ANDAMENTO PRODUTTIVO E DI MERCATO DEL MIELE RAPPORTO ANNUALE 2000

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OSSERVATORIO NAZIONALE DELLA PRODUZIONE E DEL MERCATO DEL MIELE ANDAMENTO PRODUTTIVO E DI MERCATO DEL MIELE RAPPORTO ANNUALE 2 in collaborazione con ICE (Istituto Commercio con l Estero) Castel San Pietro Terme Gennaio 2 OSSERVATORIO NAZIONALE DELLA PRODUZIONE E DEL MERCATO DEL MIELE Via Matteotti 72 424 Castel San Pietro Terme (BO) Tel e Fax /9447 C.F. n. 944376 P. IVA 77227 e-mail osservatoriomiele@libero.it - internet www.osservatoriomiele.org

PREMESSA Per il quinto anno consecutivo l'andamento meteorologico avverso ha condizionato negativamente la produzione del miele in gran parte del territorio nazionale, anche se in modo articolato. Inizialmente le condizioni delle famiglie sono state generalmente buone o addirittura ottime con qualche problema di ritardo; solo nel corso della primavera sono state registrate presenze di nosema in qualche zona del Nord. La presenza di varroa è stata sporadica e non ha generalmente inficiato il buon stato di sviluppo delle famiglie che, anzi, in molte zone si sono trovate in anticipo rispetto lo sviluppo vegetativo a causa delle temperature rigide. Ci sono stati areali nel centro Italia ed in Liguria in cui lo sviluppo delle famiglie è stato ostacolato dalla siccità. Per i già citati ritardi di sviluppo vegetazionale, dovuti alle condizioni meteorologiche, si è determinato un faticoso avvio della stagione produttiva ed è stato necessario alimentare le api per l'assenza di fioriture. Ciò ha rappresentato un duplice danno: la mancanza di raccolti primaverili precedenti l'acacia e uno stato di debolezza delle famiglie che ha influito negativamente sulle prime produzioni dello stesso miele di acacia. L'andamento produttivo 2 registra una situazione articolata; la nostra penisola, forte della sua estensione sul piano delle latitudini, offre la produzione di una ricchissima gamma di mieli: dai poliflora alpini agli agrumi di Sicilia, al corbezzolo di Sardegna, passando per una varietà di tipi unica al mondo, ciò però espone pesantemente le produzioni alle condizioni meteo-climatiche. Il 2 è andato malissimo nel centro Italia, si è registrata una produzione medio-scarsa sia al Sud che al Nord mentre sono state migliori le produzioni sull'appennino tosco-emiliano e nelle pianure irrigue emiliane e venete. Complessivamente si è registrata una lieve flessione rispetto la media del precedente anno con una produzione complessiva stimabile intorno alle. tonnellate. L'apicoltura in Sardegna è stata colpita da gravissime condizioni di siccità, al punto che è stato richiesto il riconoscimento dello stato di calamità naturale. Particolarmente colpiti i raccolti di cardo, millefiori e agrumi. Per quanto riguarda la consistenza delle strutture produttive si segnala un rallentamento nel processo di innovazione tecnologica a cui si contrappone l'ingresso di nuovi giovani imprenditori nel settore. Va inoltre rimarcato un consolidamento del processo di passaggio dall'apicoltura tradizionale a quella biologica in conseguenza di una richiesta sul mercato che si rafforza. L'andamento di mercato per il 2 registra una tendenza a ribasso dei prezzi rispetto l'anno precedente con esclusione di millefiori chiari e scuri, melata ed eucalipto. Permangono le differenze di prezzo per i mieli di acacia offerti dai paesi dell'est europeo, ovviamente, oltre la differenza di qualità, che generalmente si riscontra fra l'acacia italiana e quella ungherese, a favore del prodotto nazionale, quello dell'europa orientale rappresenta una via per l'ingresso in Italia e nella UE di prodotto di ben più basso profilo. Occorre sottolineare invece che il prezzo in Italia del poliflora argentino è stato sostanzialmente alto, anche per ragioni di carattere valutario, tale che non può costituire un concorrente temibile, a 2

