati della Stima preliminare del PIL e dell occupazione a livello territoriale. Anno 2016, Istat e del Rapporto 2017 sull economia del mezzogiorno, Svimez. Rispetto allaa precedente, l edizione corrente prospetta un sensibilee ulteriore miglioramento della tendenza positiva che caratterizza lo scenario regionale. Il prodotto interno lordo nel 2017 dovrebbe registraree un ritmo di crescita elevato e solo lievemente più contenuto rispetto allo scorso anno, pari all 1,7 per cento, che tenderà poi a ridursi lievemente (+1,5 per cento) nel 2018. Il Pil regionale inn termini reali nel 2017 dovrebbe risultare superiore del 6,8 per cento rispetto ai livelli minimi toccati al culmine c della crisi nel 2009, ma ancora inferiore dell 1,5 d per cento rispetto al livello del 2007 e superiore di solo l 8,6 per cento a quello del 2000. L andamento regionalee risulta leggermente migliore rispetto a quello prospettato per la ripresa nazionale. In la crescita dovrebbe raggiungere l 1,4 per cento nel 2017 e nonostante un lieve rallentamento dovrebbe mantenersi all 1,2 per cento nel 2018. Ne deriva che il Pil nazionale in termini reali nel 2017 risulterà superioree dell 1,1 per centoo a quello del 2009 e superiore di solo 2,6 punti percentuali rispetto al livello del 2000. L a si conferma la l prima regionee italiana per ritmo di crescita nel 2017, 2 insieme allaa Lombardia, e nel 2018 si prospetta al secondo posto, sempre accompagnata dalla Lombardia, entrambee precedute dal Veneto (+1,6 per cento). La ripresa della domanda interna regionale dovrebbee supportare la crescita nel 2017 con un incremento lievemente superiore rispetto a quello del Pil. Per il 2018 si prospetta un rallentamento del ritmo all 1,5 per cento, con una dinamica nuovamente analoga a quella del Pil. Nel 2017 la crescita dei consumi, secondo le stime correnti, rallenterà lievemente all 1,6 per cento. La tendenza al lieve contenimentoo proseguirà nel 2018, con una crescita dell 1,4 per cento, lievemente inferiore a quella del Pil. L effetto cumulato della crisi passata risulta ancora evidente. Nonostante la ripresa, nel 2017 i consumi privati aggregati risulteranno sostanzialmente analoghi (+0,9 per cento) rispetto a quelli del picco del 2011, ma con un livello di ineguaglianza probabilmente più elevato. A trainare la crescita della domanda interna sonoo gli investimenti fissi lordi che conterranno lievemente la loro buona ripresa al +3,1 per cento nel corso del 2017, nonostante il leggero miglioramento del clima di fiducia delle imprese negli ultimi dodici mesi, che risulta sui livelli massimi degli ultimi anni. Nonostante l incertezza che ancora grava sulla sorte del sistema bancario europeo e italiano in particolare, la tendenza positiva degli investimenti dovrebbe ulteriormente rafforzarsi nel 2018 raggiungendo una crescita del 3,3 per cento. Nonostante questo andamento positivo, i livelli di accumulazione raggiunti prima della crisi restano comunque lontanissimi. Nel 2017 gli investimenti risulteranno inferiori del 27,1 per cento rispetto a quelli riferiti al precedente massimo risalente al 2008. La ripresa della crescita del commercio mondiale e della crescita a livello europeo permetteranno un accelerazione della dinamicaa delle esportazioni nel 2017 (+2,9 per cento), nonostante l evoluzione del cambio giunto a livelli che portano a rivederee la competitività delle imprese. La tendenza positiva dovrebbe rafforzarsi sensibilmente nel 2018, tanto che si prospetta un aumento del 4,4 per cento delle http://www.ucer.camcom.it

