Architettura del Repertorio delle qualificazioni della Regione Siciliana. ALLEGATO I al Decreto Assessoriale n del 26 maggio 2016

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Architettura del Repertorio delle qualificazioni della Regione Siciliana ALLEGATO I al Decreto Assessoriale n. 2570 del 26 maggio 2016 1

Indice 1. Natura e finalità del Repertorio...3 2. Struttura e regole descrittive del Repertorio delle qualificazioni...4 2.1 Elementi costitutivi del Repertorio...4 2.2 I descrittori del Repertorio...4 2.3 Standard di erogazione...8 2.4 Tipologie di attestazioni...8 2

1. Natura e finalità del Repertorio La Regione Siciliana, attraverso l istituzione del Repertorio delle qualificazioni, si dota di un Repertorio regionale che rispetta i requisiti disposti a livello nazionale dalle seguenti fonti normative: - Legge 28 giugno 2012, n. 92 recante: «Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita» e, in particolare, i commi da 51 a 61 e da 64 a 68 dell'articolo 4; - Decreto legislativo 16 gennaio 2013, n. 13 recante: «Definizione delle norme generali e dei livelli essenziali delle prestazioni per l'individuazione e validazione degli apprendimenti non formali e informali e degli standard minimi di servizio del sistema nazionale di certificazione delle competenze, a norma dell'articolo 4, commi 58 e 68, della legge 28 giugno 2012, n. 92»; - Decreto interministeriale del 30 giugno 2015 riguardante la definizione di un quadro operativo per il riconoscimento a livello nazionale delle qualificazioni regionali e delle relative competenze. Sulla base di tali disposizioni normative, infatti, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, nell esercizio delle proprie competenze legislative e nell organizzazione dei relativi servizi di formazione professionale, sono tenute a organizzare e rendere operativo, in conformità agli impegni assunti dall Italia a livello comunitario, un quadro di riferimento per il riconoscimento a livello nazionale delle qualificazioni regionali e delle relative competenze dotandosi di uno o più repertori regionali che confluiscono nel Repertorio nazionale. Il Repertorio nazionale è costituito da tutti i repertori dei titoli di istruzione e formazione, ivi compresi quelli di istruzione e formazione professionale, e delle qualificazioni professionali codificati a livello nazionale, regionale o di provincia autonoma, pubblicamente riconosciuti. La costituzione del Repertorio nazionale è finalizzata a garantire la mobilità della persona e favorire l'incontro tra domanda e offerta nel mercato del lavoro, la trasparenza degli apprendimenti e dei fabbisogni, nonché l'ampia spendibilità delle certificazioni in ambito nazionale ed europeo. Il Repertorio regionale deve essere dinamico e costantemente aggiornabile (cfr. Allegato II del Decreto Assessoriale n. 2570 del 26 maggio 2016) sulla base dei fabbisogni professionali e formativi del contesto produttivo regionale, al fine di facilitare la progettazione dell offerta formativa in coerenza con tali fabbisogni, permettere l erogazione dei servizi di individuazione, validazione e certificazione delle competenze comunque acquisite e facilitare l incontro tra domanda e offerta di lavoro. Alla luce della ricchezza dei dispositivi regionali già esistenti in materia, è stata prevista la possibilità di utilizzare tali fonti informative per l adozione, l ampliamento e l aggiornamento del Repertorio regionale, anche attraverso la stipula di protocolli di intesa tra le regioni per lo scambio e il recepimento dei contenuti dei repertori esistenti. La Regione Siciliana ha perseguito tale percorso attraverso la stipula di un protocollo d intesa con la Regione Piemonte da cui, quindi, ha mutuato la struttura e le regole descrittive di seguito declinate. Le 3

