La Regione favorevole al "punto di attracco" dell'alta velocità a Chivasso. Rollandin: «nodo strategico»

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Pubblicato da 12vda news dalla Valle d'aosta (https://www.12vda.it) Home > La Regione favorevole al "punto di attracco" dell'alta velocità a Chivasso. Rollandin: «nodo strategico» La Regione favorevole al "punto di attracco" dell'alta velocità a Chivasso. Rollandin: «nodo strategico» Venerdì 7 Gennaio '11, h.14.00 Angelo Musumarra La Regione guarda oltre ai problemi attuali della ferrovia valdostana: in attesa che si risolva, dopo la riunione con i vertici di "Trenitalia" e di "Reti ferroviarie italiane - Rfi" dello scorso mercoledì 29 dicembre ad Ivrea, l'obiettivo è quello di collegarsi con l'alta velocità, con la realizzazione di una stazione di interscambio a "Chivasso nord". «Chivasso oggi è tagliato fuori dal sistema dell'alta velocità- spiega il presidente della Regione, Augusto Rollandin - e dal collegamento veloce tra Torino e Milano. Se ci fosse un punto di attracco nella zona di Chivasso per la linea cambierebbe radicalmente quella che potrebbe essere la fruizione e l'interesse per la tratta verso Ivrea e verso Aosta, perché non ci sarebbe bisogno di andare a Chivasso o Torino per prendere il "Torino - Milano". Bisogna vedere quale potrebbe essere l'utenza ma questa è una delle situazioni che potrebbero essere affrontate in un futuro nemmeno tanto remoto».

L'obiettivo è comune con la Regione Piemonte insieme alla quale si stanno studiando strategie per migliorare il trasporto ferroviario che, sulla direttrice Torino - Chivasso - Ivrea - Aosta, ha raggiunto, nel 2010, livelli di servizio che sono definiti "inaccettabili" dagli stessi gestori: «riconosciamo che questo problema è decisamente importante - analizza Aurelio Marguerettaz, assessore regionale al turismo, sport, commercio e trasporti - non volendo semplicemente "cavalcare la tigre" come fanno altri, le persone oggi, più che delle promesse si aspettano degli atti concreti. Siamo in attesa, entro una quindicina di giorni, delle proposte migliorative che arriveranno da "Trenitalia" e da "Rfi", che preso atto e concordato sul fatto che il servizio che stanno erogando è inaccettabile. Le proposte saranno valutate, il giudizio sarà concordato con i consumatori e con i pendolari anche se abbiamo già anticipato loro che per noi è assolutamente inadeguato immaginare una "rottura di carico" ad Ivrea (il cambio di treno da parte dei viaggiatori, n.d.r.), che comporterebbe il raddoppio dei tempi morti ai pendolari, il quali sono quelli che sopportano i maggiori disagi, che partono da più lontano. Infatti si troverebbero costretti ad arrivare fino ad Ivrea, scendere dal treno, aspettare, salire sul nuovo treno, probabilmente già in parte occupato dai pendolari eporediesi che se lo trovano in stazione, per cui, se c'é una situazione particolarmente trafficata potrebbero non trovare neanche posto o trovarlo in modo residuale. Dopo bisogna arrivare a Chivasso, perdere altri dieci minuti come abbiamo sempre perso al "cambio banco" e poi arrivare a Torino. Per coloro che vanno a Milano ci sarà un doppio disagio perché, prima di arrivare a destinazione, dovrebbero salire e scendere dal treno due volte. Stiamo cercando di verificare se abbiamo la possibilità di "forzare" per ottenere degli investimenti che nel tempo erano stati proposti per alcuni interventi immediati, come il cambio del materiale rotabile, visto che gli attuali locomotori, i "D445", sono inquinanti, lenti e vecchi. Chiederemo di avere del materiale nuovo o comunque adeguato e vogliamo fare anche una certa pressione, senza sembrare degli "scaricabarile", sui passaggi a livello, che in Valle d'aosta sono stati in parte tolti mentre in Piemonte non ne è stato eliminati uno. Le nove soppressioni e gli innumerevoli ritardi che si sono verificati, ad esempio, lunedì 3 gennaio, sono stati causati dai passaggi a livello, che non chiusi o guasti, bloccano il treno. Abbiamo anche sollevato il problema della ridefinizione dell'orario, con una semplificazione che noi abbiamo proposto per la tratta piemontese visto