differenza dei poliflora provenienti dall'est europeo ed asiatico di bassa qualità, a prezzi molto concorrenziali. In conclusione l andamento dei prezzi è particolarmente negativo per quanto riguarda l acacia che a fine stagione viene quotata al di sotto delle 7. lire e per la quale si registrano giacenze di una certa consistenza. Anche per il castagno il prezzo è basso; nonostante l andamento produttivo non sia stato buono, si riscontrano difficoltà a collocare il prodotto sul mercato. Di contro la melata ha registrato un andamento di mercato particolarmente favorevole che ha consentito di smaltire sostanzialmente quasi tutto il prodotto a prezzi del -% superiori a quelli dello scorso anno. Anche per i poliflora, sia di colore chiaro che di colore scuro, il prezzo per il 2 è stato nettamente superiore a quello registrato nel corso del 999. 3

ANDAMENTO PRODUTTIVO NELLE PRINCIPALI ZONE PIANURA PADANA ED ITALIA SETTENTRIONALE E' risultato buono lo stato sanitario e di sviluppo delle famiglie durante tutta la stagione invernale, nella quale la sporadica presenza di nosema non ha danneggiato lo stato di sviluppo delle stesse. Purtroppo tali condizioni sono peggiorate nella fase di avvio della stagione produttiva con presenza di nosema, di patologie di covata e anche di peste americana. Le condizioni meteorologiche hanno causato un generale ritardo alle fioriture determinando la necessità di alimentare le famiglie di api in tutta l area centro-settentrionale ed in particolare in Piemonte e Lombardia, dove il fenomeno ha assunto le caratteristiche di vera propria "fame". Il suddetto ritardo vegetazionale ha determinato la perdita delle prime produzioni primaverili, come il tarassaco, e anche le prime fioriture di acacia a causa dell indebolimento delle famiglie per scarsa alimentazione. Nell'area alpina per la prima volta dopo diversi anni di produzione scarsissima si è registrato un buon raccolto di poliflora di alta montagna e di rododendro. ITALIA CENTRALE Anche in questa area lo stato invernale delle famiglie è risultato ottimo e si è mantenuto buono anche nel corso della stagione produttiva. Il ritardo vegetazionale ha caratterizzato anche questa fascia della penisola determinando vere e proprie condizioni di fame nelle famiglie di api in Toscana e causando la perdita di mieli pregiatissimi come il rosmarino. In seguito le condizioni di accentuata siccità estiva hanno determinato una riduzione nella produzione di girasole e di poliflora. In questa fascia si è registrata una buona produzione di acacia (Toscana), di sulla e di lupinella. ITALIA MERIDIONALE ED ISOLE Le condizioni di sviluppo invernale delle famiglie sono state ottime e si sono mantenute tali anche nel corso della stagione produttiva. Il ritardo vegetazionale che ha caratterizzato le altre aree del Paese è stato meno marcato, anche se in qualche caso si è ricorso all'alimentazione delle famiglie. Sono state riscontrate condizioni di spiccata siccità in Sicilia e in Sardegna. La produzione di agrumi è stata sotto media e molto scarsa in Calabria. 4

SITUAZIONE PRODUTTIVA E DI MERCATO PER SINGOLO TIPO DI MIELE ACACIA L'avvio della produzione è stato difficoltoso a causa soprattutto delle piogge insistenti registrate al Nord. In Piemonte e Lombardia le produzioni sono state molto scarse nelle aree di pianura (3- kg/alveare) e medio-scarse alle quote più alte (-2 kg/alveare). Buone le produzioni ottenute nell'appennino tosco-romagnolo (-2 kg/alveare). Ottima la produzione toscana (2-4 kg/alveare). Il prezzo medio registrato per il miele di acacia, produzione 2, si è assestato a livelli inferiori rispetto all'anno precedente. Anche la collocazione sul mercato ha determinato qualche problema con la comparsa di giacenze di prodotto. ACACIA 8 7 6744 6363 66 783 7282 744 6 4 48 4969 3 2 993 994 99 996 997 998 999 2 medi annui

ACACIA 4 3 3 2 2 - - - 33,49 9,94 6,48,82,7 993-994 994-99 99-996 996-997 997-998 998-999 999- -3,24 2-8,6 Variazione percentuale annua ACACIA 78 76 74 73 7 72 72 74 72 7 68 69 7 69 699 677 69 66 64 62 Gennaio Febbraio Marzo Aprile Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre medi mensili anno 2 6