SCENARIO EMILIA-ROMAGNA - OTTOBRE 2017 vendite all estero. Al termine dell anno corrente il valore reale delle esportazioni regionali dovrebbe superare dell 16,1 per cento il livello massimo precedente la crisi, toccato nel 2007. Per il 2017, il modello di previsione conferma la forte crescita delle importazioni, che rallenta solo lievemente e dovrebbe attestarsi al 6,7 per cento. Successivamente la dinamica delle importazioni dovrebbe rallentare sensibilmente fermandosi a +3,3 per cento nel 2018. La formazione del valore aggiunto: i settori Dall analisi della formazione del reddito per settori, si rileva che prosegue la discreta ripresa del settore industriale, si chiude la fase di recessione per le costruzioni con una contenuta ripresa e si conferma la moderata crescita nel settore dei servizi. Nel 2017 il valore aggiunto prodotto dalle costruzioni dovrebbe mettere a segno un primo incremento (+0,8 per cento), chiudendo in positivo, dopo nove anni di segni negativi consecutivi. Nel 2018 dovrebbe trovare conferma la tendenza positiva, con un ampio miglioramento del ritmo della crescita (+2,6 per cento). L effetto della pesante crisi del settore emerge comunque chiaramente. Al termine del corrente anno l indice del valore aggiunto delle costruzioni risulterà ampiamente inferiore al livello del precedente massimo toccato nel 2007 (-45,3 per cento). Per l industria in senso stretto regionale nel corso del 2017, troverà conferma il trend moderatamente positivo di crescita del valore aggiunto, che dovrebbe attestarsi all 1,9 per cento. L accelerazione del commercio mondiale e della crescita europea sosterranno la ripresa dell attività e il ritmo della crescita salirà nel 2018 attorno al 2,3 per cento. La difficile congiuntura passata ha lasciato una profonda cicatrice anche sul tessuto industriale regionale. Alla fine del 2017, l indice reale del valore aggiunto industriale risulterà superiore di solo l 1,2 per cento rispetto al precedente massimo del 2007. Infine, per il variegato settore dei servizi, la ripresa dovrebbe consolidarsi ulteriormente nel corso del 2017, con un nuovo aumento del valore aggiunto prodotto dell 1,6 per cento. Il rallentamento della domanda interna, conterrà sensibilmente la tendenza della crescita dei servizi all 1,1 per cento nel 2018. Al termine dell anno corrente il valore aggiunto dei servizi dovrebbe risultare solo leggermente superiore (+1,6 per cento) rispetto a quello del precedente massimo toccato nel 2008. Il mercato del lavoro L impiego di lavoro nel processo produttivo, valutato in termini di unità di lavoro e quindi al netto della cassa integrazione guadagni, nel 2017 dovrebbe consolidare la tendenza positiva, con un aumento pari all 1,6 per cento, comunque più marcato rispetto all analoga tendenza positiva a livello nazionale. Nel 2018 la crescita dovrebbe risultare ulteriormente contenuta e risulterà attorno allo 0,4 per cento. Rispetto all edizione precedente, gli indicatori relativi al mercato del lavoro prospettano un quadro in più contenuto miglioramento per il biennio 2017-2018. Aumentano le forze di lavoro e più rapidamente gli occupati, il tasso di attività si consolida su un livello più elevato e quello di occupazione sale più velocemente, mentre si riduce più rapidamente il tasso di disoccupazione. In dettaglio, le forze di lavoro nel 2017 cresceranno solo lievemente (+0,2 per cento), in linea con l andamento della popolazione, con un movimento più contenuto dello scorso anno. La moderata tendenza positiva dovrebbe proseguire anche nel 2018 (+0,4 per cento). L aumento delle forze di lavoro supererà il ritmo di crescita della popolazione nel biennio. Quindi il tasso di attività, calcolato come quota sulla popolazione presente totale, resterà al 47,8 per cento nel 2017 e si porterà al 4 per cento nel 2018. Nel 2017 la ripresa del Pil regionale supera l ampia tendenza positiva del numero degli occupati (+1,4 per cento), a vantaggio del livello di produttività. Nel 2018 la tendenza positiva dell occupazione proseguirà, ma con un incremento di ampiezza più contenuta (+0,7 per cento) permettendo un ulteriore recupero di produttività. Il tasso di occupazione nel 2017 segnerà un ulteriore sensibile crescita, giungendo al 45,0 per cento, accompagnando la ripresa dell attività, che dovrebbe poi condurre l indice al 45,3 per cento nel 2018. L effetto della lunga crisi appare comunque evidente e nel 2017 il tasso di occupazione risulterà inferiore di 1,3 punti rispetto al livello del 2008 e di 2,2 punti al di sotto del precedente massimo risalente al 2002. Il tasso di disoccupazione, che era pari al 2,8 per cento nel 2007, per effetto della recessione ha raggiunto l 8,4 per cento nel 2013. Da allora si è ridotto, prima gradualmente e poi con il procedere della ripresa più rapidamente. Nel corso del 2017, un aumento degli occupati decisamente superiore a quello delle forze di lavoro dovrebbe ridurre sensibilmente la disoccupazione fino al 5,9 per cento. Nel 2018, la ricerca di un recupero di produttività dovrebbe contenere l aumento dell occupazione, che risulterà comunque più rapido di quello della forza lavoro. Il tasso di disoccupazione dovrebbe quindi scendere ulteriormente, ma solo al 5,6 per cento. Conclusioni L economia regionale vive una fase di discreta crescita. Gli effetti sul sistema produttivo regionale della crisi passata appaiono chiaramente. La fase di ripresa costituisce comunque un occasione per affrontare più agevolmente e con decisione il problema della competitività dell industria e del sistema economico regionale, al di là di quanto verrà fatto a livello nazionale, per potere consolidare la base industriale regionale, ridurre ulteriormente il tasso di disoccupazione, aumentare la partecipazione al mercato del lavoro e ridurre le diseguaglianze. ii UNIONCAMERE EMILIA-ROMAGNA

