CAMPI MAGNETICI STATICI

Documenti analoghi
Inquinamento da elettromagnetismo. Cos'è Perché è importante Come agire

CENSIMENTO DELLE SORGENTI DI CAMPI ELETTROMAGNETICI (Capo IV, Titolo VIII, D.Lgs. n. 81/08)

Corso di formazione ambientale Introduzione all utilizzo dei modelli previsionali per la valutazione dei livelli di campo elettromagnetico

Cabine Primarie. Università di Bologna Facoltà di Economia Corso CLEMST. Cabine Secondarie

Inquinamento da Campi Elettromagnetici

LA SORVEGLIANZA SANITARIA DEGLI ESPOSTI A CAMPI ELETTRICI E MAGNETICI

DLGS 257/07 CAMPI ELETTROMAGNETICI

Protezione dei lavoratori dai rischi di esposizione a campi elettromagnetici (D.Lgs. 81/08, Titolo VIII)

D. Lgs. 81 del e s.m.i.

Campi elettromagnetici e copertura wireless

Sicurezza nel Laboratorio: Radiazioni non ionizzanti

CAMPI ELETTROMAGNETICI

La sicurezza nella manutenzione degli impianti fotovoltaici su coperture

PROTEZIONE CONTRO I FULMINI (CEI 81-10) RELATORE: Dr. Nicola CARRIERO Dr. Carmineraffaele ROSELLI

Relazione tecnica n. 07_186_RF del 20/11/2007

Campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici

Campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici. Anna Maria Vandelli Dipartimento di Sanità Pubblica AUSL Modena SPSAL Sassuolo

Informativa ai Comuni sui vincoli all edificabilità in prossimità di elettrodotti.

LE AREE TEMATICHE : L INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO

RISCHIO RADIAZIONI E CAMPI ELETTROMAGNETICI

Sorveglianza Sanitaria. per la salute e sicurezza sul lavoro

Dalla radiazione elettromagnetica alle celle fotovoltaiche TECHNOTOU R

Fonti di Rischio e Norme Interne di Sicurezza

LA NORMATIVA TECNICA PER LA MISURA DEI CAMPI ELETTROMAGNETICI Domenico Festa IBD Segretario Tecnico Referente CEI CISAM, 25 Giugno 2008

DAL D.P.R. 547/55. AL NUOVO DLgs 81/08

Aspetti tecnici e autorizzativi per l'installazione di cabine. esposizione a campi elettromagnetici

Lezione del 24 Ottobre 2014

IPSSAR P. ARTUSI - Forlimpopoli (Fc) 1 ANNO MODULO: ACCOGLIENZA

NOTIFICA DI INSTALLAZIONE DI APPARECCHI PER IL TRATTAMENTO DELLA PELLE MUNITI DI EMETTITORI DI RAGGI ULTRAVIOLETTI (UV)

Elenco e situazione delle norme CEI 81 aggiornato 2014

Sorgenti di campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici nelle attività lavorative

Impianti Elettrici Definizioni

Sicurezza antincendio e rischi di incidenti rilevanti

DPI per la protezione da radiazione laser. Radiazione LASER

Analisi Ambientale del Distretto Conciario Toscano. Scheda 3 Inquinamento elettromagnetico

ALLEGATO XXXVI CAMPI ELETTROMAGNETICI

SOMMARIO SEZIONE IV. Cantiere: Completamento spartitraffico in Via Nazioni Unite Seregno (MB)

Prevenzione e Sicurezza - Rischio Atex in ambiente di lavoro Lista di controllo per la verifica dell applicazione del Titolo XI del D.Lgs.

Caratterizzazione dell esposizione ai campi elettromagnetici in ambito ospedaliero F.Bonutti Fisica Sanitaria AOUSMM Udine NORMATIVA

Distribuzione di carica piana ed uniforme... 32

Ordine degli Ingegneri Della Provincia di Roma. Campi elettromagnetici alle alte frequenze. Valutazione del rischio.