AGRUMI La produzione di questo miele è stata complessivamente scarsa con livelli produttivi decisamente sfavorevoli in Calabria (-3 kg/alveare) mentre in Sicilia, pur restando sottomedia, il raccolto si è assestato a quote più soddisfacenti (2-3 kg/alveare). Il prezzo medio è sostanzialmente comparabile con quello dell'anno precedente. AGRUMI 4 4 3 3 2 2 432 42 44 467 4239 3469 294 2624 993 994 99 996 997 998 999 2 medi annui 7

AGRUMI 2 2 8,3 2,69 2,4 6,4,73 - - 993-994 994-99 99-996 996-997 997-998 998-999 999-2 -2,8-3,79 Variazione percentuale annua AGRUMI 4 4 3 3 2 2 36 4 42 483 483 4 4 4 4 Febbraio Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre medi mensili anno 2 8

POLIFLORA Questa produzione è stata molto articolata con raccolti molto bassi al centro sud a causa della siccità. Buone le produzioni padane più o meno associate alla medica. Buona la collocazione sul mercato ed il prezzo raggiunto. POLIFLORA 4 37 367 374 3666 3773 3 3 2947 2 226 262 2 993 994 99 996 997 998 999 2 medi annui 9

POLIFLORA 4 37,49 3 3 2 23,7 2-3,3,9-2,26 -,93 993-994 994-99 99-996 996-997 997-998 998-999 999-2 Variazione percentuale annua POLIFLORA 4 4 3 3 376 34 3937 3887 422 384 39 3 349 384 396 3 2 2 Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre medi mensili anno 2

GIRASOLE Contrariamente a quanto previsto nella fase di avvio della stagione produttiva, il raccolto di questo miele è stato scarso con forti differenziazioni da zona a zona, determinato soprattutto dalla siccità. Diverse partite sono state caratterizzate da una colorazione scura dovuta alla concomitanza con la melata di metcalfa. Stazionario il prezzo rispetto l'anno precedente. GIRASOLE 4 3 3 2993 349 39 39 373 36 2 2 244 283 993 994 99 996 997 998 999 2 medi annui

GIRASOLE 4 37,6 3 3 2 2-3,4,8,82 -,4,42 -,8 993-994 994-99 99-996 996-997 997-998 998-999 999-2 Variazione percentuale annua GIRASOLE 37 37 37 36 36 3 3 3 3 3 3 38 3 36 34 34 Gennaio Febbraio Aprile Maggio Settembre Ottobre Novembre Dicembre medi mensili anno 2 2

CASTAGNO Dopo una partenza promettente il raccolto di questo miele si è assestato ad un livello complessivamente più basso con forte differenziazione nell'ambito delle due zone vocate, quella subalpina e quella appenninica. Nonostante la produzione complessiva non soddisfacente il prezzo di questo miele non è stato favorevole. Le transazioni registrate all'inizio del 2 per la produzione dell anno precedente evidenziano un assestamento a ribasso anche più marcato rispetto quello evidenziato nel grafico. CASTAGNO 4 4 3 3 2 2 469 468 432 4363 389 3324 279 267 993 994 99 996 997 998 999 2 medi annui 3

CASTAGNO 3 2,63 2 2,8 9,8,3,23 - - 993-994 994-99 99-996 996-997 997-998 998-999 999-2 -,22-6,6 Variazione percentuale annua CASTAGNO 48 47 46 44 42 4 44 42 4 42 42 4377 43 44 38 36 Gennaio Marzo Aprile Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre medi mensili anno 2 4

EUCALIPTO Il raccolto estivo di questo miele è stato particolarmente scarso, meno penalizzato quello autunnale. Buono il prezzo spuntato e la collocazione sul mercato, con qualche giacenza registrata a fine anno per la produzione sarda. EUCALIPTO 4 4 3 3 2 2 427 4286 47 3877 3989 334 2473 2472 993 994 99 996 997 998 999 2 medi annui

EUCALIPTO 4 3 33,94 3 2 2 - - 2,23 7,4 4,36 -,4-4, -,8 993-994 994-99 99-996 996-997 997-998 998-999 999-2 Variazione percentuale annua EUCALIPTO 4 4 4 38 4 43 43 4 466 392 42 472 46 46 3 3 2 2 Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre medi mensili anno 2 6

