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L AGRICOLTORE TRENTINO N. 6 - Dicembre 2013 Periodico di informazione a cura di Confagricoltura del Trentino, Associazione Contadini Trentini, Aflovit, Agriservice, Apema, Apoc, Astro, Enapa. Aut. Tribunale di Trento n. 210 del 10.4.1976 Via Guardini 73-38121 Trento Tel. 0461 820677-0461 825788 Fax 0461 825837 Dir. resp.: Diego Coller IN QUESTO NUMERO: 4 Noi e la nuova Giunta 8 Riforma PAC 9 Il peso della burocrazia 10 Diritti annuali CCIAA 11 Tassazione trasferimenti terreni agricoli 12 Consorzio di Bonifica Trentino 13 ACT giornata del ringraziamento 14 Maschinenring Notizie Fiscali 16 Cessione di azienda agricola 17 Fotovoltaico 18 Rateizzazione contributi INPS 19 Progetto assicurativo Notizie Lavoro 20 Assunzione giovani 22 Giornate orario ridotto 23 Il miele del Trentino 25 Pacchetto qualità 26 Notizie dalla Fondazione Mach di San Michele all Adige 28 In Cucina: A tavola con i prodotti trentini Informiamo che la presente pubblicazione viene distribuita esclusivamente in Abbonamento Postale e che pertano i dati relativi a nominativi ed indirizzi dei lettori sono stati inseriti nelle nostre liste di spedizione. Ciascun lettore, a norma dell art. 13 legge 675/96, potrà avere accesso ai propri dati in ogni momento, chiederne la modifica o la cancellazione oppure opporsi al loro utilizzo scrivendo alla redazione del periodico. Redazione testi: Alessandro Ciola Stampa: Grafiche Dalpiaz srl - Ravina (TN) I NOSTRI UFFICI E RECAPITI TRENTO UPA - ACT - APEMA - Patronato ENAPA: Via R. Guardini, 73 (Trento nord, di fronte alle 3 Torri dell Assessorato Agricoltura) Tel. 0461/820677 - Fax 0461/825837 - trento@confagricoltura.it Orario: lunedì-giovedì dalle ore 8.00 alle ore 12.30 e dalle ore 13.30 alle ore 17.00. Venerdì dalle ore 8.00 alle ore 12.30 (sabato escluso). Nel periodo estivo si osserva l orario speciale CLES presso ACT - Piazza Navarino, 13 Tel. 0463/421531 e Tel. e Fax 0463/421074 Orario: dalle ore 8.30 alle ore 12.30 MEZZOLOMBARDO Corso del Popolo, 23 Tel. 0461/606005 - Fax 0461/607236 Orario: dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.15 - lunedì e giovedì dalle 15.00 alle 18.15. ROVERETO Via Calcinari 17/A - 19-21 Tel. e Fax 0464/435361 Orario patronato: dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle ore 12.00. ARCO presso Consorzio Miglioramento Fondiario - Via Mantova, 1 Orario: 2 e 4 lunedì del mese dalle ore 8.00 alle ore 12.00. AVIO presso Comune di Avio - piano terra Orario: martedì dalle ore 14.00 alle ore 16.00. BORGO VALSUGANA Corso Vicenza, 47 (presso Associazione Artigiani) Tel. 0461/753454 Orario: 2º e 4º mercoledì del mese dalle ore 9.30 alle 12.00 CEMBRA presso il Municipio Orario: mercoledì dalle ore 16.00 alle ore 17.30. DENNO presso il Municipio Orario: tutti i giovedì dalle ore 8.30 alle ore 9.30. GIOVO presso la Cassa Rurale di Verla Orario: mercoledì dalle ore 14.30 alle ore 15.30. PERGINE VALSUGANA Viale Dante, 78 primo piano (presso Associazione Artigiani) Tel. 0461/532477 Orario: lunedì e venerdì dalle 9.00 alle ore 12.00 ROVERÈ DELLA LUNA presso il Municipio Orario: 1º e 3º mercoledì del mese dalle ore 14.15 alle 16.15. 3

XV Legislatura Provinciale 2013-2018 Noi e la nuova giunta Per una proficua collaborazione. 27 ottobre, giorno delle elezioni, 9 novembre, proclamazione degli eletti, 11 novembre, nomina dei componenti la giunta, 15 novembre, prima riunione di giunta: 19 giorni che sono stati sufficienti al nuovo governatore della Provincia Autonoma di Trento, Ugo Rossi, a completare le operazioni per la composizione dell esecutivo che gestirà la politica provinciale per i prossimi 5 anni. In primo luogo va rilevato l ampio margine di voti che la coalizione risultata vincente è riuscita a portare a casa che le garantisce sicuramente la stabilità lontana da possibili turbolenze interne. Ci aspettiamo, ed è l auspicio di tutti, che questa forte investitura da parte degli elettori porti la Giunta ad un lavoro costruttivo, lontano da conflitti interni capaci solo di danneggiare gli interessi della comunità, persone singole ed imprese. Il compito che attende la nuova Giunta non è sicuramente da poco, chiamata a confrontarsi, Ugo Rossi Presidente. Competenze in materia di personale, affari finanziari e istituzionali, istruzione. Alessandro Olivi Vice presidente e assessore allo sviluppo economico e lavoro. Donata Borgonovo Re Assessore alla salute e solidarietà sociale Michele Dallapiccola Assessore all agricoltura, foreste, turismo e promozione, caccia e pesca. fronteggiare e se possibile rintuzzare le richieste sempre più pressanti da parte del governo centrale impegnato come al solito a colpire le realtà virtuose anziché quelle che degli sprechi e del clientelismo fanno il centro della propria azione politica. Non va poi sottovalutato il rapporto con la Comunità Europea, un rapporto che si fa sempre più pesante lasciando poco spazio alla capacità di auto gestione. In occasione della prima riunione di Giunta il presidente ha voluto ribadire che l azione del nuovo esecutivo si rifà al programma depositato durante la campagna elettorale, sul quale i cittadini hanno espresso il loro consenso Sara Ferrari Assessore all università e ricerca, politiche giovanili, pari opportunità, cooperazione allo sviluppo. Mauro Gilmozzi Assessore lavori pubblici, ambiente, trasporti ed energia. Tiziano Mellarini Assessore alla cultura, cooperazione, sport e protezione civile. Carlo Daldoss Assessore alla coesione territoriale, urbanistica, enti locali ed edilizia abitativa. con una azione che sarà collegiale, coesa e responsabile. Il mondo agricolo ha un nuovo riferimento, l assessore Michele Dallapiccola, che come abbiamo modo di ricordare ha un forte legame formativo e operativo con il mondo dell agricoltura, potremmo dire che ha l agricoltura nel proprio DNA. Per questo ci auguriamo di poter avere un rapporto costruttivo come quello che da sempre Confagricoltura del Trentino è riuscita ad instaurare con i suoi predecessori. Proprio per questi motivi riteniamo utile ricordare in sintesi quelle che sono, a nostro giudizio, le problematiche aperte che riguardano le imprese agricole trentine. Realtà aziendali che devono produrre, sicuramente nel rispetto dell ambiente, ma pur sempre aziende. Dobbiamo evitare l equivoco di porre in primo piano la conservazione dell ambiente allo stato naturale soprattutto perché L Agricoltore Trentino n. 6 dicembre2013 4