Figure, i Profili e gli Obiettivi approvati con il Decreto Assessoriale n. 2570 del 26 maggio 2016 (Allegato III) rappresentano un primo insieme di standard che dovranno essere adattati e integrati sulla base delle esigenze degli attori del territorio e attraverso l attivazione della procedura di cui all Allegato II. 2. Struttura e regole descrittive del Repertorio delle qualificazioni 2.1 Elementi costitutivi del Repertorio Il Repertorio delle qualificazioni della Regione Siciliana identifica i contenuti della certificazione indipendentemente dai contesti di acquisizione (ambito formale, non formale e informale). Il Repertorio è costituito dai seguenti elementi: - Standard nazionali di riferimento per le qualificazioni di IeFP riportate come articolate nella normativa nazionale di riferimento per i percorsi triennali e quadriennali, per i percorsi IFTS e per i percorsi ITS. Per i percorsi di IeFP e IFTS, a partire dagli standard nazionali, come previsto dalla normativa nazionale di riferimento, sarà possibile, nelle fasi di aggiornamento e integrazione del Repertorio e secondo la procedura definita nell Allegato II, definire i Profili/Standard regionali che permettono di curvare gli standard nazionali; - Profili professionalizzanti: insieme di elementi (competenze/processi di lavoro) riconducibili ad una specifica professionalità - Obiettivi: insieme di competenze che possono essere trasversali a diversi Profili, Figure o aree professionali o intese come aggiornamento di profili già definiti Le Figure nazionali, i Profili professionalizzanti e gli Obiettivi possono essere declinati in uno o più indirizzi. Gli indirizzi sono definiti da una o più competenze che caratterizzano la specificità e peculiarità delle modalità e del campo di esercizio e che si aggiungono alla/e competenza/e della Figura/Profilo/Obiettivo. I Profili professionalizzanti e gli Obiettivi sono classificati in due aree: formazione normata e formazione non normata. Attengono al contesto della formazione normata tutte le attività professionali regolamentate, il cui esercizio viene stabilito da una normativa nazionale e/o regionale e/o rispetto a cui sono definiti, attraverso specifica normativa, gli standard formativi. Tutti i Profili e gli Obiettivi che non rientrano in tale fattispecie sono categorizzati come formazione non normata. 2.2 I descrittori del Repertorio La struttura descrittiva del Repertorio è coerente con quanto definito nella normativa di riferimento per la formazione nell ambito dei percorsi di Istruzione e Formazione Professionale e della normativa afferente 4

al Sistema Nazionale di Certificazione delle Competenze (Decreto legislativo 16 gennaio 2013, n. 13 e Decreto 30 Giugno 2015). L elemento chiave del Repertorio è costituito dalla competenza agita nell ambito di specifici processi di lavoro e rispetto alla quale vengono definiti gli altri descrittori. Lo standard descrittivo è definito dalle seguenti componenti. - Denominazione: è il nome attribuito alla Figura, Profilo o Obiettivo. Nel caso dell indirizzo, la denominazione dello stesso si aggiunge alla denominazione della Figura/Profilo/Obiettivo senza indirizzo. - Edizione: è l anno di pubblicazione o di aggiornamento. - Referenziazione: costituisce il raccordo ai sistemi di classificazione delle professioni e delle attività economiche definite a livello nazionale (classificazione delle professioni ISTAT CP e classificazione delle Attività Economiche ATECO), in coerenza con quanto definito dall Art. 8, Comma 3, Lettera C del Decreto legislativo 16 gennaio 2013, n.13. A seguito della messa a regime del Quadro nazionale delle qualificazioni di cui al Decreto 30 Giugno 2015 il set di referenziazioni sarà arricchito dei dati relativi alle ADA e ai Gruppi di correlazioni a cui le Figure, i Profili e gli Obiettivi verranno referenziati. Poiché gli standard mutuati dal Repertorio della Regione Piemonte sono già inseriti nella banca dati nazionale, tale processo di referenziazione sarà agevolato. - Area e sotto-area professionale: le Figure, i Profili e gli Obiettivi sono classificati nelle sette aree professionali approvate con Accordo in Conferenza Unificata del 27/07/2011, individuate a partire da una elaborazione integrata delle nomenclature statistiche internazionali relative alle attività economiche e alle professioni, al fine di costituire un referenziale omogeneo a livello nazionale per il mondo economico e delle professioni. Ciascuna area professionale è a sua volta declinata in sotto-aree professionali correlate alle 24 Aree economico-professionali di cui all Allegato 1 del Decreto 30 Giugno 2015. Gli Obiettivi, poiché possono essere intesi come riferimento per Profili afferenti ad aree professionali differenti, sono in alcuni casi collocati nell area trasversale. - Descrizione sintetica: esprime sinteticamente le attività, la collocazione organizzativa, il contesto lavorativo, il grado di autonomia e responsabilità e i risultati attesi nel quale si collocano le competenze e i processi di lavoro della Figura, del Profilo o dell Obiettivo. - Livello EQF: è l indicazione del livello EQF della Figura o del Profilo, in coerenza con quanto definito dall Art. 8, Comma 3, Lettera D del Decreto legislativo 16 gennaio 2013, n.13. Il Quadro Europeo delle Qualifiche per l apprendimento permanente (EQF) collega i sistemi di qualificazioni europei, fungendo da dispositivo di traduzione per renderli più leggibili e comprensibili. È 5