Campi elettromagnetici

TECNOLOGIA, DISEGNO E PROGETTAZIONE STRUMENTI DI MISURA

Il TU 81/2008 con le modifiche del D.lgs 39/2016

Ambienti di lavoro sani e sicuri ad ogni età. Il ruolo dei. dei RLS. Milano - 21 giugno 2016

ferroviario - Rete di comunicazione di treno (TCN) Parte 2-1: Bus di treno cablato (WTB)

DECRETI APPLICATIVI LEGGE 36/2001: D.P.C.M. 8/07/2003

RELAZIONE TECNICA sulle misure di campo elettromagnetico in banda larga effettuate nella città di SALERNO nel seguente sito:

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI

1 PREMESSA RIEPILOGO DEI RISULTATI CONCLUSIONI... 10

AUTORIZZAZIONE AL TRANSITO PER TRASPORTI ECCEZIONALI

Questa proprietà, posseduta da alcuni corpi, viene definita MAGNETISMO.

DOSE DI RADIAZIONE IONIZZANTE PERICOLO DA RADIAZIONI IONIZZANTI DOSE ASSORBITA D =!E AREA CONTROLLATA. energia assorbita nell'unità di massa

LA NORMA UNI Impianti a gas per uso domestico e similari alimentati da rete di distribuzione. Progettazione e installazione

ALLEGATO XXXVI VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE E VALORI DI AZIONE PER I CAMPI ELETTROMAGNETICI CAMPI ELETTROMAGNETICI

I.I.S MASCALUCIA PROGRAMMAZIONE DI FISICA LICEO CLASSICO A.S

ESPOSIZIONE A CAMPI ELETTROMAGNETICI NEI LUOGHI DI LAVORO

L unità di misura della dose nel S.I. è il Gray

PROTEZIONE DAI CONTATTI INDIRETTI: METODI DI PROTEZIONE PASSIVA

Scopi e funzione dell'impianto di terra. DIFFERENZIALE DI POTENZIALE. DISPERSIONE CORRENTI ANOMALE NEL SUOLO a 50 Hz (guasti) fulmine

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE J.C. MAXWELL Data: 09/09 /2013 Pag. _1_ di _5 PROGRAMMAZIONE ANNUALE A.S. 2013_ / 2014_

Soluzioni professionali d illuminazione con tecnologia a LED per centri sportivi indoor e outdoor. BBTel

INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO

Uomo, ambiente e radiazioni

RASSEGNA SULLE PRINCIPALI MISURE DI RIDUZIONE DELL ESPOSIZIONE A CAMPI ELETROMAGNETICI (0 300 GHz)

eqs IMPIANTO DI TERRA

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Segnaletica Segnaletica di sicurezza e di salute sul luogo di lavoro

Dipartimento federale delle finanze DFF Ufficio federale delle costruzioni e della logistica Direzione

ES-D1A. Rilevatore di movimento wireless.

COMUNE DI ERACLEA DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA CAMPI ELETTROMAGNETICI

La corrente alternata

Programma di Gestione del Cantiere e Sicurezza dell ambiente di lavoro

TRANSITO ED ESECUZIONE DEI LAVORI IN COPERTURA

MODELLO DI VALUTAZIONE RISCHIO RADIAZIONI OTTICHE ARTIFICIALI

E+S Misura di protezione: interruzione automatica dell'alimentazione. Fig Collegamento equipotenziale di protezione.

REGOLAMENTO PER L INSTALLAZIONE DELLE STAZIONI RADIO BASE SUL TERRITORIO COMUNALE

Principali attività lavorative a rischio

MESSA A NORMA DI MACCHINE ATTREZZATURE E IMPIANTI Gli errori più comuni e le aspettative disattese

D. Lgs. 81/08 Titolo XI

Il magnetismo magnetismo magnetite

VALUTAZIONE DELL DELL IMPATTO IMPATTO DELLA IMPATTO

Scheda. Descrizione della macchina. chiamato: fresa (figura 1).

EFFETTI BIOLOGICI DEI CAMPI ELETTROMAGNETICI

LE VERIFICHE DI SICUREZZA DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO SECONDO IL D.LGS N. 81/2008 e ss.mm.