quello che noi conosciamo non è l ambiente naturale ma quello che risulta dal lavoro dell uomo. Certamente nel passato non sono stati gli agricoltori i maggiori distruttori del territorio che per contro si sono sempre battuti affinché il territorio, compreso quello agricolo, venisse conservato e non consumato per la creazione di strutture e infrastrutture. Ci auguriamo che la normativa provinciale che prevede la tutela del territorio agricolo possa trovare una applicazione intelligente e razionale. Uno dei problemi che ci troveremo ad affrontare nei prossimi anni è l invecchiamento degli imprenditori agricoli compensato dall ingresso di forze giovani. Questa nuova tendenza è riscontrabile dall aumento della richiesta di partecipazione ai corsi organizzati dall Istituto Agrario di S. Michele per la formazione di giovani imprenditori agricoli. Una politica quindi che assecondi questa tendenza che studi nuove forme di incentivazione orientate a giovani e donne interessate ad entrare nel mondo della gestione delle aziende agricole. Istituto Agrario di S. Michele prima che Fondazione Edmund Mach: mentre nel primo si avverte il forte legame con l agricoltura, nel secondo è la ricerca ad avere il sopravvento. Pur senza voler sottovalutare l importanza della ricerca, noi riteniamo che l attività torni ad essere maggiormente orientata verso le problematiche dell agricoltura, in particolare quella di montagna. Perché la nostra provincia è qualificata nel suo insieme territorio di montagna secondo la definizione che ne dà la Comunità Europea. Facciamo dunque tesoro di questo riconoscimento e traduciamolo in azioni concrete. I prodotti di montagna hanno una carta da giocare: la loro specificità in termini di qualità organolettica, di sostenibilità ambientale e di saperi tradizionali e di legame con il territorio. E necessario scongiurare l emarginazione commerciale dei prodotti e quella sociale ed economica dei produttori di montagna imparando a comunicare tale specificità, a trasmettere al consumatore i valori sottesi ai prodotti di montagna. La lentezza dei processi produttivi e la fatica degli agricoltori, perché se tali valori arrivano, sarà lo stesso consumatore a rendersi disponibile a pagare un po di più per averli, garantendo così un giusto reddito ai produttori. Tutte le azioni che la Provincia porrà in essere per il settore agricolo e più in generale per tutte le realtà qui operanti dovranno essere sostenute da interventi di razionalizzazione delle procedure di competenza degli uffici provinciali, e di riduzione dei tempi di risposta a cittadini e imprese. Confagricoltura del Trentino nel mentre presenta quelli che sono, a suo giudizio, gli elementi di criticità del nostro settore agricolo nei confronti dei quali auspica l intervento costruttivo da parte del nuovo esecutivo, dichiara la propria leale collaborazione alla nuova Giunta nelle sedi istituzionali nelle quali sarà chiamata ad operare nella stessa misura in cui ciò è avvenuto nel passato. Al governatore Ugo Rossi, alla Giunta ed in modo particolare all Assessore all agricoltura, foreste, turismo e promozione, caccia e pesca Michele Dallapiccola e all Assessore cooperazione Tiziano Mellarini l augurio di fattivo lavoro a favore dell agricoltura trentina. I presidenti di Confagricoltura del Trentino e ACT Associazione Contadini Trentini augurano alle autorità tutte che rappresentano ai vari livelli le persone che vivono in Trentino, ai propri soci, ai lettori del nostro notiziario, ai collaboratori impegnati nelle varie strutture operative i migliori auguri di un sereno Natale ed un anno portatore di serenità 5

Le competenze Ugo Rossi Foto R. Magrone uff. stampa PAT Nasce il 29 maggio 1963 a Milano, dove i genitori, di Ossana, in Val di Sole, sono emigrati negli anni 50. Sposato, un figlio, vive a Lavis. Dopo aver conseguito la laurea in giurisprudenza la sua vita professionale si sviluppa in due direzioni: inizialmente nel settore assicurativo, dove si occupa di questioni legali relative alla liquidazione di grandi sinistri, a Milano e a Verona. Quindi, dal 1997, presso la Ferrovia Trento Malè (ora Trentino trasporti S.p.A) per la quale ricopre le cariche di direttore del personale e responsabile dell organizzazione del servizio autobus e ferroviario, poi di responsabile della qualità e della formazione del personale. Nel 1999 inizia il suo impegno politico, nelle liste del PATT. Membro della Commissione paritetica dei Dodici dal 2006 al 2008, è tra coloro che licenziano, fra le altre, la norma di attuazione che porta finalmente al Trentino la disponibilità delle centrali idroelettriche. In seguito all esito delle elezioni provinciali del 2008 - con cui si apre la XIV legislatura - diviene assessore provinciale alla salute e politiche sociali nella Giunta guidata da Lorenzo Dellai. Competenze: affari finanziari; affari istituzionali; tutela e promozione delle minoranze linguistiche; organizzazione, personale, semplificazione dell attività amministrativa, sistemi informativi e di telecomunicazione; funzioni delegate dallo Stato in materia di sistemi di comunicazione; informazione e comunicazione; società controllate e partecipate; corpo forestale; interventi di cui alla legge regionale 5 novembre 1968, n. 40; protezione civile, limitatamente a quanto riservato al Presidente della Provincia dall articolo 7 della legge provinciale 1 luglio 2011, n. 9; funzioni delegate in materia di Camera di Commercio, Industria, Agricoltura e Artigianato; emigrazione; programmazione; indirizzi di politica economica e coordinamento delle relative azioni, compresi i rapporti con Trentino sviluppo; coordinamento degli interventi e dei progetti attuativi delle politiche comunitarie e interventi per lo sviluppo locale; politiche familiari. asili nido; scuola materna; edilizia scolastica, ad esclusione di quanto attribuito all Assessore ai lavori pubblici, ambiente, trasporti ed energia; istruzione elementare e secondaria (media, classica; scientifica, magistrale, tecnica, professionale e artistica); assistenza scolastica; formazione professionale di base; rapporti internazionali; rapporti con l Unione europea, cooperazione transfrontaliera e cooperazione interregionale; nonché quelle non attribuite espressamente ai singoli Assessori; L Agricoltore Trentino n. 6 dicembre2013 6