costituito da otto livelli, descritti come risultato dell apprendimento in termini di conoscenze, abilità e competenze. Tali livelli si pongono come riferimento per l istruzione e la formazione coprendo l intera gamma dei titoli e delle qualificazioni rilasciate nei diversi sistemi. Per la referenziazione dei livelli EQF si adotta una metodologica basata sull analisi dei Learning Outcomes, coerente con l approccio esplicitato nel Primo rapporto italiano di referenziazione delle qualificazioni al quadro europeo EQF. In particolare, l individuazione del livello EQF avviene con l aiuto di fonti statistiche di natura descrittiva, tenendo conto degli elementi descrittivi degli standard regionali (competenze, processi di lavoro) e del requisito minimo di accesso per l acquisizione di una data qualificazione. Sono referenziati al livello EQF le qualificazioni riferita a figure e profili, mentre non sono referenziati al livello EQF gli obiettivi o le singole competenze. La referenziazione ad EQF sarà aggiornata in coerenza con gli esiti del lavoro del Gruppo Tecnico di cui al Decreto 30 Giugno 2015. - Processo di lavoro caratterizzante: è il macro-processo di riferimento caratterizzante la Figura, il Profilo o l Obiettivo, all interno del quale si collocano le attività svolte. Il contenuto del macro-processo potrà essere aggiornato sulla base dei contenuti del Quadro Nazionale delle qualificazioni di cui al già citato Decreto 30 Giugno 2015. - Processo di lavoro: identifica una o più sequenze di processo a cui sono associate le diverse fasi di lavoro. Ciascun processo di lavoro è definito da una o più attività specifiche fondamentali, che connotano la figura o il profilo in modo necessario, sufficiente ed essenziale. Il contenuto del processo di lavoro potrà essere aggiornato sulla base dei contenuti del Quadro Nazionale delle qualificazioni di cui al già citato Decreto 30 Giugno 2015. Il processo di lavoro e le attività sono descritti in termini sostantivati. Il processo di lavoro caratterizzante, il/i processo/i di lavoro e le attività sono sempre presenti per le Figure, i Profili e i relativi indirizzi, mentre non sono necessariamente presenti per la descrizione degli Obiettivi. - Competenza: è definita come la comprovata capacità di utilizzare, in situazioni di lavoro, di studio o nello sviluppo professionale e personale, un insieme strutturato di conoscenze e di abilità acquisite nei contesti di apprendimento formale, non formale e informale (D.Lgs. 13/2013, art. 2, lett.e). Lo standard descrittivo della competenza prevede l uso di verbi all infinito che identificano i livelli di responsabilità e autonomia, le caratteristiche del contesto di esercizio, la prestazione o le prestazioni attese a seconda del grado di complessità della competenza. Gli elementi costitutivi della competenza sono le abilità minime e le conoscenze essenziali. 6

- Abilità minime: secondo quando indicato dalla normativa relativa ai percorsi di IeFP e nell Allegato 3 del Decreto 30 Giugno 2015, indicano le capacità di applicare conoscenze e di utilizzare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi; sono descritte come cognitive (comprendenti l'uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (comprendenti l'abilità manuale e l'uso di metodi, materiali, strumenti); possono ricorrere in competenze diverse ed esprimono il lato tecnico/applicativo/relazionale per l esercizio della competenza; ne consegue l uso di verbi e di una sintassi in grado di mettere in evidenza la dimensione applicativa e/o di utilizzo di tecniche/procedure/metodiche. Non possono avere spessore più ampio della competenza e devono essere almeno due per ogni competenza. Sono descritte attraverso l uso di un verbo all infinito seguito dall oggetto di riferimento. Sono definite abilità minime in quanto permettono di agire nelle situazioni caratterizzanti l esercizio della competenza in modo necessario e significativo. - Conoscenze essenziali: secondo quanto indicato dall Accordo del 27/07/2011 nell Allegato 3 del Decreto 30 Giugno 2015, sono un insieme di fatti, principi, teorie e pratiche relative ad un ambito di lavoro. Sono individuate rispetto alle singole competenze, secondo criteri di essenzialità e di effettiva formabilità in relazione al contesto di apprendimento. Sono descritte, a titolo esemplificativo, secondo le seguenti tipologie: a) teoriche: relative ad ambiti e contenuti disciplinari (ad esempio: teorie, principi, concetti, modelli, tipologie, nozioni, regole). b) metodologiche: relative a tecniche, strumenti e modalità di esercizio dell attività professionale (ad esempio: metodologie professionali, metodi di lavorazione, norme e standard di riferimento, tecniche operative, procedure gestionali, programmi applicativi, tecnologie e supporti strumentali, materiali, documenti). c) contestuali: relative al contesto organizzativo entro cui si realizza l attività professionale e al connesso ambiente di riferimento (ad esempio: organizzazione produttiva, sistemi di gestione, settore e comparto produttivo, prodotti o servizi erogati, ambiente e mercato di riferimento). I descrittivi di conoscenza si esprimono attraverso sostantivi indicanti discipline, tipologie o oggetti di sapere (ad esempio: termodinamica, statistiche sull infortunistica, tecniche di saldatura ); ulteriori sostantivi possono eventualmente specificare l estensione, e il livello dei saperi, l ambito e l oggetto di riferimento, così da ancorare la conoscenza a un contesto di applicazione professionale (esempio: principi di termodinamica, elementi di psicologia sociale, cenni di fisiologia umana ). 7