6.1 SEGA A NASTRO. Scheda. Descrizione della macchina

1 Ruolo di ARPA 2 Normativa di riferimento 3 Realizzazione di una misura 4 Strumentazione di misura

DIRETTIVA 2004/40/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO

... il campo magnetico..

Anno 1. ELETTROSMOG ( Inquinamento elettromagnetico )

R VRF. COMUNE DI ARZACHENA Provincia di Olbia Tempio. Realizzazione della Nuova Caserma dei Carabinieri

ONERI PER LA SICUREZZA COSTI PER LA SICUREZZA. Per. Ind. Stefano Cairoli Milano 03 Giugno 2015

Rumore nei luoghi di lavoro. D.L. 10/04/2006 Recepimento di normativa europea

Azione Pegaso Corso di formazione per Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza

Campi elettromagnetici: conoscenze attuali e misure a Pavia

Rischio Biologico D.lgs. 81/08

Applicazione dei PLC nei servizi di trasporto e distribuzione dell energia. Pietro Zambon Omron Electronics

Relazione sullo Stato dell Ambiente Comuni di Capurso (capofila), Cellamare e Triggiano Bozza Aprile 2006

2. Sicurezza 2. Sicurezza generale delle macchine

DECRETO LEGISLATIVO 19 novembre 2007, n. 257

Transcript:

CAMPI MAGNETICI STATICI

3 TOMOGRAFIA A RISONANZA MAGNETICA 0.15 INTERNO DI UN TRENO CAMPO MAGNETICO TERRESTRE 0.01 0.0002 0.00005 SMAGNETIZAZIONE DI MEMORIE MAGNETICHE DISTORSIONI NEI MONITOR A COLORI

Magneti per rivelatori: 1-3.5 T Magneti per fusione nucleare: oltre 10 T NMR: fino a 18 T Magneti da laboratorio: 6-20 T Magneti ibridi : fino a 35 T La regione interna di questi magneti, dove il campo è elevato, è in genere non accessibile. Il campo magnetico a cui gli operatori sono esposti è il campo presente all esterno, nella zona circostante il magnete (campo disperso). L intensità del campo disperso dipende dal campo massimo, dalle dimensioni del magnete, dalla distanza e dalla presenza di eventuali schermature.

Per un solenoide in assenza di schermatura il campo magnetico disperso, sull asse del magnete, è proporzionale all area area dell apertura ed è inversamente proporzionale al cubo della distanza dal centro: B Ad 3 In teoria è possibile schermare i campi magnetici e quindi ridurre il campo disperso con opportune strutture in ferro. In pratica la schermatura risulta spesso irrealizzabile per via delle dimensioni richieste, per il peso o per la forza di attrazione reciproca tra il ferro ed il magnete.

EFFETTI DEI CAMPI MAGNETICI STATICI EFFETTI BIOLOGICI DIRETTI EFFETTI INDIRETTI

EFFETTI BIOLOGICI DIRETTI Gli effetti risultanti dall esposizione al campo magnetico statico B o possono essere suddivisi secondo il seguente schema: Riscaldamento dei tessuti Effetti su molecole o cellule Interazioni elettrodinamiche Interazioni magnetomeccaniche

EFFETTI BIOLOGICI DIRETTI La riduzione del rischio si traduce in una limitazione del tempo di permanenza in zone ove sia presente un forte campo statico disperso. Il tempo di permanenza è funzione della intensità del campo e della parte esposta. E' buona norma che l'esposizione massima giornaliera dei lavoratori non sia continua ma intervallata.

Limiti di esposizione - D.M. 281991 Parte esposta Corpo Intero Corpo Intero Arti Intensità di campo 200 mt 2T 2T Tempo max di exp 1 oradie 15 mindie 1 oradie

EFFETTI BIOLOGICI DIRETTI Le possibili azioni dei campi magnetici statici sui sistemi biologici sono in relazione alla loro intensità. La letteratura scientifica non indica effetti di danno derivanti da esposizioni del corpo intero a campi di intensità inferiore a 2 T.

EFFETTI INDIRETTI Molto più reali sono i rischi legati all interazione del campo magnetico statico con: oggetti ferromagnetici o dotati di circuiti elettronici presenti nel corpo delle persone; Per effetto del campo magnetico, infatti, si esercitano su di essi torsioni e forze che possono alterarne la funzionalità o determinare l insorgere l di emorragie e ferite.