MELATA DI METCALFA L'andamento produttivo è stato altalenante con un risultato inferiore rispetto quello dell'anno precedente. Molto buono il prezzo spuntato che, in qualche momento ha svolto una funzione di traino per la generalità dei poliflora di colore scuro. MELATA 4 3 33 3344 3477 33 322 348 3 2 22 289 2 993 994 99 996 997 998 999 2 medi annui 7

MELATA 6,26 4 3 2 7,24 -, -,66, -9,82,98-993-994 994-99 99-996 996-997 997-998 998-999 999-2 -2 Variazione percentuale annua MELATA 38 37 36 3 34 33 32 327 3 3 332 3 34 36 37 3637 3666 3 3 29 28 Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre medi mensili anno 2 8

SULLA Produzione molto scarsa ad eccezione di areali dell'italia centrale. Buono il prezzo. SULLA 4 4 3 342 4222 433 4 397 4329 3 2 2 26 294 993 994 99 996 997 998 999 2 medi annui 9

SULLA 3 33, 3 2 2 3,43,2-2,42 -,6 -,82 -,8 993-994 994-99 99-996 996-997 997-998 998-999 999-2 Variazione percentuale annua SULLA 46 4 44 433 44 43 42 4 4 39 39 38 37 36 3 Agosto Settembre Ottobre medi mensili anno 2 2

ALTRE PRODUZIONI RODODENDRO Dopo anni di produzione molto scarsa o quasi inesistente è risultato buono o molto buono il raccolto di questo miele che, ovviamente, spunta buoni prezzi sul mercato. ROSMARINO E' risultata sostanzialmente nulla la produzione di questo miele che, pur con quantitativi molto limitati, costituisce un monoflora molto caratteristico della produzione italiana. TARASSACO La siccità invernale, associata alla primavera fredda e piovosa, ha danneggiato fortemente la produzione che risulta molto scarsa. TIGLIO Buona la produzione di questo miele, soprattutto nelle aree boscate, alle quote medio alte, per la quale viene raggiunta una buona collocazione sul mercato (. - 6.8 L/Kg.). 2

IMPORT EXPORT DEL MIELE IN ITALIA Elaborazioni su dati forniti dall ICE (Istituto Commercio con l Estero) 22

SALDI IMPORT - EXPORT Anno 2 Paesi IMPORT EXPORT SALDO Tonnellate Milioni Tonnellate Milioni Tonnellate Milioni Totale paesi Totale Paesi terzi Totale UE Argentina Germania Ungheria Romania Francia Bulgaria Austria Spagna Svizzera Messico Belgio (c.e. dal 99) Cina Regno unito Paesi bassi Slovacchia Portogallo Stati uniti america Emir. Arabi uniti Cile Australia Giappone Nicaragua Arabia saudita Slovenia Danimarca Svezia Grecia Marocco Croazia Malta Nuova zelanda Lussemburgo (c.e. dal 99) Canada Venezuela Maldive Moldavia Filippine Liban Georgia Ceuta (c.e. dal 99) Irlanda Hong kong Abania Giordania Rep. Capo verde Etiopia 2486 97 388 6422 92 276 73 4 43 2 2 88 42 3 2 44 7 8 6 4 2 9 2 8 3474 2689 78 39 368 728 92 236 928 2 696 82 26 9 89 337 48 32 222 93 73 8 7 4 3298 26 38 242 82 64 7 4 8 69 3 28 36 7 7 7 3 9 2 3 389 48 244 9938 89 64 34 94 27 39 4 328 224 86 68 38 3 2 2 2 9 8 3 8 6 4 3-988 -88 693-6423 66-277 -736 4-44 42-28 4-89 -3 7-9 -76-86 28 36-62 -4 7-2 7-7 3 9 2-3 3-9 -2 - -766-2427 664-396 623-7282 -93 6-929 33-663 94-83 - 3-97 -49-33 328 224-223 -92 86-74 68-38 3 2 2 2 9-9 8 3 8-8 6 4-3 -

OSSERVATORIO NAZIONALE DELLA PRODUZIONE E DEL MERCATO DEL MIELE Via Matteotti 72 424 Castel San Pietro Terme (BO) Tel e Fax /9447 C.F. n. 944376 P. IVA 77227 e-mail osservatoriomiele@libero.it - internet www.osservatoriomiele.org 24