Indice delle tavole 1. Il quadro mondiale. Tasso di variazione del prodotto interno lordo 1 2. Il quadro europeo. Tasso di variazione del prodotto interno lordo 2 3. Il quadro nazionale. Principali variabili, tasso di variazione - 1 3 Principali variabili, tasso di variazione - 2 4 4. Il quadro regionale. Prodotto interno lordo: indice (2000=100) e tasso di variazione 5 Principali variabili, tasso di variazione - 1 6 Principali variabili, tasso di variazione - 2 7 Principali variabili di conto economico, tasso di variazione 8 Valore aggiunto: i settori, variazione, quota e indice (2000=100) 9 Esportazioni: indice (2000=100), tasso di variazione e quota 10 Importazioni: indice (2000=100), tasso di variazione e quota 11 Unità di lavoro 12 Unità di lavoro nei settori: indice e tasso di variazione 13 Lavoro: occupati, tassi di attività, occupazione e disoccupazione 14 5. Il quadro provinciale. Valore aggiunto: indice (2000=100) e tasso di variazione 15 Principali variabili, tasso di variazione - 1 16 Principali variabili, tasso di variazione - 2 17 Valore aggiunto: i settori, variazione, quota e indice (2000=100) 18 Esportazioni: indice (2000=100), tasso di variazione e quota 19 Importazioni: indice (2000=100), tasso di variazione e quota 20 Unità di lavoro 21 Unità di lavoro nei settori: indice e tasso di variazione 22 Lavoro: occupati, tassi di attività, occupazione e disoccupazione 23 Indici strutturali 24

Il quadro mondiale. Tasso di variazione del prodotto interno lordo 1 World 1 Usa World 1 Area Euro World 1 Cina World 7,3 6,9 6,7 6,9 6,3 3,4 3,1 2,9 3,5 3,4 2,4 2,6 1,6 2,2 2,1 1,4 1,9 1,8 2,2 1,9 - - - - - - - - 1 Giappone World 1 America Latina (1) World 1 India World 1 Russia (2) World 6,9 7,3 7,4 6,5 7,2-0,3 1,1 1,0 1,4 1,3-1,3-0,2-1,1 1,1 1,6 - - 0,8-0,2 1,7 2,3 - - - - -2,8 (1) Messico, Centro e Sud America. (2) Federazione Russa, Bielorussia, Ucraina, Georgia, Tagiskistan, Uzbekistan, Kazakistan, Moldavia, Azerbaijan, Turkmenistan. Fonte: elaborazioni Sistema camerale regionale su dati Prometeia, Rapporto di previsione, 29/09/2017 1

Il quadro europeo. Tasso di variazione del prodotto interno lordo(^) Germania Area Euro Francia Area Euro Regno Unito Area Euro 3,1 1,9 1,5 1,9 2,2 1,0 1,0 1,1 1,6 1,6 2,2 1,8 1,6 1,3 - - - Area Euro Spagna 3,2 3,2 3,1 Area Euro 2,4 Europa Centrale (1) 3,6 3,0 2,8 3,4 Area Euro 3,1 0,2 0,7 1,0 1,4 1,2 1,4 - - - (^) Dati definitivi: Istat, Conti economici trimestrali (corretti per i giorni di calendario). (1) Polonia, R.Ceca, Ungheria, Bulgaria, Lettonia, Lituania, Romania. Fonte: elaborazioni Sistema camerale regionale su dati Prometeia, Rapporto di previsione, 29/09/2017 2