Michele Dallapiccola Foto R. Magrone uff. stampa PAT E nato a Trento l 11 giugno1968. Sposato con due figli, risiede sin dalla nascita a Civezzano. Dottore in Medicina veterinaria ha conseguito la laurea il 31/03/1993, presso l Università degli Studi di Bologna. Svolge l attività di medico veterinario. Libero professionista dal 93, segue alcune aziende agricole in Valsugana dove si occupa prevalentemente di ginecologia bovina. Oltre a questo svolge, in uno studio privato, attività di clinica medica sui piccoli animali. Sindaco di Civezzano dal 2000, è riconfermato per un secondo mandato nel 2005, sostenuto da due liste civiche. Amministratore Unico della Macello Pubblico Alta Valsugana S.r.l. dal 2001 viene riconfermato per il terzo mandato nel 2007. E Vicepresidente del Comprensorio Alta Valsugana dal 2005. In Consiglio provinciale ha svolto gli incarichi di: presidente gruppo Partito Autonomista Trentino Tirolese nella Conferenza dei presidenti dei Gruppi; componente effettivo della Commissione per i rapporti internazionali e con l Unione europea; componente effettivo della Quarta, della Prima e della Terza Commissione permanente. Competenze: agricoltura, patrimonio zootecnico ed ittico, istituti fitopatologici, consorzi agrari e stazioni agrarie sperimentali, servizi antigrandine, bonifica; ordinamento delle minime proprietà colturali; alpicoltura; agriturismo; foreste, ivi comprese le foreste demaniali; opere di prevenzione e di pronto intervento per calamità pubbliche di competenza dei servizi forestali; fiere e mercati; turismo e industria alberghiera, comprese le guide, i portatori alpini, i maestri di sci e le scuole di sci; acque minerali e termali; linee funiviarie e impianti a fune; vigilanza sulle aziende di promozione turistica; interventi per la promozione e la commercializzazione dei prodotti trentini a favore delle imprese singole e associate; caccia e pesca. Tiziano Mellarini Foto R. Magrone uff. stampa PAT Assessore alla cultura, cooperazione, sport e protezione civile. Competenze: tutela e conservazione del patrimonio storico, artistico e popolare; usi e costumi locali e istituzioni culturali, accademie, istituti e musei aventi carattere provinciale, biblioteche, ivi comprese le biblioteche scolastiche; manifestazioni ed attività artistiche, culturali ed educative locali; toponomastica; interventi provinciali per lo sviluppo dell economia cooperativa e funzioni delegate in materia di cooperazione e vigilanza sulle cooperative. funzioni delegate in materia di servizi antincendi; prevenzione rischi e protezione civile ad esclusione di quanto riservato al Presidente della Provincia; attività sportive e ricreative con relativi impianti e attrezzature. 7

Europa Riforma PAC Approvata dal Parlamento comunitario Lo scorso 20 novembre 2013, sono stati votati dal parlamento europeo i progetti di regolamento relativi ai Pagamenti diretti, allo Sviluppo rurale, all Ocm unica, al Finanziamento, gestione e monitoraggio della Pac e alle norme transitorie per il 2014. Per quanto riguarda lo Sviluppo rurale, la votazione definisce il quadro giuridico necessario per far partire al più presto i nuovi programmi, attraverso i quali saranno destinati al settore circa 21 miliardi di euro, tra fondi comunitari e nazionali, a partire già dal prossimo 1 gennaio. La Pac nel suo complesso muoverà, nel prossimo settennato, circa 52 miliardi di euro. Dopo tre anni di lavoro e dopo un negoziato faticoso e complicato si è siamo finalmente giunti ad approvare la nuova politica agricola comune per i prossimi sette anni che dà di fatto il via alla riforma della politica agricola comune post 2014. La riforma ha voluto dare nuova centralità al lavoro e all impresa, puntando sui giovani e sull ambiente, semplificando la parte burocratica e garantendo un ruolo di responsabilità agli Stati membri. Sicuramente non è la riforma che il mondo agricolo avrebbe voluto ma rispetto alle previsioni iniziali dei miglioramenti sono stati registrati. Il risultato raggiunto, a giudizio del presidente della Commissione agricoltura europea, Paolo De Castro, è la testimonianza concreta di come la nostra istituzione non abbia rappresentato, come molti credevano, una complicazione nell iter legislativo, bensì un valore aggiunto in termini di democrazia e di sintesi, riuscendo a dare ai 28 paesi dell Unione una sola politica agricola capace di rispondere alle così diverse agricolture europee. Nei prossimi mesi, il Parlamento e in particolare la Commissione Agricoltura vigileranno con attenzione sulla Commissione europea, affinché nella stesura degli atti delegati applicativi della Pac sia rispettato l accordo politico che Consiglio e Parlamento hanno così faticosamente raggiunto. Il Parlamento europeo come istituzione democraticamente eletta non si sottrarrà al ruolo di verifica dei poteri di delega che ha conquistato grazie al Trattato di Lisbona. Per il Commissario europeo all Agricoltura, Dacian Ciolos la nuova Pac è il frutto di un inevitabile compromesso che senz altro rafforzerà l agricoltura UE. Il cuore della riforma, ovvero i Pagamenti diretti risulteranno più equilibrati e mirati. Inoltre, è stata posta particolare attenzione ai giovani agricoltori, all ambiente, alla biodiversità e alla qualità del suolo. L esito positivo della votazione del Parlamento europeo, sia dell intero pacchetto afferente la Pac che delle norme transitorie per il 2014, è una buona notizia. Questa approvazione è frutto di un lavoro intenso che è stato condotto in modo proficuo congiuntamente con la Commissione e il Parlamento europeo e che è scaturito nell accordo che tutti insieme abbiamo raggiunto lo scorso giugno. Il passaggio successivo sarà, quindi, nel prossimo Consiglio dei ministri dell agricoltura dell Unione che si terrà a dicembre a Bruxelles, nel corso del quale saremo chiamati ad approvare in prima lettura in modo definitivo l accordo. Ciò consentirà agli agricoltori di avere garanzia e certezze sul prosieguo della Politica agricola comune dal primo gennaio 2014. Questo il commento del ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Nunzia De Girolamo. 8