EFFETTI INDIRETTI Molto più reali sono i rischi legati all interazione del campo magnetico statico con: oggetti ferromagnetici presenti nell area interessata dal campo magnetico. Oggetti metallici liberi possono essere messi in movimento con traiettorie del tutto imprevedibili e velocità elevate (effetto proiettile ).

Effetti campi magnetici variabili nel tempo Campi magnetici variabili nel tempo inducono nel corpo correnti potenziali elettrici che dipendono dall ampiezza, ampiezza, dalla durata e dalla frequenza del campo.

Effetti campi magnetici variabili nel tempo Le correnti indotte possono esercitare un azione dannosa al livello del sistema nervoso e muscolare. I limiti previsti per la variazione dell induzione magnetica sono tali da prevenire l insorgere l di effetti dannosi per la salute.

Effetti campi magnetici variabili nel tempo Un ulteriore effetto legato all esposizione a campi magnetici variabili nel tempo è l induzione di sensazioni luminose agli occhi, di scarsa rilevanza e breve durata.

Effetti campi a radiofrequenza Il principale effetto dovuto ai campi a RF impiegati in RM è l innalzamento della temperatura in seguito alla deposizione di energia elettromagnetica.

Effetti campi a radiofrequenza Il parametro introdotto per qualificare l assorbimento di energia, e quindi la quantità di calore prodotta nel corpo per effetto della radiazione elettromagnetica, è il SAR (Specific( Assorbtion Rate) espresso in WKg.

I meccanismi di interazione dei CEM con la materia biologica Effetti diretti (acuti) induzione di correnti nei tessuti elettricamente stimolabili (f < 1 Mhz ) cessione di energia con rialzo termico (f > 10 Mhz ) Effetti indiretti correnti di contatto accoppiamento del cem con dispositivi elettromedicali

LIMITI DI ESPOSIZIONE A CEM bassa frequenza (f < 10 KHz) alta frequenza (10 KHz < f < 300 GHz)

Le sorgenti di campi elettromagnetici più significative per le esposizioni negli ambienti di vita Le sorgenti che producono radiazioni a bassa frequenza (ELF - Extremely Low Frequencies), sono gli elettrodotti, le sottostazioni elettriche e le cabine di trasformazione Le principali sorgenti che producono radiazioni ad alta frequenza (RF - Radio Frequencies) sono gli impianti radiotelevisivi, le Stazioni Radio Base e i telefoni cellulari.

POPOLAZIONE (DPCM 872003 Limite massimo per i campi a 50 Hz: 100 µt 5 Vm (valori efficaci mediati su 24 ore) Valori di attenzione : 10 µt Obiettivi di qualità : 3 µt Limite in prossimità delle aree di gioco, nelle abitazioni, nelle scuole e nei luoghi a permanenza non inferiore a 4 ore: 0.2 µt

POPOLAZIONE Limiti massimi per i campi ad alta frequenza (decreto 381 del 10 settembre 1998): 0.1 3 MHz 60 Vm > 3 MHz 3 GHz 20 Vm > 3 300 GHz 40 Vm Per le nuove installazioni e per l adeguamento di quelle esistenti il limite è 6 Vm a qualsiasi frequenza.

D.Lgs 8108 - CAPO IV PROTEZIONE DEI LAVORATORI DAI RISCHI DI ESPOSIZIONE A CAMPI ELETTROMAGNETICI 1. Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza derivanti dall'esposizione ai campi elettromagnetici (da 0 Hz a 300 GHz). Le disposizioni riguardano la protezione dai rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori dovuti agli effetti nocivi a breve termine conosciuti nel corpo umano derivanti dalla circolazione di correnti indotte e dall'assorbimento di energia, e da correnti di contatto. 2. Il presente capo non riguarda la protezione da eventuali effetti a lungo termine e i rischi risultanti dal contatto con i conduttori in tensione.