Il quadro nazionale. Principali variabili, tasso di variazione(* ^) - 1 1,0 1,4 1,2 1,3 1,3 1,2 1,4 1,1 3,1 3,9 2,6 3,4 2,9 3,3 2,5 2,1 1,8 2,4 132,5 132,6 131,9 11,2 11,1 11,7 4,7 4,6 5,5 Pil Import Export Consumi privati Invest. mac. att. Invest. costruz. Indeb. AP /Pil (a) Debito AP /Pil (a) Tasso (b) disoccup. 2016 2017 2018 (*) Salvo diversa indicazione. (^) Dati definitivi: Istat, Conti economici trimestrali (corretti per i giorni di calendario). (a) Percentuale sul Pil. (b) Tasso percentuale. Fonte: elaborazioni Sistema camerale regionale su dati Prometeia, Rapporto di previsione, 29/09/2017 3

Il quadro nazionale. Principali variabili, tasso di variazione(* ^) - 2 Prodotto interno lordo 0,2 0,7 1,0 1,4 1,2 Importazioni 3,1 6,7 3,1 5,5 3,9 Esportazioni 2,4 4,1 2,6 4,7 3,4 Domanda interna totale 0,3 1,2 1,1 1,6 1,3 Consumi delle famiglie e Isp 0,2 1,6 1,3 1,3 1,2 Consumi collettivi -0,7-0,7 0,6 0,8-0,3 Investimenti fissi lordi -2,2 1,4 3,1 2,9 - macchine attrezzature e mezzi trasp. 2,5 3,5 4,6 2,9 3,3 - costruzioni -6,4-0,8 1,4 1,1 2,5 Occupazione (a) 0,2 1,0 1,4 1,0 0,4 Disoccupazione (b) 12,6 11,9 11,7 11,2 11,1 Prezzi al consumo 0,2-0,1 1,3 0,9 Saldo c. cor. Bil Pag (c) 2,1 1,6 2,4 2,8 2,9 Avanzo primario (c) 1,6 1,5 1,5 1,7 1,9 Indebitamento A. P. (c) 3,0 2,7 2,4 2,1 1,8 Debito A. Pubbliche (c) 131,7 132,1 132,5 132,6 131,9 (*) Salvo diversa indicazione. (^) Dati definitivi: Istat, Conti economici trimestrali (corretti per i giorni di calendario). (a) Unità di lavoro standard. (b) Tasso percentuale. (c) Percentuale sul Pil. Fonte: elaborazioni Sistema camerale regionale su dati Prometeia, Rapporto di previsione, 29/09/2017 4

Il quadro regionale. Prodotto interno lordo: indice (2000=100) e tasso di variazione Indice 112 Tasso di variazione 110 108 108,6 1,9 1,7 1,5 106 104-102 102,6-100 - 98 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013-5

Il quadro regionale. Principali variabili, tasso di variazione(* ^) - 1 (1) 2015 2016 2017 2018 2015 2016 2017 2018 Prodotto interno lordo 0,9 1,9 1,7 1,5 1,0 0,9 1,4 1,2 Domanda interna 1,6 1,9 1,8 1,5 1,6 1,5 1,4 1,3 Consumi delle famiglie 1,8 1,8 1,6 1,4 2,2 1,5 1,5 1,3 Consumi delle AAPP e delle ISP -0,4 0,9 0,9 0,1-0,6 0,6 0,6-0,2 Investimenti fissi lordi 2,9 3,2 3,1 3,3 1,9 2,8 2,9 Importazioni di beni 6,5 7,0 6,7 3,3 6,8 3,2 6,3 4,1 Esportazioni di beni 4,8 2,6 2,9 4,4 3,7 2,1 4,5 3,5 Valore aggiunto ai prezzi base Agricoltura -0,5 0,6 1,1 4,5-0,2-0,7 Industria 4,5 1,9 2,3 1,5 1,7 1,5 2,1 Costruzioni -10,9-0,9 0,8 2,6-0,7-0,3 0,9 2,5 Servizi 0,1 1,6 1,6 1,1 0,8 0,6 1,4 0,9 Totale 0,7 1,7 1,7 1,5 0,9 0,7 1,4 1,2 (*) Salvo diversa indicazione. (^) Dati definitivi: Istat, Conti economici annuali (non corretti per i giorni di calendario). (1) Valori concatenati, anno di riferimento 2010. 6