Confagricoltura Il peso della burocrazia Intervento del presidente Guidi in occasione della Accademy di Confagricoltura focalizzata sul tema della burocrazia Academy di Confagricoltura. Il presidente Guidi: "La burocrazia pesa sulle imprese. Le Regioni per stilare i PSR impiegano 9 kg di carta" L imprenditore agricolo tragicamente si perde nel labirinto della burocrazia; la mancata semplificazione è la prima causa della non competitività delle imprese italiane, viene ancora prima della carenza di infrastrutture. Lo ha evidenziato il presidente di Confagricoltura Mario Guidi chiudendo i lavori dell Academy della sua Organizzazione, tutta focalizzata sul problema dei problemi, come l ha definito. Secondo i dati presentati da Confagricoltura all Academy, due giornate alla settimana, ovvero cento giornate all anno, sono dedicate dagli imprenditori agricoli alla gigantesca macchina burocratica. Mancata semplificazione normativa, lungaggini burocratiche, bassa qualità dei servizi pubblici e onerosità degli adempimenti, controlli asfissianti e non coordinati, costringono l imprenditore a dedicare cento giorni all anno per far fronte ad una mole di carte, timbri, procedure, sottraendo così tempo e denaro ai compiti prioritari di un impresa ha osservato ancora il presidente di Confagricoltura -. I nostri imprenditori dovrebbero impegnare tutte le loro energie, ancor più nei periodi di crisi, a fare business e ad esportare a prezzi concorrenziali, a mantenere occupazione e non a combattere con i burocrati. La burocrazia pesa, nel senso letterale del termine. Ad esempio i Piani di sviluppo rurale italiani (PSR) - sono composti in media da 600 pagine più una serie di allegati di varia natura che oscillano tra le 800 e le 1600 pagine, che bisogna necessariamente conoscere se si vuole beneficiare delle misure. Per un peso complessivo tra 4 e 8,5 Kg di carta, senza quantificare tutti i documenti attuativi, i bandi per la presentazione delle domande, i documenti modificativi e integrativi. Guidi ha ricordato i pilastri dell azione per rilanciare il settore agricolo: il potenziamento dell export; l accesso al credito, l incremento della ricerca e dell innovazione; il coordinamento delle politiche europee, nazionali e regionali mettendo al centro l attività imprenditoriale. Ma prima di tutto serve uno Stato che sia il primo collaboratore e non l affossatore dell attività imprenditoriale. È dannoso e controproducente uno Stato che mostra solo il lato duro e vessatorio (incremento degli oneri fiscali e previdenziali, controlli oppressivi, procedure complicate, dispendiose) e non quello collaborativo, che faciliti e non pregiudichi. Che semplifichi e si fidi delle imprese, non dimenticando che sono esse che danno occupazione, crescita e ripresa. Il presidente Guidi ha quindi evidenziato le proposte della sua Organizzazione: taglio delle funzioni per tagliare le spese della burocrazia (da sempre, ad esempio, Confagricoltura si è espressa per l abolizione delle Provincie); sportelli unici Inps, Inail, Asl, Agea, Ispettorati Agrari, Uma, Guardia Forestale (che vuol dire anche controlli accorpati); semplificazione procedurale e superamento delle lungaggini che si traducono in un danno (si pensi ai contributi della Pac ai produttori, che vanno erogati celermente, e poi alle pratiche per i progetti dei Piani di sviluppo rurale). 9

Camere di Commercio. Diritti annuali Si informa che il Ministero dello Sviluppo Economico, d'intesa con il Ministero dell'economia e con il parere favorevole delle organizzazioni professionali maggiormente rappresentative, ha riconfermato, anche per il 2014, le misure fisse e le aliquote di fatturato definite nel 2011 per il pagamento da parte delle imprese dei diritti annuali alle Camere di Commercio. Si riportano di seguito i vari importi distinti in diritti fissi per i soggetti iscritti al REA e per le imprese individuali e in percentuali commisurate al fatturato dell'esercizio precedente, per gli altri soggetti: Misure fisse Imprese individuali iscritte o annotate nella sezione speciale del Registro delle imprese 88,00 Imprese individuali iscritte nella sezione ordinaria del Registro delle imprese 200,00 Fasce di fatturato e aliquote Le altre imprese iscritte nel registro delle imprese diverse da quelle individuate nell'articolo 2, commi 1 e 2, il diritto annuale è determinato, con riferimento alla sede legale, applicando al fatturato dell'esercizio 2013 le seguenti misure fisse o aliquote per scaglioni di fatturato: Misure transitorie Le imprese con ragione di società semplice non agricola versano un diritto annuale transitoriamente fissato nella misura fissa prevista per il primo scaglione di fatturato. Le imprese con ragione di società semplice agricola versano un diritto annuale transitoriamente fissato nel cinquanta per cento della misura fissa prevista per il primo scaglione di fatturato. i soggetti iscritti al REA versano un diritto annuale transitoriamente fissato in 30,00 Unità locali e sedi secondarie Le imprese versano, per ciascuna delle proprie unità locali, in favore delle camere di commercio nel cui territorio sono ubicate tali unità locali, un importo pari al 20 per cento di quello dovuto per la sede principale, fino ad un massimo di 200,000 Il Decreto che recepisce le suddette determinazioni è in corso di approvazione. Scaglioni di fatturato da a Aliquote 0 100.000,00 200,00 (misura fissa) oltre 100.000,00 250.000,00 0,015% oltre 250.000,00 500.000,00 0,013% oltre 500.000,00 1.000,000,00 0,010% oltre 1.000.000,00 10,000.000,00 0,009% oltre 10,000.000,00 35.000.000,00 0,005% oltre 35.000.000,00 50.000,000,00 0,003% oltre 50.000.000,00 0,001% (fino ad un massimo di 40,000) 10

E stato accolto dal Governo un ordine del giorno alla Legge di Stabilità, presentato dal senatore del PATT Franco Panizza e dal collega della SVP Hans Berger, con il quale l esecutivo si impegna politicamente a considerare la possibilità di mantenere le agevolazioni tributarie a favore dei contadini di montagna. È accaduto la scorso 26 novembre in Commissione Bilancio del Senato, durante l esame degli emendamenti alla Legge di Stabilità. Con la sua approvazione ha spiegato il senatore Panizza - il Governo accoglie le pressanti sollecitazioni, che avevo avanzato anche in commissione agricoltura perché, dopo aver ripristinato le agevolazioni a favore dei contadini professionali, si ripristinassero anche quelle per i coltivatori part-time delle zone più delicate del Paese. Il problema era stato portato alla attenzione del senatore Panizza da parte di Diego Coller, coordinatore delegato di Confagricoltura, che si faceva interprete delle preoccupazioni del mondo agricolo trentino ed in particolare dei soci di Confagricoltura del Trentino. Con l ordine del giorno si chiede di mantenere in vita le agevolazioni così come previste Lavori parlamentari Tassazione trasferimenti terreni agricoli Nella legge di stabilita viene accolto l ordine del giorno presentato dal senatore Panizza su tributi agricoltura di montagna. Il problema era stato evidenziato da Confagricoltura del Trentino. dal dpr 601/73, oltre a quelle previste dalla legge sulla montagna 97/1994 e dal decreto legislativo 228/2001 sul compendio unico. Tutto ciò - insiste Panizza - ha lo scopo di evitare che i contadini part-time delle zone montane si trovino a dover pagare l imposta di registro sui trasferimenti dei terreni, addirittura con un aliquota aumentata, soprattutto in Trentino, dove vi è bassa disponibilità di terreni e gli alti prezzi raggiunti sul mercato. La legge di Stabilità infatti - continua ancora Panizza - per coprire le agevolazioni a favore dei contadini professionali, ha aumentato l imposta sulle compravendite di fondi rustici da parte di altri soggetti (e quindi anche i coltivatori diretti part-time delle zone di montagna) dal 9 al 12%. Durante il suo intervento in Commissione Bilancio, Panizza ha ribadito il paradosso che si verrà a creare dal primo gennaio 2014: E assurdo che mentre da una parte si studiano nuove agevolazioni di carattere fiscale per l agricoltura, si vadano a togliere quelle già esistenti, penalizzando così un agricoltura come quella di montagna, strutturalmente più fragile e più bisognosa di incentivi e agevolazioni. In questi giorni, dopo le tragedie che hanno interessato la Sardegna e altri territori italiani, si è molto parlato di dissesto idrogeologico e della necessità di presidiare i territori di montagna. Penalizzando chi, con grandi sacrifici, mantiene la coltivazione in zone difficili si ottiene l effetto contrario. Una volta che La Legge di Stabilità verrà trasmessa alla Camera, per essere esaminata in quella sede, l emendamento verrà ripresentato dagli autonomisti che siedono a Montecitorio, e fare così in modo che questa dichiarazione d intenti da parte del Governo, si traduca in un atto concreto. Gli autonomisti - conclude Panizza - ritengono il ripristino di questa agevolazione di importanza fondamentale per l agricoltura dei nostri territori e quindi metteranno in campo ogni iniziativa perché venga ripristinata. 11