2.3 Standard di erogazione Le Figure, i Profili professionalizzanti e gli Obiettivi del Repertorio sono la base di riferimento per la progettazione dei percorsi di formazione che consentono la trasmissione e l acquisizione delle competenze, abilità minime e conoscenze essenziali. Le Qualificazioni, quindi, sono associate ad una scheda corso, che ha l obiettivo di definire uno standard di erogazione dei percorsi. Per la maggior parte delle Figure, dei Profili e degli Obiettivi (in particolare gli obiettivi facenti riferimento alla formazione normata) è presente una scheda corso di riferimento. Nella parte generale della scheda sono descritti i dati relativi alla Figura, al Profilo Professionalizzante o all Obiettivo di riferimento con particolare riferimento a: titolo da riportare nell attestato, tipologia di certificazione prevista in uscita, ore di assenza massime consentite, durata della prova finale, descrizione dell eventuale prova di ingresso o di orientamento. Nella parte dedicata alla scheda attività destinatario, sono definite le specifiche relative al target di utenza individuato, con particolare riferimento a: aspetti relativi alla durata del corso e dell eventuale stage, descrizione delle eventuali prove di ingresso, requisiti di accesso. Gli standard di durata di erogazione della formazione contenuti nel Repertorio rappresentano un riferimento orientativo la cui applicazione verrà declinata operativamente negli specifici atti di programmazione. Oltre a tali elementi potranno essere specificati ulteriori descrittivi aggiuntivi per ciascun target anche specificando gli elementi già riportati nella parte generale. Nelle successive fasi di aggiornamento e integrazione del Repertorio potranno essere integrate ulteriori informazioni riguardanti, a titolo esemplificativo: - possibilità di assegnazione dei crediti in ingresso, - tipologia delle prove finali, - percentuale consentita di e-learning rispetto alla durata del corso. Il target di utenza che caratterizza la tipologia di destinatario è definito da criteri quali età, stato occupazionale, livello di scolarità e prerequisiti di ingresso richiesti per l accesso al corso ove tali informazioni siano applicabili. 2.4 Tipologie di attestazioni Il Repertorio delle qualificazioni prevede diverse tipologie di attestazioni, in esito all acquisizione delle competenze delle Figure, dei Profili professionalizzanti e degli Obiettivi. 8

- Qualifica professionale: certifica l acquisizione delle competenze previo accertamento delle stesse attraverso un esame finale. Fa riferimento al repertorio delle qualifiche professionali IeFP e al repertorio dei profili professionali regionali. È referenziata al II o III livello EQF. - Specializzazione: certifica l acquisizione delle competenze previo accertamento delle stesse attraverso un esame finale. Fa riferimento al repertorio dei profili professionali regionali. Le competenze raggiunte permettono di approfondire e ottimizzare le conoscenze rispetto ad una particolare area professionale collegata al profilo professionale di riferimento. È referenziata al III, IV, V, VI o VII livello EQF. - Diploma professionale: certifica l acquisizione delle competenze previo accertamento delle stesse attraverso un esame finale, in riferimento al repertorio dei Diplomi professionali della IeFP. È referenziato al IV livello EQF. - Abilitazione e Idoneità: certificano l acquisizione delle competenze previo accertamento delle stesse attraverso un esame finale, in relazione a profili professionalizzanti o obiettivi che sono regolamentati da specifiche normative nazionali e/o regionali. Sono referenziati al III, IV, V, VI o VII livello EQF. - Frequenza e profitto: attesta l acquisizione di competenze che non prevedono come esito una qualifica professionale, specializzazione, idoneità, abilitazione, diploma professionale. Non sono referenziate al livello EQF. 9