Il quadro regionale. Principali variabili, tasso di variazione(* ^) - 2 2015 2016 2017 2018 2015 2016 2017 2018 Unita' di lavoro Agricoltura 4,9 5,2-1,5 0,9 2,1 0,5 Industria 2,4 0,7 2,4 0,3-0,2 1,7 2,1 Costruzioni -9,4-3,6 3,0-0,5-0,7-3,0-0,3-0,8 Servizi -0,2 3,9 1,0 0,9 0,9 1,7 0,7 0,5 Totale -0,1 2,8 1,6 0,6 0,7 1,4 1,0 0,4 Mercato del lavoro Forze di lavoro -0,3 1,7 0,2 0,4-0,1 1,1 0,6 0,3 Occupati 0,4 2,5 1,4 0,7 0,8 1,3 1,1 0,5 Tasso di attivita' (1) 47,0 47,8 47,8 4 42,2 42,7 43,0 43,1 Tasso di occupazione (1) 43,4 44,5 45,0 45,3 37,2 37,7 38,1 38,3 Tasso di disoccupazione 7,7 6,9 5,9 5,6 11,9 11,7 11,2 11,1 Produttività e capacità di spesa Reddito disponibile delle famiglie (2) 0,6 1,7 2,6 2,5 1,4 1,4 2,4 2,2 Valore aggiunto per abitante (3) 123,2 125,2 125,2 125,3 23,2 23,4 23,8 24,1 (*) Salvo diversa indicazione. (^) Dati definitivi: Istat, Conti economici annuali (non corretti per i giorni di calendario). (1) Sulla popolazione presente. (2) Tasso di variazione, prezzi correnti. (3) E.R.: Indice =100. : migliaia di euro, valori concatenati. 7

Il quadro regionale. Principali variabili di conto economico, tasso di variazione 2016 2017 2018 7,0 7,0 6,7 5,0 4,4 3,0 3,3 2,6 2,9 3,2 3,1 3,3 1,9 1,7 1,5 1,8 1,6 1,4 1,0 Prodotto interno lordo Import Export Consumi famiglie Investimenti fissi lordi 8

Il quadro regionale. Valore aggiunto: i settori, variazione, quota e indice (2000=100) 3,0 2,5 1,5 1,0 0,5-0,5-1,0-1,5 Industria Costruzioni Servizi Totale 2,6 2,3 1,9 1,6 1,6 0,8 1,1-0,9 2016 2017 2018 Agricoltura Industria Costruzioni Servizi 100% 80% 60% 66,5 69,3 67,6 67,3 40% 20% 6,6 6,2 4,6 3,6 24,9 22,2 25,2 26,5 0% 2004 2006 2008 2010 2012 2014 2016 2018 140 130 120 110 100 90 80 70 Indice (2000=100) Industria Costruzioni Servizi Tasso di variazione 115,8 109,9 75,2 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 15,0 1 5,0-5,0-1 -15,0-2 9

Il quadro regionale. Esportazioni: indice (2000=100), tasso di variazione e quota 180 170 160 150 140 130 120 110 100 90 Indice 160,7 137,9 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 Tasso di variazione 2 15,0 1 5,0-5,0-1 -15,0-2 -25,0 2,6 Tasso di variazione 4,5 2,9 2,1 4,4 3,5 5 4 3 2 Quota delle esportazioni sul valore aggiunto 41,6 36,6 38,7 24,8 26,6 28,5 1 2016 2017 2018 2007 2012 2017 10

Il quadro regionale. Importazioni: indice (2000=100), tasso di variazione e quota 190 180 170 160 150 140 130 120 110 100 90 Indice 170,7 122,9 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 Tasso di variazione 2 15,0 1 5,0-5,0-1 -15,0-2 Tasso di variazione 7,0 6,7 6,3 3,2 3,3 4,1 3 Quota delle importazioni sul valore aggiunto 22,9 24,9 24,4 24,3 24,5 22,2 2 2016 2017 2018 2007 2012 2017 11