Consorzio Trentino di Bonifica Interventi in consiglio Nel consiglio di amministrazione in rappresentanza di Confagricoltura sono presenti Dario Gottardi, vicepresidente, e Giuliano Preghenella. Dinamica e costruttiva la loro partecipazione: si fanno portavoce dei problemi degli agricoltori interessati Tanti i problemi che il Consiglio di Amministrazione del Consorzio Trentino di Bonifica si è trovato ad affrontare in questo primo anno dalla sua nomina. Il Consorzio era nato con il 1 gennaio 2009 per decisione della Provincia che ha ritenuto opportuno riunificare in una unica realtà i tre precedenti soggetti di bonifica: Consorzio Atesino, Consorzio Fersinale e Consorzio della Piana Rotaliana. Si estende su 10.662 ettari lungo l asta dell Adige dal confine con la Provincia di Bolzano fino a Borgo Sacco, comprendendo parte della città di Trento. Il Consorzio svolge attività di rilevanza pubblica per garantire la sicurezza idraulica e la manutenzione del territorio, la provvista, la razionale utilizzazione e la tutela delle risorse idriche a prevalente uso irriguo, la conservazione e difesa del suolo, lo sviluppo rurale, la tutela e la valorizzazione delle produzioni agricole con particolare riguardo alla qualità, alla salvaguardia e alla valorizzazione dello spazio rurale. Vogliamo ricordare alcuni argomenti sui quali in particolare il consigliere Preghenella ha chiesto l intervento del Consiglio. Un tema importante è quello relativo ai rapporti con il corrispondente consorzio della provincia di Bolzano; è stato chiesto se è previsto un incontro in relazione alla mancata contribuzione, da parte di tale Provincia, alle spese di gestione dell idrovora di Grumo e della relativa fossa. A tal riguardo il presidente ha risposto che in primavera vi è stato un incontro tra tutti i comuni interessati dalla fossa di Caldaro, i servizi della protezione civile ed i bacini Montani delle Provincie di Trento e Bolzano, per affrontare il problema degli allagamenti avuti in autunno nel comune di Cortina. E stato costituito un comitato ristretto ed è previsto un secondo incontro per valutare le soluzioni, anche se rimane aperto il nodo della contribuzione alle spese di gestione dell idrovora da parte di Bolzano. Altro problema scottante è relativo alle aree destinate a fosse che la Provincia sta togliendo dal compendio agricolo utilizzato a vigneto con gujot, aree che sono indispensabili alla coltivazione dei terreni. Gli ha risposto il consigliere Rigotti affermando che c è un obbligo di certificare i terreni dove si produce vino nei confronti della Comunità Europea e che talvolta vi sono reali difficoltà di sovrapposizione tra le mappe catastali e le foto aeree, che si ripercuotono nella compilazione dei fascicoli aziendali. Occorre fotografare la realtà aziendale coltivata. Vi è poi il problema dei ristagni d acqua causati dai lavori di costruzione del biodigestore di Cadino, in comune di Faedo, che hanno interrotto il fossato che prevedeva il naturale scorrimento delle acque. Il consorzio è intervenuto per far chiudere il passaggio sotto la strada statale che causava tali allagamenti. L Agricoltore Trentino n. 6 dicembre2013 12

Associazione Contadini Trentini Giornata di ringraziamento Una pausa conviviale al termine della annata agraria per valutare i risultati Anche quest anno l ACT, Associazione Contadini Trentini, ha voluto rispettare la tradizione del ringraziamento per il raccolto dell annata. Con un pullman di contadini, di buon mattino ha organizzato la celebrazione della Santa Messa nella chiesa parrocchiale di Nave San Rocco. Quindi il gruppo, accompagnato dal Sen. Franco Panizza, già direttore dell associazione, si è trasferito al Caseificio Sociale di Romeno, dove è stato accolto dal Presidente Zanotelli e dal Presidente di TrentinGrana Ivo Zucal. Dopo il saluto del Presidente dell ACT, Sergio Branz, la delegazione ha visitato la struttura, assistendo alle fasi di lavorazione del latte, alla trasformazione in formaggio e alla fase di primo stoccaggio del Grana, di cui il caseificio è il principale produttore in provincia. La visita è continuata con la trasferta a mondomelinda. Il gruppo ha assistito alla proiezione di un filmato sulla storia e sull organizzazione del Consorzio Melinda, visitando gli impianti e assistendo alle fasi di selezione delle mele. La giornata si è quindi conclusa in bellezza, con il pranzo presso il salone storico della Cantina Dürer-Weg del Gruppo La-Vis a Salorno, ove si producono vini altoatesini dei Soci della La Vis. Una bella giornata quindi per gli agricoltori dell ACT che hanno potuto festeggiare la conclusione positiva dell annata all insegna della natura, della buona cucina e della conoscenza del territorio. 13