che ci sono certi treni che effettuano delle fermate che potrebbero essere evitate. Vorremmo ricondurre il ragionamento a quello che una volta era il "diretto", se si parte da Aosta bisogna arrivare a Torino in un'ora e 45 minuti, effettuando delle raccolte dei passeggeri solo nei punti più importanti». «Non deve passare la linea che la Valle d'aosta è contro la Regione Piemonte - sottolinea Rollandin - il discorso è di concordare una linea che non penalizzi rispettivamente gli utenti valdostani e quelli piemontesi. I nostri interventi vanno in più direzioni: nell'immediato vogliamo cercare di uscire dall'impasse in cui siamo, visto che è inimmaginabile continuare così. Per avere il materiale rotabile nuovo ci vuole del tempo, carrozze e locomotive devono essere ordinate e va realizzata una trattativa per ottenere delle certezze e per servirci di eventuali fondi stanziati ma non utilizzati». Il riferimento del presidente della Regione è relativo al progetto di realizzazione della "lunetta" che permetterebbe di "bypassare" la stazione di Chivasso, progetto al momento fermo, nonostante il 9 aprile 2008 è stato sottoscritto dalle Regioni Piemonte e Valle d'aosta con i Ministeri delle Infrastrutture e dello Sviluppo Economico, il "Programma quadro interregionale", con uno stanziamento di 40 milioni di euro: «non è una posizione ideologica "lunetta sì - lunetta no" - continua Augusto Rollandin - ma se noi riuscissimo ad avere un punto molto prossimo per riuscire a collegarci con l'alta velocità è poco importante il fatto di andare a Torino, a "Porta Susa" o a "Porta Nuova". Avendo subito un punto dell'alta velocità si può andare direttamente a Milano o anche a Roma. Questo diventerebbe un nodo strategico e da li passerebbero tutto un insieme di riposizionamenti che oggi ci tagliano fuori, con un vantaggio che sarebbe comprensibile per tutto lo sviluppo turistico ed economico per la Valle d'aosta».

Da più parti si è chiesto alla Regione di "multare" i gestori della ferrovia valdostana per lo scarso servizio, sulla falsariga di quanto avvenuto in Toscana, dove il presidente Regione, Enrico Rossi, dopo la paralisi dei treni regionali dovuta alla nevicata di venerdì 17 dicembre ha quantificato i danni in un milione e 300mila euro dopo aver annunciato esposti in Procura ed una "class action" contro il gruppo "Ferrovie dello Stato": «la Regione Toscana paga a "Trenitalia" circa 240 milioni l'anno per il servizio di trasporto locale - precisa Aurelio Marguerettaz - che è regolato da un contratto, firmato a fine 2009, in base a cui il gestore garantisce standard qualitativi riguardo a puntualità, affidabilità, affollamento, pulizia, comfort, informazione e monitoraggio. Dopo i disagi del maltempo Rossi vuole trattenere questi soldi a titolo di sanzione. Per quanto riguarda la Valle d'aosta, il contratto di servizio è tra il Ministero alle Infrastrutture e Trasporti e "Trenitalia" e quindi dovrebbe essere il Ministero a sanzionare. Se nell'atto del trasferimento delle competenze noi diventassimo i contraenti potremmo chiedere i danni come ha fatto il presidente della Regione Toscana. La nostra situazione è totalmente diversa». «Questo aspetto comunque "sposta il tiro"- conclude Rollandin - se le condizioni non vengono rispettate bisogna organizzare qualcosa di alternativo, come un servizio sostitutivo di pullman che garantisca i viaggi con mezzi adeguati, ma oggi non siamo in questa condizione». [1] link notizia: (stampa effettuata il 09/11/2017-21:19): https://www.12vda.it/la-regione-favorevole-alpunto-di-attracco-dellalta-velocit%c3%a0-chivasso-rollandin-%c2%abnodo-strategico%c2%bb altri link presenti nella notizia::

[1] https://revive.martini-multimedia.net/www/delivery/ck.php?n=abcd2f4a&cb=795495969