Valori limiti e di azione Sulla base delle valutazioni dosimetriche e tenuto conto delle conoscenze delle relazioni causa-effetto le normative di protezione fissano valori limiti e di azione sulle grandezze di base riferiti alle quantità dosimetriche e corrispondenti limiti sulle grandezze derivate quali: intensità di campo elettrico E esterno (Vm); intensità di campo magnetico H esterno (Am); densità di flusso magnetico B esterno (µt); densità di potenza S (Wm2) corrente di scarica a terra IL (ma)

Articolo 208 - Valori limite di esposizione e valori d azioned 1. I valori limite di esposizione sono riportati nell' ALLEGATO XXXVI,, lettera A, tabella 1. 2. I valori di azione sono riportati nell' ALLEGATO XXXVI,, lettera B, tabella 2.

Intervallo di frequenza Densità di corrente per corpo e tronco J (mam²) (rms) SAR mediato sul corpo intero (Wkg) SAR localizzato (capo e tronco) (Wkg) SAR localizzato (arti) (Wkg) Densità di potenza (W m²) Fino a 1 Hz 40 1-44 Hz 40f 4-1000 Hz 10 1000 Hz- 100kHz f100 100 khz- 10Mhz f100 0,4 10 20 10MHz- 10GHz 0,4 10 20 10-300 GHz 50

Intervallo di frequenza Intensità di campo elettrico E (Vm) Intensità di campo magnetico H(Am) Induzione magnetica B (µt)( Densità di potenza di onda piana Seq(W m²) Corrente di contatto 1c(mA ma) Corrente indotta attraverso gli arti IL(mA) 0-1 Hz 1,63 x 10 5 2x10 5 1,0 1-8 Hz 20000 1,63x10 5 f 2 2x10 5 f 2 1,0 8-25 Hz 20000 2x10 4 f 2,5x10 4 f 1,0 0,025-0,82 0,82 khz 500f 20f 25f 1,0 0,82-2,5 2,5 KHz 610 24,4 30,7 1,0 2,5-65kHz 610 24,4 30,7 0,4f 65-100kHz 610 1600f 2000f 0,4f 0,1-1 1 MHz 610 1,6f 2f 40,0 100 1-10MHz10MHz 610f 1,6f 2f 40,0 10-110MHz 110MHz 61 0,16 0,2 10 40,0 100 110-400MHz 61 0,16 0,2 10 400-2000MHz 3f 12 0,008f 12 0,01f 12 F40 2-300GHz 137 0,36 0,45 50

REGOLAMENTO DI SICUREZZA Il regolamento di sicurezza deve contenere chiara indicazione di tutti i casi di possibile controindicazione all analisi analisi RM eo all esposizione al campo magnetico (statico o variabile), ai campi elettromagnetici a radiofrequenza, nonché ai rischi associati all uso ed alla manipolazione dei liquidi criogenici. Dovrà inoltre contenere i protocolli di sicurezza adottati ai diversi ingressi dei locali e delle aree di accesso controllato.

NORMATIVA SUI LAVORATORI Nell allegato 1 del Decreto Ministeriale 2 agosto 1991 vengono stabilite alcune norme fondamentali a cui i lavoratori devono sottostare per poter accedere alla sala del magnete. Nel Decreto Ministeriale 3 agosto 1993 vengono invece fissati i limiti di esposizione per i lavoratori. Tali limiti di esposizione sono differenti a seconda che, durante l indagine diagnostica, venga impiegato un campo magnetico statico oppure un campo magnetico variabile nel tempo.

NORME DI SICUREZZA PER IL PERSONALE La Sala di Esame è classificata come Zona ad Accesso Controllato L accesso alla Sala di Esame è proibito: - a donne in stato di gravidanza - a portatori di pacemaker - a portatori di neurostimolatori - a portatori di protesi metalliche in materiale ferromagnetico

NORME DI SICUREZZA PER IL PERSONALE E vietato introdurre nella Sala di Esame oggetti metallici di qualsiasi genere Prima di entrare nella Sala di Esame depositare negli appositi armadietti: - l orologio - schede telefoniche e carte magnetiche di qualsiasi genere(che verrebbero disattivate) - chiavi, monete, spille, fibbie, ecc. metalliche