Contoterzismo Più di una volta siamo intervenuti sul problema del futuro delle aziende agricole determinato dall invecchiamento dei titolari che gestiscono in prima persona l azienda. A questo aspetto un altro è direttamente collegato ed è rappresentato dall introduzione di nuove tecniche colturali che richiedono nuove macchine il cui acquisto non sempre risulta economicamente sostenibile da parte del proprietario specie in presenza di aziende di ridotte dimensioni come quelle che numerose sono presenti nella nostra realtà provinciale. Dobbiamo poi mettere in conto un altro aspetto ed è rappresentato dalla difficoltà per i giovani di trovare occupazione. Come abbiamo potuto prendere atto dai dati forniti dalla Fondazione E. Mach, il corso per giovani imprenditori agricoli già frequentato negli anni scorsi, ha visto nell anno scolastico, che è appena iniziato, un forte incremento nelle domande. In pratica a fronte di 64 posti disponibili, sono state presentate 139 Simile Maschinenring Struttura creata da Coldiretti Trento per favorire l incontro di domanda e di offerta nel mondo agricolo e non solo. Avviata la collaborazione con Confagricoltura. La proposta in applicazione della legge 97/94 conosciuta come legge della montagna domande indice dell interesse dimostrato dai giovani verso il lavoro in agricoltura. In sintesi lo scenario che si presenta nella nostra agricoltura vede in prospettiva, forse non tanto lontana, un numero maggiore di aziende più strutturate, che dispongono di una parco macchine di nuova generazione utilizzabili possibilmente a tempo pieno. Il problema principale da risolvere in presenza di queste condizioni era rappresentato dall aspetto fiscale. Confagricoltura in collaborazione con Apema, l Organizzazione dei Contoterzisti che ad essa fa riferimento, si era interessata ed aveva trovato la risposta in una struttura che fa capo al Bauerbund, l Organizzazione degli Agricoltori presenti in Alto Adige. Maschinenring è il nome della struttura della quale sono soci gli agricoltori che sono interessati a prestare la propria opera a favore di terzi ed a coloro non necessariamente agricoltori. Il problema in realtà era stato affrontato e risolto con la legge 97/94, la così detta legge sulla montagna, modificato con l art. 15 c. 2 della legge 388/2000, che prevede agevolazioni fiscali in materia di scambi di servizi fra aziende agricole dei comuni montani. Dice la legge che i coltivatori diretti, singoli o associati, i quali conducono aziende agricole ubicate nei comuni montani, in deroga alle vigenti disposizioni di legge possono assumere in appalto sia da enti pubblici che da privati, impiegando esclusivamente il lavoro proprio e dei familiari di cui all articolo 230-bis del codice civile, nonché utilizzando esclusivamente macchine ed attrezzature di loro proprietà, lavori relativi alla sistemazione e manutenzione del territorio montano, quali lavori di forestazione, di costruzione di piste forestali, di arginatura, di sistemazione idraulica, di difesa dalle avversità atmosferiche e dagli incendi boschivi nonché lavori agricoli e forestali tra i quali l aratura, la semina, la potatura, la falciatura, la 14

mietitrebbiatura, i trattamenti antiparassitari, la raccolta di prodotti agricoli, il taglio del bosco, per importi non superiori a 25.822,00 euro. Tali lavori non sono considerati prestazioni di servizi ai fini fiscali e non sono soggetti ad imposta, se sono resi tra soci di una stessa associazione non avente fini di lucro ed avente lo scopo di migliorare la situazione economica delle aziende agricole associate e lo scambio interaziendale di servizi. Se da un lato dunque era stata trovata la soluzione giuridica, dall altro proprio l esperienza di Bolzano ci diceva che per poter far girare il meccanismo era necessario disporre di numeri consistenti. Il problema ovviamente non riguardava solo i nostri soci ma in generale potenzialmente tutti i soggetti che operano in agricoltura. Così negli stessi tempi nei quali noi stavamo affrontando il problema, Coldiretti aveva messo in cantiere la struttura che è stata denominata Quasi Maschinenring : Coldiretti Service Trento. Un Associazione senza scopo di lucro che svolge la propria attività nella Provincia di Trento ed ha lo scopo di promuovere la salvaguardia del territorio montano e la valorizzazione delle risorse umane e delle attività economiche delle zone montane, in armonia con le vigenti disposizioni comunitarie e nazionali in materia di tutela e salvaguardia della montagna e in applicazione della legge 31 gennaio 1994, n. 97. In particolare l associazione si prefigge lo scopo di migliorare la situazione economica delle aziende agricole associate e lo scambio interaziendale di servizi ai sensi dell articolo 17 della legge n. 97 del 1994, come integrato dall articolo 15, comma 2 della legge n. 388 del 2000 al fine di offrire nuove opportunità di reddito ai propri associati. Detto questo Confagricoltura del Trentino e Coldiretti Trento hanno stipulato una specifica convenzione per evitare la nascita di ulteriori associazioni con i medesimi scopo e che comporterebbero la frammentazione della rappresentanza senza portare beneficio agli associati. Nel ribadire che il lavoro può essere svolto a favore di terzi non necessariamente agricoltori, proponiamo qui di seguito qualche esempio di soggetti non agricoltori che possono essere soci e quindi avvalersi dei servizi. L amministrazione comunale che nel periodo invernale ha il problema dello sgombero neve, l amministrazione di uso civico che deve effettuare un esbosco, la parrocchia che vuole tenere tagliata l erba o in ordine il sagrato, ma gli esempi potrebbero continuare. E solo questione di necessità e di fantasia. La sola condizione è che i due soggetti, chi fornisce il servizio e chi lo riceve, siano soci della struttura. Invitiamo comunque tutti gli interessati a rivolgersi presso i nostri uffici di Trento acquisire tutte le informazioni necessarie. 15

NOTIZIE FISCALI Cessione di azienda agricola Modalità di tassazione nel caso di cessione di azienda agricola individuale a favore di società semplice. Riportiamo il parere dell esperto di Confagricoltura rag. Gianpaolo Tosoni Sicuramente la gestione delle questioni legate a fisco e burocrazia non sono di quelle che fanno dormire sonni tranquilli ai cittadini, immaginiamo poi agli imprenditori. Per questo motivo è stato posto alla attenzione di un esperto il problema connesso alla cessione di una azienda agricola individuale ad una società agricola(s.s.) di nuova costituzione. La ditta individuale agricola è intestataria di quote latte, licenze e autorizzazioni sanitarie oltre a titoli pac, possiede un consistente parco macchine agricole e un allevamento di bovini e suini. La nuova società agricola avrà la forma della s.s. e acquisirà la qualifica di IAP in quanto un socio è coltivatore diretto e IAP. Gli altri due soci sono i figli dell agricoltore cedente. L azienda è civilisticamente definita come il complesso di beni, materiali e immateriali, organizzati e coordinati dall imprenditore per lo svolgimento della propria attività. Attraverso la cessione d azienda quindi, l imprenditore non procede al realizzo di singoli beni o cespiti ma cede un complesso organizzato volto alla produzione di beni o servizi. Nel caso oggetto del quesito, l azienda in questione è caratterizzata dallo svolgimento di un attività agricola, soggetta quindi ad una forma di tassazione forfettaria basata sul disposto dell articolo 32 del TUIR e in alcuni casi alle disposizione degli articoli 56 e 56-bis dello stesso Testo Unico. Per quanto riguarda il lato amministrativo, la cessione d azienda, come previsto dall articolo 2556 del Codice Civile, è un atto che deve essere provato per iscritto attraverso atto pubblico o scrittura privata autenticata da registrare entro 30 giorni dalla stipula a cura del notaio rogante. Nel caso in questione, la cessione non è a favore di un soggetto già esistente ma di una società di nuova costituzione, sarà quindi necessario costituire la Società Semplice cessionaria prima di procedere alla cessione vera e propria. Per la costituzione della società semplice l articolo 2251 del Codice Civile non prevede alcuna forma per l atto costitutivo, lasciando alle parti contraenti assoluta libertà contrattuale e ponendo quale unico limite la forma prevista per i beni conferiti in società. Si potrebbe quindi anche costituire la società semplice in forma verbale e procedere alla registrazione dell accordo tra le parti, alla luce tuttavia della successiva operazione di cessione d azienda da realizzare per atto pubblico o scrittura privata autenticata, riteniamo che potrebbe essere una scelta coerente quella di utilizzare la medesima forma anche per l atto di costituzione societaria. Dopo aver proceduto alla costituzione della Società e all atto di cessione d azienda, la società semplice cessionaria dovrà procedere a tutte le comunicazioni necessarie per dare idonea notizia agli Enti di riferimento del subentro nella posizione dell imprenditore cedente. La cessione d azienda non è usualmente un operazione fiscalmente neutra, anzi, dalla stessa si generano plusvalenze date dalla differenza tra il prezzo pattuito e il valore fiscalmente riconosciuto dei beni costituenti l azienda, tali plusvalenze nel caso di cedente persona fisica sono tassate in base al dispo- 16

