I BAMBINI MI FANNO VENIRE I BRUFOLI



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Transcript:

1 I BAMBINI MI FANNO VENIRE I BRUFOLI C era una volta uno stregone malvagio che non preparava filtri magici come facevano gli altri stregoni, ma scriveva libri per bambini con lo scopo di farli piangere. Infatti scriveva tantissime storie, ma una più triste dell altra. Per esempio, l orco si mangiava un bambino dietro l altro e Pollicino non ritrovava mai più la strada di casa. Oppure i draghi rapivano le principesse e nessun principe riusciva a salvarle, o il lupo divorava la capra e i suoi capretti con delle belle patate al forno di contorno... La sera, dopo una giornata di intenso lavoro, lo stregone si gustava in pace la sua zuppa di ranocchie. E, tra uno slurp e l altro, sogghignava soddisfatto, immaginando le notti da incubo che le sue storie avrebbero provocato. G. Franquin, I bambini mi fanno venire i brufoli, Ape junior Dopo aver letto la fiaba, indica se queste frasi sono vere (V) o false (F) facendo una crocetta nel quadratino giusto. Lo stregone del racconto è buono. Lo stregone sa preparare filtri magici. Lo stregone scrive storie tristi che fanno piangere. I libri dello stregone sono per gli adulti. Le storie scritte dallo stregone hanno un lieto fine. V F Obiettivo: comprendere il significato globale di un racconto

2 Alunno/a... UN INVITO ORIGINALE Una bambina sta preparando un biglietto molto originale per invitare i parenti e gli amici al suo saggio di danza: è simile a un puzzle. Se ti piace l idea, puoi u- tilizzare un biglietto simile per i tuoi inviti. Ricordati di ritagliare le varie tessere prima di metterle nella busta. Invito per il mio saggio di danza Ai miei cari nonni Attilio e Beatrice Rossi Data: 18 maggio 2004 Ora: 16,30 Programma: Balletto ispirato all opera Il lago dei Cigni a cura della scuola di ballo Danziamo insieme Luogo: Teatro delle Celebrazioni Sala A Via verdi, 18 Torino Rinfresco per gli ospiti: ore 18,30 nella Sala Ovale del teatro Dare conferma della partecipazione entro il 10 maggio 2004 Grazie Antonella Rossi Rispondi a queste domande. Troverai tutte le informazioni necessarie nell invito. Chi ha scritto l invito?... A chi è rivolto?... Qual è il motivo dell invito?... In quale giorno e a che ora si terrà il saggio?... Dove si terrà?... Qual è il programma del saggio?...... Ci sono altre informazioni in questo invito? Quali?...... Obiettivo: riconoscere la struttura di un testo informativo

2 3 a LE SCARPE PER AUGUSTO Il pagliaccio Augusto entrò in una calzoleria per comperare un paio di scarpe marroni. Il negoziante gli portò una pila di scatole. Augusto, provando le scarpe diceva: Troppo piccole! Troppo strette! Troppo corte! Allora il negoziante, dopo un po, concluse: Credo di non avere le scarpe per lei, mi dispiace! Le cerco io! esclamò Augusto, e cominciò a rovistare negli scaffali con le sue manone. A un tratto gridò: Ho trovato! Queste mi vanno bene! Queste sono scatole, non scarpe! esclamò il negoziante. Ma a me vanno bene disse Augusto. E con due enormi scatole marroni ai piedi andò alla cassa a pagare. AA.VV., Lettura come comprensione, Emme Edizioni I disegni che vedi rappresentano la situazione iniziale e lo svolgimento della storia. Disegna tu la conclusione nell ultimo riquadro. Ora rileggi la storia, poi rispondi a queste domande. Chi è il protagonista del racconto?... Dove si svolge la storia?... In quale tempo si svolgono i fatti? Rifletti e indica la risposta giusta con una crocetta. passato (ieri) presente (oggi) futuro (domani) Obiettivo: individuare le caratteristiche di un testo narrativo

2 a 4 POTENZIAMENTO Alunno/a... LA MARIONETTA DI CARTONE Per costruire un pupazzo di cartoncino, occorrono i seguenti materiali: un cartoncino bianco; colori a tempera; fermacampioni; un pennello; filo piuttosto robusto; forbici; una matita. Ora si può iniziare! Disegna sul cartoncino le parti del corpo del pupazzo (il tronco, la testa, le due braccia e le due gambe). Ritaglia i pezzi e colorali con le tempere. Con la matita, segna i punti nei quali dovrà passare il filo e i punti che dovrai forare per i fermacampioni. Con i fermacampioni unisci la testa, le braccia e le gambe al busto. Con il filo u- nisci tra loro le due braccia e con un altro filo le due gambe. Annoda ora ai due fili un altro filo che lascerai sporgere alla base del pupazzo; tirando quest ultimo filo, il pupazzo ballerà, muovendo le braccia e le gambe. Se vuoi, puoi vestire il pupazzo, abbellendolo con stoffa, pizzi ecc. E. Fortis de Hieronymis, Così per gioco, Einaudi Dopo aver letto il testo una prima volta, rileggilo sottolineando il materiale che occorre per costruire la marionetta di cartone. Osserva attentamente i disegni nei riquadri e riordina le varie fasi della costruzione numerandole da 1 a 5. Obiettivo: leggere e comprendere il significato globale di un breve testo

POTENZIAMENTO 2 5 a FARE IL TIFO PER CHI PERDE Mio padre aveva un modo suo di fare il tifo. Ricordo che la prima volta che mi condusse al campo sportivo io ci rimasi male. Lo sport che mio padre preferisce è l atletica leggera. Quel giorno papà cominciò ad applaudire un atleta che nel salto falliva una dopo l altra tutte le prove. Ma papà che razza di tifo è il tuo? Perché?, mi chiese lui. Nello sport è più importante vincere e tu invece applaudi quello che perde. Papà, senza scomporsi, rispose: L applaudo di più perché, nonostante tutto, ci ha provato. Lo slancio, la serietà, la fiducia che noi mettiamo nelle cose sono più importanti della vittoria. E poi ricominciò ad applaudire l atleta che aveva sbagliato, e io mi unii a lui. G.F. Luzi, Mio padre ed io, AVE Leggi il racconto facendo molta attenzione al suo significato, poi segna la risposta giusta con una crocetta. Fare il tifo vuol dire: incoraggiare la propria squadra o il proprio campione prendere una malattia picchiare tutti Il ragazzo della storia comincia anche lui ad applaudire perché: obbedisce al padre capisce che nello sport l importante è partecipare, non vincere vuole prendere in giro l atleta Obiettivo: comprendere il contenuto di un racconto