NORME DI SICUREZZA PER IL PERSONALE Nell uso clinico dell apparecchiatura ogni lavoratore dovrà rispettare i limiti massimi di stabiliti. Parte del corpo esposta Intensità del campo Durata max. esposizione Numero max. esamigiorno operatore Corpo 50 mt 2 ore giorno n Mani e Avambracci 0,5 T 1 ora giorno n

NORME DI SICUREZZA Il personale addetto deve preventivamente sottoporsi alla visita ed alle indagini mediche volte ad escludere qualunque patologia o situazione clinica che controindichi l esposizione l a campi magnetici. E obbligo del personale sottoporsi agli accertamenti medici preventivi, periodici e straordinari, ove richiesto, secondo le disposizioni della Direzione Sanitaria e del medico responsabile.

NORME DI SICUREZZA I lavoratori addetti al reparto RM sono tenuti a comunicare tempestivamente al Responsabile della sicurezza ed alla Direzione Sanitaria ogni variazione delle condizioni fisiche che comporti la presenza di protesi eo corpi metallici. Le lavoratrici sono tenute a comunicare tempestivamente al responsabile del Reparto ed alla Direzione Sanitaria il proprio eventuale stato di gravidanza.

Sorgenti di RF Artificiali: qualsiasi dispositivo elettrico impianti fissi di telecomunicazione, impianti radiotelevisivi, stazioni radiobase, linee di trasmissione elettriche, elettrodomestici, naturali Magnetismo terrestre, scariche elettriche atmosferiche (0,0001Vm e 0,01mAm), emissioni del sole (RF < 100 nwmq), UV

PROTEZIONE DAI CAMPI ELETTROMAGNETICI ALLE RADIOFREQUENZE E MICROONDE TECNICHE FONDAMENTALI DI PROTEZIONE a) Schermature; b) Collegamenti elettrici (masse e terra); c) Filtraggi e isolamenti elettrici; d) Posizionamenti (distanze e orientazioni).

L aspetto fondamentale delle tecniche di protezione consiste nella eliminazione, o meglio nella riduzione, dell accoppiamento fra sorgenti dei campi e soggetti esposti. Ciò può farsi agendo 1)sulla sorgente 2) sul soggetto esposto 3) Su lo spazio interposto

Queste tecniche rientrano nella più vasta disciplina del controllo delle Interferenze Elettriche e della Compatibilità Elettromagnetica. Questa disciplina studia le interferenze fra un apparecchio emettitore e un apparecchio disturbato, o vittima della interferenza. I provvedimenti di controllo e protezione tendono a ridurre l interferenza fino ad un livello a cui gli apparecchi funzionano correttamente in presenza l uno dell altro.si è raggiunta la compatibilità. Nel caso che la vittima sia il lavoratore la compatibilità richiede che i livelli a cui questo sia esposto siano inferiori ai livelli stabiliti di sicurezza per la salute umana.

SCHERMATURE Gli schermi metallici ostacolano la trasmissione dei campi elettrici e magnetici. Ciò avviene per due meccanismi: 1) la riflessione alle due superfici di passaggio (ariametallo all ingresso e metalloaria all uscita) 2) dissipazione di energia all interno del metallo. A seconda dei casi, può prevalere l uno l o l altro l dei due meccanismi, in funzione di: a) Il tipo di metallo; b) Lo spessore; c) Il tipo di campo (elettrico, magnetico, elettromagnetico).

COLLEGAMENTI DI MASSA E A TERRA Per approssimare una buona messa a terra per la RF è opportuno: a) tenere l apparecchiatura l vicina al suolo; b) disporre di una piastra metallica sotto l apparecchiatura o le apparecchiature da collegare insieme e a terra, collegandovi tutte le cabine con conduttori ben ancorati; c) usare collegamenti corti e massicci, ad ampio perimetro; d) in alternativa o in aggiunta al b), disporre sotto alle apparecchiature dei conduttori interrati per migliorare il contatto con il suolo, p.es. rete metallica interrata, con picchetti interrati saldati alla rete; e) usare numerosi collegamenti a terra, distanti fra loro non più di 120 di lunghezza d onda. d