NOTIZIE FISCALI sto normativo dell articolo 58 del Tuir. Nel caso di azienda agricola invece, come precisato tra le altre dalla risoluzione 51/E del 04/04/2006 la rilevanza o meno di tali cessioni va valutata alla luce dei criteri forfetari che presiedono la determinazione di tale particolare tipologia reddituale. In altre parole, come l attività agricola per gli imprenditori individuali e le società semplici non genera reddito di impresa ma reddito agrario tassato in base alle risultanze catastali, allo stesso modo la cessione del complesso di beni materiali e immateriali necessari per lo svolgimento dell attività (azienda), non genera in capo al soggetto cedente plusvalenze da cessione d azienda. Quindi il corrispettivo riconosciuto al soggetto cedente che determina il reddito in base all articolo 32 del Tuir è ricompreso nel reddito stesso del fondo, ne consegue che i relativi introiti costituiscono elementi reddituali assorbiti dal criterio catastale e non generano plusvalenze autonomamente tassabili. Parimenti, la società semplice soggetto IAP determinerà il proprio reddito in base alle risultanze catastali dell azienda agricola in cui è subentrata, a nulla rilevando il prezzo pagato per l acquisto né i valori fiscali e contabili dei beni trasferiti. Ai fini delle imposte indirette, la cessione d azienda è soggetta ad imposta di registro in misura proporzionale. La base imponibile è data dal valore complessivo dei beni trasferiti al netto delle passività senza considerare alcun valore di avviamento nel caso di aziende agricole. Alla base imponibile così calcolata andranno applicate le aliquote relative alle singole categorie omogenee di beni costituenti l azienda ceduta. Nel caso di specie, non essendo presenti né fabbricati né terreni, l aliquota da applicare sui beni oggetto del trasferimento sarà del 3%. In base al principio di alternatività IVA-Registro, la cessione d azienda è fuori dal campo di applicazione dell imposta sul valore aggiunto. Nel complesso l operazione si potrebbe rivelare onerosa a causa dell applicazione dell imposta di registro in misura proporzionale, al fine di ovviare a questo aspetto si potrebbe prendere in esame la possibilità di procedere ad una cessione indiretta realizzata attraverso il conferimento dell azienda agricola in società semplice e la successiva cessione delle quote societarie. Tale soluzione permetterebbe di scontare l imposta di registro nella misura di 168 per ogni atto anziché in misura proporzionale. Fotovoltaico Consiglio di Stato su impianti in zona agricola Con la sentenza n. 4755 del 26 settembre 2013, il Consiglio di Stato ha chiarito che la realizzazione di un impianto fotovoltaico in area agricola è ammessa anche qualora la successiva normativa urbanistica regionale non la consenta perché ritenuta incompatibile. La sentenza, basata sulla forza di attuazione del principio UE di sviluppo delle FER (ex direttiva 2001/77/Ue) precisa che il D. Lgs. 387/2003 consente, appunto in attuazione della direttiva 2001/77/Ue, la deroga al divieto di costruzione di impianti da fonti rinnovabili in zona agricola. Nel caso particolare, il dispositivo del Consiglio di Stato, pur ritenendo che l installazione di un impianto fotovoltaico in zona agricola in contrasto con una legge regionale e con le norme tecniche di attuazione del piano regolatore generale di un Comune nella parte in cui individuano gli interventi ammissibili in zona agricola, ha sottolineato come il D. Lgs. 387/2003 costituisca più che l espressione di un principio, l attuazione di un obbligo assunto dalla Repubblica Italiana nei confronti dell Unione europea di rispetto della normativa dettata da quest ultima. 17

NOTIZIE FISCALI INPS Rateizzazione dei debiti contributivi Con la circolare n. 108 del 12/07/2013 e con un successivo messaggio l INPS ha fornito alcune precisazioni con riferimento alle novità introdotte nella procedure di rateizzazione dei debiti contributivi in fase amministrativa Unicità della domanda. La circolare ribadisce che il contribuente - ai fini dell accoglimento dell istanza di pagamento in forma dilazionata della propria esposizione debitoria - deve presentare un unica domanda che comprenda tutti i debiti contributivi in fase amministrativa, maturati nei confronti di tutte le gestioni INPS. La domanda di rateazione che non indica tutte le gestioni nelle quali è maturato il debito da rateizzare verrà respinta. Domanda e accettazione piano di ammortamento Per le modalità di presentazione della domanda - nelle more della pubblicazione del modello integrato dì domanda - occorre far riferimento alle indicazioni del citato messaggio. In caso di accoglimento dell istanza di dilazione, l accettazione del piano di ammortamento avverrà solo per effetto del comportamento concludente posto in essere dal contribuente attraverso il pagamento, entro il termine comunicato nel piano stesso, dell importo indicato come prima rata. Da ciò discende che l attivazione della rateazione avviene esclusivamente in presenza del pagamento della prima delle rate complessivamente accordate entro la data indicata nel piano di ammortamento e non, come precedentemente richiesto, con la sottoscrizione del piano da parte del contribuente entro 10 giorni, previo pagamento della prima rata. Contributi oggetto di dilazione (quota del lavoratore) L Istituto ribadisce che può essere richiesto il pagamento in forma dilazionata anche delle somme dovute a titolo di ritenute previdenziali e assistenziali operate sulle retribuzioni corrisposte ai lavoratori. In sostanza, il datore di lavoro può chiedere la dilazione sia sulla quota dei contributi di propria spettanza e sia sulla quota di spettanza del lavoratore (rispetto al quale opera come sostituto d imposta). In quest ultimo caso (e cioè se la domanda comprende anche contributi a carico del lavoratore), l INPS provvede comunque alla denuncia all autorità giudiziaria competente ai sensi delle vigenti disposizioni di legge (per il settore agricolo cfr. articolo 1, legge n. 296/2006). Rateizzazione breve Altra importante novità riguarda l ipotesi, purtroppo frequente, in cui il contribuente che ha in corso una dilazione di pagamento non riesca a far fronte puntualmente al pagamento dei contributi previdenziali ed assistenziali correnti alle scadenze ordinarie. L esistenza di una dilazione, infatti, impone al contribuente interessato di pagare sia le rate ricomprese nella rateizzazione e sia i contributi ordinariamente dovuti nel periodo di riferimento. Al riguardo la circolare INPS precisa che, a differenza che in passato, il soggetto che ha in essere una dilazione di pagamento e che, per crisi di liquidità, non riesce temporaneamente a far fronte al pagamento dei contributi correnti alle scadenze ordinarie, può chiedere una (ulteriore) rateizzazione breve per questi ultimi importi omessi, purché regolarmente denunciati. Tale rateazione: - può essere richiesta una sola volta nel corso della rateazione principale; - può riguardare periodi contributivi di 3 mesi per i datori di lavoro e i committenti, e di un trimestre/rata per i lavoratori autonomi; - può essere concessa nel limite massimo di 6 rate mensili. Il contribuente che utilizzi tale modalità e che provveda al versamento delle rate richieste, oltre al regolare versamento delle rate accordate con la rate- 18