Il quadro regionale. Unità di lavoro Indice (2000=100) 110 Tasso di variazione 108 2,8 3,0 106 106,2 1,6 104 0,6 1,0 102 100 101,9-1,0-98 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013-3,0 12

Il quadro regionale. Unità di lavoro nei settori: indice e tasso di variazione Totale - Tasso di variazione Settori - Tasso di variazione 3,0 2,8 2,5 3,9 3,0 2,4 1,6 1,5 1,4 0,7 1,0 0,9 0,3 1,0 1,0 0,6 0,5 0,4 - -0,5 - -3,6 1 2016 2017 2018 Industria Costruzioni Servizi Totale 130 Indice (2000=100) Industria Costruzioni Servizi Tasso di variazione 120 110 100 90 80 115,0 93,7 81,8 - - 70 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013-1 13

Il quadro regionale. Lavoro: occupati, tassi di attività, occupazione e disoccupazione Indice (2000=100) 112 110 108 106 104 Occupati Tasso di variazione 2,5 109,7 1,4 0,7 106,5 102 100 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 3,0 2,5 1,5 1,0 0,5-0,5-1,0-1,5-50 45 40 35 Tasso di attività* 2004 2007 2010 2013 2016 (*) Calcolato sulla popolazione presente, Tasso di occupazione(*) 14 12 10 8 6 4 2 0 Tasso di disoccupazione 2004 2007 2010 2013 2016 11,2 5,9 14

Unioncamere rileva e distribuisce dati statistici attraverso banche dati on line e produce e diffonde analisi economiche. Riepiloghiamo le principali risorse che distribuiamo on line Analisi trimestrali congiunturali Congiuntura industriale Fatturato, esportazioni, produzione, ordinativi aggregati e per settori e classi dimensionali delle imprese. Congiuntura dell'artigianato Fatturato, esportazioni, produzione, ordinativi dell'artigianato. Congiuntura del commercio al dettaglio Vendite e giacenze aggregati e per settori e classi dimensionali delle imprese. Congiuntura delle costruzioni Volume d'affari e produzione aggregati e per classi dimensionali delle imprese. Demografia delle imprese - Movimprese La demografia delle imprese, aggregata e per forma giuridica e settore di attività. Demografia delle imprese - Imprenditoria estera Stato e andamento delle imprese estere, per forma giuridica e settore di attività. Demografia delle imprese - Imprenditoria femminile Stato e andamento delle imprese femminili, per forma giuridica e settore di attività. Demografia delle imprese - Imprenditoria giovanile Stato e andamento delle imprese giovanili, per forma giuridica e settore di attività. Esportazioni regionali L'andamento delle esportazioni emiliano-romagnole sulla base dei dati Istat. Scenario di previsione Le previsioni macroeconomiche regionali a medio termine. Prometeia. Analisi semestrali e annuali Rapporto sull'economia regionale Un costante monitoraggio dell'economia regionale. A fine settembre, le prime valutazioni. A fine dicembre, l'andamento dettagliato dell'anno, le previsioni e approfondimenti. A fine giugno il consuntivo. Banche dati Banca dati on-line di Unioncamere Free e aggiornati dati nazionali, regionali, provinciali e comunali, relativi a economia, lavoro, giustizia, società, istruzione, sanità, previdenza, assistenza, infrastrutture, popolazione, ambiente e altro ancora. http://www.ucer.camcom.it/studi-ricerche/analisi/os-congiuntura http://www.ucer.camcom.it/studi-ricerche/analisi/os-congiuntura-artigianato http://www.ucer.camcom.it/studi-ricerche/analisi/os-congiuntura-commercio http://www.ucer.camcom.it/studi-ricerche/analisi/os-congiuntura-costruzioni http://www.ucer.camcom.it/studi-ricerche/analisi/demografia-imprese http://www.ucer.camcom.it/studi-ricerche/analisi/imprenditoria-estera http://www.ucer.camcom.it/studi-ricerche/analisi/imprenditoria-femminile http://www.ucer.camcom.it/studi-ricerche/analisi/imprenditoria-giovanile http://www.ucer.camcom.it/studi-ricerche/analisi/esportazioni-regionali http://www.ucer.camcom.it/studi-ricerche/analisi/scenario-previsione http://www.ucer.camcom.it/studi-ricerche/analisi/rapporto-economia-regionale http://www.ucer.camcom.it/studi-ricerche/dati/bd