NOTIZIE FISCALI azione principale, manterrà il requisito di correntezza contributiva. Il mancato o parziale versamento mensile di una delle rate determinate con il piano di rateazione breve, comporterà, da una parte, la revoca della rateazione principale e, dall altra, il venir meno del titolo al versamento delle rate ancora dovute in conto della contribuzione corrente regolarizzata mediante la medesima rateazione breve. Il credito residuo oggetto della rateazione principale e l importo ancora dovuto per le mensilità regolarizzate con il piano di rateazione breve saranno richiesti al contribuente con Avviso di Addebito e consegnati all Agente della Riscossione per le successive attività di recupero. Qualora il periodo di irregolarità superi quello sanabile mediante ricorso alla modalità di rateazione breve, gli importi ancora dovuti in conto della rateazione principale revocata saranno richiesti al contribuente con Avviso di Addebito e consegnati all Agente della Riscossione per le successive attività di recupero. Nuova rateazione Resta confermato che il contribuente - salva l ipotesi della rateazione breve - non può chiedere una nuova dilazione nel corso di una precedente rateazione. La nuova domanda può essere accettata a condizione che vi sia stata l integrale definizione, con il pagamento delle rate accordate e ancora dovute, delle partite debitorie inserite nella precedente rateazione. Il progetto assicurativo Il contesto attuale economico e sociale nel quale le imprese agricole si trovano a svolgere la loro attività evidenzia la sempre maggior necessità di analizzare correttamente i rischi aziendali più o meno evidenti. Nel settore agricolo è sempre più opportuno fermarsi a verificare quali sono i rischi economici e non che possono mettere in crisi un attività e quindi un contesto economica e sociale. Tutelare il patrimonio materiale ed umano dell attività nonché i diritti che da essa derivino assume sempre più fondamentale importanza per la crescita e lo sviluppo dell azienda e a volte anche la sopravvivenza stessa. Primo passo è individuare e capire quali rischi possono essere gestiti in proprio e quali invece devono essere traslati su soggetti terzi specializzati (compagnie assicurative). In quest ultimo caso è importante chiarire in che termini e a che condizioni economiche tali rischi vengono assunti dalle compagnie di assicurazione. Come effettivamente si può attuare questa analisi? Attraverso la consulenza assicurativa che può essere fornita da professionisti quali la PLUS SERVIZI ASSICURATIVI che ha accumulato negli anni conoscenze degli imprevisti e problemi che caratterizzano l attività agricola e connesse. Attraverso l analisi e la conoscenza del cliente la Plus servizi cerca di delineare un progetto assicurativo personalizzato in base alle esigenze e problematiche specifiche. La consulenza assicurativa si compone, infatti, di diversi elementi : Un primo incontro per l analisi critica della posizione assicurativa in corso e le considerazioni sulle opportunità o nuovi rischi non considerati, l eventuale riordino e implementazioni su carenze individuate con il titolare dell impresa agricola ; La bonifica dei dati raccolti creando un archivio al fine di studiare per il proseguo garanzie a costi ottimali per tutti gli associati; Una costante gestione postvendita di eventuali polizze gesstite in partnership con l associazione. 19

NOTIZIE LAVORO Politiche del lavoro Come noto, l art. 1 del decreto legge n. 76/2013 ha riconosciuto un incentivo economico (pari a un terzo della retribuzione mensile lorda fino a un massimo 650 euro al mese) ai datori di lavoro che - incrementando i livelli occupazionali in essere - assumono con contratto di lavoro a tempo indeterminato (o trasformano a tempo indeterminato un rapporto in essere) giovani di età compresa fra i 18 e i 29 anni che rientrino in una delle seguenti condizioni: siano privi di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi; siano privi di un diploma di scuola media superiore o professionale. Assunzioni L agevolazione in questione sarà riconosciuta -subordinatamente alla disponibilità di risorse finanziarie - per le assunzioni intervenute a decorrere dal 7 agosto 2013 e fino al 30 giugno 2015. Assunzione giovani Incentivi per chi assume i giovani a tempo indeterminato L agevolazione sarà riconosciuta per le assunzioni intervenute a decorrere dal 7 agosto 2013 e fino al 30 giugno 2015 Procedura Per accedere al beneficio i datori di lavoro interessati devono presentare apposita domanda all INPS avvalendosi esclusivamente del modulo di istanza telematica 76-2013, disponibile a partire dal 1 ottobre 2013 all interno dell applicazione DiResCo - Dichiarazioni di Responsabilità del Contribuente sul sito internet www.inps.it. Entro i 3 giorni successivi, l INPS deve comunicare per via telematica se le risorse sussistono o meno. In caso positivo opera in favore del richiedente una riserva sulle somme medesime a condizione che il datore di lavoro proceda all assunzione (o alla trasformazione) entro il termine perentorio di 7 giorni dalla comunicazione dell INPS, altrimenti perde il diritto alla riserva sulle risorse disponibili. Entro 14 giorni lavorativi dalla ricezione della comunicazione positiva dell Istituto, il datore di lavoro ha l onere di comunicare - mediante apposita funzionalità disponibile all interno dell applicazione DiResCo - l avvenuta stipulazione del contratto di lavoro. L istanza di conferma costituisce domanda definitiva di ammissione al beneficio. Nell ipotesi di trasformazione a tempo indeterminato di un rapporto a termine, l autorizzazione dell INPS diviene efficace, qualora - entro un mese - venga realizzato l incremento netto dell occupazione; altrimenti il datore di lavoro dovrà astenersi dal fruire dell incentivo. Al fine di inoltrare la domanda di ammissione all incentivo è necessario essere titolari di posizione contributiva aziendale, ossia della cosiddetta matricola per i datori di lavoro che operano con il sistema uniemens ovvero del CIDA per i datori di lavoro che operano con il sistema DMAG (datori di lavoro agricolo che occupano operai). Nel caso in cui il datore di lavoro interessato ne sia sprovvisto, può farne richiesta in tempo utile alla sede INPS competente attraverso la presentazione della domanda di iscrizione ovvero della denuncia aziendale (se trattasi di datore di lavoro agricolo che occupa operai). Nella circolare INPS sono specificatamente dettagliate le procedure da seguire per la presentazione della denuncia aziendale al fine di accedere ai benefici in questione. Modalità di denuncia e fruizione del beneficio La circolare INPS fornisce indi- 20